Presentazione dei principi alla base del laboratorio di teatro terapia per ragazzi autistici (Associazione Pianeta Autismo - AVELLINO). Team di Lavoro:
Carmen Guarino
Fania Gimmelli
Paolo Capozzo
Maurizio Picariello
1. SEI IN SCENA…L’ARTE DI POTER IMMAGINARE LA TEATRO TERAPIA NELL’AUTISMO 19-02-2011, Aula Magna Ordine Medici Avellino Carmen Guarino (psicologacognitivocomportamentale) EpifaniaGimmelli (pedagogistaclinico) Maurizio Picariello (espertoteatrale) Paolo Capozzo (espertoteatrale)
2. Perché Teatro Terapia? La denominazione fa riferimento all’importanza di organizzare l’intervento sulle basi scientifiche della psicologia, delle neuroscienze, della pedagogia in una visione olistica e globale che mette al centro della scena il paziente-educando, in una stretta relazione con il suo terapeuta-educatore. Il progetto “sei in scena” prevede la partecipazione di 6 ragazzi con 3 operatori. Quali sono gli aspetti innovatori? 1) Valenza Multidisciplinare 2) Reinserimento e reintegrazione nel net-work relazionale e sociale 3) Il gruppo come moltiplicatore del recupero relazionale e sociale
3. “Teatro-Terapia” : Lo staff operativo è composto da: - Coordinatore -osservatore – ruolo svolto da uno psicologo cognitivo comportamentale specializzato nella conduzione e nella organizzazione di modalità terapeutiche basate su una rigorosa scientificità che riguarda i criteri di immissione, la definizione della diagnosi e delle difficoltà del ragazzo nell’ambito dello sviluppo; la valutazione dei risultati ottenuti, attraverso scale strutturate ad hock; -Il direttore teatrale – che è un esperto di arti-terapie-espressive - Un Io-ausiliario o “suggeritore” per facilitare lo sviluppo della “scena della rappresentazione”, il pedagogista
9. Ad oggi le linee guida individuano, negli interventi abilitativi e psicoeducativi per i Disturbi dello Spettro Autistico, una cornice teorica di stampo cognitivo-comportamentale.
20. Chaining :l’insegnamento per piccoli passi successivi e il concatenamento retrogrado,attraverso l’istruzione diretta e/o l’insegnamento incidentale (situazioni che si presentano durante il laboratorio teatrale)
24. Aspetti della “competenza emotiva”: Espressione emozionale: utilizzare gesti per esprimere messaggi emotivi non verbali, manifestare emozioni sociali, essere consapevoli che è possibile controllare le emozioni socialmente disapprovare. Competenza emozionale: discernere i propri stati emotivi, discernere gli stati emotivi dell’altro, utilizzare un vocabolario emotivo. Regolazione delle emozioni: gestire le emozioni negative e quelle positive e imparare a regolarle.
25. Si può iniziare ad apprendere le emozioni attraverso: L’identificazione e la denominazione delle emozioni L’espressione delle emozioni La valutazione dell’intensità delle emozioni La gestione delle emozioni L’aumento della resistenza allo stress
26. La funzione dell’Io ausiliario Ogni ragazzo viene guidato nelle’esecuzione di ogni attività da un operatore attraverso dei prompts che possono essere: verbali, gestuali, fisici, al fine di raggiungere l’autonomia, gradualmente, gli aiuti diminuiscono ( tecnica del fading) fino a scomparire.
27. Il modellamento Il valore dell’Io Ausiliario è anche il mostrare direttamente come utilizzare un’abilità emotiva. L’apprendimento per osservazione di un modello. Può ricoprire un ruolo primario per apprendere come ci si comporta in determinate situazioni
28. Il ruolo del gioco teatrale nel gruppo Il gioco simbolico e di finzione è una delle difficoltà che incontrano i ragazzi con disturbo spettro autistico.Le esperienze di gioco con i coetanei diventano quindi fondamentali all’attuazione di programmi e metodi volti all’insegnamento di abilità di gioco all’interno di un gruppo integrato e di un contesto altamente strutturato imparando a giocare in compagnia di giocatori esperti (modelli competenti)
29. In genere un nostroLaboratorio teatrale è innanzitutto un insieme di differenti discipline che si uniscono e si concretizzano nella esecuzione di un evento spettacolare dal vivo.
30. Di conseguenza, da un punto di vista didattico, teatro è Un insieme di conoscenze che possono essere fatte oggetto di insegnamento Il rispetto delle regole del gruppo cui si appartiene Il dominio di sé, padronanza del proprio istinto L’organizzazione metodica e rigorosa di un'attività
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32. Il proprio CORPO (inteso come insieme di voce e fisicità) , quindi, usato per rappresentare (essere) “altri da sé” – un’altra persona, un animale, un oggetto, …
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34. giochi/esercizi - Esempio num.1 Ambito: Espressione di Emozioni e sensazioni(Modeling con Guida visiva e rinforzo verbale) Le 4 Stagioni: Suddivisione dello spazio in 4 quadranti. Seguendo un percorso prestabilito, l’allievo entrerà in ognuno di essi. Al suo ingresso nel quadrante dovrà vivere uno stato d’animo o simulare una sensazione fisica e compiere un’azione congrua. Esempi: Gioia - Alzare le braccia al cielo e gridare “Ho vinto” Paura – Chiudersi “a uovo” e dire sottovoce “Aiuto” Freddo - Infilare le mani in tasca e saltellare Fame – dire “buongiorno” e fare colazione con latte e Biscotti
35. giochi/esercizi - Esempio num.2 Ambito: Attenzione condivisa, Osservazione e imitazione (Prompting – Fading) Lo SPECCHIO: Fase A) Osservare l’operatore e stabilire, in base ai gesti che compie e alla postura che assume, il suo stato d’animo (banalmente, se sorride è contento) FASE B) “Come in uno specchio” l’allievo imita i movimenti e le posture dell’operatore e racconta lo stato d’animo che stanno esternando FASE C) L’allievo, allo specchio, da solo, assume posture e compie gesti che esternino il proprio stato d’animo
36. giochi/esercizi - Esempio num.3Ambito: abilità sociali tramite l’uso di copioni(Task Analysis) Esempio di copione: “Siamo in un ristorante. Tu sei un cliente affamato. Entra, leggi il menu, chiama gentilmente il cameriere, ordina ciò che ti piace, mangia, chiedi il conto, paga, lascia la mancia al cameriere, saluta e vai via”
37. In sintesi L’intervento si propone di far apprendere un “ritmo” nella relazione come Guardarsi negli occhi Rispettare i turni Scambiarsi messaggi e stimoli pre-verbali, verbali, tattili e cinestesici