2.
È
possibile
esistano
altre
civiltà
stanziate
nel
resto
del
nostro
Universo?
Sta8s8camente
parlando,
con
quante
probabilità?
3.
A
questa
domanda
ha
provato
a
rispondere
l’astronomo
Frank
Drake,
che
nel
1961
elaborò
una
formula
matema8ca
per
stabilire
le
condizioni
u8li
allo
sviluppo
della
vita
nello
spazio.
4. L’equazione
soIo
presentata
prevede
diverse
variabili,
per
la
maggior
parte
s8mabili
e
non
dimostrabili:
cambiare
il
valore
di
una,
ovviamente,
modificherebbe
radicalmente
il
valore
del
risultato
finale.
Ora
vedremo
nel
deIaglio
ciascuno
di
ques8
valori.
5.
N
si
riferisce
chiaramente
al
numero
di
civiltà
extraterrestri
presen8
nella
nostra
galassia
con
le
quali
si
può
ipo8zzare
di
stabilire
una
comunicazione.
6. A
tal
proposito,
lo
stesso
Drake
ideò
nel
1974
un
messaggio
radio,
chiamato
di
Arecibo.
Esso
illustra
graficamente
da8
rela8vi
al
nostro
sistema
numerico,
il
nostro
DNA,
la
popolazione
sulla
Terra,
il
nostro
sistema
solare...
7. Siccome
il
messaggio
impiegherà
25
000
anni
per
raggiungere
la
sua
des8nazione
(oltre
ad
ulteriori
25
000
anni
per
una
eventuale
risposta)
il
messaggio
di
Arecibo
è
più
una
dimostrazione
delle
conquiste
tecnologiche
raggiunte
dal
genere
umano
che
un
reale
tenta8vo
di
comunicazione,
perciò
la
sua
efficacia
è
tuI’ora
molto
discussa.
8. Tornando
all’Equazione,
R*
è
il
tasso
medio
annuo
con
cui
si
formano
nuove
stelle
nella
Via
LaIea,
che
si
oene
dividendo
il
numero
di
stelle
galache
(circa
300
miliardi)
per
l'età
della
Galassia
(circa
15
miliardi
di
anni).
10. ne
il
numero
medio
di
piane8
per
sistema
solare
in
condizioni
di
ospitare
forme
di
vita
11. fl
è
la
frazione
di
piane8
ne
su
cui
si
è
effevamente
sviluppata
la
vita
12. Fi
è
la
frazione
di
piane8
fl
su
cui
si
sono
evolu8
esseri
intelligen8
13.
14.
15. Infine
L
è
la
s8ma
della
durata
di
queste
civiltà
extraterrestri
16. In
questa
equazione
l’unico
termine
abbastanza
sicuro
è
R,
per
il
resto
occorre
formulare
ipotesi
del
tuIo
gratuite.
17.
Drake
suppone
che
aIorno
ad
una
stella,
come
nel
caso
del
nostro
sistema
solare,
ci
sia
soltanto
un
pianeta
adaIo
alla
vita
E
che
là
dove
ci
siano
condizioni
adaIe
allo
sviluppo
della
vita,
questa
evolva
sempre
naturalmente
verso
forme
di
vita
intelligente.
18. Vediamo
dunque
alcune
condizioni
necessarie
affinché
si
sviluppi
la
vita
in
un
sistema
solare;
naturalmente
ipo8zziamo
che
sia
simile
a
quella
verificatasi
sul
nostro
pianeta.
19. In
primo
luogo,
al
centro
dovrebbe
esserci
una
stella
singola.
Un
sistema
di
stelle
doppie
o
mul8ple
renderebbe
difficoltoso
lo
stabilirsi
di
orbite
planetarie.
20. Per
quan o
riguarda
le
con izioni
cui
dovre ero
soIostare
i
piane8,
la
massa
dov ebbe
essere
abbastanza
abbond nte
da
traIenere
un'atmosfera
contenent
gli
elemen8
base
della
vita
quali
idrogeno,
carbonio,
azoto
e
ossigeno,
ma
non
dovrebbe
raggiungere
le
dimensioni
di
Giove,
perché
l'eccesso
di
idrogeno
distruggerebbe
le
molecole
biochimiche.
21. L'orbita
del
pianeta
dovrebbe
essere
quasi
circolare,
per
evitare
escursioni
termiche
e
variazioni
luminose
troppo
violente.
Dovrebbe
poi
essere
posto
ad
una
distanza
tale
dalla
stella
centrale
da
mantenere
la
temperatura
media
a
valori
acceIabili
(fra
-‐20
e
+70
°C
circa)
22.
23. TuIavia
una
piccola
minoranza
di
bioastronomi
ri8ene
che
la
vita
non
debba
necessariamente
avere
la
stessa
origine:
essa
potrebbe
essere
molto
più
diffusa
di
quanto
si
pensi,
poiché
non
sarebbe
necessariamente
soggeIa
a
tuIe
le
restrizioni
che
le
nostre
forme
di
vita
terrestre
richiedono.
26. Un
sistema
di
materia
capace
di
interagire
con
l'energia
e
di
usarla
per
diventare
un
sistema
ordinato
27. Infine,
abbastanza
tempo
a
disposizione
per
costruire
quella
complessità
che
è
associata
alla
vita.
28. Fra
l'altro,
non
si
esclude
la
possibilità
della
formazione
di
forme
di
vita
in
un
liquido
diverso
dall'acqua,
come
per
esempio
l'ammoniaca,
e
una
vita
basata
su
minerali
anziché
sul
carbonio.
29. In
conclusione,
dopo
aver
analizzato
alcune
delle
condizioni
necessarie
allo
sviluppo
della
vita,
riepiloghiamo
brevemente
i
valori
che
l’Equazione
prevede:
30. In
base
alle
previsioni
di
Drake
possono
esistere
375
miliardi
di
piane9
abita9
nella
sola
Via
LaIea
e
tu
con
forme
di
vita
intelligente.
31. Se
anche
una
piccola
parte
di
esse
fosse
in
grado
di
comunicare
nello
spazio,
ne
risulterebbero
milioni
di
società
evolute
in
potenziale
contaIo
le
une
con
le
altre.
32. A
livello
cosmico,
il
numero
arriverebbe
quasi
a
3
miliardi
di
miliardi…
33. Si
traIa
di
un
conto
estremamente
incerto,
tuIavia
Drake,
e
con
lui
i
più
appassiona8
fautori
del
progeIo
SETI
(Search
for
Extra
Terrestrial
Intelligence)
34.
I
proseli8
sono
cresciu8
di
numero,
si
sono
tenu8
convegni
scien8fici
sull'argomento,
e
l'Unione
Astronomica
Internazionale
ha
fondato
un'apposita
commissione
dedicata
alla
bioastronomia.
35. Fon8:
"L'universo
alle
soglie
del
Duemila",
Margherita
Hack,
1995
Equazione
di
Drake
–
SETI:
la
ricerca
della
vita
di
Ron
Hipschman,
The
Planetary
Society
Equazione
di
Drake
–
Quante
civiltà
extraterrestri?
Di
Piero
Angela
SETI
Italia.org