1. Lenti a contatto morbide e
Cheratocono
Controversie in ambito
Ottico-Oftalmologico
7 Marzo 2014
Università degli Studi di Firenze
Dipartimento di Chirurgia
e Medicina Traslazionale
Clinica Oculistica
Direttore: Prof.Ugo Menchini
5. Cheratocono iniziale
• Nei casi iniziali o meno accentuati la
correzione a tempiale può consentire al
paziente una visione soddisfacente.
• Possibile anche applicare lenti morbide
disposable o di costruzione, sferiche o
toriche, da alternare all’occhiale. In genere
il visus che ne risulta è paragonabile a
quello con occhiale.
7. Cheratocono avanzato,
post intervento
• Quando la cornea è fortemente irregolare
la correzione a tempiale è insufficiente a
garantire una visione accettabile. Stessa
cosa, con alcune eccezioni, anche con le
morbide toriche tradizionali o disposable.
• Per migliorare il visus sono disponibili lenti
morbide progettate e costruite per cornee
irregolari: cheratocono, pellucida, post
trapianto, post trauma.
9. • Cheratoplastica lamellare. Mappa differenziale aberrometrica oculare.
Quella in mezzo e l'aberrometria ad occhio nudo, mentre la mappa a sx è
quella dello stesso occhio con applicata una lente morbida torica custom a
stabilizzazione dinamica Quella a destra è la differenza fra con e senza lac,
e rappresenta, quindi, il fronte d'onda della lente applicata, così come si
comporta mentre è sull'occhio. Evidente la correzione cilindrica. Le figure in
basso sono le piramidi di Zernike secondo la rappresentazione di Thibo
• Risultato: le aberrazioni ottiche di alto ordine sono relativamente basse. Il
visus è buono. Antonio Calossi - Certaldo
10. Lenti morbide per cornee
irregolari
• Sono prodotte da varie Aziende con
accorgimenti diversi. In tutte la zona
centrale della lente presenta una minore
flessibilità rispetto alle lenti morbide
standard, allo scopo di adattarsi il meno
possibile all’irregolarità corneale. Queste
lenti consentono, non sempre, di
migliorare il visus rispetto alle lenti
standard.
12. Quando applicarle
• Nei coni iniziali. Soggetti che non hanno mai
portato LAC si adattano prima alle morbide e, in
genere, vengono corretti sufficientemente.
• Per chi non riesce ad adattarsi alle RGP.
Con il miglioramento di materiali e geometrie
l’intollerabilità è poco frequente, ma non del tutto
eliminata.
• Per chi si rifiuta di provare le attuali RGP perché
ha avuto esperienza negativa in passato.
• Attività dinamiche o sportive
13. Controlli
In tutti i casi è necessario controllare che la
lente torica non ruoti e non si blocchi sulla
cornea.
Con lenti spessorate è
particolarmente importante
controllare che l’apporto di
ossigeno sia sufficiente e
non ci siano, nel tempo,
neovascolarizzazioni o edema.
15. Altre lenti,altre applicazioni
Alternativa alle RGP e alle morbide per
cono: lenti ibride e applicazioni gemellate.
In entrambe c’è una componente morbida.
Sono applicazioni che consentono un
buon visus, per contro sono un po’
macchinose nella gestione da parte del
paziente.
16. Lenti ibride
Hanno la zona periferica morbida e quella
centrale rigida, aumentando l’altezza
sagittale si può evitare l’appoggio apicale,
come con le sclerali. Sono delicate,
facili a rompersi.
Come le sclerali
presentano maggiore
difficoltà iniziale per
l’inserimento e la rimozione
17. Applicazione gemellata
o Piggy back
Indicata su coni molto avanzati,consente
di attutire l’impatto delle RGP sull’apice.
Molto utile se in presenza di sofferenza
dell’apice si vuol intervenire rapidamente
utilizzando,temporaneamente,anche le
RGP vecchie o/e piatte. Chi la prova in
emergenza spesso non ne smette l’utilizzo
anche quando la cornea si è normalizzata.
19. Vantaggi - morbide vs rigide
• Miglior confort ottenuto in tempi più brevi
• Meno abbandoni, in particolare con cono
monolaterale
• Più stabili per attività dinamiche / sportive;
a meno di non utilizzare rigide a grande
diametro
• Gestione facilitata
• Controlli più frequenti (obbligati al cambio
lac 3/6 mesi)
20. Svantaggi - morbide vs rigide
• Non sempre il visus è ottimale
• Maggiori aloni attorno alle luci e distorsioni
per le aberrazioni residue, generalmente
• Instabilità del visus se la lente ruota anche
di poco (con alti astigmatismi)
• Con piccole modifiche del cono sarà
necessario cambiare i parametri delle lenti
(come anche gli occhiali)
21. Grazie per l’attenzione
Spero di non avervi annoiato
Giancarlo Casini con la collaborazione dei C.P.L.
e di Gian Marco Casini