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GOVERNO ELETTRONICO PER LA PA
#fabbisogno 350

Gli ultimi anni della vita politica italiana hanno determinato una profonda disaffezione dei cittadini verso i
partiti e un crollo verticale nei consensi e nella fiducia in quasi tutte le Istituzioni, provocando una sempre
minore partecipazione attiva del cittadino alla vita sociale e politica della propria comunità. In una società
in cui comunicazione, relazioni e collaborazione diventano aspetti sempre più centrali e importanti, il
cittadino ha bisogno di essere ascoltato e informato. Ha bisogno di un sistema di comunicazione con la
Pubblica Amministrazione che sia bidirezionale, e che gli consenta di interagire con le istituzioni e di
partecipare attivamente alla vita politico-sociale (electronic town meeting). Il Comune di Lecce avverte
dunque la necessità di aumentare il livello di interazione con la cittadinanza, avendo come principi
generali di riferimento la trasparenza e la valutazione continua dell’efficacia della propria azione politica e
amministrativa rispetto ai bisogni primari della popolazione. Si propone quindi la realizzazione di un portale
web che favorisca la partecipazione attiva del cittadino nel processo decisionale delle proprie istituzioni
(anche attraverso interfacce intuitive (accessibile tramite pc, tablet, smartphone) e/o l’utilizzo della
metafora del gioco) e che: - consenta uno scambio paritario di idee tra un gruppo di persone e le Istituzioni.
(es: Io Partecipo!); - offra l’opportunità di trovare un gruppo tra migliaia già esistenti, in base ad un
argomento o interesse (per es. politica, lingue straniere, ecologia, amici) e alla propria città di residenza; permetta di segnalare problemi nel proprio quartiere/città (strada dissestata, parcheggio in zona disabili) e
di inviare alert alle autorità competenti, inoltre consente il monitoraggio delle segnalazioni effettuate; permetta ai cittadini di sostenere una causa, petizione, class action, ecc, in maniera trasparente; consenta la consultazione di documenti ufficiali e di opinioni di altri cittadini, nonché di pubblicare i propri
commenti (che dovranno essere automaticamente notificati agli uffici pubblici competenti e al comitato
cittadino di riferimento); In questo modo sarà possibile incentivare la comunicazione e lo scambio culturale
tra cittadini ed istituzioni al fine di accrescere le conoscenze di ognuno e migliorare l’ambiente in cui
vivono. Il tutto attraverso: - open source, cioè di libero accesso; - open publishing, permettendo di
aggiungere notizie o contenuti in maniera trasparente; - open content, dando la possibilità di copiare o
modificare i contenuti pubblici. (Possibili esempi: MeetUp, SeeClickFix, Valma, “App Io Partecipo”).
#mapping fabbisogno progetto

FABBISOGNO 350
Gli ultimi anni della vita politica italiana hanno determinato una profonda disaffezione dei
cittadini verso i partiti e un crollo verticale nei consensi e nella fiducia in quasi tutte le
Istituzioni, provocando una sempre minore partecipazione attiva del cittadino alla vita
sociale e politica della propria comunità. In una società in cui comunicazione, relazioni e
collaborazione diventano aspetti sempre più centrali e importanti, il cittadino ha bisogno di
essere ascoltato e informato. Ha bisogno di un sistema di comunicazione con la Pubblica
Amministrazione che sia bidirezionale, e che gli consenta di interagire con le istituzioni e di
partecipare attivamente alla vita politico-sociale (electronic town meeting). Il Comune di
Lecce avverte dunque la necessità di aumentare il livello di interazione con la
cittadinanza, avendo come principi generali di riferimento la trasparenza e la valutazione
continua dell’efficacia della propria azione politica e amministrativa rispetto ai bisogni
primari della popolazione. Si propone quindi la realizzazione di un portale web che
favorisca la partecipazione attiva del cittadino nel processo decisionale delle proprie
istituzioni (anche attraverso interfacce intuitive (accessibile tramite pc, tablet, smartphone)
e/o l’utilizzo della metafora del gioco) e che: - consenta uno scambio paritario di idee tra
un gruppo di persone e le Istituzioni. (es: Io Partecipo!); - offra l’opportunità di trovare un
gruppo tra migliaia già esistenti, in base ad un argomento o interesse (per es.
politica, lingue straniere, ecologia, amici) e alla propria città di residenza; - permetta di
segnalare problemi nel proprio quartiere/città (strada dissestata, parcheggio in zona
disabili) e di inviare alert alle autorità competenti, inoltre consente il monitoraggio delle
segnalazioni effettuate; - permetta ai cittadini di sostenere una causa, petizione, class
action, ecc, in maniera trasparente; - consenta la consultazione di documenti ufficiali e di
opinioni di altri cittadini, nonché di pubblicare i propri commenti (che dovranno essere
automaticamente notificati agli uffici pubblici competenti e al comitato cittadino di
riferimento); In questo modo sarà possibile incentivare la comunicazione e lo scambio
culturale tra cittadini ed istituzioni al fine di accrescere le conoscenze di ognuno e
migliorare l’ambiente in cui vivono. Il tutto attraverso: - open source, cioè di libero accesso;
- open publishing, permettendo di aggiungere notizie o contenuti in maniera trasparente; open content, dando la possibilità di copiare o modificare i contenuti pubblici. (Possibili
esempi: MeetUp, SeeClickFix, Valma, “App Io Partecipo”).

PROGETTO

O1. Valutare il processo
decisionale
Comune (istituzione)
Territorio
O2. Utilizzare strumenti
innovativi
innovazione

obiettivi

O3. Incentivare i cittadini
alla partecipazione

V1. Certezza del contributo
V2. Modo trasparente e
verificabile
fiducia nel mezzo
fiducia nel processo

vincoli
# quali prodotti per soddisfare il fabbisogno

 Basandosi sulla sul concetto di “media civici”, dei loro possibili usi come istituti di
partecipazione, e dei “processi partecipativi” che è quindi possibile
implementare, possiamo immaginare che tipo di prodotto sta richiedendo l’Utente Finale. Si
tratta di un sistema che consente processi di:
- Mobilitazione
- Informazione
- Consultazione
- Coinvolgimento attivo nella deliberazione
• Co-legislazione o legislazione partecipativa
• Bilancio partecipativo
• Processo deliberativo
 Scopriamo quindi che richiede molte funzionalità e ha in mente molti usi. In teoria, per
soddisfare questo fabbisogno si potrebbe arrivare a dover installare almeno 4 diverse
piattaforme (media civici)
 Dal nostro studio emerge che l’oggetto tecnologico più vicino al soddisfacimento è una
soluzione dotata di un “kernel partecipativo” potente.
ESPLORARE I PROCESSI DECISIONALI DI UN COMUNE

attività OR1, WP1 nel progetto
#concezione

Come vengono
prese le decisioni?

O1. Partecipazione alle
decisioni di governo
-> Comune (istituzione)
->Territorio

Web
Apps
DTT

Punto di partenza: il
consiglio comunale

Focus su luoghi e
momenti di
decisione

cosa manca?
le proposte di delibera
che andranno
all’esame del
consiglio Comunale.

•Proposte di delibera
•Ordine del giorno
•Gestione delle sedute
•…

Spesso sono già pubblici

Sono sufficienti per
fornire un
contributo?

Sono dati già
informatizzati
#concezione

O1. Partecipazione alle
decisioni di governo
-> Comune (istituzione)
->Territorio

Come vengono
prese le
decisioni?
Focus su luoghi
e momenti di
decisione
Punto di partenza: il
consiglio comunale

obiettivi
O2. Web e nuovi strumenti
=> innovazione
O3. Incentivare i cittadini alla
partecipazione
Fisica? Virtuale?
A che titolo?
Dove?

vincoli

V1. Certezza del contributo
V2. Modo trasparente
e verificabile
=> fiducia nel mezzo
=> fiducia nel processo

cosa manca?

•Proposte di delibera
•Ordine del giorno
•Gestione delle
sedute
Sono dati già
•…
Spesso vengono già pubblicati informatizzati

On –line!
Sono sufficienti
per fornire un
contributo?
#sviluppo nel Living Lab

Come in una consulta liquida?

=> REGOLAMENTO DELLE CONSULTE
Approvato con deliberazione di C.C. n. 33 del 30.05.05
Emendato con deliberazione di C.C. 2 del 05.01.07

L’istituto della consulta cittadina è sicuramente
una “Milestone Decisionale Istituzionale” –
MDI: Storico punto di aggancio al processo decisionale di un Comune
=> altre MDI nella realtà di Lecce?
#sviluppo nel Living Lab

Per comprendere appieno questi aspetti è stato
necessario estendere il modello di interazione tra gli
attori coinvolti, comprendere un “piano normativo” e
avviare il focus group sui luoghi e i momenti di decisione.
AMBITO

Normativo
Tecnologico

Comunicazione

CONTRIBUTO

Verificare la coerenza dei processi partecipativi abilitati dal sistema
con lo statuto e i regolamenti dell’ente
Facilitare l’implementazione del modello di interazione previsto
nel progetto e comprendente l’uso delle tecnologie ICT
introdotte
Garantire che il piano di comunicazione e diffusione previsto dal
progetto si armonizzi e con la comunicazione
istituzionale dell’ente e sia possibile rendere più
efficiente il raccordo tra lo stesso piano di
comunicazione del progetto e la programmazione di
eventi e iniziative dell’Ente che si ritiene collegati ai temi
del progetto

PERSONALE INTERESSATO

Settore Affari Generali
Settore Servizi Informatici
del Comune

Ufficio stampa del Comune
#sviluppo nel Living Lab
Statuto Comunale –
T I T O L O II
LA PARTECIPAZIONE POPOLARE
ART. 13
ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE
Sono Istituti della partecipazione:
a) l'iniziativa popolare;
b) i referendum;
c) la partecipazione al procedimento amministrativo;
d) l'azione popolare;
e) il diritto di accesso e di informazione agli atti amministrativi;
f) le carte dei diritti;
g) il difensore civico.
ART. 14
ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE E CONSULTAZIONE
Sono organismi di partecipazione e consultazione:
a) le Circoscrizioni di decentramento comunali;
b) le Consulte;
c) il Forum della Città.

compiti del Focus Group:
A) valutazione dei
processi partecipativi già
previsti nell’ordinamento
dell’Ente
B) Validazione dei
processi partecipativi di
municip@zione
C) contributo alla
definizione di un patto
partecipativo di
municip@zione
UTILIZZARE STRUMENTI INNOVATIVI

attività OR1, WP2 nel progetto
#scouting di tecnologie e soluzioni per la partecipazione alle attività di governo di un Ente
pubblico
CASI STUDIO
“I MEDIA

SEGNALATI NEL DOSSIER
CIVICI
IN
AMBITO

PARLAMENTARE”

MOBILITAZIONE
•
Nation Builder
[http://nationbuilder.com/]
•
Meetup
[http://www.meetup.com/
]
•
My Barack Obama
[http://www.barackobam
a.com]

INFORMAZIONE
•
NewsTrust
[http://newstrust.net/]
•
FactChecking
[https://factchecking.civiclink
s.it/it/]
•
Sunlight Foundation
[http://sunlightfoundation.co
m/]

CONSULTAZIONE
•
Petizioni (Parlamento Europeo)
[http://www.europarl.europa.eu/a
boutparliament/it/00533cec74/Petit
ions.html]
•
Yourvoice
[http://ec.europa.eu/yourvoice/co
nsultations/index_it.htm]
•
We the people
[http://petitions.whitehouse.gov/ ]
•
E-Petitions (Regno Unito)
[http://epetitions.direct.gov.uk/]
•
Sensor Civico
[http://www.sensorcivico.it/]
•
Cornwall Conversation Panel
[http://www.cornwall.gov.uk/defau
lt.aspx?page=29321]
•
All Our Ideas
[www.allourideas.org]
•
FixMyStreet
[http://www.fixmystreet.com/]
•
IdeaScale
[http://ideascale.com/]

COINVOLGIMENTO ATTIVO NELLA DELIBERAZIONE
COLEGISLAZIONE O LEGISLAZIONE PARTECIPATIVA
•
Ars E-Democracy
[http://www.ars.sicilia.it/edem/default.jsp
]
•
Participacion Ciudadana
[http://participacion.asambleanacional.
gob.ec/]
•
Senador Virtual
[http://www.senadorvirtual.cl/]
•
Adi!
[http://www.adi.parlamentovasco.euskol
egebiltzarra.org]
•
E-Democracia
[http://edemocracia.camara.gov.br]
BILANCIO PARTECIPATIVO
•
Demos-Budget
[http:// www.demos-budget.eu]
•
Più Cultura!
[www.piucultura.org]
PROCESSO DELIBERATIVO
•
LiquidFeedback
[http://liquidfeedback.org/]
•
Airesis
[http://www.airesis.eu]
•
Open Active Democracy
[https://www.yrpri.org/home/world]
•
Vilfredo goes to Athens
[http://vilfredo.org]
•
OpenDCN
[http://www.opendcn.org/index.php/ista
nzeopendcn ]
#scouting delle tecnologie e soluzioni per la partecipazione delle persone all’attività di
governo di un Ente Pubblico

APPLICAZIONI ESAMINATE:
•

Tuparlamento

•

Umberto Ambrosoli

•

Ars E-Democracy

•

La Puglia che partecipa

[https://www.tuparlamento.it/]

[http://proposte.ambrosolilombardia2013.it]

[http://www.ars.sicilia.it/edem/default.jsp]

[http://partecipazione.regione.puglia.it/]
#implementazione del modello di interazione tra gli attori coinvolti

•

Nel modello di interazione del progetto vi sono 2 contributors (attori coinvolti) di
tipo “Istitutional Contributors (IC)” e facenti capo al Comune:
1. personale dell’amministrazione comunale (Administrative Contributors
o A-C)
2. membri del consiglio comunale (Istitutional Decision Makers I-DM)

È utile avere entrambi i contributors durante gli incontri
#schema generale
#schema tecnologico di
partenza

Senza LL si ha una visione (anche tecnologica)
ingenua e teorica
ATTIVITÀ DEL LIVINGLAB SUL CONCETTO DI “ITER PARTECIPATIVI”
più corretta definizione dei “contributors”

Proposte sottoposte
a consultazione

Assessori, Consiglieri,
Sindaco

ADMINISTRATIVE CONTRIBUTORS

Portale per la condivisione di
informazioni e di
bozze di atti

Istitutional Decision Makers

Punto di
aggancio del
processo
decisionale (MDI)

Consiglio Comunale

Attori sociali

Associazioni, gruppi, enti
WEB

PEC?

Position papers

Istitutional Decision Makers

Cittadini
Citizenry Contributors

ADMINISTRATIVE CONTRIBUTORS

Attività di Back office

v
v v v

Contributi di partecipazione
# kernel partecipativo: supporta
nativamente gli iter partecipativi

Es. di iter partecipativo: Dibattito o discussione informata

Accesso
all’area
dibattito

Attori del processo (tipologia/profili di utenti)

Utente Cittadino (UC) - necessario

Richiedere
notifica
di nuove
discussioni

Utente moderatore (UM) - opzionale

Avviare

Nuova
discussione

Navigare

Discussione
esistente

Utente Istituzionale (UI) - opzionale

Condividere
UC identificato
moderazione
Intervento
libero

Rispondere
Esprimere
il grado
di consensi

UC anonimo

x

x

x

x

Commento
esistente
Commentare

Rispetto ad un forum web, per ogni discussione:
- si possono inserire allegati e abbinarvi un “grado di consenso”
- l’amministratore può produrre un documento di sintesi

Nuovo
commento

Visualizzare

Allegati
# kernel partecipativo: supporta
nativamente gli iter partecipativi

Es. di iter partecipativo: Brainstorming
Accesso
Al sistema

Richiedere
notifica

Inserire

Visualizzar
e

Scenario
(Fase 1)

Utente Cittadino (UC) - necessario

Inserire

Visualizzar
e

Idee
(Fase 2)

Utente Istituzionale (UI) - opzionale

Utente Amministratore (UA) - necessario

Inserire

Valutazione
Idee
(Fase 3)

Raggiungere

Chiusura
scenario

No

Sì

Consenso su un’idea

Nuova
iterazione

L’amministratore
permette
l’avanzamento
di fase
# geolocalizzazione

Se gli elementi di discussione possono essere localizzati su una mappa geografica si ha un
notevolissimo valore aggiunto:
- i cittadini sono abituarli a discutere del loro territorio,
- Le mappe rendono il dibattito più immediato.
- La mappa può rappresentare anche i processi deliberativi in corso (geolocalizzare
anche i processi) ed essere quindi una «mappa della partecipazione» sul territorio.
- La geolocalizzazione è sia un attributo che un processo.

Attori del processo (tipologia/profili di utenti)

-

Utente cittadino (UI) - necessario

-

Accesso
Al sistema

Utente istituzionale (Ui) – opzionale

Aggiungere

Luoghi
geolocalizzati

Visualizzare
DEFINIZIONE DEI FATTORI DI FIDUCIA NEL MEZZO

Attività OR2 nel progetto
#processo di interazione partecipativa
Già nel modello Living Lab!

1.
Identificare
bisogni/
stabilire
requisiti

Prodotto
finale

4. Valutare

2. (Ri)
Progettare

3. Costruire
una versione
interattiva
#creazione habitat digitale

Lo spazio di community è un
•

Quello che si vuole disegnare è uno
spazio complesso per l’interazione e la
comunicazione umana

•

Studio delle caratteristiche e delle
funzioni degli aspetti sociali dei sistemi,
insieme alla conoscenza tecnologica
necessaria per sviluppare soluzioni
semplici ed utili
#creazione habitat digitale

3 DIMENSIONI*

Habitat digitale
Comunitaria
Interazione volontaria tra individui che
costruiscono una cultura condivisa

Sociale
Corpo di regole che governa la vita online

Tecnologica
Spazio fisico dell’interazione
#creazione habitat digitale
Dimensione comunitaria

Caratteristiche della partecipazione

Facilitatori della partecipazione

I partecipanti sono portatori di interessi e
obiettivi differenti

Motivazione. Identificare per ogni tipologia
di partecipante la motivazione che porta a
partecipare e trovare un set di attività che
interessino gli utenti

La partecipazione è un gioco win-win

Efficacia. Il cittadino deve raggiungere il suo
obiettivo partecipativo, ossia vedere che il
suo contributo viene poi utilizzato

Identità. Creare una comune identità
La partecipazione non è un continuum ma
un percorso di alti e bassi

Flessibilità. Disegnare un sistema abbastanza
flessibile da catturare le opportunità offerte
dai momenti di interesse dei cittadini per
consolidare la partecipazione
#creazione habitat digitale
Dimensione sociale

Caratteristiche della partecipazione

Vi sono differenti attori coinvolti con
diverse funzioni, prerogative e
responsabilità

Facilitatori della partecipazione

Contratto di partecipazione.
Formalizzare i legami tra le parti, le
forme della partecipazione e gli
effetti che la partecipazione può
produrre in un contratto di
partecipazione
Procedure di autenticazione.
L’autenticazione deve consentire di
individuare l’identità dei
partecipanti

Possono sorgere conflitti e tensioni

Galateo. Guida di condotta per i
partecipanti accettata all’atto
dell’iscrizione
#creazione habitat digitale
Dimensione tecnologica

Caratteristiche della partecipazione

Necessità di favorire la razionalità
della discussione

Necessità di favorire l’interazione

Alcuni utenti partecipano non
pubblicando ma esprimendo il grado
di accordo

Facilitatori della partecipazione

Risorse. Possibilità di accedere
direttamente dalla pagina di discussione
alle risorse informative e di allegarle ai
messaggi
Fruibilità. Possibilità di visionare insieme i
post riconducibili ad un argomento per
facilitare la consultazione
Livelli di partecipazione. Possibilità di
esprimere il grado di accordo con un
post senza necessariamente intervenire
nella conversazione
#fattori di fiducia nel mezzo
Dimensioni della fiducia nel mezzo di partecipazione
#fattori di fiducia nel mezzo
Il patto partecipativo
Criticità emerse e soluzioni itraprese
#criticità riscontrate

1.

Evoluzione dello scenario di riferimento

Il 2013 è sicuramente stato l’anno in cui il tema della partecipazione
digitale, oggetto del Living Lab Municip@zione, è balzato in cima all’agenda di
ogni decisore istituzionale nonché all’attenzione pubblica, per effetto di più fattori
incidenti.
- la crisi economica che negli ultimi anni ha sensibilmente peggiorato la situazione
lavorativa e di reddito delle persone, in un diffuso scenario di degrado del tessuto
produttivo italiano.
- All’acuirsi della sofferenza economica e sociale hanno contribuito inoltre, notizie
di episodi di malgoverno. Ciò ha prodotto critica diffusa, attenzione, vigilanza e
presidio rispetto alle dinamiche di governo a tutti i livelli e fino alle piccole realtà
locali.

È cresciuta in modo impetuoso, un’ampia domanda di trasparenza e di strumenti di
controllo sociale.
È altresì divenuta percepibile la disponibilità di forme di collaborazione in rete e di
piattaforme on-line in grado di condizionare direttamente o indirettamente, la vita
politica del Paese.
#criticità riscontrate
1 - Evoluzione dello scenario di riferimento

Dall’evoluzione dello scenario di riferimento è emerso il dato forte della presenta
e rilevanza di aspetti non strettamente informatici, abilitanti nella progettazione
del sistema nel suo insieme e che lo rendono un sistema complesso.
Tra questi aspetti risulta particolarmente vincolante la necessità di analizzare ciò
che stato in seguito definito come “ambito normativo”.
In tale ambito, insieme all’Utente Finale, si verifica la coerenza dei processi
partecipativi abilitati dal sistema con lo statuto e i regolamenti dell’Ente e si valuta
l’elaborazione di un “Patto partecipativo” o “Patto di collaborazione” con cui
corredare la piattaforma.
#criticità riscontrate
1 - Evoluzione dello scenario di riferimento

Dall’evoluzione dello scenario di riferimento è emerso anche il rischio di
alimentare eccessive aspettative.
I partner hanno ritenuto opportuno concentrare i momenti di interazione alla
sperimentazione e convalida dei prototipi in corso di realizzazione.
È particolarmente importante ma anche estremamente rischioso avviare e
analizzare dei cicli partecipativi.
È quindi indispensabile chiarire nel patto partecipativo che chi partecipa ai temi
portati a discussione pubblica sta anche partecipando a una sperimentazione.
=> Prototipi di sistema ma anche prototipi di processi
#criticità riscontrate
2. Specificità dell’Utente finale:

2. Lecce Smart City [http://osservatoriosmartcity.it/lecce/] e Lecce 2019
candidata a Capitale Europea della Cultura [http://www.lecce2019.it/]
Avendo sullo sfondo uno scenario generale estremamente dinamico, è poi stato
necessario considerare l’inevitabile fattore incidente legato all’Utente Finale, inteso
come Comune di Lecce e la sua programmazione strategica.
Fin dalle prime interlocuzioni è emerso infatti come il Comune stia vivendo una
stagione di impegno nel cogliere alcune importanti sfide di innovazione, tra cui
l’open government o, nel gergo Lecce2019, l’utopia di “Democratopia”.
Fin dalle prime interlocuzioni all’avvio del Living Lab, l’Ente manifesta la volontà di
avviare al più presto cicli decisionali partecipati e si attiva tempestivamente per
individuare alcuni temi di specifico interesse e su cui avviare la partecipazione con
municip@zione.
Tali temi sono destinati a produrre impatto sulla vita della città e posso quindi
aggregare una community, ma su di essi l’Ente è chiamato a decidere entro tempi
non compatibili con la data del primo prototipo del sistema.
#criticità riscontrate
2. Specificità dell’Utente finale:

Dall’interlocuzione con il Comune e dal chiarimento del loro fabbisogno, si decide di
avviare dei cicli partecipativi nel più breve tempo possibile
=> necessario predisporre in tempi assai più brevi di quelli indicati dal crono
programma, un prototipo adatto a implementare i processi partecipativi di maggior
interesse per l’Ente.
Ma rendendosi anche conto che per abilitare le componenti di fiducia nel mezzo è
necessario elaborare un «patto partecipativo», e che per elaborarlo è necessario
tener conto di aspetti normativi, l’utente finale partecipa quindi alla prototipazione.
#soluzioni intraprese
riassetto operativo

Le criticità, i loro effetti, hanno portato a dei cambiamenti nello schema operativo del
progetto.
Si è rivelato necessario un surplus di analisi rispetto a quanto preventivato in fase di
stesura del progetto a causa della rapida evoluzione di scenario avvenuta tra la
concezione e l’avvio del Living Lab e delle specifiche esigenze del partner istituzionale.
Il riassetto operativo, che è stato condiviso con il Comune, ha avuto un impatto anche
in termini di “livingness” del Living Lab - intensità di coinvolgimento dell’Utente
Finale, inteso non solo come il partner di progetto (Comune di Lecce), ma come la più
ampia comunità di cittadini che partecipano al Living Lab.
1) aumentato il tempo dedicato all’analisi del dominio applicativo rivelatosi
complesso: questa complessità sia emersa grazie all’interlocuzione con l’utente
finale che ha aiutato a comprendere gli aspetti critici ma non direttamente leggibili
sul piano tecnico-informatico (es. quelli della conformità normativa) e che tale
correzione di rotta è stata possibile grazie al metodo Living Lab.
2) La migliore comprensione del dominio di riferimento ha poi consentito un risparmio
in termini di tempo da dedicare alla prototipazione.
3) Il gruppo di co-progettazione inteso come gruppo aperto a cittadini e associazioni
viene implementato in senso pieno a partire dalla disponibilità del primo prototipo
e dispiega il proprio contributo fornendo contributi attraverso attività di test. È stato
quindi aumentato il tempo dedicato al test.
#risultati raggiunti
OR1 WP1

In riferimento all’OR1 – WP 1 e all’esplorazione dei processi decisionali di un Comune, si
è prodotta una valutazione dei processi partecipativi già previsti nell’ordinamento
dell’Ente.
Gli istituti e organismi previsti dallo Statuto dell’Ente possono rappresentare momenti di
partecipazione potenziabili attraverso l’uso del sistema municip@zione o possono
fornire elementi di progettazione dei processi partecipativi che il sistema consente.
Sono quindi intesi come Milestone Decisionali Istituzionali – e oggetto del focus sui
luoghi e i momenti di decisione nel quale il Comune sta:
- indicando le esperienze di partecipazione già condotte e i limiti eventualmente
riscontrati nei suddetti istituti e organismi,
- verificando l’analisi già condotta dai progettisti sugli istituti e organismi ritenuti di
interesse per i processi partecipativi recepiti da municip@zione.
#risultati raggiunti
OR1 WP2

In riferimento all’OR1 – WP 2 e alla definizione di una mappa di “tecnologie per la
partecipazione”, è stato condotto uno scouting di tecnologie e soluzioni che si vanno
consolidando e per le quali è possibile valutare dai dati di utilizzo da parte delle
comunità di utenti che le stesse soluzioni hanno dimostrato di riuscire ad aggregare.
Vi sono stati anche censimento e analisi dei processi di partecipazione
implementati/governati dai media civici che nel frattempo si sono consolidati dal
punto di vista dell’ampiezza della comunity, della qualità dei contributi portati dai
partecipanti e della capacità di sintesi di proposte e di recepimento delle stesse dagli
organi decisionali istituzionali.
#risultati raggiunti
OR2

In riferimento all’OR2 e ai “fattori di fiducia nel mezzo”, si è condotto uno studio
approfondito del concetto di “patto partecipativo” e si sono individuate le modalità di
un suo corretto recepimento nel progetto quale strumento abilitante fiducia nel mezzo
definibile fin dalla fase progettuale.
Si è quindi prodotto con largo anticipo rispetto al crono programma, il DELIVERABLE 3 –
“LA FIDUCIA NEL MEZZO: FATTORI ABILITANTI” dal 13 gennaio a disposizione del Comune
per eventuali pareri e integrazioni.
#la mappa conettuale della «fiducia nel mezzo»
Grazie per l’attenzione

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  • 2. #fabbisogno 350 Gli ultimi anni della vita politica italiana hanno determinato una profonda disaffezione dei cittadini verso i partiti e un crollo verticale nei consensi e nella fiducia in quasi tutte le Istituzioni, provocando una sempre minore partecipazione attiva del cittadino alla vita sociale e politica della propria comunità. In una società in cui comunicazione, relazioni e collaborazione diventano aspetti sempre più centrali e importanti, il cittadino ha bisogno di essere ascoltato e informato. Ha bisogno di un sistema di comunicazione con la Pubblica Amministrazione che sia bidirezionale, e che gli consenta di interagire con le istituzioni e di partecipare attivamente alla vita politico-sociale (electronic town meeting). Il Comune di Lecce avverte dunque la necessità di aumentare il livello di interazione con la cittadinanza, avendo come principi generali di riferimento la trasparenza e la valutazione continua dell’efficacia della propria azione politica e amministrativa rispetto ai bisogni primari della popolazione. Si propone quindi la realizzazione di un portale web che favorisca la partecipazione attiva del cittadino nel processo decisionale delle proprie istituzioni (anche attraverso interfacce intuitive (accessibile tramite pc, tablet, smartphone) e/o l’utilizzo della metafora del gioco) e che: - consenta uno scambio paritario di idee tra un gruppo di persone e le Istituzioni. (es: Io Partecipo!); - offra l’opportunità di trovare un gruppo tra migliaia già esistenti, in base ad un argomento o interesse (per es. politica, lingue straniere, ecologia, amici) e alla propria città di residenza; permetta di segnalare problemi nel proprio quartiere/città (strada dissestata, parcheggio in zona disabili) e di inviare alert alle autorità competenti, inoltre consente il monitoraggio delle segnalazioni effettuate; permetta ai cittadini di sostenere una causa, petizione, class action, ecc, in maniera trasparente; consenta la consultazione di documenti ufficiali e di opinioni di altri cittadini, nonché di pubblicare i propri commenti (che dovranno essere automaticamente notificati agli uffici pubblici competenti e al comitato cittadino di riferimento); In questo modo sarà possibile incentivare la comunicazione e lo scambio culturale tra cittadini ed istituzioni al fine di accrescere le conoscenze di ognuno e migliorare l’ambiente in cui vivono. Il tutto attraverso: - open source, cioè di libero accesso; - open publishing, permettendo di aggiungere notizie o contenuti in maniera trasparente; - open content, dando la possibilità di copiare o modificare i contenuti pubblici. (Possibili esempi: MeetUp, SeeClickFix, Valma, “App Io Partecipo”).
  • 3. #mapping fabbisogno progetto FABBISOGNO 350 Gli ultimi anni della vita politica italiana hanno determinato una profonda disaffezione dei cittadini verso i partiti e un crollo verticale nei consensi e nella fiducia in quasi tutte le Istituzioni, provocando una sempre minore partecipazione attiva del cittadino alla vita sociale e politica della propria comunità. In una società in cui comunicazione, relazioni e collaborazione diventano aspetti sempre più centrali e importanti, il cittadino ha bisogno di essere ascoltato e informato. Ha bisogno di un sistema di comunicazione con la Pubblica Amministrazione che sia bidirezionale, e che gli consenta di interagire con le istituzioni e di partecipare attivamente alla vita politico-sociale (electronic town meeting). Il Comune di Lecce avverte dunque la necessità di aumentare il livello di interazione con la cittadinanza, avendo come principi generali di riferimento la trasparenza e la valutazione continua dell’efficacia della propria azione politica e amministrativa rispetto ai bisogni primari della popolazione. Si propone quindi la realizzazione di un portale web che favorisca la partecipazione attiva del cittadino nel processo decisionale delle proprie istituzioni (anche attraverso interfacce intuitive (accessibile tramite pc, tablet, smartphone) e/o l’utilizzo della metafora del gioco) e che: - consenta uno scambio paritario di idee tra un gruppo di persone e le Istituzioni. (es: Io Partecipo!); - offra l’opportunità di trovare un gruppo tra migliaia già esistenti, in base ad un argomento o interesse (per es. politica, lingue straniere, ecologia, amici) e alla propria città di residenza; - permetta di segnalare problemi nel proprio quartiere/città (strada dissestata, parcheggio in zona disabili) e di inviare alert alle autorità competenti, inoltre consente il monitoraggio delle segnalazioni effettuate; - permetta ai cittadini di sostenere una causa, petizione, class action, ecc, in maniera trasparente; - consenta la consultazione di documenti ufficiali e di opinioni di altri cittadini, nonché di pubblicare i propri commenti (che dovranno essere automaticamente notificati agli uffici pubblici competenti e al comitato cittadino di riferimento); In questo modo sarà possibile incentivare la comunicazione e lo scambio culturale tra cittadini ed istituzioni al fine di accrescere le conoscenze di ognuno e migliorare l’ambiente in cui vivono. Il tutto attraverso: - open source, cioè di libero accesso; - open publishing, permettendo di aggiungere notizie o contenuti in maniera trasparente; open content, dando la possibilità di copiare o modificare i contenuti pubblici. (Possibili esempi: MeetUp, SeeClickFix, Valma, “App Io Partecipo”). PROGETTO O1. Valutare il processo decisionale Comune (istituzione) Territorio O2. Utilizzare strumenti innovativi innovazione obiettivi O3. Incentivare i cittadini alla partecipazione V1. Certezza del contributo V2. Modo trasparente e verificabile fiducia nel mezzo fiducia nel processo vincoli
  • 4. # quali prodotti per soddisfare il fabbisogno  Basandosi sulla sul concetto di “media civici”, dei loro possibili usi come istituti di partecipazione, e dei “processi partecipativi” che è quindi possibile implementare, possiamo immaginare che tipo di prodotto sta richiedendo l’Utente Finale. Si tratta di un sistema che consente processi di: - Mobilitazione - Informazione - Consultazione - Coinvolgimento attivo nella deliberazione • Co-legislazione o legislazione partecipativa • Bilancio partecipativo • Processo deliberativo  Scopriamo quindi che richiede molte funzionalità e ha in mente molti usi. In teoria, per soddisfare questo fabbisogno si potrebbe arrivare a dover installare almeno 4 diverse piattaforme (media civici)  Dal nostro studio emerge che l’oggetto tecnologico più vicino al soddisfacimento è una soluzione dotata di un “kernel partecipativo” potente.
  • 5. ESPLORARE I PROCESSI DECISIONALI DI UN COMUNE attività OR1, WP1 nel progetto
  • 6. #concezione Come vengono prese le decisioni? O1. Partecipazione alle decisioni di governo -> Comune (istituzione) ->Territorio Web Apps DTT Punto di partenza: il consiglio comunale Focus su luoghi e momenti di decisione cosa manca? le proposte di delibera che andranno all’esame del consiglio Comunale. •Proposte di delibera •Ordine del giorno •Gestione delle sedute •… Spesso sono già pubblici Sono sufficienti per fornire un contributo? Sono dati già informatizzati
  • 7. #concezione O1. Partecipazione alle decisioni di governo -> Comune (istituzione) ->Territorio Come vengono prese le decisioni? Focus su luoghi e momenti di decisione Punto di partenza: il consiglio comunale obiettivi O2. Web e nuovi strumenti => innovazione O3. Incentivare i cittadini alla partecipazione Fisica? Virtuale? A che titolo? Dove? vincoli V1. Certezza del contributo V2. Modo trasparente e verificabile => fiducia nel mezzo => fiducia nel processo cosa manca? •Proposte di delibera •Ordine del giorno •Gestione delle sedute Sono dati già •… Spesso vengono già pubblicati informatizzati On –line! Sono sufficienti per fornire un contributo?
  • 8. #sviluppo nel Living Lab Come in una consulta liquida? => REGOLAMENTO DELLE CONSULTE Approvato con deliberazione di C.C. n. 33 del 30.05.05 Emendato con deliberazione di C.C. 2 del 05.01.07 L’istituto della consulta cittadina è sicuramente una “Milestone Decisionale Istituzionale” – MDI: Storico punto di aggancio al processo decisionale di un Comune => altre MDI nella realtà di Lecce?
  • 9. #sviluppo nel Living Lab Per comprendere appieno questi aspetti è stato necessario estendere il modello di interazione tra gli attori coinvolti, comprendere un “piano normativo” e avviare il focus group sui luoghi e i momenti di decisione. AMBITO Normativo Tecnologico Comunicazione CONTRIBUTO Verificare la coerenza dei processi partecipativi abilitati dal sistema con lo statuto e i regolamenti dell’ente Facilitare l’implementazione del modello di interazione previsto nel progetto e comprendente l’uso delle tecnologie ICT introdotte Garantire che il piano di comunicazione e diffusione previsto dal progetto si armonizzi e con la comunicazione istituzionale dell’ente e sia possibile rendere più efficiente il raccordo tra lo stesso piano di comunicazione del progetto e la programmazione di eventi e iniziative dell’Ente che si ritiene collegati ai temi del progetto PERSONALE INTERESSATO Settore Affari Generali Settore Servizi Informatici del Comune Ufficio stampa del Comune
  • 10. #sviluppo nel Living Lab Statuto Comunale – T I T O L O II LA PARTECIPAZIONE POPOLARE ART. 13 ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE Sono Istituti della partecipazione: a) l'iniziativa popolare; b) i referendum; c) la partecipazione al procedimento amministrativo; d) l'azione popolare; e) il diritto di accesso e di informazione agli atti amministrativi; f) le carte dei diritti; g) il difensore civico. ART. 14 ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE E CONSULTAZIONE Sono organismi di partecipazione e consultazione: a) le Circoscrizioni di decentramento comunali; b) le Consulte; c) il Forum della Città. compiti del Focus Group: A) valutazione dei processi partecipativi già previsti nell’ordinamento dell’Ente B) Validazione dei processi partecipativi di municip@zione C) contributo alla definizione di un patto partecipativo di municip@zione
  • 12. #scouting di tecnologie e soluzioni per la partecipazione alle attività di governo di un Ente pubblico CASI STUDIO “I MEDIA SEGNALATI NEL DOSSIER CIVICI IN AMBITO PARLAMENTARE” MOBILITAZIONE • Nation Builder [http://nationbuilder.com/] • Meetup [http://www.meetup.com/ ] • My Barack Obama [http://www.barackobam a.com] INFORMAZIONE • NewsTrust [http://newstrust.net/] • FactChecking [https://factchecking.civiclink s.it/it/] • Sunlight Foundation [http://sunlightfoundation.co m/] CONSULTAZIONE • Petizioni (Parlamento Europeo) [http://www.europarl.europa.eu/a boutparliament/it/00533cec74/Petit ions.html] • Yourvoice [http://ec.europa.eu/yourvoice/co nsultations/index_it.htm] • We the people [http://petitions.whitehouse.gov/ ] • E-Petitions (Regno Unito) [http://epetitions.direct.gov.uk/] • Sensor Civico [http://www.sensorcivico.it/] • Cornwall Conversation Panel [http://www.cornwall.gov.uk/defau lt.aspx?page=29321] • All Our Ideas [www.allourideas.org] • FixMyStreet [http://www.fixmystreet.com/] • IdeaScale [http://ideascale.com/] COINVOLGIMENTO ATTIVO NELLA DELIBERAZIONE COLEGISLAZIONE O LEGISLAZIONE PARTECIPATIVA • Ars E-Democracy [http://www.ars.sicilia.it/edem/default.jsp ] • Participacion Ciudadana [http://participacion.asambleanacional. gob.ec/] • Senador Virtual [http://www.senadorvirtual.cl/] • Adi! [http://www.adi.parlamentovasco.euskol egebiltzarra.org] • E-Democracia [http://edemocracia.camara.gov.br] BILANCIO PARTECIPATIVO • Demos-Budget [http:// www.demos-budget.eu] • Più Cultura! [www.piucultura.org] PROCESSO DELIBERATIVO • LiquidFeedback [http://liquidfeedback.org/] • Airesis [http://www.airesis.eu] • Open Active Democracy [https://www.yrpri.org/home/world] • Vilfredo goes to Athens [http://vilfredo.org] • OpenDCN [http://www.opendcn.org/index.php/ista nzeopendcn ]
  • 13. #scouting delle tecnologie e soluzioni per la partecipazione delle persone all’attività di governo di un Ente Pubblico APPLICAZIONI ESAMINATE: • Tuparlamento • Umberto Ambrosoli • Ars E-Democracy • La Puglia che partecipa [https://www.tuparlamento.it/] [http://proposte.ambrosolilombardia2013.it] [http://www.ars.sicilia.it/edem/default.jsp] [http://partecipazione.regione.puglia.it/]
  • 14. #implementazione del modello di interazione tra gli attori coinvolti • Nel modello di interazione del progetto vi sono 2 contributors (attori coinvolti) di tipo “Istitutional Contributors (IC)” e facenti capo al Comune: 1. personale dell’amministrazione comunale (Administrative Contributors o A-C) 2. membri del consiglio comunale (Istitutional Decision Makers I-DM) È utile avere entrambi i contributors durante gli incontri
  • 16. #schema tecnologico di partenza Senza LL si ha una visione (anche tecnologica) ingenua e teorica
  • 17. ATTIVITÀ DEL LIVINGLAB SUL CONCETTO DI “ITER PARTECIPATIVI”
  • 18. più corretta definizione dei “contributors” Proposte sottoposte a consultazione Assessori, Consiglieri, Sindaco ADMINISTRATIVE CONTRIBUTORS Portale per la condivisione di informazioni e di bozze di atti Istitutional Decision Makers Punto di aggancio del processo decisionale (MDI) Consiglio Comunale Attori sociali Associazioni, gruppi, enti WEB PEC? Position papers Istitutional Decision Makers Cittadini Citizenry Contributors ADMINISTRATIVE CONTRIBUTORS Attività di Back office v v v v Contributi di partecipazione
  • 19. # kernel partecipativo: supporta nativamente gli iter partecipativi Es. di iter partecipativo: Dibattito o discussione informata Accesso all’area dibattito Attori del processo (tipologia/profili di utenti) Utente Cittadino (UC) - necessario Richiedere notifica di nuove discussioni Utente moderatore (UM) - opzionale Avviare Nuova discussione Navigare Discussione esistente Utente Istituzionale (UI) - opzionale Condividere UC identificato moderazione Intervento libero Rispondere Esprimere il grado di consensi UC anonimo x x x x Commento esistente Commentare Rispetto ad un forum web, per ogni discussione: - si possono inserire allegati e abbinarvi un “grado di consenso” - l’amministratore può produrre un documento di sintesi Nuovo commento Visualizzare Allegati
  • 20. # kernel partecipativo: supporta nativamente gli iter partecipativi Es. di iter partecipativo: Brainstorming Accesso Al sistema Richiedere notifica Inserire Visualizzar e Scenario (Fase 1) Utente Cittadino (UC) - necessario Inserire Visualizzar e Idee (Fase 2) Utente Istituzionale (UI) - opzionale Utente Amministratore (UA) - necessario Inserire Valutazione Idee (Fase 3) Raggiungere Chiusura scenario No Sì Consenso su un’idea Nuova iterazione L’amministratore permette l’avanzamento di fase
  • 21. # geolocalizzazione Se gli elementi di discussione possono essere localizzati su una mappa geografica si ha un notevolissimo valore aggiunto: - i cittadini sono abituarli a discutere del loro territorio, - Le mappe rendono il dibattito più immediato. - La mappa può rappresentare anche i processi deliberativi in corso (geolocalizzare anche i processi) ed essere quindi una «mappa della partecipazione» sul territorio. - La geolocalizzazione è sia un attributo che un processo. Attori del processo (tipologia/profili di utenti) - Utente cittadino (UI) - necessario - Accesso Al sistema Utente istituzionale (Ui) – opzionale Aggiungere Luoghi geolocalizzati Visualizzare
  • 22. DEFINIZIONE DEI FATTORI DI FIDUCIA NEL MEZZO Attività OR2 nel progetto
  • 23. #processo di interazione partecipativa Già nel modello Living Lab! 1. Identificare bisogni/ stabilire requisiti Prodotto finale 4. Valutare 2. (Ri) Progettare 3. Costruire una versione interattiva
  • 24. #creazione habitat digitale Lo spazio di community è un • Quello che si vuole disegnare è uno spazio complesso per l’interazione e la comunicazione umana • Studio delle caratteristiche e delle funzioni degli aspetti sociali dei sistemi, insieme alla conoscenza tecnologica necessaria per sviluppare soluzioni semplici ed utili
  • 25. #creazione habitat digitale 3 DIMENSIONI* Habitat digitale Comunitaria Interazione volontaria tra individui che costruiscono una cultura condivisa Sociale Corpo di regole che governa la vita online Tecnologica Spazio fisico dell’interazione
  • 26. #creazione habitat digitale Dimensione comunitaria Caratteristiche della partecipazione Facilitatori della partecipazione I partecipanti sono portatori di interessi e obiettivi differenti Motivazione. Identificare per ogni tipologia di partecipante la motivazione che porta a partecipare e trovare un set di attività che interessino gli utenti La partecipazione è un gioco win-win Efficacia. Il cittadino deve raggiungere il suo obiettivo partecipativo, ossia vedere che il suo contributo viene poi utilizzato Identità. Creare una comune identità La partecipazione non è un continuum ma un percorso di alti e bassi Flessibilità. Disegnare un sistema abbastanza flessibile da catturare le opportunità offerte dai momenti di interesse dei cittadini per consolidare la partecipazione
  • 27. #creazione habitat digitale Dimensione sociale Caratteristiche della partecipazione Vi sono differenti attori coinvolti con diverse funzioni, prerogative e responsabilità Facilitatori della partecipazione Contratto di partecipazione. Formalizzare i legami tra le parti, le forme della partecipazione e gli effetti che la partecipazione può produrre in un contratto di partecipazione Procedure di autenticazione. L’autenticazione deve consentire di individuare l’identità dei partecipanti Possono sorgere conflitti e tensioni Galateo. Guida di condotta per i partecipanti accettata all’atto dell’iscrizione
  • 28. #creazione habitat digitale Dimensione tecnologica Caratteristiche della partecipazione Necessità di favorire la razionalità della discussione Necessità di favorire l’interazione Alcuni utenti partecipano non pubblicando ma esprimendo il grado di accordo Facilitatori della partecipazione Risorse. Possibilità di accedere direttamente dalla pagina di discussione alle risorse informative e di allegarle ai messaggi Fruibilità. Possibilità di visionare insieme i post riconducibili ad un argomento per facilitare la consultazione Livelli di partecipazione. Possibilità di esprimere il grado di accordo con un post senza necessariamente intervenire nella conversazione
  • 29. #fattori di fiducia nel mezzo Dimensioni della fiducia nel mezzo di partecipazione
  • 30. #fattori di fiducia nel mezzo Il patto partecipativo
  • 31. Criticità emerse e soluzioni itraprese
  • 32. #criticità riscontrate 1. Evoluzione dello scenario di riferimento Il 2013 è sicuramente stato l’anno in cui il tema della partecipazione digitale, oggetto del Living Lab Municip@zione, è balzato in cima all’agenda di ogni decisore istituzionale nonché all’attenzione pubblica, per effetto di più fattori incidenti. - la crisi economica che negli ultimi anni ha sensibilmente peggiorato la situazione lavorativa e di reddito delle persone, in un diffuso scenario di degrado del tessuto produttivo italiano. - All’acuirsi della sofferenza economica e sociale hanno contribuito inoltre, notizie di episodi di malgoverno. Ciò ha prodotto critica diffusa, attenzione, vigilanza e presidio rispetto alle dinamiche di governo a tutti i livelli e fino alle piccole realtà locali. È cresciuta in modo impetuoso, un’ampia domanda di trasparenza e di strumenti di controllo sociale. È altresì divenuta percepibile la disponibilità di forme di collaborazione in rete e di piattaforme on-line in grado di condizionare direttamente o indirettamente, la vita politica del Paese.
  • 33. #criticità riscontrate 1 - Evoluzione dello scenario di riferimento Dall’evoluzione dello scenario di riferimento è emerso il dato forte della presenta e rilevanza di aspetti non strettamente informatici, abilitanti nella progettazione del sistema nel suo insieme e che lo rendono un sistema complesso. Tra questi aspetti risulta particolarmente vincolante la necessità di analizzare ciò che stato in seguito definito come “ambito normativo”. In tale ambito, insieme all’Utente Finale, si verifica la coerenza dei processi partecipativi abilitati dal sistema con lo statuto e i regolamenti dell’Ente e si valuta l’elaborazione di un “Patto partecipativo” o “Patto di collaborazione” con cui corredare la piattaforma.
  • 34. #criticità riscontrate 1 - Evoluzione dello scenario di riferimento Dall’evoluzione dello scenario di riferimento è emerso anche il rischio di alimentare eccessive aspettative. I partner hanno ritenuto opportuno concentrare i momenti di interazione alla sperimentazione e convalida dei prototipi in corso di realizzazione. È particolarmente importante ma anche estremamente rischioso avviare e analizzare dei cicli partecipativi. È quindi indispensabile chiarire nel patto partecipativo che chi partecipa ai temi portati a discussione pubblica sta anche partecipando a una sperimentazione. => Prototipi di sistema ma anche prototipi di processi
  • 35. #criticità riscontrate 2. Specificità dell’Utente finale: 2. Lecce Smart City [http://osservatoriosmartcity.it/lecce/] e Lecce 2019 candidata a Capitale Europea della Cultura [http://www.lecce2019.it/] Avendo sullo sfondo uno scenario generale estremamente dinamico, è poi stato necessario considerare l’inevitabile fattore incidente legato all’Utente Finale, inteso come Comune di Lecce e la sua programmazione strategica. Fin dalle prime interlocuzioni è emerso infatti come il Comune stia vivendo una stagione di impegno nel cogliere alcune importanti sfide di innovazione, tra cui l’open government o, nel gergo Lecce2019, l’utopia di “Democratopia”. Fin dalle prime interlocuzioni all’avvio del Living Lab, l’Ente manifesta la volontà di avviare al più presto cicli decisionali partecipati e si attiva tempestivamente per individuare alcuni temi di specifico interesse e su cui avviare la partecipazione con municip@zione. Tali temi sono destinati a produrre impatto sulla vita della città e posso quindi aggregare una community, ma su di essi l’Ente è chiamato a decidere entro tempi non compatibili con la data del primo prototipo del sistema.
  • 36. #criticità riscontrate 2. Specificità dell’Utente finale: Dall’interlocuzione con il Comune e dal chiarimento del loro fabbisogno, si decide di avviare dei cicli partecipativi nel più breve tempo possibile => necessario predisporre in tempi assai più brevi di quelli indicati dal crono programma, un prototipo adatto a implementare i processi partecipativi di maggior interesse per l’Ente. Ma rendendosi anche conto che per abilitare le componenti di fiducia nel mezzo è necessario elaborare un «patto partecipativo», e che per elaborarlo è necessario tener conto di aspetti normativi, l’utente finale partecipa quindi alla prototipazione.
  • 37. #soluzioni intraprese riassetto operativo Le criticità, i loro effetti, hanno portato a dei cambiamenti nello schema operativo del progetto. Si è rivelato necessario un surplus di analisi rispetto a quanto preventivato in fase di stesura del progetto a causa della rapida evoluzione di scenario avvenuta tra la concezione e l’avvio del Living Lab e delle specifiche esigenze del partner istituzionale. Il riassetto operativo, che è stato condiviso con il Comune, ha avuto un impatto anche in termini di “livingness” del Living Lab - intensità di coinvolgimento dell’Utente Finale, inteso non solo come il partner di progetto (Comune di Lecce), ma come la più ampia comunità di cittadini che partecipano al Living Lab. 1) aumentato il tempo dedicato all’analisi del dominio applicativo rivelatosi complesso: questa complessità sia emersa grazie all’interlocuzione con l’utente finale che ha aiutato a comprendere gli aspetti critici ma non direttamente leggibili sul piano tecnico-informatico (es. quelli della conformità normativa) e che tale correzione di rotta è stata possibile grazie al metodo Living Lab. 2) La migliore comprensione del dominio di riferimento ha poi consentito un risparmio in termini di tempo da dedicare alla prototipazione. 3) Il gruppo di co-progettazione inteso come gruppo aperto a cittadini e associazioni viene implementato in senso pieno a partire dalla disponibilità del primo prototipo e dispiega il proprio contributo fornendo contributi attraverso attività di test. È stato quindi aumentato il tempo dedicato al test.
  • 38. #risultati raggiunti OR1 WP1 In riferimento all’OR1 – WP 1 e all’esplorazione dei processi decisionali di un Comune, si è prodotta una valutazione dei processi partecipativi già previsti nell’ordinamento dell’Ente. Gli istituti e organismi previsti dallo Statuto dell’Ente possono rappresentare momenti di partecipazione potenziabili attraverso l’uso del sistema municip@zione o possono fornire elementi di progettazione dei processi partecipativi che il sistema consente. Sono quindi intesi come Milestone Decisionali Istituzionali – e oggetto del focus sui luoghi e i momenti di decisione nel quale il Comune sta: - indicando le esperienze di partecipazione già condotte e i limiti eventualmente riscontrati nei suddetti istituti e organismi, - verificando l’analisi già condotta dai progettisti sugli istituti e organismi ritenuti di interesse per i processi partecipativi recepiti da municip@zione.
  • 39. #risultati raggiunti OR1 WP2 In riferimento all’OR1 – WP 2 e alla definizione di una mappa di “tecnologie per la partecipazione”, è stato condotto uno scouting di tecnologie e soluzioni che si vanno consolidando e per le quali è possibile valutare dai dati di utilizzo da parte delle comunità di utenti che le stesse soluzioni hanno dimostrato di riuscire ad aggregare. Vi sono stati anche censimento e analisi dei processi di partecipazione implementati/governati dai media civici che nel frattempo si sono consolidati dal punto di vista dell’ampiezza della comunity, della qualità dei contributi portati dai partecipanti e della capacità di sintesi di proposte e di recepimento delle stesse dagli organi decisionali istituzionali.
  • 40. #risultati raggiunti OR2 In riferimento all’OR2 e ai “fattori di fiducia nel mezzo”, si è condotto uno studio approfondito del concetto di “patto partecipativo” e si sono individuate le modalità di un suo corretto recepimento nel progetto quale strumento abilitante fiducia nel mezzo definibile fin dalla fase progettuale. Si è quindi prodotto con largo anticipo rispetto al crono programma, il DELIVERABLE 3 – “LA FIDUCIA NEL MEZZO: FATTORI ABILITANTI” dal 13 gennaio a disposizione del Comune per eventuali pareri e integrazioni.
  • 41. #la mappa conettuale della «fiducia nel mezzo»