Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Copione spettacolo teatrale 2010
1. SPETTACOLO TEATRALE: “La circolazione stradale in area urbana”
A.S. 2009/2010
RUOLI
Assistenti tecnici : Grosso Giorgio – Venditti Pasquale
Riprese: Grosso Giorgio
Referenti progetto : Tozzi Carla e Borio Danilo
Presentatrice : Sanfilippo Milena
PROTAGONISTI
Prof.ssa Tuzzi: Sanfilippo
Pirata Barbanera: Ietto
Ciclista : Bullaro
Strisce pedonali : Charris, Pisicchio, Matteja, Santoiemma, Valfrè, Parise.
Pedone modello : Cerrato
Assistente al Computer: Poppa
Infermieri 118: Barbero, Pisicchio, Charris
Strisce pedonali: Charris, Pisicchio, Matteja, Santoiemma, Valfrè, Parise.
Corpo di ballo Musical: Charris, Pisicchio, Matteja, Santoiemma, Valfrè, Parise.
Vigile: Foscaldi
Ragazza 1 e ragazza 2: Barbero, Antoniazzi
Spettatore: Di Gaetano
Semaforo rosso: Antoniazzi
Semaforo verde: Lika
Semaforo giallo: Mangione
Pedone 1 – segnaletica verticale: Zingales
SCALETTA
1. PRESENTAZIONE
2. PARTE 1 – Presentazione del progetto “Ti Muovi” – la BICI
3. PARTE 2 – La velocità
4. PARTE 3 – I segnali stradali
5. PARTE 4 – La segnaletica verticale
6. PARTE 5 – La segnaletica orizzontale
7. CONCLUSIONE
PARTE 1
PROF.SSA TUZZI: Buongiorno a tutti, sono la Prof.ssa Tuzzi, referente del progetto “Ti
Muovi” presso questo Istituto. Prima di iniziare desideravo ringraziare i Vostri insegnanti e
Voi tutti per essere intervenuti così numerosi.
Oggi ci occuperemo di educazione stradale, il progetto, è sponsorizzato dal C.R.E.S.S.
(Comitato regionale educazione sicurezza stradale) e promuove un piano pluriennale in
tutte le scuole di ogni ordine e grado con il fine di ridurre drasticamente l’incidentalità
stradale. Nella nostra società gli incidenti mortali sulle strade, sono una drammatica realtà
2. si è quindi pensato organizzare nelle scuole delle attività finalizzare a promuovere una
cultura della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile tra le nuove generazioni.
Il nostro istituto ha aderito ai seguenti sottoprogetti:
1. Circolazione stradale in area urbana
2. Sistemi di protezione
3. Preferisco camminare
4. Preferisco i mezzi pubblici
5. Il conducente designato
Con le classi prime ci occuperemo di “circolazione stradale in area urbana”. Che significa
organizzare delle attività che ci permettano di comprendere il senso della norma stradale e
della conseguente motivazione al rispetto della stessa e dovremo cercare di capire l’utilità
dei limiti di velocità imposti dal nuovo C.D.S. in area urbana.
Iniziamo quindi con A.B.C. della segnaletica stradale……
(tutto il testo scritto e proiettato sul maxi schermo su slide)
Ingresso dalla porta al fondo della Aula Magna del ciclista
CICLISTA: la BICI!!!!! La BICI!!!!!! Eccolaaaaaa….. (drinnn…drinnnn…. Suono del
campanello della bicicletta)
Con il cestino, il caschetto e la trombetta…corro, corro, corro.. sulla bicicletta; corro in
mezzo al traffico e limito lo smog, risparmio la benzina e nello stesso tempo faccio
sport….per un mondo più pulito questo è il segreto…..
Sale sul palco tenendo la bici con le mani…
PROF.SSA TUZZI: sono d’accordo, ma io non stavo parlando della BICI… .ma dell’…….
CICLISTA: Puoi viaggiare in tondo inizia a fare dei circoli sul palco oppure andare
dritto.. esce dal circolo e investe quasi la professoressa… Da quando ho incontrato la
bicicletta, non sono più lo stesso la mia vita è migliorata e non sono più depresso….
Spingo sui pedali e arrivo molto in fretta…. Corro corro corro sulla bicicletta, (drinnn…
drinnnn…. Suono del campanello della bicicletta)
PROF.SSA TUZZI: adesso bastaaaa!!!! Esca con questa bicicletta!!! Devo finire la mia
lezione sull’A.B.C. del Codice della Strada….. Si ripresenti quando parlerò delle norme
che regolamentano il transito dei velocipedi sulle piste ciclabili….
PARTE 2
PROF.SSA TUZZI: bene ragazzi…. bene per modo di dire…. ritorniamo alla nostra
lezione e affrontiamo il tema della “velocità”. Le nuove norme prevedono una serie di
articoli destinati a regolamentare la condotta di guida con il fine di salvaguardare la
sicurezza stradale, in vista di una protezione dell’incolumità personale. Tali norme
impongono all’utente della strada di conformare la propria condotta di guida alle comuni
regole di prudenza e diligenza. Possiamo quindi introdurre a questo punto il concetto di
“velocità adeguata”. Il conducente deve regolare la velocità del veicolo alle condizioni
della strada, del traffico e soprattutto, rispettare la segnaletica che impone i limiti di
velocità in base alla classificazione amministrativa delle strade (autostrade, strade extra-
urbane, urbane, etc.) e dei veicolo (cicli, motocicli, auto, etc.).
Purtroppo, spesso questi limiti sono violati e periodicamente abbiamo notizie di incidenti
stradali mortali, causati da quelli che comunemente chiamiamo “PIRATI…………della
strada” (slide con immagine di incidente grave)
3. (tutto il testo scritto e proiettato sul maxi schermo su slide).
Ingresso improvviso alla parola Pirata… del Pirata Barbanera con in una mano una
sciabola sguainata e nell’altra una bottiglia di rum
PIRATA BARBANERA: Chi mi ha chiamatooo????? chi mi ha evocatoooo????
PROF.SSA TUZZI: e tu chi sei? il carnevale è già finito da tempo….
PIRATA BARBANERA: Mi presento, sono il famoso Edward Teach, meglio noto come
Barbanera, il terrore del mar dei Caraibi…(risata fragorosa ah! ah! ah!). ma che nave è
mai questa!!!!! Dove sono finito????? Dov’è la mia ciurma?????
PROF.SSA TUZZI: questa non è una nave… è l’aula magna dell’Europa Unita.
PIRATA BARBANERA: L’Europa unita? Cos’è l’Europa Unita? Una colonia? Un territorio
da conquistare????
PROF.SSA TUZZI: L’Europa unita è una scuolaaaaa!!!! E comunque io non sono qui per
spiegare a lei che cos’è una scuola, mi lasci continuare la mia lezione.
PIRATA BARBANERA: Orsù segnorita, la smetta di cianciare, raccolga la sua spada e
porti i miei omaggi al re di Spagna.
PROF.SSA TUZZI: Il re di Spagna…. Filippo…Filippo…dove ti sei cacciato…. quando
servi non ci sei maiii… presto chiama la polizia, i vigili del fuoco, il 118 siamo invasi da
extraterrestri travestiti da piratiii…
PIRATA BARBANERA: dov’è la mia nave? La mia ciurma????? Le mie scialuppeee??
Tutto svanito… Presto tutti sotto la coperta, pronti ad issare le vele…
PROF.SSA TUZZI: Sotto coperta! Non sotto la coperta…. ma quale nave, ciurma,
scialuppe e vele… lei è un pazzo e per giunta inzuppato di rum…
PIRATA BARBANERA: viriamo di bordo, tutta la barra a sinistra….
Il pirata prende di forza sottobraccio la professoressa e la trascina a passo di
marcia per l’aula magna (inizia la canzone scaricata da youtube)
PIRATA BARBANERA: Posti di combattimento – TAMBURO (rullo di tamburo) Il pirata
prende di forza sottobraccio la professoressa e la trascina a passo di marcia per
l’aula magna (inizia la canzone scaricata da youtube)
E’ giunto il momento di andare a lottar, noi nulla temiamo siam figli del mar, offriamo al
nemico che liberi siam .. LIBERI… al mar delle onde su cui navighiam…temerario è colui
che a noi si opporrà – attenti a dex – già pronti alla rissa… forza dai issa..issa..E’ un’alba
di gloria..gloria.. per noi sorgerààà!!!
TUTTI INSIEME: Il pirata coinvolge tutto il pubblico (sul maxi schermo viene
proiettato il testo del ritornello)
Temerario è colui che a noi si opporrà siam pronti alla rissa… forza dai issa..forza dai
issa.. Temerario è colui che a noi si opporrà siam pronti alla rissa… forza dai issa..e
un’alba di gloria.. per noi sorgerààà!!!
4. UN’ALTRA VOLTA canta non borbottar è giunto il momento di andare a lottar noi nulla
temiam siam figli del mar, offriamo al nemico che liberi siam.. al mar delle onde su cui
navighiam.. temerario è colui che a noi si opporrà siam pronti alla rissa… forza dai issa.. è
un’alba di gloria..gloria.. per noi sorgerààà!!!
SI PARTE!!!!!
PROF.SSA TUZZI: si parte per dove? Lei può partire solo per la neuro.
SIRENA DELL’AMBULANZA
L’insegnante scappa mentre entrano i vigili del fuoco, i poliziotti fischiando e due
infermieri con una camicia di forza.
Il Pirata rincorso dai nuovi protagonisti esce di scena scappando e urlando frasi
senza senso.
INFERMIERI: Barbero, Pisicchio, Poppa, Charris.
PARTE 3
PROF.SSA TUZZI: Per essere sicuri in mezzo al traffico oltre alla vista e al nostro buon
senso ci sono altri fattori che ci aiutano a capire come comportarci, nello specifico la
segnaletica stradale. Essa è il linguaggio che la strada, come luogo sociale deputato alla
circolazione, utilizza per comunicare, ed è costituito da una serie di indicazioni visive o
sonore studiate per trasmettere in modo semplice e rapido messaggi che hanno la
funzione di regolare la circolazione di veicoli e pedoni. I segnali stradali si dividono in base
alla loro funzione e possono essere:
1. SEGNALI MANUALI
2. SEGNALI LUMINOSI
3. SEGNALI VERTICALI
4. SEGNALI ORIZZONTALI
5. SEGNALI COMPLEMENTARI
La segnaletica manuale rappresenta gerarchicamente, nell’ambito della segnaletica
stradale, la principale forma di comunicazione tra la strada ed i soggetti che vi circolano.
Ne deriva che le segnalazioni degli agenti del traffico (carabinieri, polizia stradale, guardia
di finanza e polizia municipale) sono prevalenti su ogni altra eventuale tipologia di segnale,
nonché sulle prescrizioni contenute nelle norme che disciplinano la circolazione
genericamente intesa.
La segnaletica luminosa regola il transito di pedoni e veicoli nelle intersezioni attraverso
l’accensione predeterminata delle diverse luci:
Semaforo rosso: fermarsi
Semaforo giallo: pericolo – rallentare
Semaforo verde: si può andare
Si alza uno spettatore che dice:
5. SPETTATORE: “Si, si noi siamo qui che parliamo dell’ed. Stradale, ma guardiamo in
faccia la realtà… il semaforo è sempre rosso!!!
Entrano I semafori (rosso, giallo e verde)
SEMAFORO ROSSO: non vi lamentate non è colpa mia se sono così bello e quando mi
vedete vi fermate a guardarmi e io divento tutto rosso!
SEMAFORO GIALLO: ed io che cosa dovrei dire che sono un mezzo colore e per questo
nessuno mi rispetta!!!
SEMAFORO VERDE: si, si, voi vi lamentate del fatto che gli utenti della strada sono
costretti a guardarvi, io invece divento talmente verde dalla rabbia che guardandomi
scappano via!
SPETTATORE: io non avevo intenzione di far litigare nessuno, volevo solo sapere se il
rosso ce l’ha con meee!!
SEMAFORO ROSSO: no, no, non si preoccupi, io non faccio discriminazioni!!! Io
arrossisco con tutti.
PARTE 4
PROF.SSA TUZZI: riprendiamo.. faticosamente la nostra lezione….
La segnaletica verticale è quella che generalmente si trova sul lato destro della strada ed
è fissata ad aste metalliche. I segnali verticali sono distinti in varie categorie:
segnali di pericolo;
segnali di precedenza;
segnali di obbligo;
segnali di divieto;
segnali di indicazione;
I segnali di precedenza possono avere forme e colori diversi. Indicano chi deve dare o
avere la precedenza.
Ci occupiamo adesso in particolare del segnale dello STOP
Entrano in scena un gruppo di ballerine che sulla base di “STOP DIMENTICA”
interpretata da Tiziano Ferro, iniziano a ballare una coreografia di danza moderna.
Sul maxi schermo vengono proiettate immagini di incidenti stradali
PROF.SSA TUZZI: ragazze cosa state facendo?
6. ALUNNE: ma Prof. non si ricorda!! siamo qui per il Musical!!!
PROF.SSA TUZZI: oggi non c’è lo spettacolo, oggi mi occupo di educazione
stradale….comunque visto che siete qui “sitzt.. cucc… platz…” sedetevi e
ascoltate..sicuramente può sono farvi bene ascoltare la mia lezione. La prima di voi che
disturba la spedisco dal Dirigente Scolastico.
ALUNNE: va beneeee… Profffff. Come vuole leiiiiii.
L’insegnante riprende la sua lezione
PROF.SSA TUZZI:
I segnali di divieto Sono di forma circolare con bordo rosso e vietano tassativamente
ai veicoli, e talvolta ai pedoni, alcuni comportamenti che potrebbero essere pericolosi.
L’insegnante viene interrotto dall’ingresso di una macchina di un marciapiede e di
un vigile. Dentro la macchina ci sono due ragazze che stanno parlando fra di loro,
una delle due inizia a truccarsi. Il vigile si avvicina alla macchina…
VIGILE: signorine! A scuola guida non vi hanno detto è non si può parcheggiare sui
marciapiedi?
RAGAZZA N. 1: Avevo il trucco sbavato e quindi ho pensato di dargli una ritoccatina.
VIGILE: Scuse! non avete visto il segnale del divieto di sosta?
RAGAZZA N. 1: Eh? Cosa? Ci vuole regalare una Crociera “COSTA”? Grazie lei è
veramente molto generoso, quando possiamo partire?
VIGILE: Ma cosa ha capito? Ho detto che qui non si può parcheggiare perché c’è il divieto
di sosta!
RAGAZZA N. 2: Ah! una maglia “LACOSTE”! Era meglio la crociera, ma ci accontentiamo
anche delle maglie firmate.
VIGILE: Visto che fate finta di non capire vediamo se una bella multa vi rinfrescherà le
idee sulla segnaletica stradale. Comunque mi piacerebbe proprio sapere chi vi ha dato la
patente.
RAGAZZA N. 2: Nessuno, la mia amica ieri compiva gli anni, così le ho regalato la
fotocopia della mia patente….
PROF.SSA TUZZI: Adesso basta!!!! Sono veramente stufa di tutti questi equivoci…..
lasciatemi continuare la mia lezione in santa pace, grazie…..
I segnali di obbligo ci impongono un particolare comportamento come per esempio: la
DIREZIONE OBBLIGATORIA.
Sul palco salgono (scala di dex) un ragazzo travestito da segnale stradale d’obbligo
– freccia verso l’alto” – e un pedone. (si posizionano sulla dex del palcoscenico). Il
7. pedone guarda il segnale stradale con stupore e cerca con movenze buffe di
spiccare il volo.
CORO: BARBERO, ANTONIAZZI, VICENTI.
Vorrei avere il becco
Per accontentarmi delle briciole
Concentrato e molto attento
Si, ma con la testa fra le nuvole
Capire i sentimenti quando nascono e quando muoiono
Perciò vorrei avere i sensi per sentire il pericolo
Se tutti quanti lo sanno ma hanno paura che l'amore è un inganno
Oh, ce l'ha fatta mia nonna per 50 anni con mio nonno in campagna
Più o meno come fa un piccione
Lo so che e brutto il paragone
Però vivrei con l'emozione
Di dare fiducia a chi mi tira il pane
PROF.SSA TUZZI: scusa, ma …. cosa stai facendo?
PEDONE: sto cercando di rispettare il segnale stradale che mi dice di volare… ma io non
ci riesco!!!!
PROF.SSA TUZZI: No…No…No quel segnale non indica che devi volare, ma sta a
significare che devi seguire la direzione indicata, “sempre diritto”, ecco..appunto.. quindi
vada diritto!!! (rivolta al pubblico) Povera me…. È un’ora che spiego.. e costui non ha
ancora capito nulla…
Escono di scena il pedone e il segnale stradale.
PROF.SSA TUZZI: Allora…ritorniamo a noi, stavamo parlando dei segnali d’obbligo, fra
questi troviamo anche quello che ci indica una PISTA o una CORSIA riservata
esclusivamente alle biciclette; che vieta il transito a tutti gli altri utenti….
Ingresso dalla porta al fondo della Aula Magna del ciclista
CICLISTA: Ora finalmente è il mio momentooooo!!!! (drinnn…drinnnn…. Suono del
campanello della bicicletta) Corro… corro… corro… sulla bicicletta, spingo sui pedali,
muovendo la pedivella e nessuno mi può fermare perché sono sulla corsia
preferenziale…..PISTAAAAAAA!!!!!!!!!
PROF.SSA TUZZI: ancora tu!!!!!!, vattene!!!!, usa pure la corsia preferenziale basta che te
ne vaiii.
PARTE 5
PROF.SSA TUZZI:
La segnaletica orizzontale è rappresentata da:
8. 1. strisce longitudinali, tratteggiate o continue che dividono la carreggiata in corsie o sensi
di marcia, o segnalano corsie di emergenza.
2. strisce trasversali alle quali bisogna prestare la massima attenzione che sono: lo stop,
l’indicazione di precedenza e le strisce pedonali
A metà del discorso, dal fondo dell’Aula magna, 2 a dex e 2 a sin. Entrano le strisce
pedonali (con passo ritmato tipo trenino di capodanno)
La professoressa le guarda con aria sconcertata, ma continua il discorso………….
PROF.SSA TUZZI: sulle quali il pedone può attraversare la strada. Il mancato rispetto di
queste norme è causa di un elevato numero di incidenti stradaliiiiii….
Nel frattempo le strisce pedonali arrivano davanti al palco e si dividono per salire su
di esso due a dex e due a sin. Le strisce si sdraiano a terra dietro alla
professoressa, che termina il suo discorso.
PROF.SSA TUZZI: ma chi siete? E cosa ci fate qua con questo look stile pinguino?
STRISCE PEDONALI: eih! Bellaaaaa….. ci hai chiamato tu! Siamo le strisce pedonali!
L’insegnante bisbiglia qualcosa di incomprensibile e infastidita tenta di continuare il
suo discorso……
PROF.SSA TUZZI: bla..bla…bla……………….il pedone è anche lui un utente della strada
e pertanto ha dei diritti e degli obblighi da rispettare. Il pedone modello per attraversare la
carreggiata, deve servirsi degli attraversamenti pedonali
Entra dal fondo dell’Aula Magna il PEDONE MODELLO (vestito elegantemente) che
inizia a sfilare (sulla musica di uomini e donne), percorrendo il corridoio centrale
dell’A.M., arrivato sotto il palco assume pose buffe, quindi sale sul palco.
PEDONE MODELLO: (dopo essere salito sul palco) E’ qua la settimana della moda di
strada?
PROF.SSA TUZZI: ma quale moda e moda!!!! Siamo qui per il progetto “Ti Muovi”!
PEDONE MODELLO: ma allora sono nel posto giusto! Come devo muovermi? Così va
bene? O forse è meglio così? (pose strane e buffe).
PROF.SSA TUZZI: senta lei….non mi faccia perdere tempo!!!!! Sfili via insieme alle sue
strisce!!
PEDONE MODELLO: Sfilare? Sulle strisce? Nessun problema! Io mi adatto a tutto!
Mentre sta per fare il primo passo per calpestare le strisce….
STRISCE PEDONALI: (si alzano di colpo una alla volta) 1° Oh! 2° Mamma! 3° Mia!
(tutte insieme in coro) e tu vorresti scompigliarci I capelli???? (si alzano
sghignazzando ah!ah!ah!...) hai capito proprio male!
9. PEDONE MODELLO: (balbettando): ma….ma…io sono un pedone modello! Ho il diritto
di calpestarvi!
STRISCE PEDONALI: Nooooo….stai frescoooooo!!!!
Strisce e modello escono di scena rincorrendosi.
PARTE 6
I cartelli stradali entrano in dalle porte laterali dell’Aula Magna muovendosi sul ritmo
della musica di Bennato “SBANDATO”.
PRESENTAZIONE RUOLI (attori in ordine di apparizione con foto),
RINGRAZIAMENTI (CRESS, Dirigente Scolastico, D.S.G.A., tecnici di laboratorio)
MUSICA DI SOTTOFONDO
10. Vorrei avere il becco
Per accontentarmi delle briciole
Concentrato e molto attento
Si, ma con la testa fra le nuvole
Capire i sentimenti quando nascono e quando muoiono
Perciò vorrei avere i sensi per sentire il pericolo
Se tutti quanti lo sanno ma hanno paura che l'amore è un inganno
Oh, ce l'ha fatta mia nonna per 50 anni con mio nonno in campagna
Più o meno come fa un piccione
Lo so che e brutto il paragone
Però vivrei con l'emozione
Di dare fiducia a chi mi tira il pane
Più o meno come fa un piccione l'amore sopra il cornicione
Ti starei vicino nei momenti di crisi
E lontano quando me lo chiedi
Dimmi che ci credi e che ti fidi
Un giorno avevo il vento che mi accompagnava su una tegola
A volte sono solo e mi spavento, cosa cì fanno due piccioni in una favola?
Se tutti quanti lo sanno ma hanno paura che l'amore è un inganno
Oh, me l'ha detto mia nonna
«Lo sai quante volte non pensavo a tuo nonno?»
Più o meno come fa un piccione
E mica come le persone che a causa dei particolari
Mandano per aria sogni e grandi amori
Camminerò come un piccione a piedi nudi sull'asfalto
Chi guida crede che mi mette sotto
Ma io con un salto all'ultimo momento
Volerò ma non troppo in alto
Perché il segreto è volare basso
E un piccione vola basso
Ma è per questo che ti fa un dispetto
Ma è per questo che anche io non lo sopporto
Noi però alla fine resteremo insieme
Più o meno come fa un piccione
L'amore sopra il cornicione
Ti starò vicino nei momenti di crisi
E lontano quando me lo chiedi
Dimmi che ci credi
Ci sveglieremo la mattina, due cuori sotto una campana