1. Fotografie ed elaborazioni originali di Antonio Florino Avanzamento automatico ad eccezione delle slide 2 e 3
2. Piano terra/piano ammezzato Vanta circa duemilacinquecento fogli e venticinquemila stampe. Qui l'esposizione va dai Carracci a Lanfranco e Reni , conservando anche opere del Tintoretto e Palma il Giovane , fino ad arrivare ai disegni di Giacinto Gigante . Nel livello ammezzato, sono presenti anche disegni monumentali di Michelangelo e Raffaello .Di norma, questo livello, viene utilizzato soprattutto per le esposizioni temporanee. Primo Piano Sono presenti centinaia di dipinti celeberrimi provenienti dalla collezione Farnese ereditata dal re Carlo di Borbone , figlio di Elisabetta Farnese , ultima discendente della celebre e prestigiosa famiglia del Rinascimento italiano . La "Galleria Farnese" ospita importanti opere delle quali si possono ricordare alcune di esse, come: di Tiziano , Danae ed alcuni ritratti della famiglia Farnese come Paolo III Farnese con i nipoti, la monumentale Crocifissione di Masaccio , il trittico di Nicolò di Tommaso , tavole del Botticelli , la Trasfigurazione del Bellini , il celebre ritratto di Frà Luca Pacioli di attribuzione incerta, il ragazzo che soffia su un tizzone acceso di El Greco , il Misantropo e la sublime Tavola dei ciechi del Brueghel . Vi sono poi opere di grandi autori emiliani, come tre tavole del Correggio , l' Antea del Parmigianino , la Maddalena assunta in cielo di Giovanni Lanfranco e Guido Reni con l' Atalanta e Ippomene .Nel primo piano, vi sono presenti anche l'armeria borbonica e la galleria delle porcellane, conosciuta quest'ultima come la Galleria delle cose rare. In quest'ultima area della reggia, sono esposti importanti pezzi personali della famiglia dei Borboni. Esemplare risulta essere il Cofanetto di Alessandro Farnese, contenitore di libri rari e codici con inciso, nel medioevale cristallo di rocca, stupende scene mitologiche.Oltre al cospiscuo numero di dipinti e di oggetti di diversa natura, ci sono altre sale espositive che offronto la visione di saloni sontuosi dell’appartamento storico e che mostrano le sculture in alabastro, bronzi, statue in marmo, strumenti musicali, arazzi, intarsi di pietre dure ed inoltre, è possibile ammirare anche gli appartamenti storici in quanto, anch’essi, ricchi di capolavori tanto da consentire di rivivere le atmosfere della corte napoletana dal Settecento all’Unità. Un esempio è l’appartamento reale, dal quale è possibile ammirare l’alcova di Francesco I e Isabella di Spagna ed il salottino di porcellana . Oppure come la sala 77 con il pavimento in marmo dalle armoniche geometrie, o come la saletta con delicati affreschi di epoca pompeiana. Ancora, vi è la sala napoleonica con un enorme ritratto di Napoleone posto di fronte alla statua in marmo della madre.Successivamente, vi è la sala dei Borboni, la quale, ospita dipinti ritraenti avvenimenti della famiglia.Al primo piano, infine, in una esposizione a parte vi è la "Galleria Borgia", acquisita da Ferdinando di Borbone nel 1817 dal cardinale Stefano Borgia . Il cardinale, appassionato di arte, aveva costituito nel suo palazzo di Roma un intero polo museale ospitante dipinti molto eterogenei tra loro, acquisiti durante le sue missioni cattoliche. Si ricordano di questa galleria le sculture in bronzo del Giambologna e Francesco di Giorgio Martini . Lungo il percorso figurano anche dipinti dell’importanza della Sant'Eufemia del Mantegna .Secondo piano . Presenti in questo livello della reggia, ambienti ospitanti l'arte "caravaggesca" e capolavori assoluti che vanno dal XIII al XVIII secolo . È presente la "Galleria napoletana", che ospita tutte le opere prestigiose eseguite a Napoli, appartenenti a chiese dell'area partenopea o donate alla città. Si evidenzia guardando la sala, quanta importanza aveva la città partenopea in quegli anni, considerata grande capitale europea e importante crocevia di scambi culturali. I dipinti costituenti la "Galleria napoletana", vanno dal XIII al XIX secolo ed è esposto assieme ad essi, all'inizio del percorso, come Giuseppe e la moglie del faraone oppure Apollo e Marsia. anche la Collezione di Andrea D'Avalos , collezione donata all'Italia nel 1862 .
3. Si annoverano su tutti la Flagellazione di Cristo del Caravaggio , il Battesimo di Cristo di Battistello Caracciolo , la Cantatrice e Santa Cecilia in estasi di Bernardo Cavallino , ancora, diverse tele di Josepde Ribera tra le quali si ricordano San Girolamo e l’angelo del giudizio e Sileno ebbro , diversi dipinti di Luca Giordano Si ricordano ancora le tele di Simone Martini , tra le più importanti tele del '300, con San Ludovico da Tolosa , poi due opere di Colantonio ed infine, vi è. Già alla fine del secondo livello, è possibile ammirare l'area dell'arte contemporanea, con Senza titolo di Kounellis e Grande Cretto Nero di Alberto Burri Si evidenzia guardando la sala, quanta importanza aveva la città partenopea in quegli anni, considerata grande capitale europea e importante crocevia di scambi culturali. I dipinti costituenti la "Galleria napoletana", vanno dal XIII al XIX secolo ed è esposto assieme ad essi, all'inizio del percorso, anche la Collezione di Andrea D'Avalos , collezione donata all'Italia nel 1862 . Si annoverano su tutti la Flagellazione di Cristo del Caravaggio , il Battesimo di Cristo di Battistello Caracciolo , la Cantatrice e Santa Cecilia in estasi di Bernardo Cavallino , ancora, diverse tele di Josepde Ribera tra le quali si ricordano San Girolamo e l’angelo del giudizio e Sileno ebbro , diversi dipinti di Luca Giordano come Giuseppe e la moglie del faraone oppure Apollo e Marsia . Si ricordano ancora le tele di Simone Martini , tra le più importanti tele del '300, con San Ludovico da Tolosa , poi due opere di Colantonio ed infine, vi è. Già alla fine del secondo livello, è possibile ammirare l'area dell'arte contemporanea, con Senza titolo di Kounellis e Grande Cretto Nero di Alberto Burri. Terzo piano Nel terzo livello, vi sono presenti le raccolte dell’Ottocento (acquisita nel XIX secolo ), la galleria fotografica e la sezione dell’arte contemporanea.La "Galleria dell'Ottocento", vede esposte alcune testimonianze significative della produzione artistica maturata nell'Italia meridionale tra l'ultimo periodo borbonico e i primi decenni successivi all'Unità. In questa sezione sono presenti tele dei più importanti maestri napoletani, i quali offrono testimonianza dello svolgersi della scuola pittorica partenopea.La sezione fotografica, infine, con opere di Mimmo Jodice , introduce all’arte contemporanea, la cui sezione, testimonia l'attenzione della reggia e della città verso l'arte contemporanea, punto cardine intorno agli anni ottanta e novanta del novecento.Da non perdere sono Domenico Morelli con Gli iconoclasti e I Vespri siciliani , Filippo Palizzi con Studio per la gita a Cava , Gioacchino Toma con Luigia Sanfelice in carcere ed il geniale Vincenzo Gemito con la scultura bronzea Il giocatore di carte . Inoltre vi sono le opere di Merz , Kounellis , Kosuth e poi quelle di Enzo Cucchi e Domenico Paladino , di Carlo Alfano , Ettore Spalletti , Hermann Nitsch , Michelangelo Pistoletto , unitamente a quelle di artisti napoletani contemporanei. Imperdibile, oltre al Grande Cretto Nero di Alberto Burri esposto al secondo piano, una delle icone del XX secolo: il Vesuvius di Andy Warhol .
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104. Anche il servizio sulla Reggia Pinacoteca di Capodimonte è terminato. Spero vi abbia interessato. Grazie , Antonio [email_address]