Impariamo a distinguere
Leanus (www.leanusdb.com), Bisnode (www.bisnode-visure.ch) e l’AIT (www.aiti.ch) hanno organizzato il workshop «Italia in crisi? L’apparenza inganna».
Sono stati presentati i risultati della ricerca condotta sulle PMI del territorio compreso tra il Ticino e Milano, composto dalle province di Monza e Brianza, Como, Lecco, Varese e Sondrio per misurare, attraverso l’utilizzo della business information, l’effettivo impatto della Crisi sui territori principali motori dell’economia italiana.
I risultati sono sorprendenti! In contrasto con molte delle affermazioni che hanno caratterizzato i comunicati dei Media a partire dall’autunno 2011, anno della discesa in campo del Prof. M. Monti, l’analisi puntuale dei risultati delle imprese ha mostrato una sostanziale tenuta di tutti gli indicatori e in alcuni casi addirittura di buone performance.
I risultati dell’analisi condotta su un campione altamente rappresentativo sono stati confermati anche attraverso il confronto con altri territori nazionali (Triveneto e Lazio-Campania) e analizzati in relazione al modello di Governance, alla dimensione aziendale, al modello di business e all’area geografica di riferimento.
Il workshop è stata l’occasione per condividere i risultati dell’analisi con particolare riferimento a:
Ø Risultati Economici: Variazione del volume d’affari, Impatto sulle marginalità.
Ø Occupazione: Variazione del livello occupazionale e della spesa per il personale.
Ø Carico Fiscale: Incidenza delle Imposte sul volume d’affari e sul risultato d’esercizio.
Ø Accesso al Credito: Variazione dell’indebitamento,
Ø Spesa per Oneri Finanziari. Variazione tra indebitamento a Breve e a Medio Lungo Termine.
Ø Investimenti: Variazione dell’ammontare degli Investimenti in macchinari, tecnologia, brevetti, etc.
Ø Abitudini di pagamento/incasso. Variazione dei tempi e delle modalità di pagamento e incasso.
Ø Andamento liquidità: Variazione delle disponibilità liquide e della capacità di generare risorse finanziarie attraverso l’attività corrente.
in allegato la sintesi dello studio
L'Italia è in crisi? L'analisi dei bilanci di 1500 PMI mette in evidenza la qualità del tessuto imprenditoriale
1. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
Analisi di 1500 PMI
Italiane
!I
- L’ITALIA È IN CRISI?
Da oltre 4 anni il termine
“crisi” ha scalato la classifica delle
parole più utilizzate e non solo da
giornali e tv ma anche da manager,
analisti, imprenditori e soprattutto dalla
gente comune. Se per un attimo ci si
dimenticasse, ammesso che sia possibile,
della drammaticità di ciò che tale
termine nasconde, potremmo dire che la
parola crisi è stata oggetto di una delle
operazioni di Marketing più imponenti
mai realizzate. In ogni luogo e in ogni
momento la parola
c r i s i è c i t a t a ,
a r g o m e n t a t a ,
101
motivata, utilizzata
come causa di tutto
100
ciò che non va
come dovrebbe. La
crisi è la causa
99
della perdita del
lavoro, è la causa
97
della riduzione
delle commesse;
la crisi è un “deus
e x m a c h i n a
negativo”; laddove
non è possibile
spiegare qualcosa che non va per il verso
giusto, la crisi arriva in soccorso. I media,
che probabilmente si sono ben
guardati dal considerare gli effetti
psicologici, non hanno risparmiato
occasione per ricordarci la drammaticità
del momento. A Natale, giusto per citare
qualche esempio, ci hanno ricordato che
gli italiani avrebbero consumato il 20%
in meno e rinunciato ad ogni eccesso; le
vacanze estive sarebbero state corte e solo
per pochi, lo stipendio non sarebbe più
stato sufficiente per arrivare al 27..
No, il nostro obiettivo non è negare
l’esistenza della crisi come potrebbe far
pensare la premessa. Lo studio ha
invece l’obiettivo di misurarne
l’intensità e di farlo in maniera
s c i e n t i fi c a , o v v e r o a t t r a v e r s o
l’elaborazione dei bilanci delle imprese
che hanno attraversato o stanno
attraversando la crisi e mostrano o
dovrebbero mostrare profonde cicatrici.
Per farlo abbiamo analizzato i
bilanci di tutte le imprese di uno dei
centri nevralgici dell’economia del
Paese, la zona Milano - Laghi. I
2011 2012
risultati sono in alcuni casi sorprendenti.
Basti pensare al dato sull’occupazione
riportato sopra unitamente alla
variazione del PIL, dei Ricavi e del
Debito o alle profonde differenze con cui
le imprese hanno reagito alla crisi..
Utilizzo del credito, abitudini di
pagamento, Investimenti, dinamiche
settoriali sono solo alcuni degli
approfondimenti effettuati non solo
sull’intero campione ma anche sulle
micro-area ottenute selezionando gruppi
più piccoli ed omogenei. Qualunque sia il
punto di vista, molti risultati vi
sorprenderanno.
Buona Lettura!
AGENDA
!1
L’ITALIA È IN CRISI?
Prefazione allo studio realizzato
su oltre 1500 PMI Lombarde,
Venete e Campane.!
II
IL CAMPIONE UTILIZZATO
I criteri di estrazione del
campione, la tipologia di imprese
incluse o escluse dall’analisi, le
logiche di segmentazione.!
III
L’ANALISI ECO/FIN
L’analisi evidenzia le
caratteristiche del profilo
economico, patrimoniale e
finanziario e del rischio
complessivo. L’analisi mette in
evidenza anche l’appetibilità per
investitori e fornitori di prodotti
e servizi e le abitudini di
pagamento, nonché l’allocazione
del credito bancario.!
IV
200 TAVOLE DI BENCHMARK
L’analisi dei micro-settori, gli
indicatori e i confronti per
cogliere le differenze e le ragioni
delle differenti performance.!
V
APPENDICE
FAQ!
Glossario!
Rassegna Stampa!
Contatti!
96
PIL Ricavi Occupazione Debito Rating
Dati riferiti al Campione. Fonte: Leanus - www.leanusdb.com
!
L’IMPRENDITORE SRL TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI WWW.LEANUSDB.COM PAG. 1"
2. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
Analisi di 1500 PMI
!I
I - Il Campione analizzato
Il metodo ! Per realizzare questo studio si è
analizzato in dettaglio un campione di
imprese rappresentativo di uno dei
territori maggiormente attivi da un punto
di vista imprenditoriale dell’economia
italiana. Ci riferiamo alla zona Milano-
Laghi, ossia all’area che comprende le
province di Monza e Brianza, Varese,
Como, Lecco, Sondrio. Benché l’analisi
qui riportata si focalizzi sulle PMI, il
‘motore dell’azienda Italia’, i risultati
sono stati confrontati con quelli relativi
ad altri segmenti di imprese diversi per
classe dimensionale, localizzazione
geografica, etc. Il campione principale
include tutte le società con bilanci
pubblici e con fatturato 2012 compreso
tra i 5 e i 25 milioni. Il perimetro
comprende pertanto tutte le società di
capitali con i bilanci degli anni 2012 e
2011 disponibili e senza anomalie, con
esclusione delle holding di partecipazioni
e delle società immobiliari. La scelta
deriva evidentemente dall’esigenza di
standardizzazione del campione e dagli
obiettivi di significatività. !
Il campione è stato ulteriormente
segmentato per dimensione (5-7 milioni,
7-12 milioni, 12-25 milioni), per profilo
di rischio complessiva in base al Leanus
Score (star, stuck, stable, runners, to
investigate), per provincia di riferimento
di ogni impresa. I risultati sono stati
successivamente confrontati con i due
campioni rappresentativi di altrettante
realtà italiane (Triveneto e Lazio-
Campania), estratti applicando le stesse
logiche utilizzate per il campione
principale. Il lettore, qualora interessato,
p o t r à r i c h i e d e r e e v e n t u a l i
approfondimenti o confronti con aree di
proprio interesse.
La fonte !
La fonte dei dati è il Registro
Imprese Infocamere
Le elaborazioni sono state effettuate
attraverso la piattaforma proprietaria
Leanus® !
Il campione !D
i seguito il numero di imprese
analizzate per ogni provincia:
• Monza e Brianza: 367 imprese
• Varese: 338 imprese
• Como: 263 imprese
• Lecco: 177 imprese
• Sondrio : 48 imprese !
I 2 campioni utilizzati nei raffronti
sono invece composti dal seguente
numero di imprese:
• Triveneto: 162 imprese
• Lazio-Campania: 137 imprese
!
NR BILANCI: 1492
Società di Capitali: Srl, Spa. Bilanci
Consolidati, Ordinari o
Abbreviati.!
CRITERIO DI SELEZIONE
Criterio 1- Sede Sociale in una
delle seguenti province Italiane:!
• Monza e Brianza (367)!
• Lecco (177)!
• Como (263)!
• Sondrio (48)!
• Varese (338)! !
Il gruppo è stato confrontato
coni un campione di imprese
delle seguenti regioni:!
• Triveneto (162)!
• Lazio-Campania (137)! !
Criterio II - Ricavi ultimo
esercizio compresi tra 5 e 25
Milioni di Euro.!
ESCLUSIONI
• Bilanci disponibili per una sola
annualità!
• Holding di partecipazioni!
• Immobiliari!
• Bilanci con anomalie!
• Bilanci non disponibili alla data
di estrazione.!
!F
ONTE:
Registro Imprese, Elaborazioni:
Leanus
Monza Como
Lecco Varese
Sondrio
Totale: 1193 Imprese con Ricavi compresi tra
5 e 25 Milioni
Fonte: Leanus - www.leanusdb.com
Italiane
L’IMPRENDITORE SRL TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI WWW.LEANUSDB.COM PAG. "2
3. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
Questa sezione è dedicata a
coloro che hanno familiarità con
l’analisi di bilancio. Tutti i termini
utilizzati sono definiti nel Glossario
allegato al documento.
Come per qualsiasi analisi di un
singolo bilancio anche per l’intero
campione è stato valutato il profilo
economico, il profilo patrimoniale e il
profilo finanziario. Successivamente
è stata riportata la valutazione
complessiva dell’aggregato mettendo
in evidenza:
✦ La valutazione del rischio,
✦ L’occupazione
✦ La pressione fiscale
✦ L’andamento
dell’indebitamento
✦ Il costo del denaro
✦ Le abitudini di pagamento
✦ La dotazione di risorse
finanziarie
✦ Il contributo al PIL.
I risultati economici !
Variazione ricavi: -3,5% !
I ricavi complessivi generati dal
campione di 1193 imprese sono pari a €
14,343 miliardi nel 2012, in calo del
3.48% rispetto all’anno precedente.
Reggono invece i valori del Margine
Operativo (EBITDA) e del Margine Ante
Imposte (EBT) pari rispettivamente a
5,6% e 1,6%. In al t r i t e rmini ,
nonostante la riduzione del volume
d’affari nel suo complesso, il campione
ha mantenute pressoché invariate le
marginalità rispetto al periodo
precedente dimostrando una buona
capacità di reagire al contesto generale.
Sorprende invece l’analisi del
profilo patrimoniale. Sembrerebbe
infatti che, contrariamente a cio’ che ci
s a r e b b e d a a s p e t t a r s i ,
Patrimonializzazione, Indebitamento e
Turnover siamo tali da mantenere le
impre s e in pe r f e t t o equi l ibr i o
patrimoniale. In altri termini si
potrebbe dire che il sistema imprese
è costruito su solide basi in grado
a d d i r i t t u r a d i s u p p o r t a r e
sollecitazioni ben più gravi (che
ovviamente ci auguriamo non arrivino).
ROI e il ROE sono entrambi in flessione
e pari al 3 e all’1% rispettivamente.
Potrebbe pertanto concludersi che
investire nelle proprie imprese
continui ancora ad essere la cosa
più sensata che un imprenditore
possa fare, anche in periodo di crisi.
E la situazione finanziaria? Anche in
questo caso i dati sorprendono. Infatti la
liquidità generata dal sistema in rapporto
ai ricavi è pari addirittura al 8,3%, ovvero
per ogni milione di Ricavi annui, le
imprese hanno a disposizione una
dotazione di
8 0 . 0 0 0 d i
cassa pronta
per l’uso.
M e t t e n d o
insieme tutti
gli elementi ne
consegue che
i l r i s c h i o
complessivo
dell’aggregato,
misurato dal
Leanus Score
( e da l l o Z-S
c o r e d i
A l t m a n ) ,
rimane basso
per entrambe
le annualità
considerate
( v e d i i l
Glossario per maggiori approfondimenti).
L’analisi fin qui ovviamente
nasconde le importanti differenze che ci
sono tra i diversi soggetti economici. Dal
grafico sotto riportato (che mette in
relazione la crescita e il profilo di rischio)
emerge la grande variabilità che
caratterizza le imprese del campione. Per
analizzare a fondo i risultati è quindi
necessario valutarli misurando le
differenze che i valori di ciascuna impresa
assumono rispetto al dato medio
(cosiddetta analisi della varianza). Per
questo motivo, in seguito, si proporranno
degli approfondimenti su sotto-gruppi di
imprese da cui evincere l’esistenza di
relazioni forti tra
r i s u l t a t i e
caratteristiche del
campione. Il lettore
i n o l t r e p o t r à
richiedere le analisi
c o m p l e t e s u
segmenti specifici di
proprio interesse.
P r i m a d i t a l i
approfondimenti
proseguiamo con
l ’ a n a l i s i
dell’aggregato.
Fonte: Leanus - www.leanusdb.com
!I
II - L’analisi economico finanziaria e patrimoniale
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4. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
L’occupazione !
Creati oltre 600 posti di
lavoro !
Tra il 2011 e il 2012 la spesa
complessiva per il personale è cresciuta di
oltre 30 milioni di euro, + 11,7% rispetto
all’anno precedente. Si stima pertanto
che l’occupazione nel periodo abbia fatto
registrare un saldo positivo di oltre 600
unità
Certamente si tratta di un risultato
inatteso fortemente in controtendenza
con rispetto alle aspettative.
La pressione fiscale !
Imposte: 1,5% dei ricavi !
Il dato è costante sia all’interno del
campione che a livello Italia. In media
l’incidenza delle imposte sui Ricavi non
supera il 2%. Per capire se il dato sia
fortemente influenzato o meno dalle
performance aziendali, è stato isolato il
gruppo delle imprese “Star” (le migliori
imprese per risultati e tassi di crescita)
della province oggetto dello studio. Anche
in questo caso l’incidenza delle imposte
sui ricavi non ha superato il 3% (2,7% nel
2012 e 2,6% nel 2011). Per ogni milione
di Euro di Ricavi, le imprese sostengono
un costo per imposte pari a meno di
20.000 Euro. Ovviamente il dato non
tiene conto del cosiddetto costo della
burocrazia, ovvero
dell’insieme dei costi
impl i c i t i che l e
imp r e s e d e vono
s o s t e n e r e p e r
r i s p e t t a r e i l
c ompl e s s o de l l e
n o r m a t i v e ,
interagire con la
p u b b l i c a
amministrazione e
così via.!
!
L’utilizzo del Credito !
Pe r o g n i mi l i o n e d i
c re d i t o a l l e m i g l i o r i
i m p r e s e ( S t a r ) , l e
imprese a rischio (Stuck)
ne hanno ricevuti 7. !
Uno studio di Boston Consulting
Group sul tema ha concluso senza troppi
mezzi termini che “nei mercati finanziari non
c’è, come viene spesso riportato, un problema di
mancanza di liquidità., ma piuttosto una
errata allocazione del credito che troppo
spesso va alle imprese che meno lo meriterebbero.”
Anche il nostro campione
sembrerebbe confermare questo
dato estremamente significativo.
Le imprese Stuck sono imprese la
cui stabilità è già compromessa da 2 o
piu’ anni, e che per essere rilanciate
hanno bisogno non solo di nuova finanza
ma anche di interventi sul business, sulla
produzione, sulla capacità di raggiungere
nuovi mercati.
Secondo lo studio,
tali imprese ricevono
dal sistema (o hanno
ricevuto) ben 7 volte
le risorse finanziarie
o t t e n u t e d a l l e
imprese con una
storia ed un profilo
di rischio opposti.
Le cause di tale
s o l u z i o n i s o n o
m o l t e p l i c i e
d i f fi c i l m e n t e
a f f r o n t a b i l i
all’interno di questo
studio. Rimane il
fatto che il dato
me r i t i mag giore
attenzione e
s p i n g a i l
sistema ad
interpretare
meglio non
s o l o l e
e f f e t t i v e
esigenze finanziarie e ma anche lo stesso
termine “credit crunch”, che, insieme alla
parola crisi, ha da tempo trovato largo
spazio sulla comunicazione di tutti i
giorni.
Fonte: Leanus -
L’IMPRENDITORE SRL TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI WWW.LEANUSDB.COM PAG. "4
5. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
Il costo del denaro !
Su dello 0,6% !
105
103
100
98
2011 2012
Il costo del denaro misurato
attraverso il rapporto tra oneri finanziari
e media dei finanziamenti del periodo è
nel complesso aumentato dello 0,6%,
I debiti finanziari sono invece calati
dell’1,7% tra il 2011 e il 2012, a
testimonianza dei minori investimenti e
delle ridotte risorse messe a disposizione
del sistema in favore delle imprese.
L’incremento del costo del denaro
potrebbe essere determinato da un
inc rement o de l l e “ commi s s ioni”
b a n c a r i e e n o n c e r t a m e n t e
dall’andamento dei tassi di riferimento
notoriamente caratterizzati da una
progressiva diminuzione.
Gli investimenti !
Ridotti del 1,1% !G
li investimenti complessivi sono
leggermente calati nel 2012 rispetto al
2011. Le immobilizzazioni finanziarie
sono aumentate tra il 2011 e il 2012,
tuttavia questo effetto è stato più che
compensato da una diminuzione delle
immobilizzazioni immateriali e materiali,
come evidenziato dalla figura.
A b i t u d i n i d i i n c a s s o e
pagamento !
In media incassi e
pagamenti avvengono
attorno ai 100 giorni !
Nello specifico, nel 2012 gli incassi
sono avvenuti mediamente intorno ai 105
giorni, mentre i pagamenti sono in media
effettuati entro i 100. Il dato puntuale qui
riportato è poco
significativo se
non
contestualizzato
rispetto all’intero
campione.
L’immagine sotto
riporta in ascisse
i tempi medi di
pagamento e in
ordinate i tempi
medi di incasso.
E’ evidente che
non emerge alcun comportamento
standard che testimoni una correlazione
tra performance e gestione del circolante.
Probabilmente le cause di simili abitudini
di pagamento vanno ricercate non
soltanto in questioni oggettive della
gestione ma anche nelle abitudini
imprenditoriali. Data l’importanza
dell’argomento consigliamo di prendere
visione delle tabelle di approfondimento
dedicate al tema delle abitudini di
pagamento. !
1,19 miliardi di euro di
liquidità generata dalle
imprese in analisi nel
2012 !
La liquidità generata dal sistema è
elevata, e in crescita del 10,4%
rispetto al 2011. Un dato considerevole,
anche quando viene comparato con i
ricavi, di cui rappresenta l’8,28%.
La liquidità generata attraverso la
gestione caratteristica delle imprese, ossia
il cash flow operativo, invece risulta
a b b a s t a n z a mo d e s t o ( 5 , 1 2%) ,
probabilmente per gli effetti della
contrazione dei prezzi di vendita. !!
Il contributo al PIL !
Variazione PIL: -2,4% !
Il PIL complessivamente prodotto
nel 2012 dalle imprese del campione è
pari a € 4,337 miliardi di euro, in calo del
2,36% rispetto all’anno precedente.
Considerando che i Ricavi si sono
ridotto del 3,5% ne deriva che il PIL ha
subito una riduzione inferiore rispetto a
quella dei Ricavi.
Questo’ è un dato
particolarmente rilevante
soprattutto se esteso all’intero
territorio nazionale.
Il dato infatti testimonia la
dipendenza del sistema Italia dai sistemi
internazionali; infatti una minore
produzione del sistema si traduce in
minori acquisti di materie prime, che
generalmente importiamo dalle economie
da cui
dipendiamo.
La riduzione dei
ricavi delle nostre
imprese pertanto
non determina
una pari
contrazione del
Prodotto interno
lordo ma una
contrazione di
importo minore,
proprio per
effetto della
riduzione degli
acquisti.
Se in caso di contrazione l’Italia ne
ha una qualche forma di beneficio,
purtroppo così non è in caso di crescita
del volume d’affari. In tal caso infatti
parte dell’incremento si tradurrebbe in
maggiori acquisti di materie prime e
quindi di maggiori importazioni
“regalando” parte dell’incremento del
PIL all’estero.
95
Inv. Materiali Inv. Immateriali Rating
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6. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
Il confronto tra gli aggregati
rappresentati dalle imprese che risiedono
in ognuna delle province considerate e
tra gli aggregati per classe dimensionale,
mette in evidenza alcuni aspetti
interessanti.
Il confronto tra le province !
Lecco la provincia meno
i n d e b i t a t a , S o n d r i o
quella meno solida !
Ecco alcune evidenze tratte dalla
tabella qui riportate: !
✦ Le province considerate hanno
imprese che comples s i vamente
mostrano nel 2012 una solidità elevata.
Sondrio è l’unica provincia che registra
un giudizio di affidabilità intermedio.
✦ Tutte le province registrano un
Risultato di Conto Economico positivo.
✦ Le imprese della provincia di
Lecco hanno registrato la maggior
riduzione dei Ricavi (-8,2%), seguite
dalla provincia di Varese (-4%). Si nota
una sostanziale tenuta del giro d’affari
per le altre 3 province.
Il confronto tra le diverse classi
dimensionali
!
In media le grandi vanno
meglio !
Le imprese di maggiore dimensione
(12-25 milioni di Ricavi) mostrano
complessivamente risultati migliori
rispetto a quelle di dimensioni piu’ ridotte
(5-7 milioni). Cio’ è testimoniato da
alcuni elementi significativi quali:
✦ Mantenimento del volume d’affari
(+0,01% contro il -10,82% delle piccole
imprese);
✦ Maggiori margini operativi (+6%
contro il 4.44%);
✦ ROI e ROE positivi e pari
rispettivamente a 5,41% e 4,34% contro
i risultati negativi fatti registrare dalle
piccole.
Le ragioni possono essere molteplici
e vanno generalmente ricercate nella
maggior capacità delle grandi
imprese di far fronte ai momenti di
difficoltà in misura maggiore
rispetto a quanto non siano in
grado di fare le piccole.
N o n o s t a n t e l e d i f f e r e n z e
evidenziate sorprende che anche la
solidità complessiva delle imprese
più piccole, misurata dal Leanus
Score, è giudicata ottima. Ciò
testimonia ulteriormente la solidità
comple s s i va del l e impre s e
analizzate e della effettiva capacità
di far fronte alle difficoltà derivanti
dal contesto generale.
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7. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
Approfondimento
Il Credit Crunch
125 imprese Star contro
449 imprese Stuck !L
a tabella a fianco riporta la
distribuzione delle Imprese Star (ottimi
risultati e basso profilo di raschio) e delle
imprese Stuck (pessimi risultati e alto
profilo di rischio) . Le
imprese Star , nel
p e r i o d o d i c r i s i ,
hanno fatto registrare
una crescita dei ricavi
nel 2012 del 18,8%. Le
ma r g i n a l i t à s o n o
ottime. Le imprese
Stuck, invece, hanno
ridotto i Ricavi in media
di oltre il 10%.
Ciò che sorprende è
la distribuzione del debito
tra questi 2 gruppi. Per
o g n i mi l i o n e d i
affidament o de l l e
imprese Star, infatti,
imprese Stuc k ne
hanno mediamente 4. Inoltre il
gruppo delle Stuck, fa registrare una leva
fi n a n z i a r i a ( c o n s i d e r a n d o o l t r e
all’indebitamento finanziario in senso
stretto, anche i leasing) pari a 2, ossia ad
ogni euro di patrimonio netto ne
corrispondono 2 di finanziamenti. Tale
rapporto è addirittura 4,7 volte più
elevato rispetto a quello calcolato
per le imprese Star. Quest’ultime,
infatti, per ogni euro di patrimonio netto
hanno ottenuto dal sistema finanziario
solo 0,42 euro di debiti.
Il Profilo delle imprese in crisi
!
La crisi sembra avere
origini strutturali !
La fotografia appena scattata
potrebbe far sorgere il dubbio che le
imprese siano diventate “Stuck” per
effetto della crisi. L’analisi del trend
dimostra il contrario. Il Leanus Score,
ossia la valutazione del profilo di rischio
di tali imprese (riportate in figura), mostra
chiaramente che nel 2011 tali imprese
erano già in situazione di allarme. Inoltre
tra il 2011 e il 2012 non si è registrato un
netto peggioramento ma solo un aggravio
d e l l a
situazione.
Q u e s t o
porterebbe
a concludere che la ragione della crisi
delle imprese vadano ricercate molto più’
in profondità. Allo stesso modo le
imprese sane o “Star” mostrano un
profilo opposto, ossia ottima
performance anche negli anni
precedenti ulteriormente migliorate
anche durante la crisi.
Il profilo di rischio delle Imprese Star. Fonte: Leanus
Il profilo di rischio delle Imprese Stuck. Fonte: Leanus
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8. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
Approfondimento
Lazio-Campania e Triveneto
Solidità media di Lazio-
Campania e ricavi in calo
!I
n questa sezione si vogliono
evidenziare i tratti principali di imprese
selezionate in altre aree produttive
italiane, per mettere in evidenza le
eventuali differenze significative rispetto
ai risultati ottenuti dalle imprese della
zona Milano-Laghi. Le imprese sono
state selezionate in maniera
c a sua l e, pur ché
r i s p e t t a s s e r o i
medesimi criteri
a d o t t a t i p e r i l
gruppo delle 1193
i m p r e s e i n
p r e c e d e n z a
analizzato.
Di seguito alcune
evidenze emerse:
✦ I g r u p p i d i
i m p r e s e d i
entrambe le aree
hanno subito una
contrazione dei ricavi
pari a 4,60% e 6,69% nel 2012;
✦ Le marginalità operative sono
prossime allo zero o appena negative,
contrariamente a quanto registrato per
la Milano- Laghi;
✦ Il grado di indebitamente delle
imprese delle regioni Lazio-Campania
è particolarmente elevato.L’indice totale
debiti/patrimonio netto pari a 2,56
rispetto all’1,62 del Triveneto e 1,73
delle imprese della Milano-Laghi;
✦ Sia le imprese del Triveneto che
quelle di Lazio-Campania, come
rilevato per le aziende della Milano-
Laghi, hanno un’ottima liquidità in
rapporto ai ricavi (entrambi i gruppi
hanno un valore di questo indicatore
sopra il 10%). Il dato è sorprendente se
valutato in relazione alle esigenze
finanziarie manifestate dalle imprese
durante il periodo della crisi;
✦ La situazione patrimoniale per i 2
aggregati considerati in questa sessione
è accettabile. Questa è una delle
differenze più significative rispetto a
quanto notato per le imprese della
Milano-Laghi che complessivamente
hanno evidenziato un’ottimo equilibrio
patrimoniale.
Come anticipato sia l’analisi della
Milano Laghi che quella di altri territori
o segmenti mette in evidenza una
generale “buona salute” del
sistema impresa, pur evidenziando
alcune differenze non direttamene
collegabili alla crisi bensì alla nota
fi s i o n o m i a d e l t e s s u t o
imprenditoriale italiano.
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9. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
Approfondimento
Le abitudini di pagamento
Esigenza o malcostume? !
Il problema è prevalentemente
italiano. I tempi medi di pagamento e
quindi di incasso sono generalmente, lo
abbiamo visto in questo studio, ben
assestati sopra i 100 giorni.
Questa caratteristica chiaramente
visibile solo sui bilanci delle imprese
italiane (la media internazionale è ben
aldi sotto dei 45 giorni) ha addirittura
fatto fiorire il mercato della business
information. Le imprese non solo si
sono abituate ad aspettare oltre 3
mesi prima di incassare, ma si sono
anche attrezzate per cercare di
capire se il credito maturato è a
rischio. I credit manager acquistano
report, valutazioni dossier, e sarebbero
disposti a tutto pur di conoscere le
effettive esperienze di pagamento di una
determinata impresa. Ecco allora che
acquistano dossier elaborati mettendo
insieme informazioni, capacità di
p ro fi l a r e i l r i s ch i o, e s p e r i e n z e
commerciali che non solo dovrebbero
fornire un valore di riferimento circa le
modalità di pagamento dell’impresa
analizzata, ma addirittura un valore
soglia di “affidamento sicuro”.
Sullo stesso campione utilizzato per
misurare l’impatto della crisi abbiamo
condotto l’analisi i cui risultati hanno
sorpreso anche gli addetti ai lavori.
Non esiste alcuna correlazione
tra abitudini di pagamento e
qualsiasi altra informazione
contabile o commerciale reperibile
sul mercato.
Per affermare quanto sopra,
abbiamo costruito la matrice di
cor relazione tra le abitudini di
pagamento (misurate dai gg medi
pagamento fornitori) e le seguenti
variabili:
✦ Settore di appartenenza
✦ Modello di Business
✦ Dimensione (Ricavi)
✦ Area Geografica
✦ Modello di Business (Trader,
Reseller, Manufatturiero)
✦ Profilo di Rischio
✦ EBITDA (%)
✦ Copertura Immobilizzazioni
✦ Rapporto D/E
La figura riporta solo la dispersione
dei tempi medi di incasso (asse delle
ascisse) rispetto ai tempi medi di
pagamento (asse delle ordinate).
Come si può notare ad occhio nudo,
tutti e quattro i quadranti sono
ugualmente popolati da un ugual numero
di imprese.
Tra i cattivi pagatori ci sono imprese
retail (che incassano alla vendita) e
imprese tradizionali in egual percentuale.
Tu t t e l e a n a l i s i
c o n d o t t e
conducono allo
stesso risultato. Le
a b i t u d i n i d i
pagamento non
dipendono da
e l e m e n t i
e n d o g e n i
r i s p e t t o
all’impresa. Se
fosse così l’analisi
a v r e b b e
e v i d enz i a t o l e
correlazioni tra i
fenomeni in grado
di spiegarne le
cause. Il titolo di
q u e s t o
approfondimento
è vo lut ament e
provoc ator i o e
forse non del tutto appropriato per
fornire una spiegazione esaustiva del
fenomeno. Difficile produrre evidenze
oggettive ma probabilmente gli esperti di
PMI a b i t u a t i a d i a l o g a r e
quotidianamente con gli imprenditori
potrebbe trovarsi d’accordo sul fatto che
in alcuni casi e solo parzialmente
anche il malcostume gioca un ruolo
nella spiegazione del fenomeno.
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10. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
Approfondimento
La catena di controllo
Il 33 % delle imprese
della Milano - Laghi è
governato da soggetti
residenti all’estero !
In questo studio abbiamo cercato di
identificare tutte le possibili relazioni tra
le performance aziendali e le principali
variabili misurabili attraverso l’utilizzo
delle informazioni disponibili sul
Distribuzione imprese per paese di residenza del
mercato, la cosiddetta Business
Information.
Abb i amo s o t t o l i n e a t o
l’importanza dei micro-aggregati
e della capacità di cogliere
differenze tra i diversi soggetti
inclusi nel campione. Grazie agli
strumenti Bisnode D&B abbiamo
e f f e t t u a t o u n u l t e r i o r e
approfondimento. Abbiamo
identificato, per ciascuna
delle imprese appartamenti
al nostro campione, l’intera
c a t e n a d i c o n t r o l l o
societario. In questo modo
siamo riusciti ad identificare anche il
paese di residenza del Beneficiario
Economico, ovvero del soggetto che
effettivamente detiene il governo
dell’impresa in esame.
I dati sono molto significativi.
Innanzitutto va sottolineato che anche in
questo caso non emerge alcuna
correlazione tra il modello di governance,
l ’ a p p a r t e n e n z a a d u n g r u p p o
internazionale e le performance
aziendali. In altri termini, realizzare
un business interamente in Italia e
dall’Italia non sembra essere
garanzia di migliori risultati
rispetto a realizzarlo dall’estero. Se
questo dato fosse confermato a livello
nazionale e corrispondesse ad effettiva
collaborazione tra soggetti appartenenti e
paesi diversi, confuterebbe la teoria
secondo la quale l’Italia è un paese
rischioso per gli investitori internazionali.
L ’ a n a l i s i
dimostrerebbe invece
l’indif ferenza dei
risultati rispetto alla
localizzazione della
catena di controllo.
Ripe rcor r endo i l
dettaglio dell’analisi,
ecco cosa emerge
da l l ’ ana l i s i de l l a
l o c a l i z z a z i o n e
t e r r i t o r i a l e d e l
Beneficial Owner:
✦ i l 6 7 % d e l l e
imprese è governata
da soggetti residenti
in italia
✦ nel 25% dei casi
non è stato possibile
i d e n t i fi c a r e i l
B e n e fi c i a r i o
economico
✦ Ne l l ’ordine
Germania, Svizzera Stati Uniti,
Lussemburgo e Francia sono i paese
stranieri che ospitano il maggior
numero di Beneficiari Economici.
I dati testimoniano ancora una volta
come i confini territoriali siamo sempre
meno rilevanti ai fini della conduzione di
una attività imprenditoriale seppur di
dimensione modesta. Professionisti e
società di servizi devono tenerne conto
per poter offrire assistenza e livelli di
servizi in linea con i tempi
Beneficial Owner
Altri Paesi non Identificati
Groenlandia
Liechtenstein
Scozia
Austria
Cina
Irlanda
Giappone
Francia
USA
Germania
Italia
% del campione di 1193 Imprese
0% 17,5% 35% 52,5% 70%
Italia Estero Non Identificato
8%
25%
67%
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12. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
IV -Tavole di benchmark dei
micro-settori
Area Geografica ! Dimensione ! Categoria di Rischio (1) !
Milano - Laghi Tutte Tutte
Monza e Brianza Ricavi 5-7 Milioni Star
Como Ricavi 7-12 Milioni Stable
Lecco Ricavi 12-25 Milioni To Investigate
Sondrio Ricavi oltre i 100 Milioni Runners
Varese Stuck
Oltre 180 tavole con i principali indicatori
(esempio nella pagina successiva)
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13. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
Area Geografica ! Dimensione ! Categoria di Rischio !
Milano-Laghi Ricavi 12-25 Milioni Tutte
Valori di confronto relativi all’Intero
Campione (2012) !•
Ricavi Medi: Euro: 12.023.166
•Variazione Ricavi: -3,48%
•EBITDA: 5,59%
•ROE: 1,71%
•ROI: 3,07%
•Categoria di Rischio: “Bassa” (Leanus Score>3)
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✦ Analisi Economico, Patrimoniale e Finanziaria
✦ Elenco nominativi imprese e relativo profilo di rischio
✦ Analisi dei tempi medi di pagamento e incasso
✦ Confronto con il campione principale
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15. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
FAQ Le domande frequenti !!
D: Quali sono le fonti utilizzate? R: Se non diversamente indicato, gli Osservatori Leanus includono solo ed
esclusivamente informazioni pubbliche e/o autorizzate prelevate direttamente dai
registri ufficiali
D: Chi mi garantisce che i dati camerali
acquisiti siano aggiornati?
R: Leanus è distributore di InfoCamere, unico registro delle imprese ufficiale e
garantito per legge. Inoltre, per gli aggiornamenti forniti nella versione on-line
dell’Osservatorio, è attivato il “Monitoraggio Variazioni”, servizio di InfoCamere che
informa quando viene registrazione una variazione nella posizione dell'impresa presso
la relativa Camera di Commercio di appartenenza.
D: Come faccio ad acquistare l’Osservatorio? R: Per acquistare l’Osservatorio basta richiedere il modulo d’ordine all’indirizzo
centroservizi@leanus.it e inviarlo via fax al numero +39 02-38608901 o via e-mail allo
stesso indirizzo di posta elettronica indicato, scegliendo tra le modalità di pagamento
disponibili: carta di credito; PayPal; bonifico; scalando l’importo, per gli utenti
registrati, dal conto Leanus.
D: Entro quanto tempo ricevo l’Osservatorio? R: L’Osservatorio, una volta pubblicato, è reso disponibile entro poche ore dalla
ricezione dell’evidenza del pagamento o, per gli utenti registrati, dall’autorizzazione
all’addebito dell’importo indicato sul modulo d’ordine sul saldo disponibile del conto
Leanus.
D: Quali sono gli altri servizi offerti da
Leanus?
R: Oltre agli Osservatori, Leanus offre:
• Fornitura di dati camerali con risparmi fino al 70% sui prezzi di mercato (es:
bilancio a 2 euro - include anche la nota integrativa in PDF e la relazione sulla
gestione; visura ordinaria a 4 euro)
• Valutazione del rischio di credito e del rischio riguardante il debito
• L’utilizzo della suite www.leanusdb.com, un potente elaboratore di dati e
informazioni aziendali contenente rating e analisi di bilancio di oltre11.000 imprese
italiane e spagnole estraibili secondo diversi criteri di ricerca tra cui i principali indici
di bilancio, area geografica e/o rating.
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16. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
Glossario dei principali termini finanziari
utilizzati
Ricavi La voce è calcolata come somma dei ricavi delle vendite e/o delle prestazioni di
servizi. Non comprende la gestione accessoria.
EBITDA MOL (Margine Operativo Lordo) o EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes,
Depreciation and Amortization): è un indicatore di redditività che evidenzia il reddito
di un'azienda basato solo sulla sua gestione caratteristica, senza considerare, quindi, il
deprezzamento di beni e ammortamenti, interessi (gestione finanziaria), tasse (gestione
fiscale) e gestione straordinaria.
Gestione Finanziaria È l'attività volta al reperimento dei mezzi finanziari necessari all'attività d'impresa
e all'impiego delle risorse eccedenti. La gestione finanziaria è riferibile alle operazioni
di raccolta delle fonti di finanziamento attraverso l’indebitamento con i terzi, con
conseguente sorgere di oneri finanziari ed è inoltre riferibile alle operazioni che danno
vita a proventi finanziari attivi derivanti dall’acquisizione di partecipazioni, titoli,
depositi bancari ecc. Il capitale è il fattore produttivo che determina le operazioni che
rientrano in questa voce di bilancio.
Gestione Straordinaria Risultato economico relativo alle operazioni una tantum, non rientranti nella
normale attività imprenditoriale. La gestione straordinaria riassume tutte le operazioni
che determinano proventi o costi che non sono riferibili nè alla gestione caratteristica
né a quella finanziaria come ad esempio plusvalenze e minusvalenze di natura
eccezionale e non ripetitiva, sopravvenienze passive derivanti da furti, calamità,
incendi, sopravvenienze attive derivanti da provvedimenti normativi. In questa voce
sono anche comprese le attività legate alla gestione accessoria.
Reddito Netto È il risultato dell'esercizio di impresa, al netto delle imposte.
Investimenti in Immobilizzazioni Le immobilizzazioni sono elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati
durevolmente - Cod. Civ. art. 2424-bis, 1°c.
Circolante Caratteristico È dato dalla somma dei crediti commerciali e delle disponibilità non liquide
(scorte) a cui si sottraggono i debiti commerciali. Questa voce è funzionale alla
valutazione dell'equilibrio patrimoniale dell'impresa.
PFN - Posizione Finanziaria Netta La posizione finanziaria netta (PFN) fornisce una misura dell'indebitamento
finanziario netto, cioè dell'ammontare dei debiti di natura finanziaria contratti
dall'azienda da cui vengono dedotte le disponibilità immediate (cassa).
ROE È un indicatore di redditività finale dei mezzi propri. Consente a chi ha fornito il
capitale di valutare l’economicità del proprio investimento ed eventualmente
confrontarlo con investimenti alternativi simili. Per chi sta analizzando l’azienda esso
rappresenta un indicatore immediato della redditività aziendale.
ROI È un indicatore di redditività e dell'efficienza economica della gestione
caratteristica a prescindere dalle fonti utilizzate: esprime cioè quanto rende il capitale
investito in quell'azienda.
ROS È un indicatore di redditività del fatturato, che esprime la capacità reddituale
dell’azienda di produrre profitto dalle vendite, ovvero quanto reddito operativo
l’azienda realizza per ogni unità monetaria di vendite.
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17. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
Glossario dei principali termini finanziari
utilizzati
Turnover Misura la rotazione del capitale investito, ovvero il numero di volte in cui il
capitale investito (attivo netto) ruota per effetto delle vendite.
Capitale investito Netto È dato dalla somma dell'Attivo Fisso Netto, del Capitale Circolante Netto e dei
Fondi (quest'ultimi riportati con segno negativo). Esso rappresenta, pertanto, gli
investimenti netti di natura operativa.
Debiti Finanziari Indica l'esposizione complessiva verso il sistema bancario.
Star Imprese che si caratterizzano per una crescita sostenuta e ottima solidità
economico-patrimoniale.
Stuck Imprese che si caratterizzano per una crescita modesta o negativa e ridotta o
pessima solidità economico-patrimoniale.
Stable Imprese che si caratterizzano per una crescita modesta o negativa e ottima
solidità economico-patrimoniale.
Runners Imprese che si caratterizzano per una crescita sostenuta e ridotta o pessima
solidità economico-patrimoniale.
To Investigate Imprese che non possono essere categorizzate senza ulteriori analisi in una delle
altre categorie menzionate: Star, Stuck, Stable o Runners. È pertanto una categoria
residuale.
Z-Score di Altman Indicatore che indica la PD (probabilità di default) di un’impresa nel medio/
lungo periodo. È alla base dei sistemi di rating di Basilea II.
Leanus Score Indicatore proprietario che valorizza, rispetto allo Z-Score di Altman, la
situazione finanziaria dell'impresa nel breve termine e la qualità del ciclo del
circolante. Il Leanus® Score, che si misura sulla stessa scala dello Z-score di Altmann,
è positivo per valori superiori a 3, Negativo per valori inferiori a 1.8.
LE DATE DA RICORDARE:
!
DICEMBRE
la maggior parte delle imprese chiudono l’esercizio al 31 dicembre di ogni anno.!
FEBBRAIO
Leanus elabora le prime stime sui dati relativi all’esercizio appena terminato.!
APRILE-AGOSTO
Leanus monitora il deposito dei bilanci, li elabora e ne comunica i risultati.!
SETTEMBRE
Primi risultati ufficiali.!
OTTOBRE
Presentazione e pubblicazione Osservatorio relativo all’esercizio chiuso l’anno precedente.
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18. LEANUS: ANALISI DI MERCATO E STUDI DI SETTORE! ANNO 2014
L’osservatorio in sintesi ! L’analisi si è focalizzata su un
campione rappresentativo di PMI italiane,
concentrate nella zona Milano-Laghi con
l’obiettivo di trovare nei numeri conferme
dell’effetto della crisi economica generale
sulle imprese.
L’analisi del campione se da una
parte conferma le ipotesi, dall’altro mette
in evidenza alcuni dati sorprendenti
o quanto meno degni di ulteriori
approfondimenti.
Infatti se da una parte i risultati
economici sono modesti e mettono in
evidenza una contrazione del volume
d’af fari , dall’altro le dotazioni
patrimoniali e i dati sull’occupazione
(crescita di oltre 600 unità) denotano una
forte solidità del sistema ancora in grado
di reagire e di far leva sulle solide basi per
una ripartenza.
Anche gli effetti del credit crunch
emergono dai numeri; una analisi più’
approfondita, peraltro supportata dagli
autorevoli studi del Boston Consulting
Group, mette in evidenza come la
s t r e t t a c r edi t i z i a non abbi a
riguardato indistintamente tutte le
imprese e comunque non tutte le
imprese hanno dimostrato di avere
necessità di risorse finanziarie aggiuntive.
Nonostante la stretta creditizia si è
anche mostrato che il sistema ha risorse
finanziarie disponibili a sufficienza e
seppur ridotta una discreta capacità di
generarne nuove.
L’analisi dell’imposizione fiscale
ha confermato che difficilmente viene
superato il 2.5-3% dei ricavi. Il dato,
controintuitivo, va pero’ interpretato
unitamente con le difficoltà che le imprese
hanno in relazione alla gestione dei
rapporti con la PA.
Gli investimenti sono stati ritardati
facendo registrare un -1,1%, mentre i
giorni di incasso e pagamento, sono
mediamente confermati, intorno ai 100
giorni.
Analizzando le PMI in rapporto alle
singole province, si notano aggregati nel
complesso solidi, con una bassa PD
(probabilità di default nel medio/lungo
periodo). Qualche segnale di debolezza in
questo senso è mostrato dalla sola
provincia di Sondrio.
P e r q u a n t o c o n c e r n e i
raggruppamenti dimensionali, si è visto
che l e impr e s e di ma g g ior e
dimensione stanno vivendo un migliore
periodo economico rispetto alle loro
controparti di minore dimensione. Questo
probabilmente perché dotate al loro
interno di risor se economiche e
manageriali più solide
Nel complesso, le imprese del
territorio del Triveneto mostrano diverse
similitudini con quelle dell’area Milano-
Laghi, sebbene siano meno solide dal
punto di vista dell’equilibrio patrimoniale
e abbiano risultati economici più modesti.
Discorso simile anche per l’aggregato
delle PMI di Lazio e Campania,
nonostante questo cluster mostri una
minore solidità complessiva ed un
maggior indebitamento delle imprese che
lo costituiscono.
Conclusioni
La “crisi” economica ha colpito duro
Riteniamo pero’ che solo attraverso
l ’ a n a l i s i p u n t u a l e d e g l i e f f e t t i
sull’economia reale si possano effettuare
gli opportuni distinguo tra chi ha saputo
cavalcarla, e chi invece l’ha utilizzata
come soluzioni logiche a problematiche
già esistenti. Non vanno dimenticate le
capacità, le competenze e lo spirito
i m p r e n d i t o r i a l e d i c h i l o t t a
quotidianamente per produrre risultati
reali. L’osservatorio ha mostrato un
territorio vivo e vitale per l’economia
italiana, con imprese eccellenti e altre che
possono ripartire, se supportate con i
giusti strumenti e misure.
Arrivederci ad ottobre con i dati
sul 2013!
LEANUS
Leanus® è una piattaforma di
servizi de L’Imprenditore SRL.
Leanus è collegato in tempo reale
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dei Bilanci ed è in grado di
elaborare sia i bilanci pubblici che
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