1. L’utilizzo della filiera corta: analisi economica di fattibilità e modalità di gestione e controllo Corso: “Prodotti Tipici di qualità e nuove strategie di comunicazione” Gennaio 2010 -Sant’Agata dei Goti (BN) Dott. Antonio Bruno
17. Modalità di filiera corta: Mercati contadini bio (Fonte Biobank) Area Mercatini 2005 Mercatini 2008 Nord 125 148 Centro 39 48 Sud 2 5 Isole 8 7 Totale 174 208
18. Esempio di Farmer’s Market: Mercato contadino - Cagliari La Terra e La Piazza è un mercato contadino, dentro la città di Cagliari in Via Po 1, dove si trovano sia i produttori biologici che quelli convenzionali,in aree separate e segnalate. Si svolge con cadenza settimanale fin dal novembre 2008. È gestito dalla UIMEC (Coltivatori della UIL), dall’ASAB Sardegna (Assoc. Agric. Biologica) e dall’ADOC (Assoc. Consumatori). Dispone di un regolamento interno che regola: i prezzi di vendita, le modalità di rilevamento dei prezzi, gli obblighi di certificazione dei prodotti. Ogni produttore deve vendere solo prodotto locale e completarela gamma con prodotti fuori regione solo per le produzioni che nella stessa regione non sono disponibili (es. alcuni tipi di frutta). Il prezzo garantisce un reddito al contadino ed un risparmio per il consumatore, dialmeno il 20% e 30% per vendite a collo intero (cassa o cartone).
19. I Mercati Clandestini “ Il bio non può scrivere che sta vendendo un animale biologico perché occorre che lui sia inserito in un meccanismo di certificazione incredibile”. Esemplare, a questo proposito, è il Mercatino “clandestino” di Gubbio, che raccoglie piccoli produttori biologici senza licenza. L’indirizzo del mercato, a rotazione una casa o un podere, viene comunicato all’ultimo momento, alle novanta famiglie che lo frequentano.
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Notes de l'éditeur
Come nel caso delle aziende che praticano la vendita diretta, anche la distribuzione geografica dei mercatini non è omogenea; oltre il 70 per cento nel 2004 erano situati nel nord Italia (Tab. 5). Va però segnalato che diverse iniziative di vendita diretta, specie bio, sfuggono alla rilevazione in quanto i produttori non dispongono della certificazione biologica, e a volte non si conformano neanche alle troppo rigide normative sanitarie comunitarie. Non sono pochi i pastori che fanno il formaggio senza rispettare le norme HCCP, produttori che vendono l’olio sfuso, vignaioli che spremono l’uva in cantina e imbottigliano senza etichetta.
L’Associazione Nazionale Res Tipica nasce nel 2003 - ad opera dell’ANCI e delle Associazioni Nazionali delle Città di Identità - per dare vita ad un progetto di promozione delle identità territoriali che salvaguardi ed esporti, in Italia e nel mondo, la ricchezza di tradizioni, paesaggi e sapori delle nostre città. Il progetto, rivolto principalmente ai Comuni di piccole e medie dimensioni, intende dunque valorizzare, anche al di fuori dei confini nazionali, quell'immenso patrimonio che incorpora i saperi delle comunità, le caratteristiche dell’ambiente e le produzioni tipiche, trasformando questo grande capitale culturale e sociale in qualità della vita per chi in quei luoghi risiede anche solo temporaneamente e in occasioni di sviluppo sociale ed economico rispettoso dei valori e della cultura locale. Res Tipica riunisce oggi 26 Associazioni di identità, 37 Province, 70 Comunità Montane, 10 Camere di Commercio, 2 Unioni di Comuni e 6 Enti Parco, per un totale di 1833 Enti locali. l 33% circa di questi mercati hanno cadenza mensile, il 27% ha cadenza settimanale, mentre fanno ancora eccezione quelli che offrono i prodotti degli agricoltori locali tutti i giorni Sette mercati su dieci si svolgono nel week-end e fungono da potente veicolo di attrazione turistica e di valorizzazione del territorio. Le regioni dove sono più presenti sono la Toscana, il Piemonte, l’Emilia Romagna e la Sicilia, ma sono in fase di progettazione in almeno altri cinquanta Comuni, molti dei quali si trovano al Sud.
In letteratura, se ne discute con riferimento alle reti agro-alimentari alternative ( Alternative Food Networks - AFN) (van der Ploeg et al. 2000; Knickel, Renting 2000; Renting et al. 2003), e la discussione, avviata nell’ambito della sociologia rurale, si sta sviluppando con contributi significativi anche dell’economia agraria, della geografia economica e dell’antropologia. In un approccio prevalentemente basato sulla actor-network theory ,
Le reti costituite in Italia in funzione della filiera corta ci sembra si possano distinguere, con riferimento ai soggetti promotori, secondo questa tipologia: reti istituzionali, auto-promosse, indotte e ibride. L’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività produttive della Regione Campania dal 2006 ha promosso mercatini bio in collaborazione con le Amministrazioni provinciali e con diversi Comuni; si svolgono mensilmente a Benevento, Caserta, Cesa, Frattamaggiore, Massa Lubrense, Napoli, Nola, Oliveto Citra, Portici, Sorrento, Taurasi. L’iniziativa di Ascoli, come succede in molti altri casi, non si limita a obiettivi di mercato. Si iscrive in “un progetto che dimostri che un nuovo ‘stile di vita' è possibile. Uno stile rispettoso dell'ambiente, della conservazione della biodiversità e delle diversità locali, delle risorse naturali, oltre che interessato alla qualità della vita”.
Ottenuta la perimetrazione e la destinazione ad uso agricolo, l’area delle Tre Decime diventa Parco Regionale di Decima Malafede. Nel 1996 i terreni occupati e coltivati da quasi vent’anni sono dati in concessione alla cooperativa, nel frattempo convertita alla produzione biologica, dopo una riflessione comune sui danni che l’utilizzo della chimica arreca ai lavoratori agricoli, ai consumatori e all’ambiente.