2. Partenariato
PMI proponenti:
I&T Sistemi Srl - Bari, Infoaziende - Gioia del Colle (Ba), Murex CS Srl – Bari
Collaborazione scientifica:
Dipartimento di Informatica - UniBa
Collaborazione tecnica rappresentativa dell’utenza finale:
Banco delle Opere di Carità – Bitonto (Ba),
Meridia Consorzio di Cooperative Sociali S.C.S. Onlus - Bari
3. Fabbisogno espresso
•Il Banco delle Opere di Carità intende sempre più sviluppare, accanto
all’attività assistenziale di distribuzione dei generi alimentari, anche quella di
promozione del riuso e riciclo dei materiali attraverso la raccolta e lo
smaltimento o l’instradamento degli stessi in quei processi di riutilizzo che
possano contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.
•Tale obiettivo impone la capacità di intessere una vasta rete di contatti con i
soggetti potenzialmente interessati promuovendone la partecipazione attiva
attraverso le tecnologie ICT più moderne.
4. Obiettivo del progetto
•Sperimentare nuovi modelli di erogazione servizi a supporto dei processi che
caratterizzano il ciclo di vita dei rifiuti organici non pericolosi attraverso
l’utilizzo di tecnologie ICT innovative che mirino a stimolare e agevolare
comportamenti civici virtuosi sì da far crescere, presso diversi attori coinvolti,
la consapevolezza della rilevanza sociale di una corretta gestione del ciclo di
vita dei rifiuti, premiandone le forme più corrette di attuazione.
•Contesto di sperimentazione: Processo di recupero e riciclo degli oli vegetali
esausti
5. Soluzione ICT proposta
•un sistema informatico di erogazione servizi web di supporto alle varie fasi di
processo del ciclo di vita dei rifiuti organici, regolate da un modello di
workflow capace di controllare l’esecuzione e il perseguimento degli obiettivi
delle attività di ciascuna fase.
•Il workflow PARS_ECO di gestione del ciclo di vita degli oli esausti:
6. Organizzazione Demo Lab
1.Coinvolgimento di rappresentanti dell’utenza finale nel corso delle fasi di
vita del progetto attraverso l’attivazione di focus groups multidiscipinari di
potenziali utenti del sistema;
2.Coinvolgimento, via weblog e social networks, di soggetti non
necessariamente destinatari dell’iniziativa ma con interessi simili alle attività
dell’iniziativa, al fine di proporsi come soluzione alternativa in altri contesti
analoghi;
3.Laboratori di demo, per ciascuna fase di sviluppo del prototipo, strutturati
secondo due modalità di coinvolgimento utenti:
N. 2 workshop pubblici (uno in ciascuna delle due aree urbane in cui si
svolgerà la sperimentazione) di sessioni dimostrative interattive,
Laboratorio permanente di sessioni dimostrative filmate a mezzo di DVD;
4.Confronto tra le esperienze correnti e quella in via di sviluppo nel progetto,
attraverso servizi di comunicazione web interattiva.