In concomitanza con il 2012, proclamato dalla Commissione europea “anno dell’invecchiamento attivo”, Telecom Italia lancia questo progetto che si pone come obiettivo di coinvolgere i nativi digitali e quelli acquisiti in un percorso di inclusione per tutti coloro che, per ragioni di età e lavoro, sono al momento esclusi dall’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione. ISF e’ partner di progetto , e partecipa sia nella costruzione del sito web di riferimento ( http://navigareinsieme.telecomitalia.it / ) che nella predisposizione delle palestre informatiche nelle città’ di Venezia, Milano, Torino, Parma, Roma e Napoli . http://www.informaticisenzafrontiere.org/2011/12/corso-e-citizen-a-mamurras-albania/ http://www.informaticisenzafrontiere.org/2011/10/isf-organizza-un-secondo-corso-ecdl-a-saronno/ http://www.informaticisenzafrontiere.org/2011/05/tre-cittadini-digitali-alla-teseo/ http://www.informaticisenzafrontiere.org/2011/07/un-nuovo-cittadino-digitale-alla-teseo/
AssiSLA: assistenza ai malati di sclerosi laterale amiotrofica. Il progetto Scuole senza Frontiere nasce in Provincia di Forlì, a seguito della richiesta di fornire supporto ad un alunno di scuola elementare. A causa di una grave malattia , il bambino è costretto a lunghi periodi di assenza dalla scuola, e pertanto a restare indietro sul programma e non poter socializzare con i compagni di scuola. Grazie all’interessamento di una docente dell’istituto, è stato elaborato dai volontari di Informatici Senza Frontiere un semplice quanto efficace sistema di supporto informatico che permette al bambino di seguire le lezioni direttamente da casa, in collegamento diretto con la sua classe. Innanzitutto, viste le specificità del caso, si è posta la necessità di individuare un’ applicazione che fosse semplice da utilizzare, sia per l’alunno interessato dal progetto, sia per le insegnanti, con la possibilità di gestire le caratteristiche audio e la possibilità di funzionare anche con connessioni a banda stretta. Una volta individuata l’applicazione gratuita, si è passati all’installazione del sistema, che integra una lavagna condivisa sul pc, nonché di un proiettore sul quale rimandare al bambino a casa e alla classe le immagini della lezione. La classe, inoltre, è stata dotata di una connessione internet , prima mancante. Alle insegnanti, infine, è stato fornito un pc , dotato di sistema audio, per collegarsi direttamente con il bambino ogni mattina all’inizio delle lezioni. Grazie a questo semplice sistema, attualmente il bambino è in grado di seguire le lezioni direttamente da casa, interagendo con le insegnanti e i compagni tramite il pc. Ciò ha permesso un notevole miglioramento della sua situazione. I volontari della Sezione Emilia-Romagna, inoltre, hanno realizzato un breve corso di formazione per le insegnanti, per permettere loro di rendersi autonome nell’utilizzo degli strumenti predisposti. I successivi sviluppi del progetto andranno verso l’estensione di quanto realizzato presso la Scuola Elementare “Manzoni” di Forlì anche ad altre realtà: non solo verso il supporto ad altri bambini che, per ragioni di salute, non possono frequentare la scuola, ma anche verso i piccoli ricoverati negli ospedali e nei reparti di lungodegenza, in maniera simile a quanto già realizzato con il progetto “Bambini al PC”. Semplici strumenti informatici, leggeri sia dal punto di vista dell’hardware che del software, possono infatti regalare un grande supporto a situazioni di disagio vissute da alcuni bambini.
Il progetto con il Carcere di Santa Bona di Treviso nasce in un contesto difficile e spesso non valorizzato nelle sue potenzialità: quello dei Centri Territoriali Permanenti , centri di accoglienza e recupero di detenuti autori di cosidetti “reati minori”. La realtà dei CTP si propone di dare ai detenuti una formazione e alfabetizzazione primaria, garantendo lo sviluppo di saperi che possano offrire, al termine della detenzione, opportunità di inserimento nel mondo lavorativo. Informatici Senza Frontiere, in collaborazione con ATON e Alternativa Cooperativa Sociale, ha avviato a partire dall’ ottobre 2007 un progetto molto importante insieme agli insegnanti del CTP Treviso 2. Il progetto prevede attività formative di carattere informatico, che vengono svolte all’interno del carcere a supporto o integrazione dei corsi già previsti dai piani didattici del CTP. Ai corsi partecipano regolarmente alcuni gruppi di detenuti, che hanno la possibilità anche dell’uso pratico dei pc, grazie all’installazione di un sistema informativo interno al carcere, che permette il supporto alla didattica. In un secondo momento, inoltre, è stato realizzato all’interno del carcere un piccolo laboratorio tecnologico : al suo interno, i detenuti imparano a riparare hardware e componenti informatiche, e gestiscono la riparazione di macchine provenienti dall’esterno. Il lavoro nel laboratorio permette di sviluppare delle competenze professionali specifiche che possono trasformarsi, un domani, in seria possibilità di inserimento nella società. Con formazione sia pratica che teorica, dunque, il progetto di Informatici Senza Frontiere offre ai detenuti del carcere la possibilità di crearsi un bagaglio di esperienze e competenze per un futuro di inserimento e recupero dopo il periodo detentivo. L’obiettivo principale del progetto è quello di rendere produttiva la detenzione e agevolare il futuro reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro attraverso una riqualificazione della loro professionalità. Si tratta di un obiettivo fondato perché in stretta relazione con il business dell’impresa. Le attività svolte dai detenuti consentono loro di guadagnare una retribuzione, di impegnare proficuamente i lunghi tempi delle detenzioni e di acquisire competenze per loro di alto livello , ben considerate nel mercato del lavoro. Ad oggi sono stati riparate oltre 2100 unità con una media di 30 a settimana. Il personale impiegato in carcere sembra motivato, impegnato e capace. Per i detenuti l’opportunità di lavorare è particolarmente importante per impiegare la loro detenzione in modo costruttivo, per il riconoscimento economico che ottengono e per avere maggiori chance di reinserimento a fine pena.
Il progetto “ Informatici Senza Frontiere per l’Abruzzo ” vuole portare un aiuto alle popolazioni colpite dal terribile terremoto che ha devastato l’Abruzzo nell’aprile 2009. Nel piccolo paesino di Ocre , a sud de L’Aquila, grazie alla collaborazione con il vicesindaco e la Protezione Civile, è stato possibile già a fine aprile installare una prima postazione con computer , stampante, scanner e accesso internet presso la Scuola San Panfilo, in una delle 5 frazioni del comune. Sempre a San Panfilo, presso la Mensa , è stato realizzato un punto di accesso internet aperto a tutti. Una postazione simile inoltre è stata installata presso il Centro di Accoglienza Cavalletto . Dopo questa prima fase, ISF sta lavorando per portare altri pc e hardware nelle tendopoli in cui vive ancora la maggior parte della popolazione colpita dal sisma. Pochi giorni dopo il terribile terremoto, ISF ha attivato un gruppo di lavoro che si occupa della situazione delle zone terremotate abruzzesi. Dal nostro sito è possibile compilare un form per far pervenire le richieste di sostegno e contattare i responsabili del progetto.
17 dicembre 2011 Open Hospital 1.6.0 È stato effettuato il rilascio della versione 1.6.0 di Open Hospital . Di seguito le principali caratteristiche di questa versione: - modulo per la gestione dei vaccini; - supporto per le quantità dei farmaci nelle farmacie di reparto; - miglioramento nella gestione della memoria della ricerca pazienti; - velocizzazione nella copia di listini con prezzi multipli dei preesistenti; - restyling della GUI del modulo di ricovero; - vari bugfix e miglioramenti. Tale rilascio è disponibile in vista della prossima missione di Alessandro Domanico che partirà domani in Etiopia per conto del CUAMM . Un augurio di buon viaggio e buona missione ad Alessandro! Open Hospital è disponibile sia nella distribuzione standard per l’installazione che nelle distribuzioni “portable” per Microsoft Windows e GNU/Linux.