Sintesi del laboratorio di comunicazione sociale nell'ambito della Formazione Quadri del III settore. Annualità 2013. I contenuti sono riferiti ad un'esperienza di produzione di un video documentario con la tecnica dello Story Telling.
1. FQTS 2013
Regione Puglia
Laboratorio
di
COMUNICAZIONE SOCIALE
Tema : I BENI COMUNI
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PAROLE CHIAVE:
Beni comuni
Cittadinanza attiva
Crisi economico-finanziaria
Economia solidale
Terzo Settore
T. S. e Questione Meridionale
oggi
Formatore:
Stefania Cardo
Relatrice:
Giovanna Lepre
GLF
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2. Laboratorio di Comunicazione Sociale
La Comunicazione Sociale
La Comunicazione Sociale
Obiettivi:
Risultati Attesi:
• Azioni innovative
• Cambiamento sociale e
culturale a lungo termine
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Emersione dei diritti
Tensione all’uguaglianza
Tensione alla libertà
Tensione alla solidarietà
Evitamento dell’autoreferenzialità
Attivazione della condivisione
Diffusione dell’etica della Com.
Sociale
• Tensione al proselitismo
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3. Laboratorio di Comunicazione Sociale
Programma di Massima
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Costituzione del gruppo e conoscenza reciproca
Condivisione del tema
Teoria e prassi dello Storytelling
Individuazione di storie da raccontare
Esempio di video narrazione
Incontro con esperto filmaker
Realizzazione di video doumentario
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4. Laboratorio di Comunicazione Sociale
Finalità: realizzazione di un video documentario
Cooperative Learning :
METODOLOGIA
COMUNICAZIONE
SPOSTAMENTI
ATTIVITA’
• Ascolto dell’altro,
•Valorizzazione delle esperienze,
•Valorizzazione delle professionalità,
•Partecipazione e condivisione delle scelte.
•Facebook groups
•Telefono
•E-mail
•Car-sharing autofinanziato
•Formazione teorica sullo storytelling
•Formazione teorico-pratica sulla comunicazione audiovisiva
•Studio di associazioni, situazioni, casi del TS sul territorio pugliese
•Sopralluoghi nelle associazioni con Interviste dirette agli interlocutori
•Studio dei contesti
•Analisi delle variabili funzionali al lavoro da svolgere
•Scelta della storia
•Studio del contesto operativo
•Produzione, post produzione, verifica, valutazione
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5. Laboratorio di Comunicazione Sociale
IL PERCHE’ DELLA SCELTA - 1
La storia scelta è quella di Alfredo, che si avvale delle prestazioni del Centro Diurno
della Cooperativa PHOENIX di Rutigliano (BA). Gli utenti della cooperativa sono
persone di vaia età affette da disagio psichiatrico. Dal primo nucleo della
cooperativa sono gemmate altre associazioni: OCCHI VERDI e SU DUE PEDALI; tutte
sono finalizzate alla riabilitazione, alla cura, all’inclusione sociale e lavorativa degli
utenti.
La nostra scelta è stata determinata dalla tipologia degli interventi e dalle strategie
terapeutiche adottate per il recupero sociale di Alfredo: attraverso una radio web
“Radio onda attiva” e successivamente attraverso la Web TV “ TV 22” ha potuto
realizzare il suo sogno, quello di diventare il presentatore di una trasmissione
sportiva dedicata al calcio che si chiama “Calciomania”.
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6. Laboratorio di Comunicazione Sociale
IL PERCHE’ DELLA SCELTA - 2
La storia di Alfredo è emblematica di un sociale problematico
che
disconosce ciò che non risponde ai canoni della cosiddetta normalità
ma è anche
la storia di un sociale che si attiva per includere e
non stigmatizzare chi, affetto da patologia psichiatrica,
spesso
viene emarginato o ignorato o peggio viene privato anche degli
affetti più cari.
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7. Laboratorio di Comunicazione Sociale
Perché la consideriamo una storia sociale
• Utilizza un edificio per finalità sociali
• Coinvolge i cittadini in un processo di cittadinanza attiva che
realizza la sussidiarietà orizzontale sul territorio
• Attua un nuovo modello di welfare civile
• Attiva forme di impresa sociale
• Genera forme di economia solidale
• Genera un nuovo modello socio-culturale
• Fornisce uno spaccato della società civile meridionale che non
vuole vivere di assistenzialismo.
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8. Laboratorio di Comunicazione Sociale
Comunicazione Sociale e Storytelling -1
• Propone una realtà vicinissima a noi ma che spesso rimuoviamo per gli
stereotipi culturali;
• Non è una finzione ma un racconto che coinvolge chi guarda in modo
empatico, offre, inoltre, diverse chiavi di lettura di questa realtà difficile.
• Non è autoreferenziale perché non sponsorizza un’associazione in
particolare ma, propone un tema sociale di particolare delicatezza.
• Esce dalla vecchia logica dell’informazione e cerca di avere un approccio
teorico e pratico adeguato a quello delle Nuove Tecnologie
dell’Informazione e della Comunicazione (NTIC)
• Fa proselitismo In modo subliminale per guadagnare nuovi volontari.
• Stimola alla diffusione dell’Etica della Comunicazione Sociale
• Fa emergere i diritti delle persone con disagio
Per noi che abbiamo raccontato ha svolto una funzione di tipo catarticoestetico perché:
ci ha permesso di comprendere chi avevamo di fronte
ci ha permesso di confrontarci con i nostri stereotipi rispetto ai pazienti
psichiatrici
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9. Laboratorio di Comunicazione Sociale
Comunicazione Sociale e Storytelling -2
Secondo me la storia che abbiamo raccontato rientra in due categorie indicate da
Steven Denning nella sua classificazione:
• b) storie che incitano all’azione,
• h) storie che trasmettono valori.
L’incitamento all’azione non è esplicito, lo si può cogliere attraverso i dialoghi degli
operatori e dello stesso protagonista; si desidera far comprendere agli spettatori
che il lavoro sociale dei volontari è qualificante, l’essere volontari permette di
entrare in mondi diversi nei quali la dimensione della relazione di aiuto fornisce
diverse chiavi interpretative della realtà che ci circonda. Non si dona soltanto ma si
riceve arricchimento personale. Sempre dai dialoghi dei personaggi si può cogliere
l’intimo travaglio di ognuno, dietro ogni volto c’è una storia di vita; non c’è però
l’abbandonarsi alla disperazione ma la speranza di farcela proprio grazie all’aiuto
della Phoenix con gli operatori, i volontari, le amicizie che nascono all’interno del
contesto di riabilitazione: l’esempio è il colloquio tra Davide e Alfredo davanti alla
porta dell’ascensore.
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10. Laboratorio di Comunicazione Sociale
Comunicazione Sociale e Storytelling -2
• I valori che vengono veicolati dal video sono ad ampio spettro:
il riconoscimento “dell’altro” anche se diverso, l’amicizia, la
solidarietà, la collaborazione, il lavoro come riscatto sociale,
l’aspirazione all’autorealizzazione. Proprio quest’ultimo bisogno
che Abraham Maslow pone al vertice della sua piramide, è ciò a
cui mira tutto il lavoro degli operatori e dei volontari. Offrire
anche ai malati psichiatrici una vita dignitosa e quanto più
possibile vicina alla realizzazione dei sogni di ciascuno.
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11. Laboratorio di Comunicazione Sociale
CONSIDERAZIONI E RIFLESSIONI
1. La web TV “22 TV” è una novità in capo riabilitativo.
2. L’ Associazione Phoenix in dieci anni di attività ha dato
vita ad un modello riabilitativo degno di attenzione da parte
del mondo accademico;
3. La sinergia tra: terapia farmacologica e psicologica, la
riabilitazione con l’uso dell’artiterapia e delle NTIC, hanno
permesso di produrre significativi cambiamenti nella
ricostruzione del SE’ dei pazienti e di dare loro la possibilità di
far sentire le proprie ragioni nel contesto sociale di
appartenenza e nel Web.
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12. Laboratorio di Comunicazione Sociale
CONSIDERAZIONI E RIFLESSIONI
4. Il coinvolgimento psicologico ed emotivo ha riguardato
quasi tutto il nostro gruppo nella relazione con le persone ospiti
del centro diurno. Ad esclusione della scrivente, che per
tipologia di professione non era estranea a questo “mondo”,
tutti hanno manifestato meraviglia per la capacità di
relazione e la disinvoltura con cui i nostri interlocutori diretti
si sono rapportati a noi.
5. la delicatezza con la quale ci siamo relazionati è stata
fondamentale, non abbiamo operato forzature, il nostro
interesse alle loro storie di vita è stato reale.
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13. Laboratorio di Comunicazione Sociale
CONSIDERAZIONI
6. L’aver avuto come formatrice la dott.ssa Cardo, che è
un’ entusiasta del suo lavoro, ci ha permesso di affrontare, in
modo nuovo e coinvolgente, tutte le problematiche relative
alla comunicazione sociale. Il dibattito è stato sempre vivace,
il gruppo è sempre stato animato dalla volontà di confrontarsi
e di sperimentare nuovi linguaggi comunicativi.
7. Il regista e la sua assistente ci hanno permesso di
comprendere le sottigliezze tecniche e comunicative del
linguaggio cinematografico; hanno soddisfatto le nostre
curiosità e sciolto alcuni dubbi.
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14. Laboratorio di Comunicazione Sociale
CONCLUSIONI
In sintesi pensiamo dire di aver fatto
un lavoro superiore a quelle che
erano le nostre aspettative …
chiaramente non possiamo essere noi a giudicare …
… in ogni caso siamo soddisfatti
per quanto sin qui realizzato.
Lecce, 23.11.2013
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Bibliografia
• Lezioni del Corso di formazione FQTS Puglia 2013
• Lezioni del Laboratorio di Comunicazione Sociale, marzo 2013
Napoli
• Lezioni del Laboratorio di Comunicazione Sociale FQTS Puglia 2013
• Wikipedia: Sceneggiatura
• Salmon, C., 2008, Storytelling: la fabbrica delle storie, Roma, Fazi
Editore
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