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PATOLOGIE GASTROINTESTINALI: COME SCEGLIERE IL
                           CONTRACCETTIVO APPROPRIATO

                                                   Alessandra Graziottin
                          Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
                                dell'Ospedale San Raffaele Resnati di Milano




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•        Sindrome dell’intestino irritabile
   •        Colite ulcerosa
   •        Malattia di Crohn
   •        Sessualità nelle patologie infiammatorie croniche intestinali
   •        Il ruolo del ginecologo
   •        Contraccezione nelle patologie infiammatorie croniche intestinali
   •        I vantaggi della via transdermica




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Sindrome dell’intestino irritabile




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Sindrome dell’intestino irritabile
                                                                            Non sono ancora chiare le cause di
      Cos'è?                                                                questa disfunzione, ma sono in gioco
                                                                            diversi meccanismi che dipendono dai
      La sindrome dell'intestino irritabile è il                            rapporti tra cervello e intestino.
      disordine più frequente dell'apparato
                                                                            L'intestino reagisce in maniera esagerata
      digerente.
                                                                            di fronte alle emozioni, ai traumi, allo
                                                                            stress, ma anche di fronte a stimoli
      È un disordine della funzione intestinale
                                                                            ordinari, per esempio il pasto.
      caratterizzato da:
      ●andamento persistente o ricorrente                                   L’effetto di questa risposta si traduce in
      ●dolore o fastidio addominale e gonfiore, con                         movimenti disordinati o in un’alterata
                                                                            sensibilità intestinale.
      irregolarità nella defecazione (diarrea e
      stitichezza).
      Nonostante i sintomi molto fastidiosi, il
      disturbo non influenza la prognosi
      relativamente alla sopravvivenza.
      (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive
      Diseases Information Clearinghouse).


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Sindrome dell’intestino irritabile

      Dati epidemiologici

      La sindrome dell'intestino irritabile è una condizione estremamente diffusa, soprattutto
      nei paesi sviluppati: ne sarebbe affetto il 15% della popolazione.


      La maggior parte delle persone affette dal disturbo:

      ●È giovane: nel 50% dei casi il disturbo esordisce in genere prima dei 35 anni.
      ●È di sesso femminile: le donne che presentano il disturbo sono il doppio degli uomini.
      ●Presenta casi di sindrome dell'intestino irritabile in famiglia.

      (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse).




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La popolazione femminile in età fertile
                                                                     al 31 dicembre 2008
                                                         Età                   Popolazione femminile
   Sono 14.000.000 le donne in età fertile
   residenti in Italia.                                  15/19                   1.447.857

                                                         20/24                   1.531.286
   Quante sono coloro che potrebbero
   essere interessate da questo disturbo?                25/29                   1.772.248

                                                         30/34                   2.165.816
   Sindrome dell’intestino irritabile: circa
   2.100.000                                             35/39                   2.392.744

                                                         40/44                   2.468.242

                                                         45/49                   2.226.398

                                                         TOTALE                14.004.591




   Il colloquio con la paziente dovrebbe includere
   domande che indaghino la presenza di sintomi
   gastrointestinali che possono suggerire la
   presenza di sindrome dell’intestino irritabile.                   (Istat, 2009)


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Sindrome dell’intestino irritabile

      Sintomi
      I sintomi sono variabili e si presentano diversamente associati tra loro.

      Quelli più frequenti sono:
      ●dolore o fastidio alla pancia                                                 In alcuni casi i sintomi sono lievi
                                                                                     e occasionali, di conseguenza
      ●senso di gonfiore
                                                                                     quasi la metà dei pazienti non
      ●abbondante emissione di gas (flatulenza)                                      sente la necessità di rivolgersi al
      ●diarrea o stitichezza (talvolta alternate tra loro)                           medico.
      ●presenza di muco nelle feci
                                                                                     In altri casi, possono interferire
      Spesso si trovano associati a:                                                 con il lavoro, i rapporti familiari
      •cattiva digestione                                                            e sociali peggiorando la qualità
      •mal di testa                                                                  della vita.
      •mal di schiena
      •disturbi ginecologici
      •problemi nervosi (ansia, depressione o ipocondria).

      (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse).
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Sindrome dell’intestino irritabile

      Psiche e pancia
   La lettura psicosomatica della sindrome
   dell’intestino irritabile come equivalente somatico di
   un’istanza psicologica tipo lo stress o l’ansia si sta via
   via spostando verso una lettura più biologicamente
   orientata.

   Parallelamente, ci sono evidenze scientifiche a
   supporto di un legame più stretto tra emozioni
   negative, come depressione ed ansia, e stati
   infiammatori del sistema gastrointestinale, che si
   esprimono attraverso l’iperattivazione del sistema di
   rilascio della corticotropina.

   (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases
   Information Clearinghouse).


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Sindrome dell’intestino irritabile
      Fisiopatologia – Ruolo dei fattori biologici

      Negli ultimi anni, importanti sforzi sono stati compiuti dai ricercatori di tutto il mondo
      per comprendere meglio la genesi dei sintomi e la fisiopatologia di questa sindrome.

      Studi recenti hanno permesso di identificare diversi meccanismi cellulari e molecolari
      alla base di questa sindrome:

               •    polimorfismi genetici
               •    alterazioni dei neurotrasmettitori gastrointestinali
               •    alterazioni della flora batterica intestinale
               •    alterazioni della permeabilità intestinale
               •    alterazioni e del sistema immunitario di mucosa




      (Barbara et, 2009;58:1571-5)

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Sindrome dell’intestino irritabile
      Fisiopatologia – possibile ruolo dei mastociti

      •Le cellule immunitarie, ed in particolare i mastociti, sono presenti in maggior numero
      soprattutto nei pazienti di sesso femminile rispetto ai soggetti sani.

      •Tali cellule sono inoltre maggiormente attivate e situate a stretto contatto con le
      terminazioni nervose intestinali.

      •Questo stretto rapporto spaziale fa sì che le sostanze biologiche rilasciate dai mastociti
      comunichino più facilmente con le fibre nervose della mucosa intestinale, causando
      alterazioni dell’evacuazione e dolore addominale.

      •E’ stata dimostrata, inoltre, una chiara correlazione fra il numero dei mastociti vicini
      alle fibre nervose ed il dolore addominale riferito dai pazienti.

      •Le cause di questa lieve attivazione immunitaria della mucosa possono essere
      molteplici. Ad esempio, pregressi episodi di gastroenterite infettiva, alterazioni degli
      ormoni sessuali, allergie o intolleranze alimentari talvolta misconosciute.
      (Barbara et al., Gastroenterology 2004;126:693-702)
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Sindrome dell’intestino irritabile
                                                                            L’ipnosi, se condotta da personale
      Trattamento                                                           esperto, può essere molto efficace
                                                                            per controllare il dolore e il gonfiore
      Eliminare i cibi cui la paziente sia allergica o
                                                                            addominale.
      intollerante è il primo passo ineludibile.

      Cardini del trattamento sono la dieta e i
      farmaci, ma non va dimenticato che, poiché
      molte situazioni stressanti svolgono un ruolo
      favorente sui disturbi, è importante imparare
      a fronteggiare lo stress attraverso esercizi di
      rilassamento, yoga, massaggi, tecniche di
      meditazione o ipnosi.

      (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive
      Diseases Information Clearinghouse).




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Sindrome dell’intestino irritabile

      Trattamento
      I farmaci più spesso utilizzati sono:
      •gli antispastici (in caso di dolore)
      •i lassativi leggeri nelle forme ostinate di stitichezza e gli antidiarroici
      (loperamide) in caso di diarrea prevalente e fastidiosa.

      Inoltre, vengono prescritti frequentemente alcuni farmaci
      antidepressivi utili soprattutto nelle forme caratterizzate da diarrea e
      dolore.

      Attenzione ai rimedi “fai da te”
      •Alcuni cibi possono peggiorare la sintomatologia: grassi
      e fritture, latte e derivati, cioccolato, caffè, alcool, bevande gassate ed
      alcuni dolcificanti (sorbitolo e mannitolo).
      •Lassativi o antidiarroici disponibili in farmacia come farmaci da
      banco possono essere assunti solo dopo il parere del medico.
      •Consultare uno psicologo può aiutare ad affrontare diversamente
      eventi stressanti della vita.
      (UNIGASTRO, 2006)
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Sindrome dell’intestino irritabile

      La sintomatologia che caratterizza la sindrome dell’intestino
      irritabile può interferire con il corretto assorbimento degli ormoni
      steroidei assunti per bocca e contenuti nei contraccettivi ormonali
      a causa di due diversi meccanismi potenziali:

      ●La variabilità del tempo di transito intestinale, in modo
      particolare nel caso in cui è la diarrea a prevalere.
      ●Un livello di infiammazione variabile della mucosa intestinale.

      A questo si aggiunge l’automedicazione con lassativi che potrebbe
      indurre all’abuso incontrollato, ponendo la donna di fronte al
      rischio acuito di inefficacia contraccettiva.




         (UNIGASTRO, 2006)
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Sindrome dell’intestino irritabile

      Per garantire la maggiore sicurezza contraccettiva a questa popolazione di pazienti
      occorre prendere in considerazione una via di somministrazione alternativa a quella
      orale.

      Le difficoltà a carico della sfera sessuale, legate alla sintomatologia del disturbo,
      rendono meno valida una scelta verso una via di somministrazione vaginale, rispetto alla
      via transdermica che vede la funzione sessuale migliorare.

      Il passaggio diretto degli ormoni attraverso la pelle risulta essere:

      1. più pratico con sicuri effetti positivi sulla compliance delle pazienti

      2. più efficace sul piano contraccettivo perché non risente degli effetti di queste
          patologie a carico dell'apparato gastroenterico

      3. meno invasivo rispetto alla funzione sessuale




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Malattia di Crohn




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Malattia di Crohn
                                                        Le cause sono ancora sconosciute,
      Cos'è ?                                           ma si ritiene che a determinare
                                                        l’infiammazione concorrano:
      La malattia di Crohn è caratterizzata da una      una predisposizione genetica
      grave infiammazione cronica che può colpire       una abnorme risposta immunitaria
      qualunque tratto dell'apparato digestivo          nei confronti di alcuni antigeni
      (dalla bocca all'ano). Più frequentemente si      normalmente presenti nel lume
      verifica nell'ultima parte dell'intestino         intestinale.
      tenue e nel colon.                                La flora batterica residente svolge
                                                        un ruolo chiave nello sviluppo delle
      La gravità è variabile e dipende spesso dalla     lesioni.
                                                        (Fiocchi C, 1998)
      lunghezza del tratto di intestino colpito dalla
                                                        Il fumo è un fattore sicuramente
      infiammazione: in ogni caso si tratta di una
                                                        correlato ad un rischio aumentato
      malattia cronica, caratterizzata da episodi       di malattia.
      acuti alternati a periodi di remissione con       (Cottone M et al, 1997)

      una spiccata tendenza alle recidive.

      (Pallone F, 1998)



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Malattia di Crohn

      Dati epidemiologici
      La frequenza è in aumento, soprattutto nei Paesi
      occidentali dove negli ultimi 25 anni l’incidenza
      risulta quasi quadruplicata.

      In Italia, si stima attualmente una prevalenza del 5
      per mille e in oltre i 2/3 dei casi la diagnosi viene
      posta prima dei 35 anni, senza significativa
      predilezione per uno dei due sessi. È la causa
      organica più frequente del dolore addominale
      ricorrente.

      Il picco di incidenza della malattia è tra i 14 e i 40
      anni.
      (Pallone F, 1998)




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Malattia di Crohn

      Segni e sintomi
      La malattia può esordire in modo improvviso simulando un’appendicite
      acuta, ma nella maggior parte dei casi si osserva una fase di latenza con:

      ●dolori addominali ricorrenti
      ●perdita di peso
      ●diarrea

      A quadro clinico conclamato, i sintomi principali sono:
      ●diarrea cronica intermittente (con o senza sangue in rapporto alla presenza
      o meno di lesioni nel colon/retto)
      ●dolori addominali in sede periombelicale o in fossa iliaca destra, rettorragia
      (se ci sono lesioni nel retto-sigma)
      ●calo ponderale
      ●febbricola
      ●astenia

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Malattia di Crohn
                                                      Quali sono i campanelli di
  Sintomi                                             allarme?
                                                      La presenza di fistole perianali e/
  Nelle fasi più avanzate, è frequente un quadro      o manifestazioni extraintestinali
  di malnutrizione e malassorbimento dovuto a:        in una paziente con diarrea e
  •infiammazione in alcuni tratti chiave              dolore addominale recidivante è
  dell’intestino tenue (come digiuno o ‘ileo          altamente suggestiva di malattia
  terminale’)                                         di Crohn.
  •interventi chirurgici di resezione intestinale,
  necessari nei casi più gravi.

  Le manifestazioni extraintestinali della malattia
  sono:
  ●artrite e osteoporosi
  ●calcoli renali o biliari

  (Kane SV et al, 2005)




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Malattia di Crohn

      Dieta e stili di vita. Strumenti per la paziente
      •Dieta e piccole modificazioni dello stile di vita possono essere utili per
      fronteggiare una malattia cronica come questa.
      •Limitare l'uso di latte e derivati. È possibile comunque assumere yogurt o
      latte speciale privato del lattosio o integrare la dieta con 1000 mg di calcio e
      600 UI di vitamina D, al dì.
      •Quando la malattia interessa l'intestino tenue evitare cibi troppo grassi che,
      in quanto non ben assorbiti, potrebbero aggravare la diarrea.
      •Anche alcuni tipi di verdura o frutta, oppure i cibi integrali, possono creare
      problemi (per esempio, a causa dell'elevato contenuto di fibre vegetali che
      non vengono digerite e quindi provocano gonfiore e diarrea).
      •Se l'alimentazione è incompleta, assumere integratori a base di vitamine o
      minerali (quando la malattia interessa l'ultima parte dell'intestino tenue c’è
      un cattivo assorbimento della vitamina B12 che deve essere somministrata
      per via intramuscolare).


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Malattia di Crohn
                                                        La prognosi è variabile,
      Terapia                                           così come la risposta ai singoli
                                                        farmaci, di conseguenza può
      Non esiste la possibilità di guarigione, ma       rendersi necessario, in casi di
      sono disponibili farmaci efficaci per diminuire   particolare gravità, l'intervento
      l'infiammazione, ridurre i sintomi, migliorare    chirurgico.
      la qualità della vita e assicurare una
      remissione prolungata.                            L'asportazione della
                                                        parte infiammata è seguita da una
                                                        recidiva (a breve distanza di tempo)
      Nelle fasi di riacutizzazione della malattia si   nel 60-80% dei casi.
      ricorre spesso ai cortisonici, che vanno
      impiegati per il minor tempo possibile, per il    (UNIGASTRO, 2011)

      rischio di generare uno stato di "dipendenza"
      con seri effetti collaterali.
      (Sandborn WJ, 2001).




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Malattia di Crohn
      Terapia
      Farmaci abitualmente impiegati in tutte le fasi
      della malattia sono:

      ●l'acido 5-aminosalicilico (5-ASA)
      ●farmaci immunosoppressori (azatioprina,
      6-mercaptopurina o metotrexato in pazienti
      che non rispondono o non tollerano i primi
      due)
      ●alcuni antibiotici come la ciprofloxacina
      ●i farmaci biologici. Fra questi, gli anticorpi
      monoclonali anti Tumor-necrosis factor
      (infliximab) sembrano consentire il controllo
      di molte forme cliniche severe prima
      destinate all’intervento chirurgico.


      (Sandborn WJ, 2001)
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Malattia di Crohn
     Gravidanza
     In presenza di malattia di Crohn, diffusa proprio in età
     fertile, la gravidanza deve essere programmata e
     monitorata.

     Il contraccettivo verso cui guidare queste donne è
     sicuramente quello con il minore rischio di fallimento
     contraccettivo e la minore interferenza possibile con la
     malattia. La scelta va effettuata valutando
     accuratamente i rischi e i benefici di ciascun metodo.

          La fertilità è conservata nelle donne affette da malattia
          di Crohn: aborto spontaneo, prematurità o basso peso
          alla nascita si verificano frequentemente se la donna è
          nella fase attiva della malattia al momento del
          concepimento o durante la gravidanza.

      (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health
      for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009)
Tratto(Mahadevan U, 2010)i (Moleski SM et al, 2011)
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Malattia di Crohn

      Attenzione alle terapie in corso
      Alcune terapie rendono necessario un colloquio con la
      paziente per discutere la necessità di evitare la
      gravidanza a causa dell’effetto teratogeno dei farmaci in
      uso.

      Un metodo contraccettivo efficace va utilizzato in
      particolare:

      ●nei tre mesi che seguono la terapia con metotrexato

      ●nei sei mesi che seguono la terapia con infliximab.




      (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health
      for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009)
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Malattia di Crohn

      Prima che il medico identifichi i metodi ormonali come i più adatti a queste
      donne è necessario valutare alcuni aspetti specifici.

      •I metodi ormonali possono inasprire i sintomi della malattia?
      •Che impatto hanno sull’aumento del rischio di tromboembolico, che già si
      associa alle patologie croniche intestinali?
      •Sono presenti disturbi epatobiliari primari?
      •I metodi ormonali possono interagire con la terapia in atto?


      Inoltre, in caso di utilizzo di metodi ormonali orali la presenza di diarrea e un
      quadro di malassorbimento potrebbero ridurre l’efficacia contraccettiva della
      pillola, rendendo consigliabile una via di somministrazione alternativa a quella
      orale, come, ad esempio, la via transdermica.


      (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals
      with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009)
      (van der Woude et al, 2010)
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Colite ulcerosa




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Colite ulcerosa

      Come la malattia di Crohn, la colite ulcerosa è una malattia dall'eziologia
      sconosciuta che presenta un decorso cronico-intermittente.

      Tra i possibili fattori predisponenti:
      • Genetici: non è una malattia contagiosa né ereditaria, ma esiste una
         predisposizione genetica.
      • Infettivi: alcuni batteri o virus intervengono nel processo di riacutizzazione
         della malattia.
      • Immunologici: anomalie a livello della regolazione del sistema immunitario
         sono state ben descritte nei pazienti. A conferma di questa ipotesi vi è la
         risposta positiva alla terapia con farmaci immunosoppressori.
      • Flora batterica intestinale: si evidenzia una ridotta tolleranza immunologica
         nei confronti della propria flora batterica. Inoltre, molte pazienti presentano
         un'alterazione della flora con aumento di batteri potenzialmente patogeni e
         una riduzione di batteri "protettivi".


      (UNIGASTRO, 2011)
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                                                                           © 2011 Think2it - Gynevra.it
Colite ulcerosa
                                                                       In base al tipo di lesioni si
      Le caratteristiche che distinguono questo                        distinguono tre sottogruppi:
      disturbo dalla malattia di Crohn sono:
      ● la flogosi limitata alla mucosa dell'intestino                 distale (retto o retto-sigma)
                                                                       sinistra (dal retto alla flessura
          crasso
                                                                       splenica)
      ● la continuità delle lesioni e
                                                                       totale (dal retto al cieco)
          l’interessamento costante del retto
      ● l’assenza di recidiva post-chirurgica
      ● il fumo di sigaretta e una pregressa
          appendicectomia, che sono fattori protettivi
          nei confronti della malattia.
      Il numero di casi nuovi ogni anno è 6-8 su
      100.000 abitanti, con una prevalenza in Italia
      pari a 60-70 su 100.000 abitanti.

      Il disturbo interessa ugualmente entrambi i
      sessi. L'età media di insorgenza è 30 anni, ma la
      patologia si può contrarre a tutte le età. Diseases Information Clearinghouse) (Piche T et al, 2009)
      (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive

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Colite ulcerosa
  Nelle fasi acute si osservano ulcerazioni                                               Le manifestazioni extraintestinali
  della mucosa del colon senza nessun                                                     tipiche sono:
  ispessimento della parete o alterazione                                                 cutanee
  della membrana sierosa.                                                                 ossee
                                                                                          articolari
  Il sanguinamento rettale è il sintomo più
  caratteristico delle lesioni, ma ad esso si
  associano anche:

  ●diarrea (frequenti emissioni di feci liquide,
  miste a muco, pus e sangue)
  ●dolore addominale concentrato nelle ore notturne
  e che spesso non recede dopo l'evacuazione
  ●tenesmo rettale (tensione rettale non
  risolta dall'emissione di feci)
  ●febbre
  ●calo ponderale (che si osserva nel 40% dei casi)
  ●ipoalbuminemia

  (UNIGASTRO, 2011)
  (Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse)
  (Piche T et al, 2009)
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Colite ulcerosa

      Terapia
      L'obiettivo della terapia è ridurre l'infiammazione che scatena i segni e i sintomi.
      L'approccio può essere sia chirurgico sia farmacologico.

      Sono disponibili diverse classi di farmaci che possono portare alla remissione dei
      sintomi, migliorare la qualità della vita e assicurare una remissione prolungata.

      Come nella malattia di Crohn, nelle fasi di riacutizzazione della malattia si ricorre
      spesso ai corticosteroidi che funzionano nel ridurre lo stato infiammatorio.

      A causa dei pesanti effetti collaterali e del rischio di dipendenza non sono
      indicati per terapie prolungate. Spesso, tuttavia, allo scopo di indurre una
      remissione della malattia, sono dati in associazione con farmaci
      immunosoppressori che servono a mantenere lo stato di remissione.

      (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse)




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Colite ulcerosa

      Terapia
      Farmaci abitualmente impiegati in tutte le fasi della malattia sono:
      •Farmaci immunosoppressori (azatioprina, 6-mercaptopurina o metotrexato in
      pazienti che non rispondono o non tollerano i primi due). Il loro effetto non è
      tanto quello di ridurre l'infiammazione, quanto quello di modulare la risposta
      del sistema immunitario.
      •Salicilati. Ad esempio, la salazopirina, un'associazione tra un sulfamidico e
      l'acido 5-aminosalicilico (5-ASA), e i preparati contenenti il 5-ASA. Si tratta di
      una terapia di mantenimento atta a prevenire l'insorgenza di una nuova
      recidiva.
      •Ciclosporina. Farmaco molto potente con importanti effetti collaterali
      utilizzato in pazienti che non rispondono ad altri farmaci. Può essere utilizzato
      per ritardare l'intervento chirurgico.
      •Farmaci biologici. Fra questi, gli anticorpi monoclonali anti Tumor-necrosis
      factor (infliximab) sembrano consentire il controllo di molte forme cliniche
      severe prima destinate all’intervento chirurgico.
Tratto(UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel
       da gynevra.it – Tutti i diritti riservati   syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse) (Piche T et al, 2009)
                                                                                                                            © 2011 Think2it - Gynevra.it
Colite ulcerosa
                                                                                     Poiché la prognosi è molto variabile,
      Terapia                                                                        come pure la risposta ai singoli
                                                                                     farmaci, può anche rendersi
      La chirurgia si rende necessaria:
                                                                                     necessario, in casi di particolare
      •nelle forme severe che non rispondono ad un                                   gravità, l'intervento chirurgico.
                                                                                     Seppure si tratta di un intervento
      trattamento intensivo farmacologico
                                                                                     invasivo, a differenza della malattia
      •nelle forme croniche e invalidanti, resistenti                                di Crohn, presenta un tasso di
      al trattamento medico                                                          recidiva molto basso.

      •nelle forme che presentano dipendenza
      da steroidi (con effetti indesiderati importanti)
      •nei casi di displasia confermata, emorragia,
      perforazione, megacolon tossico, colite severa
      (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases
      Information Clearinghouse)




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Colite ulcerosa

      Gravidanza
      Come accade per la malattia di Crohn, la gravidanza ha
      un esito generalmente favorevole, ma deve essere
      programmata nelle fasi di remissione della malattia.



      Nelle fasi acute del disturbo, il contraccettivo verso cui
      guidare queste donne è sicuramente quello con il
      minore rischio di fallimento contraccettivo e la minore
      interferenza possibile con la malattia. In ogni caso la
      scelta deve essere fatta valutando accuratamente il
      rapporto tra rischi e benefici.


      (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive
      Health for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009)
      (Mahadevan U, 2010) (Moleski SM et al, 2011)

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Colite ulcerosa

      Contraccezione
      La terapia della colite ulcerosa prevede talvolta
      l’assunzione di farmaci dagli effetti teratogeni. In
      questi casi è necessario l'utilizzo concomitante di un
      metodo contraccettivo efficace.

      In particolare:

      ●nei tre mesi che seguono la terapia con metotrexato

      ●nei sei mesi che seguono la terapia con infliximab.




      (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive
      Health for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009)

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Colite ulcerosa

      Prima che il medico identifichi i metodi ormonali come i più adatti a queste
      donne è necessario valutare alcuni aspetti specifici.

      •I metodi ormonali possono inasprire i sintomi della malattia?
      •Che impatto hanno sull’aumento del rischio di tromboembolico, che già si
      associa alle patologie croniche intestinali?
      •Sono presenti disturbi epatobiliari primari?
      •I metodi ormonali possono interagire con la terapia in atto?


      Inoltre, in caso di utilizzo di metodi ormonali orali la presenza di diarrea e un
      quadro di malassorbimento potrebbero ridurre l’efficacia contraccettiva della
      pillola, rendendo consigliabile una via di somministrazione alternativa a quella
      orale, come, ad esempio, la via transdermica.


      (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals
      with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009)
      (van der Woude et al, 2010)
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Sessualità nelle patologie infiammatorie
   croniche intestinali




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Sessualità

  In presenza di colite ulcerosa o
  malattia di Crohn sono
  diversi gli aspetti che possono interferire
  con lo sviluppo di una sessualità serena.

  I disturbi più frequenti che riguardano
                                                                          Il 60% delle pazienti con malattia di
  la sfera sessuale sono:
                                                                          Crohn riporta come causa del calo
  ●un calo del desiderio sessuale
                                                                          del desiderio e della conseguente
  ●un imbarazzo nel vivere la sessualità                                  astinenza dall’attività sessuale la
                                                                          presenza di dolore durante il
  Tra le principali cause del calo del desiderio:                         rapporto sessuale (dispareunia).
  ●il dolore durante il rapporto (dispareunia)
  ●il dolore addominale
  ●la diarrea
  ●lo stato depressivo
  ●la paura di incontinenza fecale durante
  il rapporto

      (Crohn & Colitis Foundation of America) (Moleski SM et al, 2011)t
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Sessualità

      Ad esempio:                                                         Oltre al dolore fisico e
      ●La formazione di fistole (che in alcune                            all’affaticamento dovuti alla
      donne possono anche localizzarsi nella zona                         malattia, alcune persone convivono
      retto-vaginale) può compromettere la funzione                       con una scarsa immagine del
      sessuale.                                                           proprio corpo.
      ●Il danneggiamento dei nervi pelvici nella
      donna può diminuire la sensibilità del clitoride.
      ●La rimozione chirurgica del retto, con
      possibile riposizionamento dei vari organi
      (l’utero può spostarsi all’indietro, le ovaie verso
      il bacino) può causare la dispareunia (dolore
      durante il rapporto).
      ●I rapporti anali possono aggravare le
      eventuali lacerazioni o altre malattie
      sviluppatesi nell’area anale.



      (Crohn & Colitis Foundation of America) (Moleski SM et al, 2011)t
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Sessualità


      Nei casi in cui esistono problemi della funzione sessuale il
      ginecologo può diventare un punto di riferimento per la
      paziente, per gettare le basi di un nuovo e migliore rapporto con
      la sessualità.

      Inoltre, il suo ruolo diventa fondamentale nell'affiancare queste
      donne anche nella scelta di un metodo contraccettivo che sia
      efficace:

      ●nel garantire la massima sicurezza contraccettiva possibile

      ●nel favorire una vita sessuale più serena, libera dall’ansia di
      una gravidanza non desiderata




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Sessualità


      Strumenti per una sessualità migliore. Decalogo per la paziente

      1.       Lavorare sull'accettazione della totalità dell'immagine, compresa la
               malattia.
      2.       Comunicare questa immagine agli altri, discutendo degli aspetti della
               malattia che contribuiscono ad acuire il disagio nel vivere una sessualità
               serena.
      3.       Parlare liberamente all'interno della coppia della malattia, dei sintomi e
               delle esperienze e delle ricadute sulla sessualità.
      4.       Educare se stessi e il partner a ‘tenere lontana’ la malattia dalle relazioni
               intime.
      5.       Di fronte ad una difficoltà nell’iniziare o mantenere una relazione intima, è
               utile confrontarsi con persone che hanno lo stesso disturbo, rivolgendosi,
               ad esempio, alle associazioni di pazienti o ai forum di discussione online.



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Sessualità


      Per una sessualità migliore. Decalogo per la paziente

      6.      Nelle fasi acute della malattia cercare di concentrare l’attenzione su
              componenti del rapporto di coppia che non siano necessariamente la
              sessualità.
      7.      Di fronte a problemi della funzione sessuale, parlarne di propria iniziativa
              con il proprio medico.
      8.      Se ci sono preoccupazioni sugli esiti della chirurgia sulla funzione sessuale
              è opportuno parlarne con il chirurgo.
      9.      Se il confronto con il gastroenterologo o con il chirurgo su questi temi può
              essere fonte di disagio, il medico o il ginecologo potranno essere di
              supporto in questo percorso con suggerimenti pratici.
      10.     Non esitare a consultare uno psicologo che possa supportare
              l’elaborazione e l’accettazione della propria immagine corporea.



      (Crohn & Colitis Foundation of America) (Moleski SM et al, 2011)t
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Il ruolo del ginecologo




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La popolazione femminile in età fertile
                                                                     al 31 dicembre 2008
Sono 14.000.000 le donne in età fertile                  Età              Popolazione femminile

residenti in Italia.                                     15/19             1.447.857

                                                         20/24             1.531.286
Quante sono coloro che potrebbero essere
interessate da questi disturbi?                          25/29             1.772.248

                                                         30/34             2.165.816
Malattia di Crohn circa 70.000
Colite ulcerosa circa 9.800                              35/39             2.392.744

                                                         40/44             2.468.242

                                                         45/49             2.226.398

                                                         TOTALE           14.004.591




      (Istat, 2009)

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                                                                              © 2011 Think2it - Gynevra.it
Il ruolo del ginecologo


       Tra i compiti del ginecologo vi è sicuramente quello di:
       ●includere nel colloquio domande specifiche sulla sfera gastrointestinale, per
       escludere la presenza di sindrome dell’intestino irritabile o di patologie come la
       colite ulcerosa o la malattia di Crohn che presentano sintomi evidenti in grado
       di interferire con l'efficacia di alcuni contraccettivi ormonali.

       Prendere in carico una paziente per guidarla nella scelta del contraccettivo più
       adatto a lei è la migliore garanzia per:
       ●una migliore aderenza al trattamento terapeutico scelto
       ●una maggiore efficacia contraccettiva
       ●una maggiore tutela della salute generale
       Arrivare ad una prescrizione che soddisfi la donna e che le garantisca sicurezza
       contraccettiva, tutelando la sua salute, significa porre le basi per una relazione
       medico-paziente basata sulla fiducia reciproca e la comprensione.


      (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals
      with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) (Moleski SM, 2011)
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Contraccezione nelle patologie
         infiammatorie croniche intestinali




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Contraccezione


      Gravidanza e contraccezione

      Le patologie infiammatorie intestinali si manifestano spesso durante l’età fertile. Inoltre,
      al femminile la sintomatologia di questi disturbi si caratterizza secondo specifiche
      caratteristiche di genere che interessano la sfera ginecologica.

      In particolare anche quando la malattia è correttamente controllata, vi è l’indicazione
      clinica per una gravidanza programmata e monitorata.




      Va prestata grande attenzione alla scelta di un metodo contraccettivo che sia sicuro ed
      efficace.




      (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals
      with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) (Moleski SM, 2011)
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Contraccezione


  Il ginecologo di fronte a patologie
  gastrointestinali?
  •Valutare il rapporto con la sessualità.

  •Monitorare e pianificare accuratamente la
  gravidanza (fase remissiva o non attiva della
  malattia).

  •Scegliere il metodo contraccettivo più
  appropriato valutando accuratamente i
  rischi e i benefici sulla singola paziente.

  •Condividere con la paziente e la coppia
  i percorsi clinico-terapeutici intrapresi.

       (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical
       Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals
       with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit.
Tratto 2009) (Moleski SM, 2011) riservati
        da gynevra.it – Tutti i diritti
                                                                        © 2011 Think2it - Gynevra.it
Gravidanza e contraccezione


      Livelli di evidenza
                          Basate su studi clinici randomizzati e controllati



                          Basate su studi sperimentali e osservazionali solidi



                          Le evidenze scientifiche sono limitate ma le
                          indicazioni sono basate sull’opinione di esperti
                          avvalorate da istituzioni autorevoli

                          Buone indicazioni cliniche per le quali non esistono
                          evidenze ma si tratta di best practice basate
                          sull’esperienza clinica di un gruppo di lavoro
                          multidisciplinare
      (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals
      with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009)
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Gravidanza

   Raccomandazioni per la gravidanza
                Le donne con patologie infiammatorie croniche intestinali dovrebbero essere avvertite dell’importanza di pianificare
                il concepimento quando la malattia è sotto controllo.

                Un’appropriata indicazione per un counseling preconcezionale dovrebbe essere disponibile per donne e uomini
                affinché possano ottimizzare la gestione della malattia prima del concepimento.

                Resta controversa la scelta del tipo di parto più appropriato (cesareo o vaginale) a seguito di proctocolectomia
                restaurativa con ileo-pouch-ano-anastomosi (IPAA). Le donne dovrebbero essere guidate nella loro scelta,
                consultandosi con l’ostetrica e lo specialista gastroenterologo che le prendono in cura.

                Anche se il partner sta assumendo metotrexato, la gravidanza deve essere prevenuta attraverso l’utilizzo di metodi
                contraccettivi efficaci durante il trattamento e nei tre mesi successivi.

                Un metodo contraccettivo efficace deve essere utilizzato dalle donne in terapia con infliximab o adalimumab durante
                la terapia e, rispettivamente nei 5 e 6 mesi successivi.

                Gli operatori sanitari devono controllare il riassunto delle caratteristiche di prodotto per ogni farmaco per valutare
                specifiche indicazioni sull’uso durante il concepimento, la gravidanza e l’allattamento. La decisione di interrompere
                ogni trattamento richiede la valutazione clinica di un esperto, che possa bilanciare i rischi di interrompere
                l’assunzione del farmaco al confronto con i rischi associati a proseguire la terapia.

                Gli operatori sanitari devono prendere in considerazione una gravidanza ectopica nella diagnosi differenziale del
                dolore addominale e i sintomi gastrointestinale in donne sessualmente attive con che presentano patologie
                infiammatorie croniche intestinali.

       (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals
Tratto withgynevra.it – Bowel iDisease riservati
        da Inflammatory Tutti diritti Clinical Effectiveness Unit. 2009)
                                                                                                                        © 2011 Think2it - Gynevra.it
Contraccezione

   Raccomandazioni per la contraccezione
                 Le donne possono essere informate che non esistono evidenze di un’associazione causale tra l’uso di contraccettivi orali
                 combinati (COC) e l'insorgenza o esacerbazione della patologia infiammatoria cronica intestinale.

                 Le donne dovrebbero essere informate che l’efficacia di un contraccettivo orale non sembra essere ridotta quando la
                 patologia interessa l’intestino crasso, mentre potrebbe essere ridotta nelle donne che presentano malattia di Crohn con
                 infiammazione dell’intestino tenue e malassorbimento.

                 Gli operatori sanitari dovrebbero considerare l’impatto di condizioni cliniche correlate alla presenza di patologie
                 infiammatorie croniche dell’intestino come le patologie tromboemboliche , la colangite sclerosante primitiva e l’osteoporosi e
                 altre, prima di prescrivere un metodo contraccettivo in queste pazienti.

                 Le donne che utilizzano contraccettivi ormonali combinati dovrebbero utilizzare una copertura contraccettiva alternativa
                 durante terapie antibiotiche che durano meno di tre settimane, e utilizzarla per i 7 giorni che seguono l’interruzione della
                 terapia antibiotica.

                 Gli operatori sanitari devono controllare se qualcuno dei farmaci a somministrazione rettale e genitale prescritti contengano
                 prodotti che possono ridurre l’efficacia del profilattico.

                 Le donne con patologie infiammatorie croniche intestinali dovrebbero interrompere l’utilizzo di COC almeno quattro
                 settimane prima di ogni intervento chirurgico maggiore e utilizzare metodi contraccettivi alternativi. La comunicazione di
                 quando ricominciare ad utilizzare COC deve essere data alla singola paziente.

                 La sterilizzazione tramite laparoscopia è un metodo contraccettivo inappropriato per le donne con malattia infiammatoria
                 cronica intestinale che hanno avuto precedenti interventi di chirurgia pelvica o addominale.

                 Le donne con patologie infiammatorie intestinali che prendono in considerazione la sterilizzazione, così come i loro partner,
                 devono essere opportunamente informati circa i metodi contraccettivi di lunga durata reversibili (LARC) o vasectomia.

       (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals
Tratto withgynevra.it – Bowel iDisease riservati
        da Inflammatory Tutti diritti Clinical Effectiveness Unit. 2009)
                                                                                                                          © 2011 Think2it - Gynevra.it
Contraccezione ormonale

 Nel caso in cui si scelga un metodo ormonale chiedersi se:
 Ci può essere un aggravamento della malattia?
 Nota. Un ampio studio di coorte prospettico e vari studi caso-controllo hanno mostrato che i contraccettivi ormonali non
 influiscono sull’attività delle patologie gastrointestinali.

 Che impatto c’è sul rischio tromboembolico?
 Nota. La presenza di colite ulcerosa o malattia di Crohn, seppure in modo non troppo significativo, incide sul rischio
 tromboembolico. In queste pazienti l’uso di contraccettivi ormonali, unito ad altri fattori di rischio come il fumo di
 sigaretta, aumenta il rischio di eventi tromboembolici. L’uso di contraccettivi ormonali e il rischio tromboembolico vanno
 valutati in modo specifico nella singola paziente. In tutti i casi in cui si sono già verificati eventi tromboembolici associati a
 queste patologie o sono presenti altri fattori di rischio (ad esempio, il fumo) non possono essere usati i metodi ormonali
 combinati, ma occorre valutare l’uso della pillola a base di solo progestinico.

 Sono presenti disturbi epatobiliari primari?
 Nota. Nelle donne che sviluppano disturbi epatobiliari primari associati a queste patologie non possono essere utilizzati i
 metodi ormonali.

 I metodi ormonali possono interferire con la terapia in atto?
 Nota. Non si evidenziano specifiche interazioni tra estrogeni e progesterone e i principali farmaci antinfiammatori o
 biologici utilizzati nel trattamento delle patologie infiammatorie intestinali croniche.
 Sebbene, i livelli di concentrazione plasmatica della ciclosporina potrebbero essere innalzati dall’uso di ormoni steroidei.
 Di conseguenza, potrebbero rivelarsi appropriati sia una valutazione più frequente della funzione renale sia un attento
 monitoraggio degli effetti collaterali della ciclosporina. Anche brevi terapia con antibiotici ad ampio spettro potrebbero
 ridurre l’efficacia dei contraccettivi orali combinati.
 (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals
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 with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) (Moleski SM, 2011) (var de Woude, 2010)         © 2011 Think2it - Gynevra.it
Contraccezione ormonale

   Relativamente alla colite ulcerosa due studi di
   farmacocinetica hanno confrontato la concentrazione
   plasmatica di ormoni dopo l’assunzione di contraccettivi
   orali combinati in pazienti con infiammazione localizzata
   all'intestino crasso e in pazienti sane non sono state
   riscontrate differenze significative. Tuttavia, in caso di
   dosaggi ormonali più bassi (come quelli in uso oggi) e in
   pazienti con infiammazione localizzata all'intestino tenue
   (come nell'80% delle pazienti con diagnosi di malattia di
   Crohn) la quantità di ormoni assorbita potrebbe non essere
   sufficiente a garantire l'inibizione dell'ovulazione.

   Quindi, poiché gli ormoni steroidei contenuti nella pillola
   sono principalmente assorbiti a livello dell’intestino
   tenue, la loro efficacia contraccettiva dipende dalla
   capacità di assorbimento di questa porzione di intestino.

      (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals
      with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) (van der Woude, 2010) (Zapata et al, 2010)
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Contraccezione ormonale

     Non è da escludere che possa verificarsi una riduzione
     dell’efficacia contraccettiva della pillola in pazienti con
     malattie infiammatorie intestinali che presentano:

     ● infiammazioni o ulcere nell’intestino tenue
     ● transito intestinale accelerato, vomito/diarrea
     ● resezione intestinale o interventi di by pass che
     riducono la superficie di assorbimento

     L’efficacia del metodo ormonale non orale non è
     influenzata dalla malattia, dunque, per garantire la
     maggiore sicurezza contraccettiva a questa
     popolazione di pazienti occorre prendere in
     considerazione una via di somministrazione
     alternativa a quella orale.
      (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for
      Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) (van der Woude, 2010)
      (Zapata et al, 2010) (Weisberg, 2010)

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Contraccezione ormonale



      Le difficoltà a carico della sfera sessuale, legate ai sintomi di queste patologie,
      rendono meno praticabile la via di somministrazione vaginale rispetto alla via
      transdermica.

      Il passaggio diretto degli ormoni attraverso la pelle risulta essere:

      • più pratico con sicuri effetti positivi sulla compliance delle pazienti

      2. più efficace sul piano contraccettivo perché non risente degli effetti di queste
          patologie a carico dell'apparato gastroenterico

      3. meno invasivo rispetto alla funzione sessuale




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I vantaggi della via transdermica




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Assorbimento e metabolismo degli ormoni

                                                                    Frequenti episodi di diarrea e una
      È compito del ginecologo garantire alla                       infiammazione a livello dell’intestino
      donna una maggiore efficacia                                  tenue possono compromettere
      contraccettiva e una migliore consistenza                     l'assorbimento e il metabolismo
      d’uso.                                                        degli ormoni steroidei assunti per
                                                                    bocca.
      Di fronte a quadri clinici che possono
      pregiudicare o diminuire la capacità di
      assorbire e metabolizzare farmaci a livello
      gastrointestinale, il medico dovrebbe
      raccomandare contraccettivi ormonali che
      prevedano una via di somministrazione
      diversa da quella orale, come, ad esempio,
      la via transdermica.




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La via transdermica degli ormoni


      Garantisce maggiore sicurezza contraccettiva, maggiore
      benessere emotivo, migliore tutela della salute della donna
      Rispetto alla somministrazione orale e vaginale, gli evidenti vantaggi della via
      transdermica sono:
      ●un assorbimento efficace degli ormoni attraverso la pelle
      ●un minor lavoro per il fegato
      ●un dosaggio ormonale costante e ottimale
      ●una migliore compliance che favorisce una maggiore efficacia d’uso
      ●una migliore funzionalità sessuale




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La via transdermica degli ormoni


      Il cerotto contraccettivo salta la via                 Grazie alla somministrazione per via
                                                             transdermica, cioè al passaggio
      digestiva                                              diretto cerotto-pelle-sangue, gli
                                                             ormoni vengono assorbiti senza
      L'efficacia contraccettiva non è ridotta da            risentire dell'influenza negativa dei
      eventuali episodi di diarrea, che possono impedire     fattori che entrano in gioco a livello
      un adeguato assorbimento degli ormoni da parte         dell’intestino tenue in caso di
      dell'intestino (Abrams et al, 2001)                    patologie infiammatorie croniche.

      Grazie alla somministrazione degli ormoni
      attraverso la pelle, il cerotto supera i problemi di
      variabilità dell’assorbimento intestinale legati
      all'accelerato tempo di transito e
      all’infiammazione dell'intestino tenue che invece
      interferiscono con l'assorbimento degli ormoni
      contenuti nella pillola.

      (Milanes-Skopp et al, 2009 – Burkman, 2007)




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                                                                                  © 2011 Think2it - Gynevra.it
La via transdermica degli ormoni

                                                                             I principi attivi del cerotto
      La somministrazione per via transdermica evita
                                                                             contraccettivo 'saltano‘ il primo
      picchi/valli di concentrazione plasmatica.
                                                                             passaggio attraverso il fegato uno
      Le fluttuazioni ormonali giornaliere tipiche della
                                                                             dei più grandi organi deputati al
      pillola, possono mettere a rischio l’efficacia della
                                                                             metabolismo di farmaci,
      pillola nell'inibizione dell’asse ipotalamo-ipofisi
                                                                             impegnandolo di meno.
      -ovaio. Con conseguente riduzione della sua
      efficacia contraccettiva.

      Il cerotto contraccettivo assicura concentrazioni
      plasmatiche costanti e ottimali.

      Il cerotto contraccettivo salta il primo passaggio epatico
      Grazie alla somministrazione per via transdermica, cioè al
      passaggio diretto cerotto-pelle-sangue, gli ormoni saltano
      il primo passaggio attraverso il fegato.

      Gli ormoni che vengono assorbiti attraverso la pelle
      raggiungono direttamente i siti di azione.

      (Abrams et al, 2001 - Graziottin, 2008 - Milanes-Skopp et al, 2009)
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                                                                                                © 2011 Think2it - Gynevra.it
Il cerotto: migliora la funzionalità sessuale

      Miglioramento statisticamente significativo con il cerotto contraccettivo vs
      l’anello vaginale
                                                                                                I punteggi totali relativi alla
                                                                                      CEROTTO   funzionalità sessuale
                                                                                                peggiorano
                                                                                                significativamente nelle
                                                                                                donne che hanno usato
                                                                                                l’anello vaginale, rispetto a
                                                                                                quelle che hanno usato il
                                                                                                cerotto.

                                                                                                L’anello vaginale è stato
                                                                                                associato ad un significativo
                                                                                                peggioramento
                                                                                                dei punteggi relativi ad
                                                                                                eccitazione sessuale,
                                                                                                lubrificazione e dolore (già
      Variazione dei punteggi FSFI* in donne che hanno usato il cerotto contraccettivo          di per sé presente nella
      (n = 250) o l’anello contraccettivo (n = 249) per 3 mesi rispetto al basale.
      *FSFI: indice di funzionalità sessuale femminile rilevato con questionario specifico
                                                                                                sessualità di queste
      validato.                                                                                 pazienti).
      (Gracia, 2010)
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Il cerotto: migliora la funzionalità sessuale

      Miglioramento statisticamente significativo con il cerotto contraccettivo vs
      l’anello vaginale
                                                                                                Tra le donne con partner
                                                                                      CEROTTO   fisso i punteggi della
                                                                                                funzionalità sessuale sono
                                                                                                diminuiti per coloro che
                                                                                                hanno usato l’anello
                                                                                                contraccettivo, rispetto a
                                                                                                quelle che hanno usato il
                                                                                                cerotto.
                                                                                                I domini più coinvolti
                                                                                                riguardano l’eccitazione
                                                                                                sessuale, la lubrificazione,
                                                                                                l’orgasmo e il dolore (già
                                                                                                di per sé presente nella
                                                                                                sessualità di queste
      Variazione dei punteggi FSFI in donne con partner fisso, che hanno usato il cerotto       pazienti).
      contraccettivo (n = 221) o l’anello contraccettivo (n = 226) per 3 mesi rispetto al
      basale.
      *FSFI: indice di funzionalità sessuale femminile rilevato con questionario specifico
      validato.
      (Gracia, 2010)
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Il cerotto: la densità ossea resta invariata

      Il cerotto contraccettivo preserva il corretto metabolismo osseo
                                                                          Il cerotto mantiene
                                                                          costante la densità
                                                                          minerale ossea (BMD).


                                                                          Non va quindi a
                                                                          sovraccaricare un quadro
                                                                          clinico in cui la BMD può
                                                                          risultare compromessa
                                                                          dall’osteoporosi, frequente
                                                                          manifestazione extra-
                                                                          intestinale delle malattie
                                                          CEROTTO         infiammatorie croniche.
      Valori medi di densità minerale ossea (BMD) a livello spinale in
      giovani donne al basale e dopo 12 mesi di utilizzo del cerotto
      contraccettivo (n = 20) rispetto al gruppo controllo (n = 20)

      (Massaro et al, 2010)

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Bibliografia


      Sindrome dell’intestino irritabile e patologie infiammatorie croniche intestinali
      Pallone F. Malattie infiammatorie croniche intestinali. Educazione Permanente in MD. 1998:1-4.

      Barbara et al. Activated Mast Cells in Proximity to Colonic Nerves Correlate With Abdominal Pain in Irritable Bowel
      Syndrome. Gastroenterology 2004;126:693-702

      Barbara et al. Serine proteases: new players in diarrhoea-predominant irritable bowel syndrome Gut 2009;58:1571-5

      Fiocchi C. Inflammatory bowel disease: etiology and pathogenesis. Gastroenterology 1998;115:182-205.
      Cottone M, Rosselli M, Giunta M, Camma C. Tobacco and IBD evolution. From IBD and Salycilate. Wells Medical
      Publisher, 1997.
      Kane SV, Dubinsky MC. Pocket guide to inflammatory bowel disease. Cambridge University Press 2005.
      UNIGASTRO. Manuale di Gastroenterologia. Edizione 2010-2012. Editrice Gastroenterologica Italiana p.443.
      Mahadevan U. Pregnancy and inflammatory bowel disease. Med Clin North Am 2010; 94:53-73.
      Sandborn WJ, Feagan BG, Hanauer SB et al. An engineered human antibody to TNF-α for active Crohn’s disease: a
      randomized double-blind placebo-controlled trial. Gastroenterology 2001;120:1330-38.
      Piche T., Barbara G., Aubert P., et al. Impaired intestinal barrier integrity in the colon of patients with irritable bowel
      syndrome: involvement of soluble mediators. GUT 2009; 58(2): 196 - 201
      Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse.
      http://digestive.niddk.nih.gov/ddiseases/pubs/ibs/.
      Saito YA. Genes and irritable bowel syndrome: Is there a link? Current Gastroenterology Reports. 2008;10:355.
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Bibliografia


      Malattie infiammatorie intestinali, sessualità e contraccezione

      The Intimate Relationship of Sex and IBD. Crohn & Colitis Foundation of America
      http://www.ccfa.org/frameviewer/?url=/media/pdf/ibdsexuality.pdf

      Moleski SM, Choudhary C. Special Considerations for Women with IBD. Gastroenterol Clin N Am 2011; 40: 387–398

      van der Woude J, Kolacek S, et al. for the European Crohn's Colitis Organisation (ECCO). European evidenced-based
      consensus on reproduction in inflammatory bowel disease. Journal of Crohn's and Colitis 2010; 4, 493–510

      Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals with
      Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009

      Zapata LB, Paulen ME, Cansino C, Marchbanks PA, Curtis KM. Contraceptive use among women with inflammatory bowel
      disease: A systematic review. Contraception 2010; 82: 72–85.




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Bibliografia


      Cerotto contraccettivo transdermico

      Massaro M. et al. Effects of the contraceptive patch and the vaginal ring on bone metabolism and bone mineral
      density: a prospective, controlled, randomized study. Contraception., 81 (3): 209-214, 2010

      Milanes-Skopp R. and Nelson AL.Transdermal contraceptive patches: current status and future potential. Expert Rev
      Clin Pharmacol 2009; 2: 601-7.

      Graziottin A. Safety, effi cacy and patient acceptability of the combined estrogen and progestin transdermal
      contraceptive patch: a review. Patient Preference and Adherence 2008:2: 357-67.

      Burkman RT. Transdermal hormonal contraception: benefits and risks. Am J Obst Gynecol 2007; 197: 134.
      e1-134.e6.

      Abrams LS, et al. Pharmacokinetic overview of Ortho Evra™/ Evra™. Fertil Steril 2002; 77 (suppl. 2): S3-S12.

      Gracia C.R. et al. Sexual function in fi rst-time contraceptive ring and contraceptive patch users.
      Fertil Steril 2010; 93: 21-28.




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Alessandra Graziottin
      Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H.S. Raffaele Resnati,Milano.

      Con la consulenza di Giovanni Barbara
      Dipartimento di Medicina Clinica, Alma Mater Università di Bologna, Policlinico S.Orsola-Malpighi, Bologna


      © 2011 Think2it - Gynevra.it
      Via San Giovanni Valdarno, 8
      Loc. Settebagni
      00138 Roma
      tel 06 89 56 69 36
      fax 06 86 28 22 50
      Tel. 06.86282.1
      www.think2.it

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      Progetto grafico:Think2 it s.r.l., Roma
      Coordinamento redazionale: Norina Wendy Di Blasio




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Patologie gastrointestinali e contraccezione

  • 1. PATOLOGIE GASTROINTESTINALI: COME SCEGLIERE IL CONTRACCETTIVO APPROPRIATO Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell'Ospedale San Raffaele Resnati di Milano Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 2. Sindrome dell’intestino irritabile • Colite ulcerosa • Malattia di Crohn • Sessualità nelle patologie infiammatorie croniche intestinali • Il ruolo del ginecologo • Contraccezione nelle patologie infiammatorie croniche intestinali • I vantaggi della via transdermica Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 3. Sindrome dell’intestino irritabile Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 4. Sindrome dell’intestino irritabile Non sono ancora chiare le cause di Cos'è? questa disfunzione, ma sono in gioco diversi meccanismi che dipendono dai La sindrome dell'intestino irritabile è il rapporti tra cervello e intestino. disordine più frequente dell'apparato L'intestino reagisce in maniera esagerata digerente. di fronte alle emozioni, ai traumi, allo stress, ma anche di fronte a stimoli È un disordine della funzione intestinale ordinari, per esempio il pasto. caratterizzato da: ●andamento persistente o ricorrente L’effetto di questa risposta si traduce in ●dolore o fastidio addominale e gonfiore, con movimenti disordinati o in un’alterata sensibilità intestinale. irregolarità nella defecazione (diarrea e stitichezza). Nonostante i sintomi molto fastidiosi, il disturbo non influenza la prognosi relativamente alla sopravvivenza. (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse). Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 5. Sindrome dell’intestino irritabile Dati epidemiologici La sindrome dell'intestino irritabile è una condizione estremamente diffusa, soprattutto nei paesi sviluppati: ne sarebbe affetto il 15% della popolazione. La maggior parte delle persone affette dal disturbo: ●È giovane: nel 50% dei casi il disturbo esordisce in genere prima dei 35 anni. ●È di sesso femminile: le donne che presentano il disturbo sono il doppio degli uomini. ●Presenta casi di sindrome dell'intestino irritabile in famiglia. (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse). Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 6. La popolazione femminile in età fertile al 31 dicembre 2008 Età Popolazione femminile Sono 14.000.000 le donne in età fertile residenti in Italia. 15/19 1.447.857 20/24 1.531.286 Quante sono coloro che potrebbero essere interessate da questo disturbo? 25/29 1.772.248 30/34 2.165.816 Sindrome dell’intestino irritabile: circa 2.100.000 35/39 2.392.744 40/44 2.468.242 45/49 2.226.398 TOTALE 14.004.591 Il colloquio con la paziente dovrebbe includere domande che indaghino la presenza di sintomi gastrointestinali che possono suggerire la presenza di sindrome dell’intestino irritabile. (Istat, 2009) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 7. Sindrome dell’intestino irritabile Sintomi I sintomi sono variabili e si presentano diversamente associati tra loro. Quelli più frequenti sono: ●dolore o fastidio alla pancia In alcuni casi i sintomi sono lievi e occasionali, di conseguenza ●senso di gonfiore quasi la metà dei pazienti non ●abbondante emissione di gas (flatulenza) sente la necessità di rivolgersi al ●diarrea o stitichezza (talvolta alternate tra loro) medico. ●presenza di muco nelle feci In altri casi, possono interferire Spesso si trovano associati a: con il lavoro, i rapporti familiari •cattiva digestione e sociali peggiorando la qualità •mal di testa della vita. •mal di schiena •disturbi ginecologici •problemi nervosi (ansia, depressione o ipocondria). (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse). Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 8. Sindrome dell’intestino irritabile Psiche e pancia La lettura psicosomatica della sindrome dell’intestino irritabile come equivalente somatico di un’istanza psicologica tipo lo stress o l’ansia si sta via via spostando verso una lettura più biologicamente orientata. Parallelamente, ci sono evidenze scientifiche a supporto di un legame più stretto tra emozioni negative, come depressione ed ansia, e stati infiammatori del sistema gastrointestinale, che si esprimono attraverso l’iperattivazione del sistema di rilascio della corticotropina. (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse). Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 9. Sindrome dell’intestino irritabile Fisiopatologia – Ruolo dei fattori biologici Negli ultimi anni, importanti sforzi sono stati compiuti dai ricercatori di tutto il mondo per comprendere meglio la genesi dei sintomi e la fisiopatologia di questa sindrome. Studi recenti hanno permesso di identificare diversi meccanismi cellulari e molecolari alla base di questa sindrome: • polimorfismi genetici • alterazioni dei neurotrasmettitori gastrointestinali • alterazioni della flora batterica intestinale • alterazioni della permeabilità intestinale • alterazioni e del sistema immunitario di mucosa (Barbara et, 2009;58:1571-5) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 10. Sindrome dell’intestino irritabile Fisiopatologia – possibile ruolo dei mastociti •Le cellule immunitarie, ed in particolare i mastociti, sono presenti in maggior numero soprattutto nei pazienti di sesso femminile rispetto ai soggetti sani. •Tali cellule sono inoltre maggiormente attivate e situate a stretto contatto con le terminazioni nervose intestinali. •Questo stretto rapporto spaziale fa sì che le sostanze biologiche rilasciate dai mastociti comunichino più facilmente con le fibre nervose della mucosa intestinale, causando alterazioni dell’evacuazione e dolore addominale. •E’ stata dimostrata, inoltre, una chiara correlazione fra il numero dei mastociti vicini alle fibre nervose ed il dolore addominale riferito dai pazienti. •Le cause di questa lieve attivazione immunitaria della mucosa possono essere molteplici. Ad esempio, pregressi episodi di gastroenterite infettiva, alterazioni degli ormoni sessuali, allergie o intolleranze alimentari talvolta misconosciute. (Barbara et al., Gastroenterology 2004;126:693-702) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 11. Sindrome dell’intestino irritabile L’ipnosi, se condotta da personale Trattamento esperto, può essere molto efficace per controllare il dolore e il gonfiore Eliminare i cibi cui la paziente sia allergica o addominale. intollerante è il primo passo ineludibile. Cardini del trattamento sono la dieta e i farmaci, ma non va dimenticato che, poiché molte situazioni stressanti svolgono un ruolo favorente sui disturbi, è importante imparare a fronteggiare lo stress attraverso esercizi di rilassamento, yoga, massaggi, tecniche di meditazione o ipnosi. (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse). Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 12. Sindrome dell’intestino irritabile Trattamento I farmaci più spesso utilizzati sono: •gli antispastici (in caso di dolore) •i lassativi leggeri nelle forme ostinate di stitichezza e gli antidiarroici (loperamide) in caso di diarrea prevalente e fastidiosa. Inoltre, vengono prescritti frequentemente alcuni farmaci antidepressivi utili soprattutto nelle forme caratterizzate da diarrea e dolore. Attenzione ai rimedi “fai da te” •Alcuni cibi possono peggiorare la sintomatologia: grassi e fritture, latte e derivati, cioccolato, caffè, alcool, bevande gassate ed alcuni dolcificanti (sorbitolo e mannitolo). •Lassativi o antidiarroici disponibili in farmacia come farmaci da banco possono essere assunti solo dopo il parere del medico. •Consultare uno psicologo può aiutare ad affrontare diversamente eventi stressanti della vita. (UNIGASTRO, 2006) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 13. Sindrome dell’intestino irritabile La sintomatologia che caratterizza la sindrome dell’intestino irritabile può interferire con il corretto assorbimento degli ormoni steroidei assunti per bocca e contenuti nei contraccettivi ormonali a causa di due diversi meccanismi potenziali: ●La variabilità del tempo di transito intestinale, in modo particolare nel caso in cui è la diarrea a prevalere. ●Un livello di infiammazione variabile della mucosa intestinale. A questo si aggiunge l’automedicazione con lassativi che potrebbe indurre all’abuso incontrollato, ponendo la donna di fronte al rischio acuito di inefficacia contraccettiva. (UNIGASTRO, 2006) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 14. Sindrome dell’intestino irritabile Per garantire la maggiore sicurezza contraccettiva a questa popolazione di pazienti occorre prendere in considerazione una via di somministrazione alternativa a quella orale. Le difficoltà a carico della sfera sessuale, legate alla sintomatologia del disturbo, rendono meno valida una scelta verso una via di somministrazione vaginale, rispetto alla via transdermica che vede la funzione sessuale migliorare. Il passaggio diretto degli ormoni attraverso la pelle risulta essere: 1. più pratico con sicuri effetti positivi sulla compliance delle pazienti 2. più efficace sul piano contraccettivo perché non risente degli effetti di queste patologie a carico dell'apparato gastroenterico 3. meno invasivo rispetto alla funzione sessuale Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 15. Malattia di Crohn Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 16. Malattia di Crohn Le cause sono ancora sconosciute, Cos'è ? ma si ritiene che a determinare l’infiammazione concorrano: La malattia di Crohn è caratterizzata da una una predisposizione genetica grave infiammazione cronica che può colpire una abnorme risposta immunitaria qualunque tratto dell'apparato digestivo nei confronti di alcuni antigeni (dalla bocca all'ano). Più frequentemente si normalmente presenti nel lume verifica nell'ultima parte dell'intestino intestinale. tenue e nel colon. La flora batterica residente svolge un ruolo chiave nello sviluppo delle La gravità è variabile e dipende spesso dalla lesioni. (Fiocchi C, 1998) lunghezza del tratto di intestino colpito dalla Il fumo è un fattore sicuramente infiammazione: in ogni caso si tratta di una correlato ad un rischio aumentato malattia cronica, caratterizzata da episodi di malattia. acuti alternati a periodi di remissione con (Cottone M et al, 1997) una spiccata tendenza alle recidive. (Pallone F, 1998) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 17. Malattia di Crohn Dati epidemiologici La frequenza è in aumento, soprattutto nei Paesi occidentali dove negli ultimi 25 anni l’incidenza risulta quasi quadruplicata. In Italia, si stima attualmente una prevalenza del 5 per mille e in oltre i 2/3 dei casi la diagnosi viene posta prima dei 35 anni, senza significativa predilezione per uno dei due sessi. È la causa organica più frequente del dolore addominale ricorrente. Il picco di incidenza della malattia è tra i 14 e i 40 anni. (Pallone F, 1998) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 18. Malattia di Crohn Segni e sintomi La malattia può esordire in modo improvviso simulando un’appendicite acuta, ma nella maggior parte dei casi si osserva una fase di latenza con: ●dolori addominali ricorrenti ●perdita di peso ●diarrea A quadro clinico conclamato, i sintomi principali sono: ●diarrea cronica intermittente (con o senza sangue in rapporto alla presenza o meno di lesioni nel colon/retto) ●dolori addominali in sede periombelicale o in fossa iliaca destra, rettorragia (se ci sono lesioni nel retto-sigma) ●calo ponderale ●febbricola ●astenia Tratto(Pallone F, 1998)Tutti i diritti riservati da gynevra.it – © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 19. Malattia di Crohn Quali sono i campanelli di Sintomi allarme? La presenza di fistole perianali e/ Nelle fasi più avanzate, è frequente un quadro o manifestazioni extraintestinali di malnutrizione e malassorbimento dovuto a: in una paziente con diarrea e •infiammazione in alcuni tratti chiave dolore addominale recidivante è dell’intestino tenue (come digiuno o ‘ileo altamente suggestiva di malattia terminale’) di Crohn. •interventi chirurgici di resezione intestinale, necessari nei casi più gravi. Le manifestazioni extraintestinali della malattia sono: ●artrite e osteoporosi ●calcoli renali o biliari (Kane SV et al, 2005) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 20. Malattia di Crohn Dieta e stili di vita. Strumenti per la paziente •Dieta e piccole modificazioni dello stile di vita possono essere utili per fronteggiare una malattia cronica come questa. •Limitare l'uso di latte e derivati. È possibile comunque assumere yogurt o latte speciale privato del lattosio o integrare la dieta con 1000 mg di calcio e 600 UI di vitamina D, al dì. •Quando la malattia interessa l'intestino tenue evitare cibi troppo grassi che, in quanto non ben assorbiti, potrebbero aggravare la diarrea. •Anche alcuni tipi di verdura o frutta, oppure i cibi integrali, possono creare problemi (per esempio, a causa dell'elevato contenuto di fibre vegetali che non vengono digerite e quindi provocano gonfiore e diarrea). •Se l'alimentazione è incompleta, assumere integratori a base di vitamine o minerali (quando la malattia interessa l'ultima parte dell'intestino tenue c’è un cattivo assorbimento della vitamina B12 che deve essere somministrata per via intramuscolare). Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 21. Malattia di Crohn La prognosi è variabile, Terapia così come la risposta ai singoli farmaci, di conseguenza può Non esiste la possibilità di guarigione, ma rendersi necessario, in casi di sono disponibili farmaci efficaci per diminuire particolare gravità, l'intervento l'infiammazione, ridurre i sintomi, migliorare chirurgico. la qualità della vita e assicurare una remissione prolungata. L'asportazione della parte infiammata è seguita da una recidiva (a breve distanza di tempo) Nelle fasi di riacutizzazione della malattia si nel 60-80% dei casi. ricorre spesso ai cortisonici, che vanno impiegati per il minor tempo possibile, per il (UNIGASTRO, 2011) rischio di generare uno stato di "dipendenza" con seri effetti collaterali. (Sandborn WJ, 2001). Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 22. Malattia di Crohn Terapia Farmaci abitualmente impiegati in tutte le fasi della malattia sono: ●l'acido 5-aminosalicilico (5-ASA) ●farmaci immunosoppressori (azatioprina, 6-mercaptopurina o metotrexato in pazienti che non rispondono o non tollerano i primi due) ●alcuni antibiotici come la ciprofloxacina ●i farmaci biologici. Fra questi, gli anticorpi monoclonali anti Tumor-necrosis factor (infliximab) sembrano consentire il controllo di molte forme cliniche severe prima destinate all’intervento chirurgico. (Sandborn WJ, 2001) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 23. Malattia di Crohn Gravidanza In presenza di malattia di Crohn, diffusa proprio in età fertile, la gravidanza deve essere programmata e monitorata. Il contraccettivo verso cui guidare queste donne è sicuramente quello con il minore rischio di fallimento contraccettivo e la minore interferenza possibile con la malattia. La scelta va effettuata valutando accuratamente i rischi e i benefici di ciascun metodo. La fertilità è conservata nelle donne affette da malattia di Crohn: aborto spontaneo, prematurità o basso peso alla nascita si verificano frequentemente se la donna è nella fase attiva della malattia al momento del concepimento o durante la gravidanza. (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) Tratto(Mahadevan U, 2010)i (Moleski SM et al, 2011) da gynevra.it – Tutti diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 24. Malattia di Crohn Attenzione alle terapie in corso Alcune terapie rendono necessario un colloquio con la paziente per discutere la necessità di evitare la gravidanza a causa dell’effetto teratogeno dei farmaci in uso. Un metodo contraccettivo efficace va utilizzato in particolare: ●nei tre mesi che seguono la terapia con metotrexato ●nei sei mesi che seguono la terapia con infliximab. (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 25. Malattia di Crohn Prima che il medico identifichi i metodi ormonali come i più adatti a queste donne è necessario valutare alcuni aspetti specifici. •I metodi ormonali possono inasprire i sintomi della malattia? •Che impatto hanno sull’aumento del rischio di tromboembolico, che già si associa alle patologie croniche intestinali? •Sono presenti disturbi epatobiliari primari? •I metodi ormonali possono interagire con la terapia in atto? Inoltre, in caso di utilizzo di metodi ormonali orali la presenza di diarrea e un quadro di malassorbimento potrebbero ridurre l’efficacia contraccettiva della pillola, rendendo consigliabile una via di somministrazione alternativa a quella orale, come, ad esempio, la via transdermica. (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) (van der Woude et al, 2010) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 26. Colite ulcerosa Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 27. Colite ulcerosa Come la malattia di Crohn, la colite ulcerosa è una malattia dall'eziologia sconosciuta che presenta un decorso cronico-intermittente. Tra i possibili fattori predisponenti: • Genetici: non è una malattia contagiosa né ereditaria, ma esiste una predisposizione genetica. • Infettivi: alcuni batteri o virus intervengono nel processo di riacutizzazione della malattia. • Immunologici: anomalie a livello della regolazione del sistema immunitario sono state ben descritte nei pazienti. A conferma di questa ipotesi vi è la risposta positiva alla terapia con farmaci immunosoppressori. • Flora batterica intestinale: si evidenzia una ridotta tolleranza immunologica nei confronti della propria flora batterica. Inoltre, molte pazienti presentano un'alterazione della flora con aumento di batteri potenzialmente patogeni e una riduzione di batteri "protettivi". (UNIGASTRO, 2011) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 28. Colite ulcerosa In base al tipo di lesioni si Le caratteristiche che distinguono questo distinguono tre sottogruppi: disturbo dalla malattia di Crohn sono: ● la flogosi limitata alla mucosa dell'intestino distale (retto o retto-sigma) sinistra (dal retto alla flessura crasso splenica) ● la continuità delle lesioni e totale (dal retto al cieco) l’interessamento costante del retto ● l’assenza di recidiva post-chirurgica ● il fumo di sigaretta e una pregressa appendicectomia, che sono fattori protettivi nei confronti della malattia. Il numero di casi nuovi ogni anno è 6-8 su 100.000 abitanti, con una prevalenza in Italia pari a 60-70 su 100.000 abitanti. Il disturbo interessa ugualmente entrambi i sessi. L'età media di insorgenza è 30 anni, ma la patologia si può contrarre a tutte le età. Diseases Information Clearinghouse) (Piche T et al, 2009) (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 29. Colite ulcerosa Nelle fasi acute si osservano ulcerazioni Le manifestazioni extraintestinali della mucosa del colon senza nessun tipiche sono: ispessimento della parete o alterazione cutanee della membrana sierosa. ossee articolari Il sanguinamento rettale è il sintomo più caratteristico delle lesioni, ma ad esso si associano anche: ●diarrea (frequenti emissioni di feci liquide, miste a muco, pus e sangue) ●dolore addominale concentrato nelle ore notturne e che spesso non recede dopo l'evacuazione ●tenesmo rettale (tensione rettale non risolta dall'emissione di feci) ●febbre ●calo ponderale (che si osserva nel 40% dei casi) ●ipoalbuminemia (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse) (Piche T et al, 2009) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 30. Colite ulcerosa Terapia L'obiettivo della terapia è ridurre l'infiammazione che scatena i segni e i sintomi. L'approccio può essere sia chirurgico sia farmacologico. Sono disponibili diverse classi di farmaci che possono portare alla remissione dei sintomi, migliorare la qualità della vita e assicurare una remissione prolungata. Come nella malattia di Crohn, nelle fasi di riacutizzazione della malattia si ricorre spesso ai corticosteroidi che funzionano nel ridurre lo stato infiammatorio. A causa dei pesanti effetti collaterali e del rischio di dipendenza non sono indicati per terapie prolungate. Spesso, tuttavia, allo scopo di indurre una remissione della malattia, sono dati in associazione con farmaci immunosoppressori che servono a mantenere lo stato di remissione. (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 31. Colite ulcerosa Terapia Farmaci abitualmente impiegati in tutte le fasi della malattia sono: •Farmaci immunosoppressori (azatioprina, 6-mercaptopurina o metotrexato in pazienti che non rispondono o non tollerano i primi due). Il loro effetto non è tanto quello di ridurre l'infiammazione, quanto quello di modulare la risposta del sistema immunitario. •Salicilati. Ad esempio, la salazopirina, un'associazione tra un sulfamidico e l'acido 5-aminosalicilico (5-ASA), e i preparati contenenti il 5-ASA. Si tratta di una terapia di mantenimento atta a prevenire l'insorgenza di una nuova recidiva. •Ciclosporina. Farmaco molto potente con importanti effetti collaterali utilizzato in pazienti che non rispondono ad altri farmaci. Può essere utilizzato per ritardare l'intervento chirurgico. •Farmaci biologici. Fra questi, gli anticorpi monoclonali anti Tumor-necrosis factor (infliximab) sembrano consentire il controllo di molte forme cliniche severe prima destinate all’intervento chirurgico. Tratto(UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel da gynevra.it – Tutti i diritti riservati syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse) (Piche T et al, 2009) © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 32. Colite ulcerosa Poiché la prognosi è molto variabile, Terapia come pure la risposta ai singoli farmaci, può anche rendersi La chirurgia si rende necessaria: necessario, in casi di particolare •nelle forme severe che non rispondono ad un gravità, l'intervento chirurgico. Seppure si tratta di un intervento trattamento intensivo farmacologico invasivo, a differenza della malattia •nelle forme croniche e invalidanti, resistenti di Crohn, presenta un tasso di al trattamento medico recidiva molto basso. •nelle forme che presentano dipendenza da steroidi (con effetti indesiderati importanti) •nei casi di displasia confermata, emorragia, perforazione, megacolon tossico, colite severa (UNIGASTRO, 2011) (Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 33. Colite ulcerosa Gravidanza Come accade per la malattia di Crohn, la gravidanza ha un esito generalmente favorevole, ma deve essere programmata nelle fasi di remissione della malattia. Nelle fasi acute del disturbo, il contraccettivo verso cui guidare queste donne è sicuramente quello con il minore rischio di fallimento contraccettivo e la minore interferenza possibile con la malattia. In ogni caso la scelta deve essere fatta valutando accuratamente il rapporto tra rischi e benefici. (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) (Mahadevan U, 2010) (Moleski SM et al, 2011) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 34. Colite ulcerosa Contraccezione La terapia della colite ulcerosa prevede talvolta l’assunzione di farmaci dagli effetti teratogeni. In questi casi è necessario l'utilizzo concomitante di un metodo contraccettivo efficace. In particolare: ●nei tre mesi che seguono la terapia con metotrexato ●nei sei mesi che seguono la terapia con infliximab. (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 35. Colite ulcerosa Prima che il medico identifichi i metodi ormonali come i più adatti a queste donne è necessario valutare alcuni aspetti specifici. •I metodi ormonali possono inasprire i sintomi della malattia? •Che impatto hanno sull’aumento del rischio di tromboembolico, che già si associa alle patologie croniche intestinali? •Sono presenti disturbi epatobiliari primari? •I metodi ormonali possono interagire con la terapia in atto? Inoltre, in caso di utilizzo di metodi ormonali orali la presenza di diarrea e un quadro di malassorbimento potrebbero ridurre l’efficacia contraccettiva della pillola, rendendo consigliabile una via di somministrazione alternativa a quella orale, come, ad esempio, la via transdermica. (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) (van der Woude et al, 2010) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 36. Sessualità nelle patologie infiammatorie croniche intestinali Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 37. Sessualità In presenza di colite ulcerosa o malattia di Crohn sono diversi gli aspetti che possono interferire con lo sviluppo di una sessualità serena. I disturbi più frequenti che riguardano Il 60% delle pazienti con malattia di la sfera sessuale sono: Crohn riporta come causa del calo ●un calo del desiderio sessuale del desiderio e della conseguente ●un imbarazzo nel vivere la sessualità astinenza dall’attività sessuale la presenza di dolore durante il Tra le principali cause del calo del desiderio: rapporto sessuale (dispareunia). ●il dolore durante il rapporto (dispareunia) ●il dolore addominale ●la diarrea ●lo stato depressivo ●la paura di incontinenza fecale durante il rapporto (Crohn & Colitis Foundation of America) (Moleski SM et al, 2011)t Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 38. Sessualità Ad esempio: Oltre al dolore fisico e ●La formazione di fistole (che in alcune all’affaticamento dovuti alla donne possono anche localizzarsi nella zona malattia, alcune persone convivono retto-vaginale) può compromettere la funzione con una scarsa immagine del sessuale. proprio corpo. ●Il danneggiamento dei nervi pelvici nella donna può diminuire la sensibilità del clitoride. ●La rimozione chirurgica del retto, con possibile riposizionamento dei vari organi (l’utero può spostarsi all’indietro, le ovaie verso il bacino) può causare la dispareunia (dolore durante il rapporto). ●I rapporti anali possono aggravare le eventuali lacerazioni o altre malattie sviluppatesi nell’area anale. (Crohn & Colitis Foundation of America) (Moleski SM et al, 2011)t Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 39. Sessualità Nei casi in cui esistono problemi della funzione sessuale il ginecologo può diventare un punto di riferimento per la paziente, per gettare le basi di un nuovo e migliore rapporto con la sessualità. Inoltre, il suo ruolo diventa fondamentale nell'affiancare queste donne anche nella scelta di un metodo contraccettivo che sia efficace: ●nel garantire la massima sicurezza contraccettiva possibile ●nel favorire una vita sessuale più serena, libera dall’ansia di una gravidanza non desiderata (Crohn & Colitis Foundation of America) (Moleski SM et al, 2011)t Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 40. Sessualità Strumenti per una sessualità migliore. Decalogo per la paziente 1. Lavorare sull'accettazione della totalità dell'immagine, compresa la malattia. 2. Comunicare questa immagine agli altri, discutendo degli aspetti della malattia che contribuiscono ad acuire il disagio nel vivere una sessualità serena. 3. Parlare liberamente all'interno della coppia della malattia, dei sintomi e delle esperienze e delle ricadute sulla sessualità. 4. Educare se stessi e il partner a ‘tenere lontana’ la malattia dalle relazioni intime. 5. Di fronte ad una difficoltà nell’iniziare o mantenere una relazione intima, è utile confrontarsi con persone che hanno lo stesso disturbo, rivolgendosi, ad esempio, alle associazioni di pazienti o ai forum di discussione online. (Crohn & Colitis Foundation of America) (Moleski SM et al, 2011)t Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 41. Sessualità Per una sessualità migliore. Decalogo per la paziente 6. Nelle fasi acute della malattia cercare di concentrare l’attenzione su componenti del rapporto di coppia che non siano necessariamente la sessualità. 7. Di fronte a problemi della funzione sessuale, parlarne di propria iniziativa con il proprio medico. 8. Se ci sono preoccupazioni sugli esiti della chirurgia sulla funzione sessuale è opportuno parlarne con il chirurgo. 9. Se il confronto con il gastroenterologo o con il chirurgo su questi temi può essere fonte di disagio, il medico o il ginecologo potranno essere di supporto in questo percorso con suggerimenti pratici. 10. Non esitare a consultare uno psicologo che possa supportare l’elaborazione e l’accettazione della propria immagine corporea. (Crohn & Colitis Foundation of America) (Moleski SM et al, 2011)t Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 42. Il ruolo del ginecologo Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 43. La popolazione femminile in età fertile al 31 dicembre 2008 Sono 14.000.000 le donne in età fertile Età Popolazione femminile residenti in Italia. 15/19 1.447.857 20/24 1.531.286 Quante sono coloro che potrebbero essere interessate da questi disturbi? 25/29 1.772.248 30/34 2.165.816 Malattia di Crohn circa 70.000 Colite ulcerosa circa 9.800 35/39 2.392.744 40/44 2.468.242 45/49 2.226.398 TOTALE 14.004.591 (Istat, 2009) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 44. Il ruolo del ginecologo Tra i compiti del ginecologo vi è sicuramente quello di: ●includere nel colloquio domande specifiche sulla sfera gastrointestinale, per escludere la presenza di sindrome dell’intestino irritabile o di patologie come la colite ulcerosa o la malattia di Crohn che presentano sintomi evidenti in grado di interferire con l'efficacia di alcuni contraccettivi ormonali. Prendere in carico una paziente per guidarla nella scelta del contraccettivo più adatto a lei è la migliore garanzia per: ●una migliore aderenza al trattamento terapeutico scelto ●una maggiore efficacia contraccettiva ●una maggiore tutela della salute generale Arrivare ad una prescrizione che soddisfi la donna e che le garantisca sicurezza contraccettiva, tutelando la sua salute, significa porre le basi per una relazione medico-paziente basata sulla fiducia reciproca e la comprensione. (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) (Moleski SM, 2011) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 45. Contraccezione nelle patologie infiammatorie croniche intestinali Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 46. Contraccezione Gravidanza e contraccezione Le patologie infiammatorie intestinali si manifestano spesso durante l’età fertile. Inoltre, al femminile la sintomatologia di questi disturbi si caratterizza secondo specifiche caratteristiche di genere che interessano la sfera ginecologica. In particolare anche quando la malattia è correttamente controllata, vi è l’indicazione clinica per una gravidanza programmata e monitorata. Va prestata grande attenzione alla scelta di un metodo contraccettivo che sia sicuro ed efficace. (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) (Moleski SM, 2011) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 47. Contraccezione Il ginecologo di fronte a patologie gastrointestinali? •Valutare il rapporto con la sessualità. •Monitorare e pianificare accuratamente la gravidanza (fase remissiva o non attiva della malattia). •Scegliere il metodo contraccettivo più appropriato valutando accuratamente i rischi e i benefici sulla singola paziente. •Condividere con la paziente e la coppia i percorsi clinico-terapeutici intrapresi. (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. Tratto 2009) (Moleski SM, 2011) riservati da gynevra.it – Tutti i diritti © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 48. Gravidanza e contraccezione Livelli di evidenza Basate su studi clinici randomizzati e controllati Basate su studi sperimentali e osservazionali solidi Le evidenze scientifiche sono limitate ma le indicazioni sono basate sull’opinione di esperti avvalorate da istituzioni autorevoli Buone indicazioni cliniche per le quali non esistono evidenze ma si tratta di best practice basate sull’esperienza clinica di un gruppo di lavoro multidisciplinare (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 49. Gravidanza Raccomandazioni per la gravidanza Le donne con patologie infiammatorie croniche intestinali dovrebbero essere avvertite dell’importanza di pianificare il concepimento quando la malattia è sotto controllo. Un’appropriata indicazione per un counseling preconcezionale dovrebbe essere disponibile per donne e uomini affinché possano ottimizzare la gestione della malattia prima del concepimento. Resta controversa la scelta del tipo di parto più appropriato (cesareo o vaginale) a seguito di proctocolectomia restaurativa con ileo-pouch-ano-anastomosi (IPAA). Le donne dovrebbero essere guidate nella loro scelta, consultandosi con l’ostetrica e lo specialista gastroenterologo che le prendono in cura. Anche se il partner sta assumendo metotrexato, la gravidanza deve essere prevenuta attraverso l’utilizzo di metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento e nei tre mesi successivi. Un metodo contraccettivo efficace deve essere utilizzato dalle donne in terapia con infliximab o adalimumab durante la terapia e, rispettivamente nei 5 e 6 mesi successivi. Gli operatori sanitari devono controllare il riassunto delle caratteristiche di prodotto per ogni farmaco per valutare specifiche indicazioni sull’uso durante il concepimento, la gravidanza e l’allattamento. La decisione di interrompere ogni trattamento richiede la valutazione clinica di un esperto, che possa bilanciare i rischi di interrompere l’assunzione del farmaco al confronto con i rischi associati a proseguire la terapia. Gli operatori sanitari devono prendere in considerazione una gravidanza ectopica nella diagnosi differenziale del dolore addominale e i sintomi gastrointestinale in donne sessualmente attive con che presentano patologie infiammatorie croniche intestinali. (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals Tratto withgynevra.it – Bowel iDisease riservati da Inflammatory Tutti diritti Clinical Effectiveness Unit. 2009) © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 50. Contraccezione Raccomandazioni per la contraccezione Le donne possono essere informate che non esistono evidenze di un’associazione causale tra l’uso di contraccettivi orali combinati (COC) e l'insorgenza o esacerbazione della patologia infiammatoria cronica intestinale. Le donne dovrebbero essere informate che l’efficacia di un contraccettivo orale non sembra essere ridotta quando la patologia interessa l’intestino crasso, mentre potrebbe essere ridotta nelle donne che presentano malattia di Crohn con infiammazione dell’intestino tenue e malassorbimento. Gli operatori sanitari dovrebbero considerare l’impatto di condizioni cliniche correlate alla presenza di patologie infiammatorie croniche dell’intestino come le patologie tromboemboliche , la colangite sclerosante primitiva e l’osteoporosi e altre, prima di prescrivere un metodo contraccettivo in queste pazienti. Le donne che utilizzano contraccettivi ormonali combinati dovrebbero utilizzare una copertura contraccettiva alternativa durante terapie antibiotiche che durano meno di tre settimane, e utilizzarla per i 7 giorni che seguono l’interruzione della terapia antibiotica. Gli operatori sanitari devono controllare se qualcuno dei farmaci a somministrazione rettale e genitale prescritti contengano prodotti che possono ridurre l’efficacia del profilattico. Le donne con patologie infiammatorie croniche intestinali dovrebbero interrompere l’utilizzo di COC almeno quattro settimane prima di ogni intervento chirurgico maggiore e utilizzare metodi contraccettivi alternativi. La comunicazione di quando ricominciare ad utilizzare COC deve essere data alla singola paziente. La sterilizzazione tramite laparoscopia è un metodo contraccettivo inappropriato per le donne con malattia infiammatoria cronica intestinale che hanno avuto precedenti interventi di chirurgia pelvica o addominale. Le donne con patologie infiammatorie intestinali che prendono in considerazione la sterilizzazione, così come i loro partner, devono essere opportunamente informati circa i metodi contraccettivi di lunga durata reversibili (LARC) o vasectomia. (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals Tratto withgynevra.it – Bowel iDisease riservati da Inflammatory Tutti diritti Clinical Effectiveness Unit. 2009) © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 51. Contraccezione ormonale Nel caso in cui si scelga un metodo ormonale chiedersi se: Ci può essere un aggravamento della malattia? Nota. Un ampio studio di coorte prospettico e vari studi caso-controllo hanno mostrato che i contraccettivi ormonali non influiscono sull’attività delle patologie gastrointestinali. Che impatto c’è sul rischio tromboembolico? Nota. La presenza di colite ulcerosa o malattia di Crohn, seppure in modo non troppo significativo, incide sul rischio tromboembolico. In queste pazienti l’uso di contraccettivi ormonali, unito ad altri fattori di rischio come il fumo di sigaretta, aumenta il rischio di eventi tromboembolici. L’uso di contraccettivi ormonali e il rischio tromboembolico vanno valutati in modo specifico nella singola paziente. In tutti i casi in cui si sono già verificati eventi tromboembolici associati a queste patologie o sono presenti altri fattori di rischio (ad esempio, il fumo) non possono essere usati i metodi ormonali combinati, ma occorre valutare l’uso della pillola a base di solo progestinico. Sono presenti disturbi epatobiliari primari? Nota. Nelle donne che sviluppano disturbi epatobiliari primari associati a queste patologie non possono essere utilizzati i metodi ormonali. I metodi ormonali possono interferire con la terapia in atto? Nota. Non si evidenziano specifiche interazioni tra estrogeni e progesterone e i principali farmaci antinfiammatori o biologici utilizzati nel trattamento delle patologie infiammatorie intestinali croniche. Sebbene, i livelli di concentrazione plasmatica della ciclosporina potrebbero essere innalzati dall’uso di ormoni steroidei. Di conseguenza, potrebbero rivelarsi appropriati sia una valutazione più frequente della funzione renale sia un attento monitoraggio degli effetti collaterali della ciclosporina. Anche brevi terapia con antibiotici ad ampio spettro potrebbero ridurre l’efficacia dei contraccettivi orali combinati. (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) (Moleski SM, 2011) (var de Woude, 2010) © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 52. Contraccezione ormonale Relativamente alla colite ulcerosa due studi di farmacocinetica hanno confrontato la concentrazione plasmatica di ormoni dopo l’assunzione di contraccettivi orali combinati in pazienti con infiammazione localizzata all'intestino crasso e in pazienti sane non sono state riscontrate differenze significative. Tuttavia, in caso di dosaggi ormonali più bassi (come quelli in uso oggi) e in pazienti con infiammazione localizzata all'intestino tenue (come nell'80% delle pazienti con diagnosi di malattia di Crohn) la quantità di ormoni assorbita potrebbe non essere sufficiente a garantire l'inibizione dell'ovulazione. Quindi, poiché gli ormoni steroidei contenuti nella pillola sono principalmente assorbiti a livello dell’intestino tenue, la loro efficacia contraccettiva dipende dalla capacità di assorbimento di questa porzione di intestino. (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) (van der Woude, 2010) (Zapata et al, 2010) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 53. Contraccezione ormonale Non è da escludere che possa verificarsi una riduzione dell’efficacia contraccettiva della pillola in pazienti con malattie infiammatorie intestinali che presentano: ● infiammazioni o ulcere nell’intestino tenue ● transito intestinale accelerato, vomito/diarrea ● resezione intestinale o interventi di by pass che riducono la superficie di assorbimento L’efficacia del metodo ormonale non orale non è influenzata dalla malattia, dunque, per garantire la maggiore sicurezza contraccettiva a questa popolazione di pazienti occorre prendere in considerazione una via di somministrazione alternativa a quella orale. (Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009) (van der Woude, 2010) (Zapata et al, 2010) (Weisberg, 2010) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 54. Contraccezione ormonale Le difficoltà a carico della sfera sessuale, legate ai sintomi di queste patologie, rendono meno praticabile la via di somministrazione vaginale rispetto alla via transdermica. Il passaggio diretto degli ormoni attraverso la pelle risulta essere: • più pratico con sicuri effetti positivi sulla compliance delle pazienti 2. più efficace sul piano contraccettivo perché non risente degli effetti di queste patologie a carico dell'apparato gastroenterico 3. meno invasivo rispetto alla funzione sessuale Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 55. I vantaggi della via transdermica Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 56. Assorbimento e metabolismo degli ormoni Frequenti episodi di diarrea e una È compito del ginecologo garantire alla infiammazione a livello dell’intestino donna una maggiore efficacia tenue possono compromettere contraccettiva e una migliore consistenza l'assorbimento e il metabolismo d’uso. degli ormoni steroidei assunti per bocca. Di fronte a quadri clinici che possono pregiudicare o diminuire la capacità di assorbire e metabolizzare farmaci a livello gastrointestinale, il medico dovrebbe raccomandare contraccettivi ormonali che prevedano una via di somministrazione diversa da quella orale, come, ad esempio, la via transdermica. Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 57. La via transdermica degli ormoni Garantisce maggiore sicurezza contraccettiva, maggiore benessere emotivo, migliore tutela della salute della donna Rispetto alla somministrazione orale e vaginale, gli evidenti vantaggi della via transdermica sono: ●un assorbimento efficace degli ormoni attraverso la pelle ●un minor lavoro per il fegato ●un dosaggio ormonale costante e ottimale ●una migliore compliance che favorisce una maggiore efficacia d’uso ●una migliore funzionalità sessuale Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 58. La via transdermica degli ormoni Il cerotto contraccettivo salta la via Grazie alla somministrazione per via transdermica, cioè al passaggio digestiva diretto cerotto-pelle-sangue, gli ormoni vengono assorbiti senza L'efficacia contraccettiva non è ridotta da risentire dell'influenza negativa dei eventuali episodi di diarrea, che possono impedire fattori che entrano in gioco a livello un adeguato assorbimento degli ormoni da parte dell’intestino tenue in caso di dell'intestino (Abrams et al, 2001) patologie infiammatorie croniche. Grazie alla somministrazione degli ormoni attraverso la pelle, il cerotto supera i problemi di variabilità dell’assorbimento intestinale legati all'accelerato tempo di transito e all’infiammazione dell'intestino tenue che invece interferiscono con l'assorbimento degli ormoni contenuti nella pillola. (Milanes-Skopp et al, 2009 – Burkman, 2007) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 59. La via transdermica degli ormoni I principi attivi del cerotto La somministrazione per via transdermica evita contraccettivo 'saltano‘ il primo picchi/valli di concentrazione plasmatica. passaggio attraverso il fegato uno Le fluttuazioni ormonali giornaliere tipiche della dei più grandi organi deputati al pillola, possono mettere a rischio l’efficacia della metabolismo di farmaci, pillola nell'inibizione dell’asse ipotalamo-ipofisi impegnandolo di meno. -ovaio. Con conseguente riduzione della sua efficacia contraccettiva. Il cerotto contraccettivo assicura concentrazioni plasmatiche costanti e ottimali. Il cerotto contraccettivo salta il primo passaggio epatico Grazie alla somministrazione per via transdermica, cioè al passaggio diretto cerotto-pelle-sangue, gli ormoni saltano il primo passaggio attraverso il fegato. Gli ormoni che vengono assorbiti attraverso la pelle raggiungono direttamente i siti di azione. (Abrams et al, 2001 - Graziottin, 2008 - Milanes-Skopp et al, 2009) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 60. Il cerotto: migliora la funzionalità sessuale Miglioramento statisticamente significativo con il cerotto contraccettivo vs l’anello vaginale I punteggi totali relativi alla CEROTTO funzionalità sessuale peggiorano significativamente nelle donne che hanno usato l’anello vaginale, rispetto a quelle che hanno usato il cerotto. L’anello vaginale è stato associato ad un significativo peggioramento dei punteggi relativi ad eccitazione sessuale, lubrificazione e dolore (già Variazione dei punteggi FSFI* in donne che hanno usato il cerotto contraccettivo di per sé presente nella (n = 250) o l’anello contraccettivo (n = 249) per 3 mesi rispetto al basale. *FSFI: indice di funzionalità sessuale femminile rilevato con questionario specifico sessualità di queste validato. pazienti). (Gracia, 2010) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 61. Il cerotto: migliora la funzionalità sessuale Miglioramento statisticamente significativo con il cerotto contraccettivo vs l’anello vaginale Tra le donne con partner CEROTTO fisso i punteggi della funzionalità sessuale sono diminuiti per coloro che hanno usato l’anello contraccettivo, rispetto a quelle che hanno usato il cerotto. I domini più coinvolti riguardano l’eccitazione sessuale, la lubrificazione, l’orgasmo e il dolore (già di per sé presente nella sessualità di queste Variazione dei punteggi FSFI in donne con partner fisso, che hanno usato il cerotto pazienti). contraccettivo (n = 221) o l’anello contraccettivo (n = 226) per 3 mesi rispetto al basale. *FSFI: indice di funzionalità sessuale femminile rilevato con questionario specifico validato. (Gracia, 2010) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 62. Il cerotto: la densità ossea resta invariata Il cerotto contraccettivo preserva il corretto metabolismo osseo Il cerotto mantiene costante la densità minerale ossea (BMD). Non va quindi a sovraccaricare un quadro clinico in cui la BMD può risultare compromessa dall’osteoporosi, frequente manifestazione extra- intestinale delle malattie CEROTTO infiammatorie croniche. Valori medi di densità minerale ossea (BMD) a livello spinale in giovani donne al basale e dopo 12 mesi di utilizzo del cerotto contraccettivo (n = 20) rispetto al gruppo controllo (n = 20) (Massaro et al, 2010) Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 63. Bibliografia Sindrome dell’intestino irritabile e patologie infiammatorie croniche intestinali Pallone F. Malattie infiammatorie croniche intestinali. Educazione Permanente in MD. 1998:1-4. Barbara et al. Activated Mast Cells in Proximity to Colonic Nerves Correlate With Abdominal Pain in Irritable Bowel Syndrome. Gastroenterology 2004;126:693-702 Barbara et al. Serine proteases: new players in diarrhoea-predominant irritable bowel syndrome Gut 2009;58:1571-5 Fiocchi C. Inflammatory bowel disease: etiology and pathogenesis. Gastroenterology 1998;115:182-205. Cottone M, Rosselli M, Giunta M, Camma C. Tobacco and IBD evolution. From IBD and Salycilate. Wells Medical Publisher, 1997. Kane SV, Dubinsky MC. Pocket guide to inflammatory bowel disease. Cambridge University Press 2005. UNIGASTRO. Manuale di Gastroenterologia. Edizione 2010-2012. Editrice Gastroenterologica Italiana p.443. Mahadevan U. Pregnancy and inflammatory bowel disease. Med Clin North Am 2010; 94:53-73. Sandborn WJ, Feagan BG, Hanauer SB et al. An engineered human antibody to TNF-α for active Crohn’s disease: a randomized double-blind placebo-controlled trial. Gastroenterology 2001;120:1330-38. Piche T., Barbara G., Aubert P., et al. Impaired intestinal barrier integrity in the colon of patients with irritable bowel syndrome: involvement of soluble mediators. GUT 2009; 58(2): 196 - 201 Irritable bowel syndrome. The National Digestive Diseases Information Clearinghouse. http://digestive.niddk.nih.gov/ddiseases/pubs/ibs/. Saito YA. Genes and irritable bowel syndrome: Is there a link? Current Gastroenterology Reports. 2008;10:355. Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 64. Bibliografia Malattie infiammatorie intestinali, sessualità e contraccezione The Intimate Relationship of Sex and IBD. Crohn & Colitis Foundation of America http://www.ccfa.org/frameviewer/?url=/media/pdf/ibdsexuality.pdf Moleski SM, Choudhary C. Special Considerations for Women with IBD. Gastroenterol Clin N Am 2011; 40: 387–398 van der Woude J, Kolacek S, et al. for the European Crohn's Colitis Organisation (ECCO). European evidenced-based consensus on reproduction in inflammatory bowel disease. Journal of Crohn's and Colitis 2010; 4, 493–510 Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare Clinical Guidance. Sexual and Reproductive Health for Individuals with Inflammatory Bowel Disease Clinical Effectiveness Unit. 2009 Zapata LB, Paulen ME, Cansino C, Marchbanks PA, Curtis KM. Contraceptive use among women with inflammatory bowel disease: A systematic review. Contraception 2010; 82: 72–85. Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 65. Bibliografia Cerotto contraccettivo transdermico Massaro M. et al. Effects of the contraceptive patch and the vaginal ring on bone metabolism and bone mineral density: a prospective, controlled, randomized study. Contraception., 81 (3): 209-214, 2010 Milanes-Skopp R. and Nelson AL.Transdermal contraceptive patches: current status and future potential. Expert Rev Clin Pharmacol 2009; 2: 601-7. Graziottin A. Safety, effi cacy and patient acceptability of the combined estrogen and progestin transdermal contraceptive patch: a review. Patient Preference and Adherence 2008:2: 357-67. Burkman RT. Transdermal hormonal contraception: benefits and risks. Am J Obst Gynecol 2007; 197: 134. e1-134.e6. Abrams LS, et al. Pharmacokinetic overview of Ortho Evra™/ Evra™. Fertil Steril 2002; 77 (suppl. 2): S3-S12. Gracia C.R. et al. Sexual function in fi rst-time contraceptive ring and contraceptive patch users. Fertil Steril 2010; 93: 21-28. Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati © 2011 Think2it - Gynevra.it
  • 66. Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H.S. Raffaele Resnati,Milano. Con la consulenza di Giovanni Barbara Dipartimento di Medicina Clinica, Alma Mater Università di Bologna, Policlinico S.Orsola-Malpighi, Bologna © 2011 Think2it - Gynevra.it Via San Giovanni Valdarno, 8 Loc. Settebagni 00138 Roma tel 06 89 56 69 36 fax 06 86 28 22 50 Tel. 06.86282.1 www.think2.it Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi Nessuna parte del presente slide-kit può essere riprodotta tradotta o adattata con alcun mezzo (compresi i microfilm, le copie fotostatiche e le memorizzazioni elettroniche) senza il consenso scritto dell’Agenzia. Progetto grafico:Think2 it s.r.l., Roma Coordinamento redazionale: Norina Wendy Di Blasio Tratto da gynevra.it – Tutti i diritti riservati

Editor's Notes

  1. Parole chiave DCA Donne fertili Epidemiologia
  2. Parole chiave DCA Donne fertili Epidemiologia