SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  23
Democrazia senza partiti e
       democrazia digitale: il caso del
           MoVimento 5 Stelle

                        Fabio Chiusi
Ilnichilista.com
Twitter: @fabiochiusi
fabiochiusi@yahoo.it
Un dibattito non nuovo...
●   Per la «democrazia senza partiti»:
    –   «Ciò che impedisce la giustizia e la morale sociale sono i partiti politici»
        (Antonio Rosmini)
    –   «La tendenza essenziale dei partiti è totalitaria»; «I partiti sono
        organismi pubblicamente, ufficialmente costituiti in maniera tale da
        uccidere nelle anime il senso della verità e della giustizia» (Simone
        Weil)
Un dibattito non nuovo...
●   Per la «democrazia digitale»:
    –   «L’ipotesi che la futura computer-crazia, com’è stata chiamata, consenta
        l’esercizio della democrazia diretta, cioè dia a ogni cittadino la possibilità di
        trasmettere il proprio voto a un cervello elettronico, è puerile» (Norberto
        Bobbio, 'Il futuro della democrazia', 1984)
    –   «Il Paese si sta trasformando in una repubblica elettronica (…). La nascente
        repubblica elettronica sarà un ibrido politico. I cittadini non solo saranno capaci di
        scegliere chi li governa, come hanno sempre fatto, ma potranno anche
        partecipare maggiormente e in modo più diretto alla politica determinando essi
        stessi le leggi e le strategie di governo. Attraverso la maggiore diffusione degli
        strumenti di telecomunicazione digitale bidirezionale a banda larga, il cittadino si
        sta guadagnando un proprio posto al tavolo del potere politico. Sebbene cresca
        l'insofferenza della popolazione nei confronti del governo, l'inesorabile processo
        di democratizzazione, insieme ai consistenti passi avanti delle tecnologie
        interattive, sta trasformando la gente nel nuovo quarto ramo del governo. Nella
        repubblica elettronica non sarà più la stampa ma la gente a rappresentare il
        quarto potere dello stato a fianco dei tre poteri tradizionali (esecutivo, legislativo
        e giudiziario)» (Lawrence K. Grossman, 'La repubblica elettronica', 1997)
...ma di rinnovata attualità
●   Per questi presupposti:
    –   Nove italiani su dieci non hanno fiducia nei partiti
        ●   Le percentuali non sono mai state così basse
    –   L'unico vero vincitore delle elezioni 2013 vuole
        eliminare i partiti
        ●   Beppe Grillo: «Quando c'è un partito si instaura la
            corruzione. Noi vogliamo una cosa nuova. Una 'iper-
            democrazia senza i partiti' con al centro i cittadini» (30
            maggio 2012)
Cosa ne deriva
●   Che in larga parte dell'opinione pubblica la
    forma 'partito' ha un'accezione negativa in sé
    –   Non a caso tornano in libreria testi che sostengono
        questa precisa ipotesi
        ●   'Manifesto per la soppressione dei partiti politici' (1943),
            Simone Weil
        ●   'Democrazia senza partiti' (1949), Adriano Olivetti
    –   E spuntano vecchi esponenti della partitocrazia che
        improvvisamente si scoprono contro i partiti
        ●   Willer Bordon (ex Pci, Radicali, Pds, Alleanza Democratica, Unione
            Democratica, Democratici, Margherita), 'Manifesto per l'abolizione
            dei partiti politici' (2012)
Il partito è un male in sé
●   Si compie dunque un salto logico: dalla critica a
    questi partiti alla critica ai partiti in quanto tali
    –   Es: visti i casi Belsito, Fiorito, Lusi etc., allora
        dobbiamo eliminare (e non riformare o regolare) i
        partiti
    –   Ma è un passaggio lecito?
    –   E soprattutto: è una buona idea ragionare secondo
        la forma 'A è male, dunque ¬A è bene'?
        ●   In altre parole: cosa garantisce che una
            «iperdemocrazia» (diretta) senza partiti sia
            necessariamente migliore della democrazia
            (rappresentativa) dei partiti?
L'«iperdemocrazia» del M5S
●   Come si fa, concretamente?
    –   A livello locale, proseguendo sulla strada dell'auto-
        organizzazione tramite Meetup
    –   A livello nazionale, sta per arrivare (da oltre un
        anno, ndr) la «piattaforma» collaborativa per
        coordinare gli sforzi di tutti gli attivisti
        ●   Nel frattempo, si rispettano le regole di fondo dettate da Grillo-
            Casaleggio («non statuto», «codice di comportamento» etc.) e si
            utilizzano i punti programmatici condivisi discussi dal 2005 a oggi sul
            blog, nei Meetup, in rete e negli incontri faccia a faccia
        ●   Problema: come conciliare i due livelli? (v. 'Politica a 5
            Stelle', Biorcio e Natale)
Chi decide?
●   In ogni caso, l'ultima parola spetta «alla Rete»
    –   Gli eletti sono solo «portavoce» della volontà
        popolare espressa tramite votazioni online (es:
        parlamentarie)
        ●   A loro piace autodefinirsi «terminali» della Rete
    –   E per le soluzioni ancora da prendere (es:
        programma economico, temi come lavoro, sanità,
        istruzione etc.)? Ci pensa l'«intelligenza collettiva»
        che promana dalla Rete
        ●   È il prodursi di questa «intelligenza collettiva» che rende i
            partiti (come ogni altra mediazione tra cittadino e
            decisione: esperti, giornalisti, intellettuali, politici di
            professione etc.) superflui
L'«intelligenza collettiva» funziona?
●   E in modo abbastanza affidabile da sostituire
    tutti i processi deliberativi della democrazia che
    conosciamo?
    –   Dal compromesso allo streaming e alla trasparenza assoluta
    –   Dall'art.67 Cost. al mandato imperativo (retorica del «dipendente» dei
        cittadini)
●   E anche se funzionasse, una dittatura
    istantanea della maggioranza è sempre
    l'opzione migliore/una scelta giustificata?
    –   Es: «Io con un click, semplicissimo, [...] io decido se fare la guerra o non
        fare la guerra, se uscire dalla Nato, se essere padroni in casa nostra, se
        avere una sovranità monetaria, una sovranità economica» (Beppe Grillo,
        25 gennaio 2012)
Sono domande mai poste
●   L'ideologia del M5S assume l'«intelligenza
    collettiva» funzioni, e abbastanza bene da
    rendere effettiva ed efficace la democrazia
    diretta
●   Perché qualunque problema non abbia ancora
    soluzione è risolvibile (e sarà risolto) tramite «la
    Rete»
    –   Agenzie interinali per rendere effettivo e sostenibile
        reddito di cittadinanza? Ci pensa la Rete. Le parti
        mancanti del programma? Idem. Le menzogne? La
        Rete le spazza via. Le concentrazioni di potere?
        Pure. Etc. etc.
Con «la Rete» si può
●   Entra in gioco Internet: è l'uso del web come
    strumento di partecipazione politica a garantire
    la possibilità – per la prima volta nella storia –
    di realizzare forme reali ed efficaci di
    democrazia diretta
    –   Alcuni esempi lo dimostrerebbero: la Costituzione
        islandese in 'crowdsourcing'; 'open ministry'
        (Finlandia); il successo dei Pirati tedeschi e della
        loro piattaforma Liquid Feedback
    –   È il cuore della posizione del M5S
«Demenza collettiva»
●   Ma è così?
    –   In un Paese dove un italiano su due non ha mai aperto un
        libro nell'ultimo anno
    –   E sette su dieci non sono in grado di comprendere un testo
        di media complessità
    –   Con un digital divide (infrastrutturale e culturale) tra i più
        marcati nei Paesi sviluppati
    –   In un ecosistema web – quello di Grillo - in cui chi dissente è
        equiparato a un molestatore (troll)
    –   E dove troppe bufale (microchip sottocutanei, l'Aids non
        esiste, i vaccini fanno male, le scie chimiche, il signoraggio
        etc.) sopravvivono alla loro falsificazione
Non vale la pena chiederselo?
●   Siamo sicuri che basti eliminare i partiti per
    risolvere tutti questi problemi – endemici, in
    Italia - nella gestione della cosa pubblica?
    –   Per non parlare di corruzione, criminalità
        organizzata, inefficienze, sprechi, decisioni miopi o
        demagogiche etc?
    –   E soprattutto: se i partiti sono un male in sé, come è
        possibile che il miracolo economico sia avvenuto in
        un sistema partitocratico?
Perché il M5S non se lo chiede
●   Perché salterebbe la differenza fondamentale
    tra sé e «i partiti»
    –   E dunque non potrebbe più dipingersi come
        «rivoluzione culturale», e aggregare la sfiducia degli
        italiani verso partiti, classe dirigente e istituzioni
        ●   Una critica dunque decisiva nel momento in cui dal voto
            di protesta si passa al voto di proposta
●   Ma «la Rete» di cui parla Grillo-Casaleggio è
    una versione stereotipata della Rete 'reale',
    fatta di carne (persone) e fibra ottica (strutture)
Per una critica morozoviana
●   «La Rete» di Grillo-Casaleggio (in 'Siamo in
    guerra', Chiarelettere) è
    –   «Francescana, anticapitalista: nel web le idee e la loro condivisione
        valgono più del denaro» (qualcuno lo dica a Zuckerberg)
    –   Giusta («Non rubi attraverso la Rete»)
    –   Chiarificatrice («La Rete permette all'ignaro investitore di comprendere i
        misteri della Borsa»; sarà per questo che brancoliamo nel buio rispetto
        alla crisi finanziaria da anni)
    –   Creativa («Nasceranno nuovi Dostoevskij del digitale»)
    –   Equa («[In 10-20 anni] scompariranno i media tradizionali, svanirà gran
        parte delle strutture gerarchiche»)
    –   Visionaria («Per conoscere il futuro dell'umanità non è necessario essere
        Nostradamus, è sufficiente contattare attraverso la Rete i più importanti
        esperti mondiali»)
Nella terminologia di Morozov
●   Contenuta in 'To Save Everything, Click Here':
    –   Lo strumento che ha causato una rivoluzione unica nella
        storia umana – che apre opportunità altrettanto uniche
        (epocalismo)
    –   Il fulcro di ogni problema (ogni problema si deve affrontare
        nei termini della «Rete»: secondo i suoi principi e attraverso
        le sue modalità di funzionamento – esatte e immutabili)
        (internet-centrismo)
    –   Lo strumento attraverso cui trovare e attuare la soluzione
        (fix) a ogni problema (bug) (soluzionismo)
Ma questa «Rete» non esiste
●   Perché
    –   In tutte le epoche si è parlato di rivoluzioni uniche e opportunità
        uniche a seguito di nuove tecnologie (con annessi proclami
        salvifici-entusiasti o catastrofisti-scettici; es: stampa, telefono, tv)
    –   Non ci sono principi immutabili e leggi di natura nella «Rete». Per
        es. è libera o censurata a seconda delle decisioni che prendiamo
        sul suo essere libera o censurata (v. WCIT, SOPA, ammazzablog
        etc.); ps: tra le leggi immutabili del libero web non c'è la guerra ai
        «troll».
    –   Non tutti i problemi hanno una soluzione in n passi finiti,
        algoritmica, o grazie all'«intelligenza collettiva» (es: votare Grasso
        o meno; dare la fiducia al Pd o meno etc.)
E anche se esistesse
●   Non tutti hanno tempo di dedicarsi al
    funzionamento della cosa pubblica (formazione
    di nuove élite, «casuali» - Rodotà,
    'Tecnopolitica')
    –   E se la soluzione è la delega «liquida», siamo sicuri capire chi sia
        la persona giusta cui delegare sia meno faticoso che decidere da
        sé?
●   I cittadini non hanno sempre ragione: non sono
    «clienti» e non si possono trattare come tali
    –   E come si contraddice la volontà della maggioranza, se dovesse
        servire (es: emergenza, sicurezza nazionale, scelte impopolari di
        politica economica – chi mai si alzerebbe le tasse?)
Altri problemi dell'«iperdemocrazia»
●   Come si prendono scelte che guardano «ai
    prossimi vent'anni e non ai prossimi cento
    giorni» (come dice Grillo)?
    –   Certe scelte prese in modo plebiscitario (referendum online)
        ignorano la dimensione diacronica delle decisioni (es: se esco
        dall'euro oggi, domani non posso rientrarci perché l'opinione
        pubblica ha cambiato idea)
●   Usare «la Rete» non garantisce di per sé
    maggiore partecipazione
    –   Es: flop di partecipazione delle 'parlamentarie' (32 mila votanti su
        8 milioni di elettori; e contro 3 milioni di votanti alle primarie Pd)
Il netizen totale
●   Problema antropologico: la visione del cittadino
    (digitale) come «terminale» di una «intelligenza
    collettiva» somiglia troppo a quella del
    «cittadino totale» di memoria totalitaria
    –   Disincentiva le visioni minoritarie e il pensiero
        anticonformista
    –   Rende maggiormente controllabili le masse e gli
        individui che le compongono (basta contraddirne
        uno; per es., definendolo un «troll» a libro paga di
        un altro partito – e tutti quelli che la pensano come
        lui diventano «troll» da eliminare)
Conclusione
●   Questi problemi sono di entità inferiore rispetto
    a quelli provocati dal sistema della democrazia
    rappresentativa e dei partiti instaurato dal
    Secondo dopoguerra a oggi?
    –   Comunque la si pensi, si dovrebbe discuterne.
        Specie quando chi propugna quella visione del
        futuro ha il consenso di oltre un italiano su quattro
    –   È questo il futuro che vogliamo?
        ●   Io credo di no, ma invece di tentare di replicare o imitare il modello del M5S nei punti
            programmatici, e soprattutto nell'idea della trasparenza valore in sé (v. Renzi sul
            FOIA, l'Italia come «start up»), dello streaming come necessario (v. incontro Bersani-
            M5S), della Rete come necessariamente salvatrice del rapporto (eroso) tra politica e
            cittadini, bisognerebbe iniziare a chiedercelo.
Approfondimenti
●   Dal mio blog:
    –   Il peccato capitale del M5S (http://ilnichilista.com/2012/05/24/il-peccato-
        capitale-del-movimento-5-stelle/)
    –   In difesa dei partiti (http://ilnichilista.com/2012/05/31/in-difesa-dei-partiti/)
    –   Manifesto contro i manifesti per l'abolizione dei partiti
        (http://ilnichilista.com/2012/06/10/manifesto-contro-i-manifesti-per-
        labolizione-dei-partiti/)
    –   I numeri della democrazia digitale (http://ilnichilista.com/2012/12/21/i-
        numeri-della-democrazia-digitale/)
    –   Sulla democrazia senza partiti (http://ilnichilista.com/2013/04/01/sulla-
        democrazia-senza-partiti/)
    –   Demenza collettiva (http://ilnichilista.com/2013/03/20/demenza-
        collettiva/)
Approfondimenti /2
●   Da altre fonti:
    –   Grillo e Casaleggio in guerra tra eccessi e banalità
        (http://www.valigiablu.it/doc/633/grillo-e-casaleggio-in-guerra-tra-eccessi-
        e-banalit.htm)
    –   Elezioni 2013: non ha vinto Internet, abbiamo perso noi
        (http://www.valigiablu.it/elezioni-2013-non-ha-vinto-internet-abbiamo-
        perso-noi/)
    –   Dittatura Internet (http://www.ufficiostampa.rai.it/pdf/2013/2013-04-
        11/2013041124322352.pdf)

Contenu connexe

Tendances

Rigenerare la democrazia
Rigenerare la democraziaRigenerare la democrazia
Rigenerare la democraziaDino Bertocco
 
Michele Mezza Digit Torino 2018
Michele Mezza Digit Torino 2018Michele Mezza Digit Torino 2018
Michele Mezza Digit Torino 2018Vittorio Pasteris
 
Comunicazione (politica) online: le worst practices
Comunicazione (politica) online: le worst practices Comunicazione (politica) online: le worst practices
Comunicazione (politica) online: le worst practices Dino Amenduni
 
Campagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri Paesi
Campagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri PaesiCampagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri Paesi
Campagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri PaesiDino Amenduni
 
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Text
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - TextICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Text
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Textmorosini1952
 
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016Proforma
 
Un Partito digitale snaturati_2020_morosini
Un Partito digitale snaturati_2020_morosiniUn Partito digitale snaturati_2020_morosini
Un Partito digitale snaturati_2020_morosinimorosini1952
 
Perché la politica italiana usa poco i dati?
Perché la politica italiana usa poco i dati?  Perché la politica italiana usa poco i dati?
Perché la politica italiana usa poco i dati? Dino Amenduni
 
La comunicazione politica online - Le figure del testo
La comunicazione politica online - Le figure del testoLa comunicazione politica online - Le figure del testo
La comunicazione politica online - Le figure del testoGianluca Giansante
 
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? Presentazione
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? PresentazioneICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? Presentazione
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? Presentazionemorosini1952
 
Il Lobbying E Public Affairs Come Attività Imprend Luglio 2007 Running
Il Lobbying E  Public  Affairs Come Attività  Imprend Luglio 2007 RunningIl Lobbying E  Public  Affairs Come Attività  Imprend Luglio 2007 Running
Il Lobbying E Public Affairs Come Attività Imprend Luglio 2007 RunningMassimo Micucci
 

Tendances (12)

Rigenerare la democrazia
Rigenerare la democraziaRigenerare la democrazia
Rigenerare la democrazia
 
Michele Mezza Digit Torino 2018
Michele Mezza Digit Torino 2018Michele Mezza Digit Torino 2018
Michele Mezza Digit Torino 2018
 
Comunicazione (politica) online: le worst practices
Comunicazione (politica) online: le worst practices Comunicazione (politica) online: le worst practices
Comunicazione (politica) online: le worst practices
 
Campagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri Paesi
Campagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri PaesiCampagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri Paesi
Campagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri Paesi
 
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Text
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - TextICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Text
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Text
 
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016
 
Un Partito digitale snaturati_2020_morosini
Un Partito digitale snaturati_2020_morosiniUn Partito digitale snaturati_2020_morosini
Un Partito digitale snaturati_2020_morosini
 
Perché la politica italiana usa poco i dati?
Perché la politica italiana usa poco i dati?  Perché la politica italiana usa poco i dati?
Perché la politica italiana usa poco i dati?
 
Politica online
Politica onlinePolitica online
Politica online
 
La comunicazione politica online - Le figure del testo
La comunicazione politica online - Le figure del testoLa comunicazione politica online - Le figure del testo
La comunicazione politica online - Le figure del testo
 
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? Presentazione
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? PresentazioneICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? Presentazione
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? Presentazione
 
Il Lobbying E Public Affairs Come Attività Imprend Luglio 2007 Running
Il Lobbying E  Public  Affairs Come Attività  Imprend Luglio 2007 RunningIl Lobbying E  Public  Affairs Come Attività  Imprend Luglio 2007 Running
Il Lobbying E Public Affairs Come Attività Imprend Luglio 2007 Running
 

Similaire à Democrazia senza partiti

5_Capitolo_5_SN2_2020.pdf
5_Capitolo_5_SN2_2020.pdf5_Capitolo_5_SN2_2020.pdf
5_Capitolo_5_SN2_2020.pdfMarioRossi528
 
Apologia e critica dei nuovi media - 2
Apologia e critica dei nuovi media - 2Apologia e critica dei nuovi media - 2
Apologia e critica dei nuovi media - 2Maurizio Boscarol
 
Come e perchè ho votato nel Febbraio 2013
Come e perchè ho votato nel Febbraio 2013Come e perchè ho votato nel Febbraio 2013
Come e perchè ho votato nel Febbraio 2013Nicola_C_Salerno
 
Perchè così votai nel Febbraio 2013
Perchè così votai nel Febbraio 2013Perchè così votai nel Febbraio 2013
Perchè così votai nel Febbraio 2013Nicola_C_Salerno
 
Chi ha trasformato l’appello al popolo in una mozione di sfiducia alla democr...
Chi ha trasformato l’appello al popolo in una mozione di sfiducia alla democr...Chi ha trasformato l’appello al popolo in una mozione di sfiducia alla democr...
Chi ha trasformato l’appello al popolo in una mozione di sfiducia alla democr...Carlo Favaretti
 
6_Capitolo_6_SN2_2020.pdf
6_Capitolo_6_SN2_2020.pdf6_Capitolo_6_SN2_2020.pdf
6_Capitolo_6_SN2_2020.pdfMarioRossi528
 
Nichi Vendola: la sfida italiana della comunicazione politica sul web
Nichi Vendola: la sfida italiana  della comunicazione politica sul webNichi Vendola: la sfida italiana  della comunicazione politica sul web
Nichi Vendola: la sfida italiana della comunicazione politica sul webDino Amenduni
 
Vivere meglio-con-più-democrazia
Vivere meglio-con-più-democraziaVivere meglio-con-più-democrazia
Vivere meglio-con-più-democraziamovcactus
 
11_Conclusioni_SN2_2020.pdf
11_Conclusioni_SN2_2020.pdf11_Conclusioni_SN2_2020.pdf
11_Conclusioni_SN2_2020.pdfMarioRossi528
 
DigitalDem la nascita del movimento politico e tecnologico
DigitalDem la nascita del movimento politico e tecnologicoDigitalDem la nascita del movimento politico e tecnologico
DigitalDem la nascita del movimento politico e tecnologicoEnrico Filippucci
 
Democrazia dei-cittadini-a4-del-25-01-10
Democrazia dei-cittadini-a4-del-25-01-10Democrazia dei-cittadini-a4-del-25-01-10
Democrazia dei-cittadini-a4-del-25-01-10Andreacarbonaro
 
Vivere meglio-con-più-democrazia
Vivere meglio-con-più-democraziaVivere meglio-con-più-democrazia
Vivere meglio-con-più-democraziaAndreacarbonaro
 
IL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco Morosini
IL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco MorosiniIL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco Morosini
IL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco Morosinimorosini1952
 
Masiampazzi? Battiquorum a sucate
Masiampazzi? Battiquorum a sucateMasiampazzi? Battiquorum a sucate
Masiampazzi? Battiquorum a sucateDino Amenduni
 
Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020
Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020
Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020morosini1952
 
Democrazia digitale
Democrazia digitaleDemocrazia digitale
Democrazia digitaleRosa Regine
 

Similaire à Democrazia senza partiti (20)

5_Capitolo_5_SN2_2020.pdf
5_Capitolo_5_SN2_2020.pdf5_Capitolo_5_SN2_2020.pdf
5_Capitolo_5_SN2_2020.pdf
 
Apologia e critica dei nuovi media - 2
Apologia e critica dei nuovi media - 2Apologia e critica dei nuovi media - 2
Apologia e critica dei nuovi media - 2
 
Rosanna De Rosa: Cittadini digitali. L'agire politico al tempo dei Social Med...
Rosanna De Rosa: Cittadini digitali. L'agire politico al tempo dei Social Med...Rosanna De Rosa: Cittadini digitali. L'agire politico al tempo dei Social Med...
Rosanna De Rosa: Cittadini digitali. L'agire politico al tempo dei Social Med...
 
Come e perchè ho votato nel Febbraio 2013
Come e perchè ho votato nel Febbraio 2013Come e perchè ho votato nel Febbraio 2013
Come e perchè ho votato nel Febbraio 2013
 
Perchè così votai nel Febbraio 2013
Perchè così votai nel Febbraio 2013Perchè così votai nel Febbraio 2013
Perchè così votai nel Febbraio 2013
 
Chi ha trasformato l’appello al popolo in una mozione di sfiducia alla democr...
Chi ha trasformato l’appello al popolo in una mozione di sfiducia alla democr...Chi ha trasformato l’appello al popolo in una mozione di sfiducia alla democr...
Chi ha trasformato l’appello al popolo in una mozione di sfiducia alla democr...
 
6_Capitolo_6_SN2_2020.pdf
6_Capitolo_6_SN2_2020.pdf6_Capitolo_6_SN2_2020.pdf
6_Capitolo_6_SN2_2020.pdf
 
Nichi Vendola: la sfida italiana della comunicazione politica sul web
Nichi Vendola: la sfida italiana  della comunicazione politica sul webNichi Vendola: la sfida italiana  della comunicazione politica sul web
Nichi Vendola: la sfida italiana della comunicazione politica sul web
 
Vivere meglio-con-più-democrazia
Vivere meglio-con-più-democraziaVivere meglio-con-più-democrazia
Vivere meglio-con-più-democrazia
 
11_Conclusioni_SN2_2020.pdf
11_Conclusioni_SN2_2020.pdf11_Conclusioni_SN2_2020.pdf
11_Conclusioni_SN2_2020.pdf
 
DigitalDem la nascita del movimento politico e tecnologico
DigitalDem la nascita del movimento politico e tecnologicoDigitalDem la nascita del movimento politico e tecnologico
DigitalDem la nascita del movimento politico e tecnologico
 
Democrazia dei-cittadini-a4-del-25-01-10
Democrazia dei-cittadini-a4-del-25-01-10Democrazia dei-cittadini-a4-del-25-01-10
Democrazia dei-cittadini-a4-del-25-01-10
 
Vivere meglio-con-più-democrazia
Vivere meglio-con-più-democraziaVivere meglio-con-più-democrazia
Vivere meglio-con-più-democrazia
 
Def Res Public@Text
Def Res Public@TextDef Res Public@Text
Def Res Public@Text
 
IL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco Morosini
IL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco MorosiniIL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco Morosini
IL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco Morosini
 
LM-62 _Compol.pdf
LM-62 _Compol.pdfLM-62 _Compol.pdf
LM-62 _Compol.pdf
 
Masiampazzi? Battiquorum a sucate
Masiampazzi? Battiquorum a sucateMasiampazzi? Battiquorum a sucate
Masiampazzi? Battiquorum a sucate
 
Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020
Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020
Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020
 
Andiamooltreppt
AndiamooltrepptAndiamooltreppt
Andiamooltreppt
 
Democrazia digitale
Democrazia digitaleDemocrazia digitale
Democrazia digitale
 

Plus de Fabio Chiusi

Nell'inferno delle cose connesse
Nell'inferno delle cose connesseNell'inferno delle cose connesse
Nell'inferno delle cose connesseFabio Chiusi
 
Don't Panic. Making Progress on the 'Going Dark' Debate
Don't Panic. Making Progress on the 'Going Dark' DebateDon't Panic. Making Progress on the 'Going Dark' Debate
Don't Panic. Making Progress on the 'Going Dark' DebateFabio Chiusi
 
Rel ill foia anticorruzione
Rel ill foia anticorruzioneRel ill foia anticorruzione
Rel ill foia anticorruzioneFabio Chiusi
 
Comunicazione politica: dalla parte del giornalista
Comunicazione politica: dalla parte del giornalistaComunicazione politica: dalla parte del giornalista
Comunicazione politica: dalla parte del giornalistaFabio Chiusi
 
Contro la sorveglianza di massa
Contro la sorveglianza di massaContro la sorveglianza di massa
Contro la sorveglianza di massaFabio Chiusi
 
Ma la democrazia digitale funziona?
Ma la democrazia digitale funziona?Ma la democrazia digitale funziona?
Ma la democrazia digitale funziona?Fabio Chiusi
 

Plus de Fabio Chiusi (6)

Nell'inferno delle cose connesse
Nell'inferno delle cose connesseNell'inferno delle cose connesse
Nell'inferno delle cose connesse
 
Don't Panic. Making Progress on the 'Going Dark' Debate
Don't Panic. Making Progress on the 'Going Dark' DebateDon't Panic. Making Progress on the 'Going Dark' Debate
Don't Panic. Making Progress on the 'Going Dark' Debate
 
Rel ill foia anticorruzione
Rel ill foia anticorruzioneRel ill foia anticorruzione
Rel ill foia anticorruzione
 
Comunicazione politica: dalla parte del giornalista
Comunicazione politica: dalla parte del giornalistaComunicazione politica: dalla parte del giornalista
Comunicazione politica: dalla parte del giornalista
 
Contro la sorveglianza di massa
Contro la sorveglianza di massaContro la sorveglianza di massa
Contro la sorveglianza di massa
 
Ma la democrazia digitale funziona?
Ma la democrazia digitale funziona?Ma la democrazia digitale funziona?
Ma la democrazia digitale funziona?
 

Democrazia senza partiti

  • 1. Democrazia senza partiti e democrazia digitale: il caso del MoVimento 5 Stelle Fabio Chiusi Ilnichilista.com Twitter: @fabiochiusi fabiochiusi@yahoo.it
  • 2. Un dibattito non nuovo... ● Per la «democrazia senza partiti»: – «Ciò che impedisce la giustizia e la morale sociale sono i partiti politici» (Antonio Rosmini) – «La tendenza essenziale dei partiti è totalitaria»; «I partiti sono organismi pubblicamente, ufficialmente costituiti in maniera tale da uccidere nelle anime il senso della verità e della giustizia» (Simone Weil)
  • 3. Un dibattito non nuovo... ● Per la «democrazia digitale»: – «L’ipotesi che la futura computer-crazia, com’è stata chiamata, consenta l’esercizio della democrazia diretta, cioè dia a ogni cittadino la possibilità di trasmettere il proprio voto a un cervello elettronico, è puerile» (Norberto Bobbio, 'Il futuro della democrazia', 1984) – «Il Paese si sta trasformando in una repubblica elettronica (…). La nascente repubblica elettronica sarà un ibrido politico. I cittadini non solo saranno capaci di scegliere chi li governa, come hanno sempre fatto, ma potranno anche partecipare maggiormente e in modo più diretto alla politica determinando essi stessi le leggi e le strategie di governo. Attraverso la maggiore diffusione degli strumenti di telecomunicazione digitale bidirezionale a banda larga, il cittadino si sta guadagnando un proprio posto al tavolo del potere politico. Sebbene cresca l'insofferenza della popolazione nei confronti del governo, l'inesorabile processo di democratizzazione, insieme ai consistenti passi avanti delle tecnologie interattive, sta trasformando la gente nel nuovo quarto ramo del governo. Nella repubblica elettronica non sarà più la stampa ma la gente a rappresentare il quarto potere dello stato a fianco dei tre poteri tradizionali (esecutivo, legislativo e giudiziario)» (Lawrence K. Grossman, 'La repubblica elettronica', 1997)
  • 4. ...ma di rinnovata attualità ● Per questi presupposti: – Nove italiani su dieci non hanno fiducia nei partiti ● Le percentuali non sono mai state così basse – L'unico vero vincitore delle elezioni 2013 vuole eliminare i partiti ● Beppe Grillo: «Quando c'è un partito si instaura la corruzione. Noi vogliamo una cosa nuova. Una 'iper- democrazia senza i partiti' con al centro i cittadini» (30 maggio 2012)
  • 5. Cosa ne deriva ● Che in larga parte dell'opinione pubblica la forma 'partito' ha un'accezione negativa in sé – Non a caso tornano in libreria testi che sostengono questa precisa ipotesi ● 'Manifesto per la soppressione dei partiti politici' (1943), Simone Weil ● 'Democrazia senza partiti' (1949), Adriano Olivetti – E spuntano vecchi esponenti della partitocrazia che improvvisamente si scoprono contro i partiti ● Willer Bordon (ex Pci, Radicali, Pds, Alleanza Democratica, Unione Democratica, Democratici, Margherita), 'Manifesto per l'abolizione dei partiti politici' (2012)
  • 6. Il partito è un male in sé ● Si compie dunque un salto logico: dalla critica a questi partiti alla critica ai partiti in quanto tali – Es: visti i casi Belsito, Fiorito, Lusi etc., allora dobbiamo eliminare (e non riformare o regolare) i partiti – Ma è un passaggio lecito? – E soprattutto: è una buona idea ragionare secondo la forma 'A è male, dunque ¬A è bene'? ● In altre parole: cosa garantisce che una «iperdemocrazia» (diretta) senza partiti sia necessariamente migliore della democrazia (rappresentativa) dei partiti?
  • 7. L'«iperdemocrazia» del M5S ● Come si fa, concretamente? – A livello locale, proseguendo sulla strada dell'auto- organizzazione tramite Meetup – A livello nazionale, sta per arrivare (da oltre un anno, ndr) la «piattaforma» collaborativa per coordinare gli sforzi di tutti gli attivisti ● Nel frattempo, si rispettano le regole di fondo dettate da Grillo- Casaleggio («non statuto», «codice di comportamento» etc.) e si utilizzano i punti programmatici condivisi discussi dal 2005 a oggi sul blog, nei Meetup, in rete e negli incontri faccia a faccia ● Problema: come conciliare i due livelli? (v. 'Politica a 5 Stelle', Biorcio e Natale)
  • 8. Chi decide? ● In ogni caso, l'ultima parola spetta «alla Rete» – Gli eletti sono solo «portavoce» della volontà popolare espressa tramite votazioni online (es: parlamentarie) ● A loro piace autodefinirsi «terminali» della Rete – E per le soluzioni ancora da prendere (es: programma economico, temi come lavoro, sanità, istruzione etc.)? Ci pensa l'«intelligenza collettiva» che promana dalla Rete ● È il prodursi di questa «intelligenza collettiva» che rende i partiti (come ogni altra mediazione tra cittadino e decisione: esperti, giornalisti, intellettuali, politici di professione etc.) superflui
  • 9. L'«intelligenza collettiva» funziona? ● E in modo abbastanza affidabile da sostituire tutti i processi deliberativi della democrazia che conosciamo? – Dal compromesso allo streaming e alla trasparenza assoluta – Dall'art.67 Cost. al mandato imperativo (retorica del «dipendente» dei cittadini) ● E anche se funzionasse, una dittatura istantanea della maggioranza è sempre l'opzione migliore/una scelta giustificata? – Es: «Io con un click, semplicissimo, [...] io decido se fare la guerra o non fare la guerra, se uscire dalla Nato, se essere padroni in casa nostra, se avere una sovranità monetaria, una sovranità economica» (Beppe Grillo, 25 gennaio 2012)
  • 10. Sono domande mai poste ● L'ideologia del M5S assume l'«intelligenza collettiva» funzioni, e abbastanza bene da rendere effettiva ed efficace la democrazia diretta ● Perché qualunque problema non abbia ancora soluzione è risolvibile (e sarà risolto) tramite «la Rete» – Agenzie interinali per rendere effettivo e sostenibile reddito di cittadinanza? Ci pensa la Rete. Le parti mancanti del programma? Idem. Le menzogne? La Rete le spazza via. Le concentrazioni di potere? Pure. Etc. etc.
  • 11. Con «la Rete» si può ● Entra in gioco Internet: è l'uso del web come strumento di partecipazione politica a garantire la possibilità – per la prima volta nella storia – di realizzare forme reali ed efficaci di democrazia diretta – Alcuni esempi lo dimostrerebbero: la Costituzione islandese in 'crowdsourcing'; 'open ministry' (Finlandia); il successo dei Pirati tedeschi e della loro piattaforma Liquid Feedback – È il cuore della posizione del M5S
  • 12. «Demenza collettiva» ● Ma è così? – In un Paese dove un italiano su due non ha mai aperto un libro nell'ultimo anno – E sette su dieci non sono in grado di comprendere un testo di media complessità – Con un digital divide (infrastrutturale e culturale) tra i più marcati nei Paesi sviluppati – In un ecosistema web – quello di Grillo - in cui chi dissente è equiparato a un molestatore (troll) – E dove troppe bufale (microchip sottocutanei, l'Aids non esiste, i vaccini fanno male, le scie chimiche, il signoraggio etc.) sopravvivono alla loro falsificazione
  • 13. Non vale la pena chiederselo? ● Siamo sicuri che basti eliminare i partiti per risolvere tutti questi problemi – endemici, in Italia - nella gestione della cosa pubblica? – Per non parlare di corruzione, criminalità organizzata, inefficienze, sprechi, decisioni miopi o demagogiche etc? – E soprattutto: se i partiti sono un male in sé, come è possibile che il miracolo economico sia avvenuto in un sistema partitocratico?
  • 14. Perché il M5S non se lo chiede ● Perché salterebbe la differenza fondamentale tra sé e «i partiti» – E dunque non potrebbe più dipingersi come «rivoluzione culturale», e aggregare la sfiducia degli italiani verso partiti, classe dirigente e istituzioni ● Una critica dunque decisiva nel momento in cui dal voto di protesta si passa al voto di proposta ● Ma «la Rete» di cui parla Grillo-Casaleggio è una versione stereotipata della Rete 'reale', fatta di carne (persone) e fibra ottica (strutture)
  • 15. Per una critica morozoviana ● «La Rete» di Grillo-Casaleggio (in 'Siamo in guerra', Chiarelettere) è – «Francescana, anticapitalista: nel web le idee e la loro condivisione valgono più del denaro» (qualcuno lo dica a Zuckerberg) – Giusta («Non rubi attraverso la Rete») – Chiarificatrice («La Rete permette all'ignaro investitore di comprendere i misteri della Borsa»; sarà per questo che brancoliamo nel buio rispetto alla crisi finanziaria da anni) – Creativa («Nasceranno nuovi Dostoevskij del digitale») – Equa («[In 10-20 anni] scompariranno i media tradizionali, svanirà gran parte delle strutture gerarchiche») – Visionaria («Per conoscere il futuro dell'umanità non è necessario essere Nostradamus, è sufficiente contattare attraverso la Rete i più importanti esperti mondiali»)
  • 16. Nella terminologia di Morozov ● Contenuta in 'To Save Everything, Click Here': – Lo strumento che ha causato una rivoluzione unica nella storia umana – che apre opportunità altrettanto uniche (epocalismo) – Il fulcro di ogni problema (ogni problema si deve affrontare nei termini della «Rete»: secondo i suoi principi e attraverso le sue modalità di funzionamento – esatte e immutabili) (internet-centrismo) – Lo strumento attraverso cui trovare e attuare la soluzione (fix) a ogni problema (bug) (soluzionismo)
  • 17. Ma questa «Rete» non esiste ● Perché – In tutte le epoche si è parlato di rivoluzioni uniche e opportunità uniche a seguito di nuove tecnologie (con annessi proclami salvifici-entusiasti o catastrofisti-scettici; es: stampa, telefono, tv) – Non ci sono principi immutabili e leggi di natura nella «Rete». Per es. è libera o censurata a seconda delle decisioni che prendiamo sul suo essere libera o censurata (v. WCIT, SOPA, ammazzablog etc.); ps: tra le leggi immutabili del libero web non c'è la guerra ai «troll». – Non tutti i problemi hanno una soluzione in n passi finiti, algoritmica, o grazie all'«intelligenza collettiva» (es: votare Grasso o meno; dare la fiducia al Pd o meno etc.)
  • 18. E anche se esistesse ● Non tutti hanno tempo di dedicarsi al funzionamento della cosa pubblica (formazione di nuove élite, «casuali» - Rodotà, 'Tecnopolitica') – E se la soluzione è la delega «liquida», siamo sicuri capire chi sia la persona giusta cui delegare sia meno faticoso che decidere da sé? ● I cittadini non hanno sempre ragione: non sono «clienti» e non si possono trattare come tali – E come si contraddice la volontà della maggioranza, se dovesse servire (es: emergenza, sicurezza nazionale, scelte impopolari di politica economica – chi mai si alzerebbe le tasse?)
  • 19. Altri problemi dell'«iperdemocrazia» ● Come si prendono scelte che guardano «ai prossimi vent'anni e non ai prossimi cento giorni» (come dice Grillo)? – Certe scelte prese in modo plebiscitario (referendum online) ignorano la dimensione diacronica delle decisioni (es: se esco dall'euro oggi, domani non posso rientrarci perché l'opinione pubblica ha cambiato idea) ● Usare «la Rete» non garantisce di per sé maggiore partecipazione – Es: flop di partecipazione delle 'parlamentarie' (32 mila votanti su 8 milioni di elettori; e contro 3 milioni di votanti alle primarie Pd)
  • 20. Il netizen totale ● Problema antropologico: la visione del cittadino (digitale) come «terminale» di una «intelligenza collettiva» somiglia troppo a quella del «cittadino totale» di memoria totalitaria – Disincentiva le visioni minoritarie e il pensiero anticonformista – Rende maggiormente controllabili le masse e gli individui che le compongono (basta contraddirne uno; per es., definendolo un «troll» a libro paga di un altro partito – e tutti quelli che la pensano come lui diventano «troll» da eliminare)
  • 21. Conclusione ● Questi problemi sono di entità inferiore rispetto a quelli provocati dal sistema della democrazia rappresentativa e dei partiti instaurato dal Secondo dopoguerra a oggi? – Comunque la si pensi, si dovrebbe discuterne. Specie quando chi propugna quella visione del futuro ha il consenso di oltre un italiano su quattro – È questo il futuro che vogliamo? ● Io credo di no, ma invece di tentare di replicare o imitare il modello del M5S nei punti programmatici, e soprattutto nell'idea della trasparenza valore in sé (v. Renzi sul FOIA, l'Italia come «start up»), dello streaming come necessario (v. incontro Bersani- M5S), della Rete come necessariamente salvatrice del rapporto (eroso) tra politica e cittadini, bisognerebbe iniziare a chiedercelo.
  • 22. Approfondimenti ● Dal mio blog: – Il peccato capitale del M5S (http://ilnichilista.com/2012/05/24/il-peccato- capitale-del-movimento-5-stelle/) – In difesa dei partiti (http://ilnichilista.com/2012/05/31/in-difesa-dei-partiti/) – Manifesto contro i manifesti per l'abolizione dei partiti (http://ilnichilista.com/2012/06/10/manifesto-contro-i-manifesti-per- labolizione-dei-partiti/) – I numeri della democrazia digitale (http://ilnichilista.com/2012/12/21/i- numeri-della-democrazia-digitale/) – Sulla democrazia senza partiti (http://ilnichilista.com/2013/04/01/sulla- democrazia-senza-partiti/) – Demenza collettiva (http://ilnichilista.com/2013/03/20/demenza- collettiva/)
  • 23. Approfondimenti /2 ● Da altre fonti: – Grillo e Casaleggio in guerra tra eccessi e banalità (http://www.valigiablu.it/doc/633/grillo-e-casaleggio-in-guerra-tra-eccessi- e-banalit.htm) – Elezioni 2013: non ha vinto Internet, abbiamo perso noi (http://www.valigiablu.it/elezioni-2013-non-ha-vinto-internet-abbiamo- perso-noi/) – Dittatura Internet (http://www.ufficiostampa.rai.it/pdf/2013/2013-04- 11/2013041124322352.pdf)