La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
Una lettura di John Madge de "Il contadino polacco in Europa e in America"
1. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America - 1
Università degli Studi di Napoli
“Federico II”
Dipartimento di Scienze Sociali
Corso di Laurea Triennale in
Culture digitali e della comunicazione
Corso di
Sociologia
Una lettura di John Madge de Il contadino polacco in Europa e
in America
Anno Accademico 2013/2014
2. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -2
John Madge
«Talvolta si afferma che l’importanza di un libro può essere giudicata dal numero di copie
vendute. Ciò non è certamente vero per The Polish Peasant in Europe and America di
William I. Thomas e Florian Znaniecki. La prima edizione di 1500 copie fu pubblicata in 5
volumi dalla Gorham Press di Boston fra il 1918 e il 1920. Una seconda edizione
parzialmente rimaneggiata fu pubblicata da Knopf nel 1927, e anche di questa furono
stampate 1500 copie. La situazione è cambiata soltanto ora, cinquant’anni dopo la prima
edizione, con la pubblicazione di una edizione economica, ma fino a non molto tempo fa
soltanto 3000 copie di quest’opera importantissima furono stampate in tutto il mondo»
(Madge 1962, trad. it. 1966: 89)
L’argomento scelto dagli autori rifletteva un pressante problema sociale del tempo: durante
i primi anni del Novecento si ebbe un vasto movimento migratorio dalla Polonia. Nel 1913,
negli Stati Uniti, c’erano 1300 immigrati polacchi, mentre altri 800.000, formalmente
residenti in Polonia, emigravano stagionalmente in Germania in cerca di lavoro. Quello
descritto fu, dunque, un movimento di grandi proporzioni e fu collegato ai rapidi
mutamenti economici e sociali che ebbero luogo in Polonia in quegli anni.
3. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -3
W.I. Thomas si era interessato al problema dell’emigrazione già in precedenza. Nel 1896,
infatti, dopo aver ottenuto il doctorate presso l’Università di Chicago, Thomas ritornò in
Europa e, durante i suoi viaggi, fu affascinato dalle differenze culturali fra i vari paesi che
progressivamente visitava e dalle nuove forze che si agitavano nella vita tradizionale delle
società contadine. Di conseguenza, quando in seguito entrò a far parte della facoltà di
Sociologia dell’Università di Chicago, gli interessi di Thomas erano orientati verso il
problema degli immigrati provenienti dall’Europa, nonché verso la trasformazione e della
società contadina e degli atteggiamenti sociali dei contadini.
Essendosi reso conto del fatto che del problema dell’immigrazione si conoscesse ben poco,
Thomas decise di colmare questa lacuna. Nel 1908, egli trovò un mecenate nella persona di
Miss Helen Culver, erede del fondatore della Hull House di Chicago, che gli offrì 50.000
dollari per intraprendere uno studio sul problema dell’immigrazione. Thomas decide quindi
di studiare a fondo gli emigrati polacchi, prendendo in esame la vita dei contadini in
Polonia, le forme di disorganizzazione e di riorganizzazione sociale che essi stavano
sperimentando in patria, il loro arrivo negli Stati Uniti, i loro progressi e le loro difficoltà
nel processo di assimilazione alla cultura americana.
John Madge
4. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -4
Fonti di documentazione
Thomas e Znaniecki attinsero a un gran numero di fonti, la più importante delle quali era
costituita da una raccolta di 754 lettere che occupano circa 800 pagine a stampa. Dirette o
provenienti da immigrati polacchi negli Stati Uniti, Thomas le aveva ottenute attraverso
un’inserzione sul Dzienmik Zwiazkowy, giornale degli immigrati polacchi in America, nel
novembre del 1914, offrendo da dieci a venti centesimi di dollaro per ogni lettera
proveniente dalla Polonia e diretta a un immigrato negli Stati Uniti. In realtà, gli autori
non dissero mai nulla sul modo in cui si procurarono il loro materiale, e nell’opera non vi
è alcun accenno alle fonti di queste lettere e del rimanente materiale da essi utilizzato.
Il fatto che vi fosse stata un’inserzione sul giornale degli immigrati polacchi fu appreso
soltanto nel 1938 durante un convegno nell’ambito del quale venne discusso The Polish
Peasant. Ciò era stato rivelato casualmente anche nelle lettere stesse, a causa
dell’inclusione fra di esse di una lettera scritta da un contadino che era arrivato in America
nel novembre del 1914, il quale chiedeva a Thomas se era vero che gli avrebbe offerto da
dieci a venti centesimi per ogni lettera e se le lettere sarebbero state rese: «La prego di
mandarmi una garanzia, perché se dovessi perdere queste lettere, preferirei non avere
questa ricompensa a venti centesimi ognuna» (Thomas e Znaniecki 1918-20; trad. it. 1968:
vol. 1 - 319).
5. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -5
Fonti di documentazione
È probabile che le lettere siano genuine: gli immigrati polacchi non
avevano né il desiderio né l’astuzia di falsificarle. Naturalmente, le
copie originali erano in polacco e Znaniecki le tradusse in inglese.
Uno degli aspetti più interessanti di questa serie di lettere è che esse
provengono da una vasta gamma di ceti sociali. Nonostante il titolo,
l’opera comprende una gamma di classi sociali che va dalla piccola
nobiltà agraria ai contadini che lavorano nelle grandi proprietà
terriere e la cui condizione sociale era di poco superiore a quella dei
servi della gleba. La raccolta include altresì lettere provenienti dal
proletariato contadino, cioè dai braccianti che eseguivano lavori
stagionali presso le varie proprietà agricole.
6. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -6
Contesto e struttura
All’inizio del Novecento, la Polonia stava attraversando la prima fase del
processo di industrializzazione, con il conseguente trasferimento dei contadini
nelle città. Gli autori affermano di aver disposto i vari gruppi di lettere in
relazione a due criteri fondamentali:
la situazione dominante in cui si trovavano i membri del gruppo (la classe
sociale di appartenenza);
la disgregazione progressiva del gruppo familiare (il processo di
disorganizzazione e riorganizzazione connesso all’emigrazione e
all’assimilazione al sistema di vita americano).
Questo abbondante materiale è diviso in cinquanta gruppi di lettere ognuno dei
quali si riferisce a una famiglia. All’inizio di ogni gruppo c’è un’introduzione,
talvolta di parecchie pagine, in cui gli autori illustrano l’ambiente in cui vive la
famiglia ed espongono alcuni argomenti teorici per inquadrare la situazione.
Inoltre, il testo è corredato di note che spiegano il significato di alcuni passi
particolari.
7. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -7
Altre fonti di documentazione
Archivi del giornale polacco Gazeta Zwiazkowy, acquistato da Thomas durante una visita
in Polonia nel 1909, per un totale di 8000 documenti esaminati.
Documenti pubblicati; copie di giornali; Umschau in Polenlager, pubblicazione tedesca
che raccoglieva dai periodici polacchi tutte le notizie riguardanti il movimento nazionale
polacco, soprattutto per gli anni 1908, 1909 e 1913.
Una serie di documenti, circa un terzo dell’intero materiale polacco, che andò perduta:
Thomas era riuscito a convincere alcuni politici polacchi a consegnargli un certo numero
di documenti che egli avrebbe dovuto ritirare in Polonia; essendo impossibilitato ad andare
di persona, Thomas inviò un suo assistente, Kulikowski, la cui visita coincise però con
l’inizio della Prima Guerra Mondiale. Kulikowski raccolse un ampio materiale e fece
copie di un gran numero di documenti, ma fu costretto ad abbandonare tutto durante la sua
fuga dalla Polonia.
8. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -8
Altri tre gruppi di documenti riguardano i Polacchi che erano già arrivati in America. Una
serie di questi documenti concerne la storia di un certo numero di parrocchie. Un’altra
serie riguarda un insieme di associazioni polacche definite dagli autori “organizzazioni
superterritoriali” (Polish National Alliance). Un’ultima serie di documenti è costituita da
estratti provenienti da vari istituti di Chicago e riguardanti i vari effetti esercitati sugli
immigrati polacchi dalla disorganizzazione sociale, definita dagli autori col termine
generico di demoralizzazione [United Charities (assistenza economica agli adulti in
condizioni disagiate); Legal Aid Society (relazioni coniugali come conseguenza
dell’abbandono della morale tradizionale polacca)].
Un’altra parte del materiale riguardava coloro che desideravano emigrare dalla Polonia ed
era stata raccolta personalmente da Znaniecki durante gli anni 1911-14 quando era
direttore dell’associazione per la protezione degli emigranti: l’autore utilizza alcune lettere
indirizzate all’associazione stessa al fine di illustrare le preoccupazioni, le speranze e i
timori di quei Polacchi che intendevano emigrare in America.
Altre fonti di documentazione
9. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -9
Un’ultima serie di documenti proviene dalla Juvenile Court of Cook County e
riguardano la demoralizzazione dei bambini, il vagabondaggio, la delinquenza dei
giovani e l’immoralità sessuale delle ragazze.
Ultimo e più famoso di tutti è un lungo e colorito resoconto autobiografico di un
giovane polacco, Wladek Wisznienski, il quale descrive le proprie esperienze
relative soprattutto agli anni precedenti la sua venuta in America. Wladek fu
convinto a scrivere la propria storia in seguito a un’offerta di denaro da parte di
Thomas e si entusiasmò talmente a questo lavoro che nel giro di tre mesi riuscì a
scrivere una prolissa e ben costruita storia della propria vita.
Altre fonti di documentazione
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Spunti analitici
Occorre precisare che i vari documenti presentati non sono impiegati come una
collezione di fonti da essere utilizzate in tutti i cinque volumi, ma sono usati
successivamente nelle varie sezioni dell’opera rispettivamente dedicate
all’analisi di diversi aspetti peculiari in quest’ordine affrontati:
i modi della vita tradizionale polacca e i primi mutamenti sociali, esaminati
attraverso le cinquanta serie di lettere;
le forze che determinano la disorganizzazione e la riorganizzazione della vita
sociale in Polonia, analizzate a partire dal materiale proveniente dagli archivi,
dai giornali e dalle altre fonti elencate;
il processo di disorganizzazione e riorganizzazione in America, descritto
mediante la disamina degli album parrocchiali, dei dati riguardanti le varie
associazioni degli immigrati polacchi, dei documenti provenienti dai tribunali,
dalla Legal Aid Society e dalle altre associazioni;
il resoconto di Wladek, infine, non tanto per illustrare il contenuto delle
sezioni precedenti, quanto per esaminare altri aspetti delle loro premesse
teoriche.
11. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -11
Metodologia
Il contributo metodologico degli autori costituisce forse l’aspetto più famoso e
discusso dell’intera opera. Esso consiste in una esauriente trattazione di ottanta o
novanta pagine e si presenta come un lavoro imponente. Tuttavia, anche ad una
lettura affrettata esso appare poco connesso alla ricerca empirica che gli autori
presentano nell’opera, e quando al convegno del 1938 fu fatta questa obiezione,
Thomas ne ammise la validità.
Il punto di partenza delle loro teorie metodologiche è collocabile nell’assunto
secondo il quale lo studio della realtà sociale implica un attento esame dei
mutamenti sociali. Fin dall’inizio essi affermano che qualsiasi schema concettuale
che riguardi soltanto le condizioni statiche della società in un determinato periodo
non avrà praticamente nessun valore. La necessità di un consapevole controllo
sociale è in gran parte il prodotto dell’attuale rapidità dell’evoluzione sociale, così
che qualsiasi approccio che non tenga conto della dinamica del mutamento sociale
è sostanzialmente incompleto.
12. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -12
Gli autori fanno quindi osservare quanto sia scoraggiante constatare in
che modo la società controlla i mutamenti sociali, come siano
inefficaci i controlli sociali della famiglia fondati sulla rozza tecnica
degli «ordini e proibizioni», come la chiamano gli autori, che non è più
né meno efficace delle tecniche magiche che si usavano un tempo per
tentare di controllare la natura e che non tiene conto della
comprensione delle motivazioni umane o sociali.
L’alternativa alla «legislazione ordinaria» – quale esercizio del potere
per imporre la scomparsa di ciò che è indesiderabile e l’apparizione di
ciò che è desiderabile – è ciò che gli autori definiscono sociologia
pratica, quale si ha nel campo degli affari, nella diplomazia, nella
filantropia e in genere nelle relazioni interpersonali. Questa sociologia
pratica è basata su certe supposizioni riguardanti il funzionamento
della società e tenta di spiegare i fenomeni sociali in termini di causa-
effetto e di controllarli cercando di agire sulle cause stesse.
Metodologia
13. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -13
Come fanno notare gli autori, questo tentativo nasce dall’erronea convinzione che, poiché
noi viviamo nella società, siamo per ciò stesso in grado di comprenderla. In verità, la
comprensione dell’individuo è ovviamente limitata innanzitutto dal fatto che la sua
esperienza comprende soltanto una piccola parte dell’intero complesso dei fatti sociali, e,
in secondo luogo, dal fatto che vi è qualcosa che gli impedisce di vedere le cose che egli
non desidera vedere.
Il secondo errore della sociologia pratica è fra quelli cui gli autori attribuiscono grande
importanza. Esso consiste nel fatto che le indagini promosse nel nome della sociologia
pratica sono concepite a fini troppo utilitaristici e immediati: con questo non si vuole
affermare che lo scienziato sociale dovrebbe trascurare i problemi di reale importanza
pratica. Il fatto che gli autori pongano l’accento sulla necessità di condurre le ricerche su
solide basi teoriche non significa che essi vogliano scegliere solo settori di ricerca che non
abbiano rilevanze sociali immediate.
Il terzo errore consiste nella diffusa convinzione che un qualsiasi gruppo di fatti sociali
possa essere isolato, praticamente o teoricamente, dal resto della vita di una determinata
società.
Metodologia
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Tesi centrale
A questo punto, gli autori cominciano a lavorare alla loro tesi
centrale secondo la quale sia le tendenze (atteggiamenti sociali) che
le condizioni (ambiente sociale) debbono essere cambiate se si
vuole che il controllo sociale sia efficiente. Secondo gli autori,
quando non è possibile effettuare un mutamento simultaneo delle
tendenze e delle condizioni è preferibile concentrarsi sulla
modificazione delle tendenze, poiché un mutamento degli
atteggiamenti sociali condurrà a delle modificazioni dell’ambiente,
mentre le conseguenze di un mutamento dell’ambiente sono
imprevedibili. In ogni problema preso in esame si possono
individuare due fattori: la dipendenza dell’individuo dalla cultura e
dall’organizzazione sociale, e la dipendenza della cultura e
dell’organizzazione sociale dall’individuo. Pertanto, occorre
sempre tener presenti due aspetti che gli autori chiamano valori
sociali e atteggiamenti.
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Un valore sociale è un qualsiasi oggetto che ha un significato per il
componente di un gruppo sociale per il quale può divenire oggetto di attività:
uno strumento perché può essere usato, una moneta perché può essere spesa,
e così via.
Con atteggiamento gli autori indicano un processo della coscienza
individuale che determina l’attività reale o possibile dell’individuo nel
mondo sociale: è perciò un atteggiamento la fame che spinge l’individuo al
consumo di cibo, e così via.
Thomas e Znaniecki affermano che la causa di un fenomeno sociale o
individuale non è mai un altro fenomeno sociale o individuale, ma è sempre
una combinazione di un fenomeno sociale e di uno individuale.
Tesi centrale
16. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -16
Altri punti della Nota
metodologica
Alcuni altri punti discussi nella Nota metodologica, benché non
assolutamente essenziali da un punto di vista generale, hanno tuttavia una
notevole importanza. Il primo riguarda la sperimentazione di laboratorio,
senza la quale nessun risultato può essere verificato pienamente. Secondo
gli autori, qualsiasi esperimento sociale, anche il più limitato, non
dovrebbe essere permesso se vi sono possibilità di effetti dannosi sui
partecipanti. È però vero che non si può avere nessun mutamento sociale
senza innovazioni, e quindi un sociologo è ingiustificato come qualsiasi
altro sperimentatore se corre alcuni rischi una volta che sia convinto che
vi siano maggiori probabilità di beneficio che di danno per coloro che
partecipano all’esperimento. Gli autori auspicano un tipo di tecnologia
sociale che abbia solide basi teoriche e che applichi alle situazioni
pratiche le cognizioni acquisite dal sociologo.
17. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -17
Controllo di una situazione
sociale
Thomas e Znaniecki forniscono anche alcuni dettagli su
quello che a loro parere dovrebbe essere il modo di
controllare una situazione sociale. Esso dovrebbe
presupporre il possesso di tre tipi di dati:
le emozioni obiettive in cui l’individuo, o la società, deve
agire (i valori sociali);
gli atteggiamenti preesistenti che influenzeranno il suo
comportamento (gli atteggiamenti);
la definizione della situazione.
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Teoria dei quattro desideri
Nell’ultima parte delle note metodologiche, si trova la prima
formulazione della famosa tipologia dei quattro desideri:
desiderio di nuove esperienze (di nuovi stimoli);
desiderio di accettazione (di corrispondenza sessuale e di
apprezzamento sociale;
desiderio di dominio (di tirannia familiare e di dispotismo politico;
desiderio di sicurezza (basato sull’istinto della paura).
Secondo Thomas, gli esseri umani sono dotati di impulsi soggettivi
che vengono canalizzati, repressi o bloccati dalle pressioni sociali.
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Tecniche di indagine
In nessuna parte dei cinque volumi dell’opera si trova ciò che si
potrebbe considerare una descrizione sufficientemente accurata dei
metodi impiegati. Il miglior modo di rendere giustizia alle intenzioni
degli autori per quanto riguarda il metodo è citare dalla loro
esposizione: «In quest’opera usiamo il metodo induttivo in una forma
che lascia il minor spazio possibile per qualsiasi asserzione arbitraria.
La base del lavoro sta nel materiale concreto, e soltanto nella selezione
di questo materiale è stata usata qualche discriminazione necessaria»
(Thomas e Znaniecki 1918-20; trad. it. 1968). Al tempo in cui l’opera
era in preparazione, il procedimento ortodosso in sociologia era ancora
il metodo comparativo, consistente nel confronto delle istituzioni
sociali esistenti nelle diverse società. Benché gli autori fossero in grado
di giovarsi dell’uso del metodo comparativo è chiaro che essi
cercarono di elaborare un metodo che desse un’immagine più integrale
della vita del gruppo sociale.
20. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -20
Teoria della personalità
Le teorie sociali di Thomas e Znaniecki sono per la maggior parte concentrate
nell’introduzione al resoconto autobiografico di Wladek. Uno degli argomenti più
interessanti è costituito dalla loro teoria della personalità. Essi partono dal
postulato secondo il quale l’individuo alla nascita è già in possesso di un gruppo
fondamentale di atteggiamenti originali che essi chiamano atteggiamenti del
temperamento. Successivamente, essi vengono modificati da fattori sociali esterni
e divengono atteggiamenti del carattere: questi sono costituiti da una serie fissa e
organizzata di atteggiamenti con cui l’individuo affronta la vita. Il processo
attraverso il quale gli atteggiamenti del temperamento divengono atteggiamenti
del carattere è chiamato organizzazione di vita dell’individuo. Il modo in cui gli
impulsi individuali si adeguano ai valori sociali è discusso di nuovo in riferimento
alla teoria dei quattro desideri, con un’interessante distinzione: il desiderio di
nuove esperienze è l’unico che implichi una rottura con la tradizione, un
allontanamento dell’individuo dagli obblighi sociali, mentre gli altri tre desideri
(di sicurezza, di corrispondenza e di apprezzamento) implicano l’accettazione
delle norme sociali e familiari nell’aspirazione a una ricompensa da parte di uno o
più membri del gruppo.
21. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -21
Classificazione della popolazione
Gli autori elaborano una classificazione della popolazione in filistei, bohémiens e
individui creativi. Il filisteo è colui che possiede un apparato di convincimenti e di
valori così rigido da essere incapace di scoprire nuovi atteggiamenti; basa la sua
condotta su poche rigide regole di comportamento che fungono da guida nella
vita; non mette mai in dubbio nulla e il suo modo di pensare è rigido e ristretto,
pur sapendosi adattare ad ogni situazione da lui riconoscibile.
Il bohémien, al contrario, è una persona il cui carattere non è mai stato
completamente formato e i suoi atteggiamenti del carattere non sono mai divenuti
un sistema coerente; l’organizzazione della sua vita è quindi costituita di un certo
numero di capitoli incoerenti che non sono uniti da una chiara linea di sviluppo.
L’individuo creativo, infine, ha in se stesso la possibilità di uno sviluppo
sistematico e si giova di questa possibilità per perseguire degli scopi ben definiti;
la costanza dei suoi propositi gli consente di accumulare esperienze, e la sua
capacità di adattarsi alle situazioni lo aiuta ad avere successo nella vita.
22. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -22
Processo di disorganizzazione e
riorganizzazione sociale
Gli autori danno una definizione semioperativa del processo di
disorganizzazione sociale che essi descrivono come “il diminuire
dell’influenza delle regole sociali di comportamento sui singoli membri
del gruppo”. Da tale definizione, gli autori traggono l’ipotesi secondo
cui in un paese si verifica la disorganizzazione sociale quando sorgono
nuovi atteggiamenti causati sia dall’influenza di altri paesi sia dai
mutamenti interni delle strutture economiche e sociali; quando i nuovi
atteggiamenti vengono applicati alle vecchie regole, queste ultime
vengono invalidate. Quando ciò accade, la situazione non sarà
ristabilita finché i nuovi atteggiamenti non avranno generato nuovi
valori più adeguati alla nuova realtà economica e sociale.
23. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -23
Per quanto riguarda la Polonia, Thomas e Znaniecki distinguono quattro
nuovi atteggiamenti che stavano minando le regole tradizionali della
società contadina polacca:
individualismo, cioè il distacco dal sistema familiare che aveva fino
ad allora dominato nelle campagne polacche e la scelta di un sistema in
cui ogni individuo pensa ai propri interessi personali, a fare carriera e
ad essere pagato per quello che fa;
edonismo, cioè la convinzione che è giusto fare ciò che fa piacere e
che è legittimo usare il denaro per fini edonistici;
ricerca del successo, collegata al prevalere dell’etica puritana;
trasformazione di tutti i valori da qualitativi a quantitativi, dunque
non si considera più se un oggetto è ben fatto ma se si venderà bene sul
mercato.
Processo di disorganizzazione e
riorganizzazione sociale
24. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -24
Nel caso dei contadini rimasti in Polonia, gli autori attribuiscono
questi mutamenti degli atteggiamenti alla crescente
industrializzazione, al fatto che i piccoli paesi non sono più
isolati, ma sono visitati da commercianti e venditori ambulanti
che vi apportano i valori urbani, e al miglioramento delle
comunicazioni con un conseguente aumento delle visite in città
da parte di coloro che abitano nelle campagne. Nel caso degli
emigrati, invece, le ragioni dei mutamenti sono molto più
chiare: essi portano con sé i loro vecchi valori e cercano di
applicarli nel nuovo ambiente dominato da regole diverse,
quelle della maggior parte della società americana. Anche in
questo caso, il conflitto tra gli atteggiamenti e i valori conduce
alla disorganizzazione sociale e soltanto lo sviluppo di nuovi
atteggiamenti renderà possibile una nuova fase di
riorganizzazione.
Processo di disorganizzazione e
riorganizzazione sociale
25. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -25
Thomas e Znaniecki dividono la materia in sette capitoli: La famiglia contadina, Il
matrimonio, Le classi nella società polacca, L’ambiente sociale, La vita economica,
Atteggiamenti magici e religiosi, Interessi teorici ed estetici. Per i contadini polacchi, la
famiglia costituiva l’istituzione dominante, e quasi tutte le altre funzioni erano centrate
attorno alla famiglia e non già all’individuo nella famiglia. Il matrimonio era un dovere
destinato a rafforzare e a perpetuare la solidarietà familiare e non presentava alcun
collegamento con l’amore romantico; l’appartenenza ad una classe sociale era determinata
dall’appartenenza ad una data famiglia e non poteva essere il frutto di una conquista
individuale; l’educazione era una funzione che spettava più alla famiglia che alla comunità;
la vita economica era centrata sulla famiglia ed era basata su di una rete di obblighi e di
diritti.
Materiale descrittivo
Gran parte dell’analisi contenuta nell’opera aveva lo scopo di dimostrare come questo
modello tradizionale stava per essere obliterato dal dilagante individualismo di una società
dedita al guadagno. La disintegrazione della vita familiare era accompagnata dall’affievolirsi
delle pretese della famiglia nelle questioni di matrimonio. Analogamente, la mobilità sociale
veniva resa possibile dall’impiego delle leve universali dell’istruzione, dello sviluppo
economico, dell’intelligenza e di quelle qualità che assicurano non tanto l’influenza su di un
determinato ambiente sociale, quanto la capacità di adattarsi a un nuovo ambiente sociale.
26. SOC - Il contadino polacco in Europa e in America -26
Un’ottima valutazione generale de Il contadino polacco in Europa e in America come
contributo alle scienze sociali è contenuta nel saggio che Blumer preparò per il convegno del
1938. Blumer inizia con la definizione di quelli che, a suo parere, erano gli scopi degli autori:
elaborare uno schema concettuale adeguato alla complessità delle società in via di
trasformazione;
sviluppare un’analisi che tenesse conto dell’esistenza della interazione umana e delle sue
conseguenze;
“captare” il fattore soggettivo;
costruire uno schema teorico adeguato.
Valutazione
Nella valutazione complessiva dell’opera, Blumer giunge a quattro conclusioni:
il materiale impiegato non fornisce una prova decisiva a sostegno delle interpretazioni
teoriche;
i documenti umani non potranno forse mai convalidare nessuna teoria;
i documenti umani, benché inutili come strumenti di convalida, possono essere una fonte
preziosissima di idee, intuizioni, nuove prospettive e nuove interpretazioni;
la validità di un’interpretazione dipende dall’esperienza, dall’intelligenza e dall’abilità del
ricercatore.
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William, I.T., Znaniecki, F. (1918-20), The Polish Peasant in Europe and
America, Boston: Gorham Press, trad. it. (1968), Il contadino polacco in Europa
e in America, 2 voll., Milano: Comunità.
Riferimenti bibliografici
Madge, J. (1966), Lo sviluppo dei metodi di ricerca empirica in sociologia,
Bologna: Il Mulino.
Editor's Notes
Thomas e Znaniecki cercavano di servirsi di tutte le informazioni di carattere soggettivo che riunivano a raccogliere: trattandosi essenzialmente di un problema di persone umane, essi volevano avvicinarsi a queste persone al fine di trarne il maggior numero di informazioni.
Florian Znaniecki si associò nella ricerca solo quando ne erano già state stabilite le linee fondamentali. Znaniecki era stato un giovane e brillante professore di filosofia, e i suoi interessi erano molto simili a quelli di Thomas: egli si occupava in particolare delle forme di organizzazione e di disorganizzazione sociale.
Anche in questo caso ci si trova di fronte a notevoli difficoltà nello stabilire la veridicità del racconto in questione: l’unica conferma diretta è costituita da un gruppo di lettere che il protagonista affermò essergli state inviate dai suoi familiari e che a parere degli autori confermano l’autenticità della storia. In particolare, quando l’opera fu pubblicata, R.E. Park ne fece una recensione e affermò che gli autori avevano avuto a disposizione un gran numero di resoconti autobiografici, ma che si erano limitati a pubblicare soltanto questo. Thomas e Znaniecki fanno largo uso del resoconto autobiografico allo scopo di illustrare le loro teorie sociopsicologiche.
Quest’opera monumentale, pubblicata ad intervalli durante un periodo di tre anni, appare dunque come una serie di studi pressoché indipendenti ai quali la logica dell’ordine in cui l’analisi viene presentata conferisce una notevole unità. Si registra una certa consequenziale nell’idea del crollo delle istituzioni in Polonia (malgrado l’esistenza di forze che favoriscono la riorganizzazione), della demoralizzazione del contadino immigrato in America e del tentativo di ricercare un sistema efficiente di associazioni polacche nella nuova patria.