1. Personaggio & storia: le riflessioni
Pinocchio, ormai nato più di 130 anni fa dalla penna di Carlo Collodi, è ancora oggi un personaggio importante in ogni campo culturale, tanto da
essere spesso soggetto a riletture alternative. Anche noi, con TripPIN, abbiamo voluto esprimere il nostro punto di vista sulle avventure del burattino.
L’autore, in realtà, non blocca la crescita del burattino allo stato infantile ma ne racconta lo sviluppo. Infatti, forte
Collodi delle sue esperienze, alla fine del racconto Pinocchio diventa un ragazzo, se non un vero e proprio uomo.
Pinocchio è ritratto come un burattino estremamente capriccioso, fannullone, ingenuo e bugiardo, che solo dopo
Walt Disney aver imparato a comportarsi bene e ad obbedire ai suoi mentori, diviene un bambino vero.
L’ingenuità, l’ignoranza, la curiosità, sono viste in Pinocchio sempre come elementi negativi. L’autore e il lettore
TripPIN tendono, infatti, a condannarlo dimenticando, però, che essi sono semplicemente gli aspetti innati in qualsiasi
bambino, ancora all’inizio del suo percorso. Se Pinocchio cresce non è di certo grazie al grillo o alla fata turchi-
na: deve tutto alle sue avventure, alle sue esperienze.
Il progetto TripPIN nasce per la rilettura in chiave
moderna di un’icona già nota: la progettazione di
Il concept
un souvenir che attualizzi la figura di Pinocchio.
Il titolo è un utile indizio per scoprire il suo con-
cept: una riflessiva fusione tra l’idea del viaggio e il Il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma.
personaggio collodiano. Bruce Chatwi
Volgi il tuo occhio all’interno, e scoprirai migliaia di regioni, nel tuo cuore,
vergini ancora. Viaggiale tutte, e fatti esperto di cosmografia interiore.
Henry David Thoreau
Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone.
John Steinbeck
L’idea è quella di un souvenir, un gadget, un gioco per bambini, che richiami palesemente l’idea del viaggio. Un pupazzo esso stesso formato
dalle esperienze e dalle avventure di chi lo possiede.
Sapienza Università di Roma Studente: Eleonora Bompieri
Perché l’esperienza è conoscenza, e la conoscenza è crescita.
Facoltà di Architettura Matricola: 1466759 Abbiamo pensato allora ad un pupazzetto formato da elementi scomponibili, intercambiabili, personalizzabili, che attraverso colori e pattern richia-
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Atelir di Design 1 Titolo: TripPIN masse i valori e la cultura di un determinato luogo. Queste bambole permetterebbero, grazie alle loro particolari giunzioni, un’ interazione tra ele-
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menti diversi, a simboleggiare come la crescita e la conoscenza siano proporzionali alla quantità e alla varietà delle nostre esperienze.
2. Progetto finale: scelte e accortezze
Pinocchio = una bambola... ...di stoffa
• dal latino, “pupus” che significa “bambino”; • materiale umile, evocativo per la semplicità dei per-
• sono presenti in ogni tempo e cultura: come gioco od sonaggi del racconto;
oggetto rituale, sono da sempre amate da collezionisti • materile usato per ricreare un effetto pelle;
e appassionati; • materiale di passaggio: la stoffa può sembrare un ele-
• le bambole oggi: mento di transizione tra il legno della marionetta e la
Art Toys : giocattoli underground in cui texture, pelle del bambino;
colore e forma si ricombinano ad espressione di • subisce l’esterno, essendo soggetto ad ingiallimento e
nuove personalità; corrosione.
Doll therapy: molte terapie non farmacologiche
si servono di bambole per i casi di decadimento
cognitivo e disturbi del comportamento. ...scomponibile
• grazie al velcro, la figura assume più dinamicità;
...essenziale • l’unione dei singoli pezzi ricorda la costruzione della
marionetta;
• semplicità della forma; • l’intercambiabilità tra i pezzi simboleggia la varietà
• ridotto numero di elementi. delle esperienze.
Pinocchio = un’icona nazionale La stoffa si arricchisce di 20 texture diverse, le quali simboleggiano le altrettante regioni italiane, richiamandone le ca-
ratteristiche attraverso i colori e le immagini. Solo viaggiando per tutta Italia si potranno collezionare i diversi TriPIN.
Viaggiare è giocare.
TripPIN, ancor prima che un souvenir, è uno sti-
molo al viaggio, e quindi alla conoscenza diretta,
Una texture per Collodi
alla crescita interiore...Perché qualsiasi viaggio tu
faccia, tornerai a casa sempre un po’ rimodellato. Oltre alle 20 texture regionali, ci è sembrato doveroso dedicare un TripPIN allo stesso stesso autore, omaggiando la fantasia e l’acutezza che hanno
portato alla stesura di questo celebre racconto. Dalla riflessione sulla favola, sono state sviluppate due texture, ognuna rappresentativa di un diverso
punto di vista.
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In questa prima texture, si è cercato di enfatizzare il tema Questa seconda texture, ad eccezione della prima, mira ad
dell’infanzia attraverso un tratto semplice e spontaneo che un’aspetto più minimalista, capace di proiettare Pinocchio
sottolinei l’aspetto ludico del progetto. in una visione moderna e attuale.
3. I TripPIN regionali
a
Campania
Emilia Romagn
Piemonte
C a l ab r i a
Trentino AA
Umbria
Toscana
Sicilia
Marche
Liguria
Molise
Veneto
Ogni regione ha le sue tradizioni, delle vere ico-
ne che le rendono famose in Itali, se non in tutto
il mondo. TripPIN, con la sua voglia di viaggiare,
ci guida alla scoperta delle particolarità nazionali,
valorizzandone la diversità.
Texture colorate si fanno portavoci dello spirito
del viaggiare, alla scoperta del “Bel Paese”.
Sardegna
Valle d’Aosta
Abruzzo
Pu g l i a
Basilicata
Friuli VG
Lombardia
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Lazio
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4. La realizzazione
2 Stampaggio della texture su stoffa trami-
te serigrafia.
3 Ritaglio della stoffa secondo misure
date. Le sagome sono dodici.
Per la realizzazione del TripPIN, prima fase fonda-
mentale è la definizione delle misure sulla stoffa.
E’ a partire da questo procedimento che il pupazzo
prenderà forma, fino ad ottenere le dimensioni de-
finitive dopo l’imbottitura.
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4 Cucitura dei ritagli, in modo da cre-
are le “tasche” per l’imbottitura.
5 Imbottitura con poliestere apposito,
anallergico e lavabile.
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1 La definizione di un costruttivo, da ri-
portare successivamente sulla stoffa è
importante per definire forma (e quindi
possibili caratterizzazioni), stoffa necessa-
ria per il progetto, misure e numero degli
elementi.
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Nel nostro caso, il pupazzo si presenta
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come una figura semplice la cui identità
Atelir di Design 1 Titolo: TripPIN è tradita solamente dalla presenza di un
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Prof. Carlo MARTINO lungo naso.
6 Cucitura del velcro sui vari elementi
del pupazzo.
7 Assemblaggio dei pezzi.
5. I disegni tecnici
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I disegni tecnici sono chiaramente approssimati-
vi: la morbidezza e l’imbottitura del pupazzo sono
così variabili da non poter definire delle misure
precise. Abbiamo provato ad attribuire dei valori
generici per rendere, almeno parzialmente, le di-
mensioni originali previste per ogni TripPIN.
Scala 2:1
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