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Prevedo. Sbaglio.
                                            Mi correggo!



                         Galileo Galilei




                                              Riccardo Rigon


Friday, October 26, 12
In memoria di
                         Sandro Marani
                          (1936-2012)




Friday, October 26, 12
Si impara dai propri errori: per
                         questo imparare è così faticoso.




Friday, October 26, 12
Elementi di metodo



                                                  L’esperimento




                   Straulino, Physics Education, 2008


              Al centro della concezione Galileiana c’è la possibilità di eseguire “sensati
              esperimenti”. Ovvero di condurre esperienze ideali in cui gli elementi che
              controllano la dinamica dell’esperimento sono rigorosamente controllati
              e misurati.




                                                                                              4
 R. Rigon
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Elementi di metodo



                                                             L’esperimento
   Straulino, Physics Education, 2008




                                        Ogni esperimento deve essere riproducibile. Se le condizioni
                                        dell’esperimento sono riprodotte, allora i risultati dovranno
                                        essere gli stessi.


                                                                                                        5
 R. Rigon
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Elementi di metodo



                                              L’esperimento
            I rapporti tra le grandezze misurate sono poi tradotte in termini matematici,
            ovvero in un linguaggio simbolico e formale.




                                 “Non entri chi non sa la matematica”*



  *Scritta che si dice fosse sull’entrata dell’Accademia di Platone                         6
 R. Rigon
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Elementi di metodo



                         L’esperimento


                         Controllato

                          Misurato

                         Riproducibile

 Traducibile in un linguaggio simbolico e
                 formale
                                         7
 R. Rigon
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Prevedo



                         Isaac Newton




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Equazioni: come strumenti per prevedere il futuro




                                         Le equazioni




         Le equazioni sono parte di questo linguaggio formale. Esse esprimono
         relazioni tra quantità (nelle intenzioni misurabili), nella forma di funzioni e
         di rapporti tra “variazioni”. Nel caso di cui sopra, la seconda legge della
         dinamica per un oggetto puntiforme, si tratta della variazione della velocità,
         l’accelerazione,     , nel tempo. Equazioni di questo tipo si dicono equazioni
         differenziali.



                                                                                           9
 R. Rigon
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Equazioni: come strumenti per prevedere il futuro




                                     Problemi ai valori iniziali


                    L’accelerazione è la variazione di velocità:




                         La velocità è la variazione di posizione:




                                                                     10
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Equazioni: come strumenti per prevedere il futuro




                                Problemi ai valori iniziali

                   Un problema dinamico è risolto quando è risolta l’equazione iniziale,
                   assegnati velocità e posizione iniziale.




                                                                                           11
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Equazioni: come strumenti per prevedere il futuro




                                 Problemi ai valori iniziali

                    Per fare questo è necessario:


                    •trovare una funzione che descriva la forza
                    •assegnare la posizione iniziale e la velocità iniziale del sistema
                    •aver misurato la massa inerziale




                 A questo punto, passato, presente e futuro sono completamente
                 determinati                                                   12
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Equazioni e misure



                         L’esperimento




                          Controllato
                           Misurato
                         Riproducibile




                                         13
 R. Rigon
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Equazioni e misure



                         L’esperimento



     Traducibile in un linguaggio simbolico e
                     formale

         Supporta un problema alle condizioni
                       iniziali
        E ci permette di prevedere il futuro !


                                                 14
 R. Rigon
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Equazioni e misure


                                Pierre Simon de Laplace
                                      Saggio sulle probabilità, 1814




               "Tutti gli avvenimenti, anche quelli che per la loro piccolezza non
               sembrano essere dominati dalle grandi leggi della natura, ne sono una
               conseguenza così necessaria come le rivoluzioni del Sole.
               Nell'ignoranza dei legami che li uniscono all'intero sistema
               dell'universo, li si fa dipendere da cause finali o dal caso. Ma queste
               cause immaginarie sono state successivamente arretrate fino ai limiti
               delle nostre conoscenze, e svaniscono del tutto davanti alla sana
               filosofia, che non vede in esse se non l'espressione dell'ignoranza in cui
               siamo circa le vere cause.




                                                                                            15
 R. Rigon
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Equazioni e misure


                                 Pierre Simon de Laplace
                                        Saggio sulle probabilità, 1814




                 Un'intelligenza che per un dato istante conoscesse tutte le forze da cui
                 la natura è animata e la situazione rispettiva degli esseri che la
                 compongono, se fosse così vasta da sottoporre questi dati all'analisi,
                 abbraccerebbe in un'unica e medesima formula i movimenti dei più
                 grandi corpi dell'universo e quelli del più lieve atomo:

                 nulla sarebbe incerto per essa, e l'avvenire,
                 come il passato, sarebbe presente ai suoi
                 occhi."



                                                                                            16
 R. Rigon
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Riflessioni


                                         Riccardo Rigon

                                   Pensa Trasversale


        Paradossalmente, Laplace che diceva che Dio è un’ipotesi di cui non aveva
        bisogno, pone a base del suo determinismo una mente onnipotente !


        Io preferisco pensare che, semplicemente ci sono cose conoscibili e cose non
        conoscibili. Tra queste,   per esempio, rientrano le condizioni iniziali di un
        sistema fisico classico.


        Tuttavia, come vedremo, il fatto che una certa situazione sia o no conoscibile
        esattamente non sempre è cruciale




                                                                                         17
 R. Rigon
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De-costruiamo il processo
                          Galileiano-Newtoniano




Friday, October 26, 12
Pensa trasversale



                                L’esperimento

                                 Controllato

    Un esperimento controllato, un classico esperimento ideale, è quello in cui



                               1, UNA SOLA
    sola variabile è studiata alla volta e gli sperimentatori tentano di rendere ogni
    costante variabile dell’esperimento, eccettuata quella lasciata mutare.
    Spesso gli sperimentatori cercano anche di effettuare degli esperimenti di
    controllo in cui, per esempio, si cerca di mantenere anche la variabile da
    controllare costante.



                                                                                   19
 R. Rigon
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Pensa trasversale



                                                         L’esperimento

                                                          Controllato

                           Quando Galileo effettuò i suoi esperimenti con i pesi, lo fece usando diverse
                           sostanze, ma mantenendo la stessa altezza, usò oggetti di forma uguale,
                           cosicchè, alla fine, solo il peso dell’oggetto variava.
  Magritte - Souvenir de voyage, 1921




                                                                                                      20
 R. Rigon
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Pensa trasversale



                                                                  L’esperimento

                                                                   Controllato

                                       Il mancato controllo completo delle variabili dell’esperimento introduce degli
                                       errori.
 Magritte - Souvenir de voyage, 1921




                                                                                                                   21
 R. Rigon
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Pensa trasversale




                                L’esperimento

                                  Misurato
                                Riproducibile
    Ovviamente Galileo assume che ci sia qualcosa da misurare, lunghezze, tempi,
    principalmente. Ma talvolta le grandezze da analizzare non sono direttamente
    misurabili per confronto.




                                                                              22
 R. Rigon
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Pensa trasversale




                                  L’esperimento

                                      Misurato
                                 Riproducibile
       La misura richiede strumenti che hanno una loro fisica (e talvolta una loro
       dinamica). Ed una misura non è mai perfetta. Ripetendo l’esperimento spesso si
       ottengono misure differenti.




                                                                                  23
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                                           L’esperimento



                            Non da         mai risultati certi

                  Spesso consideriamo l’errore trascurabile ma la misura rimane sempre
                  una stima. Se l’errore sia veramente trascurabile, dipende anche da ciò
                  che vogliamo ottenere.




                                                                                            24


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“Fare Scienza è oggi una attività che
                         non si svolge più nella notte dei secoli
                         bui, nè alla chiara luce dei lumi, ma nel
                         crepuscolo della probabilità ”

                         Paolo Agnoli citando Paolo Vineis che cita John
                         Locke




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Pensa trasversale



                                             L’esperimento


     Traducibile in un linguaggio simbolico e
                     formale



           se introduciamo gli errori e l’incertezza derivante
           dalle misure, nella seconda legge della dinamica:



          non c’e’ errore sull’accelerazione perchè è in funzione della variabile indipendente, la posizione
                                                                                                               26
 R. Rigon
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Pensa trasversale



                            La seconda equazione della dinamica




                         contiene errori combinati in vario modo
                         (in realtà la situazione è più complicata perchè gli errori non sono solo additivi)




ed è, fondamentalmente, un’equazione diversa quella
             che andiamo a risolvere.
                                                                                                               27
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Pensa trasversale




      Supporta un problema alle condizioni
                    iniziali
  Il problema da risolvere è un problema diverso di
quello “standard”, se vogliamo tener conto degli errori.

                         NON SOLO


   e, ovviamente, anche le condizioni iniziali sono note
                     con incertezza




                                                           28
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Pensa trasversale



                 E non ci permette di prevedere il futuro
                         con precisione assoluta !
  Roden - Il pensatore




                         Normalmente abbiamo in mano le equazioni
                                 giuste solo in apparenza           29
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                                       c’e’
                         anche un altro aspetto trascurato




  Non di tutte le equazioni esiste ed è unica la soluzione

   Non di tutte le equazioni esiste una soluzione
   “analitica” (una formula risolvente esplicita)
                                                             30
 R. Rigon
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Pensa trasversale




                              Analitica a chi ?
        La parola “analitico” è una grande frode. Starebbe ad intendere una
        conoscenza assoluta dei valori della funzione. Per lo più, se escludiamo i
        polinomi, le funzioni, per esempio le funzioni trascendenti, non sono
        invece note in modo assoluto, ma solo per approssimazioni.




                                                                                     31
 R. Rigon
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Pensa trasversale




                               Analitica a chi ?
         Così, anche le equazioni che hanno soluzioni in forma nota, analitica, non sono
         in realtà, vorrei dire, “in ultima analisi”, ;-), note esattamente, ma solo in
         astratto, come per il numero pi greco.




                                                                                       32
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Friday, October 26, 12
Pensa trasversale




                                         Per lo più




                  Le equazioni si possono risolvere solo numericamente, cioè con
                            metodi approssimati, portando a risultati

                                            incerti.
                                                                                   33
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Sbagliato sino in fondo ?




                    L’errore può essere “epistemico”
           Ovvero anche l’equazione di partenza può essere
               sbagliata. Stando all’esempio, non solo




             Perchè la forza e la massa (i parametri) dell’equazione non sono noti
             esattamente, ma anche perchè, la seconda legge della dinamica potrebbe
             non essere quella, ma richiedere piccole (?) modifiche




                                                                                      34
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Sbagliato sino in fondo ?


                         L’errore può essere “epistemico”




                                 Albert Einstein




    Che è, con qualche imprecisione notazionale la seconda legge della dinamica
                             nella relatività ristretta.
                                                                                  35
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Riflessioni



            Ovviamente essendo la matematica un linguaggio
                               formale




                         Ha dei limiti di rappresentazione


        Per i greci antichi la matematica era la geometria
        euclidea. Per i nostri discendenti forse avrà forse
                         una forma diversa
                                                              36
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Riflessioni




                         Quanto illustrato è naturalmente
                              il caso semplice




                         Di un corpo puntiforme, con pochi
                                   gradi di libertà

                                                             37
 R. Rigon
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Fluidi
                         Hokusai




Friday, October 26, 12
Adding complexity



                         Un fluido è un oggetto molto più
                              complesso di un punto

    Per esempio, l’equazione della dinamica (di Newton!), di un fluido
    Newtoniano è:




      conosciuta con equazione di Navier-Stokes


                                                                         39
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Adding complexity



                         Un fluido è un oggetto molto più
                              complesso di un punto

    Per esempio, l’equazione della dinamica (di Newton!), di un fluido
    Newtoniano è:




      conosciuta con equazione di Navier-Stokes ;-)



                                                                         40
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Adding complexity



                              Senza entrare nei dettagli


                              “Accelerazioni”




         densità del fluido
                                          “Forze” di vario genere


          Si tratta di equazioni differenziali alle derivate
                               parziali                             41
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Adding complexity



                                        Si vuole risolta l’equazione




                              su tutto un determinato dominio
                         ci vuole ben più du Navier-Stokes per descrivere i fenomeni idrologici correlati a quello che vedete
                                                                                                                                42
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Adding complexity



              Bisogna assegnare, non solo le condizioni iniziali
                                     in ogni punto del dominio




                         ma anche le condizioni al contorno
                          per ogni istante di tempo che si vuole modellare   43
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Adding complexity




                         Avremmo bisogno di




                              misure !
                                              44
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Adding complexity




                         Non essendo questo possibile


                               introduciamo




                          errori e approsimazioni


                                                        45
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Riflessioni




                                         Inoltre le Geo-scienze

        usano gli esperimenti in modo diverso della ricerca
                       puramente Galileiana


             Non si fanno esperimenti veri e propri
       ma si registrano invece eventi* e molti eventi (una
      piena, un terremoto) non sono certamente ripetibili.




               *Molti miei colleghi arguirebbero qui che loro fanno molti esperimenti in laboratorio ... ma
                                                                                                              46
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Riflessioni




                            Ci si trova quindi nelle condizioni

                           di dover ricostruire le condizioni “di
                         controllo” di un esperimento da una serie
                               di misure parziali e di indizi
                                    Renè Magritte - La condizione umana, 1933




                                                                                47
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Riflessioni



                                         Fare approssimazioni è dunque inevitabile


                                               Ma è così grave ?
Renè Magritte - La clef de verre, 1959




                                                                                     48
                  R. Rigon
     Friday, October 26, 12
Ciclicità



                                     Se guardiamo al moto dei pianeti
                                              attorno al sole
NASA/JPL reconstruction




                      essi ritornano con una certa regolarità, all’incirca nelle stesse posizioni relative.
                      Se sbagliamo di un po’ la soluzione delle equazioni che li regolano, non abagliamo
                      di molto. I fenomeni sono ciclici, e l’errore di previsione che si fa rimane limitato
                      nel tempo.
                                                                                                           49
           R. Rigon
   Friday, October 26, 12
E il suo contrario




                                                  Caos deterministico

                         Non è il nome di una rock band


                             Lorenz‘s attractor




                                                                        50
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Impredicibilità




                                  Se il sistema è caotico


       Preparati due esperimenti con il sistema in due in
    condizioni iniziali qualsivoglia prossime, esso evolverà
    in direzioni diverse: tanto diverse quanto la variabilità
                    del sistema lo permette.


                                Ogni errore iniziale diventa
                              importante e il sistema diventa
                                      impredicibile


                         Il sistema meteorologico terrestre è così
                                                                     51
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Impredicibilità




                           Se il sistema è caotico

    Ogni errore nelle condizioni iniziali (e/o) al contorno
              diventa arbitrariamente grande




                         Può piovere o no, senza che riusciamo a prevederlo

                                                                              52
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Eterogeneità




                         Poco male se le condizioni iniziali
                                   e i parametri

                            fossero ovunque uniformi

                               Rothko - Untitled




                                                               53
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Eterogeneità



                                           Invece sono anche eterogenei


                         Shozo Shimamoto




                                                                          54
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Eterogeneità


                         Per conoscere l’informazione qui
                               bastano pochi numeri
                                           (è solo un’impressione)




                          Qui ce ne vuole un po’ di più
                           (almeno in funzione della complessità dei patterns)




                                                                                 55
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Eterogeneità -> Casualità



        In fondo un’immagine è solo una sequenza di numeri




      Solo che alcune sequenze di numeri possono essere
     “compresse”, altre di meno. Una sequenza di numeri
     completamente casuale, non può essere compressa
                                                          56
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Un esempio



              Questa è una immagine o una misura di qualcosa ?



                         Landsat Image




                                                                 57
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Riflessioni




                                Maggiore eterogenità
                                          =
                                 Maggiore casualità
                                          =
                          Maggiore informazione necessaria
                                          =
                         Maggiore incertezza nelle previsioni




                                                                58
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Dio è buono



                                                  A meno che ...

                         “ Non si può negare che il nostro universo non è il caos; noi
                         riconociamo essere, cose, oggetti che noi chiamiamo con nomi.
                         Questi oggetti o cose sono forme, strutture dotate di una certa
                         stabilità; che riempiono una certa porzione di spazio e durano
                         per un certo tempo ...”
                         R. Thom, Structural stabity and morphogenesys,1975



                         E dunque non si constati che molta informazione non sia
                         rilevante a descrivere queste forme, patterns, e siano
                         importanti solo statistiche di quanto descriviamo.
                         A ben vedere, anche le equazioni di Navier-Stokes, o la stessa
                         seconda legge della dinamica, hanno la valenza di statistica di
                         una realtà soggiacente, ad una scala più fine.

                                                                                           59
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Problemi diretti e problemi inversi



                                             In ogni caso

                    Determinare i parametri di un insieme di equazioni, che si assumono
                    note e veritiere, in un’ambito eterogeneo, in funzione di una serie di
                    misure effettuate durante un certo evento




                                      è un problema inverso


                  particolarmente mal posto dal punto di vista matematico e consente, al più
                  di selezionare, non un insieme di parametri, ma molti insiemi di parametri
                  “ottimali”, o se vogliamo, “non inacettabili”.



                                                                                             60
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Alla luce della nostra ignoranza



                             Thomas Bayes




                         a little of Bayesian inference
Friday, October 26, 12
Bayes



                               La probabilità condizionale

           Visto che non conosciamo con certezza il valore di una variabile, una buona
           strategia potrebbe essere quella di cercare di attribuire ad essa una probabilità.




                                                1.0


                                                0.8


                                                0.6


                                                0.4


                                                0.2



                              -2        -1                  1          2



                Ad ogni valore della variabile, un numero tra 0 ed 1                       62
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Bayes



                         La probabilità condizionale


      Si dice che una probabilità è condizionale, se essa è assegnata in seguito alla
      conoscenza della realizzazione di uno o più eventi e si scrive:




        Implicitamente od esplicitamente: ogni distribuzione di probabilità è
        condizionale

                                                                                  63
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Bayes



                         La probabilità condizionale


      Si dice che una probabilità è condizionale, se essa è assegnata in seguito alla
      conoscenza della realizzazione di uno o più eventi e si scrive:




                                       La conoscenza che ci ha permesso di
                                       assegnare la probabilità



        Implicitamente od esplicitamente: ogni distribuzione di probabilità è
        condizionale

                                                                                  63
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Bayes



                         La probabilità condizionale


                              O più semplicemente:




                         se l’evento x è condizionato da y




                                                             64
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Bayes



                           Probabilità composte


      Come negli esempi iniziali, à possibile considerare, il contemporaneo
      realizzarsi di più insiemi di eventi. Si parla allora di   Probabilità
      composta o multivariata:



                         A, B                 P (A, B)




                                                                           65
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Bayes
Bayes Theorem


                                  Il Teorema di Bayes

        Dice che la distribuzione di probabilità (pdf) di due variabili casuali, x e y è
        data da




     dove           è la probabilità di ottenere x da un campione casuale, una volta che
     sia stato ottenuto y, èd è chiamata probabilità condizionale di x rispetto ad y, e
     p(y) è la probabilità di ottenere y. Equivalentemente il teorema si legge anche:




        vista la simmetria esistente tra le variabili x e y


                                                                                        66
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Bayes




                         Probabilità condizionale
                              formula di Bayes



                                   P (A B)
                         P (A|B) =
                                     P (B)

                          Ω
                                            A
                                     B


                                                    67
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Playing with Bayes



                            Ritorniamo ora ad un problema
                                    ai valori iniziali

                 Abbiamo delle condizioni iniziali


                Abbiamo delle condizioni al contorno


                Abbiamo dei parametri che regolano la struttura delle equazioni (e la
                forma delle loro soluzioni)


                Abbiamo dei dati che misurano le quantità previste dalle equazioni




                                                                                        68
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Playing with Bayes


                         Assegnamo per essi/e, non un valore, ma
                               una probabilità “a-priori”




            Che scriviamo per semplicità




                                                                   69
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Playing with Bayes


                          Assegnamo per essi/e, non un valore, ma
                                una probabilità “a-priori”

         Con             operazioni   computazionalmente costose,
         possiamo calcolare:




          la probabilità di ottenere una certa previsione assegnato il passato. Possiamo

          quindi pensare di valutare la previsione           media ,         e la sua


          variabilità, portando ad una valutazione delle incertezze.
          Osservate però che la probabilità non è materia di causalità, ma solo

          di relazioni

                                                                                       70
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Playing with Bayes



                         Il teorema di Bayes




                             è la distribuzione, in genere
                             multivariata, dei parametri assegnata
                             a-priori (prior)

                             è l’evidenza (evidence) che danno i
                             modello




                                                                     71
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Playing with Bayes




                                          Parameters




                                     si chiama verosimiglianza
                                     (likelihood)



                                                la distribuzione dei parametri , etc.,
                                                condizionata alle simulazioni
                                                (posterior)




                         Se si vuole, quest’ultima è uno studio della
                                   probabilità delle ipotesi                             72
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Playing with Bayes



          Senza voler essere conclusivi, in questo argomento
                        abbastanza complesso

                         Si osservi, assegnato il nuovo set di parametri




           si può ripetere l’operazione, sino ad identificare la
              distribuzione dei parametri compatibile con le
                    informazioni contenute nel modello

                                                                           73
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Playing with Bayes




                         Ma si potrebbero fare molti altri giochi




                                                                    74
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Opinioni finali




                         Roden - Il pensatore




Friday, October 26, 12
To sum up




             •L’incertezza nelle previsioni è inevitabile
             •Si fanno sempre - e spesso deliberatamente - errori epistemici
             •Sarebbe bene introdurre nei modelli dei modelli di errore (quelli
             conosciuti ovviamente)




                                                                                  76
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
To sum up




      •Dei modelli vanno verificati sia la consistenza delle assunzioni, la struttura
      formale e, naturalmente, i risultati (su molti casi studio).
      •Le assunzioni andrebbero consolidate sulla base di principi generali




                                                                                   77
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
To sum up



                                                        Modelli
                                                     Responsabilità
                                                       Decisioni




                         *Alcuni commenti sulla responsabilità degli scienziati, dei tecnici e dei politici   78
 R. Rigon
Friday, October 26, 12
Sbagliamo con i modelli ?
                         Certo che sbagliamo: ma figuriamoci senza !
                                                          S. Marani




Friday, October 26, 12
Grazie per l’invito ...




                                             Grazie per l’attenzione!




                          G.Ulrici, 2000 ?




                                                                        80
 R. Rigon
Friday, October 26, 12

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Riflessioni su errori ed incertezza nelle previsioni

  • 1. Prevedo. Sbaglio. Mi correggo! Galileo Galilei Riccardo Rigon Friday, October 26, 12
  • 2. In memoria di Sandro Marani (1936-2012) Friday, October 26, 12
  • 3. Si impara dai propri errori: per questo imparare è così faticoso. Friday, October 26, 12
  • 4. Elementi di metodo L’esperimento Straulino, Physics Education, 2008 Al centro della concezione Galileiana c’è la possibilità di eseguire “sensati esperimenti”. Ovvero di condurre esperienze ideali in cui gli elementi che controllano la dinamica dell’esperimento sono rigorosamente controllati e misurati. 4 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 5. Elementi di metodo L’esperimento Straulino, Physics Education, 2008 Ogni esperimento deve essere riproducibile. Se le condizioni dell’esperimento sono riprodotte, allora i risultati dovranno essere gli stessi. 5 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 6. Elementi di metodo L’esperimento I rapporti tra le grandezze misurate sono poi tradotte in termini matematici, ovvero in un linguaggio simbolico e formale. “Non entri chi non sa la matematica”* *Scritta che si dice fosse sull’entrata dell’Accademia di Platone 6 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 7. Elementi di metodo L’esperimento Controllato Misurato Riproducibile Traducibile in un linguaggio simbolico e formale 7 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 8. Prevedo Isaac Newton Friday, October 26, 12
  • 9. Equazioni: come strumenti per prevedere il futuro Le equazioni Le equazioni sono parte di questo linguaggio formale. Esse esprimono relazioni tra quantità (nelle intenzioni misurabili), nella forma di funzioni e di rapporti tra “variazioni”. Nel caso di cui sopra, la seconda legge della dinamica per un oggetto puntiforme, si tratta della variazione della velocità, l’accelerazione, , nel tempo. Equazioni di questo tipo si dicono equazioni differenziali. 9 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 10. Equazioni: come strumenti per prevedere il futuro Problemi ai valori iniziali L’accelerazione è la variazione di velocità: La velocità è la variazione di posizione: 10 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 11. Equazioni: come strumenti per prevedere il futuro Problemi ai valori iniziali Un problema dinamico è risolto quando è risolta l’equazione iniziale, assegnati velocità e posizione iniziale. 11 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 12. Equazioni: come strumenti per prevedere il futuro Problemi ai valori iniziali Per fare questo è necessario: •trovare una funzione che descriva la forza •assegnare la posizione iniziale e la velocità iniziale del sistema •aver misurato la massa inerziale A questo punto, passato, presente e futuro sono completamente determinati 12 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 13. Equazioni e misure L’esperimento Controllato Misurato Riproducibile 13 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 14. Equazioni e misure L’esperimento Traducibile in un linguaggio simbolico e formale Supporta un problema alle condizioni iniziali E ci permette di prevedere il futuro ! 14 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 15. Equazioni e misure Pierre Simon de Laplace Saggio sulle probabilità, 1814 "Tutti gli avvenimenti, anche quelli che per la loro piccolezza non sembrano essere dominati dalle grandi leggi della natura, ne sono una conseguenza così necessaria come le rivoluzioni del Sole. Nell'ignoranza dei legami che li uniscono all'intero sistema dell'universo, li si fa dipendere da cause finali o dal caso. Ma queste cause immaginarie sono state successivamente arretrate fino ai limiti delle nostre conoscenze, e svaniscono del tutto davanti alla sana filosofia, che non vede in esse se non l'espressione dell'ignoranza in cui siamo circa le vere cause. 15 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 16. Equazioni e misure Pierre Simon de Laplace Saggio sulle probabilità, 1814 Un'intelligenza che per un dato istante conoscesse tutte le forze da cui la natura è animata e la situazione rispettiva degli esseri che la compongono, se fosse così vasta da sottoporre questi dati all'analisi, abbraccerebbe in un'unica e medesima formula i movimenti dei più grandi corpi dell'universo e quelli del più lieve atomo: nulla sarebbe incerto per essa, e l'avvenire, come il passato, sarebbe presente ai suoi occhi." 16 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 17. Riflessioni Riccardo Rigon Pensa Trasversale Paradossalmente, Laplace che diceva che Dio è un’ipotesi di cui non aveva bisogno, pone a base del suo determinismo una mente onnipotente ! Io preferisco pensare che, semplicemente ci sono cose conoscibili e cose non conoscibili. Tra queste, per esempio, rientrano le condizioni iniziali di un sistema fisico classico. Tuttavia, come vedremo, il fatto che una certa situazione sia o no conoscibile esattamente non sempre è cruciale 17 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 18. De-costruiamo il processo Galileiano-Newtoniano Friday, October 26, 12
  • 19. Pensa trasversale L’esperimento Controllato Un esperimento controllato, un classico esperimento ideale, è quello in cui 1, UNA SOLA sola variabile è studiata alla volta e gli sperimentatori tentano di rendere ogni costante variabile dell’esperimento, eccettuata quella lasciata mutare. Spesso gli sperimentatori cercano anche di effettuare degli esperimenti di controllo in cui, per esempio, si cerca di mantenere anche la variabile da controllare costante. 19 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 20. Pensa trasversale L’esperimento Controllato Quando Galileo effettuò i suoi esperimenti con i pesi, lo fece usando diverse sostanze, ma mantenendo la stessa altezza, usò oggetti di forma uguale, cosicchè, alla fine, solo il peso dell’oggetto variava. Magritte - Souvenir de voyage, 1921 20 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 21. Pensa trasversale L’esperimento Controllato Il mancato controllo completo delle variabili dell’esperimento introduce degli errori. Magritte - Souvenir de voyage, 1921 21 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 22. Pensa trasversale L’esperimento Misurato Riproducibile Ovviamente Galileo assume che ci sia qualcosa da misurare, lunghezze, tempi, principalmente. Ma talvolta le grandezze da analizzare non sono direttamente misurabili per confronto. 22 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 23. Pensa trasversale L’esperimento Misurato Riproducibile La misura richiede strumenti che hanno una loro fisica (e talvolta una loro dinamica). Ed una misura non è mai perfetta. Ripetendo l’esperimento spesso si ottengono misure differenti. 23 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 24. Pensa trasversale L’esperimento Non da mai risultati certi Spesso consideriamo l’errore trascurabile ma la misura rimane sempre una stima. Se l’errore sia veramente trascurabile, dipende anche da ciò che vogliamo ottenere. 24 Friday, October 26, 12
  • 25. “Fare Scienza è oggi una attività che non si svolge più nella notte dei secoli bui, nè alla chiara luce dei lumi, ma nel crepuscolo della probabilità ” Paolo Agnoli citando Paolo Vineis che cita John Locke Friday, October 26, 12
  • 26. Pensa trasversale L’esperimento Traducibile in un linguaggio simbolico e formale se introduciamo gli errori e l’incertezza derivante dalle misure, nella seconda legge della dinamica: non c’e’ errore sull’accelerazione perchè è in funzione della variabile indipendente, la posizione 26 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 27. Pensa trasversale La seconda equazione della dinamica contiene errori combinati in vario modo (in realtà la situazione è più complicata perchè gli errori non sono solo additivi) ed è, fondamentalmente, un’equazione diversa quella che andiamo a risolvere. 27 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 28. Pensa trasversale Supporta un problema alle condizioni iniziali Il problema da risolvere è un problema diverso di quello “standard”, se vogliamo tener conto degli errori. NON SOLO e, ovviamente, anche le condizioni iniziali sono note con incertezza 28 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 29. Pensa trasversale E non ci permette di prevedere il futuro con precisione assoluta ! Roden - Il pensatore Normalmente abbiamo in mano le equazioni giuste solo in apparenza 29 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 30. Pensa trasversale c’e’ anche un altro aspetto trascurato Non di tutte le equazioni esiste ed è unica la soluzione Non di tutte le equazioni esiste una soluzione “analitica” (una formula risolvente esplicita) 30 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 31. Pensa trasversale Analitica a chi ? La parola “analitico” è una grande frode. Starebbe ad intendere una conoscenza assoluta dei valori della funzione. Per lo più, se escludiamo i polinomi, le funzioni, per esempio le funzioni trascendenti, non sono invece note in modo assoluto, ma solo per approssimazioni. 31 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 32. Pensa trasversale Analitica a chi ? Così, anche le equazioni che hanno soluzioni in forma nota, analitica, non sono in realtà, vorrei dire, “in ultima analisi”, ;-), note esattamente, ma solo in astratto, come per il numero pi greco. 32 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 33. Pensa trasversale Per lo più Le equazioni si possono risolvere solo numericamente, cioè con metodi approssimati, portando a risultati incerti. 33 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 34. Sbagliato sino in fondo ? L’errore può essere “epistemico” Ovvero anche l’equazione di partenza può essere sbagliata. Stando all’esempio, non solo Perchè la forza e la massa (i parametri) dell’equazione non sono noti esattamente, ma anche perchè, la seconda legge della dinamica potrebbe non essere quella, ma richiedere piccole (?) modifiche 34 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 35. Sbagliato sino in fondo ? L’errore può essere “epistemico” Albert Einstein Che è, con qualche imprecisione notazionale la seconda legge della dinamica nella relatività ristretta. 35 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 36. Riflessioni Ovviamente essendo la matematica un linguaggio formale Ha dei limiti di rappresentazione Per i greci antichi la matematica era la geometria euclidea. Per i nostri discendenti forse avrà forse una forma diversa 36 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 37. Riflessioni Quanto illustrato è naturalmente il caso semplice Di un corpo puntiforme, con pochi gradi di libertà 37 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 38. Fluidi Hokusai Friday, October 26, 12
  • 39. Adding complexity Un fluido è un oggetto molto più complesso di un punto Per esempio, l’equazione della dinamica (di Newton!), di un fluido Newtoniano è: conosciuta con equazione di Navier-Stokes 39 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 40. Adding complexity Un fluido è un oggetto molto più complesso di un punto Per esempio, l’equazione della dinamica (di Newton!), di un fluido Newtoniano è: conosciuta con equazione di Navier-Stokes ;-) 40 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 41. Adding complexity Senza entrare nei dettagli “Accelerazioni” densità del fluido “Forze” di vario genere Si tratta di equazioni differenziali alle derivate parziali 41 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 42. Adding complexity Si vuole risolta l’equazione su tutto un determinato dominio ci vuole ben più du Navier-Stokes per descrivere i fenomeni idrologici correlati a quello che vedete 42 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 43. Adding complexity Bisogna assegnare, non solo le condizioni iniziali in ogni punto del dominio ma anche le condizioni al contorno per ogni istante di tempo che si vuole modellare 43 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 44. Adding complexity Avremmo bisogno di misure ! 44 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 45. Adding complexity Non essendo questo possibile introduciamo errori e approsimazioni 45 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 46. Riflessioni Inoltre le Geo-scienze usano gli esperimenti in modo diverso della ricerca puramente Galileiana Non si fanno esperimenti veri e propri ma si registrano invece eventi* e molti eventi (una piena, un terremoto) non sono certamente ripetibili. *Molti miei colleghi arguirebbero qui che loro fanno molti esperimenti in laboratorio ... ma 46 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 47. Riflessioni Ci si trova quindi nelle condizioni di dover ricostruire le condizioni “di controllo” di un esperimento da una serie di misure parziali e di indizi Renè Magritte - La condizione umana, 1933 47 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 48. Riflessioni Fare approssimazioni è dunque inevitabile Ma è così grave ? Renè Magritte - La clef de verre, 1959 48 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 49. Ciclicità Se guardiamo al moto dei pianeti attorno al sole NASA/JPL reconstruction essi ritornano con una certa regolarità, all’incirca nelle stesse posizioni relative. Se sbagliamo di un po’ la soluzione delle equazioni che li regolano, non abagliamo di molto. I fenomeni sono ciclici, e l’errore di previsione che si fa rimane limitato nel tempo. 49 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 50. E il suo contrario Caos deterministico Non è il nome di una rock band Lorenz‘s attractor 50 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 51. Impredicibilità Se il sistema è caotico Preparati due esperimenti con il sistema in due in condizioni iniziali qualsivoglia prossime, esso evolverà in direzioni diverse: tanto diverse quanto la variabilità del sistema lo permette. Ogni errore iniziale diventa importante e il sistema diventa impredicibile Il sistema meteorologico terrestre è così 51 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 52. Impredicibilità Se il sistema è caotico Ogni errore nelle condizioni iniziali (e/o) al contorno diventa arbitrariamente grande Può piovere o no, senza che riusciamo a prevederlo 52 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 53. Eterogeneità Poco male se le condizioni iniziali e i parametri fossero ovunque uniformi Rothko - Untitled 53 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 54. Eterogeneità Invece sono anche eterogenei Shozo Shimamoto 54 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 55. Eterogeneità Per conoscere l’informazione qui bastano pochi numeri (è solo un’impressione) Qui ce ne vuole un po’ di più (almeno in funzione della complessità dei patterns) 55 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 56. Eterogeneità -> Casualità In fondo un’immagine è solo una sequenza di numeri Solo che alcune sequenze di numeri possono essere “compresse”, altre di meno. Una sequenza di numeri completamente casuale, non può essere compressa 56 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 57. Un esempio Questa è una immagine o una misura di qualcosa ? Landsat Image 57 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 58. Riflessioni Maggiore eterogenità = Maggiore casualità = Maggiore informazione necessaria = Maggiore incertezza nelle previsioni 58 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 59. Dio è buono A meno che ... “ Non si può negare che il nostro universo non è il caos; noi riconociamo essere, cose, oggetti che noi chiamiamo con nomi. Questi oggetti o cose sono forme, strutture dotate di una certa stabilità; che riempiono una certa porzione di spazio e durano per un certo tempo ...” R. Thom, Structural stabity and morphogenesys,1975 E dunque non si constati che molta informazione non sia rilevante a descrivere queste forme, patterns, e siano importanti solo statistiche di quanto descriviamo. A ben vedere, anche le equazioni di Navier-Stokes, o la stessa seconda legge della dinamica, hanno la valenza di statistica di una realtà soggiacente, ad una scala più fine. 59 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 60. Problemi diretti e problemi inversi In ogni caso Determinare i parametri di un insieme di equazioni, che si assumono note e veritiere, in un’ambito eterogeneo, in funzione di una serie di misure effettuate durante un certo evento è un problema inverso particolarmente mal posto dal punto di vista matematico e consente, al più di selezionare, non un insieme di parametri, ma molti insiemi di parametri “ottimali”, o se vogliamo, “non inacettabili”. 60 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 61. Alla luce della nostra ignoranza Thomas Bayes a little of Bayesian inference Friday, October 26, 12
  • 62. Bayes La probabilità condizionale Visto che non conosciamo con certezza il valore di una variabile, una buona strategia potrebbe essere quella di cercare di attribuire ad essa una probabilità. 1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 -2 -1 1 2 Ad ogni valore della variabile, un numero tra 0 ed 1 62 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 63. Bayes La probabilità condizionale Si dice che una probabilità è condizionale, se essa è assegnata in seguito alla conoscenza della realizzazione di uno o più eventi e si scrive: Implicitamente od esplicitamente: ogni distribuzione di probabilità è condizionale 63 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 64. Bayes La probabilità condizionale Si dice che una probabilità è condizionale, se essa è assegnata in seguito alla conoscenza della realizzazione di uno o più eventi e si scrive: La conoscenza che ci ha permesso di assegnare la probabilità Implicitamente od esplicitamente: ogni distribuzione di probabilità è condizionale 63 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 65. Bayes La probabilità condizionale O più semplicemente: se l’evento x è condizionato da y 64 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 66. Bayes Probabilità composte Come negli esempi iniziali, à possibile considerare, il contemporaneo realizzarsi di più insiemi di eventi. Si parla allora di Probabilità composta o multivariata: A, B P (A, B) 65 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 67. Bayes Bayes Theorem Il Teorema di Bayes Dice che la distribuzione di probabilità (pdf) di due variabili casuali, x e y è data da dove è la probabilità di ottenere x da un campione casuale, una volta che sia stato ottenuto y, èd è chiamata probabilità condizionale di x rispetto ad y, e p(y) è la probabilità di ottenere y. Equivalentemente il teorema si legge anche: vista la simmetria esistente tra le variabili x e y 66 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 68. Bayes Probabilità condizionale formula di Bayes P (A B) P (A|B) = P (B) Ω A B 67 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 69. Playing with Bayes Ritorniamo ora ad un problema ai valori iniziali Abbiamo delle condizioni iniziali Abbiamo delle condizioni al contorno Abbiamo dei parametri che regolano la struttura delle equazioni (e la forma delle loro soluzioni) Abbiamo dei dati che misurano le quantità previste dalle equazioni 68 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 70. Playing with Bayes Assegnamo per essi/e, non un valore, ma una probabilità “a-priori” Che scriviamo per semplicità 69 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 71. Playing with Bayes Assegnamo per essi/e, non un valore, ma una probabilità “a-priori” Con operazioni computazionalmente costose, possiamo calcolare: la probabilità di ottenere una certa previsione assegnato il passato. Possiamo quindi pensare di valutare la previsione media , e la sua variabilità, portando ad una valutazione delle incertezze. Osservate però che la probabilità non è materia di causalità, ma solo di relazioni 70 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 72. Playing with Bayes Il teorema di Bayes è la distribuzione, in genere multivariata, dei parametri assegnata a-priori (prior) è l’evidenza (evidence) che danno i modello 71 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 73. Playing with Bayes Parameters si chiama verosimiglianza (likelihood) la distribuzione dei parametri , etc., condizionata alle simulazioni (posterior) Se si vuole, quest’ultima è uno studio della probabilità delle ipotesi 72 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 74. Playing with Bayes Senza voler essere conclusivi, in questo argomento abbastanza complesso Si osservi, assegnato il nuovo set di parametri si può ripetere l’operazione, sino ad identificare la distribuzione dei parametri compatibile con le informazioni contenute nel modello 73 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 75. Playing with Bayes Ma si potrebbero fare molti altri giochi 74 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 76. Opinioni finali Roden - Il pensatore Friday, October 26, 12
  • 77. To sum up •L’incertezza nelle previsioni è inevitabile •Si fanno sempre - e spesso deliberatamente - errori epistemici •Sarebbe bene introdurre nei modelli dei modelli di errore (quelli conosciuti ovviamente) 76 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 78. To sum up •Dei modelli vanno verificati sia la consistenza delle assunzioni, la struttura formale e, naturalmente, i risultati (su molti casi studio). •Le assunzioni andrebbero consolidate sulla base di principi generali 77 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 79. To sum up Modelli Responsabilità Decisioni *Alcuni commenti sulla responsabilità degli scienziati, dei tecnici e dei politici 78 R. Rigon Friday, October 26, 12
  • 80. Sbagliamo con i modelli ? Certo che sbagliamo: ma figuriamoci senza ! S. Marani Friday, October 26, 12
  • 81. Grazie per l’invito ... Grazie per l’attenzione! G.Ulrici, 2000 ? 80 R. Rigon Friday, October 26, 12