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1  sur  50
Università di Bologna – Agrofarma – IBMA
                         Milano Marittima, 13 marzo 2012


           Giornate Fitopatologiche 2012

Gli incentivi della Pac 2014-2020
per la gestione sostenibile nella
produzione agricola


 Angelo Frascarelli
 docente di Economia e Politica Agraria
 nella Facoltà di Agraria dell’Università di
 Perugia.
 www.agr.unipg.it
Contenuti

Dove va la Pac?
La Strategia Europa 2020
L’evoluzione della Pac
Gli obiettivi e gli strumenti della Pac 2014-2020
La sostenibilità nel I pilastro della Pac
   la condizionalità
   il greening
La sostenibilità nel II pilastro della Pac
   innovazione
   agricoltura biologica
   pagamenti climatico-ambientali
Conclusioni

                                                    2
Le fasi della PAC


         1993-1999   riforma Mac Sharry


         2000-2004   Agenda 2000

         2005-2009   riforma Fischler

         2009-2013   Health check

         2014-2020   Europa 2020


A. Frascarelli                            3
Le tappe del dibattito

    3 marzo 2010        Pubblicazione del documento “Europa 2020: una
                        strategia per la crescita intelligente, sostenibile e
                        inclusiva”
    12 aprile 2010      Il Commissario Ciolos ha lanciato la consultazione
                        pubblica sul futuro della Pac
    17 giugno 2010      Il Consiglio europeo dei capi di Governo dell’Ue ha
                        adottato la Strategia “Europa 2020”
    19-20 luglio 2010   Conferenza europea a Bruxelles sul futuro della Pac

    19 ottobre 2010     Comunicazione Commissione sul futuro delle politiche
                        comunitarie e sul bilancio 2014-2020

    18 novembre 2010    Comunicazione della Commissione sul futuro
                        della Pac
    29 giugno 2011      Proposte legislative bilancio 2014-2020
    12 ottobre 2011     Proposte legislative sulla nuova Pac 2014-2020
    fine 2012           Approvazione della nuova Pac
    1° gennaio 2014     Entrata in vigore della nuova Pac

A. Frascarelli
La Strategia “Europa 2020”

  Crescita       Sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e
  intelligente   sull’innovazione:
                 • investire su ricerca e sviluppo;
                 • ridurre l’abbandono scolastico e incrementare il numero dei laureati;
                 • favorire lo sviluppo delle innovazioni.
  Crescita       Promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle
  sostenibile    risorse, più verde e più competitiva:
                 • migliorare la competitività (maggiore produttività);
                 • lotta al cambiamento climatico (riduzione emissioni, efficienza nell’uso delle
                 risorse, resistenza economie ai rischi climatici e alle catastrofi);
                 • energia pulita ed efficiente (riduzione spesa per importazione, sicurezza
                 energetica, posti di lavoro).

  Crescita       Promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione che
  inclusiva      favorisca la coesione sociale e territoriale:
                 • aumentare l’occupazione;
                 • migliorare le competenze dei lavoratori in vista della creazione di posti di
                 lavoro qualificati;
                 • lotta alla povertà.

A. Frascarelli
Perché occorre una riforma della Pac?


                           Per rispondere alle sfide future


             Sfide                     Sfide                         Sfide
          economiche                 ambientali                   territoriali
       • Sicurezza              • Emissioni di gas            • Vitalità delle zone
         alimentare               serra                         rurali
       • Variabilità dei        • Degrado dei terreni         • Diversità
         prezzi                                                 dell'agricoltura
                                • Qualità dell’acqua e
                                                                dell'UE
       • Crisi economica          dell’aria
                                • Habitat e biodiversità

          Produzione di            Gestione risorse               Sviluppo
              cibo                    naturali                   territoriale
A. Frascarelli
Popolazione mondiale, superficie agricola e
              superficie agricola per abitante

                                                Superficie   Sup. agricola
                  Popolazione
                                                 agricola     pro capite

                 MLD di abitanti             MLD di ettari   m²/abitante
      1950               2,5                         1,3         5.200
      1975               4,1                         1,4         3.400
      2005               6,3                         1,5         2.500
      2025                8                          1,4         1.900
      2050               9,1                         1,5         1.600

    Fonte: nostre elaborazioni su dati FAO & World Bank

A. Frascarelli
Come rispondere all’aumento della
              domanda

    L’aumento della produzione si può ottenere con:
              L’incremento delle superfici coltivabili
              L’incremento delle rese produttive
        FAO stima che solo il 10% dell’aumento possa derivare da nuove
        superfici: +120 milioni di ettari in Africa e Sud America, ma -50
        milioni nei Paesi sviluppati.
        Il 90% dell’aumento deve derivare dall’incremento delle rese
        produttive e dei coefficienti di conversione dei foraggi e mangimi in
        carni e latte.
        Le rese possono crescere diffondendo l’irrigazione, la
        meccanizzazione, il progresso genetico delle sementi, la
        concimazione equilibrata, la difesa dai parassiti.



A. Frascarelli
         Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale
Prezzi dei cereali                     in Italia
                     dal 2004 al 2011

               300

               280

               260

               240

               220
    euro/ton




               200

               180

               160

               140

               120

               100




                        Orzo   grano tenero   Mais ibrido




A. Frascarelli
Bilancio di cereali nel mondo
                                                                   Milioni di ton
                  2004/05   2005/06 2006/07 2007/08   2008/09 2009/10 2010/11 2011/12
Stock
iniziali            282       334     319      281      303     373      404     370

Produzione        1.648     1.604    1.588   1.699    1.802    1.799   1.752   1.816
Offerta
totale            1.930     1.938    1.907   1.980    2.105    2.172   2.156   2.186

Consumi           1.600     1.617    1.629   1.678    1.731    1.768   1.786   1.826

Scambi              212       215     222      240      250     240      243     254

Stock finali        334       319     277      303      373     404      370     360
       Fonte: IGC (2010/11: stime; 2011/12: previsioni).
 A. Frascarelli
Bilancio di cereali nel mondo
                           1.850


                           1.800


                           1.750
   milioni di tonnellate




                           1.700


                           1.650


                           1.600


                           1.550


                           1.500


                           1.450
                                   2004/05   2005/06   2006/07   2007/08       2008/09     2009/10   2010/11   2011/12

                                                                 Produzione      Consumi

                           Fonte: IGC (2010/11: stime; 2011/12: previsioni).
A. Frascarelli
Cambiamenti climatici
               - Possibili impatti sull'agricoltura dell'UE
    ▲ Rischio di inondazioni
    ▲ Estati più calde e secche
    ▲ Livelli del mare
    ▲ Rischio di parassiti e
    malattie delle colture
    ▲ Rese delle colture, dei
    foraggi
    ▼ Salute, benessere degli                                                                         ▼ Precipitazioni estive
    animali                                                                                           ▲ Temporali invernali,
                                                                                                      inondazioni
                                                                                                      ▲ Durata del periodo
                                                                                                      vegetativo, rese
                                                                                                      ▲ Terreno agricolo adatto
                                                                                                      ▲ Organismi nocivi, rischi
                                                                                                      di malattie

                                                                                                     ▲ Precipitazioni invernali,
                                                                                                    inondazioni
                                                                                                     ▼ Precipitazioni estive
                                                                                                     ▲ Rischio di siccità, stress
   ▼ Disponibilità idrica                                                                           idrico
   ▲ Rischio di siccità, ondate di                                                                   ▲ Rischio di erosione dei
   caldo                                                                                            suoli
                                     Fonte: DG Agricoltura e sviluppo rurale, basato su relazioni
   ▲ Rischio di erosione dei suoli   dell'AEA e su studi del CCR e degli Stati membri                ▲ Rese, varietà delle colture
   ▼ Periodo vegetativo, resa
   delle colture
   ▼ Aree di coltivazione ottimali
A. Frascarelli
Obiettivi della Pac


             Competitività
                 (capacità di stare sul mercato)
                 Produttività
                 Innovazione


             Sostenibilità
                 Beni pubblici
                 Innovazione

A. Frascarelli
La Pac 2014-2020:
                    gli strumenti




A. Frascarelli
La proposta della Commissione
                 per la Pac 2014-2020


      1. Pagamenti diretti


      2. Misure di mercato



      3. Sviluppo rurale

A. Frascarelli
Pagamenti diretti
La riformulazione dei pagamenti diretti in
      6 componenti


Pagamenti              Opzione per     Distribuzione   Condizioni
                       gli Stati       fondi
                       membri
Pagamento di base       obbligatorio    43% – 70%      Condizionalità base

Pagamento ecologico     obbligatorio       30%         Pratiche agricole benefiche
                                                       per il clima e l’ambiente
Pagamento per le         facoltativo      max 5%       Localizzazione in aree con
zone soggette a                                        vincoli naturali
vincoli naturali
Pagamento per i         obbligatorio      max 2%       Età < 40
giovani agricoltori
Pagamento accoppiato     facoltativo     max 10%       Specifiche produzioni

Pagamento               obbligatorio     max 10%       Piccolo agricoltore
semplificato per
piccoli agricoltori

                                                                                     23
La riformulazione: pagamenti diretti in 6
      componenti



               6 – Pagamento piccoli agricoltori
Euro / unità




                                                   4 – Giovani
                                                    agricoltori
                                                                  5 – Pagamento accoppiato per determinate
                                                                        tipologie di produzione (art. 68)


                                                                                    3 - Pagamento per zone svantaggiate

                                                                  2 – Pagamento ecologico (greening)


                                                                          1 - Pagamento di base


                                                   Pianura                               Aree svantaggiate

     5 pagamenti disaccoppiati e 1 pagamento accoppiato;
     4 pagamenti ad ettaro, 1 pagamento accoppiato alla quantità (ettari a
     coltura, capi, produzione) e 1 pagamento ad azienda.
Gli effetti per le imprese

1.   Forte ridistribuzione del sostegno tra le imprese e i territori
         Un problema prettamente italiano: 18 paesi su 27 hanno già un sistema
         di pagamenti diretti regionalizzati

2.   Impatti rilevanti sulle imprese
       penalizzate le aziende che nel periodo di riferimento erano a:
           tabacco, pomodoro, agrumi, latte, zootecnia intensiva, olivo, riso,
           grano duro, barbabietola da zucchero, foraggi essiccati e mais.
       favorite le aziende che nel periodo di riferimento erano a:
           vigneti, orticole, patate, frutta, vivai, zootecnia estensiva, foraggere,
           leguminose, grano tenero, orzo e cereali minori.
       penalizzate le aziende di pianura, favorite quelle di montagna.
ANALISI DATI RICA
Italia – Zone altimetrica
ANALISI DATI RICA
Italia – Poli (Settori)
La condizionalità o cross compliance

• La condizionalità diventa obbligatoria.
• I pagamenti diretti sono subordinati all'osservanza di norme
  regolamentari in materia di ambiente, sicurezza degli alimenti e
  benessere degli animali.
• La terra deve essere mantenuta in buone condizioni
  agronomiche in linea con i requisiti ambientali.




                                                                     28
Condizionalità (art. 3-9, Reg. Ce 1782/2003):
   i contenuti generali


Gli agricoltori che beneficiano di pagamenti diretti devono rispettare:
   alcuni “criteri di gestione obbligatori” (CGO), definiti a livello
   comune, di cui all’Allegato III, Reg. Ce 1782/2003;
   “mantenere la terra in buone condizioni agronomiche e
   ambientali” (BCAA), di cui all’Allegato IV, Reg. Ce 1782/2003.




                                                                          29
CAMPO DI CONDIZIONALITA’    ATTO                                                  REGOLAMENTI E DIRETTIVE

                                                                                                   Applicabili dal 1/01/2005
                                                                       A1      Direttiva 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici

                                                                       A2      Direttiva 80/68/CEE, concernente la protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento provocato da certe
                                                                               sostanze pericolose

                                                                       A3      Direttiva 86/278/CEE, concernente la protezione dell’ambiente, in particolare del suolo, nell’utilizzazione dei
                                                 AMBIENTE                      fanghi di depurazione in agricoltura

                                                                       A4      Direttiva 91/676/CEE, relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da
                                                                               fonti agricole
      I Criteri di Gestione Obbligatori

                                                                       A5      Direttiva 92/43/CEE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna
                                                                               selvatiche

                                                                       A6      Direttiva 92/102/CEE del Consiglio del 27 novembre 1992, (modificata dal Reg. Ce 21/2004) relativa
                                                                               all’identificazione e alla registrazione degli animali

                                                                               Regolamento Ce 2629/97 (abrogato dal 911/2004) che stabilisce le modalità di applicazione del Reg. 820/97
                                          SANITA’ PUBBLICA, SALUTE,    A7      (abrogato dal Reg. 1760/2000) per quanto riguarda i marchi auricolari, il registro delle aziende e i passaporti
                                             IDENTIFICAZIONE E                 previsti dal sistema di identificazione e di registrazione dei bovini
                                            REGISTRAZIONE DEGLI
                                                   ANIMALI                     Regolamento Ce 1760/2000 che istituisce un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e relativo
                                                                       A8      all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine e che abroga il regolamento 820/97

                                                                      A8 BIS   Regolamento Ce 21/2004 del Consiglio del 17 dicembre 2003 che istituisce un sistema di identificazione e
                                                                               registrazione degli ovini e dei caprini

                                                                                                   Applicabili dal 1/01/2006

                                                                       B9      Direttiva 91/404/CEE concernente l’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari
CGO




                                                                       B10     Direttiva 96/22/CE concernente il divieto d’utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e
                                                                               delle sostanze Beta-agoniste nelle produzioni animali

                                                                               Regolamento Ce 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce i principi e i requisiti generali
                                                                       B11     della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa le procedure nel
                                                                               campo della sicurezza alimentare
                                          SANITA’ PUBBLICA, SALUTE,
                                             IDENTIFICAZIONE E         B12     Regolamento Ce 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni per la prevenzione, il
                                            REGISTRAZIONE DEGLI                controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili
                                                   ANIMALI
                                                                       B13     Direttiva 85/511/CEE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente misure comunitarie di lotta contro l’afta
                                                                               epizootica

                                                                       B14     Direttiva 92/119/CEE del Consiglio concernente l’introduzione di misure generali di lotta contro alcune malattie
                                                                               degli animali nonché di misure specifiche per la malattia vescicolare dei suini

                                                                       B15     Direttiva 2000/75/CE del Consiglio che stabilisce disposizioni specifiche relative alle misure di lotta e di
                                                                               eradicazione della febbre catarrale degli ovini

                                                                                                   Applicabili dal 1/01/2007

                                                                       C16     Direttiva 91/629/CEE del Consiglio del 19 novembre 1991, che stabilisce le norme minime per la protezione dei
                                                                               vitelli
                                          IGIENE E BENESSERE DEGLI             Direttiva 91/630/CEE del Consiglio del 19 novembre 1991, che stabilisce le norme minime per la protezione dei
                                                   ANIMALI             C17     suini
                                                                       C18     Direttiva 98/58/CE del Consiglio, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti


                                          Fonte: Reg. Ce 1783/2003, Allegato III.

                                                                                                                                                                                                    30
AMBITO DI                NORMA                            DESCRIZIONE DELLA NORMA
                                                     APPLICAZIONE
                                                                                 1.1              Interventi di regimazione temporanea delle acque
       Buone condizioni agronomiche e Ambientali                                                              superficiali di terreni in pendio
                                                                                 2.1                     Gestione delle stoppie e dei residui vegetali

                                                       Seminativi                2.2                            Avvicendamento delle colture
                                                                                 3.1                 Difesa della struttura del suolo attraverso il
                                                                                                   mantenimento in efficienza della rete di sgrondo delle
                                                                                                    acque superficiali e l’uso adeguato delle macchine
                                                                                 4.4          Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio
                                                                                 3.1                 Difesa della struttura del suolo attraverso il
                                                                                                   mantenimento in efficienza della rete di sgrondo delle
                                                                                                    acque superficiali e l’uso adeguato delle macchine
                                                   Pascoli permanenti
                                                                                 4.1                         Protezione del pascolo permanente
BCAA




                                                                                 4.4          Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio
                                                                                 3.1                 Difesa della struttura del suolo attraverso il
                                                                                                   mantenimento in efficienza della rete di sgrondo delle
                                                                                                    acque superficiali e l’uso adeguato delle macchine
                                                          Oliveti
                                                                                 4.3                         Manutenzione delle piante di olivo
                                                                                 4.4          Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio
                                                                                 2.1                     Gestione delle stoppie e dei residui vegetali
                                                                                 3.1                 Difesa della struttura del suolo attraverso il
                                                   Superfici a set aside                           mantenimento in efficienza della rete di sgrondo delle
                                                       e ritirate dalla                             acque superficiali e l’uso adeguato delle macchine
                                                         produzione
                                                                                 4.2                Gestione delle superfici ritirate dalla produzione
                                                                                 4.4          Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio

                                                   Fonte: Decreto Mipaaf n. 13286 del 18 ottobre 2007.


                                                                                                                                                            31
Pagamento “verde” (greening)

IL GREENING COMPORTA TRE IMPEGNI:
1. Diversificazione colturale
       Seminativi ≥ 3ha: coltivare almeno 3 colture
       ciascuna >5% - <70% della superficie a seminativo
       deroghe per specifiche colture (es. riso, prati avvicendati)

2. Mantenimento prati permanenti
      Divieto di diminuzione e limite all’aumento.
      Mantenimento delle superfici a pascolo permanente in base alla
      “superficie di riferimento” al 2014.
      Aumento delle superfici a prati permanenti non superiore al 5%.

3. Aree a valenza ambientale
       7% della Sau (esclusi i pascoli permanenti) deve essere destinata
       a fini ecologici (terreni a riposo, terrazze, destinazioni a valenza
       paesaggistica, fasce tampone e superfici imboschite).                  32
Pagamento “verde” (greening)

Rispettano automaticamente il greening
    Agricoltori biologici
    mentre gli agricoltori in zone Natura 2000 devono rispettare il
    greening, ad eccezione di vincoli superiori

Finanziamento del pagamento verde
    Pagamento annuale
    30% dei fondi I pilastro
    Per l’Italia, circa 100 euro/ettaro

Gli Stati membri possono applicare il pagamento di base:
    A livello nazionale
    A livello regionale (criteri non discriminatori)

                                                                      33
Il pagamento “verde” - GREENING


 Area di interesse ecologico   Coltura B


 Coltura A                     Coltura C
Pianura padana
Problemi con il greening
Pianura padana
Problemi con il greening
Marche: agricoltura
compatibile con il greening
Tavoliere delle Puglie
Problemi con il greening
Umbria: agricoltura
compatibile con il greening
Oliveti nel Salento
Problemi con il greening
Vigneto paesaggistico
compatibile con il greening
Sviluppo rurale
Obiettivi e priorità
        3 Obiettivi
           Competitività
           Gestione sostenibile risorse naturali
           Sviluppo equilirato territori rurali

        6 Priorità
           Trasferimento conoscenze in agricoltura
           Competitività agricoltura e vitalità aziende
           Organizzazione catene alimentari e gestione del rischio
           Preservare e migliorare ecosistemi dipendenti dall’agricoltura
           Transizione verso una “low carbon economy”
           Sviluppo potenziale occupazionale e sviluppo rurale




A. Frascarelli                                                              43
Le 6 priorità
        n.                        Priorità                             Parole chiave

       1     Trasferimento conoscenze in agricoltura         Capitale umano, reti,
                                                             innovazione, ricerca
       2     Competitività agricoltura e vitalità aziende    Ristrutturazione, mercato,
                                                             diversificazione, ricambio
                                                             generazionale
       3     a. Organizzazione catene alimentari             Integrazione, promozione,
             b. Gestione del rischio                         qualità, catene corte
                                                             Gestione del rischio
       4     Preservare e migliorare ecosistemi dipendenti   Biodiversità, paesaggio, acqua,
             dall’agricoltura                                suolo
       5     Transizione verso una “low carbon economy”      Uso di acqua energia rifiuti,
                                                             emissione-sequestro CO2,
       6     Sviluppo potenziale occupazionale e sviluppo    Diversificazione, job creation,
             rurale                                          inclusione sociale, povertà,
                                                             sviluppo locale

A. Frascarelli Sotte
          Franco                                                                               44
Priorità per lo sviluppo
                                                                     Azioni chiave
         rurale

                           (a) stimolare l'innovazione e la base di conoscenze nelle zone rurali;
  1. Trasferimento         (b) rinsaldare i nessi tra agricoltura e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione, dall'altro;
   di conoscenze           (c) incoraggiare l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e la formazione professionale nel
  ed innovazione           settore agricolo e forestale;


    2. Competitività       (a) incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole con problemi strutturali
     di tutti i tipi di    considerevoli, in particolare di quelle che detengono una quota di mercato esigua, delle
      agricoltura e        aziende orientate al mercato in particolari settori e delle aziende che richiedono una
  redditività aziendale    diversificazione dell'attività;
                           (b) favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo;
                           (a) migliore integrazione dei produttori primari nella filiera agroalimentare attraverso i regimi
 3. Organizzazione della
                           di qualità, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni di
         filiera e
                           produttori e le organizzazioni interprofessionali;
    gestione dei rischi
                           (b) sostegno alla gestione dei rischi aziendali;

    4. Preservare,         (a) salvaguardia e ripristino della biodiversità, tra l'altro nelle zone Natura 2000 e nelle zone
     ripristinare e        agricole di alto pregio naturale, nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa;
    valorizzare gli        (b) migliore gestione delle risorse idriche;
      ecosistemi           (c) migliore gestione del suolo;
 5. Uso efficiente delle
          risorse          (a) rendere più efficiente l'uso dell'acqua nell'agricoltura;
      e passaggio a        (b) rendere più efficiente l'uso dell'energia nell'agricoltura e nell'industria alimentare;
     un'economia a         (c) favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti,
           basse           materiali di scarto, residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia;
 emissioni di carbonio     (d) ridurre le emissioni di metano e di protossido di azoto a carico dell'agricoltura;
   e resiliente al clima   (e) promuovere il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale;

  6. Inclusione sociale,   (a) favorire la diversificazione, la creazione di nuove piccole imprese e l'occupazione;
 riduzione della povertà   (b) stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali;
 e sviluppo economico      (c) promuovere l'accessibilità, l'uso e la qualità delle tecnologie dell'informazione e della
     nelle zone rurali     comunicazione (TIC) nelle zone rurali.


                                 Innovazione, Ambiente e Cambiamenti Climatici come obbiettivi trasversali

                                                                                                                             45
Le misure del PSR 2014-2020 (1)

         Art.          Priorità                             Misura
          16           Diverse      Servizi di consul, sostit e di assist gestione az agricole
          18           Diverse                Investimenti in immobilizz materiali
          20           Diverse          Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese
          36           Diverse                           Cooperazione

          Art.           Priorità                             Misura

          15                1        Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione


          27                1        Investim silvic e trasform e commerc prodotti foreste

          17                2               Regimi di qualità prodotti agricoli e alim

         32-33              2        Indennità zone soggette a vincoli naturali o altri vincoli
                                                           specifici

A. Frascarelli Sotte
          Franco                                                                                  46
Le misure del PSR 2014-2020 (2)
         Art.       Priorità                             Misura
         19            3       Ristrutturaz.potenziale agricolo danneggiato da disastri
                               naturali e azioni di prevenzione
         25            3          Prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate da
                                            incendi, calamità naturali ed eventi
                                                        catastrofici
         28            3                Costituzione di associazioni di produttori
         34            3                        Benessere degli animali
         38            3         Assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante
         39                     Fondi di mutualizzazione per le epizoozie e le fitopatie e
                       3
                                             per le emergenze ambientali
         40            3                Strumento di stabilizzazione del reddito




A. Frascarelli                                                                               47
Le misure del PSR 2014-2020 (3)
         Art.       Priorità                                     Misura
         22           4-5        Investim sviluppo delle aree forestali e nel miglioram redditività
                                                           delle foreste
         23           4-5                          Forestazione e imboschimento
         24           4-5                       Allestimento di sistemi agroforestali

         26          4-5          Investim diretti accrescere la resilienza e il
                                     pregio ambient ecosistemi forestali
         29          4-5              Pagamenti agro-climatico-ambientali
         30          4-5                           Agricoltura biologica
         31           4-5        Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva quadro
                                                           sulle acque

         35           4-5          Servizi silvo-climatico-ambientali e salvaguardia della foresta

         Art.         Priorità                                     Misura
          21             6               Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali
        42-45            6                             Gruppi di azione locale LEADER



A. Frascarelli                                                                                           48
Le parole chiave del futuro della Pac e
         dell’agricoltura

      - Produttività
      - Adeguamento alla globalizzazione
                 convivere con la volatilità dei prezzi
                 trasparenza del mercato e gestione del rischio
                 relazioni contrattuali, ecc.
      - Sostenibilità (anche set aside ecologico)
      - Biodiversità
      - Uso sostenibile delle risorse idriche
      - Contrasto ai cambiamenti climatici (sequestro di CO2)
      - Innovazione
      - Trasferimento delle conoscenze
      - Integrazione (essere in rete)
                 filiera lunga e corta
                 il mercato uccide chi è isolato
                 imprese agricole, imprese dei mezzi tecnici, ricerca, Istituzioni,
                 agroindustria, distribuzione
                 collaborare per competere
A. Frascarelli
Grazie per l’attenzione

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Gli incentivi della Pac 2014-2020 per la gestione sostenibile nella produzione agricola

  • 1. Università di Bologna – Agrofarma – IBMA Milano Marittima, 13 marzo 2012 Giornate Fitopatologiche 2012 Gli incentivi della Pac 2014-2020 per la gestione sostenibile nella produzione agricola Angelo Frascarelli docente di Economia e Politica Agraria nella Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia. www.agr.unipg.it
  • 2. Contenuti Dove va la Pac? La Strategia Europa 2020 L’evoluzione della Pac Gli obiettivi e gli strumenti della Pac 2014-2020 La sostenibilità nel I pilastro della Pac la condizionalità il greening La sostenibilità nel II pilastro della Pac innovazione agricoltura biologica pagamenti climatico-ambientali Conclusioni 2
  • 3. Le fasi della PAC 1993-1999 riforma Mac Sharry 2000-2004 Agenda 2000 2005-2009 riforma Fischler 2009-2013 Health check 2014-2020 Europa 2020 A. Frascarelli 3
  • 4. Le tappe del dibattito 3 marzo 2010 Pubblicazione del documento “Europa 2020: una strategia per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” 12 aprile 2010 Il Commissario Ciolos ha lanciato la consultazione pubblica sul futuro della Pac 17 giugno 2010 Il Consiglio europeo dei capi di Governo dell’Ue ha adottato la Strategia “Europa 2020” 19-20 luglio 2010 Conferenza europea a Bruxelles sul futuro della Pac 19 ottobre 2010 Comunicazione Commissione sul futuro delle politiche comunitarie e sul bilancio 2014-2020 18 novembre 2010 Comunicazione della Commissione sul futuro della Pac 29 giugno 2011 Proposte legislative bilancio 2014-2020 12 ottobre 2011 Proposte legislative sulla nuova Pac 2014-2020 fine 2012 Approvazione della nuova Pac 1° gennaio 2014 Entrata in vigore della nuova Pac A. Frascarelli
  • 5. La Strategia “Europa 2020” Crescita Sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e intelligente sull’innovazione: • investire su ricerca e sviluppo; • ridurre l’abbandono scolastico e incrementare il numero dei laureati; • favorire lo sviluppo delle innovazioni. Crescita Promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle sostenibile risorse, più verde e più competitiva: • migliorare la competitività (maggiore produttività); • lotta al cambiamento climatico (riduzione emissioni, efficienza nell’uso delle risorse, resistenza economie ai rischi climatici e alle catastrofi); • energia pulita ed efficiente (riduzione spesa per importazione, sicurezza energetica, posti di lavoro). Crescita Promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione che inclusiva favorisca la coesione sociale e territoriale: • aumentare l’occupazione; • migliorare le competenze dei lavoratori in vista della creazione di posti di lavoro qualificati; • lotta alla povertà. A. Frascarelli
  • 6. Perché occorre una riforma della Pac? Per rispondere alle sfide future Sfide Sfide Sfide economiche ambientali territoriali • Sicurezza • Emissioni di gas • Vitalità delle zone alimentare serra rurali • Variabilità dei • Degrado dei terreni • Diversità prezzi dell'agricoltura • Qualità dell’acqua e dell'UE • Crisi economica dell’aria • Habitat e biodiversità Produzione di Gestione risorse Sviluppo cibo naturali territoriale A. Frascarelli
  • 7. Popolazione mondiale, superficie agricola e superficie agricola per abitante Superficie Sup. agricola Popolazione agricola pro capite MLD di abitanti MLD di ettari m²/abitante 1950 2,5 1,3 5.200 1975 4,1 1,4 3.400 2005 6,3 1,5 2.500 2025 8 1,4 1.900 2050 9,1 1,5 1.600 Fonte: nostre elaborazioni su dati FAO & World Bank A. Frascarelli
  • 8. Come rispondere all’aumento della domanda L’aumento della produzione si può ottenere con: L’incremento delle superfici coltivabili L’incremento delle rese produttive FAO stima che solo il 10% dell’aumento possa derivare da nuove superfici: +120 milioni di ettari in Africa e Sud America, ma -50 milioni nei Paesi sviluppati. Il 90% dell’aumento deve derivare dall’incremento delle rese produttive e dei coefficienti di conversione dei foraggi e mangimi in carni e latte. Le rese possono crescere diffondendo l’irrigazione, la meccanizzazione, il progresso genetico delle sementi, la concimazione equilibrata, la difesa dai parassiti. A. Frascarelli Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale
  • 9. Prezzi dei cereali in Italia dal 2004 al 2011 300 280 260 240 220 euro/ton 200 180 160 140 120 100 Orzo grano tenero Mais ibrido A. Frascarelli
  • 10. Bilancio di cereali nel mondo Milioni di ton 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 Stock iniziali 282 334 319 281 303 373 404 370 Produzione 1.648 1.604 1.588 1.699 1.802 1.799 1.752 1.816 Offerta totale 1.930 1.938 1.907 1.980 2.105 2.172 2.156 2.186 Consumi 1.600 1.617 1.629 1.678 1.731 1.768 1.786 1.826 Scambi 212 215 222 240 250 240 243 254 Stock finali 334 319 277 303 373 404 370 360 Fonte: IGC (2010/11: stime; 2011/12: previsioni). A. Frascarelli
  • 11. Bilancio di cereali nel mondo 1.850 1.800 1.750 milioni di tonnellate 1.700 1.650 1.600 1.550 1.500 1.450 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 Produzione Consumi Fonte: IGC (2010/11: stime; 2011/12: previsioni). A. Frascarelli
  • 12. Cambiamenti climatici - Possibili impatti sull'agricoltura dell'UE ▲ Rischio di inondazioni ▲ Estati più calde e secche ▲ Livelli del mare ▲ Rischio di parassiti e malattie delle colture ▲ Rese delle colture, dei foraggi ▼ Salute, benessere degli ▼ Precipitazioni estive animali ▲ Temporali invernali, inondazioni ▲ Durata del periodo vegetativo, rese ▲ Terreno agricolo adatto ▲ Organismi nocivi, rischi di malattie ▲ Precipitazioni invernali, inondazioni ▼ Precipitazioni estive ▲ Rischio di siccità, stress ▼ Disponibilità idrica idrico ▲ Rischio di siccità, ondate di ▲ Rischio di erosione dei caldo suoli Fonte: DG Agricoltura e sviluppo rurale, basato su relazioni ▲ Rischio di erosione dei suoli dell'AEA e su studi del CCR e degli Stati membri ▲ Rese, varietà delle colture ▼ Periodo vegetativo, resa delle colture ▼ Aree di coltivazione ottimali A. Frascarelli
  • 13. Obiettivi della Pac Competitività (capacità di stare sul mercato) Produttività Innovazione Sostenibilità Beni pubblici Innovazione A. Frascarelli
  • 14.
  • 15.
  • 16.
  • 17.
  • 18.
  • 19.
  • 20. La Pac 2014-2020: gli strumenti A. Frascarelli
  • 21. La proposta della Commissione per la Pac 2014-2020 1. Pagamenti diretti 2. Misure di mercato 3. Sviluppo rurale A. Frascarelli
  • 23. La riformulazione dei pagamenti diretti in 6 componenti Pagamenti Opzione per Distribuzione Condizioni gli Stati fondi membri Pagamento di base obbligatorio 43% – 70% Condizionalità base Pagamento ecologico obbligatorio 30% Pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente Pagamento per le facoltativo max 5% Localizzazione in aree con zone soggette a vincoli naturali vincoli naturali Pagamento per i obbligatorio max 2% Età < 40 giovani agricoltori Pagamento accoppiato facoltativo max 10% Specifiche produzioni Pagamento obbligatorio max 10% Piccolo agricoltore semplificato per piccoli agricoltori 23
  • 24. La riformulazione: pagamenti diretti in 6 componenti 6 – Pagamento piccoli agricoltori Euro / unità 4 – Giovani agricoltori 5 – Pagamento accoppiato per determinate tipologie di produzione (art. 68) 3 - Pagamento per zone svantaggiate 2 – Pagamento ecologico (greening) 1 - Pagamento di base Pianura Aree svantaggiate 5 pagamenti disaccoppiati e 1 pagamento accoppiato; 4 pagamenti ad ettaro, 1 pagamento accoppiato alla quantità (ettari a coltura, capi, produzione) e 1 pagamento ad azienda.
  • 25. Gli effetti per le imprese 1. Forte ridistribuzione del sostegno tra le imprese e i territori Un problema prettamente italiano: 18 paesi su 27 hanno già un sistema di pagamenti diretti regionalizzati 2. Impatti rilevanti sulle imprese penalizzate le aziende che nel periodo di riferimento erano a: tabacco, pomodoro, agrumi, latte, zootecnia intensiva, olivo, riso, grano duro, barbabietola da zucchero, foraggi essiccati e mais. favorite le aziende che nel periodo di riferimento erano a: vigneti, orticole, patate, frutta, vivai, zootecnia estensiva, foraggere, leguminose, grano tenero, orzo e cereali minori. penalizzate le aziende di pianura, favorite quelle di montagna.
  • 26. ANALISI DATI RICA Italia – Zone altimetrica
  • 27. ANALISI DATI RICA Italia – Poli (Settori)
  • 28. La condizionalità o cross compliance • La condizionalità diventa obbligatoria. • I pagamenti diretti sono subordinati all'osservanza di norme regolamentari in materia di ambiente, sicurezza degli alimenti e benessere degli animali. • La terra deve essere mantenuta in buone condizioni agronomiche in linea con i requisiti ambientali. 28
  • 29. Condizionalità (art. 3-9, Reg. Ce 1782/2003): i contenuti generali Gli agricoltori che beneficiano di pagamenti diretti devono rispettare: alcuni “criteri di gestione obbligatori” (CGO), definiti a livello comune, di cui all’Allegato III, Reg. Ce 1782/2003; “mantenere la terra in buone condizioni agronomiche e ambientali” (BCAA), di cui all’Allegato IV, Reg. Ce 1782/2003. 29
  • 30. CAMPO DI CONDIZIONALITA’ ATTO REGOLAMENTI E DIRETTIVE Applicabili dal 1/01/2005 A1 Direttiva 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici A2 Direttiva 80/68/CEE, concernente la protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento provocato da certe sostanze pericolose A3 Direttiva 86/278/CEE, concernente la protezione dell’ambiente, in particolare del suolo, nell’utilizzazione dei AMBIENTE fanghi di depurazione in agricoltura A4 Direttiva 91/676/CEE, relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole I Criteri di Gestione Obbligatori A5 Direttiva 92/43/CEE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche A6 Direttiva 92/102/CEE del Consiglio del 27 novembre 1992, (modificata dal Reg. Ce 21/2004) relativa all’identificazione e alla registrazione degli animali Regolamento Ce 2629/97 (abrogato dal 911/2004) che stabilisce le modalità di applicazione del Reg. 820/97 SANITA’ PUBBLICA, SALUTE, A7 (abrogato dal Reg. 1760/2000) per quanto riguarda i marchi auricolari, il registro delle aziende e i passaporti IDENTIFICAZIONE E previsti dal sistema di identificazione e di registrazione dei bovini REGISTRAZIONE DEGLI ANIMALI Regolamento Ce 1760/2000 che istituisce un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e relativo A8 all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine e che abroga il regolamento 820/97 A8 BIS Regolamento Ce 21/2004 del Consiglio del 17 dicembre 2003 che istituisce un sistema di identificazione e registrazione degli ovini e dei caprini Applicabili dal 1/01/2006 B9 Direttiva 91/404/CEE concernente l’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari CGO B10 Direttiva 96/22/CE concernente il divieto d’utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze Beta-agoniste nelle produzioni animali Regolamento Ce 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce i principi e i requisiti generali B11 della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa le procedure nel campo della sicurezza alimentare SANITA’ PUBBLICA, SALUTE, IDENTIFICAZIONE E B12 Regolamento Ce 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni per la prevenzione, il REGISTRAZIONE DEGLI controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili ANIMALI B13 Direttiva 85/511/CEE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente misure comunitarie di lotta contro l’afta epizootica B14 Direttiva 92/119/CEE del Consiglio concernente l’introduzione di misure generali di lotta contro alcune malattie degli animali nonché di misure specifiche per la malattia vescicolare dei suini B15 Direttiva 2000/75/CE del Consiglio che stabilisce disposizioni specifiche relative alle misure di lotta e di eradicazione della febbre catarrale degli ovini Applicabili dal 1/01/2007 C16 Direttiva 91/629/CEE del Consiglio del 19 novembre 1991, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli IGIENE E BENESSERE DEGLI Direttiva 91/630/CEE del Consiglio del 19 novembre 1991, che stabilisce le norme minime per la protezione dei ANIMALI C17 suini C18 Direttiva 98/58/CE del Consiglio, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Fonte: Reg. Ce 1783/2003, Allegato III. 30
  • 31. AMBITO DI NORMA DESCRIZIONE DELLA NORMA APPLICAZIONE 1.1 Interventi di regimazione temporanea delle acque Buone condizioni agronomiche e Ambientali superficiali di terreni in pendio 2.1 Gestione delle stoppie e dei residui vegetali Seminativi 2.2 Avvicendamento delle colture 3.1 Difesa della struttura del suolo attraverso il mantenimento in efficienza della rete di sgrondo delle acque superficiali e l’uso adeguato delle macchine 4.4 Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio 3.1 Difesa della struttura del suolo attraverso il mantenimento in efficienza della rete di sgrondo delle acque superficiali e l’uso adeguato delle macchine Pascoli permanenti 4.1 Protezione del pascolo permanente BCAA 4.4 Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio 3.1 Difesa della struttura del suolo attraverso il mantenimento in efficienza della rete di sgrondo delle acque superficiali e l’uso adeguato delle macchine Oliveti 4.3 Manutenzione delle piante di olivo 4.4 Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio 2.1 Gestione delle stoppie e dei residui vegetali 3.1 Difesa della struttura del suolo attraverso il Superfici a set aside mantenimento in efficienza della rete di sgrondo delle e ritirate dalla acque superficiali e l’uso adeguato delle macchine produzione 4.2 Gestione delle superfici ritirate dalla produzione 4.4 Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio Fonte: Decreto Mipaaf n. 13286 del 18 ottobre 2007. 31
  • 32. Pagamento “verde” (greening) IL GREENING COMPORTA TRE IMPEGNI: 1. Diversificazione colturale Seminativi ≥ 3ha: coltivare almeno 3 colture ciascuna >5% - <70% della superficie a seminativo deroghe per specifiche colture (es. riso, prati avvicendati) 2. Mantenimento prati permanenti Divieto di diminuzione e limite all’aumento. Mantenimento delle superfici a pascolo permanente in base alla “superficie di riferimento” al 2014. Aumento delle superfici a prati permanenti non superiore al 5%. 3. Aree a valenza ambientale 7% della Sau (esclusi i pascoli permanenti) deve essere destinata a fini ecologici (terreni a riposo, terrazze, destinazioni a valenza paesaggistica, fasce tampone e superfici imboschite). 32
  • 33. Pagamento “verde” (greening) Rispettano automaticamente il greening Agricoltori biologici mentre gli agricoltori in zone Natura 2000 devono rispettare il greening, ad eccezione di vincoli superiori Finanziamento del pagamento verde Pagamento annuale 30% dei fondi I pilastro Per l’Italia, circa 100 euro/ettaro Gli Stati membri possono applicare il pagamento di base: A livello nazionale A livello regionale (criteri non discriminatori) 33
  • 34. Il pagamento “verde” - GREENING Area di interesse ecologico Coltura B Coltura A Coltura C
  • 40. Oliveti nel Salento Problemi con il greening
  • 43. Obiettivi e priorità 3 Obiettivi Competitività Gestione sostenibile risorse naturali Sviluppo equilirato territori rurali 6 Priorità Trasferimento conoscenze in agricoltura Competitività agricoltura e vitalità aziende Organizzazione catene alimentari e gestione del rischio Preservare e migliorare ecosistemi dipendenti dall’agricoltura Transizione verso una “low carbon economy” Sviluppo potenziale occupazionale e sviluppo rurale A. Frascarelli 43
  • 44. Le 6 priorità n. Priorità Parole chiave 1 Trasferimento conoscenze in agricoltura Capitale umano, reti, innovazione, ricerca 2 Competitività agricoltura e vitalità aziende Ristrutturazione, mercato, diversificazione, ricambio generazionale 3 a. Organizzazione catene alimentari Integrazione, promozione, b. Gestione del rischio qualità, catene corte Gestione del rischio 4 Preservare e migliorare ecosistemi dipendenti Biodiversità, paesaggio, acqua, dall’agricoltura suolo 5 Transizione verso una “low carbon economy” Uso di acqua energia rifiuti, emissione-sequestro CO2, 6 Sviluppo potenziale occupazionale e sviluppo Diversificazione, job creation, rurale inclusione sociale, povertà, sviluppo locale A. Frascarelli Sotte Franco 44
  • 45. Priorità per lo sviluppo Azioni chiave rurale (a) stimolare l'innovazione e la base di conoscenze nelle zone rurali; 1. Trasferimento (b) rinsaldare i nessi tra agricoltura e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione, dall'altro; di conoscenze (c) incoraggiare l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e la formazione professionale nel ed innovazione settore agricolo e forestale; 2. Competitività (a) incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole con problemi strutturali di tutti i tipi di considerevoli, in particolare di quelle che detengono una quota di mercato esigua, delle agricoltura e aziende orientate al mercato in particolari settori e delle aziende che richiedono una redditività aziendale diversificazione dell'attività; (b) favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo; (a) migliore integrazione dei produttori primari nella filiera agroalimentare attraverso i regimi 3. Organizzazione della di qualità, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni di filiera e produttori e le organizzazioni interprofessionali; gestione dei rischi (b) sostegno alla gestione dei rischi aziendali; 4. Preservare, (a) salvaguardia e ripristino della biodiversità, tra l'altro nelle zone Natura 2000 e nelle zone ripristinare e agricole di alto pregio naturale, nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa; valorizzare gli (b) migliore gestione delle risorse idriche; ecosistemi (c) migliore gestione del suolo; 5. Uso efficiente delle risorse (a) rendere più efficiente l'uso dell'acqua nell'agricoltura; e passaggio a (b) rendere più efficiente l'uso dell'energia nell'agricoltura e nell'industria alimentare; un'economia a (c) favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, basse materiali di scarto, residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia; emissioni di carbonio (d) ridurre le emissioni di metano e di protossido di azoto a carico dell'agricoltura; e resiliente al clima (e) promuovere il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale; 6. Inclusione sociale, (a) favorire la diversificazione, la creazione di nuove piccole imprese e l'occupazione; riduzione della povertà (b) stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali; e sviluppo economico (c) promuovere l'accessibilità, l'uso e la qualità delle tecnologie dell'informazione e della nelle zone rurali comunicazione (TIC) nelle zone rurali. Innovazione, Ambiente e Cambiamenti Climatici come obbiettivi trasversali 45
  • 46. Le misure del PSR 2014-2020 (1) Art. Priorità Misura 16 Diverse Servizi di consul, sostit e di assist gestione az agricole 18 Diverse Investimenti in immobilizz materiali 20 Diverse Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese 36 Diverse Cooperazione Art. Priorità Misura 15 1 Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione 27 1 Investim silvic e trasform e commerc prodotti foreste 17 2 Regimi di qualità prodotti agricoli e alim 32-33 2 Indennità zone soggette a vincoli naturali o altri vincoli specifici A. Frascarelli Sotte Franco 46
  • 47. Le misure del PSR 2014-2020 (2) Art. Priorità Misura 19 3 Ristrutturaz.potenziale agricolo danneggiato da disastri naturali e azioni di prevenzione 25 3 Prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici 28 3 Costituzione di associazioni di produttori 34 3 Benessere degli animali 38 3 Assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante 39 Fondi di mutualizzazione per le epizoozie e le fitopatie e 3 per le emergenze ambientali 40 3 Strumento di stabilizzazione del reddito A. Frascarelli 47
  • 48. Le misure del PSR 2014-2020 (3) Art. Priorità Misura 22 4-5 Investim sviluppo delle aree forestali e nel miglioram redditività delle foreste 23 4-5 Forestazione e imboschimento 24 4-5 Allestimento di sistemi agroforestali 26 4-5 Investim diretti accrescere la resilienza e il pregio ambient ecosistemi forestali 29 4-5 Pagamenti agro-climatico-ambientali 30 4-5 Agricoltura biologica 31 4-5 Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva quadro sulle acque 35 4-5 Servizi silvo-climatico-ambientali e salvaguardia della foresta Art. Priorità Misura 21 6 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali 42-45 6 Gruppi di azione locale LEADER A. Frascarelli 48
  • 49. Le parole chiave del futuro della Pac e dell’agricoltura - Produttività - Adeguamento alla globalizzazione convivere con la volatilità dei prezzi trasparenza del mercato e gestione del rischio relazioni contrattuali, ecc. - Sostenibilità (anche set aside ecologico) - Biodiversità - Uso sostenibile delle risorse idriche - Contrasto ai cambiamenti climatici (sequestro di CO2) - Innovazione - Trasferimento delle conoscenze - Integrazione (essere in rete) filiera lunga e corta il mercato uccide chi è isolato imprese agricole, imprese dei mezzi tecnici, ricerca, Istituzioni, agroindustria, distribuzione collaborare per competere A. Frascarelli