4. L’INIZIO
Durante la prima guerra mondiale (1914-1918) si compie, nell’area dell’ex impero
ottomano, in Turchia, il genocidio del popolo armeno (1915 – 1923), il primo del
XX secolo.
Il governo dei Giovani Turchi, preso il potere nel 1908, attua l’eliminazione
dell’etnia armena. Il movente principale è da ricercarsi all’interno dell’ideologia
panturchista, che ispira l’azione di governo dei Giovani Turchi, determinati a
riformare lo Stato su una base nazionalista, e quindi sull’omogeneità etnica e
religiosa. La popolazione armena, con le sue richieste di autonomia poteva
costituire un ostacolo ed opporsi al progetto governativo. L’obiettivo degli
ottomani era la cancellazione della comunità armena come soggetto storico,
culturale e soprattutto politico. Non secondaria fu la rapina dei beni e delle terre
degli armeni. Il 24 aprile del 1915 tutti i notabili armeni di Costantinopoli
vennero arrestati, deportati e massacrati.
5. PRIMO MASSACRO
Nel 1890 nell'Impero Ottomano si contavano
circa 2 milioni di armeni, in maggioranza
cristiani-ortodossi. Gli armeni erano
sostenuti dalla Russia nella loro lotta per
l'indipendenza, poiché la Russia aspirava ad
indebolire
l'Impero
ottomano
per
annetterne dei territori ed eventualmente
appropriarsi di Costantinopoli. Per reprimere
il movimento autonomista armeno, il
Governo ottomano incoraggiò fra i curdi,
sentimenti di odio anti-armeno.
L’oppressione che dovettero subire dai curdi
e l’aumento delle tasse imposto dal governo
turco esasperò gli armeni fino alla rivolta,
alla quale l'esercito ottomano, affiancato da
milizie irregolari curde, rispose assassinando
migliaia di armeni e bruciandone i villaggi
(1894).
7. SECONDO MASSACRO
Nel periodo precedente la prima guerra mondiale all'impero ottomano era
succeduto il governo dei « Giovani Turchi ». Nella notte tra il 23 e il 24 aprile
1915 vennero eseguiti i primi arresti tra l'élite armena di Costantinopoli.
L'operazione proseguì l'indomani e nei giorni seguenti. In un solo mese, più di
mille intellettuali armeni, tra cui giornalisti, scrittori, poeti e perfino delegati al
Parlamento furono deportati verso l'interno dell'Anatolia e massacrati lungo la
strada. Nelle marce della morte, che coinvolsero 1.200.000 persone, centinaia
di migliaia morirono per fame, malattia o sfinimento. Queste marce della
morte furono organizzate con la supervisione di ufficiali dell'esercito tedesco
in collegamento con l'esercito turco, secondo le alleanze ancora valide tra
Germania e Impero Ottomano
8. • Governo
dei Giovani turchi
• 1915
• Pensieri nazisti
• Seconda deportazione
• Marcia della morte
9. LE CONSEGUENZE
Al termine della Prima Guerra Mondiale, in seguito alla sconfitta della
Turchia, cadde il regime dei "Giovani Turchi" ed il nuovo governo istituì controvoglia e per ingraziarsi le potenze europee vincitrici- una corte
marziale per giudicare i responsabili dello sterminio degli Armeni. Solo
alcuni fra i principali organizzatori del genocidio armeno furono poi
uccisi da parte di giustizieri armeni. Non ci fu quindi una Norimberga
per il genocidio armeno che rimase così impunito. Lo stato turco smise
di perseguire i responsabili , incamerò tutti i beni mobili ed immobili
appartenenti agli armeni e diede inizio alla mistificazione della storia,
prima non parlando mai dello sterminio degli armeni e, negli ultimi
decenni, negando apertamente l'avvenuto genocidio Nel 1993,
d'accordo con i rivoltosi del parlamento russo la Turchia preparò
un'invasione dell'Armenia, che però non avvenne grazie alla sconfitta dei
rivoltosi. Dal 1992 la Turchia mantiene chiuso il confine con l'Armenia,
non consentendo il transito di merci e persone da e per l'Armenia.
10. • Caduta del governo dei “Giovani Turchi”
• Negazione sterminio armeno
• 1933 invasino Armenia, ma che non avvenne
• 1992 chiusura conflitto Armenia