Progetto ELI4U - Convegno Conclusivo - WP3 - Attività 4 - Comune di Firenze
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Edoardo Di Pietro – “Virtual Influencer vs Umano: Rubiamo il lavoro all’AI”
L'imperativo della riduzione delle emissioni climalteranti: motivazioni scientifiche, cultura della responsabilità, equità intergenerazionale
1. Stefano Caserini L'imperativo della riduzione delle emissioni climalteranti: motivazioni scientifiche, cultura della responsabilità, equità intergenerazionale
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3. Concentrazioni in atmosfera di biossido di carbonio, metano e protossido di azoto negli ultimi 2000 anni (Fonte: IPCC, Quarto Rapporto di Valutazione, Primo gruppo di lavoro, capitolo 2)
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5. Temperature globali nel periodo 1880-2009: variazioni rispetto alla media 1951-1980 (Fonte dati: GISS, 2007) “Il riscaldamento del pianeta è inequivocabile” (IPCC, 2007)
6. Temperature medie in Italia nel periodo 1865-2005, variazioni rispetto alla media 1961-1990 (Fonte dati: Brunetti et al., 2007)
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8. Il riscaldamento globale fa bene “ negazionismo climatico” testardo e irragionevole rifiuto delle evidenze scientifiche più robuste su cui la comunità scientifica ha raggiunto un consenso Niente sta cambiando Il clima è sempre cambiato L’uomo non c’entra Non dobbiamo preoccuparci Ormai è troppo tardi Fare qualcosa costa troppo
9. Ricostruzione delle temperature degli ultimi 2.000 anni nella zona Artica (latitudine superiore a 60°N), espresse in termini di variazioni rispetto al valore medio 1961-1990. Fonte: Kaufman D.S. et al. (2009) Recent warming reverses long-term arctic cooling. Science, 325, 1236-1239.
12. Estensione della banchisa glaciale artica in settembre nel periodo 1979-2009 (Fonte dati: NSIDC, 2007)
13. Variazione della temperatura superficiale (rispetto alla media dal 1901 al 2005): valori osservati e valori ricostruiti dai modelli climatici con tutte le forzanti (sopra) e con solo le forzanti naturali, esclusi i gas serra (sotto) (Fonte: IPCC-Quarto Rapportodi Valutazione, WG1, Fig. 9.5)
14. Proiezioni dei futuri cambiamenti climatici Le proiezioni climatiche prevedono che la temperatura media globale superficiale atmosferica nel 2100 potrebbe variare in un range, dipendente dagli scenari applicati e dai modelli usati, da circa 1,1 °C a 6,4 °C. (Fonte: IPCC, AR4, 2007)
15. Temperature globali ricostruite, osservate e proiezioni per il futuro. Variazioni rispetto alla media 1800-1900 (Fonte: Copenhagen Diagnosis, 2009) Aumento delle temperature globali
16. Fonte IPCC, TAR - 2001 Rischio per gli ecosistemi Rischio per eventi estremi Distribuzione degli impatti Impatti aggregati Rischio di discontinuità su grande scala Incremento di temperatura rispetto alle temperature medie del 1990 “Motivi di preoccupazione” per gli impatti dei cambiamenti climatici
17. Fonte: Smith et al. (2009) “Assessing dangerous climate change through an update of the Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) “reasons for concern”. PNAS. 2001 - TAR 2008 Le conoscenze scientifiche degli ultimi anni hanno aumentato le preoccupazioni per le conseguenze derivanti da incrementi di temperatura anche limitati
18. Proiezioni di variazioni e temperature e precipitazioni in Europa (modelli PMCDI , scenario -A1B). Top row: Annual mean, DJF and JJA temperature change between 1980 to 1999 and 2080 to 2099, averaged over 21 models. Middle row: same as top, but for fractional change in precipitation. Proiezioni per l’Europa e il bacino del Mediterraneo (Fonte: IPCC, WG1, Fig. 11.5) Variazione precipitazioni Variazione temperatura
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22. Mitigazione dei cambiamenti climatici : ridurre le emissioni e potenziare gli assorbimenti di gas serra Risparmio energetico ↔ tecnologie + “ stili di vita” Maggiore efficienza ↔ Cambiamento tecnologico Produzione di energia non fossile ↔ tecnologie Stoccaggio della CO 2 fossile ↔ tecnologie + pratiche agricole Numerosi studi hanno mostrato che la riduzione delle emissioni è possibile, sviluppando opportunamente alcune tecnologie Questo non significa che i cambiamenti saranno facili e indolori. La strada è percorribile, ma gli ostacoli non mancano.
23. Obiettivo di fondo: limitare l’incremento delle temperature globali a meno di 2°C rispetto ai livelli pre-industriali Picco globale entro il 2020 Emissioni globali: - - 50% entro il 2050 (rispetto al 1990) Paesi sviluppati: riduzione del 80-95% entro il 2050 (rispetto al 1990) Riduzione maggiore ?
24. www.wbcsd.org Worls Business Council for Sustainable development Facts and Trends to 2050, Energy and climate change Pacala e Socolow, Science, 305, 5686 , pag. 968-972 “Stabilization wedges”, Princeton Wedges Model INTERNATIONAL ENERGY AGENCY World Energy Outlook IPCC - Quarto Rapporto di Valutazione Terzo Gruppo di Lavoro (Mitigazione dei cambiamenti climatici) Potsdam Institute for Climate Impact Research Technology Options for Low Stabilisation - ADAM Model Comparison Molti gruppi di ricerca hanno studiato le potenzialità delle diverse tecnologie e pratiche a ridurre le emissioni globali, nonchè quale potrebbe essere il mix tecnologico più conveniente, ad esempio:
25. Gli scenari emissivi che prevedono riduzione delle emissioni per limitare la temperatura a 2°C prevedono riduzioni consistenti nei prossimi decenni
26. Lo studio “ADAM Comparison” ha confrontato i mix tecnologici proposti da diversi gruppi di ricerca, e i relativi costi 400 ppm non è raggiungibile senza CCS o maggior uso delle rinnovabili
33. Un accordo sulla ripartizione delle emissioni richiede il consenso sui principi alla base della negoziazione (es. equità, responsabilità, ecc) Come decidiamo cosa è giusto ? Come assegniamo il diritto alle emissioni future ? Uguali diritti tutti hanno lo stesso diritto a disporre delle future emissioni Responsabilità (“Polluter pay principle”): chi è più responsabile dell’attuale situazione deve assumersi un maggiore onere per risolverlo Sovranità i passati e attuali “usi e costumi” legittimano il diritto di una nazione ad emettere Capacità chi ha maggiori possibilità deve contribuire di più Comparabilità dello sforzo uguaglianza della perdita di benessere Bisogni basilari tutti devono poter soddisfare i bisogni di base; poi vengono altri diritti
34. Comparabilità dello sforzo uguaglianza della perdita di benessere Bisogni basilari tutti devono poter soddisfare i bisogni di base; poi vengono altri diritti Come definire i “bisogni basilari”? Cosa è necessario ? Come quantificare la “perdita di benessere” ? Capacità chi ha maggiori possibilità deve contribuire di più Chi ha maggiori possibilità?
35. Emissioni di gas serra nel 2005 dei 20 principali emettitori mondiali (espressi in milioni di tonnellate di CO 2 equivalenti in atmosfera; fonte dati: WRI, 2009)
36. Emissioni pro capite di gas serra nel 2005 (espressi in tonnellate di CO 2 l’anno, fonte dati: WRI, 2009)
37. Emissioni pro-capite Distribuzione regionale delle emissioni pro capite di gas serra nel 2000 rispetto alla popolazione (in milioni) in diverse nazioni o raggruppamenti di nazioni. Est Asia e Australia comprende: Giappone, Corea del Sud, Australia, Taiwan, Corea del Nord, Nuova Zelanda, Singapore. Federazione Russa comprende: Russia, Uzbekistan, Kazakhstan, Turkmenistan, Azerbaijan, Tajikistan, Kyrgyzstan, Armenia. Fonte dati: WRI, 2006
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39. 1 Week’s Food for a Family in USA: $ 342 1 Week’s Food for a Family in Chad: $ 1.37 Il cambiamento climatico è una grande questione etica e politica
40. S. Solomon et al (2009) Irreversible climate change due to carbon dioxide emissions. PNAS, February 10, 2009, vol. 106, no. 6, 1704–1709 Simulazione di S.Solomon: le emissioni crescono del 2% l’anno; raggiunto il livello massimo di CO 2 le emissioni sono “spente”. CO 2 Δ T Δ H mare solo espansione termica Il riscaldamento e l’innalzamento del mare riguarderà tutto questo millennio
What is WBCSD? The World Business Council for Sustainable Development (WBCSD) is a coalition of 170 international companies united by a shared commitment to sustainable development via the three pillars of economic growth, ecological balance and social progress. Our mission is to provide business leadership as a catalyst for change toward sustainable development, and to promote the role of eco-efficiency, innovation and corporate social responsibility. Disclaimer This brochure is released in the name of the WBCSD. Like other WBCSD publications, it is the result of a collaborative effort by members of the secretariat and executives several member companies. Drafts were reviewed by a wide range of members, so ensuring that the document broadly represents the majority view of the WBCSD membership. It does not mean, however, that every member company agrees with every word.
By 2050, global carbon emissions would need to be at levels similar to 2000, but also trending downward, in contrast to a sharply rising demand for energy over the same period. No single solution will deliver this change, rather we need a mix of options which focus on using energy more efficiently and lowering its carbon intensity. Changes in supply and demand can help us shift to a truly sustainable energy path. While change takes time, starting the process now and laying foundations for the future are matters of urgency, and business has a key role to play.
In order to achieve the long term objective of the UNFCCC, global emissions have to decline from 2020 on at the latest. This requires the participation of all countries: Graph shows kyoto parties with emission reduction targets in red, while future contributions from the USA and Newly industrializing countries like China and India are necessary, because of their huge share in global emissions. But the graph also shows the fundamental difference in per capita emissions which mirrors per capita income and thus ability to take agressive measures. Involving Developing countries has to reflect fairness principles like polluter pays, ability to pay and national development priorities and strategies.