3. Colpevole o innocente?
1. Vogliamo valutare un giudizio precedente
(colpevolezza del ragazzo)...
2. ...alla luce della nuova evidenza (la presenza del
coltello sul luogo del delitto)
3. ...per arrivare ad un nuovo giudizio (posteriore)
Formalizzandolo potremmo dire che vogliamo una formula
fatta così:
posteriore = precedente [operazione] evidenza
4. Una formula
I= ipotesi O= odds (probabilità a
favore)
E=evidenza
P= probabilità
Forza dell’evidenza
5. I dati
Posteriore: probabilità che il ragazzo abbia commesso il delitto,
senza considerare l’evidenza del coltello. Posto a 20%, o odds di
1:4 in favore della colpevolezza
O(colpevole)= 1:4
1.Probabilità che l’evidenza (il coltello è quello acquistato) sia
corretta supposto che il ragazzo sia colpevole. Posto a 0,6
P(coltello/colpevole) = 0,6
2.Probabilità che l’evidenza sia corretta supposto che il ragazzo
sia innocente. Posto a 0,001
P(coltello/¬colpevole) = 0,001
7. Nuova evidenza
Il coltello duplicato di Fonda cambia le cose:
P(coltello/colpevole) non cambia, ma il killer aveva a
disposizione molti coltelli identici, non solo quello del
ragazzo, quindi:
P(coltello/¬colpevole) è solo una frazione di tutti i coltelli
disponibili nel vicinato e simili a quello usato. Potrebbe
essere 1 su 10, quindi 0,1 e non 0,001.
8. Un altro esempio
Il background del ragazzo, il brutto quartiere nel quale vive,
dovrebbero aumentare le chance della sua colpevolezza
•Ma, se abitare in un brutto quartiere rende più probabile
commettere crimini, allora è vero anche per gli altri abitanti del
quartiere, e quindi la probabilità relativa del ragazzo di avere
commesso il crimine rimarrebbe circa la stessa.
•Inutile anche sottolineare la cattiva relazione del padre con il figlio,
se il padre aveva cattive relazioni con molti altri
9. Lezioni
Quello che abbiamo fatto è stato considerare la forza dell’evidenza
e chiederci: “quanto più probabile è l’evidenza nel caso che sia
colpevole rispetto al caso che sia innocente?” Due punti importanti:
1.Questo ragionamento dà pari peso all’evidenza e al
precedente, mentre di solito ci si dimentica del precedente
quando si guarda l’evidenza.
“Paolo è un tipo avventuroso e adrenalinico: è più probabile che sia
un istruttore di alpinismo o un commercialista?”
1.Sottolinea il fatto che ciò che importa non è che
l’evidenza sia consistente con l’ipotesi, ma che sia più
probabile nel caso che l’ipotesi sia vera piuttosto che nel
caso sia falsa.
10. Screening
Il risultato del mio test random per il tumore al colon è risultato positivo,
significa che è molto probabile che abbia un tumore? Vediamo:
• Quale è il precedente? La frequenza del tumore al colon nella
popolazione è circa 54 per 100.000 (o 2000:1 contro).
• Quanto è più probabile che il test risulti positivo se sono malato
piuttosto che se non lo sono?
Il test sul sangue occulto fecale (POS) per il tumore al colon ha una
sensibilità del 67% (33% falsi negativi) è una specificità del 91% (9%
falsi positivi). Quindi la forza dell’evidenza (P(E|I)/P(E|
¬I)=67/9=7, quindi basta moltiplicare il precedente per circa 10.
:
11. Non una vacca sacra e neppure un “discorso” tra tanti.
Demistificare per valutare.
Scienza
12. Scienza
• Il sempre crescente corpus di sapere sulla natura che si è
accumulato nelle centinaia di anni durante i quali un
metodo razionale di inchiesta, o almeno parti di esso, è
stato usato.
• Quel metodo di inchiesta, conosciuto come “metodo
scientifico”, caratterizzato dagli strumenti collettivi della
scienza: osservazione, generazione di ipotesi, test
controllati e ripetuti delle ipotesi, uso della matematica,
ecc.
• Le scienze singole (fisica, chimica, biologia, ecc.)
• Termine “onorifico” usato per indicare qualcosa di forte,
fidato buono.
13. Scienza
L’uso del termine in maniera onorifica oscura il fatto
che:
•non solo gli scienziati sono indagatori onesti,
competenti ed efficaci;
•rinforza l’idea della rilevanza della demarcazione
scienza-non scienza;
•promuove atteggiamento acritico;
•facilità l’invidia ed uno scientismo imitativo ma
inappropriato
14. Scienza
Ambivalenza
•Ammirazione per i successi teorici e gli avanzamenti
tecnologici che migliorano la nostra vita ⇒ rischi di
SCIENTISMO
•Delusione per la lentezza nell’ottenere risultati sperati;
paura e costernazione quando le scoperte scuotono le
nostre certezze; sospetto per ciò che viene percepito
come arroganza ed elitismo; disturbo per i costi enormi
della ricerca; disillusione per le frodi, incomoetenza e
cattiva condotta ⇒ posizioni ANTISCIENTIFICHE
15. Scienza
• La scienza non è sacra: come tutte le attività
umane è fallibile, imperfetta, incostante, e
disomogenea nei risultati, spesso incompetente,
a volte corrotta e naturalmente incompleta
• La scienza non è un trucchetto: è
indubbiamente tra le attività umane di maggior
successo.
• Le scienze non sono epistemologicamente
privilegiate, ma sono epistemologicamente
eminenti, e l’eminenza, a differenza del
privilegio, ce la si deve guadagnare.
16. Caratteristiche
• Standard oggettivi comuni a tutte le indagini
empiriche.
• Interdipendenza tra osservazione e teoria.
• Vocabolario scientifico che cambia di significato
col tempo.
• Impresa profondamente sociale.
17. Scienza
“Non penso che si possa apprezzare la scienza
se non si comprende che per quanto formale
possa a volte essere il suo simbolismo, essa
non è un esercizio di logica. Quando alcuni
filosofi parlano di logica dell’investigazione
scientifica posso solo supporre che stiano
parlando metaforicamente”
18. Scienza
“La scienza non è più il dominio della verità
definitiva, del metodo unitario e della sicurezza
conoscitiva. Alla fine di un secolo convulso e...
veloce, come lo è stato il XX, possiamo e
dobbiamo offrirne una immagine in apparenza
più umile e dimessa: la scienza è uno spazio
umano d’indagine del mondo, in cui le ragioni
del dissenso - quando emergono - si fanno più
chiare.”
Boniolo, Vidali
20. “La libertà di scelta dei concetti e delle teorie
scientifiche è di tipo speciale; non è in alcun modo
simile alla libertà di scelta di un narratore. Piuttosto è
simile a quella di un uomo impegnato nel risolvere un
cruciverba ben fatto. Egli può, in verità, avanzare
qualsiasi parola come soluzione; ma esiste solo una
parola che risolve realmente il puzzle in ogni sua parte.
E’ questione di fede che la natura - come la
percepiamo tramite i nostri sensi - prenda la forma di
tale cruciverba ben fatto. I successi della scienza fino
ad oggi ... ci incoraggiano in questo senso”
Einstein
21. Il cruciverba
La ragionevolezza di una risposta dipende da:
1. quanto bene è supportata dalla sua
definizione, e dalle eventuali risposte
intersecanti già completate.
2. Da quanto ragionevoli sono queste altre
risposte, indipendentemente dalla risposta in
questione.
3. Da quanta parte del cruciverba è già stata
completata
22. L’indagine
La forza di una ipotesi dipende da:
1. quanto bene è supportata dall’evidenza già
esistente.
2. Da quanto salda è questa evidenza,
indipendentemente dalla ipotesi in questione.
3. Da quanta parte dell’evidenza esistente è
sostenuta
23. Esiste un metodo?
No, se non come parte di una più generale strategia
di inchiesta empirica:
• formare una congettura informata su una possibile
spiegazione di un fenomeno fuori dell’ordinario;
• controllare se e come si accorda con il resto delle
nostre migliori conoscenze;
• usare le nostre capacità di giudizio per decidere
se accettarla più o meno
parzialmente/temporaneamente, o modificarla,
migliorarla, o sostituirla.
24. E il successo?
• “Aiuti” all’inchiesta sviluppati da generazioni di
scienziati per superare le limitazioni umane.
• Tra i tanti aiuti, essenziale la collaborazione
inter e intragenerazionale
26. Quando nasce la
scienza?
• Egitto 3000 a.C.: numeri, calendario e
agrimensura
• Babilonia 2000 a.C.: numeri, astronomia
• Grecia: i Presocratici, domande fondamentali sulla
natura del mondo, paradossi, naturalismo, logica e
razionalità
27. Platone
• Cosmologia, sfericità della Terra,
modello geocentrico.
• Priorità di logica su osservazione,
perché i nostri sensi possono essere
tratti in inganno
28. Un inciso
• Gli empiricisti come Hume, Locke e
Berkeley, contra Platone, insistono
sull’importanza dell’esperienza, perché
anche le premesse di una deduzione
dipendono da una induzione
• Kant introdusse un terzo termine: il filtro
concettuale tra dati sensoriali e
argomentazione razionale
29. Aristotele
• “Primo scienziato”, inverte le priorità platoniche.
• Grandissimo pensatore ed osservatore
• Causalità: materiale, formale, efficiente, finale
• Bacone: abbandonare il “perché” e preferire il
“come”
• Darwin: riammettere il “perché” funzionale
30. Rinascimento
• Ruggiero Bacone, Alberto Magno,
Tommaso d’Aquino e l’indipendenza della
scienza dalla religione
• Francis Bacon: la scienza è rilevante per
l’uomo perché “sapere è potere”. Progresso
tecnologico
• Critica Aristotele e il metodo induttivo
31. Bacon: gli Idola da
superare
• Della caverna: derivanti da contingenze,
cultura, pregiudizi
• Del mercato: del linguaggio e dei suoi tranelli
• Del teatro: delle visioni grandiose ed
onnicomprensive ma false
• Della tribù: dei limiti umani, percezioni,
ragionamenti, illusioni, travisamenti
32. Cartesio
• Grande filosofo e scienziato
• Critica la separazione della metafisica dalla
fisica
• Deduzione
• Dubbio radicale
• Metodo razionale
33. Metodo razionale
• Accetta come vero solo ciò che non può
essere dubitato
• Suddividi ogni problema in pezzetti gestibili
• Inizia con le parti facili e passa poi a quelle
più difficili
• Rivedi tutto spesso, in modo che il tuo
edificio sostenga sempre lo scrutinio
34. Galileo
• Il primo vero scienziato moderno.
• Esperimenti per criticare lo status quo
35. Newton
• Genio indiscusso in fisica e matematica
• Metodo scientifico
1.Mai considerare spiegazioni non
necessarie
2.Le cause sono proporzionali agli effetti
3.Qualità uguali in corpi diversi = universali
4.Conclusioni induttive sperimentali sono
vere fino a prova contraria
36. Darwin
• Rapporto con le critiche di Mill e Whewell
• Induzione, abduzione, deduzione
37. Il XX secolo
• Fondamenti della scienza
• Demarcazione
• Verità e progresso
38. Scientismo
• Arroganza intellettuale di chi pensa che, con
abbastanza tempo e soldi a disposizione, la
scienza sarà in grado di rispondere a qualsiasi
domanda significativa
• Idea di “verità come corrispondenza” con il
Reale
• Cosa vuol dire corrispondenza?
• Come uscire dai nostri limiti e vedere il Reale?
39. Postmodernismo
• La scienza è un “discorso” tra gli altri
• Non esistono standard neutrali per l‘evidenza
• Lo status di una teoria scientifica dipende
soprattutto da fattori di potere, di interesse,
di propaganda, di controllo delle risorse
• I fatti, la verità, la razionalità, l’evidenza sono
un mito
• Ecc.
40. Ma come fa?
• Come fa la scienza a fare ciò che fa?
• Come fa ad essere oggettiva e progressiva?
41. Neo-positivismo
Verificazionismo per implicazione logica.
Vocabolario fisso, ancorato in enunciati osservativi
dati per scontati, legati da inferenze deduttive o
induttive.
Demarcazione tra sensato e insensato
Enunciati
Analitici = logica e matematica
Sintetici = scienze empiriche
“il resto” = metafisica, non senso
42. Popper
Problema: le teorie non possono essere verificate in
maniera conclusiva.
Risposta di Popper
1.Deduttivismo (anti-induttivismo)
2.Falsificazionismo
3.Razionalismo critico
4.Negativismo logico
“Una teoria scientifica empirica è una generalizzazione
universale incompatibile con alcuni enunciati di base”
Demarcazione tra scientifico e non scientifico
44. Popper
Problema
Le teorie scientifiche non si possono
giustificare, solo corroborare. La
corroborazione non dimostra razionalità,
verità, probabilità, verosimiglianza. Solo
maggior verosimiglianza rispetto ad altre
teorie. Preferire una teoria più corroborata è
ragionevole ma non razionale.
45. Conferma
• Hempel: conferma relativa = relazione tra una
ipotesi e gli enunciati di evidenza che la
confermano
• Reichembach: probabilismo = un enunciato è
significativo solo se è possibile determinare il suo
grado di probabilità
• Entrambi questi approcci, come anche il PL e il
falsificazionismo falliscono perché
eccessivamente logici per dare conto del vero
lavoro della scienza
46. Khun
Il nuovo paradigma è
progressivo rispetto al
precedente perché risolve più
problemi di quanti ne lascia
insoluti, anche se non è
sempre possibile costruire
una linearità tra paradigmi
47. Nuova filosofia della
scienza
• Approccio sistemico funzionale
• Dalla scienza all’indagine empirica
• Dallo scienziato alla comunità
• Dal metodo scientifico al consenso
della comunità scientifica
48. Concludendo
• Neopositivismo, Popper, logica, demarcazione,
metodo
• Diversità delle pratiche scientifiche da “hard” a
“soft”
• Caratteri comuni: naturalismo metodologico,
teoria, empiricismo.
49. Ovvero, esiste un metodo scientifico? Alcune ragioni perdubitare ma non per disperare. Tentativi diinquadramento dei termini chiave.
Cosa è il metodoscientifico?
52. Evidenza personale
Ciò che determina il livello di garanzia di una
ipotesi per una persona x ad un tempo t è il
livello di supporto, la completezza e la sicurezza
della “sua” evidenza* rispetto all’ipotesi al tempo
t, indipendentemente dall’ipotesi stessa.
*evidenza sperimentale presente e passata +
ragionamenti.
53. Evidenza e
spiegazione
L’evidenza supporta l’ipotesi in virtù del fatto che
l’ipotesi è la miglior spiegazione dell’evidenza,
ma in alcuni casi è l’evidenza a spiegare
l’ipotesi.
Evidenza Ipotesi
Spiegazione
Evidenza Ipotesi
Spiegazione
54. Evidenza sociale
E’ impossibile costruire l’evidenza sociale come
semplice sommatoria delle evidenze personali.
Possibile vederla
come la
disgiunzione dei
saperi di sfondo
55. Evidenza sociale
L’evidenza sperimentale è sempre personale,
ma il lavoro scientifico è sempre comunitario.
Avere più persone che effettuano la stessa
osservazione permette di discriminare le
eccentricità delle percezioni di un singolo
individuo da ciò che può essere percepito da
tutti gli osservatori normali.
•Mutua e giustificata confidenza negli altri
•Buona comunicazione
56. Evidenza sociale
Il livello di garanzia di una ipotesi P per un
gruppo di scienziati è il livello di garanzia
dell’ipotesi P per un ipotetico individuo la cui
evidenza è l’evidenza comune a tutti i
membri del gruppo, costruita come la
disgiunzione delle ragioni disputate, e
modificata in qualche misura dalla
confidenza che gli altri siano onesti, e
dall’efficienza o meno della
comunicazione.
57. Evidenza impersonale
• Ossia, come rispondere alla domanda:
“quanto è supportata l’ipotesi P al tempo t?”
• che implica chiedersi: “dall’evidenza di chi
dipende la garanzia dell’ipotesi P?”
Dipende dall’evidenza di una persona o
gruppo di persone la cui evidenza è, in
un certo senso, la migliore, ossia la più
completa e forte.
La decisione sulla miglior evidenza è
procedurale!
59. La scoperta scientifica
• Se e come si possono conoscere le cause
delle cose, individuare le strutture
nomologiche della natura, elaborare nuove
teorie, ipotizzare spiegazioni.
• 2 + 1 famiglie di inferenze: induzione;
abduzione; deduzione
60. Pochi casi e molte
somiglianze
Molti casi e poche
somiglianze
Induzione
Induzione ∻
analogia
Entrambe permettono, con criteri di controllo, di
formulare ipotesi
61. Induzione
• Inferenza razionale non necessaria ma
probabile, oltreché ampliativa e non solo
generalizzante nelle sue conclusioni rispetto
al contenuto delle premesse.
• Premessa necessaria: uniformità e stabilità della
natura
• Teoria della causalità applicabile a casi simili ma
non identici: cause simili in circostanze simili =
effetti simili
• Non risposte certe ma solo probabili: teoria
dell’errore, causalità probabilistica
62. Induzione
• Punto di incontro tra LOGICA e REALTA’
• Voglio inferire la causa dall’effetto ⇒ considero le
cause come condizione necessaria (no causa = no
effetto)
• Voglio inferire l’effetto dalle cause ⇒ considero le
cause come condizione sufficiente (si causa =
devo avere effetti)
• Voglio individuare una relazione univoca ⇒ cause
condizioni necessaria e sufficiente
63. Metodi di Mill
1.Metodo della concordanza
2.Metodo della differenza
3.Metodo congiunto
4.Metodo dei residui
5.Metodo delle variazioni concomitanti
64. Problemi dell’induzione
• In realtà l’induzione non è mossa
dall’osservazione neutra della presenza di
regolarità, ma dalla condivisione di schemi
inconsapevoli che già ci spingono a
trovare regolarità
• (Ri)scopre nel dato quello che avevamo già
messo noi prima ⇒ circolarità tra teoria ed
osservazione, non necessariamente negativa
65. Problemi dell’induzione
• Il fatto che non si possa
giustificare/dimostrare l’induzione non
significa che essa sia irrazionale
1.Significa che constatiamo l’impossibilità a
pensare la sua negazione
2.Significa che fino ad adesso ha funzionato
bene nel contesto di regole che ci siamo dati
3.Significa che rafforza un accordo tra la
nostra struttura psicologica e la struttura del
mondo (evoluzione)
66. Abduzione secondo
Peirce
“L’abduzione parte dai fatti, senza all’inizio
avere di mira una particolare teoria, benché
motivata dall’impressione che ci vuole una
teoria per spiegare dei fatti sorprendenti.
L’induzione parte da una ipotesi promettente
senza, all’inizio, avere di mira fatti particolari,
benché si avverta la necessità di fatti per
sostenere una teoria”
67. “E’ il processo di formazione d’ipotesi
esplicative. E’ l’unica operazione logica che
introduce una nuova idea. La deduzione trova
che qualcosa deve essere; l’induzione che
qualcosa è realmente operativo;
l’abduzione suggerisce che qualcosa può
essere.
Abduzione secondo
Peirce
68. Abduzione
• Si interseca sempre all’induzione
• Inferenza in base alla quale:
1.dato un fatto Q osservato, sorprendente in
rapporto alla teoria Ti
2.formulata una ipotesi Tii ≠ Ti tale che, se Ti ⇒
Q
3.Q non è più sorprendente
4.allora Tii si rafforza
69. “Costruire
sull’incertezza”
1.Esistenza di una situazione problematica formulabile
2.Formulazione ipotesi adeguate al problema, determinate
dal sapere di sfondo ma capaci di modificarlo
3.Ipotesi rilevante ⇒ derivazione del problema 1.
4.Ipotesi controllabile empiricamente e teoricamente
all’interno della comunità scientifica)
5.Ipotesi compatibile con altre ipotesi parte del sapere di
sfondo, ma solo fino ad un certo punto
6.Ipotesi fertile ⇒ nuove previsioni, semplificante,
unificante, nuove ipotesi
7.L’ipotesi può essere formulata per via induttiva o abduttiva
71. Verificazionismo “forte”
• Un enunciato non analitico è conoscitivamente
significativo se può essere mostrato in modo
conclusivo vero o falso tramite
l’esperienza, oppure se esiste un metodo che,
tramite l’esperienza, possa mostrare in modo
conclusivo che è vero o falso
• Secondo Popper non funziona perché si basa
sull’inferenza induttiva (che non esiste) ed
elimina le leggi di natura (enunciati universali)
72. Falsificazionismo
• Una teoria è scientifica se è falsificabile, ossia
se ammette dei falsificatori potenziali che se
effettivamente trovati veri tramite esperimento, la
falsificano via Modus Tollens: [(T→c)¬c]→¬T
• Popper rigetta il binomio significato-
verificazione e lo sostituisce con il binomio
scientificità-falsificabilità, e demarca enunciati
scientifici e non scientifici, senza negare a questi
ultimi valore conoscitivo o esistenziale.
73. Falsificazionismo
• Problemi: gli enunciati statistici o probabilistici
non sono falsificabili.
• Popper propone di ammettere che sono
falsificabili non logicamente ma praticamente, ma
la decisione di quando sono falsificati sarà
pragmatica, stipulativa.
• Olismo metodologico e semantico (Quine +
Duhem)
74. Teorema di Bayes
Su cosa ci basiamo per giudicare la probabilità
che una ipotesi sia vera?
1.Il sapere rilevante già in nostro possesso (induzione)
2.Sapere di sfondo + nuove inferenze
3.Questo processo porta a modificare le credenze
sull’ipotesi, e può essere ripetuto all’infinito, così che il
livello di fiducia è sempre funzione del rapporto tra ciò
che sapevamo prima e le nuove informazioni
75. Teorema di Bayes
La probabilità di una ipotesi I, data una evidenza
empirica E a suo favore è:
ossia:
77. Cosa è la spiegazione
scientifica?
• Una buona spiegazione scientifica deve avere rilevanza
esplicativa ed essere controllabile
• Spiegare non è ridurre il noto al noto ma arrivare a teorie
potenti e improbabili
• Spiegare equivale a conoscere il meccanismo, ad aprire la
scatola nera della natura, non semplicemente derivare un
fatto da una legge
• E’ una relazione tra una teoria, un fatto e un contesto, in
risposta ad un particolare tipo di domanda: la sua
scientificità è legata al tipo di informazioni utilizzate per
stabilire questa relazione
78. Spiegazione,
descrizione e evidenza
• La spiegazione si rende necessaria là dove non è
possibile avere una descrizione completa.
• Và considerata come l’applicazione di una teoria ad un
dato problema: richiede una descrizione ma non si
riduce ad essa.
• Il “che qualcosa sia” (evidenza) è ben diverso dal
“perché qualcosa sia” (spiegazione).
• L’evidenza, come la teoria esplicativa, è solo una
condizione necessaria per la spiegazione.
79. Nomologico-deduttivo (N-D)
1.Presupposto deterministico (Leggi di copertura) 1. G ⇒ F
2.Condizioni iniziali 2. Fb
-------------------------------------------------- -----------------
3. Explanandum 3. Gb
Modelli di spiegazione
deduzione
Presuppone un controllo totale della conoscenza scientifica disponibile,
e vale solo per saperi nomici, deterministici e deduttivi: NON SAPERI
BIOLOGICI
80. Modelli di spiegazione
Statistico-induttivo (S-I)
1.Leggi probabilistiche 1. p(G/F) =
r
2.Condizioni iniziali 2. Fb
---------------------------------------------------------- ----------------------[r]
3. Explanandum probabilistico 3. Gb
induzione
Sembrerebbe che l’unico dato rilevante sia la grandezza di r: solo se è
elevata (0,9) l’explanandum è giustificato. Ma....
81. Modello S-I
Problemi
Perché il modello S-I abbia validità è necessario
individuare classi di riferimento omogenee
nell’explanandum.
1.Biagio ha una infezione da Staphylococcus aureus
e guarisce: perché?
2.Rossi soffre di nevrosi e guarisce: perché?
82. Rossi il nevrotico
1. Ricorre alla psicoterapia
2. Una % elevata di chi soffre di nevrosi e ricorre alla psicoterapia
guarisce
3. Una % di pazienti guarisce senza psicoterapia
•Se 3 > di 2, allora 2 è valida formalmente ma non in pratica, e ...
•...anche se 2 è molto probabile, se 3 lo è di più è più credibile...
quindi l’elevata probabilità non è condizione sufficiente
•Se 2 è bassa, ma 3 è ancora più bassa, 2 è più credibile
quindi l’elevata probabilità non è condizione necessaria
Importa di più la rilevanza statistica che il grado di probabilità
83. Spiegazione funzionale
La spiegazione funzionale non cerca di
esplicitare delle regolarità, ma individua una
funzione necessaria al mantenimento di un
processo. Cerca le condizioni necessarie e
sufficienti perché un determinato processo si
attui.
•Perché gli uomini hanno i polmoni? A che
scopo? Quale è il loro ruolo?
•Perché le piante hanno la clorofilla?
84. Spiegazione funzionale
La spiegazione funzionale non cerca cause ma
stabilisce le condizioni di equilibrio
La funzione di A in un sistema S con organizzazione C è
quello di rendere possibile a S, in un ambiente E, di
impegnarsi in un processo P
Manca la componente nomica, e mostra
regolarità sotto condizione, regolarità tutte
necessarie ,a quasi mai sufficienti a stabilire il
comportamento del sistema
87. • L’inchiesta scientifica è qualitativamente differente dalle
altre inchieste empiriche? NO
• Esiste una modalità di inferenza usata da tutti e solo
dagli scienziati? NO
• Tutti gli investigatori empirici propongono congetture
informate sulle possibili spiegazioni dei fenomeni,
controllano quanto bene si accordano con l’evidenza, ed
usano il loro giudizio per decidere se sostenere,
abbandonare o modificare l’ipotesi.
• Immaginazione, attenzione, competenze, persistenza,
onestà intellettuale, ragionamento, giudizio
88. Perché il successo?
• Aiuti all’immaginazione
• Aiuti ai sensi
• Aiuti al ragionamento
• Aiuti alla condivisione e all’onestà
intellettuale
89. Verità e progresso
• Gli obiettivi di tutti gli scienziati hanno in
comune il desiderio di arrivare alla risposta
corretta allo specifico problema in questione.
• Anche ricevere il Nobel è un obiettivo, ma per
farlo devo prima trovare una risposta vera ad
un problema sostanziale e significativo
• Come si concilia il progresso della scienza con il
suo essere una attività umana, quindi fallibile?
90. Longino
• Sapere scientifico: sapere evidenziale e sociale,
intrinsecamente dipendente dal contesto sociale, storico,
personale, psicologico.
• Tendenza umana a creare storie e teorie che
autoconvincono di essere nel giusto: necessario lo
scrutinio della comunità
• Essere uno scienziato significa sottomettere e
comunicare le proprie scoperte al più ampio gruppo di
scienziati e critici, per ricevere critiche tecniche ed
ideologiche: non può esistere uno scienziato isolato.
• Sapere scientifico: la dimensione personale e sociale
trova il suo limite nel mondo fisico ⇒ Realismo minimale
91. Realismo minimale
Esiste un mondo “li fuori”
indipendentemente dai nostri sensi, con il
quale i nostri sensi interagiscono per
produrre sensazioni ed esperienza
regolari. Questo qualcosa “li fuori” pone
limiti a ciò che possiamo dire sul qualcosa.
92. Prospettivismo di Giere
Analogia dei colori: caratteristiche
oggettive + prospettiva
La scienza funziona in maniera simile:
è uno strumento prospettico per
capire il mondo, non un aspetto del
mondo indipendente da noi
93. Ovvero, di chi mi devo fidare anche se fa male?
Il problema dellademarcazione
94.
95. Di chi fidarsi?
• Ossia, come decidere su una materia nella
quale non siamo esperti?
• Chiedendo ad un esperto!
• E come decidere chi è l’esperto?
• ...essendo già un esperto...
96. Chi è l’esperto?
1.Una persona che possiede più
credenze vere e meno credenze false,
in un dominio dato, di un non esperto
2.Una persona che possiede un corpus
sostanziale di verità nel dominio
97. Come decidere?
1.Esaminare gli argomenti dell’esperto.
2.Esaminare l’evidenza della convergenza di altri
esperti.
3.Qualche evidenza indipendente che l’esperto è
un esperto.
4.Capire se e quali bias l’esperto possa avere
circa la questione
5.La storia professionale dell’esperto
102. Causa
• In medicina è inutile aspettarsi causalità rigida,
necessaria e sufficiente
• Ricerca dei fattori implicati
• Tubercolosi e antibiotici
• Oltre all’associazione (non-indipendenza)
• Polmonite e febbre
• Necessità di criteri
103. Causa
• A è causa prossimale di B se e solo se:
1.A ha priorità temporale sufficiente su B (NmnS)
2.A è connesso a B da un ininterrotto percorso di
relazioni
3.A e B sono imperfettamente dipendenti ad un livello
monotonicamente non aumentante
4.Esiste almeno una manipolazione X anche
composita che è seguita da un cambiamento
stocastico in B ed è in qualche modo dipendente
dall’accadere di A
104. Congiunzione delle
cause
• Quando un effetto appare
solo se due o più fattori
entrano in gioco.
• La normalità in campo
biologico
• Cancro e fumo
• Favismo e anemia
emolitica
105. Parastasi delle cause
• Quando esistono cause
operanti in parallelo
• Ancora la normalità in
campo biologico
• Compara con il sorite
112. Osservazione dinamica degli effetti di una manipolazione
Ma il paziente poteva
essere in remissione
spontanea sia per
l’infezione sia per le
dita!
Relazioni dinamiche
semispontanee
113. Gruppo di controllo non trattato (G2)
Se la scomparsa
delle dita
ippocratiche è +
usuale, +
completa o +
rapida in G1
E lo studio usa solo
pazienti che hanno
sviluppato i problemi
spontaneamente
Relazioni dinamiche
semispontanee
114. RCT con manipolazione
Per adesso l’unico strumento per ottenere una prova
rigorosa di una relazione causale. Usa manipolazione
su due o più gruppi, randomizzati da una popolazione
tipica, con controlli e attenzione a bias e confounding.
Analizzare dati secondo nuove linee in uno studio già
progettato è molto interessante e potenzialmente
euristico, ma non si può estendere a nuove
dimostrazioni di causalità.
Endpoint surrogati “hard” e “soft”.
115. Malattia
1.Risposta a lesioni
1. non si attaglia a disturbi interni
2.troppo ampia e include molti adattamenti
2.Degradazione dell’omeostasi
1. Dipendente dai criteri osservatici
3.Prognosi, costo futuro
1. Demarcazione malattia/problemi sociali
4.Deviazione dalla normalità
116. Deviazione dalla
normalità
1.Normalità statistica (Gaussiana, media,
deviazione standard).
2.Normalità come relazione a qualche criterio
di fitness.
3.Normalità come conforme al consenso.
4.Normalità come rispondenza all’ideale.
117. Omeostasi
1.Malattia come allontanamento dello stato
dell’individuo dal range di valori settati come
ottimali e mantenuti da meccanismi
omeo/allostatici
2.Malattia come il mantenimento, grazie a
meccanismi omeostatici, di un range di valori
settati come ottimali ma in effetti mal adattati alle
condizioni contingenti
118. Credere, non credere, che
fare?
1.Credere è uno stato “tentativo” che implica un
grado di convinzione non totalmente garantito, e
una disposizione alla ricettività
2.Incredulità: simmetrica al credere
3.Sospensione del giudizio. Spesso vitale per
la ricerca, ma spesso troppo idealizzata
119. Vogliamo le prove!
1.Prove deduttive (sillogismi)
2.Prove per esclusione (pericolose!)
3.Prova stocastica (Principio di Bayes)
4.Prove induttive
120. Modus ponens: condizioni necessarie
Se A è vero, allora B è vero
A è vero
---------------------------------
Quindi B è vero
Se la PA è elevata, allora si ha ipertrofia del
miocardio
La PA di C è elevata
---------------------------------
Quindi C soffrirà di ipertrofia del miocardio
Modus tollens: condizioni sufficienti
Se A è vero, allora B è vero
B non è vero
---------------------------------
Quindi A non è vero
Se il flusso arterioso ad un arto è arrestato,
v’è assenza di polso
Il polso di C è avvertibile
---------------------------------
Quindi il flusso arterioso di C non è arrestato
121. Principio di Bayes
1.In tutti i casi si parte con dell’incertezza,
quindi con almeno due congetture da
considerare
2.Mutare l’ordine di incorporazione
dell’evidenza non cambia il risultato
3.La valutazione più razionale ed aggiornata
dell’evidenza è quella che combina
l’evidenza previa con l’evidenza nuova
122. Prove induttive
1.Mai in grado di dare certezze
2.Pragmaticamente la sicurezza di una
affermazione si rafforza con il passare
del tempo e con l’esperienza
123. Bias
• Un bias è una qualità di ogni stadio
dell’inferenza o della comunicazione che
tende a dare risultati che si dipartono
sistematicamente dai valori reali
• Non è l’errore random presente in caso di
dati limitati
• Presente in quasi tutti gli stadi del processo
scientifico
124. Progetto
Confounding negli studi non controllati
Esempio 1: iniezione di un farmaco
Esempio 2: ictus e pressione arteriosa
Esempio 3: fumo e catecolamine
Esempio 4: meningite tubercolosa o rabbia
Allocazione non random al gruppo verum
Esempio 5: tumori e sopravvivenza
127. Altri bias
•Osservazione: doppio cieco
•Stima: scelta dello strumento statistico
•Interpretazione: conclusioni degli autori,
spazio delle ipotesi, casi eccezionali, ecc.
•Pubblicazione: completezza, risultati
negativi
•Laboratorio: gruppo di lavoro, istituzioni,
nazioni, ecc.
•Rapporto: cherry picking
128. Confounding delle cause
• Negli studi osservazionali è inevitabile
• Negli studi sperimentali può essere
evitabile ed inevitabile, completo o
parziale.
129. Confounding delle cause
Happy hour!
Veicolo e farmaco
Incidenza e metodi diagnostici
Risultati e pregiudizi
Alimentazione e salute
La rana salterina
Notes de l'éditeur
da 24:48 a 27:35 da 21
probabilità a favore"). Gli odds sono rappresentati dal il rapporto fra il numero di volte in cui l'evento si verifica (o si è verificato) ed il numero di volte in cui l'evento non si verifica ( o si è verificato)
probabilità a favore"). Gli odds sono rappresentati dal il rapporto fra il numero di volte in cui l'evento si verifica (o si è verificato) ed il numero di volte in cui l'evento non si verifica ( o si è verificato)
probabilità a favore"). Gli odds sono rappresentati dal il rapporto fra il numero di volte in cui l'evento si verifica (o si è verificato) ed il numero di volte in cui l'evento non si verifica ( o si è verificato)
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corvi neri, smeraldi grue
corvi neri, smeraldi grue
Ampliamento probabile: argomento secondo il quale la conclusione segue dalle premesse solo con un certo grado di probabilità, ed il cui contenuto informativo non è interamente contenuto nelle premesse. Inferire da casi passati di cui si è avuta conoscenza a casi di cui non si è avuta conoscenza (tante + volte A si presenta con B e mai da sola, tanto maggiore è la probabilità che si presentino di nuovo insieme Se non credessimo nell’esistenza di qualche regolarità la ricerca di un ordine al di sptto dell’apparenza sensibile sarebbe inutile sia per la scienza sia per la conoscenza umana in genere
Ferro da stiro bollente: se P vale per 1 membro di una classe, allora probabilmente vale per ogni altro membro che si aggiunga, o per tutti i membri della classe, se e solo se la P è rilevante, cioè caratterizza la classe. Vedi infatti ferro da stiro freddo, allergia all’aspirina. Parte da un numero n di casi: buon metodo per ipotizzare (euristico) ma NON per controllare, infatti non prende in considerazione i casi negativi o che disconfermano. Combino i casi in cui P è presente in fenomeno x, i casi in cui P è assente da casi xi simili a x, e i casi in P è presente in diversi gradi in fenomeni xj simili a x. Si identifica Q che è sempre presente con P, sempre assente senza P e variabile con la variazione di P. Le assenze e le gradazioni servono a scremare i casi impropri, quelli rimanenti devono essere spiegati da una ipotesi che spieghi presenze e gradazioni. Esempio del CALORE p 244 1. Individua una condizione sufficiente: studi di popolazione retrospettivi 2. Individua una condizione necessaria: studi sperimentali 3. Individua una condizione necessaria e sufficiente: studi clinici controllati 4. Utile quando vi siano cause permanenti impossibili da isolare 5. Variazioni misurabili, euristica importante
Ferro da stiro bollente: se P vale per 1 membro di una classe, allora probabilmente vale per ogni altro membro che si aggiunga, o per tutti i membri della classe, se e solo se la P è rilevante, cioè caratterizza la classe. Vedi infatti ferro da stiro freddo, allergia all’aspirina. Parte da un numero n di casi: buon metodo per ipotizzare (euristico) ma NON per controllare, infatti non prende in considerazione i casi negativi o che disconfermano. Combino i casi in cui P è presente in fenomeno x, i casi in cui P è assente da casi xi simili a x, e i casi in P è presente in diversi gradi in fenomeni xj simili a x. Si identifica Q che è sempre presente con P, sempre assente senza P e variabile con la variazione di P. Le assenze e le gradazioni servono a scremare i casi impropri, quelli rimanenti devono essere spiegati da una ipotesi che spieghi presenze e gradazioni. Esempio del CALORE p 244 1. Individua una condizione sufficiente: studi di popolazione retrospettivi 2. Individua una condizione necessaria: studi sperimentali 3. Individua una condizione necessaria e sufficiente: studi clinici controllati 4. Utile quando vi siano cause permanenti impossibili da isolare 5. Variazioni misurabili, euristica importante
Rete di relazioni tra sapere di sfondo, teorie e dati empirici Il principio di induzione si può giustificare empiricamente con il principio di indizione stesso, ma non in una circolarità concettuale, bensì procedurale
Sorprendente = difforme dalle attese
Sorprendente = difforme dalle attese Abduzione ibrido tra deduzione e induzione: intrinsecamente fallibile, produce solo ipotesi esplicative che devono essere sottoposte a controllo sperimentale. Abduzione inventa ipotesi esplicative, metodo ipotetico-deduttivo conferma le ipitesi
Sorprendente = difforme dalle attese Abduzione ibrido tra deduzione e induzione: intrinsecamente fallibile, produce solo ipotesi esplicative che devono essere sottoposte a controllo sperimentale
Coppia verificazione significato, sostituita da Popper con la coppia falsificazione scientifico
Esempio
Esempio
Esempio
corvi neri, smeraldi grue
1. di solito difficile 2. si possono trovare opinioni di qualsiasi tipo 3. academia 4. attenzione alla fallacia genetica Attenzione alla fallacia di van gogh