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Affettività e sessualità nella disabilità: 
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Udine, 19 novembre 2014 
La sessualità e l’affettività del 
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Dott.ssa Orietta Sponchiado 
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LA FAMIGLIA COME… 
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• Organizzazione complessa 
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• Il passaggio da una fase 
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richiede un cambiamento 
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• Potenzialmente induttori di crisi e 
di cambiamenti, la cui difficoltà è 
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la famiglia ne attribuisce. 
• L'aspetto critico sta 
nell'inadeguatezza delle abituali 
modalità di funzionamento > 
sofferenza organizzazione 
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familiare 
• L'evento critico si declina in 
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suo versante propositivo/positivo 
= def. "compiti di sviluppo" (vedi 
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I MOMENTI DI CRISI 
• Crisi come trasformazione che agita l'intera 
organizzazione. Il sistema familiare è spinto verso la 
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nucleare è intimamente 
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• Ruoli: costellazione relazionale 
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lutto in modo 
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GABRIELLE 
UNA VOCE FUORI DAL CORO
I SISTEMI AL LAVORO 
• È dipendente dalle opinioni 
degli esperti (operatori 
sociosanitari e insegnanti) 
• È passivo rispetto alle offerte 
educative e riabilitative 
provenienti dai servizi 
sociosanitari e educativi 
Genitore 
utente 
Genitore 
partner 
• Condivide le responsabilità 
dell’intervento relativo a sé e 
alla propria famiglia 
• È in grado di contribuire alla 
ridefinizione dell’offerta dei 
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rapporto di collaborazione
I SISTEMI AL LAVORO 
• È periferico rispetto ai 
processi decisionali 
• È percepito come 
inadeguato rispetto alla cura 
e all’educazione dei figli 
Genitore 
utente 
Genitore 
partner 
• È attivo nel prendere 
decisioni e nella loro 
realizzazione 
• È ritenuto competente e 
capace di apprendere 
nuove competenze rispetto 
alle cure e all’educazione 
dei figli
I SISTEMI AL LAVORO 
Gli operatori al lavoro per aumentare la 
consapevolezza rispetto: 
•alla loro idea di sessualità del disabile; 
•alla loro relazione con la sessualità; 
•alla loro posizione in famiglia e alla fase del ciclo vitale in cui 
sono inseriti; 
•al loro rapporto con le figure genitoriali. 
La professionalità nel sociale passa attraverso non 
solo le nozioni tecniche ma soprattutto la 
consapevolezza del proprio funzionamento.
STUDIO DI PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA 
DOTT.SSA ORIETTA SPONCHIADO 
Psicologa - psicoterapeuta 
Mediatore familiare 
Consulente Tecnico d'Ufficio e di Parte 
Esperta in Terapie Interculturali 
Esperta in Psicologia Scolastica 
Piazza Menon, 2 
31056 Biancade di Roncade (TV) 
Cell. 348 74 87 655 
orietta.sponchiado@email.it 
www.orietta.sponchiado.it

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La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi possibili per le famiglie

  • 1. Affettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori Udine, 19 novembre 2014 La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi possibili per le famiglie Dott.ssa Orietta Sponchiado Psicologa-psicoterapeuta
  • 2. LA FAMIGLIA COME… • Locus nascendi dell’individuo • Veicolo di trasmissione di valori, tradizioni, mandati, deleghe. • Organizzazione complessa con competenze e abilità: produce e organizza, dando loro significato, strutture e dinamismi relazionali.
  • 3. LA FAMIGLIA ASPETTI TEORICI La famiglia Identità organizzativa Tempo e ciclo di vita Ampiezza e ruoli I legami familiari Processi e funzionamento La regolazione delle distanze Sensibilità e flessibilità Trasmissione intergenerazionale
  • 4. IL CICLO VITALE DELLA FAMIGLIA • La famiglia è simile ad un organismo con un proprio ciclo vitale suddiviso in fasi. • Il passaggio da una fase all'altra corrisponde abitualmente ad un momento di crisi, che richiede un cambiamento dell'organizzazione familiare.
  • 5. Conoscenza Innamoramento Unione Progetto di genitorialità Nascita del primo figlio Uscita Adolescenza Nascita altri figli Storia familiare B Storia familiare A
  • 6. GLI EVENTI CRITICI • Potenzialmente induttori di crisi e di cambiamenti, la cui difficoltà è in connessione col significato che la famiglia ne attribuisce. • L'aspetto critico sta nell'inadeguatezza delle abituali modalità di funzionamento > sofferenza organizzazione familiare > riorganizzazione familiare • L'evento critico si declina in compiti psicosociali che sono il suo versante propositivo/positivo = def. "compiti di sviluppo" (vedi tab.)
  • 7. I MOMENTI DI CRISI • Crisi come trasformazione che agita l'intera organizzazione. Il sistema familiare è spinto verso la biforcazione catastrofica. Trasformazione evolutiva • Raggiungimento di un compito di sviluppo Costruzione sintomatologica
  • 8. CICLO DI VITA ED EVENTI CRITICI Fase del ciclo di vita La formazione della coppia La famiglia con bambini La famiglia con adolescenti La famiglia trampolino di lancio La famiglia in tarda età Evento critico Matrimonio o convivenza Nascita dei figli Adolescenza dei figli I figli escono di casa Pensionamento/malattia/morte
  • 9. AMPIEZZA E RUOLI • Ampiezza: le persone che apparentemente vivono sotto lo stesso tetto. La famiglia nucleare è intimamente connessa con la famiglia d'origine. • Ruoli: costellazione relazionale della famiglia. • Tipologie di relazioni: coniugale e genitoriale.
  • 10. I LEGAMI FAMILIARI • Fortemente vincolati e con limitati gradi di libertà. • Gerarchicamente strutturati. • Definiti da attaccamento e lealtà.
  • 11. LA REGOLAZIONE DELLE DISTANZE • La distanza interpersonale tra i membri della famiglia: la natura della relazione è definita dal grado di sovrapposizione, lontananza o condivisione dei rispettivi campi psicologici. • Le famiglie per Minuchin in relazione all’aumento della distanza interpersonale: INVISCHIATE CONNESSE DISIMPEGNATE
  • 12. LA REGOLAZIONE DELLE DISTANZE • Le distanze intergenerazionali: in relazione al polo "alto/basso" o "sopra/sotto". È data dai livelli generazionali. • Williamson e il "superamento dell'intimidazione generazionale".
  • 13. SENSIBILITÀ E FLESSIBILITÀ • Sensibilità: il grado in cui una famiglia coglie e risponde alle esigenze e ai mutamenti sia delle relazioni familiari sia sul versante ambientale. • Flessibilità: indice della capacità neghentropica (= di auto-riparazione) della famiglia.
  • 14. DIAGNOSI DI DISABILITÀ E CICLO VITALE Anna dei miracoli
  • 15. «La nascita di un figlio disabile rimette in causa uno degli eventi che producono più felicità nella vita di una famiglia: la nascita di un figlio. Un dramma prende il posto del felice evento. La disabilità distoglie dal vivente incrinando la pienezza di quei momenti vissuti attorno a una culla. All’alba di una nuova esistenza, una ferita inaccettabile spezza le ragioni di vivere e di sperare». Gardou
  • 16. DIAGNOSI DI DISABILITÀ E CICLO VITALE • La diagnosi di disabilità perturba gravemente il normale dispiegarsi del ciclo vitale, frattura l'evoluzione della storia familiare, genera angoscia. Legami familiari e coniugalità come baluardo difensivo •In periodo neonatale: vissuti di disperazione angoscia, shock. Apatia negazione. •In periodo post-natale: profondo disorientamento e disorganizzazione dell'attaccamento. •Nella prima infanzia •Nel periodo della scolarità •Patologie di origine traumatica •Patologie degenerative a prognosi infausta
  • 17. APOCALISSE IN ADOLESCENZA Relazione con il corpo L’adolescente si deve riorganizzare rispetto a… Relazione con la sessualità Relazione con l’ambiente
  • 18. CORPO E PSICHE IN ADOLESCENZA • Il corpo è la condizione necessaria e sufficiente perché vi sia l’avvento del pensiero UNITÀ PSICO-SOMATICA
  • 19. IL CORPO COME COMPLESSO TRIFUNZIONALE CORPO DEI BISOGNI •Corpo materiale con bisogni automatici CORPO DEL DESIDERIO •Corpo erogeno •Corpo libidico CORPO DEL SIMBOLO •Propone una dialettica relazionale •Condensa corpo dei bisogni e corpo del desiderio
  • 20. IL CORPO DOPPIO DELL’ADOLESCENTE Il corpo angelico familiare onnipotente dove sono sedimentate le tracce delle esperienze e i programmi di soddisfazione delle pulsioni. Il corpo pubere nuovo sessuale, non familiare, luogo di vissuti non conosciuti, percepibili però in rapporto con il piacere.
  • 21. LA FAMIGLIA UTILE AL PROCESSO DI CRESCITA AFFETTIVO-SESSUALE DEL FIGLIO DISABILE Lo sguardo disabile del genitore sul corpo del figlio: i vissuti della corporeità e della sessualità. Differenziazione difficoltosa a causa della disabilità: la famiglia al lavoro su di sé, sulle proprie ferite, per favorire il massimo dello svincolo possibile. Compiti di cura parentali non terminabili: l'affidamento "dell'accudimento" del proprio figlio ad altri "stranieri". Impossibilità di sperimentare spazi di svago con soli coetanei in assenza del familiare: la famiglia al lavoro sul tema della separazione e del senso di vuoto dato dal processo di autonomia del figlio. Criticità in spazio coniugale: la coppia al lavoro per ritrovarsi al di là del legame genitoriale.
  • 22. GENITORE REALISTA «Lo accompagnerò a realizzare il massimo delle sue potenzialità» Lutto Affronta il lutto in modo adeguato Autonomia Capace di equilibrio tra protezione e autonomia Favorisce le spinte all’ autonomia Sessualità Favorisce l’espressione della sessualità Rapporto di coppia Equilibrio, flessibilità Relazione con i servizi Interagisce in modo assertivo e collaborativo
  • 23. GENITORE NEGANTE-EVITANTE «Farà una vita normale, sarà come gli altri, non si parla di disabilità» Lutto Non riconosce il lutto e sviluppa aspettative irrealistiche Autonomia Richiede autonomia anche se con atteggiamenti contraddittori Sessualità Negata o evitata Rapporto di coppia Rigidità dei ruoli Delega Collusione difensiva Relazione con i servizi Impegnato ma conflittuale Interagisce in modo aggressivo CASO CLINICO
  • 24. GENITORE RASSEGNATO-IPERPROTETTIVO «Non potrà mai essere autonomo, avrà sempre bisogno di me» Lutto Affronta il lutto in modo depressivo Atteggiamento rassegnato e passivo Autonomia Auspica l'autonomia ma l'atteggiamento è ambivalente e ostacolante Sessualità L'espressione della sessualità è vissuta con sorpresa, incredulità. Un ulteriore problema da affrontare Rapporto di coppia Delega Vite parallele Marginalità di un membro Relazione con i servizi Si relaziona in modo passivo Richieste limitate e consolatorie
  • 25. GENITORE RIFIUTANTE «Non è il figlio che volevo, mi ha rovinato la vita!» Lutto Affronta il lutto rifiutando il figlio, anche con rabbia Autonomia L’autonomia non è pensata Prevale la delega nella gestione del figlio Sessualità Rifiutata e vissuta come un problema grave Rapporto di coppia Diverse tipologie: conflittuale, esclusività Relazione con i servizi Interagisce in modo passivo ed aggressivo Richieste del servizio vissute come minaccia GABRIELLE UNA VOCE FUORI DAL CORO
  • 26. I SISTEMI AL LAVORO • È dipendente dalle opinioni degli esperti (operatori sociosanitari e insegnanti) • È passivo rispetto alle offerte educative e riabilitative provenienti dai servizi sociosanitari e educativi Genitore utente Genitore partner • Condivide le responsabilità dell’intervento relativo a sé e alla propria famiglia • È in grado di contribuire alla ridefinizione dell’offerta dei servizi situandosi in un rapporto di collaborazione
  • 27. I SISTEMI AL LAVORO • È periferico rispetto ai processi decisionali • È percepito come inadeguato rispetto alla cura e all’educazione dei figli Genitore utente Genitore partner • È attivo nel prendere decisioni e nella loro realizzazione • È ritenuto competente e capace di apprendere nuove competenze rispetto alle cure e all’educazione dei figli
  • 28. I SISTEMI AL LAVORO Gli operatori al lavoro per aumentare la consapevolezza rispetto: •alla loro idea di sessualità del disabile; •alla loro relazione con la sessualità; •alla loro posizione in famiglia e alla fase del ciclo vitale in cui sono inseriti; •al loro rapporto con le figure genitoriali. La professionalità nel sociale passa attraverso non solo le nozioni tecniche ma soprattutto la consapevolezza del proprio funzionamento.
  • 29. STUDIO DI PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA DOTT.SSA ORIETTA SPONCHIADO Psicologa - psicoterapeuta Mediatore familiare Consulente Tecnico d'Ufficio e di Parte Esperta in Terapie Interculturali Esperta in Psicologia Scolastica Piazza Menon, 2 31056 Biancade di Roncade (TV) Cell. 348 74 87 655 orietta.sponchiado@email.it www.orietta.sponchiado.it

Notes de l'éditeur

  1. Contenuti del test finale
  2. Contenuti del test finale
  3. Metti cinepresa con il titolo anna dei miracoli
  4. Controlla chok come si scrive e questo dappertutto.
  5. Contenuti del test finale
  6. Contenuti del test finale
  7. Contenuti del test finale qui metterei il simbolo della cinepresa con «cinquanta di questi anni)
  8. Contenuti del test finale qui metti un simbolo che rappresenti la narrazione, perché porto caso
  9. Qui metti cinepresa con film bisio
  10. Metti cinepresa con gabrielle
  11. Contenuti del test finale metti cinepresa bisio