3. PERCHÉILPIANO
È un obbligo di legge
Decreto-legge n. 59 del 15 maggio 2012 convertito dalla
legge n. 100 del 12 luglio 2012:
disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile
LEGGE 225/1992
ART 3 comma 6. I piani e i programmi di
gestione, tutela e risanamento del territorio
devono essere coordinati con i piani di
emergenza di protezione civile, con
particolare riferimento a quelli previsti
all'articolo 15, comma 3-bis, e a quelli
deliberati dalle regioni mediante il piano
regionale di protezione civile.
ART 15 comma 3 bis Il comune approva con
deliberazione consiliare, entro novanta giorni
dalla data di entrata in vigore della presente
disposizione, il piano di emergenza comunale
previsto dalla normativa vigente in materia di
protezione civile, redatto secondo i criteri e le
modalità di cui alle indicazioni operative adottate
dal Dipartimento della protezione civile e dalle
giunte regionali
4. RATIODELLALEGGE225/1992
Art. 1-bis. - (Servizio nazionale della protezione civile). –
1. È istituito il Servizio nazionale della protezione civile al fine di tutelare
l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai
danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da
altri eventi calamitosi.
È uno strumento a disposizione dei componenti del Sistema di Protezione Civile
al fine di :
Ma soprattutto :
6. ILPIANO-PARTEGENERALE
Raccoglie i dati di base del territorio,
della popolazione ,
degli eventi storici occorsi
e analizza i rischi presenti sul territorio
Parte generale
8. INQUADRAMENTOTERRITORIALE
Altimetria
Da quota 0 a 200 m s.l.m. 7 km2
Da quota 201 a oltre 701 m s.l.m. 9,67
ESTENSIONE TERRITORIALE 16,67 KM2
NOTA : Il torrente Montignoso ha una pendenza
media del 45%
0 mslm
1087 mslm
10 mslm
13. LEFUNZIONIDISUPPORTO
funzioni di supporto :
1 Tecnico-scientifica e Pianificazione -Servizi essenziali - Strutture operative locali – Viabilità
2 Sanità, Assistenza Sociale & Assistenza alla Popolazione e Attività Scolastica
3 Volontariato & Telecomunicazioni.
4 Comunicazione
5 Materiali e Mezzi - Censimento danni, persone e cose
16. ALLEGATO2–RISCHIOSISMICO
M. Locati, R. Camassi e M. Stucchi (a cura di), 2011. DBMI11, la versione 2011 del Database Macrosismico
Italiano. Milano, Bologna, http://emidius.mi.ingv.it/DBMI11.
Classificazione Sismica Zona 3
17. ALLEGATO3–RISCHIOINCENDIDIINTERFACCIA
“incendio di interfaccia urbano-foresta” (IUF) qualunque
incendio che originatesi o in ambiente forestale o in ambiente
urbano vada ad interessare quelle zone, aree o fasce nelle quali
l'interconnessione tra le strutture antropiche e aree naturali è
molto stretta.
'O.P.C.M. 3606/2007
26. RESILIENZA
Nell'ambito della protezione civile si intende la capacità di una
comunità di affrontare gli eventi calamitosi, di superarli e di
uscirne rafforzata o addirittura trasformata.
COME ????
FORMAZIONE ti tutti componenti del sistema
( a partire e soprattutto dai ragazzi )
INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE
Il piano è uno strumento che deve essere condiviso, testato tramite esercitazioni,
deve diventare materia usuale e quotidiana
33. MEZZI
E’ necessario usare i canali più diffusi
oltre ai canali tradizionali.
Oggi sono Twitter e Facebook domani
saranno altri.
Usare i social per ricreare la comunità in
cui far circolare in modo virtuoso
informazioni da fonte verificata.
35. SOCIALMEDIA–TWITTERG+
Il link tra gli account fb, twitter, G+ con il sito «ufficiale» contrasta anche il fenomeno
degli account FAKE
Abbiamo ampliato la presenza