Somministrare la giusta quantità d’acqua a ogni singola pianta, solo quando e dove serve: questo è il concetto fondamentale dell’irrigazione a goccia. Un’irrigazione frequente, con una quantità d’acqua perfettamente calibrata e senza sprechi, mantiene infatti il terreno ben ossigenato e favorisce lo sviluppo ottimale delle piante.
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Guida alla Irrigazione
1. Realizzare un impianto di irrigazione a goccia
Somministrare la giusta quantità d’acqua a ogni singola pianta, solo quando e dove serve: questo è il concetto fondamentale dell’irrigazione a goccia.
Un’irrigazione frequente, con una quantità d’acqua perfettamente calibrata e senza sprechi, mantiene infatti il terreno ben ossigenato e favorisce lo sviluppo
ottimale delle piante.
È semplicissimo realizzare un impianto su misura, piccolo o grande, per ogni diversa necessità. Il “punto di partenza” del sistema è la centralina per
l’irrigazione programmata. Essa consente di stabilire automaticamente e in maniera personalizzata la quantità e la frequenza delle irrigazioni giornaliere.
Dalla centralina, l’acqua viene diffusa ai gocciolatori ed ai microirrigatori, che garantiscono un flusso continuo e preciso. I gocciolatori sono inoltre
regolabili, per dosare la giusta quantità d’acqua in funzione delle diverse necessità delle piante e della natura del terreno.
QUANTO IRRIGARE?
Irrigare troppo o troppo poco può provocare gravi danni alle nostre piante. La versatilità dell’irrigazione a goccia risolve al meglio anche questo problema: è
sufficiente rispettare le giuste modalità di irrigazione, a seconda del tipo di terreno, di pianta e di clima, come indicato orientativamente in questa tabella:
IRRIGARE LE PIANTE IN VASO
In casa, in terrazzo o sul patio, il vaso è uno degli “habitat” più frequenti per un vastissimo numero di piante domestiche. L’irrigazione a goccia rappresenta
una soluzione unica per esigenze anche molto diverse, a seconda del tipo di pianta, risolvendo inoltre i problemi causati da eventuali spostamenti e
risistemazioni dei vasi nell’ambiente. Si possono infatti creare una o più linee di irrigazione, diversificandone i tempi e l’intensità della somministrazione
d’acqua, dotandole di gocciolatori con caratteristiche “mirate” e modificandone facilmente la disposizione nel tempo e nello spazio.
IRRIGARE A GOCCIA L’ORTO E LA SERRA
Anche nell’orto, coltivazioni diverse necessitano di un’irrigazione diversificata. Le piante che hanno un rapporto particolarmente “delicato” con l’acqua, come
ad esempio i pomodori, possono essere irrigate con i gocciolatori, allontanando il rischio di ristagni che possono causare funghi. L’insalata e i terreni appena
seminati, invece, vengono innaffiati dall’alto con micronebulizzatori montati su astine tenute da appositi picchetti: si produrrà così una pioggia sottile, del tutto
simile a quella naturale.
IRRIGARE LE AIUOLE E IL PRATO
Il sistema goccia a goccia e la microirrigazione offrono un’estrema varietà di soluzioni specifiche per ogni singola pianta e area da bagnare. Per fiori, piante e
arbusti vanno bene i microirrigatori a 90, 180 e 360 gradi, così come i gocciolatori a portata variabile o autocompensanti, tutti contraddistinti dalla
fondamentale caratteristica di non sprecare l’acqua perché la dirigono verso l’apparato radicale della pianta. Per superfici strette e lunghe, come le bordure,
usate i microirrigatori a striscia. Superfici piccole o piante con fiori delicati? Vi consigliamo i micronebulizzatori con la loro pioggia finissima e delicata.
Superfici importanti come grandi aiuole o porzioni di prato? Utilissimi in questo caso i microirrigatori rotanti a 360 gradi. Tutti i microirrigatori possono essere
installati su astine montate su robusti picchetti: l’altezza del getto può così essere regolata a piacere in base all’altezza delle piante. Anche la gittata dei
microirrigatori può venire modificata con l’apposito rubinetto di regolazione.
2. Piante in vaso Orto e serra Aiuole, prato e siepi
6 FASI PER COSTRUIRE UN IMPIANTO DI IRRIGAZIONE A GOCCIA DA SOLI
L’installazione di un impianto irrigazione goccia a goccia è semplice, per ottenere un ottimo risultato fai da te basterà seguire le 6 fasi descritte in questa
guida.
1) Programmatore a batteria
Il programmatore elettronico con installato il riduttore di pressione (es: Claber 91040), va applicato al rubinetto; l’acqua verrà convogliata da un tubo da 1/2″ o
alternativamente direttamente da un tubo capillare da 1/6″. Collega il tubo al programmatore tramite il raccordo automatico filettato (es: Claber 91494) e
l’apposito raccordo (es: Claber 91345).
2) Tubo collettore
Con il tubo collettore da 1/2″ è possibile creare un vero e proprio circuito di irrigazione per i balconi più grandi. In questo caso, il tubo capillare da 1/4″ viene
utilizzato per il collegamento di ogni singolo gocciolatore
3. 3) Fustella foratubo
La fustella foratubo (es: Claber 91185) permette di effettuare dei fori del diametro esatto, per un collegamento a perfetta tenuta d’acqua fra il tubo collettore
e i tubi capillari. Inoltre avvita e regola i microirrigatori.
4) Tubi capillari
Taglia a misura alcuni pezzi di tubo da 1/4″. Dopo aver forato il tubo da 1/2″, in corrispondenza delle derivazioni che prevedete di utilizzare, collega ciascuno
spezzone al tubo da 1/2″ tramite il raccordo a 2 vie (es: Claber 91155). E’ possibile anche utilizzare un rubinetto per tubo capillare (es: Claber 91270), in questo
modo avrai una maggiore flessibilità e controllo sulla portata d’acqua delle singole derivazioni.
4. 5) Gocciolatori
Collega i gocciolatori al tubo da 1/4″ disponendoli in corrispondenza delle piante da irrigare guidando il percorso del tubo tramite gli appositi picchetti.
6) Microirrigatori
I microirrigatori si posizionano su picchetti con astine regolabili in altezza e si collegano al tubo collettore da 1/2″, utilizzando il tubo capillare da 1/3″,
sempre con l’apposita fustella foratubo. Disponibili in vari modelli per ogni esigenza, distribuiscono la giusta quantità d’acqua sull’area desiderata, annaffiando
con una pioggia delicata e uniforme, simile a quella naturale.
5. Ed infine un “nota bene per l’inverno”: prima dell’arrivo delle gelate invernali, scollega il programmatore dal rubinetto e riponilo all’interno dell’abitazione, ad
esempio in cantina o in garage, avendo cura di togliere la batteria e di gettarla negli appositi contenitori per la raccolta differenziata. Ad inizio stagione
inserisci nel programmatore una nuova batteria alcalina.
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