1. Gestione Naturale
IN QUE-
STO NU-
MERO:
del Cavallo domestico
N E W S L E T T E R N 1 G E N N A I O 2 0 1 2
Newsletter:
obiettivi e
scopi Newsletter: obiettivi e scopi
Alimentazio-
ne Naturale Questa Newsletter nasce mento inerente la Gestio-
con lo scopo di informare tenuta dal Dott. Stefano
ne Naturale del cavallo) e
Caso clinico
gli interessati sulle varie Sabioni.
almeno un articolo su un
Come sceglie- tematiche riguardanti la La collaborazione, intesa caso gestito da uno dei
re una buona
Gestione Naturale del Ca- come “lavoro in team”, fa’ pareggiatori o dei Medici
lettiera
vallo Domestico. E’ rivolta di questa newsletter lo Veterinari della scuola.
a prioprietari di cavalli,
Troverete inoltre notizie
allenatori, appassionati e a
inerenti eventi e/o manife-
tutti coloro che hanno
stazioni inerenti questa
scelto o stanno valutando
tipologia di Gestione del
l’idea del cambio gestiona-
Cavallo
le.
Buona lettura a tutti!!!
Questo mezzo informativo
e “formativo” nasce dalla strumento per raccontare
collaborazione di alcuni e condividere esperienze
Medici Veterinari– pareg- sulle tematiche sopra-
giatori e di altri pareggiato- citate.
ri, che hanno frequentato e Ci proponiamo di offrirvi
terminato con successo la un’uscita bimestrale, dove
scuola Olistica sulla Ge- troverete articoli generici
stione Naturale del Cavallo (cioe’ riguardanti un argo-
Come scegliere una buona lettiera
La scelta della lettiera deve esse- utilizzato. Versatile, con una buo- considerare in casi di allergie
re fatta in base alle seguenti ca- na assorbenza e di buon prezzo. Cocco: sconsigliata. Riscontrati
ratteristiche : di facile pulizia, Evitare quello troppo fine e magri numerosi problemi di allergie o
deve avere un buon potere preferirne uno depolverizzato. irritazioni.
assorbente, di facile smalti- Materassi in gomma: si posi-
mento e possedere un buon Enzimi: lettiera di ultima gene-
zionano all’interno del box e razione. Soprattutto per i cavalli
rapporto qualita’/prezzo. Le permettono il deflusso delle deie-
piu’ comuni in commercio sono: scalzi e’ sconsigliata in quanto si
zioni se montati correttamente. produce, durante il processo di
Paglia: la “tradizionale”.Puo’ Posono essere utilizzati tal quali degradazione operato dagli enzi-
risultare difficile da pulire(diventa o con poco truciolo in superficie. mi presenti, una gran quantita’ di
molto pesante!!) e da smaltire. Pellet: ottima soluzione soprat- calore che puo’ “scaldare “ trop-
Truciolo: il piu’ comunemente tutto per eliminare le polveri. Da po i piedi.
2. PAGINA 2
Alimentazione Naturale di Benedetta Nesti, Medico Veterinario
L’Alimentazione e’ uno dei il corretto allineamento delle fornire ai nostri cavalli do-
cardini della Gestione Naturale arcate dentarie) e di numero mestici, la possibilita’ di
del cavallo. Una corretta ali- sufficiente a permettere una alimentarsi in maniera co-
mentazione e’ costituita da un completa e totale masticazione stante nelle 24 ore, offren-
piano alimentare dove tutti i dell’alimento. Un controllo annu-‐ do, ove possibile e se indi-
nutrienti siano bilanciati, dove ale della bocca da parte del Vete- cato per ogni singolo sog-
la razione giornaliera sia effet- rinario e’ buona norma per verifi-‐ getto, la continua assunzio-
tivamente consumata e che carne la condizione. L’apparato ne di erba e/o fieno. La cor-
fornisca il sufficiente apporto digerente e’ costituito da retta assimilazione dei nu-
nutrizionale specifico per ogni un’insieme di organi che operano trienti e’ influenzata, oltre
singolo soggetto. Perche’ que-‐ in sinergia per l’assorbimento che come detto sopra dalla
L’alimentazione e’ masticazione, anche dalla
sto avvenga e’ necessario ana-‐ delle sostanze nutritive. Grazie ai
uno dei cardini della
lizzare ogni cavallo e capire, in meccanismi di masticazione della presenza di eventuali paras-
Gestione Naturale.
base al suo metabolismo, al bocca, alle contrazioni muscolari siti che, se in numero trop-
peso corporeo, all’eta’, al tipo intestinali, all’azione chimica po elevato, possono com-
di lavoro quali sono le effettive dell’acido cloridrico prodotto petere con l’assorbimento
Non esiste una “ necessita’ caloriche ed energe-‐ nello stomaco, all’azione della delle sostanze. Una appro-
tiche. bile prodotta dal fegato e priata gestione delle sver-
dieta corretta per
all’azione fermentativa dei batte-‐ minazioni risulta quindi
tutti”, ma ogni Il cavallo e’ un erbivoro pasco-
ri presenti nel grosso intestino, si punto cruciale per una cor-
latore: la specie equina, infat-
singolo cavallo ha la riduzione del cibo in parti, retta alimentazione.
ti, e’ una di quelle in grado di
le quali verranno poi assorbite. E’ Gli elementi per una ALI-
necessita di ricavare energia e nutrimento
interessante notare come il caval- MENTAZIONE NATURALE
dall’erba, dai foraggi e anche
un’analisi lo sia provvisto di uno stomaco
dai cereali. Questo e’ possibile sono: Fieno di prato polifita,
soggettiva in base molto piccolo rispetto agli altri erba , cereali (se necessari),
soprattutto grazie all’anatomia
comparti dell’apparato digerente: olii vegetali, erbe medicinali
ai propri e alla fisiologia degli apparati
il compartimento gastrico infatti e frutta e verdura fresche.
buccale e gastro-intestinale.
fabbisogni. ha una capacita’ che va’ da 7,5 a
La prima digestione avviene 15l, rispetto a quella del grosso Il FIENO è prodotto taglian-‐
nella bocca grazie alla macera- do l’erba di un prato ad uno
intestino che e’ di 50-60l. Questo
zione e alla tritura- stadio vegetativo ben preci-
perche’, in Natura, il cavallo e’
zione degli ele- so (di solito, la fioritura),
un’animale che pascola e assume
Adeguata essiccato e successivamen-
menti anche molto cibo continuamente, facendo
gestione te raccolto in balle di varia
fibrosi operata dai transitare le ingesta molto velo-
della tavola forma. Il migliore e’ quello
denti(soprattutto i cemente tramite il piccolo intesti-
dentaria e di prato polifita, cioe’ quello
pre-molari e mola- no (compartimento deputato alla
delle paras- in cui le componenti erba-
sitosi inte- ri).Per far cio’ e’ digestione e all’assorbimento di
cee siano varie. Rispetto
stinali. necessario che i carboidrati, grassi e proteine) nel all’erba ha meno acqua
denti siano in buo- grosso Intestino dove avviene la (15%), e perde parte del
ne condizioni fermentazione e l’assorbimento suo valore nutritivo durante
(senza punte, unci- della cellulosa (la porzione fibrosa l’essiccamento.
ni o mal occlusioni degli alimenti vegetali). Da tutto
che impedirebbero questo si evince la necessita’ di
GESTIONE NATURALE
3. NEWSLETTER N 1 PAGINA 3
Il miglior fieno da comprare è quello
giovani. I piu’ “sicuri” sono i semi care da un punto di vista calorico.
con più di 6 mesi e meno di 18 (dopo
di girasole, l’avena, la crusca, i Viene aggiunta alla dieta per aumen-
la qualità del fieno comincia a dete-
semi di lino e la soia. I semi di tare la quantita’ di fibra e migliorare
riorarsi). L’ERBA pascolata rappre-
girasole sono ricchi in grassi insa- l’appetibilita’ della razione. La soia
senta il miglior foraggio per il cavallo
turi, hanno un elevato contenuto rappresenta il cereale con maggior
di Vit. E, buona quantita’ di ma-‐ contenuto proteico (circa il 40 %); va’
crominerali (P,Mg,K,Ca) e forni- quindi somministrata per effettiva
scono una buona quantita’ di necessita’ (cavalli in lavoro molto
fibra grezza (fondamentale per il intenso, puledri in accrescimento se
transito intestinale). L’avena, necessario o fattrici in lattazione). Gli
possibilmente intera e non decor- olii vegetali rappresentano, invece,
ticata, e’ cereale ricco in carboi-‐ una buona integrazione calorica sen-
drati, ma con bassa percentuale za sovraccaricare a livello energetico .
(fino a 50kg al giorno!) nell’erba più
di amido (che e’ la componente Sono rappresentati dall’olio di lino, di
dell’80% del peso è rappresentato da
che vogliamo evitare per non girasole, di mais e di riso. Solitamente
acqua. Il cavallo deve essere immesso
sovraccaricare in zuccheri la die- si consigliano cicli di 30 giorni, con
in un prato sufficientemente grande
ta) e inoltre una buona percentu- somministrazione giornaliera di circa
per poter scartare le erbe non gradite
ale in fibra (circa il 12%) che coa- 100 ml. Il contenuto calorico della
e scegliere invece le migliori. La com-
diuva le fermentazioni intestinali. dieta aumenta considerevolmente
posizione dell’erba di pascolo non è
I semi di lino devono essere for- con l’olio; una tazza (circa 100 ml)
sempre costante (varia a seconda del
niti integrali, estrusi o cotti. Sono puo’ sostituire in termini di energia
tipo di vegetali, della temperatura,
ricchi di lipidi (circa il 40%) e han- 1,5 litri di avena. Le erbe medicinali
delle ore di sole , della stagione etc.).
no un buon contenuto proteico apportano vitamine,minerali e oligoe-
I Cereali rappresentano un’elemento
(circa il 22%). La Crusca e’ un ce-‐ lementi; possono essere reperite in
di integrazione per cavalli in attivita’
reale che varia molto la sua com- pascoli selvatici oppure seminate o
sportiva o con intesa attivita’ metabo-‐
posizione a seconda della frazio- ancora acquistate essiccate. Frutta e
lica e devono essere forniti in una
ne di glume o endosperma (la verdura fresche sono un’altra fonte
quantita’ massima di 2 kg al giorno.
porzione piu’ nobile dei cereali) di vitamine, oligoelementi e zuccheri
L’ingestione eccessiva di quote consi-‐
presenti. Viene classificata tra gli semplici. Possono essere offerte sen-
derevoli di cereali può portare a di-
“zavorranti”ovvero tra quei com-‐ za grossi rischi, l’importante e’ che
verse patologie (diarrea, coliche e
ponenti utilizzati per il riempi- l’integrazione sia graduale e costante.
laminiti) ,obesità, iperattività, predi-
mento gastrico, senza sovraccari-
sporre a patologie scheletriche nei
Zak : un caso di transizione di Valentina Mauriello, Medico Veterinario
Zak e’ un castrone trottatore di 9 anni con alcuni tratti erbosi, lo stesso che ri- gliere il piede scalzo, affidandosi a un
ritirato dalle corse e convertito a cavallo da trova in passeggiata. Durante I mesi inver- pareggiatore professionista, sono
sella. L’attivita’ fisica alla quale e’ sottoposto nali (da Ottobre a Marzo), per il minor state di natura etica, a favore di un
consiste in passeggiate e trekking sull’Ap- utilizzo del cavallo, il proprietario decide di maggior benessere del proprio com-
pennino Modenese. Vive in un pascolo di togliere I ferri e all’occorrenza far pareg- pagno equino. Al momento del primo
circa 3 ettari insieme ad altri cavalla e giare il cavallo dal maniscalco, per poi rifer- pareggio (Marzo 2011), I piedi di Zak
viene alimentato con fieno di prato polifita rarlo in vista della bella stagione. Le moti- mostravano la tipica struttura di un piede
ad libitum. Il terreno del pascolo e’ un vazioni che lo hanno portato, nella ferrato (fig.1), allungato e contratto a livello
misto tra terreno battuto e terra smossa, primavera 2011, a decidere di sce- dei glomi, con punta lunga, lacune del fet-
4. Figura 1
Durante il movimento
si poteva notare come il cavallo atterrasse al
suolo di piatto. Il proprietario riferiva che
uno dei problemi maggiori consisteva nel
fatto che il cavallo inciampasse frequente-
mente rischiando di cadere. Dal secondo
pareggio, a un mese di distanza dal primo, il
cambiamento di angolazione a livello di mu-
raglia era ancora piu’ evidente (fig. 2 ).
Figura 4
Zak e’ durato circa 6 mesi. In questo lasso
peggioramento che si manifesta con mag-
temporale si succedono 3 fasi (fig. 4) :
gior sensibilita’ del piede, andatura incerta
-Nella prima fase avvengono rimaneggia- e ascessi nella parte posteriore del piede.
Figura 2 menti nella struttura interna dello zoc- Se il cavallo viene correttamente gestito in
Con i successivi colo quali: ripristino della circolazione, questa fase (di circa 2 mesi) si ha il ripristi-
pareggi, effettuati regolarmente ogni 2 mesi, dell’innervazione, quindi della no della corretta biomeccanica del piede
lo zoccolo si e’ allargato a livello dei glomi e sensibilita’ e della propriocezione, il mi- (elaterio e atterraggio talloni) e il migliora-
accorciato in punta, consentendo al cavallo glioramento qualitativo delle lamine e mento della qualita’ del cuscinetto digitale
di trovare il suo punto naturale di stacco e l’irrobustimento della suola, che si rivela che si irrobustisce.
favorendo l’atterraggio di talloni ( raggiunto la parte piu’ sensibile, con la formazione
gia’ al terzo pareggio– a tre mesi dal primo) -Nella terza fase si ottiene uno zoccolo
di calli adeguati se e dove necessari.
(fig.3). funzionale al tipo di terreno e al tipo di
Durante questa fase si ripristina, almeno par-
lavoro effettuato dal cavallo se si effettua
zialmente, la corretta morfologia dello zocco-
un allenamento graduale e una corretta
lo e delle strutture interne, ed e’ frequente la
stimolazione del piede.
formazione di ascessi nella parte anteriore del
piede. A livello temporale, per un cavallo gio- L’utilizzo delle scarpette come strumento
vane, sano, gestito in maniera corretta ( come terapeutico, nel caso di Zak non e’ stato
nel caso di Zak) questo periodo dura circa 3 necessario, non solo per la gestione otti-
mesi. male, ma perche’ e’ stato possibile rispetta-
Figura 3 re i tempi del cavallo, facendogli svolgere
-Nella seconda fase il cavallo inizia ad
un lavoro adeguato e graduale su il terreno
utilizzare la parte posteriore del piede,
piu’ adatto per le varie fasi e analogo a
Il periodo di transizione– definito come il che presenta notevoli deficit di sviluppo
quello presente nel pascolo dove il cavallo
periodo necessario al cavallo per avere ( zoccolo contratto, cuscinetto digitale
vive. Fino ad adattarsi a terreni difficili co-
uno zoccolo non piu’ dolente persino su non in grado di reggere il peso e il carico
me la ghiaia.
terreni “difficili” come la ghiaia– e’ sog- di lavoro) a causa della gestione tradizionale
gettivo e cambia da cavallo a cavallo; per precedente e della ferratura. Per questo moti- Il periodo di transizione che, a seconda
vo, in questa fase diversi cavalli mostrano un del cavallo puo’ essere piu’ o meno sin-
tomatico, ci fornisce un’idea di quanto
lo zoccolo era stato modificato
L’ascesso in transizione
La manifestazione che piu’ preoccupa i pro-‐ prio indicatore di guarigione poiche’ rappre-‐ necessario, con impacchi, rimedi omeopatici,
prietari durante la transizione e’ la formazi-‐ senta la riparazione di tessuto danneggiato, drenaggio dell’ascesso e utilizzo delle scar-‐
one di ascessi, ed e’ quasi la regola che ven-‐ necrotico presente all’interno dello zoccolo, pette. Gli antibiotici rallentano questo proc-
gano scambiati, soprattutto da veterinari che che viene colliquato, trasformato in pus e esso e non dovrebbero essere utilizzati se
non conoscono il piede scalzo, per l’esito di rimosso verso l’esterno. In un cavallo scalzo non in casi eccezionali.
sobbattiture. L’ascesso che si presenta du-‐ in gestione naturale il tempo di guarigione e’
rante la transizione e’ invece un vero e pro- di 3/5 giorni e deve essere trattato, solo se