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I.T.I.S. ALBERT EINSTEIN ROMA Problematiche Modulo 1- Area TDP Triennio Energetico-Ambientale B . Pellegrini - M. Paletta Materiali reperiti in Rete  e riassemblati logicamente
“ Sviluppo che soddisfa i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità per le generazioni future di soddisfare i loro”   da  Our Common Future, 1987 , report della Commissione Mondiale sull’Ambiente e lo Sviluppo ( Brundtland  Commission) Cos'e'  ?
Questa definizione è i mportante  perchè introduce nel dibattito politico-economico i  diritti delle generazioni future , cioè di coloro che non sono ancora nati e che nasceranno tra 10, 50, 100, 1000 anni.  In avvenire deve esistere un mondo adatto ad essere abitato Agisci in modo che le conseguenze delle tue azioni siano compatibili con la permanenza di un'autentica vita umana sulla terra Principio di responsabilità Nuovo imperativo etico
Se vogliamo " avanzare qualcosa " per le generazioni future, l'attenzione non deve tanto essere incentrata sui bisogni, ma sulle risorse e su come farne uso senza distruggerle o comprometterne un uso futuro. lo sviluppo sostenibile come una specie di   piano regolatore  della crescita economica Ridurre consumi Aumentare risorse
Dopo anni di ricerche, dibattiti e conferenze, anche il concetto di sviluppo sostenibile si è evoluto: oggi infatti si parla di sostenibilità dello sviluppo. Questa nuova definizione nasce a seguito del rapporto elaborato, nel 1991, dall'UNEP e dal WWF che affermava:  "migliorare la qualità della vita mantenendosi nei limiti della capacità di carico degli ecosistemi terrestri".
Viene introdotto il concetto di " capacità portante dei sistemi ecologici”,  superata la quale si rischia di compromettere le caratteristiche proprie dell'ecosistema.  Tale affermazione è molto importante in quanto ci permette di capire la differenza concettuale che esiste tra sviluppo sostenibile e sostenibilità dello sviluppo.  Nella definizione è sottintesa un'ottica  antropocentrica  secondo la quale l'ecosistema economico/finanziario è in ogni caso prioritario rispetto a quello ecologico/politico.  La definizione e' data in  un'ottica  biocentrica , afferma il primato dell'ecosistema ecologico/politico su quello economico/finanziario. Sviluppo sostenibile Sostenibilità dello sviluppo
La  Carta della Terra  è stata concepita oltre dieci anni fa (1987) dopo lo shock di  Chernobyl , che mise al primo posto nell'agenda dei grandi della terra la questione ambientale. Tutela ambientale, sviluppo compatibile e promozione sociale, questi i capisaldi della Carta che vuole, nelle intenzioni dei promotori, affiancare ed integrare la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.
http://www.greencrossitalia.it/ita/carta_d_terra/cdt_documento.htm Testo del documento I. RISPETTARE E PRENDERSI CURA DELLA    COMUNITÀ VIVENTE II. INTEGRITÀ AMBIENTALE III. GIUSTIZIA SOCIALE ED ECONOMICA IV. DEMOCRAZIA, NON-VIOLENZA E PACE Principi Generali
Uno sviluppo sostenibile deve conciliare tre elementi: la solidarietà sociale, l'efficienza economica e la funzionalità dell'ambiente naturale. Questi tre ambiti sono dipendenti gli uni dagli altri.  Nelle decisioni riguardanti l'assetto dello spazio vitale va tenuto conto di queste tre dimensioni mediante una valutazione ed una ponderazione di ordine globale.  Lo sviluppo sostenibile nella pianificazione del territorio richiede un equilibrio fra quanto può essere addossato ecologicamente ad un determinato spazio e le diverse esigenze della società e dell'economia.  Se si mira solo ad ottimizzare gli aspetti di uno dei tre elementi, si avranno per lo più delle conseguenze negative per gli altri due.
 
Come si può vedere dal grafico lo sviluppo tradizionale ha man mano ridotto il capitale naturale trasformandolo in sviluppo economico.  Questo processo può essere attenuato dalle innovazioni tecnologiche che spostano verso destra la curva senza però risolvere il problema alla base della scarsità. La storia economica mondiale ci ha insegnato diversi paradigmi  dello sviluppo: Sviluppo Tradizionale
La risposta razionale può arrivare soltanto dall'introduzione di un nuovo paradigma di sviluppo conosciuto come  sviluppo sostenibile .  Non si tratta di una negazione della crescita, come molti credono, bensì della crescita economica rispettosa dei limiti ambientali. Così come il piccolo mondo antico non era in grado di gestire i complessi rapporti internazionali di quello moderno, allo stesso modo il vecchio modo di concepire lo sviluppo come antagonista dell'ambiente non è in grado di risolvere problemi come l'effetto serra o il buco dell'ozono ed è destinato ad essere sostituito con il  paradigma della sostenibilità  in cui  la tutela dell'ambiente è in correlazione diretta con la crescita economica . Questa nuova visione dello sviluppo è diventata una vera e propria necessità storica dell'umanità. Sviluppo Sostenibile
Non si tratta di una negazione della crescita, come molti credono, bensì della crescita economica rispettosa dei limiti ambientali. La tutela dell'ambiente è in correlazione diretta con la crescita economica Paradigma della Sostenibilità Decrescita
E' possibile costruire una vera e propria  piramide della sostenibilità,  ponendo alla base proprio la dimensione ambientale che attraverso la fornitura di risorse naturali, di servizi all’ecosistema e di benessere alla società svolge un ruolo fondamentale di supporto sia alla dimensione economica che a quella sociale.  Proprio per la sua triplice dimensione ambientale, sociale ed economica, lo sviluppo sostenibile necessita di sostanziali mutamenti nei comportamenti individuali e nelle  scelte dei decisori operanti ai diversi livelli (internazionale – nazionale - territoriale) di governo politico ed amministrativo
Perseguire un modello di sviluppo sostenibile non è sicuramente una cosa semplice, ma certamente un sforzo congiunto tra cittadini e istituzioni potrà rendere meno difficile il percorso Sono infatti i cittadini che con il loro stile di vita, le piccole azioni e i comportamenti quotidiani di consumo e gestione delle risorse possono contribuire alla sostenibilità. È necessario far crescere nel cittadino la consapevolezza del proprio ruolo di attore fondamentale nell'attuazione di un modello di "consumo sostenibile", orientando le proprie scelte verso beni e prodotti rispettosi dell'ambiente, che consentano di contenere i consumi, ridurre i costi e, soprattutto, le emissioni di gas inquinanti.
 
Obiettivo trasversale dell'Unione europea enunciato ribadito Consiglio di Göteborg - 2001-2002 Prima strategia EU  x SSS Consiglio europeo - 2006 Nuova SSS
Con  delibera CIPE del 28 dicembre 1993 , l'Italia recepisce l'orientamento delle politiche ambientali europee ed emana il primo  Piano Nazionale per lo sviluppo sostenibile , redatto dalla Commissione per l'Ambiente globale del Ministero dell'Ambiente. Nel  2002 , il CIPE approva la  Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile , che per il decennio 2002-2012 individua i principali obiettivi ed azioni per quattro aree prioritarie: clima; natura e biodiversità; qualità dell'ambiente e della vita negli ambienti urbani; uso sostenibile e gestione delle risorse naturali e dei rifiuti.  Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile http://www2.minambiente.it/SvS/svs/docs/strategia_azione_ambientale.pdf
Uno strumento volontario per dimostrare il proprio impegno alla prevenzione dell’inquinamento. La certificazione ambientale è uno strumento governato dal mercato, nato per dare un vantaggio competitivo alle imprese più responsabili nella protezione ambientale.  Certificare “ambientalmente” un’organizzazione comporta: · riduzione costi, rischi e imprevisti  · impegno per lo sviluppo sostenibile Un’organizzazione realizza il proprio  Sistema di Gestione Ambientale : identificando i principali aspetti ambientali, tenendoli sotto controllo, coordinando tutte le attività con impatto ambientale e distribuendo responsabilità specifiche per la loro realizzazione. Cos'e'?
La certificazione ambientale corrisponde ad una dichiarazione di conformità che le aziende possono richiedere per dimostrare il miglioramento delle proprie prestazioni perseguendo da un lato la tutela dell’ambiente e dall’altro l’ottimizzazione dei sistemi produttivi e l’abbattimento dei costi. La dichiarazione di conformità è emessa in seguito a una verifica ispettiva da parte di una persona o di una società indipendente autorizzata a norma di legge, addetta a certificare che il Sistema di Gestione Ambientale di un’organizzazione, un determinato prodotto, processo o servizio, è conforme ai requisiti di uno standard, inteso come una serie di parametri predeterminati e riconosciuti. Cos'e'?
E' un processo partecipativo che porta alla costruzione di un progetto di sviluppo locale sostenibile condiviso Nel 1992, a Rio de Janeiro, 183 capi di stato, 700 associazioni di volontariato e migliaia di rappresentanti della società civile hanno partecipato alla  Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo . Il documento principale della conferenza è  l’Agenda 21 : un volume di 300 pagine che definisce il programma d’azioni per lo sviluppo sostenibile del ventunesimo secolo. Cos'e'?
Lo sviluppo sostenibile proposto dall’Agenda 21 è lo sviluppo che garantisce il benessere economico, la qualità ambientale, i diritti sociali e politici. Nei 40 capitoli che costituiscono l’Agenda 21 si affrontano tematiche quali la cooperazione internazionale, i modelli di consumo, di diritto alla salute e alla casa, le problematiche ambientali che vanno dalla tutela del suolo al trasporto dei rifiuti pericolosi.  Un’attenzione particolare viene rivolta agli attori territoriali: donne, giovani e bambini, comunità tradizionali, organizzazioni non governative, amministrazioni locali, impresa e finanza, comunità scientifica e tecnica, agricoltori. Il documento sottolinea come non ci possa essere sviluppo sostenibile se le diverse componenti della società non vengono interpellate e coinvolte. Cos'e'?
Nel capitolo 28 si invitano le amministrazioni locali ad avviare, entro il 1996, processi di consultazione della popolazione per attivare le Agende 21 locali: “ Ogni autorità locale deve dialogare con i cittadini, le organizzazioni locali e le imprese e adottare l’Agenda 21 locale. Attraverso la consultazione e la costruzione del consenso le autorità locali possono apprendere dai cittadini, dalle comunità locali e dalle imprese gli elementi necessari a formulare le migliori strategie. Il processo di consultazione aumenta la coscienza dei cittadini sulle questioni dello sviluppo sostenibile”.  Quando si parla di Agenda 21, quindi, si fa riferimento tanto al documento di Rio quanto al processo partecipativo di Agenda 21 locale che porta alla costruzione di un progetto di sviluppo locale sostenibile condiviso Finalità
Si ripresenta il problema di trovare un  sistema di indicatori  che permetta di valutare la sostenibilità dei processi di sviluppo messi in atto.  Purtroppo al momento questo problema rimane aperto perché non si dispone ancora di una metodologia condivisa e consolidata che consenta di tradurre in numeri e valori il comportamento di un paese.  La necessità di disporre di indicatori che prendano in considerazione elementi di carattere economico, ambientale e sociale, impliciti nella definizione di sviluppo sostenibile, è emersa con forza in occasione della conferenza di Rio de Janeiro nel 1992
Le principali  strategie  per implementare lo sviluppo sostenibile sono le seguenti: · Strategia dell’efficienza:  attraverso innovazioni tecniche e organizzative le risorse possono essere usate in modo più efficiente.  · Strategia della consistenza:  attraverso risorse rinnovabili e cicli economici chiusi l’ecologia dei flussi di materia ed energia può essere migliorata.  · Strategia della permanenza:  attraverso innovazioni tecniche la durata dei prodotti può essere allungata.  · Strategia della sufficienza:  attraverso nuovi stili di vita il consumo di risorse può essere minimizzato e la vita può diventare più soddisfacente.  · Educazione e impegno sociale:  attraverso l’educazione e l’impegno sociale in comunità quali le scuole, i quartieri e le associazioni, la giustizia sociale, la soddisfazione e lo sviluppo sostenibile possono venir discussi e vissuti.
 
http://www.greencrossitalia.it/ita/acqua/risorse_acqua/desertificazione/nazioni_unite.htm un po'di tutto- vedere carta della terra http://www.geopod.it/classe-quinta esperienza scolastica http://www.volint.it/scuola/pubblico/1svumano/lezioni.htm ok materiale didattico http://www.icbernareggio.it/progetti/ambiente esperienza scolastica educazione ambientale I materiali presenti in queste slides sono una libera rielaborazione  di contenuti vari reperiti in rete. by ITIS A. Einstein  - Roma

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B. Sviluppo Sostenibile

  • 1. I.T.I.S. ALBERT EINSTEIN ROMA Problematiche Modulo 1- Area TDP Triennio Energetico-Ambientale B . Pellegrini - M. Paletta Materiali reperiti in Rete e riassemblati logicamente
  • 2. “ Sviluppo che soddisfa i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità per le generazioni future di soddisfare i loro” da Our Common Future, 1987 , report della Commissione Mondiale sull’Ambiente e lo Sviluppo ( Brundtland Commission) Cos'e' ?
  • 3. Questa definizione è i mportante perchè introduce nel dibattito politico-economico i diritti delle generazioni future , cioè di coloro che non sono ancora nati e che nasceranno tra 10, 50, 100, 1000 anni. In avvenire deve esistere un mondo adatto ad essere abitato Agisci in modo che le conseguenze delle tue azioni siano compatibili con la permanenza di un'autentica vita umana sulla terra Principio di responsabilità Nuovo imperativo etico
  • 4. Se vogliamo " avanzare qualcosa " per le generazioni future, l'attenzione non deve tanto essere incentrata sui bisogni, ma sulle risorse e su come farne uso senza distruggerle o comprometterne un uso futuro. lo sviluppo sostenibile come una specie di piano regolatore della crescita economica Ridurre consumi Aumentare risorse
  • 5. Dopo anni di ricerche, dibattiti e conferenze, anche il concetto di sviluppo sostenibile si è evoluto: oggi infatti si parla di sostenibilità dello sviluppo. Questa nuova definizione nasce a seguito del rapporto elaborato, nel 1991, dall'UNEP e dal WWF che affermava: "migliorare la qualità della vita mantenendosi nei limiti della capacità di carico degli ecosistemi terrestri".
  • 6. Viene introdotto il concetto di " capacità portante dei sistemi ecologici”, superata la quale si rischia di compromettere le caratteristiche proprie dell'ecosistema. Tale affermazione è molto importante in quanto ci permette di capire la differenza concettuale che esiste tra sviluppo sostenibile e sostenibilità dello sviluppo. Nella definizione è sottintesa un'ottica antropocentrica secondo la quale l'ecosistema economico/finanziario è in ogni caso prioritario rispetto a quello ecologico/politico. La definizione e' data in un'ottica biocentrica , afferma il primato dell'ecosistema ecologico/politico su quello economico/finanziario. Sviluppo sostenibile Sostenibilità dello sviluppo
  • 7. La Carta della Terra è stata concepita oltre dieci anni fa (1987) dopo lo shock di Chernobyl , che mise al primo posto nell'agenda dei grandi della terra la questione ambientale. Tutela ambientale, sviluppo compatibile e promozione sociale, questi i capisaldi della Carta che vuole, nelle intenzioni dei promotori, affiancare ed integrare la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.
  • 8. http://www.greencrossitalia.it/ita/carta_d_terra/cdt_documento.htm Testo del documento I. RISPETTARE E PRENDERSI CURA DELLA COMUNITÀ VIVENTE II. INTEGRITÀ AMBIENTALE III. GIUSTIZIA SOCIALE ED ECONOMICA IV. DEMOCRAZIA, NON-VIOLENZA E PACE Principi Generali
  • 9. Uno sviluppo sostenibile deve conciliare tre elementi: la solidarietà sociale, l'efficienza economica e la funzionalità dell'ambiente naturale. Questi tre ambiti sono dipendenti gli uni dagli altri. Nelle decisioni riguardanti l'assetto dello spazio vitale va tenuto conto di queste tre dimensioni mediante una valutazione ed una ponderazione di ordine globale. Lo sviluppo sostenibile nella pianificazione del territorio richiede un equilibrio fra quanto può essere addossato ecologicamente ad un determinato spazio e le diverse esigenze della società e dell'economia. Se si mira solo ad ottimizzare gli aspetti di uno dei tre elementi, si avranno per lo più delle conseguenze negative per gli altri due.
  • 10.  
  • 11. Come si può vedere dal grafico lo sviluppo tradizionale ha man mano ridotto il capitale naturale trasformandolo in sviluppo economico. Questo processo può essere attenuato dalle innovazioni tecnologiche che spostano verso destra la curva senza però risolvere il problema alla base della scarsità. La storia economica mondiale ci ha insegnato diversi paradigmi dello sviluppo: Sviluppo Tradizionale
  • 12. La risposta razionale può arrivare soltanto dall'introduzione di un nuovo paradigma di sviluppo conosciuto come sviluppo sostenibile . Non si tratta di una negazione della crescita, come molti credono, bensì della crescita economica rispettosa dei limiti ambientali. Così come il piccolo mondo antico non era in grado di gestire i complessi rapporti internazionali di quello moderno, allo stesso modo il vecchio modo di concepire lo sviluppo come antagonista dell'ambiente non è in grado di risolvere problemi come l'effetto serra o il buco dell'ozono ed è destinato ad essere sostituito con il paradigma della sostenibilità in cui la tutela dell'ambiente è in correlazione diretta con la crescita economica . Questa nuova visione dello sviluppo è diventata una vera e propria necessità storica dell'umanità. Sviluppo Sostenibile
  • 13. Non si tratta di una negazione della crescita, come molti credono, bensì della crescita economica rispettosa dei limiti ambientali. La tutela dell'ambiente è in correlazione diretta con la crescita economica Paradigma della Sostenibilità Decrescita
  • 14. E' possibile costruire una vera e propria piramide della sostenibilità, ponendo alla base proprio la dimensione ambientale che attraverso la fornitura di risorse naturali, di servizi all’ecosistema e di benessere alla società svolge un ruolo fondamentale di supporto sia alla dimensione economica che a quella sociale. Proprio per la sua triplice dimensione ambientale, sociale ed economica, lo sviluppo sostenibile necessita di sostanziali mutamenti nei comportamenti individuali e nelle scelte dei decisori operanti ai diversi livelli (internazionale – nazionale - territoriale) di governo politico ed amministrativo
  • 15. Perseguire un modello di sviluppo sostenibile non è sicuramente una cosa semplice, ma certamente un sforzo congiunto tra cittadini e istituzioni potrà rendere meno difficile il percorso Sono infatti i cittadini che con il loro stile di vita, le piccole azioni e i comportamenti quotidiani di consumo e gestione delle risorse possono contribuire alla sostenibilità. È necessario far crescere nel cittadino la consapevolezza del proprio ruolo di attore fondamentale nell'attuazione di un modello di "consumo sostenibile", orientando le proprie scelte verso beni e prodotti rispettosi dell'ambiente, che consentano di contenere i consumi, ridurre i costi e, soprattutto, le emissioni di gas inquinanti.
  • 16.  
  • 17. Obiettivo trasversale dell'Unione europea enunciato ribadito Consiglio di Göteborg - 2001-2002 Prima strategia EU x SSS Consiglio europeo - 2006 Nuova SSS
  • 18. Con delibera CIPE del 28 dicembre 1993 , l'Italia recepisce l'orientamento delle politiche ambientali europee ed emana il primo Piano Nazionale per lo sviluppo sostenibile , redatto dalla Commissione per l'Ambiente globale del Ministero dell'Ambiente. Nel 2002 , il CIPE approva la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile , che per il decennio 2002-2012 individua i principali obiettivi ed azioni per quattro aree prioritarie: clima; natura e biodiversità; qualità dell'ambiente e della vita negli ambienti urbani; uso sostenibile e gestione delle risorse naturali e dei rifiuti. Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile http://www2.minambiente.it/SvS/svs/docs/strategia_azione_ambientale.pdf
  • 19. Uno strumento volontario per dimostrare il proprio impegno alla prevenzione dell’inquinamento. La certificazione ambientale è uno strumento governato dal mercato, nato per dare un vantaggio competitivo alle imprese più responsabili nella protezione ambientale. Certificare “ambientalmente” un’organizzazione comporta: · riduzione costi, rischi e imprevisti · impegno per lo sviluppo sostenibile Un’organizzazione realizza il proprio Sistema di Gestione Ambientale : identificando i principali aspetti ambientali, tenendoli sotto controllo, coordinando tutte le attività con impatto ambientale e distribuendo responsabilità specifiche per la loro realizzazione. Cos'e'?
  • 20. La certificazione ambientale corrisponde ad una dichiarazione di conformità che le aziende possono richiedere per dimostrare il miglioramento delle proprie prestazioni perseguendo da un lato la tutela dell’ambiente e dall’altro l’ottimizzazione dei sistemi produttivi e l’abbattimento dei costi. La dichiarazione di conformità è emessa in seguito a una verifica ispettiva da parte di una persona o di una società indipendente autorizzata a norma di legge, addetta a certificare che il Sistema di Gestione Ambientale di un’organizzazione, un determinato prodotto, processo o servizio, è conforme ai requisiti di uno standard, inteso come una serie di parametri predeterminati e riconosciuti. Cos'e'?
  • 21. E' un processo partecipativo che porta alla costruzione di un progetto di sviluppo locale sostenibile condiviso Nel 1992, a Rio de Janeiro, 183 capi di stato, 700 associazioni di volontariato e migliaia di rappresentanti della società civile hanno partecipato alla Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo . Il documento principale della conferenza è l’Agenda 21 : un volume di 300 pagine che definisce il programma d’azioni per lo sviluppo sostenibile del ventunesimo secolo. Cos'e'?
  • 22. Lo sviluppo sostenibile proposto dall’Agenda 21 è lo sviluppo che garantisce il benessere economico, la qualità ambientale, i diritti sociali e politici. Nei 40 capitoli che costituiscono l’Agenda 21 si affrontano tematiche quali la cooperazione internazionale, i modelli di consumo, di diritto alla salute e alla casa, le problematiche ambientali che vanno dalla tutela del suolo al trasporto dei rifiuti pericolosi. Un’attenzione particolare viene rivolta agli attori territoriali: donne, giovani e bambini, comunità tradizionali, organizzazioni non governative, amministrazioni locali, impresa e finanza, comunità scientifica e tecnica, agricoltori. Il documento sottolinea come non ci possa essere sviluppo sostenibile se le diverse componenti della società non vengono interpellate e coinvolte. Cos'e'?
  • 23. Nel capitolo 28 si invitano le amministrazioni locali ad avviare, entro il 1996, processi di consultazione della popolazione per attivare le Agende 21 locali: “ Ogni autorità locale deve dialogare con i cittadini, le organizzazioni locali e le imprese e adottare l’Agenda 21 locale. Attraverso la consultazione e la costruzione del consenso le autorità locali possono apprendere dai cittadini, dalle comunità locali e dalle imprese gli elementi necessari a formulare le migliori strategie. Il processo di consultazione aumenta la coscienza dei cittadini sulle questioni dello sviluppo sostenibile”. Quando si parla di Agenda 21, quindi, si fa riferimento tanto al documento di Rio quanto al processo partecipativo di Agenda 21 locale che porta alla costruzione di un progetto di sviluppo locale sostenibile condiviso Finalità
  • 24. Si ripresenta il problema di trovare un sistema di indicatori che permetta di valutare la sostenibilità dei processi di sviluppo messi in atto. Purtroppo al momento questo problema rimane aperto perché non si dispone ancora di una metodologia condivisa e consolidata che consenta di tradurre in numeri e valori il comportamento di un paese. La necessità di disporre di indicatori che prendano in considerazione elementi di carattere economico, ambientale e sociale, impliciti nella definizione di sviluppo sostenibile, è emersa con forza in occasione della conferenza di Rio de Janeiro nel 1992
  • 25. Le principali strategie per implementare lo sviluppo sostenibile sono le seguenti: · Strategia dell’efficienza: attraverso innovazioni tecniche e organizzative le risorse possono essere usate in modo più efficiente. · Strategia della consistenza: attraverso risorse rinnovabili e cicli economici chiusi l’ecologia dei flussi di materia ed energia può essere migliorata. · Strategia della permanenza: attraverso innovazioni tecniche la durata dei prodotti può essere allungata. · Strategia della sufficienza: attraverso nuovi stili di vita il consumo di risorse può essere minimizzato e la vita può diventare più soddisfacente. · Educazione e impegno sociale: attraverso l’educazione e l’impegno sociale in comunità quali le scuole, i quartieri e le associazioni, la giustizia sociale, la soddisfazione e lo sviluppo sostenibile possono venir discussi e vissuti.
  • 26.  
  • 27. http://www.greencrossitalia.it/ita/acqua/risorse_acqua/desertificazione/nazioni_unite.htm un po'di tutto- vedere carta della terra http://www.geopod.it/classe-quinta esperienza scolastica http://www.volint.it/scuola/pubblico/1svumano/lezioni.htm ok materiale didattico http://www.icbernareggio.it/progetti/ambiente esperienza scolastica educazione ambientale I materiali presenti in queste slides sono una libera rielaborazione di contenuti vari reperiti in rete. by ITIS A. Einstein - Roma