4. La nozione di terroir guarda alle condizioni naturali che influenzano la biologia della pianta di vite e quindi la composizione del grappolo. Il “terroir” è l’insieme di clima, suolo e paesaggio. E’ la combinazione di un’infinità di fattori: temperature diurne e notturne, piogge e loro distribuzione, ore di sole, pendenza e drenaggio, per citarne solo alcuni. Tutti questi fattori reagiscono tra loro, formando, in ogni parte del vigneto, ciò che in Francia chiamiamo “terroir”. Bruno Prats
5. Le aree esposte a sud, dove la neve si scioglie prima, “sulìn” in Monferrato, “sorì” nelle Langhe, sono considerate più vocate alla viticoltura Ph: Vignale Monferrato Maurizio Gily march 2006
17. CAMPANIA CHAMPAGNE Il concetto di vocazione di un “terroir” si sposta nel tempo e nello spazio Maurizio Gily march 2006
18. *medie di più anni. Valori puramente indicativi 900 Morgex (Val d'Aosta, 1000 m. slm) 1100 Rheingau (Germania), Christchurch (Nuova Zelanda) 1200 Beaune (Borgogna, Francia) 1400 Bordeaux (Francia), Coonawarra (Australia) 1600 Napa (California), Barossa (Australia), San Michele all'Adige (Trentino, Italia) 1700 Langhe (La Morra) 1800 Monferrato casalese (Ottiglio) 1900 Chianti 2100 Maremma (costiera) > 2200 Salento, Fresno (California), Hunter Valley (Australia) DD* IW= S (T mg – 10) dal 1 aprile al 30 ottobre Gradi Giorno (DD) o somme termiche Ind. Winkler
19. gennaio e luglio mesi più asciutti 700 mm Piovosità annuale 24 indice di continentalità (Jackson) 0 °C temperatura media gennaio 24 °C temperatura media luglio 2300 °C Indice di Huglin 1800 °C SOMME TERMICHE GRADI GIORNO Winkler DATI CLIMATICI indicativi marne arenacee da sedimenti marini tardo-terziari (pietra da Cantoni) roccia madre limoso-argillosi calcarei, grigio chiaro, profondità 1-3 metri suoli principali collina, vigneti in pendenza, eclusa esposizione Nord morfologia: 100-350 m slm altitudine 100 km distanza dal mare (Mediterreaneo, caldo) 45° N latitudine Alessandria (Asti in parte) Provincia Piemonte Regione Italia, Nord Ovest Paese Monferrato casalese
20. Monferrato casalese Teinturié (Alicante Bouschet?) Moscatellina (=Ruché) Croatina o Bonarda dell'Oltrepo Bonarda piemontese Lambrusca di Alessandria (carouet) Malvasia greca Aleatico Cellerina Vitigni autoctoni minori Malvasia di Casorzo Mallvasia di Casorzo (zona ristretta) Monferrato Freisa freisa Grignolino del Monferrato Casalese grignolino Barbera del Monferrato, Barbera d'Asti Barbera DOC vitigni autoctoni principali
22. I nostri antenati avevano un’idea diversa del tempo. L’infernot è una specola che veniva scavata a mano nella “pietra da cantoni”, al di sotto del piano di cantina, soprattutto d’inverno, quando i lavori in campagna e nei cantieri si fermavano. La marna arenaceo-calcarea che origina i suoli del Monferrato è la stessa che conserva nelle sue profondità i vini finiti. Maurizio Gily march 2006
25. Il distretto del vino del Piemonte Meridionale comprende differenti “terroir”: a Sud-Ovest le Langhe, zona di produzione di Barolo, Barbaresco e Barbera d’Alba; le colline di Asti e del Monferrato Astigiano al centro; le colline di Gavi e del Tortonese a Est; il Monferrato Casalese a Nord-Est. Le colline a Sud sono più alte, quelle Settentrionali sono più basse e con un clima più mite. Qui, sulle colline centrali e settentrionali, il vitigno maggiormente coltivato è il Barbera, che ha bisogno di temperature calde per maturare. Cartina Gribaudo editore “ Piemonte Vigneto tutto DOC” A.A. V.V. 2002 Vignale Monferrato, Sede dell’ Enoteca Regionale del Monferrato
29. Un altro aspetto del Piemonte: I vini delle “piccole DOC” Ruché di Castagnole Monferrato: poca produzione, grande personalità Cartina Gribaudo editore “ Piemonte Vigneto tutto DOC” A.A. V.V. 2002
34. Le due Malvasie rosse del Piemonte Cartina Gribaudo editore “ Piemonte Vigneto tutto DOC” A.A. V.V. 2002 Vignale Monferrato, site of the ‘Enoteca Regionale del Monferrato”