SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  36
Télécharger pour lire hors ligne
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano

              Mappatura del fenomeno migratorio

A cura di Alice S. Boni – Excursus. Spazio di Formazione Partecipata



                  Progetto CEEP – ACLI 2012/2013:

 Società multiculturale e integrazione sociale nella realtà Lombarda
Sommario
Introduzione ...................................................................................................................................................... 3
Metodologia ...................................................................................................................................................... 4
La mappatura. Come si connota il fenomeno territorialmente? ...................................................................... 5
   Una rappresentazione demografica del fenomeno Italia, Lombardia e province......................................... 5
   Le dimensioni dell’integrazione: un’analisi a partire dai dati provinciali dei circoli del progetto CEEP...... 11
       Occupazione e disoccupazione ................................................................................................................ 11
       Titoli di studio e tipologia di lavoro svolta............................................................................................... 13
       Condizione abitativa ................................................................................................................................ 15
       Partecipazione sociale e religiosa ............................................................................................................ 16
   Il fenomeno migratorio nei comuni della rilevazione ................................................................................. 19
       Comune di Gallarate ................................................................................................................................ 19
       Comune di Castenedolo .......................................................................................................................... 22
       Comune di Triuggio.................................................................................................................................. 24
       Comune di Abbiategrasso........................................................................................................................ 26
       Quarto Oggiaro – Comune di Milano ...................................................................................................... 29
Conclusioni. Alcune chiavi interpretative della comunità in divenire ............................................................ 33
   Comunità in divenire ................................................................................................................................... 33
   Legame tra storia del territorio e presenza dei migranti ............................................................................ 33
   Territori di circolazione................................................................................................................................ 34
   Le seconde generazioni… chi è straniero .................................................................................................... 34
Fonti ................................................................................................................................................................. 35
   Bibliografia ................................................................................................................................................... 35
   Sitografia consultata .................................................................................................................................... 35




                                                                                                                                                                        2
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Introduzione

Il presente lavoro nasce all’interno del progetto CEEP 2012/2013 su Società multiculturale e integrazione
sociale nella realtà Lombarda. Un progetto sperimentale che vede coinvolti cinque circoli ACLI della
Lombardia: Abbiategrasso (in provincia di Milano), Castenedolo (in provincia di Brescia), Gallarate (in
provincia Varese), Triuggio (in provincia di Monza e Brianza, Quarto Oggiaro (comune di Milano).

La mappatura nasce con l’obiettivo di supportare la sperimentazione dei circoli nel proprio contesto
d'azione fornendo alcuni dati complessivi che vanno a integrarsi con quelli raccolti attraverso le esperienze
che ciascun circolo ha maturato rispetto al proprio territorio.

Attraverso questo lavoro più che fornire una rappresentazione corretta della realtà, si desidera contribuire
a costruire una rappresentazione della stessa più complessa e articolata, ma soprattutto partecipata.

Molto spesso conoscere quantitativamente un fenomeno non significa controllarlo e sapere, di
conseguenza, come gestirlo. I numeri tuttavia possono essere variamente usati e diventare sia supporto
sensibile a strumentalizzazioni, sia contribuire a svelare falsi immaginari che si creano intorno ad alcuni
episodi di cronaca, sia contribuire – insieme ad altre conoscenze, punti di vista e, soprattutto, il
coinvolgimento dei diretti interessati – a definire, programmare, progettare degli interventi. Il fenomeno
dell’immigrazione è spesso fatto oggetto di strumentalizzazioni rispetto a una certa visione politica e a un
certo tipo di comunicazione. Pensiamo, ad esempio, alla rappresentazione che è stata diffusa grazie ai mass
media dei rom che rapiscono i bambini, dove uno studio ha permesso di cogliere che non vi erano mai stati
arresti per questo reato1. Un altro esempio riguarda la notizia diffusa dai mass media sull’invasione di
tunisini e libici in seguito alla guerra civile che ha colpito il nord Africa dove, dati alla mano, non si sono
avuti riscontri numerici che potessero avvalorare tale tesi2. É quindi molto importante che i dati che
vengono forniti si inseriscano in un quadro chiaro e condiviso rispetto all’uso che se ne farà. Soprattutto,
nel complesso, si ritiene fondamentale non sostituire la conoscenza che deriva dai dati, variamente
interpretabili e, quindi, strumentalizzabili, con la conoscenza che deriva dal vissuto quotidiano e
dall’incontro con l’altro. Bensì di integrare le fonti di conoscenza e di condividerle per costruire un quadro
ricco e complesso della realtà in cui viviamo.

La mappatura, all’interno di questo processo di conoscenza/azione che vede coinvolti i circoli, è finalizzata
da una parte a fornire chiavi di lettura interpretative dei flussi migratori e della presenza degli immigrati
nella regione Lombardia, dall’altra a supportare i circoli nell’affiancare gli immigrati e le realtà che li
rappresentano sui territori di competenza, favorendo lo scardinamento di alcuni stereotipi e di
rappresentazioni distorte e parziali della realtà.



1
  La zingara rapitrice. Racconti, denunce, sentenze (1986-2007), ricerca curata da Sabrina Tosi Cambini (Dipartimento
di Psicologia e Antropologia culturale dell’Università di Verona) sotto la direzione del Prof. Leonardo Piasere e
commissionata dalla Fondazione Migrantes.
2
  Articolo di Gea Scancarello “Migranti, macché invasione. Gli africani in fuga non vengono da noi” del 13 aprile 2011,
comparso su Lettera43 (http://www.lettera43.it/attualita/13195/migranti-macche-invasione.htm) e basato su dati
forniti dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i
rifugiati (Unhcr) e da Frontex (agenzia europea di pattugliamento delle frontiere); Articolo di Gabriele Del Grande del
17 marzo 2012, comparso su Fortress Europe (http://fortresseurope.blogspot.co.uk/p/la-strage-negata-17317-morti-
ai-confini.html).
                                                                                                                     3
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Metodologia

La mappatura si basa sull’analisi e sull’elaborazione di dati di fonte ufficiale (ISTAT e ORIM Lombardia3). I
dati analizzati sono circoscritti al contesto nazionale e ai territori regionale, provinciale e comunale di
riferimento dei circoli ACLI oggetto della sperimentazione.

Nella prima parte vengono forniti alcuni dati demografici che rappresentano il fenomeno migratorio in
relazione alla crescita complessiva della popolazione, all’interno di un arco temporale di dieci anni con
riferimento soprattutto al contesto italiano, regionale e provinciale.

Nella seconda parte vengono proposti alcuni indicatori attraverso i quali si ritiene possibile rintracciare le
opportunità di integrazione territoriale dei migranti. Tra questi sono stati selezionati: la scuola, il lavoro, la
casa e la partecipazione civile, sociale e religiosa. Al lavoro, tema considerato oggi tra i più delicati, è
dedicato un approfondimento con comparazione con i dati sull’occupazione e sulla disoccupazione delle
forze lavoro complessive. L’analisi è stata effettuata con i dati a disposizione a livello nazionale, regionale e
provinciale.

Nella terza parte viene fornita una rappresentazione del fenomeno migratorio a livello comunale con
riferimento ai comuni di appartenenza dei circoli. I dati a disposizione per ogni comune hanno permesso di
effettuare analisi sulla presenza degli stranieri, sui principali paesi di provenienza e sulla presenza di alunni
stranieri nelle scuole.

Con riferimento a quest’ultimo punto, all’interno della mappatura, laddove è stato possibile, è stata tenuta
in considerazione e sotto costante monitoraggio un’ulteriore dimensione del fenomeno migratorio che
riguarda le cosiddette seconde generazioni di immigrati. Il termine seconde generazioni di immigrati
include sia i nati in Italia da genitori stranieri, sia coloro che vi sono arrivati molto piccoli e che vi sono
cresciuti. Come si noterà, si tratta di una presenza sempre più importante e per la quale nel corso degli
ultimi anni è cresciuta l’attenzione della società. Nella mappatura vengono forniti, ad esempio, i dati relativi
alla presenza di alunni stranieri nelle scuole di ogni ordine e grado o dei nati in Italia. Si tratta di persone
che solo al compimento del diciottesimo anno di età hanno la possibilità di chiedere la cittadinanza italiana,
sono considerate quindi a tutti gli effetti stranieri. Sono numerosi i blog, i siti, le riviste nate in questi anni
proprio dai figli delle prime generazioni di migranti. La sensibilità su questo tema sta cambiando e sta
superando ciò che le attuali leggi sul diritto di suolo e sulla cittadinanza consentono. Non da ultimo la
campagna di sensibilizzazione e raccolta firme “L’Italia sono anch’io” per la definizione di un progetto di
legge che riconosca la cittadinanza a queste persone. Si è ritenuto quindi importante dedicare attenzione a
questa dimensione, perché questa forse, più di altre consente oggi di cogliere il passo evolutivo e
trasformativo della società presente ma soprattutto futura.




3
    ORIM Lombardia, Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità
                                                                                                                 4
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
La mappatura. Come si connota il fenomeno territorialmente?

Raccontare la presenza dei migranti nei singoli territori, nelle singole realtà, nei singoli comuni chiede di
riportare l’espressione del fenomeno a una scala maggiore, regionale e nazionale. Ciò che accade a livello
locale è legato sia alle caratteristiche dei singoli contesti sia, inevitabilmente, ai fenomeni che riguardano
dinamiche, sistemi, politiche economiche e internazionali che il singolo contesto non è in grado di
determinare.

La mappatura, oggetto di questo rapporto, partirà dunque da una rappresentazione a livello nazionale del
fenomeno migratorio fino a raggiungere il livello locale, passando dalla scala regionale e da quella
provinciale.



Una rappresentazione demografica del fenomeno Italia, Lombardia e province


Si è indagato il fenomeno dell’immigrazione in Italia, facendo riferimento soprattutto agli ultimi 10 anni, un
intervallo di tempo molto significativo se pensiamo ai trend della popolazione straniera degli ultimi tre
decenni. In quest’ultimo arco di tempo la presenza degli stranieri è passata da 210.937 alla data del
censimento del 1981 a 4.570.317 nel 2011 (cfr. Grafico 1). In particolare dal 1981 al 1991 è aumentato di
circa 150 mila unità, dal 1991 al 2001 di circa 1 milione ma l’intervallo cruciale è quello tra la data del
censimento 2001 e il 2011 in cui si registra un aumento di ben 3 milioni di unità.


             Grafico 1 - Evoluzione della presenza degli stranieri in Italia e in Lombardia (anni 1981-2011)
           5.000.000
           4.500.000                                                                 4.570.317

           4.000.000
           3.500.000
           3.000.000
           2.500.000                                                                              Italia

           2.000.000                                                                              Lombardia

           1.500.000                                                1.464.589
           1.000.000                                                                 1.064.447

             500.000                210.937            356.159
                                                                    319.564
                    0             45.049             77.298
                              1981              1991             2001            2011

                                Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it


Dal 2002 al 2011 (dato più recente) anche l’incidenza del numero di stranieri sul numero di italiani è
cresciuta in modo decisivo: dal 2,4% nel 2002 al 7,5% nel 2011 (cfr. Tabella 1). In numeri assoluti gli
stranieri residenti in Italia sono passati da 1.356.600 nel 2002 a 4.570.000 nel 2011. La popolazione


                                                                                                               5
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
complessiva (italiani e stranieri) nel paese è cresciuta e questo aumento è da attribuirsi al contributo della
 componente straniera.


               Tabella 1: Incidenza della popolazione straniera sulla popolazione italiana (anni 2002 – 2011)
            2002          2003        2004          2005         2006         2007         2008         2009         2010       2011
Stranieri   1356590       1549373     1990159       2402157      2670514      2938922      3432651      3891295      4235059    4570317
Totale      56993742      57321070    57888245      58462375     58751711     59131287     59619290     60045068     60340328   60626442
%           2,38%         2,70%       3,44%         4,11%        4,55%        4,97%        5,76%        6,48%        7,02%      7,54%

                                     Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it



 Il dato a livello italiano rispetto ai principali paesi di provenienza (cfr. Grafico 2) ci dice che la maggiore
 numerosità si ha tra gli stranieri provenienti dalla Romania, che rappresentano il 22%, a seguire gli albanesi
 e i marocchini, rispettivamente dell’11% e del 10,2%. Con una più bassa percentuale cinesi (4,4 %) e ucraini
 (4,1%), sopra il 2% e il 3% filippini, indiani, polacchi, moldavi, tunisini, macedoni, peruviani, ecuadoriani e
 sotto al 2% egiziani, cingalesi e bengalesi.


                    Grafico 2 - Cittadini stranieri residenti in Italia per paese di cittadinanza (%) (anno 2010)
             25,0
                       21,0
             20,0

             15,0                               Primi 5 paesi:
                              11,0 10,2
             10,0

                                          4,4     4,1
               5,0                                      2,9    2,5   2,5    2,5   2,4    2,2   2,1    2,0   1,9    1,8   1,7
               0,0




                                                 Fonte: Elaborazioni ISMU su dati Istat


 L’immaginario che si può maturare rispetto alla presenza degli stranieri in virtù di un’esperienza propria o
 di ciò che viene comunicato attraverso i mass media, può non rispecchiare i numeri reali. Alcuni fatti di
 cronaca possono distorcere/deformare la realtà facendola apparire in modo diverso.

 Inoltre, il dato che riguarda l’Italia non è generalizzabile agli altri contesti locali. Esso infatti può differire sia
 in termini numerici di intensità sia rispetto ai principali paesi di provenienza. Una dimostrazione del fatto
 che il fenomeno migratorio ha caratteristiche fortemente territoriali.

 Rispetto alla tendenza generale della popolazione e dei flussi migratori, la Lombardia, le sue province e i
 suoi comuni, riproducono la stessa tendenza italiana. Vi è un aumento generalizzato della popolazione e in
 particolare degli stranieri, a parte per Milano città che registra trend molto diversi legati soprattutto ai
 movimenti delle giovani coppie che dalla città si spostano verso la provincia.


                                                                                                                                        6
 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
La distribuzione degli stranieri in Italia si concentra maggiormente nelle aree metropolitane delle regioni
del Nord, a eccezione dell’area metropolitana di Roma. La Lombardia, in particolare, rispetto al resto
d’Italia costituisce un osservatorio privilegiato.

Dal 1981 al 2011 la popolazione straniera cresce di circa un milione di unità (cfr. Grafico 1).

Questo aumento è da attribuirsi sia ai flussi in entrata da altri paesi sia ai nuovi nati in Italia da genitori
stranieri. Nel 2011 la Lombardia, insieme al Veneto e all’Emilia Romagna, è una delle regioni con la più alta
percentuale di stranieri nati in Italia: il 15,9% in Lombardia contro il 13,5% della media regionale italiana
(cfr. Grafico 3). Gli stranieri che arrivano in Italia e coloro che vi nascono, rappresentano lo specchio della
società italiana presente ma soprattutto futura.


                         Grafico 3 - Seconde generazioni: % di stranieri nati in Italia (anno 2011)
             18,0
                                15,9
             16,0                             15,0
                                                                 14,5
                    13,8 13,8          13,5                                         13,6                                                           13,5
             14,0                                                       12,8 12,3
                                                     12,3 12,1
                                                                                           11,1                    11,0               11,5
             12,0                                                                                 10,6
                                                                                                         9,7 9,7                9,6          9,3
             10,0
                                                                                                                          8,2
              8,0
              6,0
              4,0
              2,0
              0,0




                                   Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it



I nati in Italia da genitori entrambi stranieri sono considerati dal sistema italiano stranieri a tutti gli effetti.
Al compimento del diciottesimo anno di età, infatti, hanno diritto a rimanere in Italia solo se in possesso del
permesso di soggiorno.

In Lombardia i nati da genitori stranieri rappresentano il 21% del totale dei nati. Una percentuale molto
simile a quella del Veneto e dell’Emilia Romagna, rispettivamente di 21,6% e 22,9% e di gran lunga
superiore alla media regionale italiana del 13,6%.




                                                                                                                                                          7
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Grafico 4 - Seconde generazioni: % di nati stranieri sul totale dei nati (anno 2011)
             25,0                                                                                            22,9
                                               21,3                        21,6
                      18,5
             20,0
                                                                                    16,5                                 17,318,018,2
                                  14,5                     14,8                         14,8
             15,0                                                                                                                                                                                                                                13,6
                                                                                                                                                     12,3
                                                                                                                                                         10,0
             10,0
                                                                                                                                                                       4,7                  4,1 3,7
               5,0                                                                                                                                                              2,9 2,9 3,4         2,8

                -




                                                                                                                                                     Lazio
                                                                                                                                            Marche




                                                                                                                                                                                           Puglia
                                                           Trentino-A.A.




                                                                                                                                                                       Molise
                       Piemonte




                                                                                                   Liguria
                                                                                                             Emilia R.




                                                                                                                                                             Abruzzo




                                                                                                                                                                                                                 Calabria
                                               Lombardia




                                                                                                                                                                                Campania




                                                                                                                                                                                                                                                 ITALIA
                                                                                                                                   Umbria




                                                                                                                                                                                                                            Sicilia
                                                                                                                                                                                                                                      Sardegna
                                                                                                                         Toscana




                                                                                                                                                                                                    Basilicata
                                  V. d'Aosta



                                                                           Veneto
                                                                                    Friuli-V. G.




                                                  Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it


Per quanto riguarda i principali paesi di provenienza degli stranieri, i dati della Lombardia nel complesso
differiscono solo in parte dal resto di Italia. Maggiori differenze si riscontrano a livello provinciale e a livello
comunale. In Lombardia, a parte i primi tre paesi (Romania, Albania, Marocco), si concentrano
maggiormente migranti provenienti da Egitto, Filippine, Perù, Ecuador, Cina, Ucraina e Pakistan (cfr. Tabella
2). Questa presenza si articola e si distribuisce ulteriormente a livello provinciale. Nella provincia di Varese
sono maggiormente presenti albanesi, marocchini e rumeni. In quella di Milano egiziani, filippini e rumeni.
In provincia di Brescia il dato è simile a quello regionale e nazionale per le prime tre etnie presenti, e
differisce per il numero di pakistani che risulta essere il più alto delle quattro province prese in
considerazione e per il bassissimo numero di peruviani e di ecuadoriani. Nella provincia di Monza e Brianza
sono soprattutto presenti rumeni, albanesi e marocchini. Si tratta di tre province che appartengono ad aree
territoriali economiche e sociali differenti. Se prendiamo come riferimento l’identificazione delle quattro
Lombardie4 operata da Aldo Bonomi (2008), le province di Milano e di Monza Brianza rientrano nell’area
metropolitana milanese o città regione, le province di Brescia e di Varese rientrano nell’area pedemontana
lombarda, la cosiddetta città infinita. Si tratta di quattro regioni nella regione che hanno storie sociali,
economiche e migratorie differenti e che offrono dunque a chi arriva opportunità diverse di lavoro e di
integrazione. Il background del migrante va dunque a integrarsi con quello offerto dalla società ospitante.




4
  Aldo Bonomi (Sociologo, Consorzio Aaster) identifica quattro ambiti attraverso i quali può essere suddivisa la
regione, le cosiddette quattro lombardie: la piattaforma alpina o distretto alpino (l'alto Varesotto, l'alto Comasco, la
Valtellina, l'alta Val Camonica e le alti valli bergamasche); la città infinita o pedemontana lombarda che va da Varese a
Brescia; l’area metropolitana milanese o città regione che comprende Milano; l'asse padano (da Pavia a Mantova).
                                                                                                                                                                                                                                                          8
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Tabella 2: Principali paesi di provenienza Lombardia e Province (anni 2010)
                    Cittadinanza      Varese        Milano        Brescia       Monza e           Lombardia
                                                                                Brianza
                    Romania           7.022         38.608        20.683        10.913            77.226
                    Albania           11.581        22.713        20.348        6.267             60.909
                    Marocco           9.752         18.221        20.507        7.248             55.728
                    Egitto            1.076         42.280        5.410         2.451             51.217
                    Filippine         813           40.141        1.993         894               43.841
                    Perù              2.300         30.055        758           3.342             36.455
                    Ecuador           2.749         26.268        501           4.361             33.879
                    Cina              2.162         24.666        5.171         1.460             33.459
                    Ucraina           3.693         13.003        7.228         3.667             27.591
                    Pakistan          3.027         5.425         14.140        3.496             26.088
                                  Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it



Anche per le province prese in considerazione si hanno storie demografiche abbastanza simili e in linea ai
dati regionali e nazionali. Dall’anno 2002 all’anno 2010 si è registrato un aumento della popolazione dovuto
soprattutto al peso crescente della presenza degli stranieri.

Nella provincia di Varese la popolazione è cresciuta del 7% in 8 anni e l’incidenza degli stranieri è passata
dal 2,9% nel 2002 al 7,6% nel 2010, con una lieve inflessione nel 2003 (cfr. Grafico 5).


                        Grafico 5 - Evoluzione demografica in provincia di Varese (anni 2002 – 2010)

             2010                                                                                   876.705
                             66.469 (7,6%)
             2009                                                                                   871.448
                             62.537
             2008                                                                                  863.099
                            56.521
             2007                                                                                  855.400
                            50.376
             2006                                                                                 848.606
                           46.103
             2005                                                                                 843.250
                           41.206
             2004                                                                             829.629
                          34.141
             2003                                                                            818.940
                         21.461
             2002                                                                            812.934
                          23.719 (2,9%)
                    0               200.000         400.000          600.000          800.000          1.000.000

                     popolazione totale al 1º Gennaio         popolazione straniera residente al 1º gennaio

                                  Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it



Sempre con riferimento all’intervallo di tempo tra il 2002 e il 2010, nella provincia di Brescia (cfr. Grafico 7)
la popolazione cresce leggermente di più rispetto a Varese, circa il 10%. Anche il peso degli stranieri cresce
progressivamente passando dal 4,5 % a 12,8%. Un dato, quello sull’incidenza che supera la media regionale
che si attesta intorno al 10,7%.




                                                                                                                   9
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Grafico 6 - Evoluzione demografica in provincia di Brescia (anni 2002 – 2010)

             2010                                                                                   1.242.923
                                 160.284 (12,8%)
             2009                                                                                   1.230.159
                                149.753
             2008                                                                                  1.211.617
                                133.980
             2007                                                                                 1.195.777
                               120.845
             2006                                                                                1.182.337
                              110.663
             2005                                                                                1.169.259
                              99.640
             2004                                                                            1.149.768
                             82.895
             2003                                                                           1.126.249
                           62.821
             2002                                                                          1.109.841
                           50.708 (4,5%)
                    0         200000       400000      600000      800000      1000000     1200000      1400000

                     popolazione totale al 1º Gennaio         popolazione straniera residente al 1º gennaio

                                 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it


In questa analisi le province di Milano e di Monza e Brianza (cfr. Grafico 7) sono state considerate
congiuntamente in quanto, ufficialmente, la provincia di Monza e Brianza è stata resa operativa nell’anno
2009 e i dati scorporati si hanno solo a partire da quell’anno. Si tratta di due province per le quali si è
registrato un aumento complessivo della popolazione di 300 mila unità pari al 7,5%. L’incidenza degli
stranieri è passata dal 4,6% nel 2002 all’11% nel 2010, dato molto vicino alla media regionale (10,7%).


         Grafico 7 - Evoluzione demografica nelle province di Milano e di Monza e Brianza (anni 2002 – 2010)

             2010                                                                           4006330
                               446690 (11%)
             2009                                                                          3963916
                              407191
             2008                                                                         3906726
                              371670
             2007                                                                         3884481
                             344367
             2006                                                                         3869037
                             317536
             2005                                                                        3839216
                             292204
             2004                                                                        3775765
                            260307
             2003                                                                     3721428
                           201150
             2002                                                                     3705323
                           170737 (4,6%)
                    0             1000000           2000000          3000000         4000000            5000000

                     popolazione totale al 1º Gennaio         popolazione straniera residente al 1º gennaio

                                 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it




                                                                                                                  10
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Le dimensioni dell’integrazione: un’analisi a partire dai dati provinciali dei
circoli del progetto CEEP

Tra le dimensioni da mappare si è ritenuto importante soffermarsi su quelle legate al processo di
integrazione degli stranieri. Temi come quello della coabitazione, della convivenza, dell’incontro con l’altro,
sono sempre di più al centro del dibattito, soprattutto all’interno di realtà come le ACLI. I processi di
integrazione degli stranieri raccontano delle opportunità e dei problemi che si incontrano sui territori nei
quali si inizia una nuova esperienza o nei quali addirittura succede di crescere, come per le seconde
generazioni.

Tra le dimensioni che si è ritenuto di prendere in considerazione, anche in base a ciò che era effettivamente
disponibile attraverso le banche dati ufficiali, vi sono: il lavoro, la scuola (in termini di riconoscimento dei
titoli mentre nel capitolo sui comuni ci si soffermerà sulla presenza degli stranieri nelle scuole), la casa e,
infine, la partecipazione alla vita associativa e religiosa.



Occupazione e disoccupazione

I dati sull’occupazione forniti dall’ORIM Lombardia attraverso il Rapporto 2012, come i preziosi studi forniti
dalla Fondazione Moressa, ci raccontano innanzitutto che gli stranieri sembrano aver sorretto l’economia
nei momenti di maggiore crisi. I dati ISTAT RFL (Rilevazioni delle Forze Lavoro) sull’occupazione fanno
registrare tra il 2008 e il 2010 una diminuzione (dal 63% al 58%) e tra il 2010 e il 2011 un aumento (dal 58%
al 60%) (cfr. Tabella 2). Rispetto ai dati sul totale degli occupati (italiani e stranieri) i tassi di occupazione
subiscono una inflessione costante sia tra il 2008 e il 2010 in cui si passa da 67% al 65%, sia tra il 2010 e il
2011 in cui il tasso si abbassa lievemente dal 65% al 64,7%.

Sia rispetto al totale degli occupati sia rispetto agli stranieri, i dati sull’occupazione sono decisamente
positivi rispetto al resto di Italia dove per esempio nel 2011 il tasso di occupazione si attesta al 56,9%
(invariato rispetto al 2010) contro quello del 2008 del 58,7% (cfr. Tabella 3).


                                Tabella 3 - Tassi di occupazione per provincia (2008-2011)
                             Varese            Milano            Brescia        Lombardia    Italia
           2008              66                68,7              65,3           67           58,7
           2009              63,2              66,9              64,8           65,8         57,5
           2010              64,2              66,3              63,7           65,1         56,9
           2011              64                66,5              61,5           64,7         56,9
                                       Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT RFL


Rispetto ai tassi di disoccupazione, quelli degli stranieri nel corso degli ultimi 4 anni risultano alti rispetto al
totale dei lavoratori ma comunque con andamenti diversi (cfr. Tabella 4 e 5).

Nel 2008 in Lombardia i disoccupati stranieri erano il 6,9% contro il 3,7% del totale dei lavoratori. Il dato
aumenta, subendo gli effetti della crisi, sino al 2010 in cui raggiunge il 13,1% per poi flettersi nel 2011 di un
punto percentuale. Il tasso di disoccupazione relativo al totale della popolazione cresce, invece, in modo
costante dal 2008 al 2011, passando dal 3,7% del 2008 al 5,8% nel 2011. Il tasso di disoccupazione in Italia
passa dal 6,7 nel 2008 all’8,4 nel 2011.
                                                                                                                  11
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Tabella 4 - Indicatori di integrazione: lavoro (anno 2011)

                                          2008            2009              2010                   2011
      Studente/studente lavoratore        4,3             6,5               8,8                    7,4
      Casalinga                           9,1             9,9               11,6                   9,7
      Altra condizione non prof.          0,3             0,7               0,6                    0,6
      Disoccupato (in cerca di lavoro)    6,9             11,3              13,1                   12
      Occupato regolare                   63,6            58                56,2                   60
      Occupato irregolare                 15,7            13,5              9,7                    10
      Totale                              100             100               100                    100
                                     Fonte: dati ORIM Lombardia, Rapporto 2012



A livello provinciale la situazione appare poco differente. I tassi di disoccupazione (cfr. Tabella 5) relativi alle
singole province rispecchiano abbastanza quello regionale, a eccezione della provincia di Varese che tra il
2008 e il 2011 passa dal 3,5% al 7,7%.


                              Tabella 5 - Tassi di disoccupazione, per provincia (2008-2011)

                             Varese             Milano           Brescia          Lombardia     Italia
           2008              3,5                3,9              3,1              3,7           6,7
           2009              6,3                5,7              5,3              5,4           7,8
           2010              5,3                5,9              5,8              5,6           8,4
           2011              7,7                5,8              5,8              5,8           8,4
                                         Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat RFL



Mentre per quanto riguarda l’occupazione (vedi Tabella 3), i tassi diminuiscono costantemente dal 2008 al
2010 di 2 punti percentuali, rimanendo sostanzialmente immutati tra il 2010 e il 2011. La diminuzione più
consistente la si registra nella provincia di Brescia che passa dal 63,7% nel 2010 al 61,5% nel 2011.

Dal 2008 al 2011 la percentuale di lavoratori occupati irregolarmente (cfr. Tabella 4) diminuisce passando
dal 15,7% del 2008 al 10% nel 2011.

La crisi dunque non incentiva il diffondersi del lavoro irregolare bensì trae dalla presenza degli stranieri la
manodopera necessaria per sostenere l’economia, anche grazie alla disponibilità degli stranieri a svolgere
lavori non adeguati ai loro titoli di studio.

Il lavoro irregolare è un tema estremamente importante. Si tratta di una condizione difficilmente rilevabile,
proprio perché non esistono sistemi in grado di misurare con certezza questo dato se non attraverso delle
stime approssimative. Il lavoro irregolare è una condizione di svantaggio del lavoratore immigrato perché lo
espone a maggiori possibilità di essere ricattato, perché è meno tutelato rispetto alla sicurezza sul lavoro,
soprattutto il possesso di un lavoro irregolare non costituisce un’opportunità per l’ottenimento del
permesso di soggiorno e pertanto è una condizione che espone l’immigrato al reato, secondo la legge
italiana, di clandestinità nonché alla criminalità. Il lavoro irregolare organizza una vita basata sul presente e
difficilmente crea le premesse per innescare percorsi di integrazione e di inserimento nella società. In Italia
la dimensione lavorativa è purtroppo la principale via che consente di inserirsi legalmente nel Paese.

All’interno di questa sintetica ricostruzione emerge tra le righe un dato importante. Il lavoro in questa fase
storica è particolarmente importante, la comune condizione di sofferenza può generare forme di
                                                                                                                 12
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
competizione ma allo stesso tempo contribuisce a ridurre la distanza culturale e sociale nei confronti dello
straniero facendoci sentire tutti “su una stessa barca”.



Titoli di studio e tipologia di lavoro svolta

Con riferimento all’ultimo punto affrontato nel precedente paragrafo, la Tabella 6 restituisce un quadro
abbastanza chiaro del livello di istruzione degli stranieri residenti nelle province lombarde oggetto della
sperimentazione. In generale emerge che gli stranieri sono mediamente più istruiti del totale della
popolazione (intesa come italiani e stranieri insieme). Nel 46% dei casi si tratta di persone che possiedono
un diploma di scuola secondaria superiore contro il 36% della popolazione totale. Abbastanza alta è la
percentuale di coloro che possiedono una laurea 14,5% contro il 12% del totale della popolazione
regionale.

A livello provinciale vi sono alcune differenziazioni. Le persone più istruite sono concentrate nella provincia
di Milano, mentre Brescia possiede il minor numero di stranieri laureati e il maggior numero di persone
straniere che possiedono il diploma della scuola dell’obbligo.


            Tabella 6 - Stranieri di 15 anni e oltre, per titolo di studio e provincia di residenza (anno 2011)
 Titolo di studio 2011 (%)               Brescia     Monza       Milano   Milano     Varese     Lombardia     Lombardia
                                                     e           Città    altri                 pop.          media
                                                     Brianza                                    straniera     pop.tot.
                                                                                                              15 anni e+
 Scuola dell'obbligo /nessun titolo      47,4        39,3        29,3     30,5       36,9       39,5          52
 Scuola secondaria superiore             42,7        46          49,6     51,1       45,4       46            36
 Laurea o diploma di laurea              9,9         14,7        21,1     18,4       17,7       14,5          12
 Totale                                  100         100         100      100        100        100           100
                          Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia, Rapporto 2012


A questi alti titoli di studio tuttavia, come si evince dalla Tabella 7, non sembrano corrispondere adeguate
mansioni lavorative. Infatti, la maggior parte degli stranieri in Lombardia è impiegata come operaio
generico nell’industria (12,8%) e come operaio edile (10,9%), mansioni per le quali non è necessario il
possesso di un titolo di studio. A livello provinciale, supera il dato regionale e quello delle altre province
oggetto della rilevazione, la provincia di Brescia con il 26,7% di operai generici. Abbastanza significativa la
percentuale di operai edili in Lombardia, e in particolare nelle province di Brescia e di Varese, e quella degli
addetti alla ristorazione alberghi. Gli assistenti domiciliari sono maggiormente concentrati nella provincia di
Monza e Brianza, i domestici a ore nella città di Milano, gli operai generici del terziario e gli addetti alle
vendite e servizi nella provincia di Varese, gli addetti alle pulizie nei comuni della provincia di Milano e gli
operai agricoli e assimilati sono maggiormente concentrati nella provincia di Brescia, rispetto alle altre due.
In generale si può rilevare come gli operai specializzati costituiscano una bassa percentuale, la più alta nella
provincia di Brescia, così come coloro che svolgono mansioni intellettuali o sono medici e paramedici
risultano concentrati, comunque in piccola percentuale, nella città di Milano e nei comuni della provincia. È
una situazione per la quale il possesso di buoni livelli di istruzione non costituisce un’opportunità per il
riconoscimento dei propri titoli e delle conoscenze acquisite.




                                                                                                                      13
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Tabella 7 - Stranieri per tipologia lavorativa e provincia di residenza (anno 2011)
                                                           Monza     Milano   Milano
           Tipo di lavoro 2011                  Brescia                                 Varese     Lombardia
                                                           Brianza   Città    altri
           Operai generici nell'industria       26,7       10,7      6,9      8,4       9,6        12,8
           Operai edili                         12,4       8,5       7,8      8,3       13,4       10,9
           Addetti alla ristorazione
                                                9         10,3     10        10,4       10,6       10,4
           alberghi
           Assistenti domiciliari               5,8       9,1      6,9       6,4        7,9        7,5
           Domestici a ore                      4         10       11,6      6,7        7,6        6,8
           Operai generici nel terziario        2,8       5,6      6,7       9,1        10,4       6,4
           Mestieri artigianali                 4,6       4        7,6       6,6        3,8        5,7
           Addetti alle pulizie                 4,4       7        6,9       9,2        2,8        5,6
           Titolari esercenti di attività
                                                4,4       5,1      4,8       5          3,1        5,2
           commerciali
           Addetti alle vendite e servizi       4,1       4,1      4,6       4,1        6,9        4,3
           Operai agricoli e assimilati         6,1       1,2      0,6       0,7        2,7        3,4
           Addetti ai trasporti                 2,2       4,3      2,4       4,3        2,3        3,1
           Impiegativi esecutivi e di
                                                1,7       2,5      4,1       5,2        2,3        2,9
           concetto
           Domestici fissi                      1,5       3,4      3,1       3,2        5,9        2,8
           Intellettuali                        1         2,6      4         2,2        3          2,5
           Assistenti in campo sociale          1         2,4      2,8       2,1        3          1,9
           Operai specializzati                 4,1       2,3      1,1       1,7        1,6        1,8
           Medici e paramedici                  1,4       1,3      2,5       2          1,3        1,8
           Baby sitter                          0,8       1,5      2,8       0,6        0,5        1,3
           Prostituzione                        -         -        -         0,3        -          0,1
           Sportivo                             -         -        0,1       -          0,2        0
           Altro                                1,9       4        2,8       3,4        0,8        2,6
           Totale                               100       100      100       100        100        100
                                         Fonte: dati ORIM Lombardia, Rapporto 2012



Un altro segnale in questa direzione riguarda la percentuale di stranieri che ricopre cariche sociali
all’interno delle imprese (cfr. Tabella 8). In Lombardia circa l’8% di coloro che possiedono una carica sociale
all’interno delle imprese è straniero, in particolare di nazionalità extra comunitaria. Una percentuale tra le
più alte in Italia dopo quelle del Friuli Venezia Giulia, della Toscana e della Liguria e che supera la media
italiana del 6,8%.


  Tabella 8 - Cariche sociali nelle imprese (Titolare, socio, amministratore o altre cariche) per regione (anno 2011)
                                 Nazionalità estera extra-             Nazionalità estera
         Regione                                                                                         Totale %
                                 comunitaria                           comunitaria
         Friuli Venezia
                               12.232              6,78%            4.623        2,56%               9,3
         Giulia
         Toscana               44.228              6,48%            16.166       2,37%               8,8
         Liguria               16.865              6,15%            5.342        1,95%               8,1
         Lombardia             101.387             5,94%            36.723       2,15%               8
         Basilicata            1.856               2,17%            842          0,98%               3
         Italia                474.630             4,92%            185.638      1,93%               6,8
                     Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Infocamere http://www.asr-lombardia.it



A livello provinciale il dato differisce leggermente (cfr. Tabella 9). La provincia di Milano con una
percentuale abbastanza alta rispetto alle altre province, 9,8%, contribuisce ad alzare la media regionale
                                                                                                                    14
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
superando di poco quella del Friuli Venezia Giulia. Le altre province si aggirano attorno al 7% rimanendo
leggermente sotto la percentuale regionale.


 Tabella 9 - Cariche sociali nelle imprese (Titolare, socio, amministratore o altre cariche) per provincia (anno 2011)
           Provincia         Nazionalità estera extra-                 Nazionalità estera
                                                                                                           Totale %
                             comunitaria                               comunitaria
         Milano              49.052               7,02%                19.637          2,81%               9,8
         Brescia             12.720               6,06%                3.341           1,59%               7,6
         Varese              6.496                5,18%                2.291           1,83%               7
         Monza e             5.518                4,45%                2.379           1,92%               6,3
         Brianza
         Lombardia           101.387              5,94%                36.723          2,15%               8
         Italia              474.630              4,92%                185.638         1,93%               6,8
                       Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Infocamere, http://www.asr-lombardia.it




Condizione abitativa

Un’altra dimensione importante relativamente ai percorsi e alle opportunità di integrazione degli stranieri è
sicuramente quella dell’accesso alla casa. Una casa sicura in termini fisici e legali costituisce una premessa
significativa per coloro che decidono di costruire le basi per una permanenza stabile in un determinato
contesto territoriale.

In Lombardia il 71% della popolazione alla data del censimento 2001 viveva in un’abitazione di cui aveva la
proprietà, il 20% viveva, invece, in affitto (cfr. Tabella 10).


Tabella 10 - Titolo di godimento dell’abitazione sul totale delle abitazioni occupate dai residenti (censimento 2001)
                       Provincia/titolo                    Proprietà       Affitto          Altro titolo
                       di godimento %
                       Varese                             71,4           20,1               8,4
                       Milano                             69,5           24,8               5,7
                       Brescia                            70,4           20,5               9,1
                       Lombardia                          71             21,7               7,3
                       Italia                             71,4           20                 8,6
                                          Fonte: Elaborazioni Excursus su dati istat


Per quanto riguarda gli stranieri il quadro relativo al titolo di godimento dell’abitazione è quasi ribaltato
(cfr. Tabella 11). Solo il 22 % circa vive in un’abitazione di proprietà contro quasi il 70% che vive in case in
affitto. A livello provinciale vi sono alcune variazioni. La provincia di Brescia per esempio è quella con la più
bassa percentuale di stranieri che vivono in case di proprietà, circa il 14,8%, e quella che ha la percentuale
più alta di stranieri che vivono in case in affitto con parenti.




                                                                                                                      15
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Tabella 11 - Tipologia abitativa degli stranieri per provincia (anno 2011)
Tipologia abitativa                                  Brescia     Monza     Milano    Milano     Varese   Lombardia
                                                                 e         Città     altri
                                                                 Brianza
Casa di proprietà (solo o con parenti)              14,8         25,4    21,5       25        25,9       21,9
Casa in affitto (solo o con parenti) con            61,1         40,2    42,4       45,8      45,5       48,3
contratto
Casa in affitto (solo o con parenti) senza          2,4        3,6       6,9        6,3       1          4,2
contratto
Casa in affitto (solo o con parenti) non sa                    1,5       1          1,3       0.3        1
contratto
Da parenti, amici, conoscenti (ospite non           3,7        6,6       3,4        4,7       7,1        4,7
pagante)
Casa in affitto (con altri immigrati) con           9,5        10,2      8,1        5,4       8,9        7,3
contratto
Casa in affitto con altri immigrati senza           1,9        2,9       5,3        2,5       0,5        2,4
contratto
Casa in affitto con altri immigrati non sa          0,3        1,9       1,3        1,1       0,6        0,8
contratto
Albergo o pensione a pagamento                                 0,3       0,2        0,1                  0,1
Struttura d’accoglienza                             0,5        0,6       1,9        0,8       0,7        0,9
Sul luogo di lavoro                                 4,1        5,4       5,3        5,2       9          5,9
Occupazione abusiva                                 0,3        0,3       1,4        0,1                  0,4
Concessione gratuita                                0,6        1,2       1          0,7       0,5        1,4
Campo nomadi                                                             0,1        0,2       0,1        0,2
Baracche o luoghi di fortuna/sistemazione           0,9        0,1       0,4        0,9                  0,6
precaria
Totale                                              100        100       100        100       100        100
                            Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia, Rapporto 2012



Intorno alla categoria delle case in affitto si moltiplicano in realtà diverse forme di convivenza e
coabitazione. La maggior parte dichiara di vivere in una casa in affitto solo o con partenti, ma vi sono anche
coloro che vivono in case in affitto con altri immigrati.

La condizione di straniero irregolare implica molto spesso di non avere accesso a un’abitazione regolare.
Anche questa eventualità genera percorsi sempre più difficili di integrazione. Il dato sulle abitazioni o gli
insediamenti irregolari, proprio per l’impossibilità di avere accesso a dati certi e ufficiali, risulta
approssimativo della realtà.



Partecipazione sociale e religiosa

Un’altra dimensione fondamentale, rispetto al tema dell’integrazione, riguarda la partecipazione degli
stranieri alla vita associativa, culturale, religiosa e politica, in particolare si sono presi in considerazione la
partecipazione alla vita sindacale, alla vita associativa e la appartenenza religiosa.

I lavoratori stranieri iscritti al sindacato (Cgil, Cisl e Uil) rappresentano in Lombardia il 7,7% del totale dei
lavoratori iscritti (italiani e stranieri), un dato leggermente più basso rispetto alla media italiana dell’8% che
è composta da regioni come il Trentino con il 17,6% o l’Emilia Romagna con il 12,8% (cfr. Tabella 12). Le
percentuali più importanti riguardano le regioni in cui si concentra il maggior numero di stranieri, quelle del
Nord Italia e del Centro e, quindi, quelle realtà territoriali che offrono maggiori opportunità lavorative.

                                                                                                                     16
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Tabella 12 - Lavoratori stranieri iscritti ad un sindacato (anno 2011)
                           Regione               Totale                Incid. Stranieri su tot
                                                                       iscritti
                           Trentino              30.174                17,6
                           Emilia-Romagna        145.176               12,8
                           Valle d’Aosta         3.200                 11,4
                           Liguria               49.132                11,3
                           Umbria                27.813                10,4
                           Lazio                 98.161                9,4
                           Veneto                96.211                8,5
                           Marche                36.717                8,5
                           Piemonte              75.991                8,1
                           Lombardia             158.788               7,7
                           Italia                1.137.238             8,0
                 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes
                                             (http://www.asr-lombardia.it)


Per quanto riguarda invece la vita associativa degli stranieri, l’ORIM Lombardia, monitora annualmente la
nascita e la chiusura di associazioni di immigrati nelle diverse province della regione. Nel 2011 (vedi tabella
13) erano maggiormente presenti nella provincia di Milano, in particolare in Milano città, e nella provincia
di Brescia.


                      Tabella 13 - Ripartizione per provincia delle associazioni di immigrati (2011)

                             Provincia               Valori Assoluti          Percentuale
                             Varese                  13                       3,5 %
                             Milano                  162                      44 %
                             Milano città            (128)                    (34,8) %
                             Monza e Brianza         13                       3,5 %
                             Brescia                 50                       13,6 %
                          Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia, Rapporto 2012



Nella maggior parte dei casi queste associazioni hanno da 3 a 5 anni di vita. Le nazionalità degli aderenti
sono principalmente peruviana, marocchina e senegalese. Sono associazioni che si occupano
principalmente di integrazione e inserimento nella società italiana, di solidarietà e aiuti agli immigrati e di
promozione della cultura.

Per quanto riguarda l’appartenenza religiosa in Lombardia (cfr. Tabella 14) vi sono principalmente stranieri
di religione musulmana, cattolica e ortodossa. Il dato si differenzia territorialmente. Nella provincia di
Milano i cattolici sono più numerosi dei musulmani e nella provincia di Brescia oltre a esserci una
consistente percentuale di stranieri di religione musulmana, che supera di 10 punti percentuali la media
regionale, vi è una componente significativa di sikh e induisti.




                                                                                                            17
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Tabella 14 - Appartenenza religiosa degli stranieri per provincia di residenza (2011)
                         Religione     Brescia    Monza      Milano     Milano   Varese   Lombardia
                                                     e        Città      altri
                                                  Brianza
                       Musulmana         49,3       40,3         28,7    32,3     41,7      39,6
                        Cattolica        18,3       25,8         37,5    32,6     29,4      25,9
                       Ortodossa         14,6       18,7          13     18,3     14,3       16
                         Copta           0,6        0,2          1,2     0,7       ..       0,6
                       Evangelica        1,2        2,3          2,5     1,8      1,1        2
                          Altra          1,4        3,4           2      1,6      1,9        2
                        Cristiana
                        Buddista         1,5        1,2          4,7     2,1      3,4       2,5
                        Induista         1,7         1           0,6     0,2      1,2       1,6
                          Sikh           7,3        0,3          0,1      ..      0,2       2,9
                          Altro          0,3        1,3          0,7     0,6      0,2       0,7
                        Nessuna          3,7        5,6          8,9     9,8      6,6       6,1
                         Totale          100        100          100     100      100       100
                          Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia, Rapporto 2012



I percorsi di integrazione hanno una connotazione temporale e multidimensionale. Sono cioè legati al
tempo di permanenza in un determinato territorio e alla compresenza di alcune condizioni materiali e
immateriali che rendono possibile il processo di integrazione. Oggi in Italia l’integrazione passa a livello
legale soprattutto attraverso il possesso di un lavoro regolare che consente di ottenere il permesso di
soggiorno. Questa condizione riguarda sia chi arriva in Italia sia i diciottenni che nascono in Italia da genitori
stranieri. Non è detto però che l’integrazione si compia solo attraverso il canale del lavoro. Forse in tempi di
crisi economica e diffusione di contratti atipici, è necessario ripensare, riconoscere e valorizzare le
molteplici vie attraverso le quali è possibile sviluppare processi di integrazione.




                                                                                                               18
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Il fenomeno migratorio nei comuni della rilevazione

I cinque circoli della rilevazione sono inseriti all’interno di quattro province significative per il contesto
economico e sociale regionale: Gallarate in provincia di Varese, Triuggio nella neonata provincia di Monza e
Brianza, Castenedolo in provincia di Brescia ed infine Abbiategrasso e Quarto Oggiaro (Milano città) in
provincia di Milano. Si tratta di circoli che appartengono a contesti territoriali che per localizzazione
geografica e per vocazione economica risultano molto differenti tra loro.




Comune di Gallarate

Gallarate è una città popolosa della provincia di Varese il cui presente è legato alla posizione strategica che
riveste rispetto al vicino aeroporto di Malpensa. La maggior parte delle attività economiche che si sono
sviluppate negli ultimi anni sul territorio sono nate in virtù di questa vicinanza con l’aeroporto. Dai primi del
‘900 non ha mai smesso di crescere, a parte un breve calo della popolazione subito tra il 1981 e il 1991 a
causa della crisi che ha investito il settore produttivo. Come molte città del Nord, la presenza di diverse
industrie è stato elemento di attrazione di importanti flussi migratori, prima interni all’Italia,
successivamente a partire dagli ’90 provenienti dall’estero. Nel corso degli ultimi cinque anni la popolazione
è cresciuta in modo consistente. Dal 2005 al 2010 l’incidenza del numero di stranieri sul totale della
popolazione è passato dall’8,5% al 14% circa (cfr. Tabella 15). In crescita anche il numero di coloro che
nascono in Italia da genitori stranieri.




                                                                                                              19
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Tabella 15 - Comune di Gallarate: residenti italiani e stranieri dal 2005 al 2010
                 Anno        Residenti            Residenti           Incidenza su tot   Nati in Italia
                                                  stranieri
                 2005        49.347               4.197               8,50%              -
                 2006        49.639               4.765               9,60%              693
                 2007        50.156               5.392               10,80%             840
                 2008        50.797               6.067               11,90%             970
                 2009        51.214               6.588               12,90%             1.121
                 2010        51.751               7.168               13,90%             -

                                Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it


I principali paesi di provenienza degli stranieri gallaratesi sono soprattutto Albania, Pakistan, Bangladesh
Marocco e Romania (cfr. Tabella 16). È interessante soffermarsi sulla composizione di genere delle
percentuali. Si notino ad esempio le percentuali relative a pakistani, bengalesi e senegalesi e quelle relative
a ucraine (85%), salvadoregne (79%) e peruviane (61%).

           Tabella 16 - Principali paesi di provenienza dei migranti presenti nel Comune di Gallarate (2010)
                                    Pos    Nazione        Residenti   Maschi   Femmine
                                    1      Albania        1.055       54,90%   45,10%
                                    2      Pakistan       857         63,50%   36,50%
                                    3      Bangladesh     800         62,90%   37,10%
                                    4      Marocco        723         52,80%   47,20%
                                    5      Romania        640         52,50%   47,50%
                                    6      Ecuador        390         38,70%   61,30%
                                    7      Cina           378         50,80%   49,20%
                                    8      Ucraina        215         15,30%   84,70%
                                    9      Perù           171         38,60%   61,40%
                                    10     Senegal        161         62,10%   37,90%
                                    11     Tunisia        147         57,80%   42,20%
                                    12     El Salvador    142         33,10%   66,90%
                                    13     Sri Lanka      107         55,10%   44,90%
                                Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it



I primi dati forniti trovano riscontro nella presenza di alunni stranieri nelle scuole di Gallarate (cfr. Tabella
17). Un dato che rimanda all’esistenza di nuclei famigliari e a importanti processi di inserimento e di
integrazione che sono in corso nella società locale e che vedono coinvolte le seconde generazioni.




                                                                                                               20
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Tabella 17 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Gallarate per principale paese di provenienza
                                               (Anno scolastico 2008/2009)
                               Cittadinanza      V.a.   V. % Femmine Femmine %
                                Albania            211     16.9        88          41.7
                                Marocco            165     13.2        77          46.7
                                Pakistan           138     11.1        59          42.8
                                Bangladesh         100     8.0         46          46.0
                                Ecuador            98      7.9         49          50.0
                                Romania            94      7.5         47          50.0
                                Cina               42      3.4         22          52.4
                                Perù               38      3.0         19          50.0
                                Serbia             29      2.3         11          37.9
                                El salvador        23      1.8         10          43.5
                                Brasile            19      1.5         7           36.8
                                India              19      1.5         6           31.6
                                Ucraina            17      1.4         6           35.3
                                Altre              254     20.3        111         43.7
                                Totale             1247    100         558         44.7
                                   Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia
                            in collaborazione con Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia



Nello specifico si rileva una presenza importante di alunni stranieri nelle scuole gallaratesi (l’11,6%
dell’intera popolazione scolastica) che va dalle scuole dell’infanzia alle scuole secondarie di II grado, con
una concentrazione particolare nelle scuole primarie (16,1%), indice di un aumento che investirà
progressivamente gli altri livelli scolastici (cfr. Tabella 18).

            Tabella 18 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Gallarate (Anno scolastico 2008/2009)
                                                             Nati in               Nuovi
               Ordine di scuola V.a.             Inc. %                V. %                    V. %
                                                             Italia                ingressi
                Infanzia              192          14.7           162        84.4         -       -
                Primaria              390          16.1           207        53.1         10      2.6
                Secondaria I
                                      218          14.3           38         17.4         17      7.8
                grado
                Secondaria II
                                      447          8.2            28         6.3          20      4.5
                grado
                Totale                1247         11.6           273        21.9         47      3.8
                Inc. % = incidenza alunni stranieri su totale alunni (italiani e stranieri)
                V. % = percentuale calcolata sul totale alunni stranieri
                       Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia in collaborazione con
                                      Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia




                                                                                                                 21
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Comune di Castenedolo

Castenedolo, in provincia di Brescia, è un piccolo comune di circa 11.000 abitanti, collocato vicino alla città
di Brescia e immerso in un contesto non ancora urbanizzato e connotato dalla presenza di un paesaggio
agricolo. La popolazione del comune, dopo una crescita significativa nel dopoguerra, si è stabilizzata fino ad
arrivare all’ultimo decennio, dove ha ripreso a crescere. Un apporto a questo trend è dato anche dagli
stranieri i quali sono passati, nell’arco di soli 5 anni, dal 7% all’11% del totale della popolazione (cfr. Tabella
19).


                   Tabella 19 - Comune di Castenedolo: residenti italiani e stranieri dal 2005 al 2010
                   Anno       Residenti            Residenti         Incidenza su tot   Nati in Italia
                                                   stranieri
                   2005       10.207               731               7,16%
                   2006       10.483               831               7,93%              98
                   2007       10.676               922               8,64%              194
                   2008       10.852               1.021             9,41%              202
                   2009       11.124               1.156             10,39%             231
                   2010       11.215               1.254             11,18%
                                Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it


Si tratta soprattutto di albanesi, indiani, pakistani, rumeni e marocchini (vedi Tabella 20). I dati sulla
composizione di genere raccontano di un equilibrio diffuso tra maschi e femmine a eccezione dei ghanesi
dove gli uomini arrivano a quasi il 70% e delle ucraine e delle moldove presenti rispettivamente all’80% e al
69%.


         Tabella 20 - Principali paesi di provenienza dei migranti presenti nel Comune di Castenedolo (2010)
                               Pos Nazione         Residenti    Maschi         Femmine
                                1      Albania        150          52,70%        47,30%
                                2      India          135          57,80%        42,20%
                                3      Pakistan       130          55,40%        44,60%
                                4      Romania        119          44,50%        55,50%
                                5      Marocco        111          57,70%        42,30%
                                6      Cina           87           42,50%        57,50%
                                7      Sri Lanka      57           52,60%        47,40%
                                8      Ghana          54           68,50%        31,50%
                                9      Ucraina        50           20,00%        80,00%
                                10     Senegal        44           52,30%        47,70%
                                11     Moldova        42           31,00%        69,00%
                                Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it



Si tratta di dati che solo in parte riflettono i paesi di provenienza maggiormente presenti tra gli alunni delle
scuole di Castenedolo. Si tratta. Infatti, soprattutto di alunni di origine cinese, albanese, indiana e
marocchina (cfr. Tabella 21).




                                                                                                                22
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Tabella 21 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Castenedolo per principale paese di provenienza
                                              (Anno scolastico 2008/2009)
                                  Cittadinanza V.a.      V.     Femmine Femmine
                                                          %                   %
                                    Cinese            24     14.0       11          45.8
                                    Albania           21     12.3       13          61.9
                                    India             19     11.1       9           47.4
                                    Marocco           12     7.0        4           33.3
                                    Romania           10     5.8        6           60.0
                                    Sri lanka         10     5.8        3           30.0
                                    Pakistan           9     5.3        3           33.3
                                    Serbia             9     5.3        4           44.4
                                    Ghana              7     4.1         -           -
                                    Senegal            6     3.5        4           66.7
                                    Altre             44     25.7       15          34.1
                                    Totale            171    100        72          42.1
                                    Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia
                            in collaborazione con Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia

Gli alunni stranieri sono prevalentemente concentrati nelle scuole primarie e in misura leggermente
inferiore nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole secondarie di I grado, con una media complessiva del 14%
della popolazione scolastica (cfr. Tabella 22).


          Tabella 22 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Castenedolo (Anno scolastico 2008/2009)
                   Ordine di                              Nati in             Nuovi
                                  V.a.         Inc. %               V. %                 V. %
                   scuola                                 Italia              ingressi
                     Infanzia       46          13.3         37         80.4          -            -
                     Primaria       91          15.7         57         62.6          2            2.2
                     Secondaria
                                    34          13.0         11         32.4          8            23.5
                     I grado
                     Secondaria
                                    -           -            -          -             -            -
                     II grado
                     Totale         171         14.4         68         39.8          -            -
                     Inc. % = incidenza alunni stranieri su totale alunni (italiani e stranieri)
                     V. % = percentuale calcolata sul totale alunni stranieri
                                    Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Orim Lombardia
                            in collaborazione con Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia




                                                                                                                 23
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Comune di Triuggio


Triuggio è un piccolo comune della recente provincia di Monza e Brianza (istituita nel 2004 ma divenuta
operativa nel 2009). Dal dopoguerra a oggi, così come per quasi tutti i comuni di questo ambito geografico
della Lombardia, la popolazione è sempre cresciuta con alcuni picchi all’inizio del dopoguerra e a partire dal
2000. Triuggio da circa 5 mila abitanti nel 1951, raggiunge nel 2010 quota 8393. Forse per la sua posizione
geografica riparata e protetta rispetto all’intorno che, al contrario, nell’arco di sessant’anni ha subito una
crescita esponenziale della popolazione, la crescita a Triuggio è stata abbastanza contenuta così come
contenuta è l’incidenza degli stranieri (5,7%) rispetto alla media regionale (10,7%) e alla stessa provincia di
Milano e Monza e Brianza (11%) (cfr. Tabella 23). Anche la presenza degli stranieri si adatta e assume lo
stesso ritmo di crescita e di sviluppo intrinseco a questo territorio.


                      Tabella 23 - Comune di Triuggio: residenti italiani e stranieri dal 2005 al 2010
                 Anno        Residenti              Residenti          Incidenza su tot    Nati in Italia
                                                    stranieri
                 2005        8.050                  314                3,90%
                 2006        8.151                  367                4,50%               59
                 2007        8.202                  429                5,20%               68
                 2008        8.228                  446                5,40%               78
                 2009        8.246                  439                5,30%               68
                 2010        8.396                  479                5,70%
                                Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it


I principali paesi di provenienza degli stranieri presenti a Triuggio sono la Romania, il Marocco, il Pakistan.
Rispetto alla media regionale e provinciale l’Albania è tra gli ultimi. Anche in questo caso pur trattandosi di
piccoli numeri la differente composizione di genere è significativa, soprattutto per i pakistani uomini (66%),
gli indiani uomini (60%), le donne ucraine (72%) e le donne bulgare (75%) (cfr. Tabella 24).


            Tabella 24 - Principali paesi di provenienza dei migranti presenti nel Comune di Triuggio (2010)
                                 Pos     Nazione          Residenti   Maschi      Femmine
                                 1       Romania          86          46,50%      53,50%
                                 2       Marocco          82          57,30%      42,70%
                                 3       Pakistan         59          66,10%      33,90%
                                 4       Perù             26          38,50%      61,50%
                                 5       Egitto           22          54,50%      45,50%
                                 6       Ecuador          19          47,40%      52,60%
                                 7       Ucraina          18          27,80%      72,20%
                                 8       Bulgaria         16          25,00%      75,00%
                                 9       India            15          60,00%      40,00%
                                 10      Senegal          12          58,30%      41,70%
                                 11      Albania          9           55,60%      44,40%
                                Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it




                                                                                                               24
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Si tratta di un dato che si rispecchia quasi fedelmente nella presenza degli alunni stranieri nelle scuole. Tra i
principali paesi di provenienza, infatti, vi sono il Marocco, la Romania e il Pakistan (cfr. Tabella 25).

         Tabella 25 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Triuggio per principale paese di provenienza
                                               (Anno scolastico 2008/2009)
                                                                                         Femmine
                               Cittadinanza                V.a.         V. %   Femmine
                                                                                         %
                               Marocco                     21           35.6   6         28.6
                               Romania                     9            15.3   5         55.6
                               Pakistan                    6            10.2   -         -
                               India                       4            6.8    3         75.0
                               Egitto                      3            5.1    1         33.3
                               Perù                        3            5.1    1         33.3
                               Ecuador                     2            3.4    1         50.0
                               Albania                     2            3.4    1         50.0
                               Serbia                      2            3.4    -         -
                               Bulgaria                    2            3.4    2         100.0
                               Altre                       5            8,4    2         40
                               Totale                      59           100    22        37.3
                                    Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia
                            in collaborazione con Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia


Data la bassa presenza di stranieri nel comune anche gli alunni nelle scuole sono di numero ridotto. Si tratta
di una media dell’8% sul totale della popolazione scolastica (cfr Tabella 26).


                             Tabella 26 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Triuggio
                                               (Anno scolastico 2008/2009)
                      Ordine di       V.a.        Inc. %         Nati in        V. %      Nuovi     V. %
                       scuola                                     italia                 ingressi
                     Infanzia          12          5.6             12          100.0        -        -
                     Primaria          34          9.7             22          64.7         -        -
                     Secondaria        13          7.3              1           7.7         -        -
                     I grado
                     Secondaria         -            -              -               -       -        -
                     II grado
                     Totale            59          7.9             23           39.0        -        -

                     Inc. % = incidenza alunni stranieri su totale alunni (italiani e stranieri)
                     V. % = percentuale calcolata sul totale alunni stranieri
                                    Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia
                            in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia




                                                                                                                 25
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Comune di Abbiategrasso


Abbiategrasso è un comune della provincia di Milano, posto al di fuori dell’area dell’hinterland milanese. Si
tratta di un comune che negli ultimi anni ha sviluppato importanti relazioni con la città di Milano e il suo
hinterland. La popolazione in uscita da Milano, soprattutto giovani coppie, ha tra le mete privilegiate
questa città che gode di una buona qualità della vita e di abitazioni a prezzi abbastanza contenuti. La
maggior parte delle persone lavora in direzione di Milano, sviluppando un alto pendolarismo, aggravato
anche dalla chiusura, nell’ultimo decennio, di importanti aziende di medie grandi dimensioni. Dopo una
crescita vertiginosa dal dopoguerra sino agli anni ’70 in cui la popolazione è passata da 18.000 abitanti nel
1951 a 26.000 nel 1971, si sono susseguiti una lenta stabilizzazione sino al 2000 dopodiché la popolazione
ha iniziato nuovamente a crescere. Dal 2000 al 2010 la città cresce di 5.000 abitanti. Tra questi nuovi arrivi
vi sono i milanesi in fuga dalla città, ma vi sono anche molti stranieri. L’incidenza del numero di stranieri dal
2005 al 2010 passa infatti dal 5,7% al 10% (cfr. Tabella 27) dato che rispecchia la media regionale.


                  Tabella 27 - Comune di Abbiategrasso: residenti italiani e stranieri dal 2005 al 2010
                 Anno        Residenti            Residenti          Incidenza su tot    Nati in Italia
                                                  stranieri
                 2005        29.830               1.710              5,70%
                 2006        30.120               1.943              6,50%               291
                 2007        30.504               2.209              7,20%               401
                 2008        31.146               2.540              8,20%               394
                 2009        31.578               2.870              9,10%               455
                 2010        32.035               3.219              10,00%
                                Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it



I principali paesi di provenienza sono Egitto, Albania, Romania e Ecuador (cfr. Tabella 28). L’incidenza degli
egiziani in particolare rappresenta una peculiarità di Abbiategrasso che non si rispecchia né con il dato
nazionale, né con quello regionale, né con quello provinciale.

Anche in questo caso è interessante soffermarsi sulla composizione di genere dei dati forniti. Vi sono in
misura maggiore uomini senegalesi (95%), pakistani (71%), egiziani (64%) e marocchini (62%). Mentre le
donne sono molto numerose tra le ucraine (78,7%), le dominicane (72%), le brasiliane (71%).




                                                                                                              26
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Tabella 28 - Principali paesi di provenienza dei migranti presenti nel Comune di Abbiategrasso (2010)
                                 Pos    Nazione         Residenti     Maschi    Femmine
                                 1      Egitto          695           64,50%    35,50%
                                 2      Albania         596           53,00%    47,00%
                                 3      Romania         314           47,50%    52,50%
                                 4      Ecuador         279           44,40%    55,60%
                                 5      Ucraina         136           21,30%    78,70%
                                 6      Marocco         128           62,50%    37,50%
                                 7      Perù            122           37,70%    62,30%
                                 8      Sri Lanka       67            52,20%    47,80%
                                 9      Pakistan        60            71,70%    28,30%
                                 10     Brasile         59            28,80%    71,20%
                                 11     Bulgaria        54            53,70%    46,30%
                                 12     Cina            51            49,0%     51,0%
                                 13     El Salvador     50            40,0%     60,0 %
                                 14     Repubblica      48            27,1%     72,9%
                                        Dominicana
                                 15     Bangladesh      47            53,2%     46,8 %
                                 16     Senegal         42            95,2%     4,8 %
                                Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it



Gli alunni stranieri presenti nelle scuole rispecchiano solo in parte la presenza degli adulti stranieri. Infatti,
sono maggiormente presenti alunni di origine albanese ed ecuadoriana (vedi tabella 29).


     Tabella 29 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Abbiategrasso per principale paese di provenienza
                                              (Anno scolastico 2008/2009)
                           Cittadinanza       V.a.       V. %     Femmine     Femmine %
                            Albania             113           29.4        49          43.4
                            Ecuador              60           15.6        32          53.3
                            Egitto               31            8.1        10          32.3
                            Romania              29            7.6        17          58.6
                            Ucraina              15            3.9        8           53.3
                            Perù                 14            3.6        7           50.0
                            Brasile              12            3.1        8           66.7
                            El salvador          10            2.6        6           60.0
                            Bangladesh           8             2.1        5           62.5
                            Marocco              7             1.8        3           42.9
                            Altre                85           22,1        41          48,2
                            Totale              384           100.0      186          48.4
                                    Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia
                            in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia

Tuttavia la presenza di alunni stranieri è abbastanza contenuta rispetto agli altri comuni (cfr. Tabella 30). Si
tratta di una media del 7% con una concentrazione nelle scuole primarie e secondarie di primo grado
intorno al 10% e con una presenza importante nelle scuole secondarie di II grado del 6% circa.




                                                                                                                  27
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Tabella 30 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Abbiategrasso
                                               (Anno scolastico 2008/2009)
                     Ordine di        V.a.        Inc. %         Nati in    V. %       Nuovi       V. %
                      scuola                                     Italia               ingressi
                     Infanzia          70          7.7             58       82.9          -         -
                     Primaria         140          10.0            54       38.6         25        17.9
                     Secondaria
                                       67          8.7             5        7.5           7        10.4
                     I grado
                     Secondaria
                                      107          5.7             8        7.5           2        1.9
                     II grado
                     Totale           384         7.7          67          17.4           34       8.9
                     Inc. % = incidenza alunni stranieri su totale alunni (italiani e stranieri)
                     V. % = percentuale calcolata sul totale alunni stranieri
                                    Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia
                            in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia




                                                                                                          28
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Quarto Oggiaro – Comune di Milano


Milano è la città di riferimento del circolo di Quarto Oggiaro. Si ritiene importante, prima di addentrarsi
nella realtà della circoscrizione zonale 8 di cui fa parte Quarto Oggiaro, analizzare i dati complessivi che
riguardano la città di Milano.

La città di Milano dal dopoguerra a oggi è stata oggetto di uno sviluppo demografico estremamente
irregolare se prendiamo in considerazione i dati sulla popolazione. Dal 1951 al 1971 Milano registra un
aumento significativo della popolazione (quasi + 450.000 abitanti). Dal 1971 in poi la popolazione non solo
smette di crescere ma addirittura diminuisce. Milano inizia a perdere i suoi abitanti, nel 2001 arriva a un
numero di abitanti inferiore rispetto a quello che aveva nel 1951. Si tratta di una popolazione che invecchia
molto, con un basso tasso di natalità e dove addirittura le giovani coppie decidono di muoversi verso mete
più economiche e con una qualità della vita più sostenibile. Dal 2001 al 2010 inizia a registrarsi un aumento
considerevole della popolazione (+68.000 unità). Un dato che fa ben sperare rispetto al futuro di Milano,
soprattutto se lo si confronta con quello relativo alla presenza degli stranieri, i quali nel corso degli ultimi
anni sembrano essere stati gli unici a scegliere Milano (cfr. Tabella 31). Se la popolazione complessiva è in
calo fino al 2005, a partire dal 2009 inizia nuovamente a crescere, la presenza degli stranieri risulta in
costante crescita. Addirittura il tasso di incidenza, in soli cinque anni, passa dal 12,4% nel 2005 al 16,4% nel
2010. Una delle percentuali più alte tra i comuni presi in esame dalla mappatura.


                      Tabella 31 - Comune di Milano: residenti italiani e stranieri dal 2005 al 2010

                            Anno       Residenti             Residenti         Incidenza su tot
                                                             stranieri
                            2005       1.308.735             162.169           12,39%
                            2006       1.303.437             170.619           13,09%
                            2007       1.299.633             175.997           13,54%
                            2008       1.295.705             181.393           14,00%
                            2009       1.307.495             199.322           15,24%
                            2010       1.324.110             217.324           16,41%
                                Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it



I principali paesi di provenienza degli stranieri presenti a Milano non rispecchiano né quelli regionali né
quelli provinciali: al primo posto ci sono i filippini, a seguire gli egiziani, i cinesi, i peruviani e gli ecuadoriani.
Se si guarda la composizione del dato in base al genere si nota che gli egiziani e i bengalesi sono perlopiù
uomini, rispettivamente il 74,5 % e il 75,5%. Filippine, peruviane, ecuadoriane ma soprattutto ucraine sono
soprattutto donne (cfr Tabella 32).




                                                                                                                     29
Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
Mappatura comunità in divenire progetto ceep_circoli interculturali
Mappatura comunità in divenire progetto ceep_circoli interculturali
Mappatura comunità in divenire progetto ceep_circoli interculturali
Mappatura comunità in divenire progetto ceep_circoli interculturali
Mappatura comunità in divenire progetto ceep_circoli interculturali
Mappatura comunità in divenire progetto ceep_circoli interculturali
Mappatura comunità in divenire progetto ceep_circoli interculturali

Contenu connexe

En vedette

financial institutions
financial institutionsfinancial institutions
financial institutionsNudrat Shahid
 
La presentación et
La presentación etLa presentación et
La presentación etPepabayon
 
El profesor como comunicador en el aula
El profesor como comunicador en el aulaEl profesor como comunicador en el aula
El profesor como comunicador en el aula2043474765
 
__ _______
  __ _______  __ _______
__ _______mkkm1390
 
Els peixos!!!!!!!!!!!!!!
Els peixos!!!!!!!!!!!!!!Els peixos!!!!!!!!!!!!!!
Els peixos!!!!!!!!!!!!!!Laura123123123
 
Saarthi samvad presentation (13)
Saarthi samvad presentation (13)Saarthi samvad presentation (13)
Saarthi samvad presentation (13)Taruni Gandhi
 
LIFE SCIENCE. Support and transport system in plants, (CAMPBELL AND REECE (20...
LIFE SCIENCE. Support and transport system in plants, (CAMPBELL AND REECE (20...LIFE SCIENCE. Support and transport system in plants, (CAMPBELL AND REECE (20...
LIFE SCIENCE. Support and transport system in plants, (CAMPBELL AND REECE (20...201104050
 
Management of Carcinoma cervix
Management of Carcinoma cervix Management of Carcinoma cervix
Management of Carcinoma cervix Drrajan Paliwal
 

En vedette (9)

financial institutions
financial institutionsfinancial institutions
financial institutions
 
La presentación et
La presentación etLa presentación et
La presentación et
 
El profesor como comunicador en el aula
El profesor como comunicador en el aulaEl profesor como comunicador en el aula
El profesor como comunicador en el aula
 
__ _______
  __ _______  __ _______
__ _______
 
Els peixos!!!!!!!!!!!!!!
Els peixos!!!!!!!!!!!!!!Els peixos!!!!!!!!!!!!!!
Els peixos!!!!!!!!!!!!!!
 
Saarthi samvad presentation (13)
Saarthi samvad presentation (13)Saarthi samvad presentation (13)
Saarthi samvad presentation (13)
 
LIFE SCIENCE. Support and transport system in plants, (CAMPBELL AND REECE (20...
LIFE SCIENCE. Support and transport system in plants, (CAMPBELL AND REECE (20...LIFE SCIENCE. Support and transport system in plants, (CAMPBELL AND REECE (20...
LIFE SCIENCE. Support and transport system in plants, (CAMPBELL AND REECE (20...
 
Cscope and ctags
Cscope and ctagsCscope and ctags
Cscope and ctags
 
Management of Carcinoma cervix
Management of Carcinoma cervix Management of Carcinoma cervix
Management of Carcinoma cervix
 

Similaire à Mappatura comunità in divenire progetto ceep_circoli interculturali

La cura nella Pandemia
La cura nella PandemiaLa cura nella Pandemia
La cura nella Pandemiailcalabrone
 
Così lontani così vicini fieri 2010 abstract binotto
Così lontani così vicini   fieri 2010 abstract binottoCosì lontani così vicini   fieri 2010 abstract binotto
Così lontani così vicini fieri 2010 abstract binottoMarco Binotto
 
Turismo digitale startup e innovazione in italia
Turismo digitale startup e innovazione in italiaTurismo digitale startup e innovazione in italia
Turismo digitale startup e innovazione in italiaRedazione GHnet
 
Piano per il master di Criminologia
Piano per il master di CriminologiaPiano per il master di Criminologia
Piano per il master di CriminologiaThink Thanks Srl
 
3° rapporto sull'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. 2011
3° rapporto sull'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. 20113° rapporto sull'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. 2011
3° rapporto sull'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. 2011Franco Pesaresi
 
La partecipazione dei cittadini: un manuale - Metodi partecipativi: protagoni...
La partecipazione dei cittadini: un manuale - Metodi partecipativi: protagoni...La partecipazione dei cittadini: un manuale - Metodi partecipativi: protagoni...
La partecipazione dei cittadini: un manuale - Metodi partecipativi: protagoni...AmmLibera AL
 
Identità E Comunicazione Nelle Pubbliche Assistenze
Identità E Comunicazione Nelle Pubbliche AssistenzeIdentità E Comunicazione Nelle Pubbliche Assistenze
Identità E Comunicazione Nelle Pubbliche AssistenzeStefania Carulli
 
Ricerca Nazionale su immigrazione e asilo nei media italiani 18 Dicembre09 V1.4
Ricerca Nazionale su immigrazione e asilo nei media italiani 18 Dicembre09 V1.4Ricerca Nazionale su immigrazione e asilo nei media italiani 18 Dicembre09 V1.4
Ricerca Nazionale su immigrazione e asilo nei media italiani 18 Dicembre09 V1.4Marco Binotto
 
Cielo sopraesquilino numero 23
Cielo sopraesquilino numero 23Cielo sopraesquilino numero 23
Cielo sopraesquilino numero 23mauvet52
 
Documento di approfondimento
Documento di approfondimentoDocumento di approfondimento
Documento di approfondimentoFernando Ippoliti
 
LA CITTÀ ABBANDONATA Dove sono e come cambiano le periferie italiane
LA CITTÀ ABBANDONATA  Dove sono e come cambiano le periferie italianeLA CITTÀ ABBANDONATA  Dove sono e come cambiano le periferie italiane
LA CITTÀ ABBANDONATA Dove sono e come cambiano le periferie italianeMarco Garoffolo
 
Premio pa sostenibile_2019_template_word
Premio pa sostenibile_2019_template_wordPremio pa sostenibile_2019_template_word
Premio pa sostenibile_2019_template_wordPaola Garofalo
 

Similaire à Mappatura comunità in divenire progetto ceep_circoli interculturali (20)

La cura nella Pandemia
La cura nella PandemiaLa cura nella Pandemia
La cura nella Pandemia
 
Cittadinanza
CittadinanzaCittadinanza
Cittadinanza
 
Rapporto migrantes 2014 sintesi
Rapporto migrantes 2014   sintesiRapporto migrantes 2014   sintesi
Rapporto migrantes 2014 sintesi
 
Programma Festival Democrazia 2019
Programma Festival Democrazia 2019Programma Festival Democrazia 2019
Programma Festival Democrazia 2019
 
Così lontani così vicini fieri 2010 abstract binotto
Così lontani così vicini   fieri 2010 abstract binottoCosì lontani così vicini   fieri 2010 abstract binotto
Così lontani così vicini fieri 2010 abstract binotto
 
Turismo digitale startup e innovazione in italia
Turismo digitale startup e innovazione in italiaTurismo digitale startup e innovazione in italia
Turismo digitale startup e innovazione in italia
 
Intervento 20160705
Intervento 20160705Intervento 20160705
Intervento 20160705
 
Piano per il master di Criminologia
Piano per il master di CriminologiaPiano per il master di Criminologia
Piano per il master di Criminologia
 
3° rapporto sull'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. 2011
3° rapporto sull'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. 20113° rapporto sull'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. 2011
3° rapporto sull'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. 2011
 
Only One Home (UnaSolaCasa) Humanity’s Response to the Test of Covid-19
Only One Home (UnaSolaCasa) Humanity’s Response to the Test of Covid-19Only One Home (UnaSolaCasa) Humanity’s Response to the Test of Covid-19
Only One Home (UnaSolaCasa) Humanity’s Response to the Test of Covid-19
 
La partecipazione dei cittadini: un manuale - Metodi partecipativi: protagoni...
La partecipazione dei cittadini: un manuale - Metodi partecipativi: protagoni...La partecipazione dei cittadini: un manuale - Metodi partecipativi: protagoni...
La partecipazione dei cittadini: un manuale - Metodi partecipativi: protagoni...
 
Identità E Comunicazione Nelle Pubbliche Assistenze
Identità E Comunicazione Nelle Pubbliche AssistenzeIdentità E Comunicazione Nelle Pubbliche Assistenze
Identità E Comunicazione Nelle Pubbliche Assistenze
 
Ricerca Nazionale su immigrazione e asilo nei media italiani 18 Dicembre09 V1.4
Ricerca Nazionale su immigrazione e asilo nei media italiani 18 Dicembre09 V1.4Ricerca Nazionale su immigrazione e asilo nei media italiani 18 Dicembre09 V1.4
Ricerca Nazionale su immigrazione e asilo nei media italiani 18 Dicembre09 V1.4
 
Slide conclusive
Slide conclusiveSlide conclusive
Slide conclusive
 
Rapporto Italiani nel mondo 2018
Rapporto Italiani nel mondo 2018Rapporto Italiani nel mondo 2018
Rapporto Italiani nel mondo 2018
 
Cielo sopraesquilino numero 23
Cielo sopraesquilino numero 23Cielo sopraesquilino numero 23
Cielo sopraesquilino numero 23
 
Documento di approfondimento
Documento di approfondimentoDocumento di approfondimento
Documento di approfondimento
 
LA CITTÀ ABBANDONATA Dove sono e come cambiano le periferie italiane
LA CITTÀ ABBANDONATA  Dove sono e come cambiano le periferie italianeLA CITTÀ ABBANDONATA  Dove sono e come cambiano le periferie italiane
LA CITTÀ ABBANDONATA Dove sono e come cambiano le periferie italiane
 
Premio pa sostenibile_2019_template_word
Premio pa sostenibile_2019_template_wordPremio pa sostenibile_2019_template_word
Premio pa sostenibile_2019_template_word
 
Rapporto Mobilità Torino IMQ2013
Rapporto Mobilità Torino IMQ2013Rapporto Mobilità Torino IMQ2013
Rapporto Mobilità Torino IMQ2013
 

Mappatura comunità in divenire progetto ceep_circoli interculturali

  • 1. Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano Mappatura del fenomeno migratorio A cura di Alice S. Boni – Excursus. Spazio di Formazione Partecipata Progetto CEEP – ACLI 2012/2013: Società multiculturale e integrazione sociale nella realtà Lombarda
  • 2. Sommario Introduzione ...................................................................................................................................................... 3 Metodologia ...................................................................................................................................................... 4 La mappatura. Come si connota il fenomeno territorialmente? ...................................................................... 5 Una rappresentazione demografica del fenomeno Italia, Lombardia e province......................................... 5 Le dimensioni dell’integrazione: un’analisi a partire dai dati provinciali dei circoli del progetto CEEP...... 11 Occupazione e disoccupazione ................................................................................................................ 11 Titoli di studio e tipologia di lavoro svolta............................................................................................... 13 Condizione abitativa ................................................................................................................................ 15 Partecipazione sociale e religiosa ............................................................................................................ 16 Il fenomeno migratorio nei comuni della rilevazione ................................................................................. 19 Comune di Gallarate ................................................................................................................................ 19 Comune di Castenedolo .......................................................................................................................... 22 Comune di Triuggio.................................................................................................................................. 24 Comune di Abbiategrasso........................................................................................................................ 26 Quarto Oggiaro – Comune di Milano ...................................................................................................... 29 Conclusioni. Alcune chiavi interpretative della comunità in divenire ............................................................ 33 Comunità in divenire ................................................................................................................................... 33 Legame tra storia del territorio e presenza dei migranti ............................................................................ 33 Territori di circolazione................................................................................................................................ 34 Le seconde generazioni… chi è straniero .................................................................................................... 34 Fonti ................................................................................................................................................................. 35 Bibliografia ................................................................................................................................................... 35 Sitografia consultata .................................................................................................................................... 35 2 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 3. Introduzione Il presente lavoro nasce all’interno del progetto CEEP 2012/2013 su Società multiculturale e integrazione sociale nella realtà Lombarda. Un progetto sperimentale che vede coinvolti cinque circoli ACLI della Lombardia: Abbiategrasso (in provincia di Milano), Castenedolo (in provincia di Brescia), Gallarate (in provincia Varese), Triuggio (in provincia di Monza e Brianza, Quarto Oggiaro (comune di Milano). La mappatura nasce con l’obiettivo di supportare la sperimentazione dei circoli nel proprio contesto d'azione fornendo alcuni dati complessivi che vanno a integrarsi con quelli raccolti attraverso le esperienze che ciascun circolo ha maturato rispetto al proprio territorio. Attraverso questo lavoro più che fornire una rappresentazione corretta della realtà, si desidera contribuire a costruire una rappresentazione della stessa più complessa e articolata, ma soprattutto partecipata. Molto spesso conoscere quantitativamente un fenomeno non significa controllarlo e sapere, di conseguenza, come gestirlo. I numeri tuttavia possono essere variamente usati e diventare sia supporto sensibile a strumentalizzazioni, sia contribuire a svelare falsi immaginari che si creano intorno ad alcuni episodi di cronaca, sia contribuire – insieme ad altre conoscenze, punti di vista e, soprattutto, il coinvolgimento dei diretti interessati – a definire, programmare, progettare degli interventi. Il fenomeno dell’immigrazione è spesso fatto oggetto di strumentalizzazioni rispetto a una certa visione politica e a un certo tipo di comunicazione. Pensiamo, ad esempio, alla rappresentazione che è stata diffusa grazie ai mass media dei rom che rapiscono i bambini, dove uno studio ha permesso di cogliere che non vi erano mai stati arresti per questo reato1. Un altro esempio riguarda la notizia diffusa dai mass media sull’invasione di tunisini e libici in seguito alla guerra civile che ha colpito il nord Africa dove, dati alla mano, non si sono avuti riscontri numerici che potessero avvalorare tale tesi2. É quindi molto importante che i dati che vengono forniti si inseriscano in un quadro chiaro e condiviso rispetto all’uso che se ne farà. Soprattutto, nel complesso, si ritiene fondamentale non sostituire la conoscenza che deriva dai dati, variamente interpretabili e, quindi, strumentalizzabili, con la conoscenza che deriva dal vissuto quotidiano e dall’incontro con l’altro. Bensì di integrare le fonti di conoscenza e di condividerle per costruire un quadro ricco e complesso della realtà in cui viviamo. La mappatura, all’interno di questo processo di conoscenza/azione che vede coinvolti i circoli, è finalizzata da una parte a fornire chiavi di lettura interpretative dei flussi migratori e della presenza degli immigrati nella regione Lombardia, dall’altra a supportare i circoli nell’affiancare gli immigrati e le realtà che li rappresentano sui territori di competenza, favorendo lo scardinamento di alcuni stereotipi e di rappresentazioni distorte e parziali della realtà. 1 La zingara rapitrice. Racconti, denunce, sentenze (1986-2007), ricerca curata da Sabrina Tosi Cambini (Dipartimento di Psicologia e Antropologia culturale dell’Università di Verona) sotto la direzione del Prof. Leonardo Piasere e commissionata dalla Fondazione Migrantes. 2 Articolo di Gea Scancarello “Migranti, macché invasione. Gli africani in fuga non vengono da noi” del 13 aprile 2011, comparso su Lettera43 (http://www.lettera43.it/attualita/13195/migranti-macche-invasione.htm) e basato su dati forniti dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e da Frontex (agenzia europea di pattugliamento delle frontiere); Articolo di Gabriele Del Grande del 17 marzo 2012, comparso su Fortress Europe (http://fortresseurope.blogspot.co.uk/p/la-strage-negata-17317-morti- ai-confini.html). 3 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 4. Metodologia La mappatura si basa sull’analisi e sull’elaborazione di dati di fonte ufficiale (ISTAT e ORIM Lombardia3). I dati analizzati sono circoscritti al contesto nazionale e ai territori regionale, provinciale e comunale di riferimento dei circoli ACLI oggetto della sperimentazione. Nella prima parte vengono forniti alcuni dati demografici che rappresentano il fenomeno migratorio in relazione alla crescita complessiva della popolazione, all’interno di un arco temporale di dieci anni con riferimento soprattutto al contesto italiano, regionale e provinciale. Nella seconda parte vengono proposti alcuni indicatori attraverso i quali si ritiene possibile rintracciare le opportunità di integrazione territoriale dei migranti. Tra questi sono stati selezionati: la scuola, il lavoro, la casa e la partecipazione civile, sociale e religiosa. Al lavoro, tema considerato oggi tra i più delicati, è dedicato un approfondimento con comparazione con i dati sull’occupazione e sulla disoccupazione delle forze lavoro complessive. L’analisi è stata effettuata con i dati a disposizione a livello nazionale, regionale e provinciale. Nella terza parte viene fornita una rappresentazione del fenomeno migratorio a livello comunale con riferimento ai comuni di appartenenza dei circoli. I dati a disposizione per ogni comune hanno permesso di effettuare analisi sulla presenza degli stranieri, sui principali paesi di provenienza e sulla presenza di alunni stranieri nelle scuole. Con riferimento a quest’ultimo punto, all’interno della mappatura, laddove è stato possibile, è stata tenuta in considerazione e sotto costante monitoraggio un’ulteriore dimensione del fenomeno migratorio che riguarda le cosiddette seconde generazioni di immigrati. Il termine seconde generazioni di immigrati include sia i nati in Italia da genitori stranieri, sia coloro che vi sono arrivati molto piccoli e che vi sono cresciuti. Come si noterà, si tratta di una presenza sempre più importante e per la quale nel corso degli ultimi anni è cresciuta l’attenzione della società. Nella mappatura vengono forniti, ad esempio, i dati relativi alla presenza di alunni stranieri nelle scuole di ogni ordine e grado o dei nati in Italia. Si tratta di persone che solo al compimento del diciottesimo anno di età hanno la possibilità di chiedere la cittadinanza italiana, sono considerate quindi a tutti gli effetti stranieri. Sono numerosi i blog, i siti, le riviste nate in questi anni proprio dai figli delle prime generazioni di migranti. La sensibilità su questo tema sta cambiando e sta superando ciò che le attuali leggi sul diritto di suolo e sulla cittadinanza consentono. Non da ultimo la campagna di sensibilizzazione e raccolta firme “L’Italia sono anch’io” per la definizione di un progetto di legge che riconosca la cittadinanza a queste persone. Si è ritenuto quindi importante dedicare attenzione a questa dimensione, perché questa forse, più di altre consente oggi di cogliere il passo evolutivo e trasformativo della società presente ma soprattutto futura. 3 ORIM Lombardia, Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità 4 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 5. La mappatura. Come si connota il fenomeno territorialmente? Raccontare la presenza dei migranti nei singoli territori, nelle singole realtà, nei singoli comuni chiede di riportare l’espressione del fenomeno a una scala maggiore, regionale e nazionale. Ciò che accade a livello locale è legato sia alle caratteristiche dei singoli contesti sia, inevitabilmente, ai fenomeni che riguardano dinamiche, sistemi, politiche economiche e internazionali che il singolo contesto non è in grado di determinare. La mappatura, oggetto di questo rapporto, partirà dunque da una rappresentazione a livello nazionale del fenomeno migratorio fino a raggiungere il livello locale, passando dalla scala regionale e da quella provinciale. Una rappresentazione demografica del fenomeno Italia, Lombardia e province Si è indagato il fenomeno dell’immigrazione in Italia, facendo riferimento soprattutto agli ultimi 10 anni, un intervallo di tempo molto significativo se pensiamo ai trend della popolazione straniera degli ultimi tre decenni. In quest’ultimo arco di tempo la presenza degli stranieri è passata da 210.937 alla data del censimento del 1981 a 4.570.317 nel 2011 (cfr. Grafico 1). In particolare dal 1981 al 1991 è aumentato di circa 150 mila unità, dal 1991 al 2001 di circa 1 milione ma l’intervallo cruciale è quello tra la data del censimento 2001 e il 2011 in cui si registra un aumento di ben 3 milioni di unità. Grafico 1 - Evoluzione della presenza degli stranieri in Italia e in Lombardia (anni 1981-2011) 5.000.000 4.500.000 4.570.317 4.000.000 3.500.000 3.000.000 2.500.000 Italia 2.000.000 Lombardia 1.500.000 1.464.589 1.000.000 1.064.447 500.000 210.937 356.159 319.564 0 45.049 77.298 1981 1991 2001 2011 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it Dal 2002 al 2011 (dato più recente) anche l’incidenza del numero di stranieri sul numero di italiani è cresciuta in modo decisivo: dal 2,4% nel 2002 al 7,5% nel 2011 (cfr. Tabella 1). In numeri assoluti gli stranieri residenti in Italia sono passati da 1.356.600 nel 2002 a 4.570.000 nel 2011. La popolazione 5 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 6. complessiva (italiani e stranieri) nel paese è cresciuta e questo aumento è da attribuirsi al contributo della componente straniera. Tabella 1: Incidenza della popolazione straniera sulla popolazione italiana (anni 2002 – 2011) 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Stranieri 1356590 1549373 1990159 2402157 2670514 2938922 3432651 3891295 4235059 4570317 Totale 56993742 57321070 57888245 58462375 58751711 59131287 59619290 60045068 60340328 60626442 % 2,38% 2,70% 3,44% 4,11% 4,55% 4,97% 5,76% 6,48% 7,02% 7,54% Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it Il dato a livello italiano rispetto ai principali paesi di provenienza (cfr. Grafico 2) ci dice che la maggiore numerosità si ha tra gli stranieri provenienti dalla Romania, che rappresentano il 22%, a seguire gli albanesi e i marocchini, rispettivamente dell’11% e del 10,2%. Con una più bassa percentuale cinesi (4,4 %) e ucraini (4,1%), sopra il 2% e il 3% filippini, indiani, polacchi, moldavi, tunisini, macedoni, peruviani, ecuadoriani e sotto al 2% egiziani, cingalesi e bengalesi. Grafico 2 - Cittadini stranieri residenti in Italia per paese di cittadinanza (%) (anno 2010) 25,0 21,0 20,0 15,0 Primi 5 paesi: 11,0 10,2 10,0 4,4 4,1 5,0 2,9 2,5 2,5 2,5 2,4 2,2 2,1 2,0 1,9 1,8 1,7 0,0 Fonte: Elaborazioni ISMU su dati Istat L’immaginario che si può maturare rispetto alla presenza degli stranieri in virtù di un’esperienza propria o di ciò che viene comunicato attraverso i mass media, può non rispecchiare i numeri reali. Alcuni fatti di cronaca possono distorcere/deformare la realtà facendola apparire in modo diverso. Inoltre, il dato che riguarda l’Italia non è generalizzabile agli altri contesti locali. Esso infatti può differire sia in termini numerici di intensità sia rispetto ai principali paesi di provenienza. Una dimostrazione del fatto che il fenomeno migratorio ha caratteristiche fortemente territoriali. Rispetto alla tendenza generale della popolazione e dei flussi migratori, la Lombardia, le sue province e i suoi comuni, riproducono la stessa tendenza italiana. Vi è un aumento generalizzato della popolazione e in particolare degli stranieri, a parte per Milano città che registra trend molto diversi legati soprattutto ai movimenti delle giovani coppie che dalla città si spostano verso la provincia. 6 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 7. La distribuzione degli stranieri in Italia si concentra maggiormente nelle aree metropolitane delle regioni del Nord, a eccezione dell’area metropolitana di Roma. La Lombardia, in particolare, rispetto al resto d’Italia costituisce un osservatorio privilegiato. Dal 1981 al 2011 la popolazione straniera cresce di circa un milione di unità (cfr. Grafico 1). Questo aumento è da attribuirsi sia ai flussi in entrata da altri paesi sia ai nuovi nati in Italia da genitori stranieri. Nel 2011 la Lombardia, insieme al Veneto e all’Emilia Romagna, è una delle regioni con la più alta percentuale di stranieri nati in Italia: il 15,9% in Lombardia contro il 13,5% della media regionale italiana (cfr. Grafico 3). Gli stranieri che arrivano in Italia e coloro che vi nascono, rappresentano lo specchio della società italiana presente ma soprattutto futura. Grafico 3 - Seconde generazioni: % di stranieri nati in Italia (anno 2011) 18,0 15,9 16,0 15,0 14,5 13,8 13,8 13,5 13,6 13,5 14,0 12,8 12,3 12,3 12,1 11,1 11,0 11,5 12,0 10,6 9,7 9,7 9,6 9,3 10,0 8,2 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it I nati in Italia da genitori entrambi stranieri sono considerati dal sistema italiano stranieri a tutti gli effetti. Al compimento del diciottesimo anno di età, infatti, hanno diritto a rimanere in Italia solo se in possesso del permesso di soggiorno. In Lombardia i nati da genitori stranieri rappresentano il 21% del totale dei nati. Una percentuale molto simile a quella del Veneto e dell’Emilia Romagna, rispettivamente di 21,6% e 22,9% e di gran lunga superiore alla media regionale italiana del 13,6%. 7 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 8. Grafico 4 - Seconde generazioni: % di nati stranieri sul totale dei nati (anno 2011) 25,0 22,9 21,3 21,6 18,5 20,0 16,5 17,318,018,2 14,5 14,8 14,8 15,0 13,6 12,3 10,0 10,0 4,7 4,1 3,7 5,0 2,9 2,9 3,4 2,8 - Lazio Marche Puglia Trentino-A.A. Molise Piemonte Liguria Emilia R. Abruzzo Calabria Lombardia Campania ITALIA Umbria Sicilia Sardegna Toscana Basilicata V. d'Aosta Veneto Friuli-V. G. Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it Per quanto riguarda i principali paesi di provenienza degli stranieri, i dati della Lombardia nel complesso differiscono solo in parte dal resto di Italia. Maggiori differenze si riscontrano a livello provinciale e a livello comunale. In Lombardia, a parte i primi tre paesi (Romania, Albania, Marocco), si concentrano maggiormente migranti provenienti da Egitto, Filippine, Perù, Ecuador, Cina, Ucraina e Pakistan (cfr. Tabella 2). Questa presenza si articola e si distribuisce ulteriormente a livello provinciale. Nella provincia di Varese sono maggiormente presenti albanesi, marocchini e rumeni. In quella di Milano egiziani, filippini e rumeni. In provincia di Brescia il dato è simile a quello regionale e nazionale per le prime tre etnie presenti, e differisce per il numero di pakistani che risulta essere il più alto delle quattro province prese in considerazione e per il bassissimo numero di peruviani e di ecuadoriani. Nella provincia di Monza e Brianza sono soprattutto presenti rumeni, albanesi e marocchini. Si tratta di tre province che appartengono ad aree territoriali economiche e sociali differenti. Se prendiamo come riferimento l’identificazione delle quattro Lombardie4 operata da Aldo Bonomi (2008), le province di Milano e di Monza Brianza rientrano nell’area metropolitana milanese o città regione, le province di Brescia e di Varese rientrano nell’area pedemontana lombarda, la cosiddetta città infinita. Si tratta di quattro regioni nella regione che hanno storie sociali, economiche e migratorie differenti e che offrono dunque a chi arriva opportunità diverse di lavoro e di integrazione. Il background del migrante va dunque a integrarsi con quello offerto dalla società ospitante. 4 Aldo Bonomi (Sociologo, Consorzio Aaster) identifica quattro ambiti attraverso i quali può essere suddivisa la regione, le cosiddette quattro lombardie: la piattaforma alpina o distretto alpino (l'alto Varesotto, l'alto Comasco, la Valtellina, l'alta Val Camonica e le alti valli bergamasche); la città infinita o pedemontana lombarda che va da Varese a Brescia; l’area metropolitana milanese o città regione che comprende Milano; l'asse padano (da Pavia a Mantova). 8 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 9. Tabella 2: Principali paesi di provenienza Lombardia e Province (anni 2010) Cittadinanza Varese Milano Brescia Monza e Lombardia Brianza Romania 7.022 38.608 20.683 10.913 77.226 Albania 11.581 22.713 20.348 6.267 60.909 Marocco 9.752 18.221 20.507 7.248 55.728 Egitto 1.076 42.280 5.410 2.451 51.217 Filippine 813 40.141 1.993 894 43.841 Perù 2.300 30.055 758 3.342 36.455 Ecuador 2.749 26.268 501 4.361 33.879 Cina 2.162 24.666 5.171 1.460 33.459 Ucraina 3.693 13.003 7.228 3.667 27.591 Pakistan 3.027 5.425 14.140 3.496 26.088 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it Anche per le province prese in considerazione si hanno storie demografiche abbastanza simili e in linea ai dati regionali e nazionali. Dall’anno 2002 all’anno 2010 si è registrato un aumento della popolazione dovuto soprattutto al peso crescente della presenza degli stranieri. Nella provincia di Varese la popolazione è cresciuta del 7% in 8 anni e l’incidenza degli stranieri è passata dal 2,9% nel 2002 al 7,6% nel 2010, con una lieve inflessione nel 2003 (cfr. Grafico 5). Grafico 5 - Evoluzione demografica in provincia di Varese (anni 2002 – 2010) 2010 876.705 66.469 (7,6%) 2009 871.448 62.537 2008 863.099 56.521 2007 855.400 50.376 2006 848.606 46.103 2005 843.250 41.206 2004 829.629 34.141 2003 818.940 21.461 2002 812.934 23.719 (2,9%) 0 200.000 400.000 600.000 800.000 1.000.000 popolazione totale al 1º Gennaio popolazione straniera residente al 1º gennaio Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it Sempre con riferimento all’intervallo di tempo tra il 2002 e il 2010, nella provincia di Brescia (cfr. Grafico 7) la popolazione cresce leggermente di più rispetto a Varese, circa il 10%. Anche il peso degli stranieri cresce progressivamente passando dal 4,5 % a 12,8%. Un dato, quello sull’incidenza che supera la media regionale che si attesta intorno al 10,7%. 9 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 10. Grafico 6 - Evoluzione demografica in provincia di Brescia (anni 2002 – 2010) 2010 1.242.923 160.284 (12,8%) 2009 1.230.159 149.753 2008 1.211.617 133.980 2007 1.195.777 120.845 2006 1.182.337 110.663 2005 1.169.259 99.640 2004 1.149.768 82.895 2003 1.126.249 62.821 2002 1.109.841 50.708 (4,5%) 0 200000 400000 600000 800000 1000000 1200000 1400000 popolazione totale al 1º Gennaio popolazione straniera residente al 1º gennaio Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it In questa analisi le province di Milano e di Monza e Brianza (cfr. Grafico 7) sono state considerate congiuntamente in quanto, ufficialmente, la provincia di Monza e Brianza è stata resa operativa nell’anno 2009 e i dati scorporati si hanno solo a partire da quell’anno. Si tratta di due province per le quali si è registrato un aumento complessivo della popolazione di 300 mila unità pari al 7,5%. L’incidenza degli stranieri è passata dal 4,6% nel 2002 all’11% nel 2010, dato molto vicino alla media regionale (10,7%). Grafico 7 - Evoluzione demografica nelle province di Milano e di Monza e Brianza (anni 2002 – 2010) 2010 4006330 446690 (11%) 2009 3963916 407191 2008 3906726 371670 2007 3884481 344367 2006 3869037 317536 2005 3839216 292204 2004 3775765 260307 2003 3721428 201150 2002 3705323 170737 (4,6%) 0 1000000 2000000 3000000 4000000 5000000 popolazione totale al 1º Gennaio popolazione straniera residente al 1º gennaio Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it 10 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 11. Le dimensioni dell’integrazione: un’analisi a partire dai dati provinciali dei circoli del progetto CEEP Tra le dimensioni da mappare si è ritenuto importante soffermarsi su quelle legate al processo di integrazione degli stranieri. Temi come quello della coabitazione, della convivenza, dell’incontro con l’altro, sono sempre di più al centro del dibattito, soprattutto all’interno di realtà come le ACLI. I processi di integrazione degli stranieri raccontano delle opportunità e dei problemi che si incontrano sui territori nei quali si inizia una nuova esperienza o nei quali addirittura succede di crescere, come per le seconde generazioni. Tra le dimensioni che si è ritenuto di prendere in considerazione, anche in base a ciò che era effettivamente disponibile attraverso le banche dati ufficiali, vi sono: il lavoro, la scuola (in termini di riconoscimento dei titoli mentre nel capitolo sui comuni ci si soffermerà sulla presenza degli stranieri nelle scuole), la casa e, infine, la partecipazione alla vita associativa e religiosa. Occupazione e disoccupazione I dati sull’occupazione forniti dall’ORIM Lombardia attraverso il Rapporto 2012, come i preziosi studi forniti dalla Fondazione Moressa, ci raccontano innanzitutto che gli stranieri sembrano aver sorretto l’economia nei momenti di maggiore crisi. I dati ISTAT RFL (Rilevazioni delle Forze Lavoro) sull’occupazione fanno registrare tra il 2008 e il 2010 una diminuzione (dal 63% al 58%) e tra il 2010 e il 2011 un aumento (dal 58% al 60%) (cfr. Tabella 2). Rispetto ai dati sul totale degli occupati (italiani e stranieri) i tassi di occupazione subiscono una inflessione costante sia tra il 2008 e il 2010 in cui si passa da 67% al 65%, sia tra il 2010 e il 2011 in cui il tasso si abbassa lievemente dal 65% al 64,7%. Sia rispetto al totale degli occupati sia rispetto agli stranieri, i dati sull’occupazione sono decisamente positivi rispetto al resto di Italia dove per esempio nel 2011 il tasso di occupazione si attesta al 56,9% (invariato rispetto al 2010) contro quello del 2008 del 58,7% (cfr. Tabella 3). Tabella 3 - Tassi di occupazione per provincia (2008-2011) Varese Milano Brescia Lombardia Italia 2008 66 68,7 65,3 67 58,7 2009 63,2 66,9 64,8 65,8 57,5 2010 64,2 66,3 63,7 65,1 56,9 2011 64 66,5 61,5 64,7 56,9 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT RFL Rispetto ai tassi di disoccupazione, quelli degli stranieri nel corso degli ultimi 4 anni risultano alti rispetto al totale dei lavoratori ma comunque con andamenti diversi (cfr. Tabella 4 e 5). Nel 2008 in Lombardia i disoccupati stranieri erano il 6,9% contro il 3,7% del totale dei lavoratori. Il dato aumenta, subendo gli effetti della crisi, sino al 2010 in cui raggiunge il 13,1% per poi flettersi nel 2011 di un punto percentuale. Il tasso di disoccupazione relativo al totale della popolazione cresce, invece, in modo costante dal 2008 al 2011, passando dal 3,7% del 2008 al 5,8% nel 2011. Il tasso di disoccupazione in Italia passa dal 6,7 nel 2008 all’8,4 nel 2011. 11 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 12. Tabella 4 - Indicatori di integrazione: lavoro (anno 2011) 2008 2009 2010 2011 Studente/studente lavoratore 4,3 6,5 8,8 7,4 Casalinga 9,1 9,9 11,6 9,7 Altra condizione non prof. 0,3 0,7 0,6 0,6 Disoccupato (in cerca di lavoro) 6,9 11,3 13,1 12 Occupato regolare 63,6 58 56,2 60 Occupato irregolare 15,7 13,5 9,7 10 Totale 100 100 100 100 Fonte: dati ORIM Lombardia, Rapporto 2012 A livello provinciale la situazione appare poco differente. I tassi di disoccupazione (cfr. Tabella 5) relativi alle singole province rispecchiano abbastanza quello regionale, a eccezione della provincia di Varese che tra il 2008 e il 2011 passa dal 3,5% al 7,7%. Tabella 5 - Tassi di disoccupazione, per provincia (2008-2011) Varese Milano Brescia Lombardia Italia 2008 3,5 3,9 3,1 3,7 6,7 2009 6,3 5,7 5,3 5,4 7,8 2010 5,3 5,9 5,8 5,6 8,4 2011 7,7 5,8 5,8 5,8 8,4 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat RFL Mentre per quanto riguarda l’occupazione (vedi Tabella 3), i tassi diminuiscono costantemente dal 2008 al 2010 di 2 punti percentuali, rimanendo sostanzialmente immutati tra il 2010 e il 2011. La diminuzione più consistente la si registra nella provincia di Brescia che passa dal 63,7% nel 2010 al 61,5% nel 2011. Dal 2008 al 2011 la percentuale di lavoratori occupati irregolarmente (cfr. Tabella 4) diminuisce passando dal 15,7% del 2008 al 10% nel 2011. La crisi dunque non incentiva il diffondersi del lavoro irregolare bensì trae dalla presenza degli stranieri la manodopera necessaria per sostenere l’economia, anche grazie alla disponibilità degli stranieri a svolgere lavori non adeguati ai loro titoli di studio. Il lavoro irregolare è un tema estremamente importante. Si tratta di una condizione difficilmente rilevabile, proprio perché non esistono sistemi in grado di misurare con certezza questo dato se non attraverso delle stime approssimative. Il lavoro irregolare è una condizione di svantaggio del lavoratore immigrato perché lo espone a maggiori possibilità di essere ricattato, perché è meno tutelato rispetto alla sicurezza sul lavoro, soprattutto il possesso di un lavoro irregolare non costituisce un’opportunità per l’ottenimento del permesso di soggiorno e pertanto è una condizione che espone l’immigrato al reato, secondo la legge italiana, di clandestinità nonché alla criminalità. Il lavoro irregolare organizza una vita basata sul presente e difficilmente crea le premesse per innescare percorsi di integrazione e di inserimento nella società. In Italia la dimensione lavorativa è purtroppo la principale via che consente di inserirsi legalmente nel Paese. All’interno di questa sintetica ricostruzione emerge tra le righe un dato importante. Il lavoro in questa fase storica è particolarmente importante, la comune condizione di sofferenza può generare forme di 12 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 13. competizione ma allo stesso tempo contribuisce a ridurre la distanza culturale e sociale nei confronti dello straniero facendoci sentire tutti “su una stessa barca”. Titoli di studio e tipologia di lavoro svolta Con riferimento all’ultimo punto affrontato nel precedente paragrafo, la Tabella 6 restituisce un quadro abbastanza chiaro del livello di istruzione degli stranieri residenti nelle province lombarde oggetto della sperimentazione. In generale emerge che gli stranieri sono mediamente più istruiti del totale della popolazione (intesa come italiani e stranieri insieme). Nel 46% dei casi si tratta di persone che possiedono un diploma di scuola secondaria superiore contro il 36% della popolazione totale. Abbastanza alta è la percentuale di coloro che possiedono una laurea 14,5% contro il 12% del totale della popolazione regionale. A livello provinciale vi sono alcune differenziazioni. Le persone più istruite sono concentrate nella provincia di Milano, mentre Brescia possiede il minor numero di stranieri laureati e il maggior numero di persone straniere che possiedono il diploma della scuola dell’obbligo. Tabella 6 - Stranieri di 15 anni e oltre, per titolo di studio e provincia di residenza (anno 2011) Titolo di studio 2011 (%) Brescia Monza Milano Milano Varese Lombardia Lombardia e Città altri pop. media Brianza straniera pop.tot. 15 anni e+ Scuola dell'obbligo /nessun titolo 47,4 39,3 29,3 30,5 36,9 39,5 52 Scuola secondaria superiore 42,7 46 49,6 51,1 45,4 46 36 Laurea o diploma di laurea 9,9 14,7 21,1 18,4 17,7 14,5 12 Totale 100 100 100 100 100 100 100 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia, Rapporto 2012 A questi alti titoli di studio tuttavia, come si evince dalla Tabella 7, non sembrano corrispondere adeguate mansioni lavorative. Infatti, la maggior parte degli stranieri in Lombardia è impiegata come operaio generico nell’industria (12,8%) e come operaio edile (10,9%), mansioni per le quali non è necessario il possesso di un titolo di studio. A livello provinciale, supera il dato regionale e quello delle altre province oggetto della rilevazione, la provincia di Brescia con il 26,7% di operai generici. Abbastanza significativa la percentuale di operai edili in Lombardia, e in particolare nelle province di Brescia e di Varese, e quella degli addetti alla ristorazione alberghi. Gli assistenti domiciliari sono maggiormente concentrati nella provincia di Monza e Brianza, i domestici a ore nella città di Milano, gli operai generici del terziario e gli addetti alle vendite e servizi nella provincia di Varese, gli addetti alle pulizie nei comuni della provincia di Milano e gli operai agricoli e assimilati sono maggiormente concentrati nella provincia di Brescia, rispetto alle altre due. In generale si può rilevare come gli operai specializzati costituiscano una bassa percentuale, la più alta nella provincia di Brescia, così come coloro che svolgono mansioni intellettuali o sono medici e paramedici risultano concentrati, comunque in piccola percentuale, nella città di Milano e nei comuni della provincia. È una situazione per la quale il possesso di buoni livelli di istruzione non costituisce un’opportunità per il riconoscimento dei propri titoli e delle conoscenze acquisite. 13 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 14. Tabella 7 - Stranieri per tipologia lavorativa e provincia di residenza (anno 2011) Monza Milano Milano Tipo di lavoro 2011 Brescia Varese Lombardia Brianza Città altri Operai generici nell'industria 26,7 10,7 6,9 8,4 9,6 12,8 Operai edili 12,4 8,5 7,8 8,3 13,4 10,9 Addetti alla ristorazione 9 10,3 10 10,4 10,6 10,4 alberghi Assistenti domiciliari 5,8 9,1 6,9 6,4 7,9 7,5 Domestici a ore 4 10 11,6 6,7 7,6 6,8 Operai generici nel terziario 2,8 5,6 6,7 9,1 10,4 6,4 Mestieri artigianali 4,6 4 7,6 6,6 3,8 5,7 Addetti alle pulizie 4,4 7 6,9 9,2 2,8 5,6 Titolari esercenti di attività 4,4 5,1 4,8 5 3,1 5,2 commerciali Addetti alle vendite e servizi 4,1 4,1 4,6 4,1 6,9 4,3 Operai agricoli e assimilati 6,1 1,2 0,6 0,7 2,7 3,4 Addetti ai trasporti 2,2 4,3 2,4 4,3 2,3 3,1 Impiegativi esecutivi e di 1,7 2,5 4,1 5,2 2,3 2,9 concetto Domestici fissi 1,5 3,4 3,1 3,2 5,9 2,8 Intellettuali 1 2,6 4 2,2 3 2,5 Assistenti in campo sociale 1 2,4 2,8 2,1 3 1,9 Operai specializzati 4,1 2,3 1,1 1,7 1,6 1,8 Medici e paramedici 1,4 1,3 2,5 2 1,3 1,8 Baby sitter 0,8 1,5 2,8 0,6 0,5 1,3 Prostituzione - - - 0,3 - 0,1 Sportivo - - 0,1 - 0,2 0 Altro 1,9 4 2,8 3,4 0,8 2,6 Totale 100 100 100 100 100 100 Fonte: dati ORIM Lombardia, Rapporto 2012 Un altro segnale in questa direzione riguarda la percentuale di stranieri che ricopre cariche sociali all’interno delle imprese (cfr. Tabella 8). In Lombardia circa l’8% di coloro che possiedono una carica sociale all’interno delle imprese è straniero, in particolare di nazionalità extra comunitaria. Una percentuale tra le più alte in Italia dopo quelle del Friuli Venezia Giulia, della Toscana e della Liguria e che supera la media italiana del 6,8%. Tabella 8 - Cariche sociali nelle imprese (Titolare, socio, amministratore o altre cariche) per regione (anno 2011) Nazionalità estera extra- Nazionalità estera Regione Totale % comunitaria comunitaria Friuli Venezia 12.232 6,78% 4.623 2,56% 9,3 Giulia Toscana 44.228 6,48% 16.166 2,37% 8,8 Liguria 16.865 6,15% 5.342 1,95% 8,1 Lombardia 101.387 5,94% 36.723 2,15% 8 Basilicata 1.856 2,17% 842 0,98% 3 Italia 474.630 4,92% 185.638 1,93% 6,8 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Infocamere http://www.asr-lombardia.it A livello provinciale il dato differisce leggermente (cfr. Tabella 9). La provincia di Milano con una percentuale abbastanza alta rispetto alle altre province, 9,8%, contribuisce ad alzare la media regionale 14 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 15. superando di poco quella del Friuli Venezia Giulia. Le altre province si aggirano attorno al 7% rimanendo leggermente sotto la percentuale regionale. Tabella 9 - Cariche sociali nelle imprese (Titolare, socio, amministratore o altre cariche) per provincia (anno 2011) Provincia Nazionalità estera extra- Nazionalità estera Totale % comunitaria comunitaria Milano 49.052 7,02% 19.637 2,81% 9,8 Brescia 12.720 6,06% 3.341 1,59% 7,6 Varese 6.496 5,18% 2.291 1,83% 7 Monza e 5.518 4,45% 2.379 1,92% 6,3 Brianza Lombardia 101.387 5,94% 36.723 2,15% 8 Italia 474.630 4,92% 185.638 1,93% 6,8 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Infocamere, http://www.asr-lombardia.it Condizione abitativa Un’altra dimensione importante relativamente ai percorsi e alle opportunità di integrazione degli stranieri è sicuramente quella dell’accesso alla casa. Una casa sicura in termini fisici e legali costituisce una premessa significativa per coloro che decidono di costruire le basi per una permanenza stabile in un determinato contesto territoriale. In Lombardia il 71% della popolazione alla data del censimento 2001 viveva in un’abitazione di cui aveva la proprietà, il 20% viveva, invece, in affitto (cfr. Tabella 10). Tabella 10 - Titolo di godimento dell’abitazione sul totale delle abitazioni occupate dai residenti (censimento 2001) Provincia/titolo Proprietà Affitto Altro titolo di godimento % Varese 71,4 20,1 8,4 Milano 69,5 24,8 5,7 Brescia 70,4 20,5 9,1 Lombardia 71 21,7 7,3 Italia 71,4 20 8,6 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati istat Per quanto riguarda gli stranieri il quadro relativo al titolo di godimento dell’abitazione è quasi ribaltato (cfr. Tabella 11). Solo il 22 % circa vive in un’abitazione di proprietà contro quasi il 70% che vive in case in affitto. A livello provinciale vi sono alcune variazioni. La provincia di Brescia per esempio è quella con la più bassa percentuale di stranieri che vivono in case di proprietà, circa il 14,8%, e quella che ha la percentuale più alta di stranieri che vivono in case in affitto con parenti. 15 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 16. Tabella 11 - Tipologia abitativa degli stranieri per provincia (anno 2011) Tipologia abitativa Brescia Monza Milano Milano Varese Lombardia e Città altri Brianza Casa di proprietà (solo o con parenti) 14,8 25,4 21,5 25 25,9 21,9 Casa in affitto (solo o con parenti) con 61,1 40,2 42,4 45,8 45,5 48,3 contratto Casa in affitto (solo o con parenti) senza 2,4 3,6 6,9 6,3 1 4,2 contratto Casa in affitto (solo o con parenti) non sa 1,5 1 1,3 0.3 1 contratto Da parenti, amici, conoscenti (ospite non 3,7 6,6 3,4 4,7 7,1 4,7 pagante) Casa in affitto (con altri immigrati) con 9,5 10,2 8,1 5,4 8,9 7,3 contratto Casa in affitto con altri immigrati senza 1,9 2,9 5,3 2,5 0,5 2,4 contratto Casa in affitto con altri immigrati non sa 0,3 1,9 1,3 1,1 0,6 0,8 contratto Albergo o pensione a pagamento 0,3 0,2 0,1 0,1 Struttura d’accoglienza 0,5 0,6 1,9 0,8 0,7 0,9 Sul luogo di lavoro 4,1 5,4 5,3 5,2 9 5,9 Occupazione abusiva 0,3 0,3 1,4 0,1 0,4 Concessione gratuita 0,6 1,2 1 0,7 0,5 1,4 Campo nomadi 0,1 0,2 0,1 0,2 Baracche o luoghi di fortuna/sistemazione 0,9 0,1 0,4 0,9 0,6 precaria Totale 100 100 100 100 100 100 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia, Rapporto 2012 Intorno alla categoria delle case in affitto si moltiplicano in realtà diverse forme di convivenza e coabitazione. La maggior parte dichiara di vivere in una casa in affitto solo o con partenti, ma vi sono anche coloro che vivono in case in affitto con altri immigrati. La condizione di straniero irregolare implica molto spesso di non avere accesso a un’abitazione regolare. Anche questa eventualità genera percorsi sempre più difficili di integrazione. Il dato sulle abitazioni o gli insediamenti irregolari, proprio per l’impossibilità di avere accesso a dati certi e ufficiali, risulta approssimativo della realtà. Partecipazione sociale e religiosa Un’altra dimensione fondamentale, rispetto al tema dell’integrazione, riguarda la partecipazione degli stranieri alla vita associativa, culturale, religiosa e politica, in particolare si sono presi in considerazione la partecipazione alla vita sindacale, alla vita associativa e la appartenenza religiosa. I lavoratori stranieri iscritti al sindacato (Cgil, Cisl e Uil) rappresentano in Lombardia il 7,7% del totale dei lavoratori iscritti (italiani e stranieri), un dato leggermente più basso rispetto alla media italiana dell’8% che è composta da regioni come il Trentino con il 17,6% o l’Emilia Romagna con il 12,8% (cfr. Tabella 12). Le percentuali più importanti riguardano le regioni in cui si concentra il maggior numero di stranieri, quelle del Nord Italia e del Centro e, quindi, quelle realtà territoriali che offrono maggiori opportunità lavorative. 16 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 17. Tabella 12 - Lavoratori stranieri iscritti ad un sindacato (anno 2011) Regione Totale Incid. Stranieri su tot iscritti Trentino 30.174 17,6 Emilia-Romagna 145.176 12,8 Valle d’Aosta 3.200 11,4 Liguria 49.132 11,3 Umbria 27.813 10,4 Lazio 98.161 9,4 Veneto 96.211 8,5 Marche 36.717 8,5 Piemonte 75.991 8,1 Lombardia 158.788 7,7 Italia 1.137.238 8,0 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes (http://www.asr-lombardia.it) Per quanto riguarda invece la vita associativa degli stranieri, l’ORIM Lombardia, monitora annualmente la nascita e la chiusura di associazioni di immigrati nelle diverse province della regione. Nel 2011 (vedi tabella 13) erano maggiormente presenti nella provincia di Milano, in particolare in Milano città, e nella provincia di Brescia. Tabella 13 - Ripartizione per provincia delle associazioni di immigrati (2011) Provincia Valori Assoluti Percentuale Varese 13 3,5 % Milano 162 44 % Milano città (128) (34,8) % Monza e Brianza 13 3,5 % Brescia 50 13,6 % Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia, Rapporto 2012 Nella maggior parte dei casi queste associazioni hanno da 3 a 5 anni di vita. Le nazionalità degli aderenti sono principalmente peruviana, marocchina e senegalese. Sono associazioni che si occupano principalmente di integrazione e inserimento nella società italiana, di solidarietà e aiuti agli immigrati e di promozione della cultura. Per quanto riguarda l’appartenenza religiosa in Lombardia (cfr. Tabella 14) vi sono principalmente stranieri di religione musulmana, cattolica e ortodossa. Il dato si differenzia territorialmente. Nella provincia di Milano i cattolici sono più numerosi dei musulmani e nella provincia di Brescia oltre a esserci una consistente percentuale di stranieri di religione musulmana, che supera di 10 punti percentuali la media regionale, vi è una componente significativa di sikh e induisti. 17 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 18. Tabella 14 - Appartenenza religiosa degli stranieri per provincia di residenza (2011) Religione Brescia Monza Milano Milano Varese Lombardia e Città altri Brianza Musulmana 49,3 40,3 28,7 32,3 41,7 39,6 Cattolica 18,3 25,8 37,5 32,6 29,4 25,9 Ortodossa 14,6 18,7 13 18,3 14,3 16 Copta 0,6 0,2 1,2 0,7 .. 0,6 Evangelica 1,2 2,3 2,5 1,8 1,1 2 Altra 1,4 3,4 2 1,6 1,9 2 Cristiana Buddista 1,5 1,2 4,7 2,1 3,4 2,5 Induista 1,7 1 0,6 0,2 1,2 1,6 Sikh 7,3 0,3 0,1 .. 0,2 2,9 Altro 0,3 1,3 0,7 0,6 0,2 0,7 Nessuna 3,7 5,6 8,9 9,8 6,6 6,1 Totale 100 100 100 100 100 100 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia, Rapporto 2012 I percorsi di integrazione hanno una connotazione temporale e multidimensionale. Sono cioè legati al tempo di permanenza in un determinato territorio e alla compresenza di alcune condizioni materiali e immateriali che rendono possibile il processo di integrazione. Oggi in Italia l’integrazione passa a livello legale soprattutto attraverso il possesso di un lavoro regolare che consente di ottenere il permesso di soggiorno. Questa condizione riguarda sia chi arriva in Italia sia i diciottenni che nascono in Italia da genitori stranieri. Non è detto però che l’integrazione si compia solo attraverso il canale del lavoro. Forse in tempi di crisi economica e diffusione di contratti atipici, è necessario ripensare, riconoscere e valorizzare le molteplici vie attraverso le quali è possibile sviluppare processi di integrazione. 18 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 19. Il fenomeno migratorio nei comuni della rilevazione I cinque circoli della rilevazione sono inseriti all’interno di quattro province significative per il contesto economico e sociale regionale: Gallarate in provincia di Varese, Triuggio nella neonata provincia di Monza e Brianza, Castenedolo in provincia di Brescia ed infine Abbiategrasso e Quarto Oggiaro (Milano città) in provincia di Milano. Si tratta di circoli che appartengono a contesti territoriali che per localizzazione geografica e per vocazione economica risultano molto differenti tra loro. Comune di Gallarate Gallarate è una città popolosa della provincia di Varese il cui presente è legato alla posizione strategica che riveste rispetto al vicino aeroporto di Malpensa. La maggior parte delle attività economiche che si sono sviluppate negli ultimi anni sul territorio sono nate in virtù di questa vicinanza con l’aeroporto. Dai primi del ‘900 non ha mai smesso di crescere, a parte un breve calo della popolazione subito tra il 1981 e il 1991 a causa della crisi che ha investito il settore produttivo. Come molte città del Nord, la presenza di diverse industrie è stato elemento di attrazione di importanti flussi migratori, prima interni all’Italia, successivamente a partire dagli ’90 provenienti dall’estero. Nel corso degli ultimi cinque anni la popolazione è cresciuta in modo consistente. Dal 2005 al 2010 l’incidenza del numero di stranieri sul totale della popolazione è passato dall’8,5% al 14% circa (cfr. Tabella 15). In crescita anche il numero di coloro che nascono in Italia da genitori stranieri. 19 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 20. Tabella 15 - Comune di Gallarate: residenti italiani e stranieri dal 2005 al 2010 Anno Residenti Residenti Incidenza su tot Nati in Italia stranieri 2005 49.347 4.197 8,50% - 2006 49.639 4.765 9,60% 693 2007 50.156 5.392 10,80% 840 2008 50.797 6.067 11,90% 970 2009 51.214 6.588 12,90% 1.121 2010 51.751 7.168 13,90% - Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it I principali paesi di provenienza degli stranieri gallaratesi sono soprattutto Albania, Pakistan, Bangladesh Marocco e Romania (cfr. Tabella 16). È interessante soffermarsi sulla composizione di genere delle percentuali. Si notino ad esempio le percentuali relative a pakistani, bengalesi e senegalesi e quelle relative a ucraine (85%), salvadoregne (79%) e peruviane (61%). Tabella 16 - Principali paesi di provenienza dei migranti presenti nel Comune di Gallarate (2010) Pos Nazione Residenti Maschi Femmine 1 Albania 1.055 54,90% 45,10% 2 Pakistan 857 63,50% 36,50% 3 Bangladesh 800 62,90% 37,10% 4 Marocco 723 52,80% 47,20% 5 Romania 640 52,50% 47,50% 6 Ecuador 390 38,70% 61,30% 7 Cina 378 50,80% 49,20% 8 Ucraina 215 15,30% 84,70% 9 Perù 171 38,60% 61,40% 10 Senegal 161 62,10% 37,90% 11 Tunisia 147 57,80% 42,20% 12 El Salvador 142 33,10% 66,90% 13 Sri Lanka 107 55,10% 44,90% Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Istat, www.dati.istat.it I primi dati forniti trovano riscontro nella presenza di alunni stranieri nelle scuole di Gallarate (cfr. Tabella 17). Un dato che rimanda all’esistenza di nuclei famigliari e a importanti processi di inserimento e di integrazione che sono in corso nella società locale e che vedono coinvolte le seconde generazioni. 20 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 21. Tabella 17 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Gallarate per principale paese di provenienza (Anno scolastico 2008/2009) Cittadinanza V.a. V. % Femmine Femmine % Albania 211 16.9 88 41.7 Marocco 165 13.2 77 46.7 Pakistan 138 11.1 59 42.8 Bangladesh 100 8.0 46 46.0 Ecuador 98 7.9 49 50.0 Romania 94 7.5 47 50.0 Cina 42 3.4 22 52.4 Perù 38 3.0 19 50.0 Serbia 29 2.3 11 37.9 El salvador 23 1.8 10 43.5 Brasile 19 1.5 7 36.8 India 19 1.5 6 31.6 Ucraina 17 1.4 6 35.3 Altre 254 20.3 111 43.7 Totale 1247 100 558 44.7 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia in collaborazione con Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia Nello specifico si rileva una presenza importante di alunni stranieri nelle scuole gallaratesi (l’11,6% dell’intera popolazione scolastica) che va dalle scuole dell’infanzia alle scuole secondarie di II grado, con una concentrazione particolare nelle scuole primarie (16,1%), indice di un aumento che investirà progressivamente gli altri livelli scolastici (cfr. Tabella 18). Tabella 18 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Gallarate (Anno scolastico 2008/2009) Nati in Nuovi Ordine di scuola V.a. Inc. % V. % V. % Italia ingressi Infanzia 192 14.7 162 84.4 - - Primaria 390 16.1 207 53.1 10 2.6 Secondaria I 218 14.3 38 17.4 17 7.8 grado Secondaria II 447 8.2 28 6.3 20 4.5 grado Totale 1247 11.6 273 21.9 47 3.8 Inc. % = incidenza alunni stranieri su totale alunni (italiani e stranieri) V. % = percentuale calcolata sul totale alunni stranieri Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia in collaborazione con Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia 21 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 22. Comune di Castenedolo Castenedolo, in provincia di Brescia, è un piccolo comune di circa 11.000 abitanti, collocato vicino alla città di Brescia e immerso in un contesto non ancora urbanizzato e connotato dalla presenza di un paesaggio agricolo. La popolazione del comune, dopo una crescita significativa nel dopoguerra, si è stabilizzata fino ad arrivare all’ultimo decennio, dove ha ripreso a crescere. Un apporto a questo trend è dato anche dagli stranieri i quali sono passati, nell’arco di soli 5 anni, dal 7% all’11% del totale della popolazione (cfr. Tabella 19). Tabella 19 - Comune di Castenedolo: residenti italiani e stranieri dal 2005 al 2010 Anno Residenti Residenti Incidenza su tot Nati in Italia stranieri 2005 10.207 731 7,16% 2006 10.483 831 7,93% 98 2007 10.676 922 8,64% 194 2008 10.852 1.021 9,41% 202 2009 11.124 1.156 10,39% 231 2010 11.215 1.254 11,18% Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it Si tratta soprattutto di albanesi, indiani, pakistani, rumeni e marocchini (vedi Tabella 20). I dati sulla composizione di genere raccontano di un equilibrio diffuso tra maschi e femmine a eccezione dei ghanesi dove gli uomini arrivano a quasi il 70% e delle ucraine e delle moldove presenti rispettivamente all’80% e al 69%. Tabella 20 - Principali paesi di provenienza dei migranti presenti nel Comune di Castenedolo (2010) Pos Nazione Residenti Maschi Femmine 1 Albania 150 52,70% 47,30% 2 India 135 57,80% 42,20% 3 Pakistan 130 55,40% 44,60% 4 Romania 119 44,50% 55,50% 5 Marocco 111 57,70% 42,30% 6 Cina 87 42,50% 57,50% 7 Sri Lanka 57 52,60% 47,40% 8 Ghana 54 68,50% 31,50% 9 Ucraina 50 20,00% 80,00% 10 Senegal 44 52,30% 47,70% 11 Moldova 42 31,00% 69,00% Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it Si tratta di dati che solo in parte riflettono i paesi di provenienza maggiormente presenti tra gli alunni delle scuole di Castenedolo. Si tratta. Infatti, soprattutto di alunni di origine cinese, albanese, indiana e marocchina (cfr. Tabella 21). 22 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 23. Tabella 21 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Castenedolo per principale paese di provenienza (Anno scolastico 2008/2009) Cittadinanza V.a. V. Femmine Femmine % % Cinese 24 14.0 11 45.8 Albania 21 12.3 13 61.9 India 19 11.1 9 47.4 Marocco 12 7.0 4 33.3 Romania 10 5.8 6 60.0 Sri lanka 10 5.8 3 30.0 Pakistan 9 5.3 3 33.3 Serbia 9 5.3 4 44.4 Ghana 7 4.1 - - Senegal 6 3.5 4 66.7 Altre 44 25.7 15 34.1 Totale 171 100 72 42.1 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia in collaborazione con Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia Gli alunni stranieri sono prevalentemente concentrati nelle scuole primarie e in misura leggermente inferiore nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole secondarie di I grado, con una media complessiva del 14% della popolazione scolastica (cfr. Tabella 22). Tabella 22 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Castenedolo (Anno scolastico 2008/2009) Ordine di Nati in Nuovi V.a. Inc. % V. % V. % scuola Italia ingressi Infanzia 46 13.3 37 80.4 - - Primaria 91 15.7 57 62.6 2 2.2 Secondaria 34 13.0 11 32.4 8 23.5 I grado Secondaria - - - - - - II grado Totale 171 14.4 68 39.8 - - Inc. % = incidenza alunni stranieri su totale alunni (italiani e stranieri) V. % = percentuale calcolata sul totale alunni stranieri Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Orim Lombardia in collaborazione con Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia 23 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 24. Comune di Triuggio Triuggio è un piccolo comune della recente provincia di Monza e Brianza (istituita nel 2004 ma divenuta operativa nel 2009). Dal dopoguerra a oggi, così come per quasi tutti i comuni di questo ambito geografico della Lombardia, la popolazione è sempre cresciuta con alcuni picchi all’inizio del dopoguerra e a partire dal 2000. Triuggio da circa 5 mila abitanti nel 1951, raggiunge nel 2010 quota 8393. Forse per la sua posizione geografica riparata e protetta rispetto all’intorno che, al contrario, nell’arco di sessant’anni ha subito una crescita esponenziale della popolazione, la crescita a Triuggio è stata abbastanza contenuta così come contenuta è l’incidenza degli stranieri (5,7%) rispetto alla media regionale (10,7%) e alla stessa provincia di Milano e Monza e Brianza (11%) (cfr. Tabella 23). Anche la presenza degli stranieri si adatta e assume lo stesso ritmo di crescita e di sviluppo intrinseco a questo territorio. Tabella 23 - Comune di Triuggio: residenti italiani e stranieri dal 2005 al 2010 Anno Residenti Residenti Incidenza su tot Nati in Italia stranieri 2005 8.050 314 3,90% 2006 8.151 367 4,50% 59 2007 8.202 429 5,20% 68 2008 8.228 446 5,40% 78 2009 8.246 439 5,30% 68 2010 8.396 479 5,70% Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it I principali paesi di provenienza degli stranieri presenti a Triuggio sono la Romania, il Marocco, il Pakistan. Rispetto alla media regionale e provinciale l’Albania è tra gli ultimi. Anche in questo caso pur trattandosi di piccoli numeri la differente composizione di genere è significativa, soprattutto per i pakistani uomini (66%), gli indiani uomini (60%), le donne ucraine (72%) e le donne bulgare (75%) (cfr. Tabella 24). Tabella 24 - Principali paesi di provenienza dei migranti presenti nel Comune di Triuggio (2010) Pos Nazione Residenti Maschi Femmine 1 Romania 86 46,50% 53,50% 2 Marocco 82 57,30% 42,70% 3 Pakistan 59 66,10% 33,90% 4 Perù 26 38,50% 61,50% 5 Egitto 22 54,50% 45,50% 6 Ecuador 19 47,40% 52,60% 7 Ucraina 18 27,80% 72,20% 8 Bulgaria 16 25,00% 75,00% 9 India 15 60,00% 40,00% 10 Senegal 12 58,30% 41,70% 11 Albania 9 55,60% 44,40% Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it 24 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 25. Si tratta di un dato che si rispecchia quasi fedelmente nella presenza degli alunni stranieri nelle scuole. Tra i principali paesi di provenienza, infatti, vi sono il Marocco, la Romania e il Pakistan (cfr. Tabella 25). Tabella 25 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Triuggio per principale paese di provenienza (Anno scolastico 2008/2009) Femmine Cittadinanza V.a. V. % Femmine % Marocco 21 35.6 6 28.6 Romania 9 15.3 5 55.6 Pakistan 6 10.2 - - India 4 6.8 3 75.0 Egitto 3 5.1 1 33.3 Perù 3 5.1 1 33.3 Ecuador 2 3.4 1 50.0 Albania 2 3.4 1 50.0 Serbia 2 3.4 - - Bulgaria 2 3.4 2 100.0 Altre 5 8,4 2 40 Totale 59 100 22 37.3 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia in collaborazione con Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia Data la bassa presenza di stranieri nel comune anche gli alunni nelle scuole sono di numero ridotto. Si tratta di una media dell’8% sul totale della popolazione scolastica (cfr Tabella 26). Tabella 26 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Triuggio (Anno scolastico 2008/2009) Ordine di V.a. Inc. % Nati in V. % Nuovi V. % scuola italia ingressi Infanzia 12 5.6 12 100.0 - - Primaria 34 9.7 22 64.7 - - Secondaria 13 7.3 1 7.7 - - I grado Secondaria - - - - - - II grado Totale 59 7.9 23 39.0 - - Inc. % = incidenza alunni stranieri su totale alunni (italiani e stranieri) V. % = percentuale calcolata sul totale alunni stranieri Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia 25 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 26. Comune di Abbiategrasso Abbiategrasso è un comune della provincia di Milano, posto al di fuori dell’area dell’hinterland milanese. Si tratta di un comune che negli ultimi anni ha sviluppato importanti relazioni con la città di Milano e il suo hinterland. La popolazione in uscita da Milano, soprattutto giovani coppie, ha tra le mete privilegiate questa città che gode di una buona qualità della vita e di abitazioni a prezzi abbastanza contenuti. La maggior parte delle persone lavora in direzione di Milano, sviluppando un alto pendolarismo, aggravato anche dalla chiusura, nell’ultimo decennio, di importanti aziende di medie grandi dimensioni. Dopo una crescita vertiginosa dal dopoguerra sino agli anni ’70 in cui la popolazione è passata da 18.000 abitanti nel 1951 a 26.000 nel 1971, si sono susseguiti una lenta stabilizzazione sino al 2000 dopodiché la popolazione ha iniziato nuovamente a crescere. Dal 2000 al 2010 la città cresce di 5.000 abitanti. Tra questi nuovi arrivi vi sono i milanesi in fuga dalla città, ma vi sono anche molti stranieri. L’incidenza del numero di stranieri dal 2005 al 2010 passa infatti dal 5,7% al 10% (cfr. Tabella 27) dato che rispecchia la media regionale. Tabella 27 - Comune di Abbiategrasso: residenti italiani e stranieri dal 2005 al 2010 Anno Residenti Residenti Incidenza su tot Nati in Italia stranieri 2005 29.830 1.710 5,70% 2006 30.120 1.943 6,50% 291 2007 30.504 2.209 7,20% 401 2008 31.146 2.540 8,20% 394 2009 31.578 2.870 9,10% 455 2010 32.035 3.219 10,00% Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it I principali paesi di provenienza sono Egitto, Albania, Romania e Ecuador (cfr. Tabella 28). L’incidenza degli egiziani in particolare rappresenta una peculiarità di Abbiategrasso che non si rispecchia né con il dato nazionale, né con quello regionale, né con quello provinciale. Anche in questo caso è interessante soffermarsi sulla composizione di genere dei dati forniti. Vi sono in misura maggiore uomini senegalesi (95%), pakistani (71%), egiziani (64%) e marocchini (62%). Mentre le donne sono molto numerose tra le ucraine (78,7%), le dominicane (72%), le brasiliane (71%). 26 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 27. Tabella 28 - Principali paesi di provenienza dei migranti presenti nel Comune di Abbiategrasso (2010) Pos Nazione Residenti Maschi Femmine 1 Egitto 695 64,50% 35,50% 2 Albania 596 53,00% 47,00% 3 Romania 314 47,50% 52,50% 4 Ecuador 279 44,40% 55,60% 5 Ucraina 136 21,30% 78,70% 6 Marocco 128 62,50% 37,50% 7 Perù 122 37,70% 62,30% 8 Sri Lanka 67 52,20% 47,80% 9 Pakistan 60 71,70% 28,30% 10 Brasile 59 28,80% 71,20% 11 Bulgaria 54 53,70% 46,30% 12 Cina 51 49,0% 51,0% 13 El Salvador 50 40,0% 60,0 % 14 Repubblica 48 27,1% 72,9% Dominicana 15 Bangladesh 47 53,2% 46,8 % 16 Senegal 42 95,2% 4,8 % Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it Gli alunni stranieri presenti nelle scuole rispecchiano solo in parte la presenza degli adulti stranieri. Infatti, sono maggiormente presenti alunni di origine albanese ed ecuadoriana (vedi tabella 29). Tabella 29 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Abbiategrasso per principale paese di provenienza (Anno scolastico 2008/2009) Cittadinanza V.a. V. % Femmine Femmine % Albania 113 29.4 49 43.4 Ecuador 60 15.6 32 53.3 Egitto 31 8.1 10 32.3 Romania 29 7.6 17 58.6 Ucraina 15 3.9 8 53.3 Perù 14 3.6 7 50.0 Brasile 12 3.1 8 66.7 El salvador 10 2.6 6 60.0 Bangladesh 8 2.1 5 62.5 Marocco 7 1.8 3 42.9 Altre 85 22,1 41 48,2 Totale 384 100.0 186 48.4 Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Tuttavia la presenza di alunni stranieri è abbastanza contenuta rispetto agli altri comuni (cfr. Tabella 30). Si tratta di una media del 7% con una concentrazione nelle scuole primarie e secondarie di primo grado intorno al 10% e con una presenza importante nelle scuole secondarie di II grado del 6% circa. 27 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 28. Tabella 30 - Alunni stranieri nelle scuole del Comune di Abbiategrasso (Anno scolastico 2008/2009) Ordine di V.a. Inc. % Nati in V. % Nuovi V. % scuola Italia ingressi Infanzia 70 7.7 58 82.9 - - Primaria 140 10.0 54 38.6 25 17.9 Secondaria 67 8.7 5 7.5 7 10.4 I grado Secondaria 107 5.7 8 7.5 2 1.9 II grado Totale 384 7.7 67 17.4 34 8.9 Inc. % = incidenza alunni stranieri su totale alunni (italiani e stranieri) V. % = percentuale calcolata sul totale alunni stranieri Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ORIM Lombardia in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia 28 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano
  • 29. Quarto Oggiaro – Comune di Milano Milano è la città di riferimento del circolo di Quarto Oggiaro. Si ritiene importante, prima di addentrarsi nella realtà della circoscrizione zonale 8 di cui fa parte Quarto Oggiaro, analizzare i dati complessivi che riguardano la città di Milano. La città di Milano dal dopoguerra a oggi è stata oggetto di uno sviluppo demografico estremamente irregolare se prendiamo in considerazione i dati sulla popolazione. Dal 1951 al 1971 Milano registra un aumento significativo della popolazione (quasi + 450.000 abitanti). Dal 1971 in poi la popolazione non solo smette di crescere ma addirittura diminuisce. Milano inizia a perdere i suoi abitanti, nel 2001 arriva a un numero di abitanti inferiore rispetto a quello che aveva nel 1951. Si tratta di una popolazione che invecchia molto, con un basso tasso di natalità e dove addirittura le giovani coppie decidono di muoversi verso mete più economiche e con una qualità della vita più sostenibile. Dal 2001 al 2010 inizia a registrarsi un aumento considerevole della popolazione (+68.000 unità). Un dato che fa ben sperare rispetto al futuro di Milano, soprattutto se lo si confronta con quello relativo alla presenza degli stranieri, i quali nel corso degli ultimi anni sembrano essere stati gli unici a scegliere Milano (cfr. Tabella 31). Se la popolazione complessiva è in calo fino al 2005, a partire dal 2009 inizia nuovamente a crescere, la presenza degli stranieri risulta in costante crescita. Addirittura il tasso di incidenza, in soli cinque anni, passa dal 12,4% nel 2005 al 16,4% nel 2010. Una delle percentuali più alte tra i comuni presi in esame dalla mappatura. Tabella 31 - Comune di Milano: residenti italiani e stranieri dal 2005 al 2010 Anno Residenti Residenti Incidenza su tot stranieri 2005 1.308.735 162.169 12,39% 2006 1.303.437 170.619 13,09% 2007 1.299.633 175.997 13,54% 2008 1.295.705 181.393 14,00% 2009 1.307.495 199.322 15,24% 2010 1.324.110 217.324 16,41% Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it I principali paesi di provenienza degli stranieri presenti a Milano non rispecchiano né quelli regionali né quelli provinciali: al primo posto ci sono i filippini, a seguire gli egiziani, i cinesi, i peruviani e gli ecuadoriani. Se si guarda la composizione del dato in base al genere si nota che gli egiziani e i bengalesi sono perlopiù uomini, rispettivamente il 74,5 % e il 75,5%. Filippine, peruviane, ecuadoriane ma soprattutto ucraine sono soprattutto donne (cfr Tabella 32). 29 Comunità in divenire: migranti che vanno, migranti che restano