Caratteristica del nostro Paese è che si continua a parlare di legalità: eppure, ed è l'aspetto singolare di interesse, il "periodico dibattito" sul tema della legalità, e su tutto quello che vi ruota attorno, spesso non va oltre il momento dialettico, ennesima conferma di un Paese che sembra vivere della logica gattopardiana del "se vogliamo che tutto rimanga com'è, è necessario che tutto cambi", dove si rileva una sfasatura amplissima tra le parole e le cose, tra l'ideologia e la realtà, con frasi ripetute come un rosario o come uno stratagemma per costruirsi un immenso alibi di fronte alle regole continuamente trasgredite.
L'idea di legalità - per il riscatto del Paese dalla corruttela, per la rinascita delle aree infestate dalla criminalità organizzata, per recuperare un livello di convivenza civile accettabile - sembra surfare sulle onde, apparendo e scomparendo con pari velocità e ciclicità, fino a diventare un passe-partout per la rassicurazione del cittadino, ghiotta occasione di promesse elettorali e di consenso a buon mercato.
Si tratta, in effetti, di un termine spesso abusato, almeno sotto il profilo semantico, perché lusinga, perché può far rima con onestà e si può confondere addirittura con la giustizia, perché può litigare con la solidarietà e, qualche volta, anche con la democrazia.

1. PREMIO LIBERO GRASSI 2010
Fermiamo la corruzione
Milano, 18 dicembre 2009
I TERMINI DEL PROBLEMA
“Corretti” o “Corrotti” ?
Maurizio Bortoletti
Servizio Anticorruzione e Trasparenza

2. I termini del problema

3. CITIZENS’ PERCEPTIONS OF FRAUD AND THE FIGHT
AGAINST FRAUD IN THE EU 27
Percezione della estensione della corruzione o di
altri illeciti nella pubblica amministrazione
nazionale.
Cittadini che dichiarano di aver ricevuto la
richiesta di una tangente negli ultimi 12 mesi.
Indagine richiesta dall’European Anti-Fraud Office e realizzata dalla
Gallup Organization ( consultabile su http://ec.europa.eu ).

4. TRAC - Transparency in Reporting on Anti-Corruption
1. Tra le aziende analizzate la media è di 17 punti su 50.
2. L’Italia si posiziona sopra la media mondiale davanti a
Paesi come Germania, Svezia, Francia, Belgio.

5. La morfologia della corruzione
Dalla Relazione al Parlamento (novembre 2009)
2004 2005 2006 2007 2008
I sem. 2009
Delitti
registrati 3.403 3.552 5.499 3.368 3.317 1372
Persone
denunciate
F M F M F M F M F M F M
2.774 9.708 2.914 10.611 5.634 14.342 3.516 10.844 2.918 10.486 1638 3936
12.482 13.525 19.976 14.360 13.404 5574

6. La morfologia della corruzione
Dalla Relazione al Parlamento (novembre 2009)
2004 2005 2006 2007 2008 I sem.2009
corruzione
(art. 318, 319, 320 cp) 158 126 112 128 140 44
concussione
(art. 317 cp) 138 115 80 130 135 58
peculato
(art. 314 cp) 273 279 243 270 272 133
abuso d’ufficio
(art. 323 cp) 1016 1051 935 1097 1.134 475
truffa per il conseguimento …
( art.640 bis cp) 824 893 2.725 778 737 336
indebita percezione
(art. 316 ter cp) 462 598 858 393 334 99

7. La morfologia della corruzione
Dalla Relazione al Parlamento (novembre 2009)
Delitti
corruzione
(art. 318, 319, 320 cp)
concussione
(art. 317 cp)
abuso
d’ufficio
(art. 323 cp)
truffa per il …
(art.640 bis cp)
indebita
percezione
(art. 316 ter cp)
Numero
denunce 708 662 5708 6293 2744
Persone
denunciate
M F M F M F M F M F
4983 876 1501 142 14639 2246 23899 11154 4453 3301
5859 1643 16885 35053 7754

8. La morfologia della corruzione
Dalla Relazione al Parlamento (novembre 2009)
La “mappatura della corruzione” evidenzia come negli ultimi 5 anni i casi
di chi attraverso artifizi o raggiri ha percepito indebitamente contributi,
finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni concesse o erogate da parte
dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità Europee, o chi non li
destina alle attività di pubblico interesse per i quali erano stati concessi,
siano oltre il 40% negli ultimi 5 anni: 9027 casi sui 20.511 registrati
per tutti i reati contro la PA:
il 38 %, nel 2004, con 1.276 denunce sulle 3.403;
il 42 %, nel 2005, con 1.491 denunce su 3.552;
il 66 %, nel 2006, con 3.583 denunce su 5.449;
il 35 %,nel 2007, con 1.171 denunce su 3.368;
il 32%,nel 2008, con 1.071 denunce su 3.317;
il 31,7%, nel I semestre del 2009, 435 denunce su 1372.

9. La morfologia della corruzione
Dalla Relazione al Parlamento (novembre 2009)
Risultati ottenuti grazie ad un sistema repressivo estremamente efficace,
apprezzato ed invidiato, come ha recentemente indicato Franz - Hermann
Bruener, Direttore generale dell’Ufficio anti-frode europeo (O.L.A.F): l’Italia
“… dispone degli arsenali di protezione penale e investigativa tra i più
avanzati a livello europeo …”, dove “… gli strumenti di indagine utilizzati
sono tra i più avanzati al mondo … strumenti raramente utilizzati nella
maggior parte degli altri Paesi per tali tipi di illeciti …” e con le Forze di
Polizia e la Magistratura, per questo, “… spesso invidiati dai colleghi di altri
Paesi…”.

10. La morfologia della corruzione
Dalla Relazione al Parlamento (novembre 2009)
Dal 1 gennaio 2004 al 30 giugno 2009, in LOMBARDIA sono stati
registrati 1.934 reati contro la PA, con 5.856 persone denunciate dalle Forze
di polizia di cui 4.416 uomini e 1.440 donne.
Una media annua di 352 reati, con un picco nel corso del 2006 (con 627 casi
registrati), mentre nel I semestre 2009 si evidenzia una flessione (con 112
casi, e una diminuzione tendenziale su base annua superiore al 35% rispetto
al dato medio), leggermente superiore a quella rilevata a livello nazionale.
Un numero di reati contro la P.A., che colloca la LOMBARDIA al primo
posto tra le regioni dell’Italia settentrionale, seguita da Veneto (con 1.349),
Piemonte (con 1.336), Emilia Romagna (con 684), Liguria (con 415), Friuli
(con 410) e Valle d’Aosta (con 96).

11. La morfologia della corruzione
Dalla Relazione al Parlamento (novembre 2009)
Nel periodo esaminato dalla Relazione, il reato più diffuso in LOMBARDIA
è quello di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche (729 casi), con
un picco registrato nel corso del 2006 (con 426 casi).
Gli altri più importanti reati contro la PA presentano una numerosità
inferiore: abuso d’ufficio (con 354 casi, una media di 64 casi all’anno),
indebita percezione di erogazioni pubbliche (con 182 casi, una media di 33
casi all’anno), corruzione (con 111 casi, una media di 20 casi all’anno),
concussione (con 96 casi, una media di 17 casi all’anno): per questi due ultimi
reati, che implicano una grave infedeltà del dipendente pubblico, la
Lombardia, con 207 casi registrati tra il 1 gennaio 2004 e il 30 giugno 2009,
è la Regione che presenta il dato più negativo nel panorama
nazionale.

12. La morfologia della corruzione
Dalla Relazione al Parlamento (novembre 2009)
Riguardo alle 5.856 persone denunciate dal 1 gennaio 2004 al 30 giugno
2009, il dato più significativo è quello relativo al delitto di truffa per il
conseguimento di erogazioni pubbliche con 3.115 persone segnalate (2.126
uomini e 989 donne), seguito da corruzione (666, 575 uomini e 91 donne),
abuso d’ufficio (609, 517 uomini e 92 donne), indebita percezione di
erogazioni a danno dello Stato (349, 225 uomini e 124 donne), concussione
(173, 152 uomini e 21 donne).
Di rilievo, appare la percentuale di donne denunciate sul totale delle persone
segnalate: il 36% per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno
dello Stato e il 32% per la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni
pubbliche.
Una percentuale che scende in modo significativo per gli altri reati: 15% per
l’abuso d’ufficio, 14% per la corruzione, 12% per la concussione.

13. Grazie per l’attenzione
Dipartimento della Funzione Pubblica
Servizio Anticorruzione e Trasparenza
Maurizio Bortoletti
telefono : 0668997552
m.bortoletti@governo.it