1. ritonnaro srl
progetto di identità visiva
ralf stockmann
mtncompany
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progetto di identità visiva vision
LOGICA RAZIONALE CAMPO DI ATTIVITÀ RUOLO
Nel 1972 la società nasce come Ritonnaro Nell’ambito del settore acquedotti, la socie-
Tubazioni, specializzata nell’impiantistica tà rientra tra le prime dieci in Italia.
idraulica, dal 1985 in poi la società si
chiamerà “Ritonnaro Costruzioni” rientran- Nel panorama delle infrastrutture riesce
do a pieno titolo nei mercati dell’edilizia ad essere un ottimo punto di riferimento,
civile, realizzazione stradale, impianti di di fatto collabora con costruttori di calibro
depurazione, di gasdotti e di acquedotti e nazionale ed internazionale.
fognature.
Il core business è focalizzato nell’acquedot-
tistica e fognature in genere.
Vanta le migliori tecniche esecutive con par-
ticolare attenzione all’ambiente, o meglio,
all’impatto sull’ambiente delle soluzioni
esecutive. Si utilizzano materiali e compo-
nenti pregiati nel rispetto dell’ambiente,
know how specializzato nella riduzione dei
processi di costruzione al fine ridurre i costi
sociali dei lavoratori e dei disagi sociologi-
ci che lavori urbani possono comportare;
Di fatto, la società opera cercando di ridur-
re il disagio dei cittadini dovuto alla can-
tierizzazione, che ha un impatto negativo
sia dal punto di vista sociale (aumento del
traffico, insofferenza, intralcio alle attività
commerciali) sia sull’ambiente;
Il campo di attività si sviluppa su due tron-
coni principali:
Acque/
inteso come ciclo integrato delle acque;
Infrastrutture urbanistiche/
inteso come edilizia ed opere di carattere
civile (vedi il crescent).
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progetto di identità visiva vision
LOGICA EMOZIONALE VALORI IMPRENDITORIALI con i collaboratori, questo genera il motore IL SOGNO CONDIVISO, IL PROFILO NEL
principale dei valori imprenditoriali: la FUTURO
Nei vari documenti esaminati, la società massima correttezza verso l’esterno paga
afferma che per DNA il loro primo obiet- tutti gli sforzi. Più che un sogno sembra un obiettivo a
tivo è la soddisfazione della committenza, cui la Società non rinuncerà facilmente,
sacrificando anche margine al fine di La differenza imprenditoriale risiede anche riuscire a diversificare l’offerta (di questo
restare competitivi sul mercato degli appalti nella ricerca della continua crescita e diver- ne parliamo dopo), mantenere il carattere
pubblici. sificazione dell’offerta, di fatto fino all’85 la familiare e reinvestire continuamente gli utili
società si chiamava “Ritonnaro Tubazioni”, nell’azienda.
Discutendo con Federico, portavoce da quell’anno in poi la società si è chiama- Il sogno, o meglio come Federico vede la
istituzionale di altri tre fratelli, viene fuori ta “Ritonnaro Costruzioni”, gli obiettivi allo- società nel futuro, è quello di riuscire a ri-
un forte carattere basato su valori etici ben ra erano allargare gli orizzonti uscendo da spondere e ad inserirsi nel mercato privato
radicati. una nicchia ristretta. Oggi la stessa filosofia e non più solamente di carattere pubblico.
continua diversificando l’offerta. Di fatto fino ad oggi la società ha lavorato
Mentre il carattere familiare emerso sembra prevalentemente su gare d’appalto di carat-
non frenare i valori imprenditoriale, in que- Secondo Federico, questi valori, sia impren- tere pubblico, l’attività ha fruttato sicura-
sta circostanza Federico pronunci parole ditoriali che etici, sono auspicabili anche mente utile, ne sono testimonianza gli oltre
del padre scomparso qualche anno fa: per il futuro, instaurati ormai tra i più stretti 30 anni di attività ( anno di fondazione
“Finire il lavoro prima di tutto”. Di fatto que- collaboratori, difficilmente condivisi con 1972 ), ma le gara d’appalto di carattere
sta filosofia, nel corso degli anni, ha reso i collaboratori fuori sede, probabilmente pubblico hanno sempre i loro lati negativi
un’immagine solida e sicura della società, mancano gli strumenti basilari della comu- (politica, pagamenti,ecc..).
secondo Federico, questa è l’immagine nicazione che genera condivisione: questo
percepita dai loro principali stakeholder di è tra i primi obiettivi che abbiamo come Secondo Federico, è arrivato il momento
riferimento. agenzia. di affacciarsi al mondo privato (Crescent
Quindi il valore imprenditoriale e di busi- di Salerno) ma per farlo hanno bisogno di
ness risiede principalmente nell’affidabilità un’agenzia di comunicazione, e questo è il
che società ha nel suo mercato di riferimen- motivo principale per cui ci hanno chiama-
to. to.
Il carattere familiare viene fuori osservando
anche la cura con cui vengono gestiti gli
spazi (uffici) dei propri dipendenti ammini-
strativi.
Tutto si svolge in un ambiente openspace,
i dipendenti hanno un turover bassissimo,
alcuni dei quali lavorano al posto dei loro
padri che lavoravano li e ora in pensione.
I valori etici escono fuori soprattutto quando
Federico ci mostra l’appartamento che ha
fatto realizzare per gli operai fuori sede.
L’etica della Ritonnaro si rivolge molto al
proprio interno e si concretizza nei rapporti
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progetto di identità visiva relazione
RIFLESSIONI PERCORSO PROGETTUALE
Possono cambiare i modi, i mondi, gli stili La linea, carica dei valori tradizionali
di vita e i mercati. Difficilmente cambiano i aziendali, prende forma nella “R” di riton-
caratteri delle persone e la loro filosofia di naro disegnandone un corpo solido e forte.
vita.
Una rilettura dei valori visivi in chiave
Abbiamo visto e sentito la volontà di moderna come continuazione e proiezione
passare un dna condiviso ed estremamente futura dell’azienda.
carismatico.
Nella “R” di ritonnaro il visual proposto,
Abbiamo visto e sentito un cerchio di anelli ripercorre la tradizione di famiglia rafforz-
legati da passione e valori. zando tutti quei valori come forza, solidità,
ed elasticità, per proiettarli verso una
Abbiamo sentito, e visto materializzare una visione più ampia e futura.
frase.
“finire il lavoro prima di tutto”
Forza, rispetto e coraggio sono solo l’inizio
di una storia attuale.
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progetto di identità visiva pittogramma costruzione in griglia
del pittogramma
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progetto di identità visiva pittogramma
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progetto di identità visiva carta da lettera
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progetto di identità visiva carta da lettera prova testo
Originally, corporate identity was synonymous with organizational nomenclature, logos, company
housestyle and visual identification. Many corporate identity practitioners had (and have) their roots
in graphic design and understandably a good deal of importance was assigned to graphic design.
The authors contend that graphic designers have been hugely influential in two regards, in that they
articulated the basic tenets of corporate identity formation and management and succeeded in
keeping the subject on the agenda of senior managers. Of note are North American practitioners
who were the first to create managerial interest in the area and include Selame and Selame (1975),
Margulies (1977), Carter (1982) and Chajet (1992). They were followed by UK design and commu-
nications consultants such as Olins (1978, 1989), Bernstein (1986), Jackson (1987), Ind (1990)
spett.le and Pilditch (1970) and then by German (Birkight and Stadler, 1980), Dutch (Blauw, 1989) and
ing. daniele carpenito
via tiratore 12 French (Hebert 1987) practitioners.
83042 atripalda
avellino
The role of symbolism is now assigned a greater role and has grown from its original purpose of
increasing organizational visibility to a position where it is seen as having a role in communicating
corporate strategy. Notable with regard to the latter is Olins (1978) who classified visual identity into
three main types (monolithic, endorsed and branded) which he observed was used by organizations
to reflect an organization’s strategy, branding and communications policies.
The realization by graphic designers and marketers of the efficacy of consistency in visual and
marketing communications led to a number of authors arguing that there should be consistency in
formal corporate 341 communication (Bernstein, 1986; Schultz, Tannenbaum and Lauterborn,
1994). The breadth, complexity, and importance of corporate communications was pointed out by
Bernstein who argued that organizations should communicate effectively with all of their stakehol-
Corporate identity, the graphic design paradigm.
ders. Implicit in Bernstein’s (1986) comments, and those made more recently by Grunig (1992), is
Originally, corporate identity was synonymous with organizational nomenclature, logos, company
that the corporate communication mix and its management is fundamentally different from and is
housestyle and visual identification. Many corporate identity practitioners had (and have) their roots
more complicated than, the marketing communications mix.
in graphic design and understandably a good deal of importance was assigned to graphic design.
The authors contend that graphic designers have been hugely influential in two regards, in that they
Starting with Olins (1978) and followed by Birkight and Stadler (1980) the understanding of corpo-
articulated the basic tenets of corporate identity formation and management and succeeded in
rate identity has gradually broadened and is now taken to indicate the way in which an
keeping the subject on the agenda of senior managers. Of note are North American practitioners
organization’s identity is revealed through behaviour, communications, as well as through symbolism
who were the first to create managerial interest in the area and include Selame and Selame (1975),
to internal and external audiences.
Margulies (1977), Carter (1982) and Chajet (1992). They were followed by UK design and commu-
Both academics and consultants have realized that defining identity can be problematic and as such
nications consultants such as Olins (1978, 1989), Bernstein (1986), Jackson (1987), Ind (1990)
the recently formed International Corporate Identity Group (ICIG) whose steering committee
and Pilditch (1970) and then by German (Birkight and Stadler, 1980), Dutch (Blauw, 1989) and
includes academics from Strathclyde, Erasmus and Harvard Business Schools, together with leading
French (Hebert 1987) practitioners.
consultants, have decided not to give a definition of corporate identity but rather a statement which
articulates the multidisciplinary nature of the area and its difference from brand management.
The role of symbolism is now assigned a greater role and has grown from its original purpose of
The so called “Strathclyde Statement” will be found in the Appendix.
increasing organizational visibility to a position where it is seen as having a role in communicating
corporate strategy. Notable with regard to the latter is Olins (1978) who classified visual identity into
The realization by graphic designers and marketers of the efficacy of consistency in visual and
three main types (monolithic, endorsed and branded) which he observed was used by organizations
marketing communications led to a number of authors arguing that there should be consistency in
to reflect an organization’s strategy, branding and communications policies.
formal corporate 341 communication (Bernstein, 1986; Schultz, Tannenbaum and Lauterborn,
1994). The breadth, complexity, and importance of corporate communications was pointed out by
The realization by graphic designers and marketers of the efficacy of consistency in visual and
Bernstein who argued that organizations should communicate effectively with all of their stakehol-
marketing communications led to a number of authors arguing that there should be consistency in
ders. Implicit in Bernstein’s (1986) comments, and those made more recently by Grunig (1992), is
formal corporate 341 communication (Bernstein, 1986; Schultz, Tannenbaum and Lauterborn,
that the corporate communication mix and its management is fundamentally different from and is
1994). The breadth, complexity, and importance of corporate communications was pointed out by
more complicated than, the marketing communications mix.
Bernstein who argued that organizations should communicate effectively with all of their stakehol-
ders. Implicit in Bernstein’s (1986) comments, and those made more recently by Grunig (1992), is
Starting with Olins (1978) and followed by Birkight and Stadler (1980) the understanding of corpo-
that the corporate communication mix and its management is fundamentally different from and is
rate identity has gradually broadened and is now taken to indicate the way in which an
more complicated than, the marketing communications mix.
organization’s identity is revealed through behaviour, communications, as well as through symbolism
to internal and external audiences.
Both academics and consultants have realized that defining identity can be problematic and as such
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progetto di identità visiva format di presentazione
per partecipazione
alle gare
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progetto di identità visiva biglietto personale il bigletti si distingueranno
ed aziendale grazie a due diverse
colorazioni.
con il fondo bianco saranno
progettati tutti i biglietti
personali, mentre con il fondo
blu il biglietto aziendale.
biglietto personale
biglietto aziendale
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progetto di identità visiva busta da lettera
formato 11x22
apertura su lato corto
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progetto di identità visiva cartella
per documenti
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progetto di identità visiva cover
custodia
CD
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progetto di identità visiva cover
custodia
DVD
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progetto di identità visiva sfondi
icona
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progetto di identità visiva strumenti
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progetto di identità visiva strumenti recinzione del cantiere
pannelli istituzionali
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progetto di identità visiva strumenti macchine da cantiere
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progetto di identità visiva strumenti veicolo pubblicitario
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progetto di identità visiva nome tavola eventuale testo
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progetto di identità visiva
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fine della presentazione
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