SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  45
Télécharger pour lire hors ligne
LA
CONDIVISIONE
DEL WEB
Aspetti comunicativi, sociali
e giuridici
Giuseppina Brandonisio




                                10
La Condivisione del web
                                                                                                        2
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        3
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010




Sommario
Web 2_0: la condivisione della conoscenza ................................. 5
L'accessibilità di rete e le fonti testuali ...................................... 11
User Generated Content ............................................................ 19
Prassi comunicative del web e copyright ................................... 23
I Creative Commons .................................................................. 32
Estetica del "sampler" ................................................................ 39

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA ................................................ 42




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        4
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        5
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010




1

Web 2_0: la condivisione della conoscenza




Dal "mondo analogico" a quello "digitale", la storia della
diffusione delle idee e della conoscenza è da sempre legata
a delle forme di mediazione che vanno dalla trasmissione
orale, alla scrittura e alla sua evoluzione tecnologica
(quest’ultima rappresentata dall’invenzione della stampa
che ha dato l’impulso decisivo alla nascita dell’editoria
moderna), fino a Internet, che ha rivoluzionato in maniera



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        6
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


epocale non solo le modalità di produzione e di accesso al
sapere ma anche l’uso e la comunicazione che ruota attorno
ad esso.
La validazione del sapere - in rapporto al prestigio
dell’autore, al suo contributo culturalmente innovativo per
la conoscenza - nei secoli, è rimasta invece legata ai
meccanismi economici e alle politiche di produzione (dei
libri, principalmente) che hanno caratterizzato le diverse
epoche: dal mecenatismo - che favorì la diffusione del
sapere tecnico, scientifico e artistico soprattutto in era pre-
gutemberghiana - alla nascita e allo sviluppo dell’industria
editoriale, il riconoscimento dell’autorialit{ è stato
l’elemento cardine intorno al quale ha ruotato tanto il
principio dell’autorevolezza (e del valore economico legato
alla paternit{ dell’opera) quanto il lavoro di ricerca e di
attribuzione da parte dei filologi che ci restituiscono il
nostro passato attraverso un attento studio dei testi
chirografici.
Invece il web è l’autentico luogo di scambio, della
pluriappartenenza e della nuova stratificazione e
definizione del “letterario” in cui circolano non solo
informazioni codificate, ma anche nuove rappresentazioni
di una più ampia e complessiva riconfigurazione culturale e
testuale la quale possiede direttamente molti strumenti



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        7
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


che permettono la realizzazione e l’incremento della
conoscenza in termini di espansione, accessibilità,
reperibilit{ e interattivit{. L’intervento sul testo,
potenzialmente       collettivo e   non     limitato alla
passività dell’interpretazione, alla trascrizione, o al
“contratto di lettura” di echiana memoria, ne trasforma
anche la fisionomia, rendendolo allora un oggetto molto
più condivisibile che in passato: non più statico (come è
 invece nella fissazione a stampa) e, soprattutto,
manipolabile e ampliabile secondo l’uso e le esigenze
espressive, interpretative e conoscitive di ogni
fruitore/utilizzatore. Ciò è possibile almeno finché la
disponibilità sulla Rete di software, applicazioni, dispositivi,
competenze tecniche e regolamentazioni giuridiche (sul
diritto di copyright) lo consentano, e tra l'altro, in un
ambiente (quello del Web, appunto) in cui l'autorevolezza
autoriale     (ma      spesso       anche      l'attendibilità
dell'informazione), cede il passo a una forma più o meno
ampia di "democratizzazione" dei contenuti. Tutto ciò non
può che ridefinire anche il concetto di “autore" che diviene,
in un certo qual modo, collettivo.




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        8
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


Parallelamente, in una tale configurazione, è proprio la
Rete che progressivamente va sempre più assumendo le
caratteristiche ideali          per          la          ricerca
scientifica, grazie soprattutto al peer review, all’enorme
capacit{ d’archivio dei database, alle diverse possibilit{ di
interrogare i testi attraverso i software più adatti allo scopo
e ai costi di utilizzo che ci si sforza di rendere sempre più
modesti. In tutto questo, il web 2.0 è l'assoluto
protagonista, sia per quanto riguarda la sua funzione di
"serbatoio" di contenuti, sia per quanto concerne la
manipolabilità (grazie ai linguaggi di marcatura, ormai
standardizzati e universalmente usati, come l'XML e
l'HTML); che diventa perciò possibile. La trasmissione e la
diffusione di testi attraverso la Rete (qui intesa
nell'accezione di canale di comunicazione) è alla base
dell'interoperabilità del web 2.0. Lo stesso discorso vale per
                                   altri tipi di produzione
                                   testuale              (non
                                    strettamente scientifici),
                                   come per esempio i libri
                                                          (di saggistica, narrativa),
                                                          spesso reperibili proprio
                                                          attraverso la Rete, quando
                                                          per esempio, nell'editoria



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        9
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


"fisica", sono già stati resi indisponibili, perché messi fuori
catalogo: sul web diventano in molti casi accessibili (salvo
alcuni limiti di cui si dirà più avanti), consultabili e
scaricabili attraverso download gratuiti (dai portali, siti
web, blog, ecc), o a pagamento. E ciò perché nel web
prevale la logica della circolazione dei contenuti rispetto a
quella dei formati ai quali i testi, nell'editoria tradizionale,
sono ancorati.
Ma nell'ambiente-web non tutto è sempre positivo per i
contenuti che vi circolano, perché la minaccia della
pirateria e della censura - i due nemici storici della libera
circolazione dei testi - già da tempo, vi si è trasferita
assumendo nuove forme e alimentando spesso lotte di
                                                                         principio, anche
                                                                         esasperate, che
                                                                         oppongono        i
                                                                         difensori     dei
                                                                               meccanismi
                                                                         tradizionali della
                                                                               produzione
                                                         a               editoriale
                                                       che               coloro
                                                    vedono
nell’ambiente digitale la possibilit{ di liberarsi da molti



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        10
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


vincoli, legati soprattutto all’accessibilit{ e ai costi dei
supporti materiali, e quindi un fattore di libertà e di
convenienza.
La possibilità di diffusione in rete dei contenuti testuali
oggi ha messo in evidenza il problema collegandolo proprio
alla gestione economica, alla circolazione e alle modalità di
accesso dei contenuti, alla qualità e ai meccanismi di
attribuzione di ogni forma di testo pubblicabile.
Oltre il dibattito ideologico, le possibilità concrete di
utilizzo, memorizzazione, organizzazione e salvaguardia in
rete sono state affidate a diverse forme di gestione delle
licenze e del copyright che riguardano sia i contenuti
testuali digitali, sia le applicazioni necessarie per crearli,
fruirli e reperirli. Queste forme di regolamentazione, com’è
noto da tempo ai navigatori abituali, da un punto di vista
economico si possono suddividere in due macrocategorie
corrispondenti a:
- contenuti e applicazioni ad uso gratuito (" free" e "open
source")
- files sottoposti a regime di copyright e gestiti dai software
proprietari




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        11
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010




2

L'accessibilità di rete e le fonti testuali




I testi sono il cuore del web: dai semplici "stati" trasmessi
su Facebook, all'instant messagging di twitter, a quelli più
complessi ed elaborati di blog, siti e portali.
Internet è lo strumento che, permettendone la diffusione,
mette in moto i meccanismi di comunicazione e di scambio
delle informazioni. L'upload di testi (semplici o
multimediali che siano), è possibile grazie ai Content
Management System (CMS) e alle interfacce "user friendly",
utilizzate anche dalle piattaforme che permettono la
comunicazione dei social network. Ma i limiti di gestione (e
quindi anche all'accessibilità ai contenuti) non sono rari, e
sono quasi sempre legati al problema di software chiusi


La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        12
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


o proprietari: ci si riferisce soprattutto ai casi di pagine web
elaborate e complesse. Se è vero che non tutto ciò che
circola nel web possa essere "libero" (senza rispettare i
diritti d'autore) e "valido" (come in quei casi estremi in cui,
attraverso lo strumento di comunicazione di cui si dispone,
si commettano crimini e abusi che ledono gli altrui diritti e
libertà fondamentali), è vero anche, che su un piano
puramente tecnico, i limiti all'accessibilità, alla
trasportabilità e alla manipolazione dei contenuti
dipendono dalle differenze dei formati che rendono spesso
impossibile leggere i documenti, magari utilizzando
gli RSS.
Quindi si può affermare che le forme di accessibilità ai
contenuti dipendono dalle caratteristiche e dal formato dei
file, dalla compatibilità fra hardware e software e dal tipo di
licenza di gestione del copyright da cui sono coperti. I
formati più diffusi che permettono la creazione e
l’utilizzazione di testi in edizione elettronica possono
essere schematicamente elencati in quattro tipi:
1) Immagine       digitale      del    documento: utilizzato
soprattutto per documenti originali da conservare "integri"
:sono i preferiti dagli archivi museali perché permettono la
digitalizzazione dei manoscritti antichi, ma si usano
moltissimo anche per la diffusione in Rete di libri e



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        13
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


opuscoli moderni. Questo formato non si può manipolare e
rielaborare. Si tratta infatti di una foto del documento ed è
utile per la semplice lettura e per salvaguardare i testi fisici
dal deterioramento del tempo e dal continuo utilizzo. In
linea di principio, con questa tecnica, i testi sono archiviati
e resi disponibili per la consultazione, ma in molti casi - per
tornare al nostro esempio iniziale delle biblioteche digitali -
soprattutto in Italia, non è possibile accedervi attraverso
internet (magari, da casa), nemmeno con permessi speciali
riservati a particolari categorie di utenti (studiosi,
ricercatori, ecc), perché questi documenti sono situati in
spazi digitali chiusi (lan e extranet) e gestiti da software
proprietari che comportano notevoli spese per i gestori: il
fattore economico quindi è uno dei motivi che, secondo gli
addetti ai lavori di enti culturali, ne impedisce
l'implementazione. Tuttavia, anche le pubblicazioni dei
contemporanei (delle comunità scientifiche e non), con
questi sistemi di gestione, sono diffuse in rete totalmente
(in es Googlebook, Scribd. com, ecc) o parzialmente (in
pre-review, o in anteprima di lettura), e sono scaricabili
(disponibilità del mercato permettendo) sia gratuitamente
che attraverso alcune forme di pagamento.
2)File in .Pdf: è un formato molto comune e perciò adatto
alla distribuzione del documento elettronico. Consente



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        14
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


anch’esso di conservare l’aspetto originale del documento
indipendentemente dal file di lettura utilizzato. Il Pdf
consente una parziale manipolazione del testo.
3) HTML (HyperText      Markup       Language),     tradotto
letteralmente vuol dire “linguaggio per la codifica degli
ipertesti attraverso marcatori”, utilizzato per realizzare i
documenti ipertestuali del World Wide Web, è composto
da marcatori che forniscono le istruzioni su come
visualizzare la pagina al browser che serve appunto per la
lettura. Il formato, non sofisticato, è adatto alla rete perché
è standardizzato. Permette i collegamenti ipertestuali
(attraverso dei tags) e quindi la manipolazione e la ricerca
all’interno del testo.
4) SGML/XML ( eXtensible Markup Language): creato dal
comitato W3C (World Wide Web Consortium) guidato
da Tim Berners Lee (l'inventore dell'HTML ), è uno
standard di descrizione dei documenti. Permette di creare
dei “sotto-linguaggi” (come l’HTML). Ogni documento
XML è anche un documento SGML, dal quale deriva.
Consente la creazione di archivi testuali ma è necessario
utilizzare un software aggiuntivo per la ricerca dei dati.
Nell'area della multimedialit{, dell’elaborazione e dell’
analisi del contenuto informatica, le biblioteche digitali
dovrebbero invece costituire quello che gli studiosi (si



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        15
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


citaFabio Ciotti) definiscono come “sistema di biblioteca
digitale”: un sistema strutturale e organizzativo costituito
da cinque principali sottoinsiemi, corrispondenti a cinque
diversi servizi integrati e soprattutto utilizzabili
contemporaneamente:
1) sistema di archiviazione dei documenti ;2) sistema di
attribuzione gestione e ricerca dei metadati; 3) sistema di
distribuzione remota dei documenti; 4) sistema di
consultazione on-line dei documenti; 5) sistemi di ricerca
avanzati su contenuto dei documenti
Tali servizi-sistemi faticano ad essere pienamente efficienti
e disponibili ovunque e, nonostante le numerose e felici
eccezioni presenti sul territorio nazionale, in molti casi,
sono ancora pura teoria, a causa, non solo dei problemi a
cui si accennava sopra, ma anche per le carenze strutturali
legate alla scarsa diffusione dei servizi di connessione (la
banda larga) e del problema, molto più generale, che
riguarda gli utilizzi del wi-fi. Alla luce di ciò, spesso si
innescano dei meccanismi perversi che portano all’accesso
esclusivo (riservato solo al personale impiegato in una
determinata area, per esempio istituzionale o dell’archivio
della biblioteca, o reso possibile soltanto a particolari
categorie di utenti muniti di permessi, ecc. ), ossia: a
rendere questi testi praticamente invisibili sul web.



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        16
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


A dominare l'editoria digitale è un pregiudizio o forse una
paura che proviene dal "mondo analogico" : autori ed
editori tradizionalisti vedono nel web una minaccia perché
lo considerano uno strumento che rende possibile il "furto"
della proprietà intellettuale. Questo è un problema che non
riguarda solo il nostro Paese: basta dare uno sguardo ai
continui contenziosi che nascono fra Youtube e proprietari
del copyright su parte del materiale che viene caricato sul
sito dagli utenti, oppure alla "guerra" tra motori di ricerca o
portali (Google, Yahoo) per la visibilità di contenuti altrui,
spesso prelevati automaticamente da giornali on line che ne
vietano la riproduzione.
Certamente, tutto ciò a poco ha che vedere con la logica di
condivisione del web 2.0 fra gli utenti comuni e fra chi
vuole solo accedere a fonti di conoscenza, senza volerle
sfruttare economicamente per un proprio tornaconto
personale. Per questi motivi, a vantaggio della condivisione
di pagine web, sono stati applicati l' open source e licenze
gratuite di utilizzo, come le Creative Commons.
Internet di fatto potrebbe garantire la totale accessibilità
alle fonti disponibili, ma poiché rimette in discussione il
meccanismo tradizionale di produzione e di proprietà, va a
scontrarsi con quelle barriere di natura economico-
giuridica e soprattutto culturale che vedono nella libera



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        17
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


circolazione delle idee un limite per quel ritorno
economico garantito dallo sfruttamento commerciale di
ogni copia venduta. Inoltre, va detto, i testi pubblicati
direttamente sul web, in Italia, perdono lo statuto
scientifico e non hanno quindi la stessa dignità di quelli
cartacei, a meno che non siano legittimati attraverso una
casa editrice.
Tutto ciò, trasferito nella globalità del web crea una sorta di
contraddizione tra la necessità di produrre, promuovere e
diffondere la conoscenza liberamente e i mezzi e le
possibilità gestionali che si hanno a disposizione.




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        18
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        19
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010




3

User Generated Content




UGC (User Generated Content) è la sigla inglese con la
quale si identificano i contenuti della Rete, generati
direttamente dagli utenti comuni, distinguendoli da quelli



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        20
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


 di aziende, siti professionali o organi di informazione
giornalistica on line. Lo UGC nasce praticamente col web
2'0 e la sua interattività, ma il 2005 può essere considerato
come l'anno in cui questa pratica viene per così dire,
consolidata e soprattutto "ufficializzata", grazie alla BBC
che, intuendo il potenziale informativo dei contenuti
amatoriali, istituisce uno staff di giornalisti col compito di
selezionare il materiale inviato alla redazione dai lettori e
da destinare alla pubblicazione nella sezione delle news
interattive.    Oltre la definizione, lo Users Generated
Content ha rappresentato una svolta importante per le
pratiche comunicative del web 2.0, dato che la diffusione di
massa di hardware e software di facile utilizzo e dal basso
costo ha portato ad una vera e propria "democratizzazione"
dell'accesso, della fruizione e della manipolazione dei
contenuti di Rete attraverso prassi di condivisione libera e
gratuita (basate, per esempio, soprattutto sull'open source),
nonché alla nascita dei cosiddetti social media. Il cuore
dello UGC sono i social networks, le communities, i "Virtual
life", piattaforme che permettono la condivisione di foto
(flickr), video (Youtube, Google, e altri),o di pensieri,
opinioni e contenuti conoscitivi (dai blog ai "Knowledge") Il
web 2.0 è dunque l'ambiente in cui si sono sviluppati siti,
portali e applicazioni che permettono agli utenti della rete
di avere il controllo sulla gestione dei contenuti,
garantendo al contempo, il diritto agli scambi comunicativi,


La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        21
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


alla circolazione della conoscenza e alla libera espressione.
I contenuti generati dagli utenti prevedono uno sforzo
creativo che varia in base al grado di originalità del
materiale immesso nel web: foto, video, blog, podcast, siti e
pagine wiki rientrano sotto la definizione di UGC, mentre
contenuti preesistenti, non "nuovi", nè manipolati o
semplicemente "copia-incollati" o trasposti da una pagina
all'altra del web, non rientrano in questa categoria. Un'altra
fondamentale caratteristica che distingue i contenuti
amatoriali da quelli professionali è la gratuità: la creazione
di UGC infatti, avviene di solito lontano dalle routine
produttive professionali e non ha una valenza economica o
commerciale. Anche l'accesso a questi contenuti è
solitamente libero o comunque gestito e controllato dagli
utenti stessi: un esempio eclatante di ciò è rappresentato
dal blog personale in cui il titolare dello spazio (blogmaster,
con le stesse funzione dell'"Administrator"), attraverso varie
opzioni che ha a sua disposizione, può destinare il suo blog
alla lettura pubblica o privata (in questo caso, selezionando
i propri utenti).

Gli UGC, per semplificare,si possono suddividere in 2
macrocategorie: nella prima possiamo inserire quelli
destinati all'intrattenimento, nella seconda, possiamo
includere quelli destinati alla diffusione di informazione.




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        22
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        23
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010




4

Prassi comunicative del web e copyright



Condivisione sì ma... occhio alla legge!
La natura del web ha messo in luce i limiti che il “diritto
d’autore” (di pubblicazione, riproduzione,diffusione e
riconoscimento della “paternit{” dell’opera creata) e di
“copyright” (inteso come il diritto allo sfruttamento
commerciale, legato alla vendita di ogni singola copia di un
prodotto intellettuale riprodotto suun qualsiasi supporto)
incontrano a causa delle differenze tra gli ordinamenti
giuridici interni ai singoli Stati del mondo. La questione dei
diritti di proprietà intellettuale è uno dei piccoli, grandi
problemi quotidiani che sembra in molti casi ostacolare,
suo malgrado, lo scambio di informazioni in Internet. Il
web, per sua natura, non ha confini, né questi potrebbero
essere concepiti come quelli giuridici (che sono invece geo-
politici): e le contraddizioni tra la possibilità di utilizzo
della Rete il rispetto delle norme sono oggi tantissime, se
non altro per il ritardo e la complessità della materia da
regolamentare.       Certamente      il   percorso      della



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        24
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


globalizzazione e l'esperienza del mondo reale, ogni giorno,
ci mostrano che esiste la volontà di gestire questi confini,
nel bene e nel male, e modellare così le odierne possibilità
delle comunicazioni di massa: il "villaggio globale" di
McLuhan, insomma, abbandonate le sue formulazioni
utopistiche e avveniristiche, si è calato nella realtà
quotidiana delle comunicazioni digitali - a corta e a lunga
distanza - è perciò ha bisogno tanto di crescere quanto di
migliorare ancora. Il tema è certamente vasto, anche in
termini dimensionali, visto che riguarda l'interazione delle
persone di tutto il mondo (o almeno di quelle che sono
state già raggiunte dalle nuove tecnologie) e non si può
affrontare in questa sede, dato che esso riguarda una serie
di problematiche attualmente dibattute dagli esperti di
tutte le discipline scientifiche che ne sono coinvolte
(politica, economia, sociologia, diritto, psicologia,
antropologia, etc). Ma, almeno nel nostro "piccolo", di
italiani, possiamo far riferimento ad una serie di parametri
giuridici nazionali e anche a quelli che ci connettono già da
tempo ad un "villaggio" che va oltre i confini del nostro
Paese: l’UE, oltre alle norme specifiche che regolarizzano le
comunicazioni             elettroniche,          con         la
direttiva“sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto
d'autore e dei diritti connessi nella societàdell'informazione”



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        25
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


(2001/29/CE), ribadisce che la proprietà intellettuale va
salvaguardata e sostenuta, sia sul piano economico che
materiale e morale e ricorda che essa è alla base dello
sviluppo sociale, culturale, economico,scientifico.
Ma la possibilità di diffondere in rete i contenuti testuali
e/o multimediali (su piattaforme come Youtube, google,
blog e altri spazi della Rete) fa emergere il problema,
collegandolo alla gestione legale del mercato di nuovi
prodotti e servizi, ai meccanismi di attribuzione e di
condivisione di ogni forma di prodotto intellettuale e alle
difficoltà relative al bilanciamento dei diritti di tutti i
soggetti coinvolti.
Comunque - va precisato - sul piano economico, l'upload
dei video su youtube, il file sharing di mp3 e il peer to peer
non impediscono ai proprietari dei diritti d'autore su queste
opere di venderle comunque: infatti non è stata ancora
ufficialmente dimostrata una relazione diretta tra lo
scambio del file di un' opera e la sua mancata vendita nel
mercato tradizionale. Piuttosto si crede che chi ricorra a
procurarsi materiale "pirata", sia un utente che non abbia
l'intenzione o la possibilità economica di comprare quella
stessa opera incorporata nel suo supporto. Attualmente,
molte norme sono già applicate per dipanare la spinosa
questione, e molte altre si stanno creando a posta per



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        26
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


colmare i vuoti legislativi del presente. Ma la paura di
autori e editori, che la diffusione libera e gratuita possa
generare perdite economiche o peggio, che altri soggetti,
intendano ricavare dei vantaggi economici su oggetti
intellettuali che non gli appartengono (e che la legge sul
copyright comunque persegue), porta spesso a delle
rimozioni di quei contenuti creativi assemblati con alcune
parti di opere coperte dal diritto d'autore e che, a vario
titolo, rappresentano una fonte di espressione e
d'informazione, un arricchimento delle conoscenze
personali e di gruppo che, in tal modo, vengono di fatto
impediti    -    essendo    nati     da    comportamenti
involontariamente criminosi - lasciando spesso gli
internauti comuni a dibattersi tra gli estremi del
libertinaggio e della censura.
Infatti, nella concezione più tradizionale del diritto di
copyright, basato sul concetto di “propriet{”, Internet
appare come un nuovo canale distributivo e
contemporaneamente come un potenziale rischio
economico derivabile dal trasferimento in digitale di
contenuti che, in alternativa si prevede di diffondere,
vendere, e garantire, in quanto opere intellettuali
incorporate in oggetti fisici. La tutela giuridica autoriale,
nata nel Settecento in Francia e in seguito trasformata in



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        27
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


"tutela dell'impresa culturale", fino a tutto il Novecento, è
stata di carattere materiale: finché l'opera è incorporata in
un oggetto fisico, il diritto esclusivo dell'autore (di
pubblicare, distribuire, farsi remunerare per il proprio
lavoro) si applica al supporto materiale che la contiene:
 cioè alla singola copia di un prodotto. La limitatezza fisica
dell'oggetto (un libro, un CD, etc.) può quindi
determinarne la proprietà. E l'acquisto della copia,
"esaurisce" i diritti dell'autore: ciò vuol dire che una
persona, una volta che ha acquistato il supporto
tecnologico contenente quel prodotto, può disporne per sé
in base all'acquisto del proprio "diritto di godimento". Ma
la digitalizzazione e la smaterializzazione dei formati,
hanno rimesso in discussione tale principio e rendono
difficile risolvere il problema di scegliere se far prevalere il
diritto esclusivo dell'autore - di diffondere la propria opera
- oppure quello degli altri soggetti - di far circolare una
parte di questi contenuti, anche quelli gia acquistati - nella
Rete, e lasciare quindi che l'autore si giovi, oltre che della
visibilità che la sua opera riceve attraverso il web, anche dei
vantaggi economici riservati lui e provenienti, però, solo dal
mercato del "mondo materiale". Un pensiero tradizionale,
ma ancora dominante, è quello che sostiene che se
qualcosa circola liberamente e gratuitamente in Internet,



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        28
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


poi, alla fine, non venda. A ciò va aggiunta una
considerazione sugli utenti consapevoli delle potenzialità
del mezzo, che spesso vorrebbero acquistare legalmente in
 formato digitale quel materiale coperto da copyright (per
esempio gli e-book) ma che non riescono a reperirlo perché
l' incompatibilità tecnologica e giuridica in molti casi
purtroppo ancora non lo consente.In tal modo, le abitudini
comuni del web contraddicono “gli usi consentiti dell’opera
dell’ingegno”.
Oggi, molti esperti di new media sostengono che la
pirateria è un male che non passerà ma che cesserà di
essere una preoccupazione per gli autori se la fruizione di
contenuti protetti in "modalità pirata" diventerà
economicamente più dispendiosa dell'acquisto regolare:
attualmente, è molto più semplice ed economico procurarsi
software che riescono a sabotare i DRM che far rispettare i
diritti di proprietà attraverso i dispositivi di protezione,
come i software che controllano la tracciabilità del prodotto
sulla Rete o che ne impediscono la duplicazione attraverso
la crittografia .
Ebbene, per gli addetti ai lavori che hanno una visione
meno preoccupata ma più "integrata" della situazione,
come Gino Roncaglia, non si dovrebbe trattare la Rete
come un territorio al quale imporre dei dazi, ma utilizzarla



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        29
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


per favorire lo sviluppo di un mercato del digitale che
faciliti i comportamenti virtuosi, rendendo i contenuti più
disponibili (in termini di presenza e di lettura attraverso le
applicazioni soprattutto) di quanto lo siano oggi: più adatti
- e magari differenziati e arricchiti grazie ai formati
multimediali - rispetto a quelli venduti su carta o su
dispositivi di memoria fisica; più convenienti - sulla base
del fatto che, risparmiando alcuni passaggi intermedi nella
distribuzione, sulle spese di magazzino e sul materiale - a
 questi prodotti possa essere applicato anche un prezzo
inferiore. I tune, con l'editoria musicale, ha già dato
l'esempio (coi suoi brani acquistabili in download a 99
cent.) e ha tracciato la strada. Ma le trasformazioni sono
lente e complesse e occorre del tempo prima di riuscire a
raggiungere un livello che rasenti la perfezione anche nella
giovanissima editoria digitale. E la perfezione consisterebbe
nel rendere più conveniente l'acquisto che il "furto". Per
rendere un prodotto digitale acquistabile, occorre renderlo
fruibile anche liberandolo dalle barriere tecnologiche
imposte dalle case produttrici di software e dispositivi di
lettura e, secondariamente, anche da quelle giurisdizionali
che, con le loro differenze tra Paese e Paese, ne inficiano
 sia il consumo         che l'acquisto.    Invece, oggi,
 paradossalmente è più facile reperire contenuti pirata, è



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        30
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


più comodo e conveniente farne uso, anche quando, da
acquirenti, si vorrebbe essere in buona fede.
All'interno di diverse visioni del web, nasce dunque la
necessità di conciliare i diritti d'autore e all'informazione
con le esigenze pratiche degli utenti. Ma c'è anche il
bisogno e, insieme, il diritto di esprimersi attraverso i
prodotti della propria cultura, senza neppure sospettare
che, condividendo una poesia con gli amici di Facebook o
inserendo una canzone a fare da colonna sonora al proprio
video su Youtube, si possa in qualche modo, ledere il diritto
di un'altra persona e provocargli un danno economico.
La gestione dei contenuti incontra in Rete molteplici
problemi anche a causa della velocità, della diffusione e
della pervasività delle dinamiche comunicative: in una
logica di scambio e di libera circolazione gratuita (parliamo
del copyleft), i Creative Commons sono un utile strumento
per la gestione e la protezione del diritto d'autore, perché
definiscono in modo chiaro e semplice i comportamenti
possibili in relazione a quanto richiesto sia dalla legge che
dalla vita di rete.




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        31
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        32
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010




5

I Creative Commons




I “Creative Commons” nascono negli U.S.A., nel contesto di
un dibattito che poi diventerà internazionale e orientato


La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        33
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


alla libertà di circolazione delle informazioni. Tale
denominazione identifica sia l’organizzazione no-profit che
ha lo scopo di promuovere nuovi strumenti di gestione dei
diritti d’autore (CC), sia le licenze libere (CCPL) nate per la
sua salvaguardia, attraverso il copyleft.
Fondato nel 2001 da un’ idea del prof. Lawrence Lessing -
coadiuvato dal giurista James Boyle (della Duke Law
School) e dall’informatico del MIT Hal Abelson -, l’ente si
propone di redigere e standardizzare dei parametri
contrattuali che indichino in modo specifico gli usi
consentiti di opere intellettuali protette, sul web. A partire
dal 2002, vengono elaborate diverse versioni di una licenza
che prevede 4 condizioni d’uso funzionali alle prescrizioni
statunitensi ma che, per la loro flessibilità e la loro gratuità,
saranno adattate agli ordinamenti giuridici di diversi paesi.
In Italia, la licenza e le condizioni vengono tradotte e
rielaborate a partire dal 2003, all’Istituto di Elettronica e di
Ingegneria dell’Informazione e delle Telecomunicazioni
(IEIIT, organo del CNR), in collaborazione con un gruppo
di giuristi, coordinati da Marco Ricolfi del dipartimento
di Scienze Giuridiche dell’Universit{ di Torino e con
l’International Commons. Le prime bozze italiane
delle licenze giungono nel 2004. Oggi siamo alla versione
2.5. Le CCPL sono licenze “libere” (non hanno una natura



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        34
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


economica)         valevoli      per     alcuni     “diritti
riservati”, solitamente in esclusiva, al proprietario
dell’opera dell’ingegno che, in questo modo, può consentire
ad altri di utilizzare, diffondere e modificare il proprio
prodotto intellettuale, impedendone contemporaneamente
lo sfruttamento commerciale altrui. Le 4 clausole della
licenza Creative Commons, contrassegnate da un simbolo
grafico per essere comprese in maniera intuitiva, sono
combinabili tra loro permettendo perciò 6 diverse modalità
di trattamento dei contenuti multimediali. Ad esse sono
associati dei metadati/XML che facilitano il trattamento
automatico e la ricerca delle opere concesse. Nello
specifico, si tratta di: una clausola di “Attribuzione” (è
l'immagine con l'omino, che trasferisce a terzi il diritto di
copiare,      pubblicare,    distribuire,   modificare      il
contenuto dell’opera originale e di quelle derivate,
obbligando però ad associare il nome dell’autore
all’opera circolante);    della    condizione    di     “non
commerciale”( la "s" barrata, che permette qualsiasi
trattamento del contenuto e ne vieta lo sfruttamento
commerciale); del contrassegno di “non opere derivate”(che
stabilisce che la pubblicazione, la distribuzione e la
diffusione dell’opera possono essere fatte su copie
identiche); di “condividi allo stesso modo” (che prevede la



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        35
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


pubblicazione e la distribuzione dell’opera con una
licenza identica a quella apposta sull’originale, impedendo
quindi le eventuali trasformazioni).
La licenza vale al livello mondiale, è gratuita, non esclusiva,
di durata pari a quella del diritto dell’autore, il quale può
revocarla in caso di violazioni, senza pregiudicare i diritti
acquisiti da altri licenziatari legittimi collegati alla stessa
opera. Infatti, Creative Commons è solo un intermediario
per la concessione di una
licenza tra autore e utilizzatori di un’opera, senza avere
alcuna responsabilità legale ed economica nel contratto. Le
restrizioni riguardano gli usi diversi da quelli autorizzati e
l’obbligo di apporre il logo della licenza stessa oppure il
suo URI (Uniform Resource Identifier) su ogni copia
dell’opera concessa. Il licenziatario non può avanzare
alcuna condizione sull’opera altrui, né concederla in sub
licenza o pregiudicare diritti e condizioni dell’autore
originario.
La clausola Icommons stabilisce che a ogni opera licenziata,
se     usata   in   Italia,    si    affianca   la    legge
sul diritto d’autore 633/41: la licenza può garantire una
protezione alternativa all’intermediazione della SIAE ma
non alla legge. La differenza tra la SIAE e la CCPL è
sostanzialmente di natura economica: la Società



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        36
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


degli Autori e degli Editori tutela economicamente i
soggetti che decidono di iscriversi e depositare le loro
opere.
La licenza Creative Commons si riferisce principalmente ai
contenuti: protegge il diritto d’attribuzione all’autore e non
limita la diffusione, le modificazioni o la varietà di formati
dell’opera. Ma il tipico diritto di “propriet{” pretende che il
prodotto intellettuale sia ogni volta definito, “finito” e
catalogato in ogni sua versione, per poter essere venduto o
comprato. E ciò vale anche per le opere digitali, inserite nei
dispositivi fisici di memoria (CD, e-book) o scaricabili da
siti e portali. Infatti, è ancora in corso il dibattito su
un’applicabilit{ più efficace delle licenze “Creative
Commons” rispetto alla legge sul diritto d’autore italiana e
al nostro sistema editoriale tradizionale:2 ma esso fa parte
di un problema inserito in un contesto più ampio che tocca
anche le questioni cruciali della neutralità della rete, delle
implicazioni sociali e culturali legate alla diffusione di
determinati contenuti, agli approcci e ai comportamenti
connessi all’utilizzo degli strumenti informatici (proprio
allo scopo di promuovere la cultura, la comunicazione e la
socialit{ e non di danneggiarle), al “digital divide”, e così via




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        37
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        38
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        39
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010




6

L’estetica del "sampler"


L' editore Castelvecchi, in un suo saggio dal titolo: Morte e
resurrezione del diritto d'autore (inserito in "Letterature,
biblioteche e ipertesti" e curato da F. Pellizzi per le ed.
Carocci), parla dell'"estetica del sampling" come di un
nuovo linguaggio, tipico dei giovani internauti (i cosiddetti
"cyberkids") che ha forgiato una nuova cultura - quella
tipica del web - e, insieme ad essa, un nuovo modo di
sentire, oltre che una serie di prassi comunicative ed
espressive basate sulla condivisione e il trattamento dei
contenuti del web. Il termine "sampling" è mutuato dal
linguaggio musicale dei rapper e dalle loro tecniche di
campionamento (l'abitudine di estrarre parti di brani
musicali già noti per assemblarli insieme e crearne degli
altri), ma, nel caso del web 2.0, si riferisce a coloro che, con
un termine riduttivo, potremmo definire dei "copia-
incollatori". Ma il "sampler" (intendendo col termine
l'individuo che campiona e non la macchina del
campionatore) è anche molto di più di questo: è l'artefice di
un radicale rovesciamento dell'ambiente creativo che


La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        40
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


abbatte i confini tra autore/fruitore/manipolatore di un
testo in ambiente digitale.
I "cyberkids" altri non sono che gli appartenenti alla "google
generation", utilizzano, innovano e contemporaneamente
inventano qualcosa di nuovo partendo da materiali
preesistenti. Sono anche coloro che tradiscono con
un'ingenua naturalezza anche i diritti d'autore che tanto
preoccupano i proprietari di opere originali, ma lo fanno
per esprimere il proprio estro creativo e il bisogno di
comunicare e condividere esperienze con i propri coetanei:
senza aver intenzione (o forse neppure idea, in qualche
caso) di violare la legge. Tendenzialmente, i cyberkids
 trovano un contenuto (audiovisivo, testuale, musicale,
multimediale, ecc), se ne appropriano e lo manipolano
attraverso il web, generando qualcosa di nuovo che - a
prescindere dai diversi livelli di originalità che esso possa
assumere poi - contiene messaggi individuali, esprime
sentimenti e stati d'animo, fa conoscere le proprie opinioni,
acquista le valenze dell'esperienza personale e condivisa. In
sintesi: utilizzano e migliorano con la tecnologia ciò che la
tecnologia stessa è in grado di mettere a loro disposizione.
In questo modo, contribuiscono (talvolta neppure in
maniera secondaria e involontaria) a creare nuovi spazi per
la conoscenza.



La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        41
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


L'estetica del sampling sarebbe quindi il nuovo motore
trainante della cultura odierna e della vita di rete, poiché,
quest'approccio creativo e utilitaristico ai contenuti è la
concezione fondamentale sui cui si basano le dinamiche
comunicative del web 2.0 e soprattutto lo UGC.




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        42
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA


           Alberto Castelvecchi, Morte e resurrezione del diritto
            d'autore, in letterature, biblioteche, ipertesti, F.
            Pellizzi (a cura di), Carocci editore, Roma, 2006.
           M. Riva, per una comunità della formazione
            letteraria in “Letterature, biblioteche e ipertesti”, F.
            Pellizzi (a cura di), p.43.
           Fabio Ciotti, Gino Roncaglia, Il mondo digitale,
            Laterza, Bari, 2000.




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        43
                                                   Giuseppina Brandonisio © 2010


SITI:


http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_maggio_27/zuckerber
g-facebook-privacy-manifesto_d2bb4b88-698f-11df-a901-
00144f02aabe.shtml
www.youtube.com
http://www.cnr.it/


http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft
http://it.wikipedia.org/wiki/Uniform_Resource_Identifier
http://www.scribd.com/doc/21283575/La-Diffusione-Del-Sapere


http://www3.unibo.it/boll900/convegni/ciottiframe.html
http://www.youtube.com/watch?v=lt3kT1HkpJk&feature=player_emb
edded
http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale
http://it.wikipedia.org/wiki/Web_2.0
http://it.wikipedia.org/wiki/Early_adopter
http://it.wikipedia.org/wiki/Villaggio_globale


http://www.scribd.com/doc/31204119/I-Creative-Commons-
Giuseppina-Brandonisio
http://it.wikipedia.org/wiki/Content_management_system
http://it.wikipedia.org/wiki/Software_proprietario
http://it.wikipedia.org/wiki/Really_simple_syndication


La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                               44
                                                          Giuseppina Brandonisio © 2010


http://it.wikipedia.org/wiki/Marshall_McLuhan
http://www.claudio-corti.com/05/la-differenza-tra-web-1-web-2-e-
web-3/


http://www.creativecommons.it/

http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft

http://www.interlex.it/testi/l41_633.htm

http://www.siae.it/

http://it.wikipedia.org/wiki/Neutralit%C3%A0_della_Rete

http://it.wikipedia.org/wiki/Digital_divide

http://it.wikipedia.org/wiki/O

http://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Eco

http://www.myspaceeditor.it

http://www.trovareillavorochepiace.it/ricerca%20informativa/networking.htm

http://twitta.it/blog/followers-e-following

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=446&ID_sezione

=&sezione=

http://psicocafe.blogosfere.it/2008/09/facebook-il-rovescio-oscuro-della-medaglia.html

http://blog.libero.it/notiziepsicologo/5807378.html

http://www.adnkronos.com/IGN/News/CyberNews/Usa-Facebook-al-lavoro-per-semplificare-impostazioni-

privacy_450510274.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Tim_Berners-Lee

http://twitter.com/castelvecchi

http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Inglese/Italiano/parola/sampling.aspx?idD=3&Query=sampling




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
La Condivisione del web
                                                                                                        45
                                                           Giuseppina Brandonisio © 2010


http://www.jisc.ac.uk/news/stories/2008/01/googlegen.aspx

http://it.wikipedia.org/wiki/Social_media

http://it.wikipedia.org/wiki/Knowledge_management

http://it.wikipedia.org/wiki/Blog

http://it.wikipedia.org/wiki/World_Wide_Web

http://www.facebook.com/

http://www.myspace.com/

http://it.wikipedia.org/wiki/Revisione_paritaria

http://it.wikipedia.org/wiki/Open_source

http://it.wikipedia.org/wiki/Software_proprietario

http://www.interlex.it/testi/01_29ce.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Digital_rights_management

http://www.magna-carta.it/content/quali-sono-diritti-da-tutelare-nel-mondo-digitale-1

http://www.ibs.it/code/9788842092995/roncaglia-gino/quarta-rivoluzione-sei.html




La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione -
Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.

Contenu connexe

En vedette

Osservatorio permanente contenuti digitali - Indagine 2009
Osservatorio permanente contenuti digitali - Indagine 2009Osservatorio permanente contenuti digitali - Indagine 2009
Osservatorio permanente contenuti digitali - Indagine 2009LiveXtension
 
I giornalisti scendono in piazza
I giornalisti scendono in piazzaI giornalisti scendono in piazza
I giornalisti scendono in piazzaVittorio Pasteris
 
Quadro di indirizzi per le Scuole di Giornalismo
Quadro di indirizzi per le Scuole di GiornalismoQuadro di indirizzi per le Scuole di Giornalismo
Quadro di indirizzi per le Scuole di GiornalismoVittorio Pasteris
 
Il contratto FNSI - FIEG 2014
Il contratto FNSI - FIEG 2014Il contratto FNSI - FIEG 2014
Il contratto FNSI - FIEG 2014Vittorio Pasteris
 
World Press Freedom Index 2014 Reporters Sans Frontieres
World Press Freedom Index 2014 Reporters Sans Frontieres World Press Freedom Index 2014 Reporters Sans Frontieres
World Press Freedom Index 2014 Reporters Sans Frontieres Vittorio Pasteris
 
Riforma ordine giornalisti 9 luglio 2014
Riforma ordine giornalisti 9 luglio 2014Riforma ordine giornalisti 9 luglio 2014
Riforma ordine giornalisti 9 luglio 2014Vittorio Pasteris
 

En vedette (9)

Osservatorio permanente contenuti digitali - Indagine 2009
Osservatorio permanente contenuti digitali - Indagine 2009Osservatorio permanente contenuti digitali - Indagine 2009
Osservatorio permanente contenuti digitali - Indagine 2009
 
Usi didattici del Blog
Usi didattici del BlogUsi didattici del Blog
Usi didattici del Blog
 
Guida turistica a Prato
Guida turistica a PratoGuida turistica a Prato
Guida turistica a Prato
 
I giornalisti scendono in piazza
I giornalisti scendono in piazzaI giornalisti scendono in piazza
I giornalisti scendono in piazza
 
Quadro di indirizzi per le Scuole di Giornalismo
Quadro di indirizzi per le Scuole di GiornalismoQuadro di indirizzi per le Scuole di Giornalismo
Quadro di indirizzi per le Scuole di Giornalismo
 
Il contratto FNSI - FIEG 2014
Il contratto FNSI - FIEG 2014Il contratto FNSI - FIEG 2014
Il contratto FNSI - FIEG 2014
 
World Press Freedom Index 2014 Reporters Sans Frontieres
World Press Freedom Index 2014 Reporters Sans Frontieres World Press Freedom Index 2014 Reporters Sans Frontieres
World Press Freedom Index 2014 Reporters Sans Frontieres
 
Spazi fluidi
Spazi fluidiSpazi fluidi
Spazi fluidi
 
Riforma ordine giornalisti 9 luglio 2014
Riforma ordine giornalisti 9 luglio 2014Riforma ordine giornalisti 9 luglio 2014
Riforma ordine giornalisti 9 luglio 2014
 

Similaire à La condivisione del web

Web 2.0 e social media per comunicare l'archeologia - intro
Web 2.0 e social media per comunicare l'archeologia - introWeb 2.0 e social media per comunicare l'archeologia - intro
Web 2.0 e social media per comunicare l'archeologia - introMarina Lo Blundo
 
Caratteristiche negative delle fonti
Caratteristiche negative delle fontiCaratteristiche negative delle fonti
Caratteristiche negative delle fontielisa buffolino
 
Partecipazione, attivismo, risorse e consumi culturali nel web 2.0
Partecipazione, attivismo, risorse e consumi culturali nel web 2.0Partecipazione, attivismo, risorse e consumi culturali nel web 2.0
Partecipazione, attivismo, risorse e consumi culturali nel web 2.0Virginia Gentilini
 
Productive Publics / Transmedia Participation
Productive Publics / Transmedia ParticipationProductive Publics / Transmedia Participation
Productive Publics / Transmedia ParticipationGiovanni Boccia Artieri
 
Report Social Media Monitor
Report Social Media MonitorReport Social Media Monitor
Report Social Media MonitorRoberto Grossi
 
Comunicare nel web 2.0
Comunicare nel web 2.0Comunicare nel web 2.0
Comunicare nel web 2.0Netlife s.r.l.
 
Seminario "Web 2.0 per la Statistica"
Seminario "Web 2.0 per la Statistica"Seminario "Web 2.0 per la Statistica"
Seminario "Web 2.0 per la Statistica"Daniele Frongia
 
Template forum pa call4ideas
Template forum pa call4ideasTemplate forum pa call4ideas
Template forum pa call4ideasLuca Zappi
 
Internet e social network - 2010
Internet e social network  - 2010Internet e social network  - 2010
Internet e social network - 2010simonemuzzolon
 
Web 2.0 e comunicazione enti locali
Web 2.0 e comunicazione enti localiWeb 2.0 e comunicazione enti locali
Web 2.0 e comunicazione enti localiNicola Rabbi
 
Tecnologia vs. cultura
Tecnologia vs. culturaTecnologia vs. cultura
Tecnologia vs. culturaaderobbio
 
Tecnologia versus cultura?
Tecnologia versus cultura?Tecnologia versus cultura?
Tecnologia versus cultura?Bonaria Biancu
 
DIGITAL READERS 3 intervento di Francesco Langella
DIGITAL READERS 3 intervento di Francesco LangellaDIGITAL READERS 3 intervento di Francesco Langella
DIGITAL READERS 3 intervento di Francesco Langellabibliotecadeiragazzi
 
Editoria digitale e conoscenza: gli ebook sulla rete
Editoria digitale e conoscenza: gli ebook sulla reteEditoria digitale e conoscenza: gli ebook sulla rete
Editoria digitale e conoscenza: gli ebook sulla reteMarco Giacomello
 

Similaire à La condivisione del web (20)

Web 2.0 e social media per comunicare l'archeologia - intro
Web 2.0 e social media per comunicare l'archeologia - introWeb 2.0 e social media per comunicare l'archeologia - intro
Web 2.0 e social media per comunicare l'archeologia - intro
 
Caratteristiche negative delle fonti
Caratteristiche negative delle fontiCaratteristiche negative delle fonti
Caratteristiche negative delle fonti
 
Partecipazione, attivismo, risorse e consumi culturali nel web 2.0
Partecipazione, attivismo, risorse e consumi culturali nel web 2.0Partecipazione, attivismo, risorse e consumi culturali nel web 2.0
Partecipazione, attivismo, risorse e consumi culturali nel web 2.0
 
Productive Publics / Transmedia Participation
Productive Publics / Transmedia ParticipationProductive Publics / Transmedia Participation
Productive Publics / Transmedia Participation
 
Paper Napoli Gentilini
Paper Napoli GentiliniPaper Napoli Gentilini
Paper Napoli Gentilini
 
Report Social Media Monitor
Report Social Media MonitorReport Social Media Monitor
Report Social Media Monitor
 
Comunicare nel web 2.0
Comunicare nel web 2.0Comunicare nel web 2.0
Comunicare nel web 2.0
 
Seminario "Web 2.0 per la Statistica"
Seminario "Web 2.0 per la Statistica"Seminario "Web 2.0 per la Statistica"
Seminario "Web 2.0 per la Statistica"
 
Template forum pa call4ideas
Template forum pa call4ideasTemplate forum pa call4ideas
Template forum pa call4ideas
 
Internet e social network - 2010
Internet e social network  - 2010Internet e social network  - 2010
Internet e social network - 2010
 
Lanfredini
LanfrediniLanfredini
Lanfredini
 
Web 2.0 e comunicazione enti locali
Web 2.0 e comunicazione enti localiWeb 2.0 e comunicazione enti locali
Web 2.0 e comunicazione enti locali
 
Tecnologia vs. cultura
Tecnologia vs. culturaTecnologia vs. cultura
Tecnologia vs. cultura
 
Tecnologia versus cultura?
Tecnologia versus cultura?Tecnologia versus cultura?
Tecnologia versus cultura?
 
Forum Pa Web2.0 2008
Forum Pa Web2.0 2008Forum Pa Web2.0 2008
Forum Pa Web2.0 2008
 
Le Parole Nuove
Le Parole NuoveLe Parole Nuove
Le Parole Nuove
 
Le Parole Nuove
Le Parole NuoveLe Parole Nuove
Le Parole Nuove
 
DIGITAL READERS 3 intervento di Francesco Langella
DIGITAL READERS 3 intervento di Francesco LangellaDIGITAL READERS 3 intervento di Francesco Langella
DIGITAL READERS 3 intervento di Francesco Langella
 
Editoria digitale e conoscenza: gli ebook sulla rete
Editoria digitale e conoscenza: gli ebook sulla reteEditoria digitale e conoscenza: gli ebook sulla rete
Editoria digitale e conoscenza: gli ebook sulla rete
 
Fonti informative digitali
Fonti informative digitaliFonti informative digitali
Fonti informative digitali
 

La condivisione del web

  • 1. LA CONDIVISIONE DEL WEB Aspetti comunicativi, sociali e giuridici Giuseppina Brandonisio 10
  • 2. La Condivisione del web 2 Giuseppina Brandonisio © 2010 La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 3. La Condivisione del web 3 Giuseppina Brandonisio © 2010 Sommario Web 2_0: la condivisione della conoscenza ................................. 5 L'accessibilità di rete e le fonti testuali ...................................... 11 User Generated Content ............................................................ 19 Prassi comunicative del web e copyright ................................... 23 I Creative Commons .................................................................. 32 Estetica del "sampler" ................................................................ 39 BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA ................................................ 42 La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 4. La Condivisione del web 4 Giuseppina Brandonisio © 2010 La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 5. La Condivisione del web 5 Giuseppina Brandonisio © 2010 1 Web 2_0: la condivisione della conoscenza Dal "mondo analogico" a quello "digitale", la storia della diffusione delle idee e della conoscenza è da sempre legata a delle forme di mediazione che vanno dalla trasmissione orale, alla scrittura e alla sua evoluzione tecnologica (quest’ultima rappresentata dall’invenzione della stampa che ha dato l’impulso decisivo alla nascita dell’editoria moderna), fino a Internet, che ha rivoluzionato in maniera La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 6. La Condivisione del web 6 Giuseppina Brandonisio © 2010 epocale non solo le modalità di produzione e di accesso al sapere ma anche l’uso e la comunicazione che ruota attorno ad esso. La validazione del sapere - in rapporto al prestigio dell’autore, al suo contributo culturalmente innovativo per la conoscenza - nei secoli, è rimasta invece legata ai meccanismi economici e alle politiche di produzione (dei libri, principalmente) che hanno caratterizzato le diverse epoche: dal mecenatismo - che favorì la diffusione del sapere tecnico, scientifico e artistico soprattutto in era pre- gutemberghiana - alla nascita e allo sviluppo dell’industria editoriale, il riconoscimento dell’autorialit{ è stato l’elemento cardine intorno al quale ha ruotato tanto il principio dell’autorevolezza (e del valore economico legato alla paternit{ dell’opera) quanto il lavoro di ricerca e di attribuzione da parte dei filologi che ci restituiscono il nostro passato attraverso un attento studio dei testi chirografici. Invece il web è l’autentico luogo di scambio, della pluriappartenenza e della nuova stratificazione e definizione del “letterario” in cui circolano non solo informazioni codificate, ma anche nuove rappresentazioni di una più ampia e complessiva riconfigurazione culturale e testuale la quale possiede direttamente molti strumenti La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 7. La Condivisione del web 7 Giuseppina Brandonisio © 2010 che permettono la realizzazione e l’incremento della conoscenza in termini di espansione, accessibilità, reperibilit{ e interattivit{. L’intervento sul testo, potenzialmente collettivo e non limitato alla passività dell’interpretazione, alla trascrizione, o al “contratto di lettura” di echiana memoria, ne trasforma anche la fisionomia, rendendolo allora un oggetto molto più condivisibile che in passato: non più statico (come è invece nella fissazione a stampa) e, soprattutto, manipolabile e ampliabile secondo l’uso e le esigenze espressive, interpretative e conoscitive di ogni fruitore/utilizzatore. Ciò è possibile almeno finché la disponibilità sulla Rete di software, applicazioni, dispositivi, competenze tecniche e regolamentazioni giuridiche (sul diritto di copyright) lo consentano, e tra l'altro, in un ambiente (quello del Web, appunto) in cui l'autorevolezza autoriale (ma spesso anche l'attendibilità dell'informazione), cede il passo a una forma più o meno ampia di "democratizzazione" dei contenuti. Tutto ciò non può che ridefinire anche il concetto di “autore" che diviene, in un certo qual modo, collettivo. La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 8. La Condivisione del web 8 Giuseppina Brandonisio © 2010 Parallelamente, in una tale configurazione, è proprio la Rete che progressivamente va sempre più assumendo le caratteristiche ideali per la ricerca scientifica, grazie soprattutto al peer review, all’enorme capacit{ d’archivio dei database, alle diverse possibilit{ di interrogare i testi attraverso i software più adatti allo scopo e ai costi di utilizzo che ci si sforza di rendere sempre più modesti. In tutto questo, il web 2.0 è l'assoluto protagonista, sia per quanto riguarda la sua funzione di "serbatoio" di contenuti, sia per quanto concerne la manipolabilità (grazie ai linguaggi di marcatura, ormai standardizzati e universalmente usati, come l'XML e l'HTML); che diventa perciò possibile. La trasmissione e la diffusione di testi attraverso la Rete (qui intesa nell'accezione di canale di comunicazione) è alla base dell'interoperabilità del web 2.0. Lo stesso discorso vale per altri tipi di produzione testuale (non strettamente scientifici), come per esempio i libri (di saggistica, narrativa), spesso reperibili proprio attraverso la Rete, quando per esempio, nell'editoria La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 9. La Condivisione del web 9 Giuseppina Brandonisio © 2010 "fisica", sono già stati resi indisponibili, perché messi fuori catalogo: sul web diventano in molti casi accessibili (salvo alcuni limiti di cui si dirà più avanti), consultabili e scaricabili attraverso download gratuiti (dai portali, siti web, blog, ecc), o a pagamento. E ciò perché nel web prevale la logica della circolazione dei contenuti rispetto a quella dei formati ai quali i testi, nell'editoria tradizionale, sono ancorati. Ma nell'ambiente-web non tutto è sempre positivo per i contenuti che vi circolano, perché la minaccia della pirateria e della censura - i due nemici storici della libera circolazione dei testi - già da tempo, vi si è trasferita assumendo nuove forme e alimentando spesso lotte di principio, anche esasperate, che oppongono i difensori dei meccanismi tradizionali della produzione a editoriale che coloro vedono nell’ambiente digitale la possibilit{ di liberarsi da molti La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 10. La Condivisione del web 10 Giuseppina Brandonisio © 2010 vincoli, legati soprattutto all’accessibilit{ e ai costi dei supporti materiali, e quindi un fattore di libertà e di convenienza. La possibilità di diffusione in rete dei contenuti testuali oggi ha messo in evidenza il problema collegandolo proprio alla gestione economica, alla circolazione e alle modalità di accesso dei contenuti, alla qualità e ai meccanismi di attribuzione di ogni forma di testo pubblicabile. Oltre il dibattito ideologico, le possibilità concrete di utilizzo, memorizzazione, organizzazione e salvaguardia in rete sono state affidate a diverse forme di gestione delle licenze e del copyright che riguardano sia i contenuti testuali digitali, sia le applicazioni necessarie per crearli, fruirli e reperirli. Queste forme di regolamentazione, com’è noto da tempo ai navigatori abituali, da un punto di vista economico si possono suddividere in due macrocategorie corrispondenti a: - contenuti e applicazioni ad uso gratuito (" free" e "open source") - files sottoposti a regime di copyright e gestiti dai software proprietari La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 11. La Condivisione del web 11 Giuseppina Brandonisio © 2010 2 L'accessibilità di rete e le fonti testuali I testi sono il cuore del web: dai semplici "stati" trasmessi su Facebook, all'instant messagging di twitter, a quelli più complessi ed elaborati di blog, siti e portali. Internet è lo strumento che, permettendone la diffusione, mette in moto i meccanismi di comunicazione e di scambio delle informazioni. L'upload di testi (semplici o multimediali che siano), è possibile grazie ai Content Management System (CMS) e alle interfacce "user friendly", utilizzate anche dalle piattaforme che permettono la comunicazione dei social network. Ma i limiti di gestione (e quindi anche all'accessibilità ai contenuti) non sono rari, e sono quasi sempre legati al problema di software chiusi La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 12. La Condivisione del web 12 Giuseppina Brandonisio © 2010 o proprietari: ci si riferisce soprattutto ai casi di pagine web elaborate e complesse. Se è vero che non tutto ciò che circola nel web possa essere "libero" (senza rispettare i diritti d'autore) e "valido" (come in quei casi estremi in cui, attraverso lo strumento di comunicazione di cui si dispone, si commettano crimini e abusi che ledono gli altrui diritti e libertà fondamentali), è vero anche, che su un piano puramente tecnico, i limiti all'accessibilità, alla trasportabilità e alla manipolazione dei contenuti dipendono dalle differenze dei formati che rendono spesso impossibile leggere i documenti, magari utilizzando gli RSS. Quindi si può affermare che le forme di accessibilità ai contenuti dipendono dalle caratteristiche e dal formato dei file, dalla compatibilità fra hardware e software e dal tipo di licenza di gestione del copyright da cui sono coperti. I formati più diffusi che permettono la creazione e l’utilizzazione di testi in edizione elettronica possono essere schematicamente elencati in quattro tipi: 1) Immagine digitale del documento: utilizzato soprattutto per documenti originali da conservare "integri" :sono i preferiti dagli archivi museali perché permettono la digitalizzazione dei manoscritti antichi, ma si usano moltissimo anche per la diffusione in Rete di libri e La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 13. La Condivisione del web 13 Giuseppina Brandonisio © 2010 opuscoli moderni. Questo formato non si può manipolare e rielaborare. Si tratta infatti di una foto del documento ed è utile per la semplice lettura e per salvaguardare i testi fisici dal deterioramento del tempo e dal continuo utilizzo. In linea di principio, con questa tecnica, i testi sono archiviati e resi disponibili per la consultazione, ma in molti casi - per tornare al nostro esempio iniziale delle biblioteche digitali - soprattutto in Italia, non è possibile accedervi attraverso internet (magari, da casa), nemmeno con permessi speciali riservati a particolari categorie di utenti (studiosi, ricercatori, ecc), perché questi documenti sono situati in spazi digitali chiusi (lan e extranet) e gestiti da software proprietari che comportano notevoli spese per i gestori: il fattore economico quindi è uno dei motivi che, secondo gli addetti ai lavori di enti culturali, ne impedisce l'implementazione. Tuttavia, anche le pubblicazioni dei contemporanei (delle comunità scientifiche e non), con questi sistemi di gestione, sono diffuse in rete totalmente (in es Googlebook, Scribd. com, ecc) o parzialmente (in pre-review, o in anteprima di lettura), e sono scaricabili (disponibilità del mercato permettendo) sia gratuitamente che attraverso alcune forme di pagamento. 2)File in .Pdf: è un formato molto comune e perciò adatto alla distribuzione del documento elettronico. Consente La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 14. La Condivisione del web 14 Giuseppina Brandonisio © 2010 anch’esso di conservare l’aspetto originale del documento indipendentemente dal file di lettura utilizzato. Il Pdf consente una parziale manipolazione del testo. 3) HTML (HyperText Markup Language), tradotto letteralmente vuol dire “linguaggio per la codifica degli ipertesti attraverso marcatori”, utilizzato per realizzare i documenti ipertestuali del World Wide Web, è composto da marcatori che forniscono le istruzioni su come visualizzare la pagina al browser che serve appunto per la lettura. Il formato, non sofisticato, è adatto alla rete perché è standardizzato. Permette i collegamenti ipertestuali (attraverso dei tags) e quindi la manipolazione e la ricerca all’interno del testo. 4) SGML/XML ( eXtensible Markup Language): creato dal comitato W3C (World Wide Web Consortium) guidato da Tim Berners Lee (l'inventore dell'HTML ), è uno standard di descrizione dei documenti. Permette di creare dei “sotto-linguaggi” (come l’HTML). Ogni documento XML è anche un documento SGML, dal quale deriva. Consente la creazione di archivi testuali ma è necessario utilizzare un software aggiuntivo per la ricerca dei dati. Nell'area della multimedialit{, dell’elaborazione e dell’ analisi del contenuto informatica, le biblioteche digitali dovrebbero invece costituire quello che gli studiosi (si La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 15. La Condivisione del web 15 Giuseppina Brandonisio © 2010 citaFabio Ciotti) definiscono come “sistema di biblioteca digitale”: un sistema strutturale e organizzativo costituito da cinque principali sottoinsiemi, corrispondenti a cinque diversi servizi integrati e soprattutto utilizzabili contemporaneamente: 1) sistema di archiviazione dei documenti ;2) sistema di attribuzione gestione e ricerca dei metadati; 3) sistema di distribuzione remota dei documenti; 4) sistema di consultazione on-line dei documenti; 5) sistemi di ricerca avanzati su contenuto dei documenti Tali servizi-sistemi faticano ad essere pienamente efficienti e disponibili ovunque e, nonostante le numerose e felici eccezioni presenti sul territorio nazionale, in molti casi, sono ancora pura teoria, a causa, non solo dei problemi a cui si accennava sopra, ma anche per le carenze strutturali legate alla scarsa diffusione dei servizi di connessione (la banda larga) e del problema, molto più generale, che riguarda gli utilizzi del wi-fi. Alla luce di ciò, spesso si innescano dei meccanismi perversi che portano all’accesso esclusivo (riservato solo al personale impiegato in una determinata area, per esempio istituzionale o dell’archivio della biblioteca, o reso possibile soltanto a particolari categorie di utenti muniti di permessi, ecc. ), ossia: a rendere questi testi praticamente invisibili sul web. La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 16. La Condivisione del web 16 Giuseppina Brandonisio © 2010 A dominare l'editoria digitale è un pregiudizio o forse una paura che proviene dal "mondo analogico" : autori ed editori tradizionalisti vedono nel web una minaccia perché lo considerano uno strumento che rende possibile il "furto" della proprietà intellettuale. Questo è un problema che non riguarda solo il nostro Paese: basta dare uno sguardo ai continui contenziosi che nascono fra Youtube e proprietari del copyright su parte del materiale che viene caricato sul sito dagli utenti, oppure alla "guerra" tra motori di ricerca o portali (Google, Yahoo) per la visibilità di contenuti altrui, spesso prelevati automaticamente da giornali on line che ne vietano la riproduzione. Certamente, tutto ciò a poco ha che vedere con la logica di condivisione del web 2.0 fra gli utenti comuni e fra chi vuole solo accedere a fonti di conoscenza, senza volerle sfruttare economicamente per un proprio tornaconto personale. Per questi motivi, a vantaggio della condivisione di pagine web, sono stati applicati l' open source e licenze gratuite di utilizzo, come le Creative Commons. Internet di fatto potrebbe garantire la totale accessibilità alle fonti disponibili, ma poiché rimette in discussione il meccanismo tradizionale di produzione e di proprietà, va a scontrarsi con quelle barriere di natura economico- giuridica e soprattutto culturale che vedono nella libera La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 17. La Condivisione del web 17 Giuseppina Brandonisio © 2010 circolazione delle idee un limite per quel ritorno economico garantito dallo sfruttamento commerciale di ogni copia venduta. Inoltre, va detto, i testi pubblicati direttamente sul web, in Italia, perdono lo statuto scientifico e non hanno quindi la stessa dignità di quelli cartacei, a meno che non siano legittimati attraverso una casa editrice. Tutto ciò, trasferito nella globalità del web crea una sorta di contraddizione tra la necessità di produrre, promuovere e diffondere la conoscenza liberamente e i mezzi e le possibilità gestionali che si hanno a disposizione. La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 18. La Condivisione del web 18 Giuseppina Brandonisio © 2010 La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 19. La Condivisione del web 19 Giuseppina Brandonisio © 2010 3 User Generated Content UGC (User Generated Content) è la sigla inglese con la quale si identificano i contenuti della Rete, generati direttamente dagli utenti comuni, distinguendoli da quelli La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 20. La Condivisione del web 20 Giuseppina Brandonisio © 2010 di aziende, siti professionali o organi di informazione giornalistica on line. Lo UGC nasce praticamente col web 2'0 e la sua interattività, ma il 2005 può essere considerato come l'anno in cui questa pratica viene per così dire, consolidata e soprattutto "ufficializzata", grazie alla BBC che, intuendo il potenziale informativo dei contenuti amatoriali, istituisce uno staff di giornalisti col compito di selezionare il materiale inviato alla redazione dai lettori e da destinare alla pubblicazione nella sezione delle news interattive. Oltre la definizione, lo Users Generated Content ha rappresentato una svolta importante per le pratiche comunicative del web 2.0, dato che la diffusione di massa di hardware e software di facile utilizzo e dal basso costo ha portato ad una vera e propria "democratizzazione" dell'accesso, della fruizione e della manipolazione dei contenuti di Rete attraverso prassi di condivisione libera e gratuita (basate, per esempio, soprattutto sull'open source), nonché alla nascita dei cosiddetti social media. Il cuore dello UGC sono i social networks, le communities, i "Virtual life", piattaforme che permettono la condivisione di foto (flickr), video (Youtube, Google, e altri),o di pensieri, opinioni e contenuti conoscitivi (dai blog ai "Knowledge") Il web 2.0 è dunque l'ambiente in cui si sono sviluppati siti, portali e applicazioni che permettono agli utenti della rete di avere il controllo sulla gestione dei contenuti, garantendo al contempo, il diritto agli scambi comunicativi, La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 21. La Condivisione del web 21 Giuseppina Brandonisio © 2010 alla circolazione della conoscenza e alla libera espressione. I contenuti generati dagli utenti prevedono uno sforzo creativo che varia in base al grado di originalità del materiale immesso nel web: foto, video, blog, podcast, siti e pagine wiki rientrano sotto la definizione di UGC, mentre contenuti preesistenti, non "nuovi", nè manipolati o semplicemente "copia-incollati" o trasposti da una pagina all'altra del web, non rientrano in questa categoria. Un'altra fondamentale caratteristica che distingue i contenuti amatoriali da quelli professionali è la gratuità: la creazione di UGC infatti, avviene di solito lontano dalle routine produttive professionali e non ha una valenza economica o commerciale. Anche l'accesso a questi contenuti è solitamente libero o comunque gestito e controllato dagli utenti stessi: un esempio eclatante di ciò è rappresentato dal blog personale in cui il titolare dello spazio (blogmaster, con le stesse funzione dell'"Administrator"), attraverso varie opzioni che ha a sua disposizione, può destinare il suo blog alla lettura pubblica o privata (in questo caso, selezionando i propri utenti). Gli UGC, per semplificare,si possono suddividere in 2 macrocategorie: nella prima possiamo inserire quelli destinati all'intrattenimento, nella seconda, possiamo includere quelli destinati alla diffusione di informazione. La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 22. La Condivisione del web 22 Giuseppina Brandonisio © 2010 La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 23. La Condivisione del web 23 Giuseppina Brandonisio © 2010 4 Prassi comunicative del web e copyright Condivisione sì ma... occhio alla legge! La natura del web ha messo in luce i limiti che il “diritto d’autore” (di pubblicazione, riproduzione,diffusione e riconoscimento della “paternit{” dell’opera creata) e di “copyright” (inteso come il diritto allo sfruttamento commerciale, legato alla vendita di ogni singola copia di un prodotto intellettuale riprodotto suun qualsiasi supporto) incontrano a causa delle differenze tra gli ordinamenti giuridici interni ai singoli Stati del mondo. La questione dei diritti di proprietà intellettuale è uno dei piccoli, grandi problemi quotidiani che sembra in molti casi ostacolare, suo malgrado, lo scambio di informazioni in Internet. Il web, per sua natura, non ha confini, né questi potrebbero essere concepiti come quelli giuridici (che sono invece geo- politici): e le contraddizioni tra la possibilità di utilizzo della Rete il rispetto delle norme sono oggi tantissime, se non altro per il ritardo e la complessità della materia da regolamentare. Certamente il percorso della La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 24. La Condivisione del web 24 Giuseppina Brandonisio © 2010 globalizzazione e l'esperienza del mondo reale, ogni giorno, ci mostrano che esiste la volontà di gestire questi confini, nel bene e nel male, e modellare così le odierne possibilità delle comunicazioni di massa: il "villaggio globale" di McLuhan, insomma, abbandonate le sue formulazioni utopistiche e avveniristiche, si è calato nella realtà quotidiana delle comunicazioni digitali - a corta e a lunga distanza - è perciò ha bisogno tanto di crescere quanto di migliorare ancora. Il tema è certamente vasto, anche in termini dimensionali, visto che riguarda l'interazione delle persone di tutto il mondo (o almeno di quelle che sono state già raggiunte dalle nuove tecnologie) e non si può affrontare in questa sede, dato che esso riguarda una serie di problematiche attualmente dibattute dagli esperti di tutte le discipline scientifiche che ne sono coinvolte (politica, economia, sociologia, diritto, psicologia, antropologia, etc). Ma, almeno nel nostro "piccolo", di italiani, possiamo far riferimento ad una serie di parametri giuridici nazionali e anche a quelli che ci connettono già da tempo ad un "villaggio" che va oltre i confini del nostro Paese: l’UE, oltre alle norme specifiche che regolarizzano le comunicazioni elettroniche, con la direttiva“sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella societàdell'informazione” La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 25. La Condivisione del web 25 Giuseppina Brandonisio © 2010 (2001/29/CE), ribadisce che la proprietà intellettuale va salvaguardata e sostenuta, sia sul piano economico che materiale e morale e ricorda che essa è alla base dello sviluppo sociale, culturale, economico,scientifico. Ma la possibilità di diffondere in rete i contenuti testuali e/o multimediali (su piattaforme come Youtube, google, blog e altri spazi della Rete) fa emergere il problema, collegandolo alla gestione legale del mercato di nuovi prodotti e servizi, ai meccanismi di attribuzione e di condivisione di ogni forma di prodotto intellettuale e alle difficoltà relative al bilanciamento dei diritti di tutti i soggetti coinvolti. Comunque - va precisato - sul piano economico, l'upload dei video su youtube, il file sharing di mp3 e il peer to peer non impediscono ai proprietari dei diritti d'autore su queste opere di venderle comunque: infatti non è stata ancora ufficialmente dimostrata una relazione diretta tra lo scambio del file di un' opera e la sua mancata vendita nel mercato tradizionale. Piuttosto si crede che chi ricorra a procurarsi materiale "pirata", sia un utente che non abbia l'intenzione o la possibilità economica di comprare quella stessa opera incorporata nel suo supporto. Attualmente, molte norme sono già applicate per dipanare la spinosa questione, e molte altre si stanno creando a posta per La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 26. La Condivisione del web 26 Giuseppina Brandonisio © 2010 colmare i vuoti legislativi del presente. Ma la paura di autori e editori, che la diffusione libera e gratuita possa generare perdite economiche o peggio, che altri soggetti, intendano ricavare dei vantaggi economici su oggetti intellettuali che non gli appartengono (e che la legge sul copyright comunque persegue), porta spesso a delle rimozioni di quei contenuti creativi assemblati con alcune parti di opere coperte dal diritto d'autore e che, a vario titolo, rappresentano una fonte di espressione e d'informazione, un arricchimento delle conoscenze personali e di gruppo che, in tal modo, vengono di fatto impediti - essendo nati da comportamenti involontariamente criminosi - lasciando spesso gli internauti comuni a dibattersi tra gli estremi del libertinaggio e della censura. Infatti, nella concezione più tradizionale del diritto di copyright, basato sul concetto di “propriet{”, Internet appare come un nuovo canale distributivo e contemporaneamente come un potenziale rischio economico derivabile dal trasferimento in digitale di contenuti che, in alternativa si prevede di diffondere, vendere, e garantire, in quanto opere intellettuali incorporate in oggetti fisici. La tutela giuridica autoriale, nata nel Settecento in Francia e in seguito trasformata in La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 27. La Condivisione del web 27 Giuseppina Brandonisio © 2010 "tutela dell'impresa culturale", fino a tutto il Novecento, è stata di carattere materiale: finché l'opera è incorporata in un oggetto fisico, il diritto esclusivo dell'autore (di pubblicare, distribuire, farsi remunerare per il proprio lavoro) si applica al supporto materiale che la contiene: cioè alla singola copia di un prodotto. La limitatezza fisica dell'oggetto (un libro, un CD, etc.) può quindi determinarne la proprietà. E l'acquisto della copia, "esaurisce" i diritti dell'autore: ciò vuol dire che una persona, una volta che ha acquistato il supporto tecnologico contenente quel prodotto, può disporne per sé in base all'acquisto del proprio "diritto di godimento". Ma la digitalizzazione e la smaterializzazione dei formati, hanno rimesso in discussione tale principio e rendono difficile risolvere il problema di scegliere se far prevalere il diritto esclusivo dell'autore - di diffondere la propria opera - oppure quello degli altri soggetti - di far circolare una parte di questi contenuti, anche quelli gia acquistati - nella Rete, e lasciare quindi che l'autore si giovi, oltre che della visibilità che la sua opera riceve attraverso il web, anche dei vantaggi economici riservati lui e provenienti, però, solo dal mercato del "mondo materiale". Un pensiero tradizionale, ma ancora dominante, è quello che sostiene che se qualcosa circola liberamente e gratuitamente in Internet, La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 28. La Condivisione del web 28 Giuseppina Brandonisio © 2010 poi, alla fine, non venda. A ciò va aggiunta una considerazione sugli utenti consapevoli delle potenzialità del mezzo, che spesso vorrebbero acquistare legalmente in formato digitale quel materiale coperto da copyright (per esempio gli e-book) ma che non riescono a reperirlo perché l' incompatibilità tecnologica e giuridica in molti casi purtroppo ancora non lo consente.In tal modo, le abitudini comuni del web contraddicono “gli usi consentiti dell’opera dell’ingegno”. Oggi, molti esperti di new media sostengono che la pirateria è un male che non passerà ma che cesserà di essere una preoccupazione per gli autori se la fruizione di contenuti protetti in "modalità pirata" diventerà economicamente più dispendiosa dell'acquisto regolare: attualmente, è molto più semplice ed economico procurarsi software che riescono a sabotare i DRM che far rispettare i diritti di proprietà attraverso i dispositivi di protezione, come i software che controllano la tracciabilità del prodotto sulla Rete o che ne impediscono la duplicazione attraverso la crittografia . Ebbene, per gli addetti ai lavori che hanno una visione meno preoccupata ma più "integrata" della situazione, come Gino Roncaglia, non si dovrebbe trattare la Rete come un territorio al quale imporre dei dazi, ma utilizzarla La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 29. La Condivisione del web 29 Giuseppina Brandonisio © 2010 per favorire lo sviluppo di un mercato del digitale che faciliti i comportamenti virtuosi, rendendo i contenuti più disponibili (in termini di presenza e di lettura attraverso le applicazioni soprattutto) di quanto lo siano oggi: più adatti - e magari differenziati e arricchiti grazie ai formati multimediali - rispetto a quelli venduti su carta o su dispositivi di memoria fisica; più convenienti - sulla base del fatto che, risparmiando alcuni passaggi intermedi nella distribuzione, sulle spese di magazzino e sul materiale - a questi prodotti possa essere applicato anche un prezzo inferiore. I tune, con l'editoria musicale, ha già dato l'esempio (coi suoi brani acquistabili in download a 99 cent.) e ha tracciato la strada. Ma le trasformazioni sono lente e complesse e occorre del tempo prima di riuscire a raggiungere un livello che rasenti la perfezione anche nella giovanissima editoria digitale. E la perfezione consisterebbe nel rendere più conveniente l'acquisto che il "furto". Per rendere un prodotto digitale acquistabile, occorre renderlo fruibile anche liberandolo dalle barriere tecnologiche imposte dalle case produttrici di software e dispositivi di lettura e, secondariamente, anche da quelle giurisdizionali che, con le loro differenze tra Paese e Paese, ne inficiano sia il consumo che l'acquisto. Invece, oggi, paradossalmente è più facile reperire contenuti pirata, è La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 30. La Condivisione del web 30 Giuseppina Brandonisio © 2010 più comodo e conveniente farne uso, anche quando, da acquirenti, si vorrebbe essere in buona fede. All'interno di diverse visioni del web, nasce dunque la necessità di conciliare i diritti d'autore e all'informazione con le esigenze pratiche degli utenti. Ma c'è anche il bisogno e, insieme, il diritto di esprimersi attraverso i prodotti della propria cultura, senza neppure sospettare che, condividendo una poesia con gli amici di Facebook o inserendo una canzone a fare da colonna sonora al proprio video su Youtube, si possa in qualche modo, ledere il diritto di un'altra persona e provocargli un danno economico. La gestione dei contenuti incontra in Rete molteplici problemi anche a causa della velocità, della diffusione e della pervasività delle dinamiche comunicative: in una logica di scambio e di libera circolazione gratuita (parliamo del copyleft), i Creative Commons sono un utile strumento per la gestione e la protezione del diritto d'autore, perché definiscono in modo chiaro e semplice i comportamenti possibili in relazione a quanto richiesto sia dalla legge che dalla vita di rete. La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 31. La Condivisione del web 31 Giuseppina Brandonisio © 2010 La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 32. La Condivisione del web 32 Giuseppina Brandonisio © 2010 5 I Creative Commons I “Creative Commons” nascono negli U.S.A., nel contesto di un dibattito che poi diventerà internazionale e orientato La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 33. La Condivisione del web 33 Giuseppina Brandonisio © 2010 alla libertà di circolazione delle informazioni. Tale denominazione identifica sia l’organizzazione no-profit che ha lo scopo di promuovere nuovi strumenti di gestione dei diritti d’autore (CC), sia le licenze libere (CCPL) nate per la sua salvaguardia, attraverso il copyleft. Fondato nel 2001 da un’ idea del prof. Lawrence Lessing - coadiuvato dal giurista James Boyle (della Duke Law School) e dall’informatico del MIT Hal Abelson -, l’ente si propone di redigere e standardizzare dei parametri contrattuali che indichino in modo specifico gli usi consentiti di opere intellettuali protette, sul web. A partire dal 2002, vengono elaborate diverse versioni di una licenza che prevede 4 condizioni d’uso funzionali alle prescrizioni statunitensi ma che, per la loro flessibilità e la loro gratuità, saranno adattate agli ordinamenti giuridici di diversi paesi. In Italia, la licenza e le condizioni vengono tradotte e rielaborate a partire dal 2003, all’Istituto di Elettronica e di Ingegneria dell’Informazione e delle Telecomunicazioni (IEIIT, organo del CNR), in collaborazione con un gruppo di giuristi, coordinati da Marco Ricolfi del dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Universit{ di Torino e con l’International Commons. Le prime bozze italiane delle licenze giungono nel 2004. Oggi siamo alla versione 2.5. Le CCPL sono licenze “libere” (non hanno una natura La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 34. La Condivisione del web 34 Giuseppina Brandonisio © 2010 economica) valevoli per alcuni “diritti riservati”, solitamente in esclusiva, al proprietario dell’opera dell’ingegno che, in questo modo, può consentire ad altri di utilizzare, diffondere e modificare il proprio prodotto intellettuale, impedendone contemporaneamente lo sfruttamento commerciale altrui. Le 4 clausole della licenza Creative Commons, contrassegnate da un simbolo grafico per essere comprese in maniera intuitiva, sono combinabili tra loro permettendo perciò 6 diverse modalità di trattamento dei contenuti multimediali. Ad esse sono associati dei metadati/XML che facilitano il trattamento automatico e la ricerca delle opere concesse. Nello specifico, si tratta di: una clausola di “Attribuzione” (è l'immagine con l'omino, che trasferisce a terzi il diritto di copiare, pubblicare, distribuire, modificare il contenuto dell’opera originale e di quelle derivate, obbligando però ad associare il nome dell’autore all’opera circolante); della condizione di “non commerciale”( la "s" barrata, che permette qualsiasi trattamento del contenuto e ne vieta lo sfruttamento commerciale); del contrassegno di “non opere derivate”(che stabilisce che la pubblicazione, la distribuzione e la diffusione dell’opera possono essere fatte su copie identiche); di “condividi allo stesso modo” (che prevede la La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 35. La Condivisione del web 35 Giuseppina Brandonisio © 2010 pubblicazione e la distribuzione dell’opera con una licenza identica a quella apposta sull’originale, impedendo quindi le eventuali trasformazioni). La licenza vale al livello mondiale, è gratuita, non esclusiva, di durata pari a quella del diritto dell’autore, il quale può revocarla in caso di violazioni, senza pregiudicare i diritti acquisiti da altri licenziatari legittimi collegati alla stessa opera. Infatti, Creative Commons è solo un intermediario per la concessione di una licenza tra autore e utilizzatori di un’opera, senza avere alcuna responsabilità legale ed economica nel contratto. Le restrizioni riguardano gli usi diversi da quelli autorizzati e l’obbligo di apporre il logo della licenza stessa oppure il suo URI (Uniform Resource Identifier) su ogni copia dell’opera concessa. Il licenziatario non può avanzare alcuna condizione sull’opera altrui, né concederla in sub licenza o pregiudicare diritti e condizioni dell’autore originario. La clausola Icommons stabilisce che a ogni opera licenziata, se usata in Italia, si affianca la legge sul diritto d’autore 633/41: la licenza può garantire una protezione alternativa all’intermediazione della SIAE ma non alla legge. La differenza tra la SIAE e la CCPL è sostanzialmente di natura economica: la Società La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 36. La Condivisione del web 36 Giuseppina Brandonisio © 2010 degli Autori e degli Editori tutela economicamente i soggetti che decidono di iscriversi e depositare le loro opere. La licenza Creative Commons si riferisce principalmente ai contenuti: protegge il diritto d’attribuzione all’autore e non limita la diffusione, le modificazioni o la varietà di formati dell’opera. Ma il tipico diritto di “propriet{” pretende che il prodotto intellettuale sia ogni volta definito, “finito” e catalogato in ogni sua versione, per poter essere venduto o comprato. E ciò vale anche per le opere digitali, inserite nei dispositivi fisici di memoria (CD, e-book) o scaricabili da siti e portali. Infatti, è ancora in corso il dibattito su un’applicabilit{ più efficace delle licenze “Creative Commons” rispetto alla legge sul diritto d’autore italiana e al nostro sistema editoriale tradizionale:2 ma esso fa parte di un problema inserito in un contesto più ampio che tocca anche le questioni cruciali della neutralità della rete, delle implicazioni sociali e culturali legate alla diffusione di determinati contenuti, agli approcci e ai comportamenti connessi all’utilizzo degli strumenti informatici (proprio allo scopo di promuovere la cultura, la comunicazione e la socialit{ e non di danneggiarle), al “digital divide”, e così via La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 37. La Condivisione del web 37 Giuseppina Brandonisio © 2010 La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 38. La Condivisione del web 38 Giuseppina Brandonisio © 2010 La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 39. La Condivisione del web 39 Giuseppina Brandonisio © 2010 6 L’estetica del "sampler" L' editore Castelvecchi, in un suo saggio dal titolo: Morte e resurrezione del diritto d'autore (inserito in "Letterature, biblioteche e ipertesti" e curato da F. Pellizzi per le ed. Carocci), parla dell'"estetica del sampling" come di un nuovo linguaggio, tipico dei giovani internauti (i cosiddetti "cyberkids") che ha forgiato una nuova cultura - quella tipica del web - e, insieme ad essa, un nuovo modo di sentire, oltre che una serie di prassi comunicative ed espressive basate sulla condivisione e il trattamento dei contenuti del web. Il termine "sampling" è mutuato dal linguaggio musicale dei rapper e dalle loro tecniche di campionamento (l'abitudine di estrarre parti di brani musicali già noti per assemblarli insieme e crearne degli altri), ma, nel caso del web 2.0, si riferisce a coloro che, con un termine riduttivo, potremmo definire dei "copia- incollatori". Ma il "sampler" (intendendo col termine l'individuo che campiona e non la macchina del campionatore) è anche molto di più di questo: è l'artefice di un radicale rovesciamento dell'ambiente creativo che La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 40. La Condivisione del web 40 Giuseppina Brandonisio © 2010 abbatte i confini tra autore/fruitore/manipolatore di un testo in ambiente digitale. I "cyberkids" altri non sono che gli appartenenti alla "google generation", utilizzano, innovano e contemporaneamente inventano qualcosa di nuovo partendo da materiali preesistenti. Sono anche coloro che tradiscono con un'ingenua naturalezza anche i diritti d'autore che tanto preoccupano i proprietari di opere originali, ma lo fanno per esprimere il proprio estro creativo e il bisogno di comunicare e condividere esperienze con i propri coetanei: senza aver intenzione (o forse neppure idea, in qualche caso) di violare la legge. Tendenzialmente, i cyberkids trovano un contenuto (audiovisivo, testuale, musicale, multimediale, ecc), se ne appropriano e lo manipolano attraverso il web, generando qualcosa di nuovo che - a prescindere dai diversi livelli di originalità che esso possa assumere poi - contiene messaggi individuali, esprime sentimenti e stati d'animo, fa conoscere le proprie opinioni, acquista le valenze dell'esperienza personale e condivisa. In sintesi: utilizzano e migliorano con la tecnologia ciò che la tecnologia stessa è in grado di mettere a loro disposizione. In questo modo, contribuiscono (talvolta neppure in maniera secondaria e involontaria) a creare nuovi spazi per la conoscenza. La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 41. La Condivisione del web 41 Giuseppina Brandonisio © 2010 L'estetica del sampling sarebbe quindi il nuovo motore trainante della cultura odierna e della vita di rete, poiché, quest'approccio creativo e utilitaristico ai contenuti è la concezione fondamentale sui cui si basano le dinamiche comunicative del web 2.0 e soprattutto lo UGC. La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 42. La Condivisione del web 42 Giuseppina Brandonisio © 2010 BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA  Alberto Castelvecchi, Morte e resurrezione del diritto d'autore, in letterature, biblioteche, ipertesti, F. Pellizzi (a cura di), Carocci editore, Roma, 2006.  M. Riva, per una comunità della formazione letteraria in “Letterature, biblioteche e ipertesti”, F. Pellizzi (a cura di), p.43.  Fabio Ciotti, Gino Roncaglia, Il mondo digitale, Laterza, Bari, 2000. La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 43. La Condivisione del web 43 Giuseppina Brandonisio © 2010 SITI: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_maggio_27/zuckerber g-facebook-privacy-manifesto_d2bb4b88-698f-11df-a901- 00144f02aabe.shtml www.youtube.com http://www.cnr.it/ http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft http://it.wikipedia.org/wiki/Uniform_Resource_Identifier http://www.scribd.com/doc/21283575/La-Diffusione-Del-Sapere http://www3.unibo.it/boll900/convegni/ciottiframe.html http://www.youtube.com/watch?v=lt3kT1HkpJk&feature=player_emb edded http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale http://it.wikipedia.org/wiki/Web_2.0 http://it.wikipedia.org/wiki/Early_adopter http://it.wikipedia.org/wiki/Villaggio_globale http://www.scribd.com/doc/31204119/I-Creative-Commons- Giuseppina-Brandonisio http://it.wikipedia.org/wiki/Content_management_system http://it.wikipedia.org/wiki/Software_proprietario http://it.wikipedia.org/wiki/Really_simple_syndication La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 44. La Condivisione del web 44 Giuseppina Brandonisio © 2010 http://it.wikipedia.org/wiki/Marshall_McLuhan http://www.claudio-corti.com/05/la-differenza-tra-web-1-web-2-e- web-3/ http://www.creativecommons.it/ http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft http://www.interlex.it/testi/l41_633.htm http://www.siae.it/ http://it.wikipedia.org/wiki/Neutralit%C3%A0_della_Rete http://it.wikipedia.org/wiki/Digital_divide http://it.wikipedia.org/wiki/O http://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Eco http://www.myspaceeditor.it http://www.trovareillavorochepiace.it/ricerca%20informativa/networking.htm http://twitta.it/blog/followers-e-following http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=446&ID_sezione =&sezione= http://psicocafe.blogosfere.it/2008/09/facebook-il-rovescio-oscuro-della-medaglia.html http://blog.libero.it/notiziepsicologo/5807378.html http://www.adnkronos.com/IGN/News/CyberNews/Usa-Facebook-al-lavoro-per-semplificare-impostazioni- privacy_450510274.html http://it.wikipedia.org/wiki/Tim_Berners-Lee http://twitter.com/castelvecchi http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Inglese/Italiano/parola/sampling.aspx?idD=3&Query=sampling La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.
  • 45. La Condivisione del web 45 Giuseppina Brandonisio © 2010 http://www.jisc.ac.uk/news/stories/2008/01/googlegen.aspx http://it.wikipedia.org/wiki/Social_media http://it.wikipedia.org/wiki/Knowledge_management http://it.wikipedia.org/wiki/Blog http://it.wikipedia.org/wiki/World_Wide_Web http://www.facebook.com/ http://www.myspace.com/ http://it.wikipedia.org/wiki/Revisione_paritaria http://it.wikipedia.org/wiki/Open_source http://it.wikipedia.org/wiki/Software_proprietario http://www.interlex.it/testi/01_29ce.htm http://it.wikipedia.org/wiki/Digital_rights_management http://www.magna-carta.it/content/quali-sono-diritti-da-tutelare-nel-mondo-digitale-1 http://www.ibs.it/code/9788842092995/roncaglia-gino/quarta-rivoluzione-sei.html La condivisione del web by Giuseppina Brandonisio is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.