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Category
Management
in farmacia
Agenda
 Una testimonianza
 Perchè Category Management
 Come farlo
Cosa succede intorno a noi
 I bisogni dei consumatori si fanno
sempre più complessi
 Il tempo diventa merce rara
 Aumentano le categorie ed i prodotti da
offrire
 Lo spazio dei punti vendita si restringe
sempre più
Fidelizzazione: la chiave del
successo
 Conoscere i clienti migliori
 Avere sempre disponibili i
prodotti giusti, al giusto
prezzo, con le giuste
promozioni
 Aumentare il contenuto di
servizio
 Avere “qualcosa in più”
Definizione di Category
Management
Category Management e' ilCategory Management e' il
processoprocesso che consente di gestireche consente di gestire
il punto vendita peril punto vendita per categorie dicategorie di
prodottoprodotto con l’obiettivo dicon l’obiettivo di
soddisfare il consumatoresoddisfare il consumatore e die di
produrreprodurre redditività di lungoredditività di lungo
periodoperiodo per il negozioper il negozio
Definizione di Category
Management
Gestire meglioGestire meglio
il puntoil punto
venditavendita
Che cosa mi ha colpito del
filmato
 E’ semplice, forse lo state
già facendo
 Si può sempre migliorare
 Tutti lo possono fare
Category Management: come farlo
Il processo del Category
Management
1. Darsi un “Posizionamento”
2. Definire le categorie
3. Attribuire i ruoli
4. Avere degli obiettivi
5. Sviluppare le strategie
6. Implementazione delle tattiche
7. Verifica
Cosa volete essere?
Occupare stabilmente
una posizione nella
mente del consumatore
 Tipologia consumatore
 Concorrenza
 Disponibilità
Perchè posizionarsi?
 Per differenziarsi dalla concorrenza
 Per fidelizzare la clientela
 Per ottimizzare le risorse
Sapreste individuare i vostri
migliori clienti?
Spesa media
Frequenz
a di spesa
Occasionali
Fondamentali
Marginali
Routinari
L’esempio del nostro
farmacista
Tradizione Modernità
Prodotto
Servizio
Il supermercato della salute
Il processo del Category
Management
1. Darsi un “Posizionamento”
2. Definire le categorie
3. Attribuire i ruoli
4. Avere degli obiettivi
5. Sviluppare le strategie
6. Implementazione delle tattiche
7. Verifica
Come definire una categoria
Una categoria è un gruppo diUna categoria è un gruppo di
prodotti che il consumatoreprodotti che il consumatore
vede come fungibili ovede come fungibili o
complementari tra lorocomplementari tra loro
Come definire una categoria
 Per utente finale
 Per bisogno
 Per processo di acquisto
 ...
Esempio
La categoria Baby Care
In senso strettoIn senso stretto In senso ampioIn senso ampio
PANNOLINIPANNOLINI
SALVIETTINESALVIETTINE
BABYBABY
BABYBABY
TOILETRIESTOILETRIES
BABYBABY
FOODFOOD
ACCESSORIACCESSORI
BABYBABY
VESTITIVESTITI
GIOCHIGIOCHI
INFANZIAINFANZIA
Categorizzazione
Etico
lassativi
antidiarr.
Prodotti
acquistati
quando
necessari
analgesici
antinfl.
tosse
Prodotti
soggetti
a scorte
OTC + SOP
Parafarmaco
specialistico
Prodotti
specifici
farmacie
Prodotti
anche
Superm.
Parafarmaco
semplice
Prodotti
specifici
farmacie
Prodotti
anche
Superm.
Prodotti
dietetici
Creme
specifiche
altissimo
prezzo
Prodotti
specifici
farmacie
Creme
generiche
medio
prezzo
Prodotti
anche
Superm.
Prodotti
cosmetici
Libero servizio
Farmacia
Bellezza della donnaBellezza della donna
Creme
viso
Creme
viso
Creme
corpo
Creme
corpo
Anti
cellulite
Anti
cellulite
…..…..
Creme notte, giorno
Gel
Alimentare bustine, fiale, pastiglie
CremeCreme GelGel AlimentariAlimentari
StandardStandard NotteNotte BustineBustine FialeFiale AltroAltro
Marche e referenzeMarche e referenze
CATEGORIA
SOTTO
CATEGORIA
SEGMENTO
SOTTO
SEGMENTO
Categorizzazione
EsempioEsempio
FrigoriferiFrigoriferi
 La prima discriminante nell’acquisto dei frigoriferi è
l’abitudine di consumo, ovvero la preferenza nel
consumo di cibi freschi o, alternativamente
congelati.
 All’interno delle diverse tipologie di frigorifero
appare fondamentale poi la dimensione.
h .1 2 0 c m h .1 6 0 c m h .1 8 0 c m
A R M A D I
M O N O P O R T A
h .1 2 0 c m h .1 6 0 c m h . 1 8 0 c m
D O P P IA P O R T A
1 m o to re 2 m o to ri
h .1 7 0 c m
1 m o to re 2 m o to ri
h .1 8 0 c m
1 m o to re 2 m o to ri
h .2 0 0 c m
C O M B IN A T I
F R IG O R IF E R I C O N G E L A T O R I
F R E D D O
Analisi economica
MargineunitarioMargineunitarioAltoAlto
BassoBasso
BassoBasso AltoAlto
RotazioniRotazioni
TRAFFICO
PROFITTO
SERVIZIO
CASSA
Il processo del Category
Management
1. Darsi un “Posizionamento”
2. Definire le categorie
3. Attribuire i ruoli
4. Avere degli obiettivi
5. Sviluppare le strategie
6. Implementazione delle tattiche
7. Verifica
Attribuzione dei ruoli strategici
 Per allocare al
meglio le risorse
 Per conseguire gli
obiettivi di vendita
 Per comunicare al
consumatore
 Per coordinare le
attività
I ruoli strategici
Destinazione
Routine
Stagionale
Occasionale
Destinazione
 Categorie sulle quali decidete di
puntare per costruire la vostra
immagine di differenziazione qualitativa
dalla concorrenza
 Categorie di grande impatto per il
consumatore
 Categorie sulle quali decidete di
investire in termini di assortimenti, spazi
e merchandising
Routine
 Categorie banalizzate dal consumatore,
per le quali l’unico elemento critico di
scelta è la disponibilità alla richiesta
 Categorie sulle quali dovete garantire
sempre la disponibilità
Stagionali
 Categorie sulle quali decidete di giocare
un ruolo Destination o di Routine a
seconda della stagionalità.
 Categorie che assumono grande
importanza per il consumatore in
determinati periodi dell’anno
 Categorie sulle quali decidete di
investire in assortimenti e spazi in alta
stagionalità e su sconti e promozioni in
bassa, spesso per smaltire le scorte
Occasionali
 Categorie di servizio, per le quali
puntare per rafforzare l’immagine di
“tutto sotto lo stesso tetto”
 Categorie importanti per il consumatore
ma tendenzialmente acquistate in altri
canali
 Categorie per le quali il Distributore
attua una strategia di vendita ad
impulso, con assortimenti essenziali ed
esposizioni preferenziali
Un esempio della GD
COINVOLGIMENTO PER L'ACQUIRENTECOINVOLGIMENTO PER L'ACQUIRENTE
ALTOALTO MEDIOMEDIO BASSOBASSO
DestinazioneDestinazione VinoVino
RoutineRoutine Carta IgienicaCarta Igienica
StagionaleStagionale AbbronzantiAbbronzanti PanettoniPanettoni InsetticidiInsetticidi
OccasionaleOccasionale Accessori petcareAccessori petcare LibriLibri PharmaPharma
Detersivi bucatoDetersivi bucato
Il processo del Category
Management
1. Darsi un “Posizionamento”
2. Definire le categorie
3. Attribuire i ruoli
4. Avere degli obiettivi
5. Sviluppare le strategie
6. Implementazione delle tattiche
7. Verifica
Sviluppo obiettivi
Vendite Generare fatturato Vendite a valore
Aumentare le transazioni Vendite in quantità
Aumentare il fatturato Trend vendite
Ottimizzare spazio Vendite per mq
Migliorare posizione competitiva Quota di mercato
Ottimizzare scorte Tasso di rotazione
Profitto Migliorare tasso profittabilità Margine% (Utile/Vendite)
Generare profittabilità Margine assoluto
Ottimizzare spazio Margine per mq
Migliorare profittabilità scorte Utile/Stock
Migliorare profittabilità totale Utile/Totale investimenti
Consumatore Sviluppare il traffico Penetrazione reparto
Aumentare fedeltà Frequenza acquisto
ObiettivoObiettivo MisurazioneMisurazione
Cenni di redditività
Remunerazione del capitale investito
UTILEUTILE
STOCKSTOCK
Margine %Margine %
UTILEUTILE
VENDITEVENDITE
Indice RotazioneIndice Rotazione
VENDITEVENDITE
STOCKSTOCK
Cenni di redditività
Simulazione
A B
Margine % 10% 20%
Stock medio 3.000 3.000
Vendite 18.000 9.000
Utile 1.800 1.800
IR 6,0 3,0
Giorni stock 61 122
MARGINALITA EFFETTIVA 60% 60%
A B
10% 20%
2.400 3.000
18.000 9.000
1.800 1.800
7,5 3,0
49 122
75% 60%
RIDUZIONE STOCK 20%
A B
10% 20%
3.000 3.000
21.600 9.000
2.160 1.800
7,2 3,0
51 122
72% 60%
AUMENTO VENDITE 20%
A B
12% 20%
3.000 3.000
18.000 9.000
2.160 1.800
6,0 3,0
61 122
72% 60%
AUMENTO UTILE 20%
Il processo del Category
Management
1. Darsi un “Posizionamento”
2. Definire le categorie
3. Attribuire i ruoli
4. Avere degli obiettivi
5. Sviluppare le strategie
6. Implementazione delle tattiche
7. Verifica
Sviluppo strategie
Ruolo categoria
ROUTINEDESTINAZIONE
STAGIONALEOCCASIONALE
CASSACASSA
TRAFFICOTRAFFICO
PROFITTOPROFITTO
QUALITA’QUALITA’CONVENIENZACONVENIENZA SERVIZIOSERVIZIO
Strategie segmenti/marche
Sviluppo strategie
Strategie economicheStrategie economiche
CassaCassa
GenerareGenerare
venditevendite
ProfittoProfitto
GenerareGenerare
profittiprofitti
GenerareGenerare
contributicontributi
TrafficoTraffico
GenerareGenerare
volumivolumi
Strategie immagineStrategie immagine
ConvenienzaConvenienza
ComunicareComunicare
risparmiorisparmio
QualitàQualità
ComunicareComunicare
esclusivitàesclusività
ServizioServizio
ComunicareComunicare
coperturacopertura
tutti itutti i
bisognibisogni
Sviluppo strategie
CASSACASSA
TRAFFICOTRAFFICO
PROFITTOPROFITTO
QUALITA’QUALITA’CONVENIENZACONVENIENZA SERVIZIOSERVIZIO
CASSACASSA
TRAFFICOTRAFFICO
PROFITTOPROFITTO
QUALITA’QUALITA’CONVENIENZACONVENIENZA SERVIZIOSERVIZIO
Oblò
std
Oblò
snelle
Carica
alto
Lava
sciuga
Marca
A
Marca
B
Marca
C
Marca
D
Il processo del Category
Management
1. Darsi un “Posizionamento”
2. Definire le categorie
3. Attribuire i ruoli
4. Avere degli obiettivi
5. Sviluppare le strategie
6. Implementazione delle tattiche
7. Verifica
Sviluppo tattiche
COERENZA
Sviluppo tattiche
 Politiche di assortimento
 Gestione dello spazio
 Livello di libero servizio
 Layout
 Display
 Prezzi
 Promozioni
 Servizio
Politica assortimentale
 L’assortimento è la variabile di
merchandising più importante in
quanto
 E’ il biglietto da visita del negozio
 E’ un primo termine di confronto tra
negozi
 Vincola le scelte di spazio da destinare
alla categoria ed ai suoi segmenti
Politica assortimentale
 Nel libero servizio l’assortimento è
condizionato soprattutto dallo spazio a
disposizione, perchè ogni prodotto, con
questa tecnica di vendita, deve essere
esposto e ben visibile, quindi …
…COERENZA
Curva di Pareto
CUM.FATT
N.REF.
10% 20% 50% 100%
100%
80%
50%
0
Politica assortimentaleAmpiezza
(livellisegmentazione)
Profondità
(marche/referenze)
AltaBassa
Alta
Bassa
Massimo
servizio
Specializzazione
Servizio
selettivo
Minimo
presidio
Costruzione dell’assortimento
 Deve essere pensato in termini gerarchici,
partendo dalla categoria fino alla singola referenza.
Il modo più efficiente per ordinare l’assortimento di
una categoria è quello di basarsi sull’albero delle
scelte del consumatore
 La scelta dei prodotti deve essere fatta in base ai
seguenti parametri:
 Coerenza nella copertura dei segmenti (ampiezza)
 Sfruttamento delle opportunità presenti sul mercato (ABC)
 Eliminazione di doppioni (razionalità)
Griglia assortimentale
h .1 2 0 c m h .1 6 0 c m h .1 8 0 c m
A R M A D I
M O N O P O R T A
h .1 2 0 c m h .1 6 0 c m h . 1 8 0 c m
D O P P IA P O R T A
1 m o to re 2 m o to ri
h .1 7 0 c m
1 m o to re 2 m o to ri
h .1 8 0 c m
1 m o to re 2 m o to ri
h .2 0 0 c m
C O M B IN A T I
F R IG O R IF E R I C O N G E L A T O R I
F R E D D O
Griglia assortimentale
120 cm 160 cm 180 cm 120 cm 160 cm 180 cm 170 cm 180 cm 200 cm
Ref a Ref c Ref g Ref h Ref o Ref r Ref s Ref z Ref j
Ref b Ref d Ref i Ref p Ref t Ref k
Ref e Ref l Ref q Ref u Ref w
Ref f Ref m Ref v
Ref n
ARMADI MONOPORTA DOPPIA PORTA COMBINATI
FRIGORIFERI
 24 referenze (sono coerente con la mia scelta di servizio?)
 Per ogni segmento coperto almeno l’80% delle vendite del
mercato (sono coerente con la mia scelta di servizio?)
 Se entra un nuovo prodotto, valutare quale eliminare per
evitare doppioni (sono coerente con la mia scelta di
servizio?)
Layout
Un complesso di attività comprendenti
l’attribuzione degli spazi ai diversi
settori merceologici e la scelta delle
attrezzature di vendita con l’obiettivo di
mettere il massimo dei prodotti in
contatto con il numero massimo dei
clienti per il massimo di tempo
Concetto di libero servizio
 Scelta senza
condizionamenti
 Contenimento
costi e prezzi più
favorevoli
 Più velocità
nell’effettuare la
spesa
 Possibilità di
confusione
quando la scelta
è troppo ampia
 Raffreddamento
del negozio
 Furti
+ -
Layout merceologico
 Quanto spazio assegnare alle
categorie?
 E come accostarle tra loro?
Quanto spazio assegnare?
 Un principio di buon senso consiglia di
attribuire lo spazio alle varie categorie
in proporzione al fatturato che queste
generano
Categoria Quota valore Quota
spazio
A 30% 30% ok
B 50% 40% Sottoesp.
C 20% 30% Sovraesp.
Quanto spazio assegnare?
 … ma ricordatevi
COERENZA
Categoria Quota valore Quota spazio
A 30% 30% ok
B 50% 40% Sottoesp.
C 20% 30% Sovraesp.
Va bene se abbiamo scelto di dare servizio (l’importante è saperlo)
Come distribuire le categorie sul
punto vendita?
 Le categorie sono da accostare nell’area di vendita in
maniera coerente, in modo da esercitare sul
consumatore una funzione di chiara informazione sul
dove dirigersi per i suoi acquisti
PRODOTTO SEGMENTO SETTORE
Mentadent
AZ Dentifrici
Colgate
Gibbs
Colgate Spazzolini IGIENE ORALE
Oral-B
Plax
Dentalux Colluttori
Belsan
Come distribuire le categorie sul
punto vendita?
 Bilanciamento della produttività dell’area di vendita
 Programmato
 Impulso
 Calda
 Fredda
Prodotti Zona del pdv
Layout delle attrezzature
COSTRUIRE IL
PERCORSO
D’ACQUISTO DEL
CONSUMATORE
Il percorso obbligato
EEUU
BANCO CASSA
MAGAZZINO
Il layout della nostra farmacia
Servizi
Diagnostica
Smistamentomerci
Server
E
ntrata
U
scita
Prove
estetiche
Bimbo
Bimbo
Varie
Ufficio
Igiene
Cosmesi
Capelli
Laboratorio
Banco
assistito
Dietetico
Bancocasse
ScaffalefarmaciOTC
Display
L’insieme delle tecniche utilizzate
per esporre con efficacia i prodotti
sullo scaffale
Compiti del display
1. ATTIRARE l’attenzione
2. INFORMARE
3. FACILITARE l’acquisto
La produttività dei ripiani
Prodotti ad acquisto d’impulso
Alta marginalità
Prodotti ad acquisto programmato
Bassa marginalità
Prodotti ad acquisto d’impulso
Media marginalità
Prodotti ad acquisto programmato
Bassa marginalità
L’esposizione verticale per
categoria
S
P
A
Z
Z
O
L
I
N
I
marca "A"
marca "B"
marca "C"
marca "D"
marca "E"
D
E
N
T
I
F
R
I
C
I
 Facilita la gestione
dello scaffale
 Agevola il
consumatore
 Necessita di un
numero significativo di
“facing”
L’esposizione orizzontale per
categoria
 Utile in presenza di
marche forti
riconosciute dal
consumatore
 Si discriminano le
linee
 Si complica la lettura
dello scaffale
m
a
r
c
a
A
SPAZZOLINI
SPAZZOLINI
DENTIFRICI
DENTIFRICI
DENTIFRICI
m
a
r
c
a
B
Lo stock a banco
VENDITEVENDITE
SPAZIOSPAZIO1 2 3 4 5 6 7 81 2 3 4 5 6 7 8
10001000
500500
00
MINIMAMINIMA
GIUSTAGIUSTA
TROPPATROPPA
Lo stock a banco
 Costi di
immobilizzo
 Difficoltà
inserimenti
 Vendite perse
 Disservizio
Stock elevato Stock basso
Fattori che influenzano lo
stock
 Rotazioni dei prodotti (occhio alle
stagionalità)
 Dimensioni dei prodotti (garantire visibilità)
 Ciclo di rifornimento (costo del personale)
 Imballaggio (spingere per l’imballo minimo)
 Tempi di consegna (lo scaffale deve
diventare il magazzino)
Esempio
 Rotazione settimanale 20
 Rifornimento settimanale 1
 Imballo 10
 Stock a banco 20
Caso I°
 Rotazione settimanale 20
 Rifornimento settimanale 2
 Imballo 10
 Stock a banco 10
Caso II°
 Rotazione settimanale 40
 Rifornimento settimanale 2
 Imballo 25
 Stock a banco 25
Caso III°
Come allocare lo spazio ai
vari prodotti?
Allocazione in base alle
vendite
% vendite % spazio
Marca A 20% 20%
Marca B 30% 30%
Marca C 50% 50%
 Elimina i rischi di out of stock
 La contribuzione è considerata identica per
tutte le referenze
Allocazione in base ai profitti
% utile % spazio
Marca A 20% 20%
Marca B 30% 30%
Marca C 50% 50%
 Ottimizza la redditività
 Penalizza i prodotti ad alta rotazione
ma a basso margine
Definizione prezzi
 Quanto è importante la leva prezzo nel vostro
settore?
 Trasmettere l’immagine di convenienza non vuol
dire essere realmente i più convenienti su tutti i
prodotti (economicamente deleterio!)
 Occorre invece costruire un paniere di prodotti per i
quali sappiamo che il cliente più facilmente
confronta il prezzo nei suoi giri
 Periodicamente monitorare i concorrenti di piazza e
posizionarsi al livello di prezzo più basso per i
prodotti in paniere, mentre per gli altri posizionarsi
al prezzo più alto
Acquisti speculativi. Quali
categorie?
 Inverno 2004 Creme mani
 Primavera 2005 Spazzolini/Dentifrici
 Estate 2005 Solari
 Pianificazione acquisto: almeno 6
mesi prima
Promozioni. Quando farle?
 Il prodotto è in offerta speciale
 E’ in atto una massiccia campagna
pubblicitaria
 Il prodotto è nuovo
 Smaltimento scorte eccessive
Promozioni. Attenzione a…
 Evitare promozioni troppo lunghe
 Comunicare bene il vantaggio dell’offerta
 Verificare la presenza del prodotto (meglio se in
esposizione massiva)
 Sfruttare le zone ad alta produttività del punto
vendita (per contattare il numero massimo di
clienti)
 Evitare troppe promozioni accavallate (generano
confusione)
I punti promozionali
EEUU
BANCO
CASSA
La vetrina
 Vantaggio della vetrina trasparente
 Evitare la vetrina “bazar”
 Limitarsi a pochi articoli veramente
significativi o in promozione
 Concentrarsi sulla parte centrale
Servizio
 Tutto ciò che facilita la vita del
consumatore all’interno del punto
vendita rientra nella definizione di
servizio.
 L’importanza del servizio al
consumatore sta crescendo sempre
più e si pensa che tra poco tempo
supererà la convenienza nella scala di
priorità di scelta del negozio abituale.
Servizio
 Il servizio legato alle prestazioni del
personale (competenza, cortesia, simpatia
ecc)
 Il servizio legato alle prestazioni del punto
vendita:

Presenza di segnaletica/cartellonistica che guidino il
cliente

Un’ambientazione piacevole che faccia sentire a
proprio agio la clientela

Presenza di strumenti vari per agevolare il processo di
acquisto (depliant, numeri fila, ecc).
Assortimento Servizio selettivo Assortimento Servizio selettivo Assortimento Massimo servizio
Display Proporzionato alle vendite Display Proporzionato alle vendite Display Proporzionato alle vendite
Layout Zona intermedia Layout Zona intermedia Layout Zona calda
Cassa Visual Standard Visual Curato Visual Curato
Prezzi Allineati ai più bassi Prezzi Allineati alla piazza Prezzi Allineati alla piazza
Promo Di pv (contenute) ed evidenziaz. Promo Di pv (contenute) ed evidenziaz. Promo Di pv (contenute) ed evidenziaz.
Assortimento Specializzazione Assortimento Servizio selettivo Assortimento Massimo servizio
Display Proporzionato al margine Display Proporzionato al margine Display Proporzionato al margine
Layout Zona calda Layout Zona calda Layout Zona calda
Profitto Visual Curato Visual Curato Visual Curato
Prezzi Allineati alla piazza Prezzi Allineati ai più alti Prezzi Allineati ai più alti
Promo Di pv (contenute) ed evidenziaz. Promo Di evidenziazione Promo Di evidenziazione
Assortimento Minimo presidio Assortimento Servizio selettivo Assortimento Servizio selettivo
Display Proporzionato alle rotazioni Display Proporzionato alle rotazioni Display Proporzionato alle rotazioni
Layout Zona fredda Layout Zona fredda Layout Zona fredda
Traffico Visual Standard Visual Standard Visual Standard
Prezzi Allineati ai più bassi Prezzi Allineati alla piazza Prezzi Allineati alla piazza
Promo Di PV aggressive Promo Di pv (contenute) Promo Di pv (contenute) ed evidenziaz.
RUOLOECONOMICO
RUOLO DI IMMAGINE
Convenienza Qualità Servizio
Sintesi delle tattiche
Il processo del Category
Management
1. Darsi un “Posizionamento”
2. Definire le categorie
3. Attribuire i ruoli
4. Avere degli obiettivi
5. Sviluppare le strategie
6. Implementazione delle tattiche
7. Verifica
Monitoraggio
 Performance della categoria
 Vendite e margini
 Stock
 Acquirenti
 Cambiamenti nel mercato
 Nuovi prodotti
 Nuovi concorrenti
Ogni quanto farlo
 Destinazione, Routine ogni 3 mesi
 Stagionali ogni 6 mesi
 Occasionali 1 volta all’anno
Che cosa ricordare?
Pianificazione
Coerenza
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Category management in farmacia

  • 2. Agenda  Una testimonianza  Perchè Category Management  Come farlo
  • 3. Cosa succede intorno a noi  I bisogni dei consumatori si fanno sempre più complessi  Il tempo diventa merce rara  Aumentano le categorie ed i prodotti da offrire  Lo spazio dei punti vendita si restringe sempre più
  • 4. Fidelizzazione: la chiave del successo  Conoscere i clienti migliori  Avere sempre disponibili i prodotti giusti, al giusto prezzo, con le giuste promozioni  Aumentare il contenuto di servizio  Avere “qualcosa in più”
  • 5. Definizione di Category Management Category Management e' ilCategory Management e' il processoprocesso che consente di gestireche consente di gestire il punto vendita peril punto vendita per categorie dicategorie di prodottoprodotto con l’obiettivo dicon l’obiettivo di soddisfare il consumatoresoddisfare il consumatore e die di produrreprodurre redditività di lungoredditività di lungo periodoperiodo per il negozioper il negozio
  • 6. Definizione di Category Management Gestire meglioGestire meglio il puntoil punto venditavendita
  • 7. Che cosa mi ha colpito del filmato  E’ semplice, forse lo state già facendo  Si può sempre migliorare  Tutti lo possono fare
  • 9. Il processo del Category Management 1. Darsi un “Posizionamento” 2. Definire le categorie 3. Attribuire i ruoli 4. Avere degli obiettivi 5. Sviluppare le strategie 6. Implementazione delle tattiche 7. Verifica
  • 10. Cosa volete essere? Occupare stabilmente una posizione nella mente del consumatore  Tipologia consumatore  Concorrenza  Disponibilità
  • 11. Perchè posizionarsi?  Per differenziarsi dalla concorrenza  Per fidelizzare la clientela  Per ottimizzare le risorse
  • 12. Sapreste individuare i vostri migliori clienti? Spesa media Frequenz a di spesa Occasionali Fondamentali Marginali Routinari
  • 13. L’esempio del nostro farmacista Tradizione Modernità Prodotto Servizio Il supermercato della salute
  • 14. Il processo del Category Management 1. Darsi un “Posizionamento” 2. Definire le categorie 3. Attribuire i ruoli 4. Avere degli obiettivi 5. Sviluppare le strategie 6. Implementazione delle tattiche 7. Verifica
  • 15. Come definire una categoria Una categoria è un gruppo diUna categoria è un gruppo di prodotti che il consumatoreprodotti che il consumatore vede come fungibili ovede come fungibili o complementari tra lorocomplementari tra loro
  • 16. Come definire una categoria  Per utente finale  Per bisogno  Per processo di acquisto  ...
  • 17. Esempio La categoria Baby Care In senso strettoIn senso stretto In senso ampioIn senso ampio PANNOLINIPANNOLINI SALVIETTINESALVIETTINE BABYBABY BABYBABY TOILETRIESTOILETRIES BABYBABY FOODFOOD ACCESSORIACCESSORI BABYBABY VESTITIVESTITI GIOCHIGIOCHI INFANZIAINFANZIA
  • 18. Categorizzazione Etico lassativi antidiarr. Prodotti acquistati quando necessari analgesici antinfl. tosse Prodotti soggetti a scorte OTC + SOP Parafarmaco specialistico Prodotti specifici farmacie Prodotti anche Superm. Parafarmaco semplice Prodotti specifici farmacie Prodotti anche Superm. Prodotti dietetici Creme specifiche altissimo prezzo Prodotti specifici farmacie Creme generiche medio prezzo Prodotti anche Superm. Prodotti cosmetici Libero servizio Farmacia
  • 19. Bellezza della donnaBellezza della donna Creme viso Creme viso Creme corpo Creme corpo Anti cellulite Anti cellulite …..….. Creme notte, giorno Gel Alimentare bustine, fiale, pastiglie CremeCreme GelGel AlimentariAlimentari StandardStandard NotteNotte BustineBustine FialeFiale AltroAltro Marche e referenzeMarche e referenze CATEGORIA SOTTO CATEGORIA SEGMENTO SOTTO SEGMENTO
  • 20. Categorizzazione EsempioEsempio FrigoriferiFrigoriferi  La prima discriminante nell’acquisto dei frigoriferi è l’abitudine di consumo, ovvero la preferenza nel consumo di cibi freschi o, alternativamente congelati.  All’interno delle diverse tipologie di frigorifero appare fondamentale poi la dimensione. h .1 2 0 c m h .1 6 0 c m h .1 8 0 c m A R M A D I M O N O P O R T A h .1 2 0 c m h .1 6 0 c m h . 1 8 0 c m D O P P IA P O R T A 1 m o to re 2 m o to ri h .1 7 0 c m 1 m o to re 2 m o to ri h .1 8 0 c m 1 m o to re 2 m o to ri h .2 0 0 c m C O M B IN A T I F R IG O R IF E R I C O N G E L A T O R I F R E D D O
  • 22. Il processo del Category Management 1. Darsi un “Posizionamento” 2. Definire le categorie 3. Attribuire i ruoli 4. Avere degli obiettivi 5. Sviluppare le strategie 6. Implementazione delle tattiche 7. Verifica
  • 23. Attribuzione dei ruoli strategici  Per allocare al meglio le risorse  Per conseguire gli obiettivi di vendita  Per comunicare al consumatore  Per coordinare le attività
  • 25. Destinazione  Categorie sulle quali decidete di puntare per costruire la vostra immagine di differenziazione qualitativa dalla concorrenza  Categorie di grande impatto per il consumatore  Categorie sulle quali decidete di investire in termini di assortimenti, spazi e merchandising
  • 26. Routine  Categorie banalizzate dal consumatore, per le quali l’unico elemento critico di scelta è la disponibilità alla richiesta  Categorie sulle quali dovete garantire sempre la disponibilità
  • 27. Stagionali  Categorie sulle quali decidete di giocare un ruolo Destination o di Routine a seconda della stagionalità.  Categorie che assumono grande importanza per il consumatore in determinati periodi dell’anno  Categorie sulle quali decidete di investire in assortimenti e spazi in alta stagionalità e su sconti e promozioni in bassa, spesso per smaltire le scorte
  • 28. Occasionali  Categorie di servizio, per le quali puntare per rafforzare l’immagine di “tutto sotto lo stesso tetto”  Categorie importanti per il consumatore ma tendenzialmente acquistate in altri canali  Categorie per le quali il Distributore attua una strategia di vendita ad impulso, con assortimenti essenziali ed esposizioni preferenziali
  • 29. Un esempio della GD COINVOLGIMENTO PER L'ACQUIRENTECOINVOLGIMENTO PER L'ACQUIRENTE ALTOALTO MEDIOMEDIO BASSOBASSO DestinazioneDestinazione VinoVino RoutineRoutine Carta IgienicaCarta Igienica StagionaleStagionale AbbronzantiAbbronzanti PanettoniPanettoni InsetticidiInsetticidi OccasionaleOccasionale Accessori petcareAccessori petcare LibriLibri PharmaPharma Detersivi bucatoDetersivi bucato
  • 30. Il processo del Category Management 1. Darsi un “Posizionamento” 2. Definire le categorie 3. Attribuire i ruoli 4. Avere degli obiettivi 5. Sviluppare le strategie 6. Implementazione delle tattiche 7. Verifica
  • 31. Sviluppo obiettivi Vendite Generare fatturato Vendite a valore Aumentare le transazioni Vendite in quantità Aumentare il fatturato Trend vendite Ottimizzare spazio Vendite per mq Migliorare posizione competitiva Quota di mercato Ottimizzare scorte Tasso di rotazione Profitto Migliorare tasso profittabilità Margine% (Utile/Vendite) Generare profittabilità Margine assoluto Ottimizzare spazio Margine per mq Migliorare profittabilità scorte Utile/Stock Migliorare profittabilità totale Utile/Totale investimenti Consumatore Sviluppare il traffico Penetrazione reparto Aumentare fedeltà Frequenza acquisto ObiettivoObiettivo MisurazioneMisurazione
  • 32. Cenni di redditività Remunerazione del capitale investito UTILEUTILE STOCKSTOCK Margine %Margine % UTILEUTILE VENDITEVENDITE Indice RotazioneIndice Rotazione VENDITEVENDITE STOCKSTOCK
  • 33. Cenni di redditività Simulazione A B Margine % 10% 20% Stock medio 3.000 3.000 Vendite 18.000 9.000 Utile 1.800 1.800 IR 6,0 3,0 Giorni stock 61 122 MARGINALITA EFFETTIVA 60% 60% A B 10% 20% 2.400 3.000 18.000 9.000 1.800 1.800 7,5 3,0 49 122 75% 60% RIDUZIONE STOCK 20% A B 10% 20% 3.000 3.000 21.600 9.000 2.160 1.800 7,2 3,0 51 122 72% 60% AUMENTO VENDITE 20% A B 12% 20% 3.000 3.000 18.000 9.000 2.160 1.800 6,0 3,0 61 122 72% 60% AUMENTO UTILE 20%
  • 34. Il processo del Category Management 1. Darsi un “Posizionamento” 2. Definire le categorie 3. Attribuire i ruoli 4. Avere degli obiettivi 5. Sviluppare le strategie 6. Implementazione delle tattiche 7. Verifica
  • 36. Sviluppo strategie Strategie economicheStrategie economiche CassaCassa GenerareGenerare venditevendite ProfittoProfitto GenerareGenerare profittiprofitti GenerareGenerare contributicontributi TrafficoTraffico GenerareGenerare volumivolumi Strategie immagineStrategie immagine ConvenienzaConvenienza ComunicareComunicare risparmiorisparmio QualitàQualità ComunicareComunicare esclusivitàesclusività ServizioServizio ComunicareComunicare coperturacopertura tutti itutti i bisognibisogni
  • 38. Il processo del Category Management 1. Darsi un “Posizionamento” 2. Definire le categorie 3. Attribuire i ruoli 4. Avere degli obiettivi 5. Sviluppare le strategie 6. Implementazione delle tattiche 7. Verifica
  • 40. Sviluppo tattiche  Politiche di assortimento  Gestione dello spazio  Livello di libero servizio  Layout  Display  Prezzi  Promozioni  Servizio
  • 41. Politica assortimentale  L’assortimento è la variabile di merchandising più importante in quanto  E’ il biglietto da visita del negozio  E’ un primo termine di confronto tra negozi  Vincola le scelte di spazio da destinare alla categoria ed ai suoi segmenti
  • 42. Politica assortimentale  Nel libero servizio l’assortimento è condizionato soprattutto dallo spazio a disposizione, perchè ogni prodotto, con questa tecnica di vendita, deve essere esposto e ben visibile, quindi … …COERENZA
  • 43. Curva di Pareto CUM.FATT N.REF. 10% 20% 50% 100% 100% 80% 50% 0
  • 45. Costruzione dell’assortimento  Deve essere pensato in termini gerarchici, partendo dalla categoria fino alla singola referenza. Il modo più efficiente per ordinare l’assortimento di una categoria è quello di basarsi sull’albero delle scelte del consumatore  La scelta dei prodotti deve essere fatta in base ai seguenti parametri:  Coerenza nella copertura dei segmenti (ampiezza)  Sfruttamento delle opportunità presenti sul mercato (ABC)  Eliminazione di doppioni (razionalità)
  • 46. Griglia assortimentale h .1 2 0 c m h .1 6 0 c m h .1 8 0 c m A R M A D I M O N O P O R T A h .1 2 0 c m h .1 6 0 c m h . 1 8 0 c m D O P P IA P O R T A 1 m o to re 2 m o to ri h .1 7 0 c m 1 m o to re 2 m o to ri h .1 8 0 c m 1 m o to re 2 m o to ri h .2 0 0 c m C O M B IN A T I F R IG O R IF E R I C O N G E L A T O R I F R E D D O
  • 47. Griglia assortimentale 120 cm 160 cm 180 cm 120 cm 160 cm 180 cm 170 cm 180 cm 200 cm Ref a Ref c Ref g Ref h Ref o Ref r Ref s Ref z Ref j Ref b Ref d Ref i Ref p Ref t Ref k Ref e Ref l Ref q Ref u Ref w Ref f Ref m Ref v Ref n ARMADI MONOPORTA DOPPIA PORTA COMBINATI FRIGORIFERI  24 referenze (sono coerente con la mia scelta di servizio?)  Per ogni segmento coperto almeno l’80% delle vendite del mercato (sono coerente con la mia scelta di servizio?)  Se entra un nuovo prodotto, valutare quale eliminare per evitare doppioni (sono coerente con la mia scelta di servizio?)
  • 48. Layout Un complesso di attività comprendenti l’attribuzione degli spazi ai diversi settori merceologici e la scelta delle attrezzature di vendita con l’obiettivo di mettere il massimo dei prodotti in contatto con il numero massimo dei clienti per il massimo di tempo
  • 49. Concetto di libero servizio  Scelta senza condizionamenti  Contenimento costi e prezzi più favorevoli  Più velocità nell’effettuare la spesa  Possibilità di confusione quando la scelta è troppo ampia  Raffreddamento del negozio  Furti + -
  • 50. Layout merceologico  Quanto spazio assegnare alle categorie?  E come accostarle tra loro?
  • 51. Quanto spazio assegnare?  Un principio di buon senso consiglia di attribuire lo spazio alle varie categorie in proporzione al fatturato che queste generano Categoria Quota valore Quota spazio A 30% 30% ok B 50% 40% Sottoesp. C 20% 30% Sovraesp.
  • 52. Quanto spazio assegnare?  … ma ricordatevi COERENZA Categoria Quota valore Quota spazio A 30% 30% ok B 50% 40% Sottoesp. C 20% 30% Sovraesp. Va bene se abbiamo scelto di dare servizio (l’importante è saperlo)
  • 53. Come distribuire le categorie sul punto vendita?  Le categorie sono da accostare nell’area di vendita in maniera coerente, in modo da esercitare sul consumatore una funzione di chiara informazione sul dove dirigersi per i suoi acquisti PRODOTTO SEGMENTO SETTORE Mentadent AZ Dentifrici Colgate Gibbs Colgate Spazzolini IGIENE ORALE Oral-B Plax Dentalux Colluttori Belsan
  • 54. Come distribuire le categorie sul punto vendita?  Bilanciamento della produttività dell’area di vendita  Programmato  Impulso  Calda  Fredda Prodotti Zona del pdv
  • 55. Layout delle attrezzature COSTRUIRE IL PERCORSO D’ACQUISTO DEL CONSUMATORE
  • 57. Il layout della nostra farmacia Servizi Diagnostica Smistamentomerci Server E ntrata U scita Prove estetiche Bimbo Bimbo Varie Ufficio Igiene Cosmesi Capelli Laboratorio Banco assistito Dietetico Bancocasse ScaffalefarmaciOTC
  • 58. Display L’insieme delle tecniche utilizzate per esporre con efficacia i prodotti sullo scaffale
  • 59. Compiti del display 1. ATTIRARE l’attenzione 2. INFORMARE 3. FACILITARE l’acquisto
  • 60. La produttività dei ripiani Prodotti ad acquisto d’impulso Alta marginalità Prodotti ad acquisto programmato Bassa marginalità Prodotti ad acquisto d’impulso Media marginalità Prodotti ad acquisto programmato Bassa marginalità
  • 61. L’esposizione verticale per categoria S P A Z Z O L I N I marca "A" marca "B" marca "C" marca "D" marca "E" D E N T I F R I C I  Facilita la gestione dello scaffale  Agevola il consumatore  Necessita di un numero significativo di “facing”
  • 62. L’esposizione orizzontale per categoria  Utile in presenza di marche forti riconosciute dal consumatore  Si discriminano le linee  Si complica la lettura dello scaffale m a r c a A SPAZZOLINI SPAZZOLINI DENTIFRICI DENTIFRICI DENTIFRICI m a r c a B
  • 63. Lo stock a banco VENDITEVENDITE SPAZIOSPAZIO1 2 3 4 5 6 7 81 2 3 4 5 6 7 8 10001000 500500 00 MINIMAMINIMA GIUSTAGIUSTA TROPPATROPPA
  • 64. Lo stock a banco  Costi di immobilizzo  Difficoltà inserimenti  Vendite perse  Disservizio Stock elevato Stock basso
  • 65. Fattori che influenzano lo stock  Rotazioni dei prodotti (occhio alle stagionalità)  Dimensioni dei prodotti (garantire visibilità)  Ciclo di rifornimento (costo del personale)  Imballaggio (spingere per l’imballo minimo)  Tempi di consegna (lo scaffale deve diventare il magazzino)
  • 66. Esempio  Rotazione settimanale 20  Rifornimento settimanale 1  Imballo 10  Stock a banco 20 Caso I°  Rotazione settimanale 20  Rifornimento settimanale 2  Imballo 10  Stock a banco 10 Caso II°  Rotazione settimanale 40  Rifornimento settimanale 2  Imballo 25  Stock a banco 25 Caso III°
  • 67.
  • 68. Come allocare lo spazio ai vari prodotti?
  • 69. Allocazione in base alle vendite % vendite % spazio Marca A 20% 20% Marca B 30% 30% Marca C 50% 50%  Elimina i rischi di out of stock  La contribuzione è considerata identica per tutte le referenze
  • 70. Allocazione in base ai profitti % utile % spazio Marca A 20% 20% Marca B 30% 30% Marca C 50% 50%  Ottimizza la redditività  Penalizza i prodotti ad alta rotazione ma a basso margine
  • 71. Definizione prezzi  Quanto è importante la leva prezzo nel vostro settore?  Trasmettere l’immagine di convenienza non vuol dire essere realmente i più convenienti su tutti i prodotti (economicamente deleterio!)  Occorre invece costruire un paniere di prodotti per i quali sappiamo che il cliente più facilmente confronta il prezzo nei suoi giri  Periodicamente monitorare i concorrenti di piazza e posizionarsi al livello di prezzo più basso per i prodotti in paniere, mentre per gli altri posizionarsi al prezzo più alto
  • 72.
  • 73. Acquisti speculativi. Quali categorie?  Inverno 2004 Creme mani  Primavera 2005 Spazzolini/Dentifrici  Estate 2005 Solari  Pianificazione acquisto: almeno 6 mesi prima
  • 74. Promozioni. Quando farle?  Il prodotto è in offerta speciale  E’ in atto una massiccia campagna pubblicitaria  Il prodotto è nuovo  Smaltimento scorte eccessive
  • 75. Promozioni. Attenzione a…  Evitare promozioni troppo lunghe  Comunicare bene il vantaggio dell’offerta  Verificare la presenza del prodotto (meglio se in esposizione massiva)  Sfruttare le zone ad alta produttività del punto vendita (per contattare il numero massimo di clienti)  Evitare troppe promozioni accavallate (generano confusione)
  • 76.
  • 78. La vetrina  Vantaggio della vetrina trasparente  Evitare la vetrina “bazar”  Limitarsi a pochi articoli veramente significativi o in promozione  Concentrarsi sulla parte centrale
  • 79. Servizio  Tutto ciò che facilita la vita del consumatore all’interno del punto vendita rientra nella definizione di servizio.  L’importanza del servizio al consumatore sta crescendo sempre più e si pensa che tra poco tempo supererà la convenienza nella scala di priorità di scelta del negozio abituale.
  • 80. Servizio  Il servizio legato alle prestazioni del personale (competenza, cortesia, simpatia ecc)  Il servizio legato alle prestazioni del punto vendita:  Presenza di segnaletica/cartellonistica che guidino il cliente  Un’ambientazione piacevole che faccia sentire a proprio agio la clientela  Presenza di strumenti vari per agevolare il processo di acquisto (depliant, numeri fila, ecc).
  • 81. Assortimento Servizio selettivo Assortimento Servizio selettivo Assortimento Massimo servizio Display Proporzionato alle vendite Display Proporzionato alle vendite Display Proporzionato alle vendite Layout Zona intermedia Layout Zona intermedia Layout Zona calda Cassa Visual Standard Visual Curato Visual Curato Prezzi Allineati ai più bassi Prezzi Allineati alla piazza Prezzi Allineati alla piazza Promo Di pv (contenute) ed evidenziaz. Promo Di pv (contenute) ed evidenziaz. Promo Di pv (contenute) ed evidenziaz. Assortimento Specializzazione Assortimento Servizio selettivo Assortimento Massimo servizio Display Proporzionato al margine Display Proporzionato al margine Display Proporzionato al margine Layout Zona calda Layout Zona calda Layout Zona calda Profitto Visual Curato Visual Curato Visual Curato Prezzi Allineati alla piazza Prezzi Allineati ai più alti Prezzi Allineati ai più alti Promo Di pv (contenute) ed evidenziaz. Promo Di evidenziazione Promo Di evidenziazione Assortimento Minimo presidio Assortimento Servizio selettivo Assortimento Servizio selettivo Display Proporzionato alle rotazioni Display Proporzionato alle rotazioni Display Proporzionato alle rotazioni Layout Zona fredda Layout Zona fredda Layout Zona fredda Traffico Visual Standard Visual Standard Visual Standard Prezzi Allineati ai più bassi Prezzi Allineati alla piazza Prezzi Allineati alla piazza Promo Di PV aggressive Promo Di pv (contenute) Promo Di pv (contenute) ed evidenziaz. RUOLOECONOMICO RUOLO DI IMMAGINE Convenienza Qualità Servizio Sintesi delle tattiche
  • 82. Il processo del Category Management 1. Darsi un “Posizionamento” 2. Definire le categorie 3. Attribuire i ruoli 4. Avere degli obiettivi 5. Sviluppare le strategie 6. Implementazione delle tattiche 7. Verifica
  • 83. Monitoraggio  Performance della categoria  Vendite e margini  Stock  Acquirenti  Cambiamenti nel mercato  Nuovi prodotti  Nuovi concorrenti
  • 84.
  • 85.
  • 86. Ogni quanto farlo  Destinazione, Routine ogni 3 mesi  Stagionali ogni 6 mesi  Occasionali 1 volta all’anno

Notes de l'éditeur

  1. 2
  2. 2