1. Villaggi nel Neolitico
L'uomo del Paleolitico viveva nelle caverne e nelle capanne. Queste ultime erano fatte con
pali, paglia, fango e pelli di animali.
Nel Neolitico l'uomo iniziò a costruire le prime case. Alcune travi di legno ne formavano la
struttura, mentre i mattoni erano realizzati con argilla e paglia mescolati tra loro e lasciati
seccare al sole dentro delle forme di legno. Le case erano prive di porte.
Le case erano formate da un'unica grande stanza centrale. In un angolo si trovava un
focolare.
Nelle abitazioni vi erano utensili come scodelle, piccole macine, vasi.
La vita del villaggio si svolgeva soprattutto all'aperto.
Le abitazioni fisse, però, potevano essere facilmente aggredite dai nemici o dagli animali
feroci. Per questa ragione, verso la fine del Neolitico, l'uomo iniziò a costruirle nelle zone dove
l'acqua rappresentava un ostacolo naturale rispetto ad eventuali attacchi. Nacquero così le
palafitte.
Le palafitte erano capanne costruite su dei lunghi pali conficcati sul fondo di un lago o di una
palude. Esse erano collegate alla terraferma mediante delle passerelle che, durante la notte,
venivano ritirate.
2. Organizzazione villaggio
Nel Neolitico i villaggi erano costruiti vicino ai corsi d'acqua.
Nel villaggio vi erano:
le case dove abitavano le varie famiglie;
i forni usati per la cottura dell'argilla e dei metalli;
i granai nei quali venivano conservate le riserve di cibo e di semi.
3. Compiti divisi nel villaggio
Normalmente, nel villaggio, gli abitanti si dividevano i compiti.
Le donne tessevano la lana e alcune fibre vegetali in modo da ottenere i
tessuti. Inoltre lavoravano le pelli degli animali. Sia i tessuti che le pelli di
animali venivano usati per farne degli indumenti.
Gli uomini coltivavano la terra e allevavano gli animali. Altri costruivano
vasi di argilla o fabbricavano utensili e armi fondendo i metalli.
L'uomo iniziò a specializzarsi sempre più nei lavori che svolgeva.
4. Vita nel villaggio
Il villaggio era formato da tante famiglie riunite insieme, legate da rapporti di
parentela: esse formavano una tribù.
Ogni famiglia costituiva un clan e aveva un capo. In genere il capo era la
persona più anziana della famiglia e prendeva le decisioni per tutta la famiglia.
Le decisioni che riguardavano tutte le famiglie del villaggio venivano prese
radunando insieme tutti i capi delle famiglie.
Per poter vivere in gruppo l'uomo iniziò a darsi delle regole.
Nascevano così dei gruppi di persone, chiamate comunità, che condividevano
le stesse regole, le stesse abitudini, lo stesso linguaggio.