Relazione sul progetto promosso da A.P.I.Bi.M.I. Onlus, tramite il Sostegno a Distanza, in Mozambico all'interno del programma sviluppato dal CAM - Consorzio Associazioni con il Mozambico
1. Presentazione progetto escolinhas di Caia e aggiornamento agosto 2012
LE ESCOLINHAS
Le escolinhas di Caia sono piccoli
centri prescolari, collocati in
quattro diversi quartieri della
cittadina, che accolgono
quotidianamente un totale di oltre
600 bambini, parte dei quali orfani.
sohnoS sod raL ahnilocse – orodomop e ilovac id atloccaR
Sono composte da una struttura aperta per le attività dei bambini, una piccola struttura
chiusa per magazzino del materiale e per ufficio, i wc per bambini e bambine ed ampi
spazi gioco, il tutto in una zona recintata. Durante la giornata vengono organizzate, per tre
turni di circa 40 bambini ciascuno, tre ore di attività di socializzazione, gioco e
avvicinamento alla lingua portoghese, pratica di semplici norme igieniche, oltre ad una
piccola merenda. Le escolinhas sono però anche luoghi aperti a tutta la comunità, per le
attività dei bambini più grandi (la cesteria), le feste comunitarie, le riunioni dei genitori ed
altre iniziative come l'appoggio ad alcuni gruppi di bambini in età scolare con disabilità
uditive all'interno del programma di “educazione inclusiva”. Il centro svolge anche una
funzione di controllo nutrizionale sull'infanzia, in quanto permette di monitorare lo stato di
salute e le condizioni di vita dei bambini più poveri e svantaggiati.
2. M F Tot
Bambini iscritti 333 293 626
Di cui orfani 60 62 122 (20%)
Coordinatori 2 0 2
Educatori 6 4 10
Guardiani 4 0 4
COME E' NATO IL PROGETTO
Nel 2003 è partita sperimentalmente
l'esperienza della prima escolinha il “Lar dos
Sonhos” (focolare dei sogni), nel quartiere di
Chirimba 1, progetto che intendeva rispondere
a dei bisogni principalmente sociali con un
aliV ahnilocse - inam el israval rep alif nI
intervento di tipo educativo. Di fronte al problema di tanti bambini orfani di uno o entrambi i
genitori, fenomeno prioritario segnalato anche dalle autorità distrettuali e legato soprattutto
alla diffusione dell'AIDS, ci si è dato l'obiettivo di essere uno strumento di rinforzo dei
bambini per facilitare l’inserimento degli stessi nelle scuole elementari, creare le condizioni
per favorire il successo scolastico, contrastando l'elevato abbandono nei primi anni di
scuola proprio dei bambini svantaggiati e delle bambine.
Le altre tre escolinhas sono nate tra il 2007 e il 2009 nei quartieri Vila, Amilcar Cabral e
DAF grazie alla spinta della comunità e alla collaborazione dei leader tradizionali.
3. PROSPETTIVE FUTURE
Il sostegno economico del
programma, che oggi ammonta
a 10.000 € l'anno per ciascuna
escolinha - con il 50 %
costituito da costi del
personale e il 50% per
alimentazione e materiali – è
al e erieM enileuqcaJ elibasnopser al noc irotacude ilged oppurg lI
iraloraP aidaN atsigats
sostenuto dalla Provincia Autonoma di Trento, dall'associazione trentina Apibimi e da
molteplici piccoli donatori. Negli ultimi anni si sta facendo un lavoro molto intenso per
aumentare l'autonomia gestionale, rafforzando il personale ed in particolare i due
coordinatori, incaricati di supervisionare le aree gestionale-amministrativa e quella
pedagogica. Da marzo 2012 una stagista trentina, Nadia Parolari, sta svolgendo una
ricerca per individuare possibili collegamenti con le istituzioni o con la società civile, per un
sostegno organizzativo o economico alle escolinhas di Caia.
ALCUNE VOCI DALLE ESCOLINHAS
Intervista al coordinatore pedagogico Martinho
Martinho Celestino è un giovane di 25 anni, nato e cresciuto nel
distretto di Caia, Provincia di Sofala, dove ha studiato. Nel 2008, mentre stava
4. concludendo la scuola secondaria, ha iniziato a lavorare part-time come educatore
infantile nella escolinha DAF, appena inaugurata dal CAM che, dopo una ricerca, aveva
registrato nel quartiere la presenza di un gran numero di bambini orfani ed alti tassi di
abbandoni scolastici nelle prime classi della scuola. Da quel momento ha sempre
partecipato alle varie attività organizzate del CAM per formare gli educatori. A conclusione
degli studi secondari e grazie al suo buon impegno nel lavoro, dopo una selezione ed una
formazione ha assunto la responsabilità del coordinamento pedagogico delle quattro
escolinhas di Caia.
La sua volontà è però sempre stata anche quella di poter proseguire gli studi, desiderio
che ora si sta realizzando grazie all'appoggio finanziario di una famiglia trentina, che gli
permetterà di studiare Psico-pedagogia seguendo un corso a distanza dell'Università
Católica de Moçambique di Beira. Ecco una breve intervista nella quale gli abbiamo
chiesto di questa nuova tappa della sua vita.
L'opportunità
“In Mozambico, a causa delle distanze delle università e dei costi, è spesso un sogno
porter frequentare un corso speriore. L'università può dare accesso a nuove conoscenze
ed insegnare anche ad utilizzare ciò che si possiede già. Nel mio caso, questa opportunità
mi permetterà di crescere e di migliorare nel lavoro e nella vita privata e di aiutare la
”
comunità. Fare l'università per me significa questo.”
Il suo lavoro
“Poter studiare significherà evoluzione e miglioramento del mio lavoro e forse porterà
anche dei cambiamenti, perché dopo il corso verranno fatte delle condivisioni con gli altri
5. educatori. E' una dinamica nuova, che è diversa da quella che c'è stata in passato
quando qualcuno del gruppo si è iscritto all'Università.”
”
L'impatto e il futuro
“L'impatto è già grande per il solo fatto che una persona della nsotra comunità avrà
maggiori conoscenze. Faccio parte di una associazione giovanile, nella quale facciamo
delle attività che potranno essere migliorate grazie agli studi che farò, in questo modo ne
beneficerà anche tutta la mia comunità. Inoltre tutti potranno vedere le capacità e lo
sviluppo del “figlio del tale”, che è nato, cresciuto e vive con loro. Vedendo che è riuscito
ad arrivare all'università possono capire che anche altri della nostra comunità possono
arrivarci e che non sono solo le persone da fuori che possono farlo.
In futuro vorrei continuare con il mio lavoro migliorando ancora, e magari continuare gli
studi: dopo la laurea ci sono il master o il dottorato e il mio desiderio di continuare è
grande. Vorrei anche replicare quello che avrò appreso, sia nelle escolinhas che nella mia
comunità.
Desidero ringraziare per questa borsa di studio, che è davvero una grande possibilità per
me: sono il primo della mia famiglia ad avere una opportunità come questa. Per questo mi
piacerebbe che si trasformasse in qualcosa non solo per me, ma anche per gli altri, in
particolare per le escolinhas e vorrei che in futuro anche altri possano avere delle borse di
studio. Spero davvero che il lavoro nelle escolinhas possa cambiare in meglio. Vi ringrazio
molto!”
Intervista a due genitori
All'escolinhas “Lar dos Sonhos”, abbiamo chiesto a due
6. genitori della comunità del quartiere Chirimba 1, di parlare delle escolinhas.
Paulo,
Anabela Rafael Paulo ha 35 anni e 6 figli, due dei quali hanno frequentato l'escolinha.
Pensa che l'escolinha “segua bene i bambini, vengono insegnate loro cose importanti,
giocano, cantano e dopo viene data una piccola merenda”. “E' importante che vengano
educati bene, così quando entrano a Scuola non avranno problemi. “Le mie figlie che
hanno frequentato l'escolinhas sono molto diverse da quelle che non l'hanno fatto. Non so
come spiegare. La differenza è nel comportamento e nell'apprendimento a Scuola. I
bambini che non sono stati all'escolinha sono molto in ritardo nelle varie materie, quelle
che invece sono state all'escolinha imparano molto meglio. Escono dall'escolinha com
delle conoscenze che facilitano l'ingresso a scuola. Questo aiuta molto la comunità.”
Gogo,
Tomé Bernardo Gogo 39 anni, ha 4 figli, tutti
hanno frequentato l'escolinha, uno è ancora
nella turma dei pulcini (medi). E' molto
soddisfatto perchè gli insegnanti a scuola gli
hanno detto che i suoi bambini sono molto
bravi e avanzati nelle conoscenze rispetto agli
altri.