1. Israele “Israele è nel cuore e nelle menti dei contemporanei e suscita passioni e identificazioni,simpatie ma anche rifiuti e dinieghi.”
2. Passato del paese:il movimento sionista nell’ottocento… Il sionismo era un movimento nato per la riunificazione degliebreidella diaspora in uno stato ebraico in Palestina . Sorto nel XIX secolo culminò nel 1948 con la nascita dello stato d’Israele . Il nome del movimento deriva da Sion , la collina su cui era edificato il tempio di Gerusalemme , e fu usato per la prima volta nel 1890 dal filosofo ebreo austriaco Nathan Birnbaum Fonte : 1836 - In una lettera indirizzata ad un componente della famiglia Rothschild da Berlino, il rabbino polacco ZviHirschKalischer scrive: “L’inizio della redenzione giungerà attraverso cause naturali grazie agli sforzi umani e alla volontà dei governi di riunire i dispersi di Israele nella Terra Santa”. Theodor Herzl
3. Il primo congresso sionista… Il primo congresso sionista si svolse dal 29 al 31 Agosto 1897 nella città svizzera di Basileadopo il rifiuto della comunità ebraica di Monaco di ospitarlo. Vi parteciparono 162 delegati. Il movimento sionista fino ad allora disunito e disorganizzato assunse in quella occasione una forma definita con un programma e con degli scopi specifici. Herzl creò un settimanale:”DieWelt” apparso per la prima volta il 4 giugno 1897,il cui compito era preparare il pubblico all’avvenimento. Venne fondata l’Organizzazione Sionista Mondiale
4. Quattro giorni dopo il Congresso di Basilea…Herzl scrive nel suo diario: “Se dovessi riassumere il Congresso di Basilea in una parola - cosa che mi guarderò bene dal fare pubblicamente - sarebbe questa: a Basilea ho fondato lo Stato degli ebrei. Se lo dicessi oggi sarei accolto da un'unanime risata. Forse tra cinque anni, al limite tra cinquanta, se ne renderanno conto tutti.”.
6. Novecento:Il governo britannico amministra la Palestina come un'autorità militare dal 1917 fino al 1922. Il governo britannico vedeva con favore l'istituzione in Palestina di una casa nazionale per la gente ebraica e avrebbe utilizzato tutti i suoi mezzi per agevolare il raggiungimento di questo scopo, pur facendo in modo che nulla sarebbe stato fatto per pregiudicare i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche già esistenti in Palestina;riconosceva anche il legame storico del popolo ebraico alla Palestina. La Dichiarazione Balfour 2 novembre 1917 il ministro degli esteri inglese Arthur Balfour scrive una lettera a Lord Rotschild, inteso come principale rappresentante della comunità ebraica inglese, e referente del movimento sionista, con la quale il governo britannico affermava di guardare con favore alla creazione di un focolare ebraico in Palestina.
8. Tra gli immigrati ebrei si fece strada anche l'uso della lingua ebraica, la quale, relegata all'ambito religioso da duemila anni, non era più usata quotidianamente. Da quel momento, l'immigrazione degli ebrei dall'Europa aumentò radicalmente, con il Consiglio dei Ministri Britannico sempre impegnato.
9. L a Prima Guerra Mondiale sancisce la fine dell’Impero Ottomano. Nell’intervallo tra le due guerre mondiali comincia un afflusso abbastanza limitato e pacifico degli ebrei che comprano dagli scheicchi locali i terreni e cominciano a coltivarli senza grossi problemi di convivenza con la popolazione locale Nel febbraio del 1947 La Gran Bretagna annuncia la rinuncia al suo mandato sulla Palestina e porta la questione davanti alle Nazioni Unite, il 29 novembre l'Assemblea Generale dell'O.N.U. adotta con una maggioranza dei due terzi la risoluzione 181 per la divisione della Palestina in due stati e una zona internazionale per Gerusalemme. “… La vita dei Palestinesi si trasforma in un vero e proprio inferno …” Nel frattempo gli arabi della Palestina, neppure nominati nel documento di Balfour, erano sempre più indisposti verso quello che percepivano come una sostituzione della propria popolazione con una straniera e di religione diversa.
11. le persecuzioni naziste Durante la Seconda Guerra Mondiale migliaia di profughi ebrei giunsero in Palestina in fuga dalle persecuzioni naziste. Durante le persecuzioni naziste furono uccisi circa 5.860.000 ebrei La storia dell'immigrazione clandestina dei fuggiaschi ebrei verso Israele nel corso della Prima Guerra Mondiale e poi quella dei superstiti dello sterminio nazista sono tra le pagine più fulgide dell'intera storia del popolo di Israele
12. Un libro per ricordare… Il libro“Anni in fuga” è stato scritto da un maestro “Josef IndigItahi” che portò in salvo un gruppo di ragazzi dalle persecuzioni naziste Trovando rifugio,dal giugno del ‘42 nella Villa Emma a Nonantola. Il libro è stato promosso dalla Regione Emilia-Romagna ed è la prima edizione di un testo che Indig scrisse prima in tedesco e poi in ebraico “Nel 1945 raggiunsero finalmente la Palestina”
13. 1948:Nascita dello Stato d’Israele Il 14 luglio 1948, il governo provvisorio ebraico proclamò la nascita dello Stato d’Israele, riconosciuto dall’Unione Sovietica e dagli Stati Uniti seguita poi da altre nazioni tra cui l’Italia … …“aperto all’immigrazione di ebrei provenienti da tutte le parti del mondo”. Capitale:Tel Aviv. I rappresentati del movimento sionista dissero: “Questo è un diritto naturale del popolo ebraico:il diritto di poter disporre del proprio destino,come tutti gli altri popoli,nel proprio Stato sovrano” “Il riconoscimento da parte dell’ONU del diritto del popolo ebraico alla fondazione del proprio stato è irrevocabile”
14. 14 maggio 1948 “Per il popolo ebreo, condannato ad errare nel mondo per secoli,perseguitato,umiliato,carcerato nei mostruosi e pestilenziali ghetti,privato dei più elementari diritti umani,vittima dei massacri perpetrati dalle legioni romane,dalle pie schiere dei Crociati,dalle orde musulmane infine da quella macchina criminale rappresentata dalle SS germaniche, quello fu un momento di profonda ,inesprimibile commozione”.
15. Otto ore dopo la dichiarazione di indipendenza… …..gli eserciti di Egitto, Iraq, Libano, Siria, Transgiordania,Yemen e Arabia Saudita invasero il territorio legale di Israele. Alla vigilia dell’invasione panaraba, ‘Abdal-RahmanAzzam Pascià, segretario generale della Lega araba, dichiarò che si sarebbe trattato di una guerra di sterminio, di un terribile massacro, paragonabile alle stragi mongole e alle Crociate. E una settimana prima dell’invasione, incontrando ad Amman un rappresentante britannico, Azzam Pascià aveva affermato: "Non importa quanti siano gli ebrei. Li ributteremo a mare" “In quindici mesi di combattimenti intensi,tutti gli invasori furono respinti.”
16. 1956 Nel 1956, dopo la nazionalizzazione egiziana del Canale di Suez, Israele, Francia e Inghilterra si accordano per riprendere il controllo del canale. Israele invade il Sinai e Francia e Inghilterra inviano una forza apposita nei territori occupati, ma gli Stati Uniti, l’URSS e l’ONU prendono posizione sospendendo le ostilità israelo-franco-inglesi e chiedendo il ritiro di tutte le truppe tra il 1956 e il marzo 1957. 1956
17. 1964:Nasce l’ “OLP”(Organizzazione per la liberazione della Palestina) L'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) e stata fondata a Gerusalemme Est il 2 giugno 1964, per iniziativa del primo vertice della Lega araba, che si era tenuto nel gennaio precedente al Cairo. Nata ufficialmente per sostenere i diritti dei palestinesi, questa organizzazione è in un primo tempo scarsamente rappresentativa e del tutto sottoposta al controllo di alcuni regimi arabi (Egitto, Arabia Saudita) che ne condizionano le scelte e ne limitano la libertà di azione. Questo gruppo compiva azioni di guerriglia contro Israele, e veniva visto come l'unica speranza di riscatto palestinese.
18. 1967:Guerra dei sei giorni Il 5 giugno 1967 l'esercito israeliano attaccò improvvisamente, distruggendola a terra, l'aviazione egiziana. Nei cinque giorni seguenti, annientate le forze arabe che si erano dislocate ai confini del paese, occupò il Sinai, le alture del Golan, la Cisgiordania, la striscia di Gaza e la parte orientale di Gerusalemme, allora controllata dalla Giordania. Molti di questi territori, nonostante le risoluzioni dell'ONU, non furono restituiti e sono ancora oggi oggetto di trattativa con l'autorità palestinese e con la Siria. Nella foto, una squadra dell'esercito israeliano pattuglia le strade deserte di Gerusalemme Est dopo l'occupazione.
19. [La perdita di terra palestinese dal 1946 al 2000: in bianco la terra di proprietà ebraica (e, dopo il 1948, controllata dallo stato di Israele). In verde le zone palestinesi. Dal 2000 a oggi vi sono state altre espansioni delle colonie in Cisgiordania e un peggioramento della possibilita' di collegamento tra le varie 'enclave' palestinesi della zona, a fronte della sola restituzione delle colonie di Gaza (piccola zona bianca a sud ovest della Gaza raffigurata nella mappa del 2000).
20. 1973:Guerra di Kippur La «guerra del Kippur», o «del Ramadan» si svolse tra il 6 e il 25 ottobre 1973 e rappresentò, da parte dell'Egitto e della Siria, che ne presero l'iniziativa, un tentativo di modificare il rapporto di forza politico-militare e psicologico sancito dalla guerra del giugno 1967, come premessa per una soluzione negoziata. Forti dell'effetto sorpresa, gli egiziani e i siriani penetrarono dapprima profondamente nelle linee israeliane sul Canale di Suez e sul Golan, ma furono successivamente costretti a ripiegare da contrattacchi avversari. La cessazione del fuoco, ordinata dal Consiglio di sicurezza dell’ Onu dopo consultazioni sovietico-americane, trovò gli egiziani sulla riva Est del Canale ma gli israeliani padroni di un area assai più vasta nella riva occidentale.Se dal punto di vista psicologico, pose fine al mito dell’ invincibilità israeliana, la guerra non modificò dunque sostanzialmente il precedente stato di cose. L'Onu fallì nel tentativo di organizzare la pace. Gli sforzi unilateralmente avviati dagli Stati Uni ti avrebbero portato nel 1978 l'Egitto alla pace separata di Camp David.
21. Lo Yom Kippur è il giorno più sacro nel calendario ebraico, un giorno di “espiazione”, durante il quale gli ebrei adulti sono tenuti a digiunare, con lo scopo di meditare e di avvicinarsi a Dio; analogamente, anche per i musulmani, quel giorno rientrava nel mese del Ramadan, durante il quale ricorre il digiuno di Sawm.
22. L’Intifada “…Duramte l’Intifada gli israeliani hanno ucciso 800 bambini palestinesi…” Il termine “Intifada” in arabo significa “scrollarsi di dosso”. È questo che vogliono fare i palestinesi, “scrollarsi di dosso” l’occupazione israeliana. La “prima Intifada”, quella della rivolta delle pietre, nacque dalla reazione popolare nel periodo 1987-1993. Poi dai sassi si è passati agli attentati terroristici, alle azioni devastanti degli uomini bomba della “seconda Intifada”, iniziata nell’ottobre del 2000 e conosciuta come al-Aqsa Intifada, dal nome del tempio islamico che domina la Spianata delle Moschee.
23. Chi era Rabin? Yitzhak Rabin nacque a Gerusalemme il 1° marzo del 1922. Il padre Nehemia era immigrato in Palestina dagli Stati Uniti e, durante la Prima Guerra Mondiale, servì come volontario nella Legione Ebraica; la madre Rosa era stata una dei primi membri della Haganah, organizzazione clandestina per l'immigrazione ebraica nel paese. Egli frequentò le scuole elementari a Tel Aviv e poi il KadoorieAgricultural College nella Galilea Inferiore. Dopo il completamento degli studi, si arruolò come volontario nel Palmach, altra organizzazione clandestina di combattenti per la libertà degli ebrei di stabilirsi in Palestina. Conobbe ancor giovane Leah, una graziosa ragazza di origine russa, nata a Koenigsberg. Si sposò con lei e pochi legami sono stati così solidi e forti come il loro. Hanno avuto due figli, Yuval e Dalia. Contemporaneamente proseguiva la carriera militare, servendo prima nel Palmach e poi nell'esercito israeliano per un totale di 27 anni. Nel 1949 fece parte della delegazione israeliana che negoziò il primo armistizio con l'Egitto, alla fine della Guerra di Indipendenza. Yitzhak bambino con la madre e la sorella minore Rabin (destra) e MosheDayan (centro) entrano a Gerusalemme est, dopo averla conquistata
24. 1993:Accordo di pace per il Medio Oriente. Nel settembre 1993 il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin (a sinistra) e il leader dell‘ OLP(Organizzazione per la liberazione della Palestina) Yasser Arafat (a destra) firmarono uno storico accordo di pace. Olp Israele Yitzhak Rabin Yasser Arafat È previsto il reciproco riconoscimento dell'Olp e del governo israeliano e la fissazione di un periodo transitorio che si dovrebbe concludere, entro il 4 maggio 1999, con il passaggio di tutto il territorio della Cisgiordania e della striscia di Gaza alle autorità palestinesi. “Gli accordi di Oslo” A Oslo, Norvegia,il 20 agosto.
25. Testimonianza:le parole di Rabin "Ho sempre pensato che la maggioranza del nostro popolo vuole la pace ed è pronta ad assumersi dei rischi in nome della pace. Esistono dei nemici della pace, che tentano di colpirci. Ma noi oggi abbiamo trovato un partner per la pace anche tra i palestinesi. A loro chiederemo di fare la loro parte come noi faremo la nostra, per risolvere l’aspetto del conflitto arabo-israeliano più complesso, più lungo e più carico emotivamente, e cioè il conflitto israelo-palestinese".
26. 1994:Pace tra Israele e Giordania Nel luglio 1994 Israele e Giordania firmano un Trattato di pace nei pressi di Aqaba alla presenza del presidente americano Bill Clinton. Firmatari sono il primo ministro israeliano Rabin e re Hussein.Essi firmarono un trattato di pace che segnò la fine di una guerra durata 46 anni. I palestinesi non vedono di buon occhio questo accordo per diversi motivi, fra i quali il deferimento del problema dei profughi ad altra sede e l'interesse della Giordania per Gerusalemme.
27. 1995:Morte di RABIN. Sabato 4 novembre 1995 dopo una manifestazione popolare tenuta a Tel Aviv,Rabin venne ucciso a colpi di pistola da un estremista di destra “Amir”che non gli aveva perdonato il coraggioso gesto della firma degli accordi di pace con gli arabi. Amir viene subito bloccato e rinchiuso in una macchina della polizia.Verrà processato e condannato all'ergastolo.
28. Anniversario della morte di Rabin 9-11-2008 A Tel Aviv Nel tredicesimo anniversario della uccisione di Yitzhak Rabin i pacifisti israeliani sono tornati a darsi appuntamento nella piazza del Municipio di Tel Aviv, il luogo dell'attentato, per ribadire che un giorno il progetto politico del premier laburista sarà realizzato. Da un lato, la speranza. Per l'occasione è giunto in Israele James Hoffa, presidente di un importante sindacato statunitense che si è schierato con BarackObama. Il presidente eletto ha voluto, con la sua presenza, rincuorare le ‘colombè israeliane. D'altra parte, la preoccupazione.
29. Situazione attuale in israele: Cronologia: Nel Maggio del 200 Israele si ritirò dal sud del Libano,occupato dal 1982. Nell'Aprile 2003, il Presidente degli Stati Uniti Bush, lavorando con una congiunzione con l'Unione Europea, le Nazioni Unite e la Russia prese il comando nel disporre un percorso per la soluzione finale del conflitto per il 2005, basato su passi reciproci su entrambe le parti conducenti i 2 stati, Israele e una democratica Palestina Un accordo Israelo-Palestinese raggiunto a Sharmal-Sheikh nel Febbraio 2005, insieme con un agente-interno di 'cessate il fuoco' palestinese, ne ridusse significativamente la violenza. violenza israel-palestinese tra il Settembre 2003 e il Febbraio 2005.
30. …Cronologia… Febbraio 2005… Un accordo Israelo-Palestinese raggiunto a Sharmal-Sheikh nel Febbraio 2005, insieme con un agente-interno di 'cessate il fuoco' palestinese, ne ridusse significativamente la violenza. Nell'estate del 2005, Israele si disimpegnò unilateralmente dalle strisce di Gaza, evaquando coloni e le sue forze armate L'elezione di Hamas nel Gennaio 2006 per dirigere il Consiglio Legislativo Palestinese bloccò le relazioni tra l Autorità Israeliana e Palestinese.EhudOlmert divenne Primo Ministro nel Marzo 2006, a seguito di un'operazione Israelo-militare a Gaza nel Giugno-Luglio 2006, egli pospose piani per evaquare dalla sponda occidentale. Il sequestro di due soldati israeliani da parte dei libanesi Hizballah guidarono un conflitto di 34 giorni in Libano nell’ Agosto 2006.
31. Dati statistici: Israeliani uccisi all’interno dei Territori Occupati (Cisgiordania e Gaza) dal 29 Settembre 2000 al 23 Novembre 2002.
32. L’economia israeliana “… Lo Stato di Israele vive in una situazione di conflitto sin dalla sua nascita, conflitto che oltre ad essere costoso in termini di vite umane e di decisioni politiche, colpisce l'economia in ogni suo aspetto …”
33. Fino al 40% del fabbisogno israeliano di energia elettrica proviene dal deserto del Negev…. “La chiamano la Rivoluzione del sole.” Una nuova frontiera energetica. Che viene dopo quella dell'acqua, del deserto fiorito, dei kibbutz collettivisti. Israele lancia il primo, grande investimento per sfruttare l'energia solare in larga scala. Nel deserto del Negev, nel profondo sud di Arava. Un accordo con una quindicina fra le più grosse comuni agricole e un obbiettivo che non ha eguali in questa parte di mondo: soddisfare almeno il 20 per cento del fabbisogno nazionale, sognando un giorno di coprire anche il 40 per cento della domanda. “La Rivoluzione del sole sarà il nuovo avvenire?” Il progetto è gestito dal gruppo Apc (Arava power Company) ed è un investimento da tre miliardi di dollari (ma s'arriverà anche a 30 miliardi nei prossimi dodici anni)
34. 1948-2008Lo Stato d’Israele festeggia 60 anni L’associazione culturale Israele 60 ha promosso sull’intero territorio italiano eventi culturali,letterali,artistici e scientifici … … “un viaggio esplorativo a 360° in una cultura straordinariamente complessa e ricca di riflessioni teoriche e di poesie , di legislazioni e costumi quotidiani”.
35. III Presidente dellaRepubblica Islamica dell'IranKhamenei a proposito di Israele ha detto: «Sta in piedi per due motivi. Uno è lo spregevole sostegno che riceve incondizionatamente dagli Stati Uniti; l’altro motivo è che i Paesi arabi e islamici non aiutano il popolo palestinese. Israele è una contraffazione artificiale, uno Stato...
36. “La gente pensa che questo paese sia stato fondato nel 1948, ma noi lo stiamo fondando ancora adesso”.