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I sistemi di gestione della qualità
LA NORMA UNI EN ISO 9001  ,[object Object],[object Object],[object Object]
NORME DELLA SERIE ISO 9000 SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA’ COMITATO TECNICO ISO TC 176   “ Quality management and quality assurance” SC1 “ Concepts and terminology” ISO 9000 SC3 “ Supporting Technologies” ISO 19011 (*)‏ SC2 “ Quality Systems” ISO 9001 e ISO 9004 (*) in collaborazione con ISO TC 207 “Environmental management”
NORME DELLA SERIE ISO 9000 SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA’ UNI EN ISO 9004:2000 Sistemi di gestione per la qualità. Linee guida per il miglioramento delle prestazioni UNI EN ISO 19011:2003 Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione per la qualità e/o di gestione ambientale UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di gestione per la qualità.  Requisiti UNI EN ISO 9000:2005 Sistemi di gestione per la qualità.  Fondamenti e vocabolario
sistema di gestione (3.2.2): sistema per stabilire politica ed obiettivi e per conseguire tali obiettivi Nota: Un sistema di gestione di un’organizzazione può includere sistemi di gestione differenti, quali un sistema di gestione per la  qualità , un sistema di gestione  finanziaria  o un sistema di gestione  ambientale   Sistema di gestione per la qualità (3.2.3): sistema di gestione per guidare e tenere sotto controllo un’organizzazione con riferimento alla qualità DEFINIZIONI (da ISO 9000:2005)‏
IL CONCETTO DI PROCESSO Attività, o un insieme di attività tra di loro correlate o interagenti,  che riceve degli input e li converte in output con la creazione  di un valore aggiunto. Processo Input : materie prime, dati, informazioni, servizi Output : prodotti, progetti, dati, servizi Attività
IL CONCETTO DI PROCESSO Un’attività può essere considerata un processo se sono definiti:  il punto di partenza del processo, ovvero i suoi input che a loro volta potrebbero essere gli output di un processo a monte;  gli obiettivi del processo, ovvero le caratteristiche degli output che si vogliono ottenere;  le responsabilità per la gestione del processo e le risorse in esso impiegate;  le attività che devono essere svolte ed i punti di controllo delle stesse;  le registrazioni necessarie;  le modalità di valutazione dell’efficacia del processo, ovvero come vengono misurati e valutati i risultati ottenuti. Per un processo deve essere inoltre possibile pianificare delle attività di miglioramento.
LA GESTIONE PER PROCESSI Un’organizzazione applica un approccio per  processi quando considera la gestione aziendale  come la gestione di un sistema costituito da un  insieme di processi tra loro interagenti.
LA GESTIONE PER PROCESSI ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Cliente (ed altre parti interessate)‏ Cliente (ed altre parti interessate)‏ Miglioramento continuo del Sistema di gestione per la qualità Responsabilità della direzione Gestione  delle  risorse Realizzazione del  prodotto Misurazioni, analisi, miglioramento prodotto output Modello di sistema di gestione per la qualità basato sui processi input Requisiti Soddisfazione
SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI QUALITA’, SICUREZZA, AMBIENTE SISTEMA DI GESTIONE PERLA QUALITA’  (UNI EN ISO 9001:2008)‏ SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001:2004)‏ SISTEMA DI GESTIONE PER LA SALUTE E SICUREZZA (OHSAS 18001:1999)‏
4. SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’  ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],4. SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’  4.2 REQUISITI RELATIVI ALLA DOCUMENTAZIONE
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],4. SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’  STRUTTURA PROCEDURA 1.0 Generalità (1.1 scopo, 1.2 campo di applicazione, 1.3 riferimenti, 1.4 resp)‏ 2.0 Modalità operative 3.0 Allegati
4. SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ 4.2 REQUISITI RELATIVI ALLA DOCUMENTAZIONE ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],4.2.3 CONTROLLO DEI DOCUMENTI 4. SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],4.2.4 CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI 4. SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’
0-Introduzione 1-Scopo e campo di applicazione 2-Riferimenti normativi 3-Termini e definizioni 4-Sistema di gestione per la qualità 5-Responsabilità della direzione 6-Gestione delle risorse 7-Realizzazione del prodotto 8-Misurazioni, analisi e miglioramento LA STRUTTURA DELLA ISO 9001:200 8
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],5.1 IMPEGNO DELLA DIREZIONE 5. RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE
L'alta direzione deve assicurare che i requisiti del cliente siano definiti e soddisfatti allo scopo di accrescere la soddisfazione del cliente stesso 5.2 ATTENZIONE FOCALIZZATA AL CLIENTE 5. RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],5.3 POLITICA PER LA QUALITA’
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],5. RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE
5.4 PIANIFICAZIONE 5. RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
5.5 RESPONSABILITA ,  AUTORITA’  E COMUNICAZIONE Definire con chiarezza le responsabilità (mansionario)  e le autorità (organigramma) e renderle note 5. RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],5.5.2  RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE 5. RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE
L’alta Direzione deve assicurare all’interno dell’azienda gli opportuni processi di comunicazione e che abbiano luogo le comunicazioni necessarie all’efficacia del SGQ. 5.5.3 COMUNICAZIONE INTERNA 5. RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE
La direzione deve v erificare, ad intervalli prestabiliti,  il  SGQ  per garantirene  l’idoneità, adeguatezza ed efficacia . Il riesame deve valutare le opportunità di miglioramento e i cambiamenti necessari, inclusa la politica della qualità e gli obiettivi. 5.6 RIESAME DA PARTE DELLA DIREZIONE 5. RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE
5.6.2  Elementi in ingresso: -risultati VI -informazioni di ritorno  dai Clienti -prestazioni dei processi e conformità prodotti -stato delle azioni preventive e correttive - esiti delle azioni decise nei precedenti riesami -cambiamenti che possono influenzare il SGQ -raccomandazioni per il miglioraento 5.6.3  Elementi in uscita - miglioramento dell’efficacia del sistema e dei  suoi  processi -miglioramento dei prodotti  in relazione alle esigenze dei Clienti - necessità  di risorse 5.6 RIESAME DA PARTE DELLA DIREZIONE 5. RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE
0-Introduzione 1-Scopo e campo di applicazione 2-Riferimenti normativi 3-Termini e definizioni 4-Sistema di gestione per la qualità 5-Responsabilità della direzione 6- Gestione delle risorse 7-Realizzazione del prodotto 8-Misurazioni, analisi e miglioramento LA STRUTTURA DELLA ISO 9001:2000
6. GESTIONE DELLE RISORSE -Definire le competenze (istruzione, addestramento, abilità ed esperienza)‏ -Fornire addestramento o intraprendere altre azioni -Valutare l’efficacia delle azioni intraprese -Assicurare la consapevolezza del personale -Conservare registrazioni sul grado di istruzione, addestramento,  abilità ed esperienza 6.2 RISORSE UMANE
-edifici, spazi di lavoro -attrezzature ed apparecchiature di processo -servizi di supporto 6.3 INFRASTRUTTURE 6.4 AMBIENTE DI LAVORO Definire e gestire le condizioni dell’ambiente di lavoro necessarie per assicurare la conformità ai requisiti dei prodotti 6. GESTIONE DELLE RISORSE
0-Introduzione 1-Scopo e campo di applicazione 2-Riferimenti normativi 3-Termini e definizioni 4-Sistema di gestione per la qualità 5-Responsabilità della direzione 6-Gestione delle risorse 7- Realizzazione del prodotto 8-Misurazioni, analisi e miglioramento LA STRUTTURA DELLA ISO 9001:2000
7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO Determinazione dei requisiti relativi al prodotto: -requisiti specificati dal cliente -requisiti non specificati, ma necessari per l’uso specificato -requisiti cogenti  Riesame dei requisiti: -definire i requisiti del prodotto -risolvere le eventuali divergenze -valutare le capacità di soddisfare i requisiti definiti Comunicazione col cliente: -informazioni relative al prodotto -gestione dei contratti -informazioni di ritorno 7.2 PROCESSI RELATIVI AL CLIENTE
PARTI INTERESSATE E LORO ASPETTATIVE PROPRIETARI risultati dell'investimento CLIENTI soddisfazione aspettative DIPENDENTI sicurezza, opportunità di carriera COLLETTIVITA' comportamento responsabile FORNITORI opportunità di lavoro ORGANIZZAZIONE 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
7.3 PROGETTAZIONE E SVILUPPO Pianificazione della progettazione  -definizione delle attività e delle relazioni -successione cronologica delle attività -durata prevista per le attività -assegnazione delle responsabilità e definizione delle interfacce -definizione delle tempistiche -momenti di verifica, riesame e validazione -scadenze temporali imposte da vincoli esterni 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
7.3 PROGETTAZIONE E SVILUPPO Elementi in ingresso alla progettazione - requisiti funzionali e prestazionali -requisiti cogenti applicabili -informazioni derivanti da precedenti progettazioni definizione del piano prodotto 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],7.3 PROGETTAZIONE E SVILUPPO 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
Elementi in uscita dalla progettazione I risultati della progettazione devono: -soddisfare i requisiti in ingresso -fornire adeguate informazioni per l’approvvigionamento e la produzione -richiamare i criteri di accettazione per i prodotti -indicare le caratteristiche critiche per la sicurezza e la corretta utilizzazione del prodotto 7.3 PROGETTAZIONE E SVILUPPO 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
[object Object],[object Object],[object Object],7.3 PROGETTAZIONE E SVILUPPO 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO validazione FASE 1 FASE N DATI E  REQUISITI DI BASE PRODOTTO verifica 1 verifica n riesame 1 riesame n Sviluppo della progettazione
7.4 APPROVVIGIONAMENTO PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO -valutare e selezionare i fornitori sulla base della capacità  di soddisfare i requisiti relativi alla fornitura -definire il tipo e l’estensione del controllo da eseguire sul fornitore -mantenere aggiornate registrazioni della qualità INFORMAZIONI PER L’APPROVVIGIONAMENTO -descrizione dei prodotti da acquistare VERIFICA DEI PRODOTTI APPROVVIGIONATI -controlli e collaudi di accettazione 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
Input Output Attività Processo insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi  in entrata in elementi in uscita Procedura modo specificato per svolgere un’attività o un processo 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
IL CLIENTE INTERNO Commerciale Produzione Acquisti Progettazione Assistenza Collaudi Spedizioni
7.5 PRODUZIONE ed EROGAZIONE DI SERVIZI Individuazione e pianificazione dei processi (produzione, installazione ed assistenza) che hanno influenza sulla qualità. Controllo di tali processi mediante: -disponibilità di informazioni che descrivano le caratteri s tiche  del prodotto -disponibilità di istruzioni di lavoro -utilizzo di apparecchiature idonee -disponibilità ed utilizzo di dispositivi per monitoraggi e misurazioni -attuazione di attività di monitoraggio e misurazione -attuazione di attività per il rilascio e la consegna dei prodotti e per l’assistenza dopo la vendita 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO 7.5 PRODUZIONE ed EROGAZIONE DI SERVIZI
7.6 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DISPOSITIVI DI MONITORAGGIO E MISURAZIONE 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO STRUMENTAZIONE DI MISURA METROLOGIA INDUSTRIALE (TARATURA) METROLOGIA LEGALE (SORVEGLIANZA) UTILIZZO Ufficio Metrico Centrale (Ministero dell ’ Ind., Comm...)‏ Uffici Metrici Provinciali (Camere di Comm, Ind...)‏ OIML Aziende Ist. Colonnetti Ist. Ferraris ENEA SIT Centri di Taratura Aziende
7.6 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DISPOSITIVI DI MONITORAGGIO E MISURAZIONE L’organizzazione deve: -individuare i monitoraggi e le misurazioni da eseguire  -individuare le apparecchiature necessarie Le apparecchiature di misura devono: -essere tarate a fronte di strumenti certificati riferibili a campioni  riconosciuti  (nazionali o internazionali) o in mancanza di tali campioni definire e documentare il criterio utilizzato per la taratura -essere identificate al fine di evidenziare lo stato di taratura -essere protette contro le regolazioni che potrebbero invalidare i risultati delle misurazioni -essere protette da danneggiamenti e deterioramenti durante la movimentazione, la manutenzione e l’immagazzinamento 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
7.6 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DISPOSITIVI DI MONITORAGGIO E MISURAZIONE Obiettivo del sistema di gestione della strumentazione di misura  (apparecchiature per prova, misurazioni e collaudi): garantire la validità delle misure in tutte le fasi del processo aziendale e la loro riferibilità ai campioni nazionali o internazionali Riferibilità: proprietà del risultato di una misurazione consistente nel poterlo riferire a campioni appropriati, generalmente nazionali o internazionali, attraverso una catena ininterrotta di tarature per confronto Catena metrologica: successione ininterrotta di confronti di taratura con strumenti aventi valori di incertezza sempre decrescente, partendo dal singolo strumento, fino al campione di più alto livello gerarchico 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
7.6 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DISPOSITIVI DI MONITORAGGIO E MISURAZIONE In caso di fuori taratura valutare la validità dei risultati  di precedenti prove, controlli e collaudi ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
0-Introduzione 1-Scopo e campo di applicazione 2-Riferimenti normativi 3-Termini e definizioni 4-Sistema di gestione per la qualità 5-Responsabilità della direzione 6-Gestione delle risorse 7-Realizzazione del prodotto 8- Misurazioni, analisi e miglioramento LA STRUTTURA DELLA ISO 9001:2000
8.2 MONITORAGGI E MISURAZIONI 8. MISURAZIONI ANALISI E MIGLIORAMENTO Soddisfazione del cliente L’organizzazione deve monitorare le informazioni relative alla percezione del cliente su quanto l’organizzazione stessa abbia soddisfatto i requisiti del cliente medesimo
MONITORAGGI E MISURAZIONI Verifiche Ispettive interne ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],ATTIVITA’: -pianificazione (VI programmate)‏ -addestramento personale coinvolto -preparazione visita (Raccolta doc., riunione coi responsabili)‏ -esecuzione visita (interviste, check list, analisi di documenti)‏ -registrazione risultati -azioni correttive e verifica 8. MISURAZIONI ANALISI E MIGLIORAMENTO
CONCETTI RELATIVI ALLA CONFORMITA’ Correzione azione per eliminare una  non conformità rilevata Conformità soddisfacimento di un requisito Non conformità mancato soddisfacimento di un requisito Difetto mancato soddisfacimento  di un requisito attinente  un’utilizzazione prevista o  specificata Azione preventiva azione per eliminare la causa di una non conformità  potenziale o di  altre situazioni  potenziali indesiderabili Azione correttiva azione per eliminare la causa di una non conformità  rilevata o di  altre situazioni  indesiderabili rilevate
8.3 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI PRODOTTI  NON CONFORMI L’organizzazione deve assicurare che i prodotti non conformi siano identificati e tenuti sotto controllo per evitare la loro involontaria utilizzazione o consegna. Possibili interventi: -eliminazione della non conformità rilevata (correzione) -autorizzazione all’utilizzo (prodotto accettato mediante concession e) -preclusione dell’utilizzazione 8. MISURAZIONI ANALISI E MIGLIORAMENTO
8.4 ANALISI DEI DATI L’organizzazione deve individuare, raccogliere ed analizzare i dati appropriati per dimostrare l’adeguatezza e l’efficacia del SGQ e per valutare dove possono essere apportati  miglioramenti L’analisi dei dati fornisce informazioni in merito a: -soddisfazione del cliente -conformità dei prodotti -caratteristiche ed andamento dei processi e dei prodotti -fornitori 8. MISURAZIONI ANALISI E MIGLIORAMENTO
8.5 MIGLIORAMENTO ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],8. MISURAZIONI ANALISI E MIGLIORAMENTO
8.5 MIGLIORAMENTO AZIONE CORRETTIVA: azione intrapresa per eliminare le cause di esistenti non  conformità al fine di prevenirne il ripetersi Fonti: -non conformità di prodotto/servizio/sistema -reclami cliente AZIONE PREVENTIVA: azione intrapresa per eliminare le cause di potenziali non  conformità al fine di prevenirne il verificarsi Fonti: -risultati VI -registrazioni della qualità -suggerimenti personale aziendale 8. MISURAZIONI ANALISI E MIGLIORAMENTO
L’ITER DI CERTIFICAZIONE  FASE ISTRUTTORIA FASE DI  SORVEGLIANZA FASE DI VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE FASE DI  PREPARAZIONE
L’ITER DI CERTIFICAZIONE  FASE DI PREPARAZIONE -Progettazione del SGQ -Sviluppo della documentazione del SGQ -Implementazione e verifica del SGQ FASE ISTRUTTORIA -Richiesta di certificazione -Invio della documentazione -Definizione del programma di certificazione e stipula contratto FASE DI VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE -Valutazione documentazione -Notifica visita di valutazione -Effettuazione visita e stesura rapporto -Esame del rapporto e della documentazione -Emissione del certificato FASE DI SORVEGLIANZA -Esecuzione visite di sorveglianza -Redazione del rapporto ed eventuali azioni correttive
I VANTAGGI DELLA CERTIFICAZIONE ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
IL PERCORSO DELLA QUALITA' Qualità di fatto Qualità formalizzata Gestione strategica della qualità Qualità del prodotto Qualità del processo produttivo Realizzazione del Sistema Qualità Certificazione ISO 9001 Maturazione  SQ Premi per la qualità Autovalutazione per il miglioramento TQM 1 5 4 3 2 6 7 Crescita e sviluppo dell'azienda

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  • 1. I sistemi di gestione della qualità
  • 2.
  • 3. NORME DELLA SERIE ISO 9000 SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA’ COMITATO TECNICO ISO TC 176 “ Quality management and quality assurance” SC1 “ Concepts and terminology” ISO 9000 SC3 “ Supporting Technologies” ISO 19011 (*)‏ SC2 “ Quality Systems” ISO 9001 e ISO 9004 (*) in collaborazione con ISO TC 207 “Environmental management”
  • 4. NORME DELLA SERIE ISO 9000 SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA’ UNI EN ISO 9004:2000 Sistemi di gestione per la qualità. Linee guida per il miglioramento delle prestazioni UNI EN ISO 19011:2003 Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione per la qualità e/o di gestione ambientale UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di gestione per la qualità. Requisiti UNI EN ISO 9000:2005 Sistemi di gestione per la qualità. Fondamenti e vocabolario
  • 5. sistema di gestione (3.2.2): sistema per stabilire politica ed obiettivi e per conseguire tali obiettivi Nota: Un sistema di gestione di un’organizzazione può includere sistemi di gestione differenti, quali un sistema di gestione per la qualità , un sistema di gestione finanziaria o un sistema di gestione ambientale Sistema di gestione per la qualità (3.2.3): sistema di gestione per guidare e tenere sotto controllo un’organizzazione con riferimento alla qualità DEFINIZIONI (da ISO 9000:2005)‏
  • 6. IL CONCETTO DI PROCESSO Attività, o un insieme di attività tra di loro correlate o interagenti, che riceve degli input e li converte in output con la creazione di un valore aggiunto. Processo Input : materie prime, dati, informazioni, servizi Output : prodotti, progetti, dati, servizi Attività
  • 7. IL CONCETTO DI PROCESSO Un’attività può essere considerata un processo se sono definiti:  il punto di partenza del processo, ovvero i suoi input che a loro volta potrebbero essere gli output di un processo a monte;  gli obiettivi del processo, ovvero le caratteristiche degli output che si vogliono ottenere;  le responsabilità per la gestione del processo e le risorse in esso impiegate;  le attività che devono essere svolte ed i punti di controllo delle stesse;  le registrazioni necessarie;  le modalità di valutazione dell’efficacia del processo, ovvero come vengono misurati e valutati i risultati ottenuti. Per un processo deve essere inoltre possibile pianificare delle attività di miglioramento.
  • 8. LA GESTIONE PER PROCESSI Un’organizzazione applica un approccio per processi quando considera la gestione aziendale come la gestione di un sistema costituito da un insieme di processi tra loro interagenti.
  • 9.
  • 10. Cliente (ed altre parti interessate)‏ Cliente (ed altre parti interessate)‏ Miglioramento continuo del Sistema di gestione per la qualità Responsabilità della direzione Gestione delle risorse Realizzazione del prodotto Misurazioni, analisi, miglioramento prodotto output Modello di sistema di gestione per la qualità basato sui processi input Requisiti Soddisfazione
  • 11. SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI QUALITA’, SICUREZZA, AMBIENTE SISTEMA DI GESTIONE PERLA QUALITA’ (UNI EN ISO 9001:2008)‏ SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001:2004)‏ SISTEMA DI GESTIONE PER LA SALUTE E SICUREZZA (OHSAS 18001:1999)‏
  • 12.
  • 13.
  • 14.
  • 15.
  • 16.
  • 17.
  • 18. 0-Introduzione 1-Scopo e campo di applicazione 2-Riferimenti normativi 3-Termini e definizioni 4-Sistema di gestione per la qualità 5-Responsabilità della direzione 6-Gestione delle risorse 7-Realizzazione del prodotto 8-Misurazioni, analisi e miglioramento LA STRUTTURA DELLA ISO 9001:200 8
  • 19.
  • 20.
  • 21.
  • 22.
  • 23. 5.5 RESPONSABILITA , AUTORITA’ E COMUNICAZIONE Definire con chiarezza le responsabilità (mansionario) e le autorità (organigramma) e renderle note 5. RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE
  • 24.
  • 25. L’alta Direzione deve assicurare all’interno dell’azienda gli opportuni processi di comunicazione e che abbiano luogo le comunicazioni necessarie all’efficacia del SGQ. 5.5.3 COMUNICAZIONE INTERNA 5. RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE
  • 26. La direzione deve v erificare, ad intervalli prestabiliti, il SGQ per garantirene l’idoneità, adeguatezza ed efficacia . Il riesame deve valutare le opportunità di miglioramento e i cambiamenti necessari, inclusa la politica della qualità e gli obiettivi. 5.6 RIESAME DA PARTE DELLA DIREZIONE 5. RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE
  • 27. 5.6.2 Elementi in ingresso: -risultati VI -informazioni di ritorno dai Clienti -prestazioni dei processi e conformità prodotti -stato delle azioni preventive e correttive - esiti delle azioni decise nei precedenti riesami -cambiamenti che possono influenzare il SGQ -raccomandazioni per il miglioraento 5.6.3 Elementi in uscita - miglioramento dell’efficacia del sistema e dei suoi processi -miglioramento dei prodotti in relazione alle esigenze dei Clienti - necessità di risorse 5.6 RIESAME DA PARTE DELLA DIREZIONE 5. RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE
  • 28. 0-Introduzione 1-Scopo e campo di applicazione 2-Riferimenti normativi 3-Termini e definizioni 4-Sistema di gestione per la qualità 5-Responsabilità della direzione 6- Gestione delle risorse 7-Realizzazione del prodotto 8-Misurazioni, analisi e miglioramento LA STRUTTURA DELLA ISO 9001:2000
  • 29. 6. GESTIONE DELLE RISORSE -Definire le competenze (istruzione, addestramento, abilità ed esperienza)‏ -Fornire addestramento o intraprendere altre azioni -Valutare l’efficacia delle azioni intraprese -Assicurare la consapevolezza del personale -Conservare registrazioni sul grado di istruzione, addestramento, abilità ed esperienza 6.2 RISORSE UMANE
  • 30. -edifici, spazi di lavoro -attrezzature ed apparecchiature di processo -servizi di supporto 6.3 INFRASTRUTTURE 6.4 AMBIENTE DI LAVORO Definire e gestire le condizioni dell’ambiente di lavoro necessarie per assicurare la conformità ai requisiti dei prodotti 6. GESTIONE DELLE RISORSE
  • 31. 0-Introduzione 1-Scopo e campo di applicazione 2-Riferimenti normativi 3-Termini e definizioni 4-Sistema di gestione per la qualità 5-Responsabilità della direzione 6-Gestione delle risorse 7- Realizzazione del prodotto 8-Misurazioni, analisi e miglioramento LA STRUTTURA DELLA ISO 9001:2000
  • 32. 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO Determinazione dei requisiti relativi al prodotto: -requisiti specificati dal cliente -requisiti non specificati, ma necessari per l’uso specificato -requisiti cogenti Riesame dei requisiti: -definire i requisiti del prodotto -risolvere le eventuali divergenze -valutare le capacità di soddisfare i requisiti definiti Comunicazione col cliente: -informazioni relative al prodotto -gestione dei contratti -informazioni di ritorno 7.2 PROCESSI RELATIVI AL CLIENTE
  • 33. PARTI INTERESSATE E LORO ASPETTATIVE PROPRIETARI risultati dell'investimento CLIENTI soddisfazione aspettative DIPENDENTI sicurezza, opportunità di carriera COLLETTIVITA' comportamento responsabile FORNITORI opportunità di lavoro ORGANIZZAZIONE 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
  • 34. 7.3 PROGETTAZIONE E SVILUPPO Pianificazione della progettazione -definizione delle attività e delle relazioni -successione cronologica delle attività -durata prevista per le attività -assegnazione delle responsabilità e definizione delle interfacce -definizione delle tempistiche -momenti di verifica, riesame e validazione -scadenze temporali imposte da vincoli esterni 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
  • 35. 7.3 PROGETTAZIONE E SVILUPPO Elementi in ingresso alla progettazione - requisiti funzionali e prestazionali -requisiti cogenti applicabili -informazioni derivanti da precedenti progettazioni definizione del piano prodotto 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
  • 36.
  • 37. Elementi in uscita dalla progettazione I risultati della progettazione devono: -soddisfare i requisiti in ingresso -fornire adeguate informazioni per l’approvvigionamento e la produzione -richiamare i criteri di accettazione per i prodotti -indicare le caratteristiche critiche per la sicurezza e la corretta utilizzazione del prodotto 7.3 PROGETTAZIONE E SVILUPPO 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
  • 38.
  • 39. 7.4 APPROVVIGIONAMENTO PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO -valutare e selezionare i fornitori sulla base della capacità di soddisfare i requisiti relativi alla fornitura -definire il tipo e l’estensione del controllo da eseguire sul fornitore -mantenere aggiornate registrazioni della qualità INFORMAZIONI PER L’APPROVVIGIONAMENTO -descrizione dei prodotti da acquistare VERIFICA DEI PRODOTTI APPROVVIGIONATI -controlli e collaudi di accettazione 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
  • 40. Input Output Attività Processo insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in entrata in elementi in uscita Procedura modo specificato per svolgere un’attività o un processo 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
  • 41. IL CLIENTE INTERNO Commerciale Produzione Acquisti Progettazione Assistenza Collaudi Spedizioni
  • 42. 7.5 PRODUZIONE ed EROGAZIONE DI SERVIZI Individuazione e pianificazione dei processi (produzione, installazione ed assistenza) che hanno influenza sulla qualità. Controllo di tali processi mediante: -disponibilità di informazioni che descrivano le caratteri s tiche del prodotto -disponibilità di istruzioni di lavoro -utilizzo di apparecchiature idonee -disponibilità ed utilizzo di dispositivi per monitoraggi e misurazioni -attuazione di attività di monitoraggio e misurazione -attuazione di attività per il rilascio e la consegna dei prodotti e per l’assistenza dopo la vendita 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
  • 43.
  • 44. 7.6 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DISPOSITIVI DI MONITORAGGIO E MISURAZIONE 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO STRUMENTAZIONE DI MISURA METROLOGIA INDUSTRIALE (TARATURA) METROLOGIA LEGALE (SORVEGLIANZA) UTILIZZO Ufficio Metrico Centrale (Ministero dell ’ Ind., Comm...)‏ Uffici Metrici Provinciali (Camere di Comm, Ind...)‏ OIML Aziende Ist. Colonnetti Ist. Ferraris ENEA SIT Centri di Taratura Aziende
  • 45. 7.6 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DISPOSITIVI DI MONITORAGGIO E MISURAZIONE L’organizzazione deve: -individuare i monitoraggi e le misurazioni da eseguire -individuare le apparecchiature necessarie Le apparecchiature di misura devono: -essere tarate a fronte di strumenti certificati riferibili a campioni riconosciuti (nazionali o internazionali) o in mancanza di tali campioni definire e documentare il criterio utilizzato per la taratura -essere identificate al fine di evidenziare lo stato di taratura -essere protette contro le regolazioni che potrebbero invalidare i risultati delle misurazioni -essere protette da danneggiamenti e deterioramenti durante la movimentazione, la manutenzione e l’immagazzinamento 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
  • 46. 7.6 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DISPOSITIVI DI MONITORAGGIO E MISURAZIONE Obiettivo del sistema di gestione della strumentazione di misura (apparecchiature per prova, misurazioni e collaudi): garantire la validità delle misure in tutte le fasi del processo aziendale e la loro riferibilità ai campioni nazionali o internazionali Riferibilità: proprietà del risultato di una misurazione consistente nel poterlo riferire a campioni appropriati, generalmente nazionali o internazionali, attraverso una catena ininterrotta di tarature per confronto Catena metrologica: successione ininterrotta di confronti di taratura con strumenti aventi valori di incertezza sempre decrescente, partendo dal singolo strumento, fino al campione di più alto livello gerarchico 7. REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
  • 47.
  • 48. 0-Introduzione 1-Scopo e campo di applicazione 2-Riferimenti normativi 3-Termini e definizioni 4-Sistema di gestione per la qualità 5-Responsabilità della direzione 6-Gestione delle risorse 7-Realizzazione del prodotto 8- Misurazioni, analisi e miglioramento LA STRUTTURA DELLA ISO 9001:2000
  • 49. 8.2 MONITORAGGI E MISURAZIONI 8. MISURAZIONI ANALISI E MIGLIORAMENTO Soddisfazione del cliente L’organizzazione deve monitorare le informazioni relative alla percezione del cliente su quanto l’organizzazione stessa abbia soddisfatto i requisiti del cliente medesimo
  • 50.
  • 51. CONCETTI RELATIVI ALLA CONFORMITA’ Correzione azione per eliminare una non conformità rilevata Conformità soddisfacimento di un requisito Non conformità mancato soddisfacimento di un requisito Difetto mancato soddisfacimento di un requisito attinente un’utilizzazione prevista o specificata Azione preventiva azione per eliminare la causa di una non conformità potenziale o di altre situazioni potenziali indesiderabili Azione correttiva azione per eliminare la causa di una non conformità rilevata o di altre situazioni indesiderabili rilevate
  • 52. 8.3 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI PRODOTTI NON CONFORMI L’organizzazione deve assicurare che i prodotti non conformi siano identificati e tenuti sotto controllo per evitare la loro involontaria utilizzazione o consegna. Possibili interventi: -eliminazione della non conformità rilevata (correzione) -autorizzazione all’utilizzo (prodotto accettato mediante concession e) -preclusione dell’utilizzazione 8. MISURAZIONI ANALISI E MIGLIORAMENTO
  • 53. 8.4 ANALISI DEI DATI L’organizzazione deve individuare, raccogliere ed analizzare i dati appropriati per dimostrare l’adeguatezza e l’efficacia del SGQ e per valutare dove possono essere apportati miglioramenti L’analisi dei dati fornisce informazioni in merito a: -soddisfazione del cliente -conformità dei prodotti -caratteristiche ed andamento dei processi e dei prodotti -fornitori 8. MISURAZIONI ANALISI E MIGLIORAMENTO
  • 54.
  • 55. 8.5 MIGLIORAMENTO AZIONE CORRETTIVA: azione intrapresa per eliminare le cause di esistenti non conformità al fine di prevenirne il ripetersi Fonti: -non conformità di prodotto/servizio/sistema -reclami cliente AZIONE PREVENTIVA: azione intrapresa per eliminare le cause di potenziali non conformità al fine di prevenirne il verificarsi Fonti: -risultati VI -registrazioni della qualità -suggerimenti personale aziendale 8. MISURAZIONI ANALISI E MIGLIORAMENTO
  • 56. L’ITER DI CERTIFICAZIONE FASE ISTRUTTORIA FASE DI SORVEGLIANZA FASE DI VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE FASE DI PREPARAZIONE
  • 57. L’ITER DI CERTIFICAZIONE FASE DI PREPARAZIONE -Progettazione del SGQ -Sviluppo della documentazione del SGQ -Implementazione e verifica del SGQ FASE ISTRUTTORIA -Richiesta di certificazione -Invio della documentazione -Definizione del programma di certificazione e stipula contratto FASE DI VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE -Valutazione documentazione -Notifica visita di valutazione -Effettuazione visita e stesura rapporto -Esame del rapporto e della documentazione -Emissione del certificato FASE DI SORVEGLIANZA -Esecuzione visite di sorveglianza -Redazione del rapporto ed eventuali azioni correttive
  • 58.
  • 59. IL PERCORSO DELLA QUALITA' Qualità di fatto Qualità formalizzata Gestione strategica della qualità Qualità del prodotto Qualità del processo produttivo Realizzazione del Sistema Qualità Certificazione ISO 9001 Maturazione SQ Premi per la qualità Autovalutazione per il miglioramento TQM 1 5 4 3 2 6 7 Crescita e sviluppo dell'azienda