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Quaderni tecnici TECNORED - n°7: Informazioni, Comunicazione, Arte, Cultura
RISANAMENTO CONSOLIDAMENTO
DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO
UMIDITÀ: DIDATTICA E TECNICHE
DI RISANAMENTO A CONFRONTO
Dott. Paolo Mariani - Federico Ferrarini
VULNERABILITÀ SISMICA
SECONDO D.M. 14 GENNAIO 2008
Dott. Ing. Paolo Bettagno - Studio Ing. Enzo Puleo
Since 1982
Venezia: Canal Grande
Palazzo Papadopoli con affreschi del Tiepolo.
Risanato con Dry Kit System
SPECIALISTI CONTRO L’UMIDITÀ
3
Questo assunto è talmente appropriato
e condivisibile da poter essere applicato
a qualsiasi attività della nostra vita.
Per esempio, una semplice passeggiata
in ambienti poco familiari può
rivelarsi decisamente più pericolosa
del paracadutismo sportivo free fall
da cinquemila metri. Questa attività,
infatti, come altre definite “estreme”
si conquista gradualmente, seguendo
una “progressione formativa” tesa ad
eliminare i problemi che si possono
verificare durante l’azione.
Ritornando alla passeggiata e leggendo
le statistiche degli incidenti occorsi a
cercatori di funghi, escursionisti della
domenica ecc., ci rendiamo subito
conto di quanto l’improvvisazione
e la mancanza di una preparazione
adeguata possano provocare
conseguenze gravissime svolgendo
attività apparentemente banali.
Non pensiamo però solamente allo
sport o al tempo libero!
Immaginiamo quanti inutili rischi e
inconvenienti legati alle nostre attività
lavorative nascano, appunto, da una
insufficiente preparazione o dalla
mancanza di conoscenza specifica.
Da parte nostra queste carenze
vengono regolarmente riscontrate in
occasione degli incontri e dei seminari
tecnici rivolti agli operatori del settore
riguardo le problematiche dell’umidità e
dei molteplici aspetti ad essa correlati.
Non conoscere queste dinamiche, o
meglio, risolverle per luoghi comuni
quali “ far circolare l’aria”, oppure
“realizzando intercapedini ventilate”,
utilizzando il “prodotto risolutore”, ecc.
ecc., significa avere la certezza di una
contestazione, la mancata soddisfazione
del committente e, molto spesso,
conflitti legali. Non per niente, più
del 90% delle cause civili in edilizia
riguardano appunto problematiche
legate all’umidità. Ecco perché le
nostre attività, oltre a perfezionare
continuamente tecnologie e prodotti,
sono anche fortemente indirizzate alla
formazione dei tecnici e degli operatori
dell’edilizia in genere, ed in particolare
a quelli specifici del recupero, del
restauro e della manutenzione.
I nostri seminari informativi si
svolgono generalmente presso gli
Ordini Professionali, presso le Sedi
Universitarie interessate oppure
vengono programmati annualmente
presso sedi congressuali dedicate.
Il calendario di questi ultimi lo potrete
trovare sul nostro sito, mentre una
sintesi delle tematiche trattate la
potrete rintracciare nelle prime pagine
di questa rivista.
Buon sky diving!
Buone passeggiate!
Buon lavoro!
Dott. Paolo Mariani
“IL RISCHIO È INVERSAMENTE
PROPORZIONALE ALLA CONOSCENZA”
Irving Fisher
EDITORIALE
DOTT. PAOLO MARIANI - AMM. UNICO TECNORED
4
Rivista di informazioni tecniche di Tecnored S.r.l. Marchi e nomi registrati. Testi, foto e immagini riservate. È consentita la riproduzione solamente con autorizzazione scritta della Tecnored S.r.l.
This statement is so apt and
universal that it can be applied
to almost anything we do in life.
For instance, a simple walk in
an environment we don’t know
well can end up being a lot
more hazardous than a freefall
dive from five thousand metres.
In fact, skydiving, like other
sports defined as “extreme”,
needs to be approached
gradually by following a
progressive training programme
aimed at rooting out the
problems that can arise during
the jump.
To return to our walk, if we look
at the statistics on accidents
that befall mushroom hunters,
Sunday pleasure trippers and
so on, we can immediately see
how improvising activities or
failing to adequately prepare
for them can lead to terrible
consequences, even when
the activities in question are
apparently everyday and free
from risk.
The problem isn’t confined to
just sports and leisure activities,
however!
Let’s imagine how many useless
risks and difficulties linked
to our work activities arise
precisely from inadequate
training or the lack of the
relevant know-how.
On our side, we regularly meet
with these failings during the
meetings and technical seminars
where sector operators
come together to discuss the
problems of damp and the
many issues connected with it.
Not understanding these
dynamics or – perhaps more
accurately – trying to solve
them using tired old ideas such
as “let plenty of air in”,“make
ventilated cavity walls”, or “use
an anti-mould product”, and so
on and so forth, means setting
oneself up for a dispute, failure
to satisfy customers and, very
often, legal battles.
It’s no accident that more than
90% of civil law suits in the
construction sector are over
damp-related problems.
This is why our operations
focus not only on continually
improving technologies
and products but also on
training and development
for our technical staff and for
construction workers in general
– especially those working in the
realm of building reclamation,
restoration and maintenance.
Our informative seminars are
generally held at the offices of
professional associations and
orders, in any university faculties
that wish to host them or at
our specially organized annual
conferences.
At the beginning of this
magazine you will find an outline
of the issues covered.
Wishing you happy skydiving,
weekend walks and work,
Best regards,
	
Dott. Paolo Mariani
EDITORIAL
“RISK VARIES INVERSELY
WITH KNOWLEDGE”
Irving Fisher
5
SOMMARIO 1
UMIDITÀ E UMIDITÀ
DIDATTICA
	6	 L’umidità di risalita nelle murature “fuori terra”
	12	 L’umidità nei muri “controterra”
	15	 L’umidità relativa ed i fenomeni condensativi
	16	 L’umidità di costruzione
	19	 L’umidità meteorica
COMPARAZIONI
	20	 Tecniche di risanamento a confronto
RISANAMENTO &
DEUMIDIFICAZIONE
SOMMARIO 2
RECUPERO &
CONSOLIDAMENTO
	68	 Protezione antisalina dei nuovi intonaci
	 KIT BOIACCHE ANTISALINE
	60	 Deumidificazione murature
	 DRYKIT SYSTEM
	72	 Intonaci macroporosi per l’abitabilità immediata di edifici di nuova costruzione
	 INTONACA&DEUMIDIFICA
	110	 Consolidamento di qualsiasi tipo di muratura
	 INIETTA&CONSOLIDA
SCHEDE PRODOTTI
TECHNICAL FEEDBACK
CASACLIMA
	24	 Tecnologie per il ripristino della coibentazione naturale
Di Michele Perlini - Arcstudio Perlini
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
	32	 La deumidificazione del Palazzo del Popolo ad Ancona
Geometra Roberto Capannari - Direttore Lavori
LA CURA
	28	 Il risanamento e il restauro del Museo delle Armi di santa Apollonia in Lisbona (Portogallo)
Di Alejandro Lauria - Architetto studio Compatible Lisbona
TECHNICAL FEEDBACK
VERIFICA SISMICA D.M. 14/1/2008
	74	 Edilizia pubblica Scuole elementari
Dott. Ing. Paolo Bettagno - Studio Ingegneria Enzo Puleo
CONSOLIDAMENTO
	102	 Il restauro conservativo del turrazzo di Falerna
Di Vincenzo Mantuano - Architetto d’interni
CASE HYSTORY
NUMERI, AFFIDABILITÀ E PRIVACY
	34	 Murature Affrescate
INTERVENTO DI DEUMIDIFICAZIONE DI UN EDIFICIO IN ACITREZZA (CT)
	44	 Edilizia privata
Il CASTELLO VISCONTEO DI SANT’ANGELO LODIGIANO ALA NORD
	46	 Strutture fortificate
RIUSO DELLE EX AMBASCIATE A BELGRADO (SERBIA)
	48	 Ex ambasciate
LA BASILICA DI SAN CIRIACO (ANCONA)
	47	 Ex ambasciate
L’HANGAR ELICOTTERI DEI VIGILI DEL FUOCO (GENOVA)
	50	 Edilizia industriale
IL VILLAGGIO ARABO DEL PARCO DIVERTIMENTI GARDALAND (LAZISE- VR)
	51	 Gas beton - poroton
INTERVENTI DI DEUMIDIFICAZIONE
	52	 Ville e palazzi
CASE RURALI E CHIESE, EDIFICI DIVERSI MA CON PROBLEMATICHE
E SOLUZIONI COMUNI
	56	 Cascinali, rustici e agriturismo
TECNORED IN SPAGNA
	58	 Propiedad Real y Patrimonio Civil
CASE HYSTORY
CONSOLIDAMENTO DELLE MURATURE CON RIPRISTINO
STRUTTURALE DELLE MALTE DI ALLETTAMENTO
	108	 Dimore in Campagna
SCHEDE PRODOTTI
	116	 Rinforzo strutturale dei solai
	 CONNETTORE NO-LIMITS
6
INTRODUZIONE ALLA CAPILLARITÀ:
Il fenomeno della capillarità s’incontra spesso nella
vita quotidiana ed è legato alla bagnabilità, cioè alla
capacità dei liquidi, per esempio l’acqua, di bagnare
le superfici solide. Questa forza di adesione1
tra
liquido e parete solida, prevalente su quelle di coe-
sione tra le molecole del liquido, è responsabile, nei
capillari, della risalita del liquido lungo la parete, in
contrasto con la forza di gravità.
L’altezza raggiunta dal liquido è quella nella quale si
equilibrano la forza di gravità e quella di coesione da
una parte, e quella di adesione dall’altra.
Se invece è la forza di coesione2
a prevalere su
quella di adesione, la parete respinge il liquido verso
il basso, in contrasto con la legge dei vasi comu-
nicanti3
. Questo fenomeno si osserva ad esempio
sulle superfici idrorepellenti.
La risultante delle forze di adesione e di coesio-
ne lungo la superficie del liquido è detta tensione
superficiale4
. Essa sarà diretta verso l’alto nel caso
della risalita del liquido lungo il capillare, e verso
il basso nel caso dell’abbassamento del livello del
liquido nel capillare. Nel primo caso la superficie del
Tecnica e didattica
Prima di affrontare le tematiche relative ai prodotti per
contrastare i danni prodotti dall’umidità, riteniamo utile
descrivere le diverse tipologie del fenomeno con il quale ci
confrontiamo quotidianamente.
Questa conoscenza ci faciliterà enormemente nella scelta
delle soluzioni ottimali per mantenere in equilibrio l’impre-
scindibile binomio “costo-benefici”.
L’UMIDITÀ ASCENDENTE
NELLE MURATURE “FUORI TERRA”
1) Forza di adesione.
Si dice forza di adesione
quando le molecole d’acqua
aderiscono al contenitore
o materiale di contatto.
2) Forza di coesione.
In fisica, la coesione è la forza
di attrazione che si crea tra
le particelle elementari di una
sostanza, tenendole unite e
opponendosi alle eventuali
forze esterne, che tendono a
separarle.
3) Vasi comunicanti.
Il principio dei vasi comunicanti
è quel principio fisico secondo
il quale un liquido contenuto in
due contenitori comunicanti tra
loro raggiunge lo stesso livello.
L’acqua, come tutti i liquidi,
non ha una forma propria ma
assume la forma del recipiente
che la contiene.
4) Tensione superficiale.
La tensione superficiale (gene-
ralmente indicata con γ) è una
particolare proprietà dei fluidi
che opera lungo la superficie
di separazione, trattenendo gli
stessi come in una pellicola
elastica.
Gas
γlg
γgs γls
θ
Liquido
Solido
UMIDITÀ&UMIDITÀ
7
8
laterali, ma non verso l’esterno.
La risultante delle forze che
agiscono sulle molecole di su-
perficie è una forza diretta verso
l’interno del liquido. A sua volta, la
forza di coesione fra le molecole
fornisce una forza tangenziale
alla superficie. La superficie di
un liquido si comporta dunque
come una membrana elastica
che avvolge e comprime il liquido
sottostante. La tensione superfi-
ciale esprime la forza con cui le
molecole superficiali si attirano
l’un l’altra.
ANGOLO
DI BAGNABILITÀ:
È esperienza comune che una
goccia di liquido posta su una
superficie piatta mostri una ten-
denza a modificare la sua forma
a seconda delle caratteristiche
della superficie e del liquido
usati. Più la goccia è simile alla
superficie solida, più la goccia
sarà piatta. Se, al contrario, tra la
superficie solida ed il liquido non
vi sono interazioni apprezzabili,
la goccia avrà una forma simile
ad una sfera, per minimizzare il
contatto con essa. Per quantifi-
care tale fenomeno si introduce
il concetto di angolo di contatto,
definito come angolo α, che la
superficie orizzontale forma con
la tangente nel punto di contat-
to dell’interfaccia liquido-aria,
liquido-solido, solido-aria.
L’angolo di contatto fornisce
diverse informazioni sull’affinità
tra il solido, il liquido e l’aria.
La relazione tra l’angolo di con-
tatto e la tensione superficiale è:
cosα =
γsa-γsl
γla
Dove: γsa = tensione all’inter-
faccia solido-aria; γsl = tensione
all’interfaccia solido-liquido;
liquido apparirà concava, nell’al-
tro apparirà convessa verso il
basso. Il centro della superficie
del liquido si chiama menisco5
ed è a partire da questo valore
che si misura l’innalzamento o
l’abbassamento del livello.
La direzione del vettore risultante
è la stessa della tangente alla
superficie del liquido e l’angolo
che forma si chiama angolo di
bagnabilità.
Si noti che l’innalzamento o l’ab-
bassamento del livello non dipen-
dono solo dal liquido, ma anche
dal materiale della parete.
L’acqua, ad esempio, risale in
un capillare di vetro, mentre si
abbassa in uno di teflon.
TENSIONE
SUPERFICIALE:
La molecola di un liquido attira le
molecole che la circondano ed a
sua volta è attratta da esse. Per
le molecole che si trovano all’in-
terno del liquido, la risultante di
queste forze è nulla ed ognuna di
esse si trova in equilibrio rispetto
alle altre. Quando invece queste
molecole si trovano sulla super-
ficie, esse vengono attratte dalle
molecole sottostanti e da quelle
Scarsa
bagnabilità
α
α
Elevata
bagnabilità
h
rθ
FF
h
θ FF
9
γla = tensione all’interfaccia
liquido-aria.
Il valore del coseno6
cosα è un
numero compreso tra -1 ed 1
relativamente all’angolo che lo
produce. Questo valore è uti-
lizzato dalla formula di Yurin7
per determinare l’altezza della
colonna d’acqua in un capillare.
Ora calcoliamo l’altezza h che
raggiunge il liquido all’interno di
un capillare. Se la superficie del
liquido è concava verso l’alto, la
forza della tensione superficiale
in corrispondenza delle pareti
del tubo sarà diretta verso l’alto;
la componente verticale di questa
5) Il menisco è una conca su-
perficiale di un liquido presente
in qualsiasi contenitore (per
esempio in una pipetta, in un
cilindro o in un becker).
6) Coseno.
Dato un triangolo rettangolo, il
coseno di uno dei due angoli
interni adiacenti all’ipotenusa è
definito come il rapporto tra le
lunghezze del cateto adiacente
all’angolo e dell’ipotenusa.
Più in generale, il coseno di un
angolo α, espresso in gradi
o radianti, è una quantità che
dipende solo da α, costruita
usando la circonferenza unitaria.
7) James Yurin (15 Dicembre
1684 – 29 Marzo 1750): fu uno
scienziato ed un fisico ricordato
per i suoi lavori inerenti la
capillarità.
La forza F verticale F = (2πr)(cosα)
	 Dove: = tensione superficiale;
	(2πr) = circonferenza;
	(cosα) = rapporto dipendente dall’angolo α.
il volume V del liquido nel capillare V = (πr2
)h
	 Dove (πr2
) = superficie della sezione capillare;
	 h = altezza della colonna di fluido nel capillare.
il peso P del liquido nel capillare: P = (πr2
)h fg
	 Dove (πr2
)h = volume del fluido;
	 f = densità del liquido;
	 g = accelerazione di gravità.
Eguagliando la forza F, diretta verso l’alto, al peso P della
colonna di liquido, si ha: 	 (2πr)(cosα) = (πr2
)hfg
da cui si ricava l’altezza h raggiunta dal liquido
LEGGE DI YURIN: h =
2
cosα
rfg
forza, applicata a tutto il bordo
del liquido aderente al capillare,
è quella che sorregge il liquido
ed ha modulo (F cosα), dove
l’angolo è quello individuato,
detto angolo di contatto. Se la
superficie del liquido è conves-
sa verso l’alto, invece, la forza
della tensione superficiale in
corrispondenza delle pareti del
tubo sarà diretta verso il basso.
Ora, considerando che il bordo di
contatto corrisponde alla circon-
ferenza del capillare (2πr), si pos-
sono calcolare alcuni elementi
trascurando la lieve curvatura
sulla superficie:
UMIDITÀ&UMIDITÀ
10
Sali disciolti nel terreno e successivamente trasportati all’interno della muratura attraverso l’acqua di risalita capillare (Fig. 1). Evaporazione dell’acqua con successiva cristallizzazione dei sali residui all’interno delle murature e degli intonaci (Fig. 2).
Aumento del volume dei sali in prossimità della superficie esterna con l’elevarsi dei valori dell’umidità relativa ambientale e conseguente inizio delle dinamiche disgregative (Fig. 3). Demolizione dei vecchi intonaci e rifacimento degli stessi protetti
dall’idratazione dell’acqua d’impasto dalle boiacche antisaline specifiche (Fig. 4).
I DANNI PROVOCATI
DALLA RISALITA
CAPILLARE
Il degrado delle murature,
degli intonaci e delle eventuali
pitture o decorazioni è proprio
causato dall’acqua di risalita
capillare. Interessa l’edilizia ci-
vile in genere e gran parte del
nostro patrimonio immobiliare.
In tempi remoti tale fenomeno
era ampiamente conosciuto,
ma considerato dai costruttori
quasi ineludibile dalla struttura
stessa. Oltre ai danni estetici,
l’umidità ascendente aumen-
ta la dispersione del calore
dall’interno dell’edificio verso
l’esterno e favorisce inoltre
l’aumento dell’umidità relativa
interna, provocando problemi
igienici ed ambientali.
PERCHÉ GLI INTONACI
E LE PIETRE
SI SGRETOLANO
Tutti i materiali da costruzione
sono porosi; questo fa sì che
infiltrazioni d’acqua in genere,
o quelle di risalita capillare,
possano far trasmigrare in
superficie i sali contenuti nella
muratura stessa oppure quelli
che si trovano disciolti nel
terreno.
Questi sali, non potendo come
l’acqua evaporare dai muri,
una volta raggiunta la super-
ficie esterna cristallizzano,
rimanendo per sempre condi-
zionati dalle continue variazio-
ni dei tassi di umidità relativa
ambientale, anche dopo aver
eliminato le cause della risalita
capillare.
I sali cristallizzati sulle super-
fici, essendo fortemente igro-
scopici, riescono ad assorbire
l’acqua contenuta nell’aria
provocando un notevole au-
mento del loro volume (come
la formazione del ghiaccio ad
esempio) passando dallo stato
anidro a quello saturo in pre-
senza di aria secca o umida.
La conseguenza di ciò è
una forte azione meccanica
demolitiva in grado negli anni
di sgretolare, oltre agli intonaci
di rivestimento, anche materiali
da costruzione estremamente
compatti come il mattone, le
pietre calcaree e addirittura
i graniti (es.: nelle chiese le
pietre di rivestimento, i gradini
degli altari, etc.).
Si può facilmente comprendere
l’importanza di impedire che
questi sali raggiungano le su-
perfici esterne, ma rimangano
inerti all’interno dei materiali da
costruzione e quindi non più a
contatto con l’aria esterna.
PER RISOLVERE LE
PROBLEMATICHE LEGATE
AI SALI È DECISAMENTE
PREFERIBILE IL SISTE-
MA “FISICO” A QUELLO
CHIMICO.
Le principali categorie dei
sali presenti nei materiali da
costruzione possono essere
sommariamente raggruppate
in: cloruri, solfati, nitrati e nitriti
1 2 3 4
con caratteristiche degene-
rative sui muri più o meno
evidenti in funzione della loro
concentrazione e della natura
del materiale stesso.
I vantaggi di utilizzare il siste-
ma fisico, quale l’applicazione
delle boiacche antisaline
specifiche prima della stesura
dei nuovi intonaci, risulta-
no essere quelli relativi alla
certezza del risultato indipen-
dentemente dal tipo di sale
presente nella muratura.
Tutti i sistemi antisale a
precipitazione chimica, invece,
necessitano della conoscen-
za precisa della categoria
del sale presente al fine di
utilizzare il neutralizzante corri-
spondente.
Ovviamente, in presenza di
intonaci affrescati, le tecni-
che di desalinizzazione più
appropriate risultano essere
quelle realizzabili con impac-
chi assorbenti, il cui costo,
congruo in questi casi, non è
certamente proponibile per gli
interventi di edilizia civile.
Soluzione salina veicolata dalle
infiltrazioni d’acqua o dalla risalita capillare
Cristallo di sale anidro all’interno
o sulla superficie delle murature
Cristallo di sale saturo sulla superficie delle murature
maggiore sino a 50 volte rispetto a quello anidro.
11
DryKit
DryGel
Inietta&Risana
Boiacche Antisaline
I prodotti Tecnored per eliminare
il fenomeno della risalita capillare
e per inibire le efflorescenze saline.
12
 8)  Ortogonalmente.
L’ortogonalità o perpendicolarità
è un concetto geometrico che
indica la presenza di un angolo
retto tra due entità geometri-
che. Queste possono essere ad
esempio due rette in un piano,
oppure una retta ed un piano o
due piani incidenti nello spazio.
9) Tensione meccanica.
Essa è definita come la forza
di contatto per unità di area,
cioè è il limite del rapporto tra
la forza agente e l’area della
superficie su cui agisce. Essa è
una quantità vettoriale e la sua
unità di misura è il Pascal.
10) Grandezza intensiva.
Le proprietà intensive sono
quelle che non dipendono dalla
quantità di materia o dalle
dimensioni del campione ma
soltanto dalla natura e dalle
condizioni nelle quali si trova.
11)  Proprietà colligativa.
È una proprietà delle soluzioni
che dipende solo dal numero
di particelle distinte - molecole,
ioni o aggregati sopramole-
colari - che compongono la
soluzione e non dalla natura
delle particelle stesse. Quando
si aggiunge un soluto non vo-
latile a un solvente, le proprietà
fisiche della soluzione che si
forma sono diverse da quelle
del solvente puro.
PRESSIONE:
La pressione è una grandezza
fisica, definita come il rapporto
tra la forza agente ortogonalmen-
te8
su una superficie e la super-
ficie stessa. Il suo opposto (una
pressione con verso opposto) è la
tensione meccanica9
. La pressio-
ne è una grandezza intensiva10
e
quindi si intende sempre riferita
all’unità di superficie.
P	 = Pressione
F	 = Forza
S	 = Superficie
Pressione e tensione, nel caso
in cui siano interne ad un corpo,
possono essere generalizzate nel
concetto di sforzo meccanico.
La pressione può essere classifi-
cata in due modi:
Pressione assoluta (o reale):
determina la pressione effettiva
che viene esercitata.
Pressione relativa: determina la
pressione differenziale o perce-
pibile; (ad esempio l’atmosfera
terrestre, pur agendo una pres-
sione di un’atmosfera, non viene
percepita dal corpo umano, men-
tre viene percepita la differenza
di pressione). Spesso viene presa
come riferimento per la valuta-
zione della pressione relativa la
pressione atmosferica (che quindi
vale 1 atm in senso assoluto e 0
atm in senso relativo).
PRESSIONE OSMOTICA:
La pressione osmotica è una
proprietà colligativa11
associata
alle soluzioni. Quando due solu-
zioni con lo stesso solvente ma a
concentrazioni diverse di soluto
sono separate da una membrana
semipermeabile, le molecole di
solvente si spostano dalla solu-
zione con minore concentrazione
di soluto alla soluzione con mag-
giore concentrazione di soluto, in
modo da uguagliare le concen-
trazioni delle due soluzioni.
L’UMIDITÀ
NEI MURI “CONTROTERRA”
Tecnica e didattica
Contrariamente al fenomeno della risalita capillare, dove la pressio-
ne atmosferica non esercita alcun ruolo nella manifestazione del
fenomeno stesso, risulta invece determinante nel caso delle murature
interrate.
Conseguentemente la scelta delle tecnologie per contrastare questo
tipo di umidità dovrà essere orientata verso materiali idonei.
Un esempio per tutti: l’utilizzo di intonaci macroporosi (fortemente
permeabili) “direttamente” su tali murature produrrà l’effetto opposto
di quanto desiderato.
Basterà in questo caso utilizzare come sottofondo una boiacca im-
permeabilizzante sulla quale successivamante potrà essere applicato
l’intonaco macroporoso con evidenti vantaggi “anticondensativi”.
UMIDITÀ&UMIDITÀ
13
Inietta&Impermeabilizza
RiparaTerrazza
Boiacche Impermeabilizzanti
Sigillante TRH710
I prodotti Tecnored per contrastare
il fenomeno delle infiltrazioni d’acqua
e l’umidità di contatto
14
Intonaca&Coibenta
Intonaca&Deumidifica
ProteggiAmbienti
I prodotti Tecnored per contrastare
il fenomeno della condensazione
e per igienizzare i locali inquinati da muffe, funghi e licheni
15
13) Umidità relativa (o UR).
È il rapporto tra la quantità di vapore
acqueo contenuto in una massa d’aria e
la quantità massima di vapore acqueo che
la stessa massa d’aria riesce a contenere
nelle stesse condizioni di temperatura e
pressione
14) Igrostato.
Apparecchio che regola automaticamente
l’umidità dell’aria in un ambiente
15) Empiricamente.
Che si basa sull’esperienza, su ciò che può
essere dimostrato sperimentalmente
16) Sd.
Acronimo di Superfice Diffusione vapore.
COMFORT ABITATIVO
L’umidità presente all’interno delle abi-
tazioni è determinata, in parte, anche da
un’ elevata produzione di vapore da parte
delle persone che le utilizzano. Attività
quali cucinare, lavare asciugare il bucato
sui caloriferi eccetera, producono valori
indicativi che possono essere quantificati
in 10 litri di acqua (sotto forma di vapore)
per nucleo familiare di quattro persone/
giornata.
Il mantenimento dello stato di benessere
si raggiunge impedendo che l’umidità rela-
tiva dei locali non superi il 65-70%.
Valori superiori a quelli indicati provo-
cheranno problematiche importanti quali
condensazioni superficiali che favoriranno
la proliferazione di microorganismi, funghi,
licheni, producendo cattivi odori, degrado
delle strutture ed inquinamento ambien-
tale.
Meno dell’1%, dell’aria umida riesce ad
essere smaltita attraverso la traspirazione
delle murature; il 99%, pertanto, viene
eliminato mediante il ricambio dell’aria
(aprendo le finestre) o attraverso una cap-
pa di aspirazione, o tramite deumidificatori
e/o climatizzatori.
L’importante è prenderne coscienza, fi-
dandosi della tecnologia e di quanto detto
sopra, lasciando perdere le fantasie com-
merciali di chi afferma che sia necessaria
e risolutiva una “respirazione dei muri”.
Quando l’umidità relativa13
raggiunge
un valore pari al 65-70%, deve essere
attivata una forma di areazione. L’ideale è
un igrostato14
collegato ad una bocchetta
di scambio con l’esterno che immette o
espelle aria in relazione alla percentuale di
umidità relativa riscontrata. In assenza di
tecnologia sarà sufficiente areare le stan-
ze aprendo le finestre per circa 5 minuti.
Rivestendo le pareti ed i soffitti interni con
del cartongesso, oppure utilizzando un ri-
vestimento traspirante con un coefficente
µ basso, otterremo il caratteristico effetto
spugna – ciò non al fine di “far respirare il
muro”, bensì per utilizzare la finitura inter-
na come “polmone” nei momenti in cui la
produzione del vapore acqueo aumenta,
per poi ricederla quando la percentuale
relativa ritorna entro i limiti di comfort.
TRASPIRABILITÀ DEI
MATERIALI:
µ - resistenza alla diffusione al vapo-
re; rapporto fra la permeabilità dell’aria
(190x10-9 g/s m Pa) e la permeabilità
del materiale. (numero adimensionale
sempre maggiore di 1).
δv - permeabilità al vapore;
rappresenta la quantità di vapore che
passa nell’unità di tempo attraverso una
sezione unitaria di una parete di spessore
unitario sotto una determinata differenza
di pressione. (g/s m Pa – grammo/secon-
do metro Pascal)
In edilizia, per traspirabilità di un materiale
si intende la capacità di un materiale di
essere attraversato dall’aria umida.
La traspirabilità è in genere correlata alla
porosità del materiale.
Tanto più un materiale è traspirante, tanto
più bassa è la possibilità che si crei con-
densa sulla sua superficie.
La traspirabilità permette anche un miglio-
re isolamento termico; l’aria secca, infatti,
in condizioni stagnanti, costituisce un
buon isolante.
La principale unità di misura impiegata
viene identificata con una lettera greca: µ
(mu).
Il µ è la resistenza che oppone il materiale
al passaggio del vapore in relazione alla
resistenza data da un metro di aria. Si trat-
ta quindi di una grandezza adimensionale
(un coefficiente misurato empiricamente15
in laboratorio). Più questo valore è basso
(mai, comunque, inferiore ad 1), tanto più
facilmente il vapore riuscirà ad attraversa-
re il materiale.
Nella pratica quotidiana e nelle schede
tecniche, si impiega ormai sempre più
frequentemente il valore Sd16
, che si
ottiene moltiplicando il µ del materiale per
lo spessore del prodotto espresso in metri.
Si ottiene così lo spessore dello strato di
aria equivalente, che oppone una resisten-
za uguale a quella del prodotto specifico.
Un altro modo di quantificare la capacità
traspirante dei materiali è la diffusione al
vapore (WDD5 “wasserdampfdurchlässi-
gkeit” o permeabilità al vapore acqueo),
cioè la quantità di acqua (espressa in
grammi) sotto forma di vapore che passa
attraverso un metro quadrato di membra-
na nelle 24 ore (gr/m2
24h).
L’UMIDITÀ RELATIVA ED I
FENOMENI CONDENSATIVI
UMIDITÀ&UMIDITÀ
16
UMIDITÀ RESIDUALE
Tutta l’acqua impiegata nelle diverse
operazioni di edificazione di un manufatto
nuovo necessita di periodi oscillanti da
uno a tre anni per disperdersi ed evapo-
rare completamente.
Conseguentemente, i valori di coibenta-
zione delle nuove strutture originariamen-
te calcolati entreranno a regime solamen-
te dopo tale periodo.
In questo lasso di tempo l’edificio non
dovrebbe essere abitato per evitare il
superamento dei valori limite dell’umidità
ambientale favorendo, in questi casi, con-
densazioni superficiali e relative proble-
matiche annesse.
La fase di maturazione dei calcestruzzi
e delle altre strutture edili potrà essere
accelerata utilizzando uno o più deumidi-
ficatori ambientali avendo cura di chiude-
re porte e finestre per evitare la deumidi-
ficazione dell’aria esterna.
La movimentazione dell’aria con pale a
lenta rotazione favorirà ulteriormente le
operazioni di asciugatura.
L’IMPORTANZA DEGLI
INTONACI MACROPOROSI
Dovendo abitare l’edificio il più rapida-
mente possibile risulterà di fondamentale
L’UMIDITÀ
DI COSTRUZIONE
UMIDITÀ&UMIDITÀ
importanza l’impiego di intonaci macro-
porosi in grado di assorbire e restituire
all’ambiente notevoli quantità d’acqua
(effetto spugna) evitando le problematiche
delle condensazioni superficiali garan-
tendo nel contempo un’ottimo comfort
abitativo.
Generalmente questi intonaci particolari
vengono impropriamente utilizzati nel
risanamento dei muri affetti da umidità
ascendente ma, senza il preventivo blocco
della risalita capillare operata con barriere
chimiche o meccaniche, la durata degli
stessi risulterà estremamente limitata.
Ciò a causa dei sali disciolti nell’acqua
che, non potendo evaporare unitamente
alla stessa, si accumuleranno nelle super-
fici murarie producendo le disgregazioni
ed i danni noti.
L’ottimo rapporto qualità prezzo raggiunto
dalla Tecnored in questo settore è stato
possibile grazie alla scelta di fornire il
TRH780®
esclusivamente nella formula-
zione “concentrata”.
Sono stati evitati così, tutti gli inutili costi
aggiuntivi legati ai trasporti dei leganti
idraulici e degli inerti che interessano oltre
il 90% del prodotto stesso.
L’utilizzo del TRH780®
concentrato con-
sente inoltre di utilizzare leganti idraulici
ed inerti del luogo totalmente in linea
con la filosofia corrente del restauro e
nel contempo avere un prodotto sempre
in grado di sviluppare completamente le
proprie specifiche caratteristiche espansi-
ve aeranti.
CONTESTAZIONI EVITABILI
La conoscenza delle dinamiche relative
a questo tipo di umidità consentirà di
evitare inutili e costose contestazioni tra
committente ed impresa per vizi costruttivi
molte volte inesistenti che possono essere
facilmente previsti o evitati.
Esempio: nei grafici riportati si evidenziano
problematiche legate alla condensazione
superficiale di due appartamenti con stili
di vita diversi ma entrambi non corretti.
Nell’ appartamento n. 1, infatti, si nota una
temperatura costante tipica di chi non
apre mai le finestre. Gli inquilini dell’appar-
tamento n. 2, pur aprendo continuamente
le finestre, mantengono combinazioni di
temperatura e umidità relativa in grado di
favorire la condensazione superficiale.
“Pennetta” elettronica per rilevare automaticamente le variazioni
dell’umidità relativa e della temperatura ambientale.
FASCIA IDEALE UMIDITÀ RELATIVA
TEMPERATURE RILEVATE SULLE SUPERFICI
APPARTAMENTO N° 1 NON ABITATO CORRETTAMENTE
24-05 01-06
13.5
21.6
29.7
37.8
(°C)
09-06 17-06 (data)
FASCIA IDEALE UMIDITÀ RELATIVA
TEMPERATURE RILEVATE SULLE SUPERFICI
APPARTAMENTO N° 2 NON ABITATO CORRETTAMENTE
24-05 01-06
13.5
21.6
29.7
37.8
(°C)
09-06 17-06 (data)
Periodo esaminato: dal 25-05-11 al 20-06-11
temperatura
umidità relativa
punto di condensa
17
Intonaca&Deumidifica
I prodotti Tecnored per contrastare
l’umidità di costruzione
e per abitare da subito l’edificio nuovo
18
Para Pioggia
AntiAge Cream
I prodotti Tecnored per proteggere
e contrastare l’umidità meteorica
19
L’AZIONE COMBINATA
DELL’ACQUA E DEL VENTO SULLE
SUPERFICI VERTICALI
Questa manifestazione diversa di umidità
viene spesso sottovalutata e non presa
nella giusta considerazione soprattutto ri-
guardo le conseguenze da essa derivanti.
Infatti, mentre un comune acquazzone
non produrrà alcun tipo di danni sulle su-
perfici di un edificio e basteranno alcuni
giorni per farle tornare perfettamente
asciutte, lo stesso fenomeno, in presen-
za di vento, comporterà per lo stabile
problematiche importanti e ripercussioni
di lungo periodo.
Fatta eccezione per le strutture in CLS,
l’azione combinata dei due elementi per-
metterà all’acqua di penetrare in profon-
dità per la pressione esercitata dal vento
sulla superficie, superando agevolmente
l’intonaco attraverso le sue cavillature
e micro fessurazioni per interessare
successivamente gran parte, o la totalità,
della muratura stessa.
In questo caso si avranno tempi lunghis-
simi di asciugatura (mesi o, in alcuni casi,
anni) con relativa perdita di coibentazione
con valori non inferiori al 70% rispetto
alla stessa muratura asciutta.
Conseguentemente sulle superfici inter-
ne si potranno produrre condensazioni
superficiali creando il terreno favorevole
alla successiva proliferazione di muschi,
UMIDITÀ METEORICA
funghi o licheni. Inoltre durante la fase di
asciugatura della muratura in questione si
potranno verificare trasmigrazioni saline
o di carbonati sulle superfici con conse-
guenti ulteriori danni meccanici ed estetici.
L’IMPORTANZA DELLA
PROTEZIONE
Come sono per noi importanti ombrello
ed impermeabile quando piove, risulta
fondamentale per qualsiasi tipo di manu-
fatto costruito la protezione dagli agenti
atmosferici.
Ciò può essere ottenuto utilizzando idrofo-
bizzanti dell’ultima generazione al fluoro-
carbonio in solventi eteropolari (TRF500
Para Pioggia scheda prodotto a pag. 94)
non pellicolanti, ed in grado di non modifi-
care anche in minima parte il coefficiente
di traspirabilità dei materiali trattati.
Per realizzare protezioni non solamente
superficiali ma profonde, soprattutto nelle
zone costiere, dove all’azione combinata
dell’acqua e del vento si unisce quella
dell’atmosfera marina salmastra, potranno
essere utilizzati gel protettivi studiati spe-
cificatamente per ogni tipo di materiale, in
grado di penetrare sino a 2 cm di profon-
dità, garantendo una protezione superiore
ai dieci anni per quelli recenti e superare
addirittura i venti anni nei materiali più
antichi.
PROTEZIONE:
UN ESEMPIO ILLUMINANTE
Per rendere l’idea dell’importanza della
protezione dei materiali da costruzione
riporteremo brevemente una significativa
esperienza.
Alcuni anni or sono, dovendo realizzare un
progetto di deumidificazione per un edificio
industriale dismesso, notavamo parecchie
pannellature di grandi dimensioni in CA
precompresso appoggiate alle pareti dello
stabile.
Fatta eccezione per tre di esse, sulle quali
erano state realizzate delle campionature di
colorazione con pitture a calce, le rimanen-
ti, indistintamente, presentavano la perdita
totale o parziale dello strato “copriferro”
rendendole completamente inutilizzabili.
È bastata infatti la semplice protezione di
un prodotto non specifico quale una pittura
a calce per evitare alle pannellature dipinte
l’ossidazione dei ferri ed il loro successivo
degrado, mantenendo le stesse quasi inal-
terate per oltre 10 anni...
UMIDITÀ&UMIDITÀ
20
Tecniche di risanamento
a confronto
Sistemi tradizionali e innovazioni
Intonaci deumidificanti
Utilizzando gli intonaci
macroporosi, la muratura si
presenterà per alcuni anni
apparentemente asciutta.
L’interno, però, risulterà
perennemente umido, con
fortissima dispersione
termica ed accumulo di sali
sulla superficie degli into-
naci, sino alla saturazione
degli stessi con successiva
ripresa dei fenomeni disgre-
gativi.
Tecniche di risanamento a confronto
Ventilation spaces and
conveyors
All ventilation systems crea-
ted using different methods
such as chutes with grates,
Dehumidifying plaster
Using macroporous plaster,
the wall will maintain a dry
appearance for a few years.
However, the inside will
remain perpetually damp
with major heat dispersion
and accumulation of salt
on the plaster surface until
it becomes saturated, thus
starting the disintegration
process again.
Vespai areati e
convogliatori
Tutti i sistemi di aerazione
che si possono ottenere
con svariate metodologie,
tra le quali canalette con
griglie, canalizzazioni d’aria
tra vespai areati (tipo Igloo)
e murature esterne, sifoni
aeratori passanti, non pas-
santi, inseriti a varie ango-
lazioni con alette elicoidali
ecc. ecc, non eliminano in
alcuna maniera la risalita
d’acqua per capillarità.
Ciò in quanto il contatto
della muratura stessa con
il terreno rimane invariata;
anzi, la maggiore evapora-
zione che si verifica sulle
superfici murarie ad opera
di tali dispositivi favorisce
un maggior accumulo di sali
sulle superfici stesse, acce-
lerandone il più delle volte il
degrado.
I notevoli vantaggi che si
ottengono in ogni caso con
l’utilizzo dei citati vespai
areati riguardano esclusiva-
mente le pavimentazioni tut-
te, che risultano sicuramen-
te più asciutte ed isolate
termicamente. Proprio per
questo motivo (e per non
sottrar loro calore) si scon-
siglia di collegare il vespaio
areato con l’esterno, anche
per evitare alloggiamenti in-
desiderati di piccoli roditori
e animali in genere.
air ducts between ventila-
tion spaces (like in an igloo)
and outside walls with
through and non-through
ventilator siphons inserted
at different angles with
mechanical flaps do not
eliminate rising damp in any
way. Insomuch as wall con-
tact with the soil remains
unchanged, the greater
evaporation which occurs
on wall surfaces where
these devices are employed
favours a greater accumula-
tion of salt on the surfaces,
which usually accelerates
the process of decay.
The notable advantages
always obtained from using
the aforementioned ventila-
tion spaces are exclusively
related to flooring, which
is certainly drier and more
thermally insulated. For this
very reason and so as not to
lose heat, we do not recom-
mend connecting ventilation
spaces to the outside, also
in order to prevent them
becoming unwelcome ho-
mes for small rodents and
animals in general.
21
dità anche dopo l’intervento,
sostenendo la necessità
di mantenere una “giusta
dose” d’acqua per evitare lo
sgretolamento delle stesse,
vengono inequivocabilmen-
te contraddette dal fatto
che tutte le murature al di
sopra della quota massima
interessata dai fenomeni di
risalita risultano perfetta-
mente asciutte con valori
in peso acqua materiale
prossimi allo zero, senza per
questo manifestare alcun
tipo di sgretolamento o
frantumazione.
Tali fenomeni, infatti, sono
legati esclusivamente alla
presenza di sali igroscopici
trasmigrati sulle superfici
a seguito dell’evaporazione
dell’acqua di risalita capilla-
re. (Vedere capitolo: “dina-
mica disgregativa dei sali”)
Active and passive
electro-osmosis
More than 96% of cau-
ses of the phenomenon of
rising damp are linked to
the wettability angle which
water assumes inside a
capillary with limited or no
surface tension, as explai-
ned in the following pages
by Yurin’s Law.
Therefore, it is pointless
Elettrosmosi attiva e
passiva
Il fenomeno della risalita
d’acqua per capillarità è
legato per oltre il 96% delle
cause all’angolo di bagna-
bilità che l’acqua assume
all’interno di un capillare
con limitata o nulla tensione
superficiale, come spiega-
to nelle pagine precedenti
dalla legge di Yurin.
Intervenire pertanto con
sistemi di elettrosmosi
attiva o passiva sul restante
4% del problema, legato
sostanzialmente alla diffe-
renza di potenziale elettrico
esistente tra il terreno e la
muratura fuori terra, risulta
quanto meno vano e privo
di qualsiasi presupposto
logico e razionale.
Le motivazioni, infatti, spes-
so addotte da chi utilizza
questi sistemi per giustifi-
care il permanere dell’umi-
Tecniche di risanamento a confronto
to say the least and totally
without logical and ratio-
nal premises to interve-
ne with active or passive
electro-osmosis systems
on the remaining 4% of the
problem, largely connected
to the difference in existing
electrical potential between
the soil and walls above the
ground.
Indeed, the reasons often
given by those who use
these systems to justify the
persistence of damp even
after the intervention, clai-
ming that it is necessary to
maintain the “right dose” of
water to prevent crumbling,
are unequivocally contradic-
ted by the fact that all walls
above the maximum height
affected by rising damp are
perfectly dry with water-ma-
terial weight values close
to zero and do not register
any kind of crumbling or
cracking. These phenome-
na are exclusively linked
to the presence of hygro-
scopic salt, which moves to
the surface following the
evaporation of rising damp.
(See chapter: “disintegra-
tion dynamics of salt”)
Taglio meccanico
Il taglio meccanico blocca
definitivamente la risali-
ta d’acqua per capillarità,
favorendo l’asciugatura
completa della muratura
e ripristinando i valori di
coibentazione tipici della
muratura stessa.
Si possono verificare in
ogni caso lesioni o assesta-
menti della struttura, che
limitano l’utilizzo di questa
tecnica a pochissime zone
individualizzabili nella nuova
mappa sismica nazionale.
Mechanical cutting
Mechanical cutting defini-
tively blocks rising damp,
leading to completely
dry walls with restoration
of their typical insula-
tion values. However, the
structure may nevertheless
be damaged or deformed,
thereby limiting the use of
this technique to a very few
areas marked on the new
national seismic map.
22
Tecniche di risanamento a confronto
Tecniche di risanamento
a confronto
Sistemi tradizionali e innovazioni
Iniezione di resine
occludenti
Le barriere chimiche realiz-
zate con iniezioni a basse
o alte pressioni a base di
resine occludenti del tipo
epossidico, poliestere,
poliuretanico, acrilico ecc.
producono indubbiamen-
te benefici da un punto di
vista statico alla struttura
(consolidamento della zona
interessata), ma difficilmen-
te riescono a garantire una
distribuzione omogenea
all’interno della muratura
per realizzare nella stessa
uno strato impermeabile
continuo e uniforme, che in-
terrompa definitivamente la
risalita capillare. Le resine
iniettate, infatti, tenderanno
inevitabilmente a seguire
le vie preferenziali prodotte
dalle malte di allettamento
oppure andranno a satura-
re le fessurazioni e i vuoti
presenti in tutti gli edifici di
vecchia costruzione.
I vantaggi effettivi risulte-
ranno quindi in funzione del-
la omogeneità del materiale
da costruzione interessato,
oltre all’altezza della barrie-
ra stessa, che non dovrebbe
mai essere inferiore a circa
50 cm di spessore e realiz-
zata almeno su tre/quattro
livelli differenti.
Injection of blocking
resins
The chemical barriers
created through low or
high pressure injections of
different blocking resins
such as epoxide, polyester,
polyurethane or acrylic
produce definite benefits
for the structure in static
terms (consolidation of the
relevant area), but rarely
manage to guarantee homo-
genous distribution inside
the wall to create a conti-
nuous uniform waterproof
layer inside, which can block
capillary rise once and for
all. The injected resins will
inevitably tend to follow the
preferred routes produced
by mortar beds or else will
saturate the cracks and
spaces present in all old
buildings.
The real advantages will
therefore depend on the
homogeneity of the relevant
building material, as well as
alta concentrazione conte-
nenti gli specifici agenti pe-
netratori e non presentano
i forti limiti operativi degli
analoghi formulati idrofobiz-
zanti a base siliconica;
2. la metodologia utilizzata
per l’imbibizione è quel-
la della lenta trasfusione,
che è l’unica a garantire la
sostituzione dell’acqua pre-
sente all’interno dei capillari
con il formulato specifico
(vedere le sezioni dei capil-
lari nella nostra letteratura
tecnico - descrittiva);
3. gli appositi diffusori bre-
vettati in cellulosa, facenti
parte dell’attrezzatura usa e
getta, assicurano l’assorbi-
mento del formulato anche
in presenza di fori o cavità,
garantendo la continuità
della barriera stessa.
Conseguentemente, la bar-
riera realizzata con il DryKit
System, oltre a risolvere
definitivamente il problema
dell’umidità ascendente,
ripristina i valori originali di
coibentazione della mura-
tura asciutta mantenendoli
inalterati nel tempo.
Non sussistono inoltre
controindicazioni di tipo
geologico o sismico su tutto
il territorio nazionale per
l’uso di questa tecnologia
che può essere applicata su
qualsiasi tipo di materiale e
spessore.
on the height of the barrier,
which should never be less
than about 50 cm thick and
should be created on at
least three/four different
levels.
Barriera chimica DryKit
a lenta diffusione
La certezza del risultato che
la barriera chimica Drykit
System assicura nel tempo
può essere sintetizzata in
questi tre punti di forza:
1. i formulati che vengono
utilizzati da quasi trent’anni
sono esclusivamente a base
silanica o polisilossanica ad
23
Dry Kit barrier
by slow diffusion
The certainty of the result
guaranteed by a Drykit Sy-
stem chemical barrier over
time can be summarised in
the following three
strengths:
1. for nearly thirty years we
have made exclusive use of
high concentration sila-
nic or polysiloxanic-based
formulae containing special
penetrating agents, which
are free of the strong ope-
rating restrictions of similar
silicone-based hydrophobi-
sing formulae;
2. the imbibition method
used is slow transfusion,
the only one which can
guarantee that water inside
capillaries will be replaced
with the special formula.
(see the section on capilla-
ries in our technical-expla-
natory literature);
3. the special patented cel-
lulose diffusers are part of
the disposable equipment
and ensure that the formula
is absorbed, even when the-
re are holes or cavities.
This guarantees the conti-
nuity of the barrier.
Consequently, in addition to
providing a definitive solu-
tion to the problem of rising
damp, the barrier created
using DryKit System resto-
res the original insulation
values of the dry wall and
maintains them unaltered
over time. There are also
no geological or seismic
contraindications all over
Italy regarding the use of
this technology, which may
be applied to any type of
material or thickness.
Tecniche di risanamento a confronto
Sfere magnetizzanti,
Lampadari deumidifi-
canti, Oscillatori del
Capitan Kirk, Scatole
magiche, ecc.
Da sempre attenti alla
ricerca e allo sviluppo
di tecniche innovative e
affidabili contro l’umidità a
livello mondiale, non pren-
diamo in considerazione
per i raffronti tutte quelle
pratiche che riguardano
più che altro l’occulto e il
paranormale.
Magnetising balls,
Chandeliers dehumidi-
fying, Star Trek Oscilla-
tor, Magic boxes, etc.
As we have always focused
on researching and deve-
loping reliable innovative
techniques for fighting
damp at a worldwide level,
we do not even consider
all those procedures more
related to the world of the
occult and the paranormal.
24
Le tecnologie Tecnored per eliminare
l’umidità dalle murature ripristinando
la coibentazione naturale
Di Michele Perlini
UN EDIFICIO RURALE DEL SETTECENTO IN
PROVINCIA DI VERONA
Il vasto patrimonio architettonico del passato si presen-
ta ai nostri occhi non solo attraverso le grandi opere e i
monumenti, ma anche nel recupero di edifici che portano
testimonianza di una cultura, di uno stile di vita, di una
coscienza popolare.
ARCStudio Perlini®
, consapevole della potenzialità di
sviluppo e dell’importanza culturale di tale patrimonio, ha
sapientemente progettato il recupero di un edificio rurale
del 1700 rendendolo esempio di riqualificazione a basso
consumo energetico, in grado di offrire un elevato com-
fort abitativo garantito anche dalla scelta dei materiali a
basso impatto ambientale.
Un ritorno all’edificio del passato con il comfort del pre-
sente e la volontà di preservare il futuro ambientale.
RECUPERO IN CLASSE A: UNA REALTÀ
Lo sviluppo di nuove tecnologie nell’ambito dell’edilizia
ha consentito di ripensare e reinterpretare il concetto di
restauro, non solo in termini di rispetto per il passato ma
anche di rispetto per l’ambiente. Tale impegno nella ricer-
ca ha visto la nascita di studi specializzati in architettura
e restauro a basso consumo energetico che si fonda-
IL PRIMO RESTAURO CONSERVATIVO
CERTIFICATO IN CASACLIMA
CLASSE A NATURE IN ITALIA
MICHELE PERLINI-ARCSTUDIO PERLINI®
TECHNICAL FEEDBACK
25
www.arcstudioperlini.com
26
no sull’esperienza e sulla
conoscenza di professioni-
sti sensibili alle tematiche
ambientali. Per questo la
ricerca nel settore dei ma-
teriali anche per il restauro
continua, per fornire solu-
zioni sempre più adeguate
che incontrino le ambizioni
progettuali di chi crede nel
risparmio energetico.
MACROPOROSI O
BARRIERA? LA DIFFE-
RENZA TRA NASCON-
DERE E RISANARE
I fortissimi aumenti dei costi
per il riscaldamento hanno
evidenziato i limiti per l’utilizzo
degli intonaci macroporosi o
da “risanamento” nella solu-
zione delle problematiche dei
muri umidi.
Una muratura afflitta dall’umi-
dità ascendente, infatti, può di-
minuire anche dell’ottanta per
cento le proprietà coibentanti
proprie della stessa struttura,
ma asciutta.
Gli intonaci “anti umido” di fat-
to nascondono il problema, in
quanto l’interno della muratura
rimane costantemente impre-
gnato di umidità, con enorme
riduzione della coibentazione
e conseguente aumento della
dispersione termica.
Fondamentale risulta pertanto
BLOCCARE la risalita dell’ac-
qua per capillarità alla base
della muratura e questo si può
ottenere esclusivamente con il
taglio meccanico della stessa
con interposizione di uno stra-
to impermeabile oppure con
la creazione di una barriera
chimica idrofobizzante a base
silanica o polisilossanica inse-
rita a lenta diffusione.
L ’utilizzo del metodo del
taglio meccanico delle mura-
ture è possibile comunque su
limitatissime zone del territorio,
in quanto la nuova mappa
sismica nazionale preclude di
fatto tale possibilità.
Da qui l’impiego sempre mag-
giore della tecnologia DryKit®
System per eliminare defini-
tivamente da qualsiasi tipo di
muratura, materiale o spessore
il fenomeno dell’umidità ascen-
dente ottenendo l’effettivo
risanamento delle murature,
conseguente ripristino dei
valori ottimali di coibentazione
e forte riduzione sui costi per il
riscaldamento.
IL CONTRIBUTO DELLA
TECNORED
Deumidificando le murature
umide del cascinale con la
tecnologia consolidata Dry-
Kit®
System della Tecnored
siamo riusciti a ripristinare i
valori naturali di coibentazio-
ne delle murature asciutte
anche al piano terra.
Il risparmio energetico
conseguente sia per il
riscaldamento che per il
raffrescamento risulta in-
credibilmente alto e troppo
spesso sottovalutato.
Se a ciò aggiungiamo i
vantaggi analoghi ottenuti
su tutte le superfici verticali
“in pietra faccia a vista”
con il prodotto specifico
al fluorocarbonio TRF500
Parapioggia, il contributo
tecnologico/energetico del-
la Tecnored in tutto il nostro
progetto risulta significativo
e decisamente apprezzabile.
A RURAL EIGHTEENTH-
CENTURY BUILDING
IN THE PROVINCE OF
VERONA
The huge architectural
heritage of the past takes
shape not only in major
works and monuments but
also in the restoration of
Il cascinale prima dell’intervento
ARCSTUDIO PERLINI®
IL PRIMO RESTAURO CONSERVATIVO CERTIFICATO
CASACLIMA IN CLASSE A
TECHNICAL FEEDBACK
27
ARCStudio PERLINI & il sistema DryKit di Tecnored
TRF 500 Protettivo
Para Pioggia
SISTEMA DryKit
buildings that bear witness
to a culture, lifestyle and
popular consciousness.
Aware of the potential
for development and the
cultural importance of this
heritage, ARCStudio Perlini®
expertly planned the re-
storation of an eighteenth-
century rural building as
an example of renovation
with low energy consum-
ption, able to offer a high
level of living comfort, also
guaranteed by the choice of
materials with a low envi-
ronmental impact.
The result was a return to
the building of the past with
the comforts of the present
and the desire to preserve
the future of the environ-
ment.
CLASS A RESTORATION:
A REALITY
The development of new
technologies in the con-
struction field has made it
possible to rethink and rein-
terpret the concept of resto-
ration, not only in terms of
respect for the past but also
respect for the environment.
This dedication to research
has led to the launch of spe-
cialised studies in architec-
ture and restoration with low
energy consumption, based
on the experience and ex-
pertise of professionals that
are sensitive to environmen-
tal issues. Research in the
field of materials, also for
restoration purposes, con-
tinues to provide increasin-
gly suitable solutions that
match the design ambitions
of those who believe in sa-
ving energy.
MACROPOROUS OR
BARRIER? THE DIFFE-
RENCE BETWEEN HI-
DING AND RESTORING
Major increases in heating
costs have highlighted the
limits of the use of ma-
croporous or “restorative”
plaster to solve problems of
damp walls.
A wall afflicted by rising
damp may reduce the
insulating properties of the
building when dry by up to
eighty per cent.
“Humidity-proof” plaster
hides the problem as the
inside of the wall remains
constantly impregnated
with humidity, with a huge
reduction in insulation and
consequent increase in
thermal dispersion. It Is the-
refore essential to BLOCK
rising damp at the base of
the wall, which can only be
achieved through mechani-
cal cutting by interposing a
waterproof layer or creating
a silane or polysiloxane-
based hydrophobising che-
mical barrier inserted with
slow diffusion. However, the
mechanical cutting tech-
nique can only be used on
walls in highly limited areas
of the country as a result
of the new national sei-
smic map. DryKit®
System
technology is therefore
used increasingly often to
eliminate the phenomenon
of rising damp once and for
all from any type of wall,
material or thickness and
restore the wall effective-
ly, thereby re-establishing
optimal insulation values
and allowing major savings
in heating costs.
TECNORED’S
CONTRIBUTION
By dehumidifying the damp
walls of the farmhouse
using Tecnored’s DryKit®
System consolidated tech-
nology we managed to re-
establish the natural insula-
tion values of the dry walls
even on the ground floor.
The resulting energy saving
both in terms of heating
and cooling is incredibly
high, a factor which is too
often undervalued.
If we also consider the
similar advantages obtai-
ned on all exposed vertical
surfaces by using our spe-
cial fluorocarbon product
TRF500 Rainguard, Tec-
nored made an extremely
significant technological/
energetic contribution
throughout the project.
28
LA CURA
Il risanamento ed il restauro
del Museo delle Armi di Santa Apollonia
in Lisbona Portogallo
Progetto e Direzione Lavori Architetto Alejandro Lauria
Studio Compatible di Lisbona – Portogallo
UN IMPORTANTE
INTERVENTO
È stato recentemente realiz-
zato a Lisbona un importante
intervento di risanamento
che si inscrive nella nuova
tendenza alla valorizzazio-
ne non solo del patrimonio
architettonico monumentale
del Portogallo, ma anche al
recupero di tutti quegli edifici
antichi che, con la loro storia,
sono portatori di importanti
testimonianze sulle tradizioni,
la cultura locale, gli stili di
vita del passato. Lo Studio
Compatible dell’Architetto
Alejandro Lauria, consapevole
della potenzialità di sviluppo
e dell’importanza culturale di
tale patrimonio, ha sapiente-
mente progettato il recupero
del Museo Militare a Lisbona,
sorto nel 1500 e successiva-
mente modificato nel corso
dei secoli.
ARCHITETTO ALEJANDRO LAURIATECHNICAL FEEDBACK
UMIDITÀ E
CONSERVAZIONE
Tutti i Responsabili Muse-
ali conoscono l’importanza
derivante dai giusti livelli di
umidità relativa necessari per
garantire nel modo migliore la
conservazione nel tempo dei
beni contenuti all’interno delle
aree espositive. Tassi ecces-
sivi di umidità, infatti, possono
produrre su materiali, quali
la carta, i tessuti, il legno o il
cuoio, proliferazioni abnormi
di funghi o licheni in grado
di distruggere rapidamente
i preziosi reperti. Anche i
metalli non sono immuni da
tali problematiche, in quanto
oscillazioni anche minime
rispetto ai valori ideali di umi-
dità possono produrre sulle
superfici forti ossidazioni con
danneggiamenti irreparabili.
Per evitare tutto ciò e con-
sentire negli ambienti le ade-
guate regolazioni microclima-
tiche, risulta di fondamentale
importanza eliminare anche
dal “contenitore” (quasi sem-
pre una struttura monumen-
tale di pregio) l’evaporazione
dell’umidità di risalita capillare
che interessa tutte le superfi-
ci murarie del piano terra di
tali strutture.
IL CONTRIBUTO DELLA
TECNORED
Per la soluzione delle proble-
matiche di umidità di risalita
capillare presente nelle mura-
ture del Museo, è stata scelta
dalla Direzione Lavori l’affida-
bile e consolidata tecnologia
DryKit®
System della Tecnored
di Verona.
Ciò in quanto l’applicazione
poteva essere facilmente
posta in opera con successo
anche da maestranze locali
come verificato dalla stessa
Direzione Lavori in analoghe
situazioni visionate in Spagna,
quali la Casita del Principe
nel Palacio Real De El Pardo
a Madrid oppure, la Rehabi-
litación del Convento de San
Augustín a Zaragoza ecc.
29
CONTENITORE E
CONTENUTO
Risanando con la tecnologia Dry Kit®
System il prestigioso “Contenitore”
del Museo Militare di Lisbona si sono
potute salvare contestualmente le
prestigiose camere, dotate di una
ricca decorazione barocca con pia-
strelle in ceramica di grandi dimen-
sioni raffiguranti scene di battaglia e
dipinti su temi militari.
Le prime due sale a destra della
scalinata sono dedicate alle invasioni
Napoleoniche, mentre la camera di
Vasco De Gama ha pitture murarie
raffiguranti la scoperta della rotta
per l’India oltre alla spada stessa del
grande Navigatore.
I contenuti non sono sicuramente da
meno in quanto il Museo vanta una
collezione di artiglieria che si dice
essere tra le più grandi ed estese
al mondo, con collezioni di fucili,
pistole e spade, tra cui cannoni del
XIV° secolo.
Nella sezione di artiglieria portoghe-
se è possibile ammirare il carro utiliz-
zato per trasportare l’Arco Trionfale,
mentre nel grande cortile fiancheg-
giato da cannoni è possibile ricostru-
ire la storia del Portogallo attraverso
i pannelli in cotto che decorano le
pareti dalla Riconquista Cristiana alla
Prima Guerra Mondiale.
30
TECHNICAL FEEDBACK
TREATMENT
Renovation and restoration
of the Arms Museum of Santa Apollonia
in Lisbon, Portugal
Project and Works Manager: Alejandro Lauria, architect
Studio Compatible in Lisbon – Portuga
A MAJOR PROJECT
A major renovation project
was carried out in Lisbon re-
cently, an example of the new
trend to enhance the value of
the historical architectural he-
ritage in Portugal and restore
old buildings whose history
bears important witness to
traditions, local culture and
lifestyles in the past. Aware of
the potential for development
and the cultural importance
of this heritage, architect
Alejandro Lauria’s Studio
Compatible carefully planned
the restoration of the Military
Museum in Lisbon, built in
1500 and subsequently mo-
dified over the course of the
centuries.
Posa in opera della barriera chimica DryKit - Laying the DryKit chemical barrier
31
HUMIDITY AND
CONSERVATION
Every museum manager knows
the importance of having the right
level of relative humidity required to
guarantee optimal conservation of
the items on display over time. This
is because excessive humidity rates
can cause abnormal proliferation of
fungi and lichen on materials such as
paper, fabrics, wood or leather that
can destroy valuable exhibits rapidly.
Even metal is not immune to such
problems, as only slight deviations
from the ideal level of humidity can
lead to heavy oxidation on surfaces
and irreparable damage.
To prevent all this and enable the ne-
cessary microclimatic adjustments to
be made in rooms, it is fundamentally
important that the plan also elimina-
tes the evaporation of rising damp
from the “container” (almost always
a prestigious historical building). This
problem affects all wall surfaces on
the ground floor of such buildings.
TECNORED’S
CONTRIBUTION
To solve the rising damp problems in
the walls in the museum, the Works
Manager chose the reliable and well-
established DryKit®
System techno-
logy created by Tecnored in Verona.
This was because the Works Ma-
nager had seen how it had been
successfully applied by local workers
in similar situations in Spain such as
the House of the Prince at the Royal
Palace of El Pardo in Madrid or the
restoration of the Convent of San
Augustín in Zaragoza.
CONTAINER
AND CONTENTS
By renovating the prestigious “container”
of the Military Museum in Lisbon using Dry
Kit®
System technology, it was also possi-
ble to save the illustrious rooms boasting
rich Baroque decoration with large ceramic
tiles depicting battle scenes and pictures
on military themes.
The first two rooms to the right of the
staircase are dedicated to the Napoleonic
invasions, while the Vasco De Gama room
has wall paintings portraying the discovery
of the route to India, as well as the great
navigator’s sword.
The contents of the Museum are no less
valuable, as it boasts a collection of artille-
ry that is said to be one of the biggest and
most extensive in the world with collec-
tions of rifles, pistols and swords, including
cannons from the XIV century.
The Portuguese artillery section features
the wagon that was used to transport the
Triumphal Arch, while the large courtyard,
which is lined with cannons, offers a
reconstruction of the history of Portugal
from the Christian Reconquista to the First
World War by way of terracotta panels that
decorate the walls..
32
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
La deumidificazione
del Palazzo del Popolo ad Ancona
Sede del Comune e della Camera di Commercio
Direttore Lavori: Geometra Roberto Cappanari
GEOMETRA ROBERTO CAPPANARITECHNICAL FEEDBACK
33
DESCRIZIONE STORICA
DELL’EDIFICIO
Il complesso edilizio del Palazzo del Popolo
risale agli anni ‘20-’30, quando, superata ed
abbattuta l’antica cerchia di mura, la città si
estese lungo la “Piana degli Orti”, trasfor-
mata in un funzionale ed elegante quartiere
percorso per intero dal “Viale della Vittoria”
ed impreziosito dal “Monumento ai Caduti”,
imponente struttura realizzata su disegno del
Cirilli.
RECUPERO:
IL RIPRISTINO DEL PIANO TERRA
Dovendo ristrutturare il piano terra del palazzo,
una delle problematiche più significative riguar-
dava il risanamento delle murature interessate a
forti risalite di acqua per capillarità. Il Direttore
Lavori, Geometra Roberto Capannari si è avval-
so della precedente esperienza positiva otte-
nuta con il sistema Dry Kit System, unitamente
alle Boiacche Antisaline utilizzata per problemi
analoghi nelle murature libere del piano interra-
to della Loggia dei Mercanti sempre di proprietà
della Camera di Commercio di Ancona.
Photo: Diambra Mariani
Gli interrati della Loggia dei Mercanti risanati con Dry Kit Facciata della Loggia dei Mercanti, Ancona
34
Murature affrescate
Anche se, a tutt’oggi, solamente per
le superfici affrescate e risanate
dall’umidità con il formulato TRF500
del DryKit System abbiamo supera-
to abbondantemente le mille unità,
nella rappresentazione delle stesse
ci ritroviamo molte volte a riproporre
immagini riguardanti interventi di venti
o addirittura trenta anni or sono. Ciò è
dovuto alle difficoltà sempre maggiori
per l’ottenimento delle necessarie “li-
beratorie”, spesso ostacolate da diritti
pregressi per le opere pubbliche o
NUMERI, AFFIDABILITÀ E PRIVACY
dalla comprensibile gelosia dei privati
riguardo i loro tesori. Se agli affreschi
aggiungiamo le decorazioni a tempera,
i bassorilievi, le modanature di pregio,
le sculture in cotto anche policromo
insistenti nelle murature stesse, le
colonne, gli altari realizzati con le tec-
niche e i materiali più diversi, il numero
dei manufatti artistici risanati sia in
Italia che all’estero oggi si avvicina agli
undicimila.
Questi numeri significativi sono stati
conseguiti grazie ai risultati oggettivi
ottenuti su oltre cinquecento chiese ed
altrettante ville, conventi e palazzi pub-
blici o privati di epoche diverse, che
vanno dal periodo romanico al tardo
novecento.
NUMBERS, PRIVACY AND RELIABILITY
Even though we have comfortably
exceeded the figure of a thousand
projects purely in terms of restoring
frescoed surfaces and eliminating
humidity using DryKit System formula
TRF500, we frequently recycle images
of work carried out twenty or even
thirty years ago when illustrating our
achievements. This is due to the fact
that it is increasingly difficult to obtain
the necessary “releases”, which are
often hindered by previous rights for
public works or the understandable
possessiveness of private customers
with regard to their valuable property.
The number of artistic structures
restored in Italy and abroad is now ap-
proaching eleven thousand if we group
frescoes together with tempera deco-
ration, bas-reliefs, refined moulding,
wall-mounted monochrome or poly-
chrome terracotta sculptures, columns
and altars made using a wide variety
of different techniques and materials.
These significant results have been
obtained from working on more than
five hundred churches and just as
many villas, convents and public or
private buildings from different eras,
ranging from the Romanesque period
to the late twentieth century.
AFFRESCO TRECENTESCO
IN UN PALAZZETTO TREVIGIANO.
CASE HYSTORY DRYKIT
35CHIESA DEGLI EREMITANI PADOVA
AFFRESCHI DEL GUARIENTO
36
TEATRO OLIMPICO - VICENZA
RISANATI CON DRY KIT SYSTEM I SALONI AFFRESCATI ODEO E ANTI ODEO
IMPRESA APPLICATRICE: AMCPS VICENZA
Murature affrescate
CASE HYSTORY DRYKIT
37
38
TEATRO OLIMPICO - VICENZA
RISANATI CON DRY KIT SYSTEM I SALONI AFFRESCATI ODEO E ANTI ODEO
IMPRESA APPLICATRICE: AMCPS VICENZA
CASE HYSTORY DRYKITCASE HYSTORY DRYKIT
39
40 VILLA GASPARINI LOREDAN VENEGAZZÙ TREVISO
TEMPERE SETTECENTESCHE NEL SALONE EGIZIO
VILLA SETTECENTESCA CÀ ZENOBIO TREVISO
AFFRESCHI DI FRANCESCO FONTEBASSO E G. LAZZARONI
CAPPELLA SAN BIAGIO VERONA
AFFRESCHI DI GIOVANNI MARIA FALCONETTO
BASILICA DI SAN’ANASTASIA VERONA
ARCA POLICROMA DI GIANESELLO DA FOLGARIA
CONVENTO DI SAN FRANCESCO CONEGLIANO TV
AFFRESCHI NEL CHIOSTRO DEL 1400
CHIESA DEI SANTI NAZARO E CELSO IMPERIA
AFFRESCHI DI PIETRO GUIDO DA RANZO
CASE HYSTORY DRYKIT
41
CHIESA DEGLI EREMITANI PADOVA
AFFRESCHI DEL GUARIENTO
42
CHIESA DEGLI EREMITANI PADOVA-AFFRESCHI DI ANDREA MANTEGNA
CASE HYSTORY DRYKITMurature affrescate
43
44
L’intervento in questione riguarda
due porzioni attigue di un edificio
dei primi del ’900 posizionato
sulla scogliera del borgo marinaro
di Acitrezza quasi di fronte al
faraglione grande denominato
“isola Lachea.”
Da quanto osservato l’edificio
riscontrava evidenti problemi di
umidità di risalita per capillarità
nelle murature interne ed in quelle
esterne, costituite prevalentemente
da blocchi squadrati di pietra
lavica con ricorsi di mattoni pieni
in laterizio.
Gli intonaci esterni, come del
resto quelli interni, erano ricchi
di efflorescenze che nel tempo
hanno demolito gli intonaci anche
ad altezze superiori il metro ed
ottanta.
Analogamente si riscontravano
manifestazioni simili di cristal-
lizzazione dei sali anche nella
pavimentazione.
Contro l’umidità ascendente
nelle murature si è provveduto
ad utilizzare la barriera chimica a
lenta diffusione TRE128 per il trat-
tamento dei seguenti quantitativi:
17,20 m di muratura spessore
0,60 m
15,45 m di muratura spessore
0,30 m
11,45 m di muratura spessore
0,15 m
Mentre per le fasi di reintona-
catura, al seguito di evitare i
lunghi tempi di asciugatura di una
muratura risanata condizionata da
diverse variabili, ed onde evitare
le trasmigrazioni saline sui nuovi
intonaci interni ed esterni, si è
INTERVENTO DI DEUMIDIFICAZIONE DI
UN EDIFICIO IN ACITREZZA CATANIA
provveduto, prima dell’applica-
zione degli stessi, a stendere
due mani di boiacca antisalina
TRH745 additivata con TRB305
per chiudere definitivamente il
ciclo umidità/sali. Solamente per
gli intonaci interni nell’impasto
tradizionale si sono aggiunti i
quantitativi necessari di TRH780
per realizzare intonaci macropo-
rosi ad elevata evaporazione per
eliminare l’umidità residua nelle
muratura.
The project in question concerns
two adjoining sections of a
building dating from the early
twentieth century located on the
cliffs in Acitrezza, a seaside town
almost opposite the large rock
stack of Lachea Island.
When we examined the building
we found clear rising damp pro-
blems in the internal and external
walls, which mainly consisted of
square blocks of lava stone with
courses of solid brick masonry.
Both the external and internal
plasterwork was covered with
efflorescence that had destroyed
the plaster over time, even at a
height of over one metre eighty.
At the same time similar manife-
stations of crystallised salts were
also found in the flooring.
Slow-diffusion chemical barrier
TRE128 was used to combat
rising damp in the following wall
sections:
17.20 m of wall with thickness of
0.60 m
15.45 m of wall with thickness of
0.30 m
Progettisti:
Prof. Ingegnere Santi Maria Cascone
Impresa esecutrice
Ars Aedificatoria S.r.l.
Edilizia privata CASE HYSTORY DRYKIT
45
11.45 m of wall with thickness
of 0.15 m. With regard to the
replastering work, in order to
avoid long drying times for a
renovated wall influenced by
different variables and to prevent
the movement of salt on the new
internal and external plasterwork,
we applied two coats of anti-salt
grout TRH745 with added TRB305
to end the humidity/salt cycle
definitively. In addition, the
traditional mix for the internal pla-
sterwork also included necessary
added quantities of TRH780 to
create high-evaporation macropo-
rous plaster so that any residual
humidity in the walls could be
eliminated.
Prodotto: DryKit
Formulato impiegato
TRE128
Prodotto:
Boiacche Antisaline
TRH745 - TRB305
46
Strutture fortificate
Grossi spessori: nessun problema
Il parere del direttore dei lavori,
Architetto Arturo Sclavi di Pavia:
«Da sempre le problematiche
dell’umidità sono risultate di dif-
ficile soluzione soprattutto in pre-
senza di murature antiche e, come
nella ristrutturazione del castello di
S. Angelo Lodigiano, di notevole
spessore.
La soluzione proposta dalla Tec-
nored di Verona e di seguito da
noi accettata consiste nella realiz-
zazione di una barriera chimica a
lenta diffusione a base di micro-
emulsione silossanica in solventi
eteropolari idrolizzati TRE128,
inserita attraverso appositi diffusori
“a perdere” in cellulosa pressata.
Tali diffusori, oltre a garantire la
perfetta imbibizione delle mura
anche in presenza di cavità all’in-
terno, venivano forniti per qualsiasi
lunghezza venisse da noi richiesta
consentendo il trattamento dei no-
tevoli spessori tipici dei castelli e
delle fortificazioni.
A tal proposito, l’azienda ci spie-
gava di avere in corso contem-
poraneamente ai lavori di Lodi il
risanamento di un castello nella
Spagna Meridionale con murature
di oltre 3,50 metri di spessore.
Fatto salvo l’approvvigionamento
delle punte di perforazione da
parte dell’Impresa Foglia di Parma
esecutrice dei lavori, non abbiamo
rilevato problematica alcuna du-
rante l’effettuazione dei lavori di
deumidificazione anche per me-
rito dell’ottima assistenza fornita
dall’azienda».
Prodotto: DryKit
Formulato impiegato
TRE128
1
2
Muratura a sacco (1). Fascia idrofobizzata (2).
Thick walls: no problem
The opinion of the works director,
Architect Arturo Sclavi di Pavia:
«Humidity problems have always
proved difficult, above all in an-
cient walls and in considerably
thick ones, as in the restoration
of S. Angelo Lodigiano castle. The
solution proposed by Tecnored of
Verona that we accepted consi-
sted in creating a slow diffusion
chemical barrier. This was based
on a siloxane micro-emulsion in
hydrolysed hetero-polar solvents
– TRE128 - inserted via special
“disposable” diffusers made of
pressed cellulose. Apart from gua-
ranteeing perfect wall soaking even
in the presence of internal cavities,
these diffusers were supplied in
any lengths we required, permitting
the very thick walls of castles and
fortifications to be treated. On this
subject, the company explained to
us that it had work in progress at
the same time as that at Lodi in
a castle in southern Spain with
walls more than 3.50 metres thick.
Except from obtaining the boring
drills from the Foglia company at
Parma, we experienced absolutely
no problems in executing the de-
humidification work, also thanks to
the excellent assistance supplied
by the Mattei organisation at Milan
that represents DryKit®
throughout
Lombardy».
Il CASTELLO VISCONTEO DI
SANT’ANGELO LODIGIANO ALA NORD
Prodotto:
Boiacche Antisaline
TRH745 - TRB305
CASE HYSTORY DRYKIT
47
Sostituzioni di tecnologie
I LAVORI NELLA CRIPTA. SOSTITU-
ZIONE DI TECNOLOGIA
È stato possibile realizzare questo
intervento di risanamento all’altez-
za del pavimento della cripta in
quanto il perimetro della stessa era
separato dal contatto con il terreno
da un opportuno cunicolo. Anche
in questo caso, come in altri analo-
ghi riscontrati nel corso degli anni,
il sistema di risanamento DryKit®
è stato adottato in sostituzione di
apparecchiature ad inversione di
polarità che non avevano soddi-
sfatto la committenza.
Committente: Soprintendenza per
i beni ambientali ed architettonici
delle Marche. La struttura attuale,
a croce greca, deriva dalla radicale
trasformazione di una preesistente
basilica paleocristiana intitolata a
S. Lorenzo.
LA BASILICA DI
SAN CIRIACO ANCONA
Dove altri sistemi falliscono
WORK IN THE CRIPT REPLACE-
MENT TECNOLOGY
This restoration work was made
possible at the height of the floor
of the crypt because the perimeter
of the same was separated from
contact with the ground by a sui-
table trench.
Also in this case, as in other simi-
lar ones over the years, the DryKit®
System restoration system was
adopted to replace solutions with
polarity inversion, unsatisfactory in
the eyes of the customer.
Customer: Monuments and Envi-
ronment Office of the Marche.
The current structure, in the form
of a Greek cross derives from the
radical transformation of a pre-
existing early Christian basilica
named after St. Lorenzo.
Prodotto: DryKit
Formulato impiegato
TRS114
Prodotto:
Boiacche Antisaline
TRH745 - TRB305
CASE HYSTORY DRYKIT
48
Ex ambasciate
Il programma del Governo Serbo
per il recupero di circa 300 stabili
dismessi, utilizzati sino alla fine
degli anni 90 quali sedi di amba-
sciate oppure ad uso foresteria per
l’alloggio di diplomatici e impiegati,
ha visto coinvolta la nostra azienda
nella fornitura dei prodotti e delle
tecnologie necessarie a questo
fine.
Anche in questa occasione si è
dimostrata vincente la validità delle
nostre proposte commerciali che
uniscono all’ elevata qualità dei
prodotti certificati e all’esperienza
trentennale nel settore, le attrezza-
ture usa e getta che semplificano
notevolmente le operazioni di posa
in opera e garantiscono nel con-
tempo la certezza del risultato.
RIUSO DELLE EX AMBASCIATE
A BELGRADO SERBIA
Dipl. Ing. Arch. Miodrag Radulovic
La nuova scuola mater-
na per il quartiere
Le immagini di queste pagine si
riferiscono alla nuova destinazio-
ne d’uso di questa ex ambasciata
divenuta oggi una scuola materna
modello dotata delle migliori at-
trezzature e presidi.
Di particolare rilievo sono risultate
le impermeabilizzazioni realizzate
con Inietta&impermeabilizza che
hanno consentito unitamente al
DryGel e alle Boiacche Antisaline
di recuperare tutti i locali inter-
rati fortemente compromessi da
infiltrazioni e umidità e divenuti
successivamente refettorio, sala
giochi, salette per il personale e
vani tecnici.
Chiaramente visibili i fori di
iniezione del Dry Gel
Le murature interrate prima delle
iniezioni bentonitiche“Inietta&Impermeabilizza
Progetto e direzione lavori:
Dipl. Ing. Arch. Miodrag Radulovic
Kajmakcalanska - Belgrado
Assistente: Ing. Arch. Bijana Petrovic
Impresa: Vlastimir Trokan
Resp. estero: Dott. David Slobec
Consulenze e intermediazioni commerciali:
Agenzia Giorgio Levorato
CASE HYSTORY DRYKIT
49
Prodotti:
Inietta&Impermeabilizza
DryGel
Boiacche Antisaline
Our company was involved in the
Serbian government’s programme
to restore approximately 300 di-
sused buildings, which served as
embassies or were used by other
countries for housing diplomats
and employees until the late ‘90s,
by supplying the relevant necessa-
ry products and technology.
The excellence of our range of pro-
ducts and services was once again
demonstrated on this occasion, a
combination of the high quality of
certified products with thirty years
of experience in the sector with
disposable equipment that signifi-
cantly simplifies laying procedures
and at the same time guarantees
the certainty of the result. .
A new neighbourhood
infant school
The pictures on this page show the
new use for this former embassy
building; it has become the blue-
print for an infant school equipped
with the finest equipment and fa-
cilities.
The waterproofing work carried
out using Inject&waterproof to-
gether with Dry Gel and Anti-salt
Grout was especially significant, as
it made it possible to restore all
basement rooms heavily affected
by water infiltration and damp,
transforming them into a dining
hall, games room, staff rooms and
equipment rooms.
50
Edilizia industriale
STRUTTURE IN CEMENTO
E CALCESTRUZZO:
Calcestruzzi e prefabbricati rea-
lizzati con impasti “magri” o non
adeguatamente isolati possono
sicuramente generare fenomeni
di risalita d’acqua per capillarità
con le problematiche note, lega-
te al successivo distacco delle
“rasature” o delle pitture nella
parte bassa delle pareti, con an-
tiestetiche macchie e perdita della
già scarsa coibentazione tipica di
questi materiali. Nei capannoni
industriali e nei depositi spesso
sono presenti questi fenomeni in
quanto l’utilizzo finale, come nel
caso illustrato, non viene previsto
con finalità abitative.
Gli agenti penetratori contenuti
nei formulati idrofobizzanti del
DryKit®
System permettono il
trattamento con successo di questi
conglomerati anche in presenza di
alcalinità particolarmente elevate.
Il trattamento del calcestruzzo
comporta spesso il non completo
assorbimento delle quantità stan-
dard previste nel manuale istruzio-
ni in quanto la limitata capillarità
viene rapidamente saturata con un
quantitativo minimo di formulato. Il
residuo potrà essere riutilizzato nei
fori successivi solamente per i for-
mulati monocomponenti. In quelli
bicomponenti l’eventuale residuo
potrà essere impiegato esclusiva-
mente quale protettivo per mura-
ture faccia a vista, ma non per la
realizzazione di barriere chimiche.
CEMENT AND CONCRETE
STRUCTURES:
Concrete and pre-fabricated bu-
ildings created with “lean” mixes
or with unsuitable insulation can
certainly generate capillary water
ascent.
Here, we have the known problems
tied to the successive detachment
of the “skims” or paint-work at
the bottom part of the walls with
unsightly marks and a loss of the
already poor insulation typical of
these materials.
These phenomena are often pre-
sent in industrial buildings and
warehouses, because the final use
– as in the illustrated case – is not
expected to be residential.
The penetrating agents contained
in the water-repellent formulae of
the DryKit®
System also permit the
successful treatment of conglome-
rates even with especially high
alkalinity present.
When concrete is treated, the
standard quantities established in
the instruction manual are often
not completely absorbed.
This is because the limited ca-
pillarity is rapidly saturated with
a minimum amount of formula.
The residue can only be used in
successive holes with the single
component formulae.
With the two-part formulae, any
residue can be exclusively used
to protect wall facades, but not for
creating chemical barriers.
L’HANGAR ELICOTTERI DEI
VIGILI DEL FUOCO GENOVA
Prodotto: DryKit
Formulato impiegato
TRE128
Prodotto:
Boiacche Antisaline
TRH745 - TRB305
CASE HYSTORY DRYKIT
51
Gas beton - poroton
Non solamente gli edifici storici o
le chiese affrescate sono soggetti
a fenomeni di risalita capillare
dell’umidità. Tale fenomeno risul-
tava particolarmente oneroso nei
lavori annuali di manutenzione
programmata dell’Amministrazione
del Parco, in quanto gli intonaci
che ricoprivano le murature della
costruzione realizzata in mattoni
di “gas beton”, erano lavorati ed
antichizzati con tecniche ed ela-
borazioni scenografiche e pittori-
che particolarmente suggestive e
d’effetto.
Not just historical buildings or
churches are subject to the capil-
lary rising damp phenomenon.
This phenomenon proved especial-
ly burdensome in the annual main-
tenance work planned by the Park
Administration as the plasterwork
covering the construction material
made of “breeze block” bricks
were processed and made to look
ancient.
This work involved especially im-
pressive and effective scenic and
pictorial techniques.
Il villaggio arabo del parcodivertimenti
Gardaland LAZISE VERONA
Risanate con DryKit®
e TRH780®
, tutte le murature realizzate in “gas beton”
Prodotto: DryKit
Formulato impiegato
TRE128
Prodotto:
Boiacche Antisaline
TRH745 - TRB305
CASE HYSTORY DRYKIT
52
Ville e palazzi
INTERVENTO DI DEUMIDIFICAZIONE DI
VILLA ZERBI REGGIO CALABRIA
Progettisti e D.L: Ing. Giuseppe Arena
Collaboratrice: Arch. Carmela Barillà
Resp. al progetto: Arch. Giovanni Ditto
Resp. Comm. di zona: Luigi Totino
PALAZZO COMUNALE
CESARINI SFORZA
CIVITANOVA MARCHE AN
PALAZZO DE PROBIZER
“EX PELLAGROSARIO”
ROVERETO TN
PALAZZO COMUNALE
SAN MARTINO B. ALBERGO
VERONA
Prodotto: DryKit
Formulati impiegati
TRE128 TRX118
TRF135 TRS114
Prodotto:
Boiacche Antisaline
TRH745 TRB305
Prodotto: DryGel
Formulato impiegato
TRE404
CASE HYSTORY DRYKIT
53
DryKit System è molto apprezzato dalle
Amministrazioni Pubbliche in quanto
consente di ridurre sensibilmente i costi
dell’intervento perchè può essere facil-
mente applicato dal proprio personale
(addetti alla manutenzione, carpentieri,
giardinieri, volontariato ecc.). Può essere
inoltre facilmente acquistato utilizzando
“buoni di spesa” riducendo i tempi delle
delibere e quelli per le gare d’appalto.
DryKit System is very popular with local
authorities as it can easily be applied
by their employees (maintenance staff,
carpenters, gardeners, volunteers etc),
thereby reducing working costs signifi-
cantly.
It can also be purchased easily using
vouchers, therefore saving time on de-
cision-making and competitive bidding.
VILLA PIGNATELLI
Salottino Pompeiano
NAPOLI
VILLA DE MERZI
VILLAZZANO TN
VILLA DELLE 100 FINESTRE
Perotti Toriello
COVELO DI TERLAGO TN
VILLA GASPARINI LOREDAN
VENEGAZZÙ TREVISO
54
PALAZZO DEL QUIRINALE - ROMA
RISANATI CON DRYKIT SYSTEM GLI UFFICI E GLI ARCHIVI DELL’ALA OVEST
IMPRESA APPLICATRICE: SOCEDILE NAPOLI
CASE HYSTORY DRYKIT Edilizia Monumentale
55
56
Prodotto: DryGel
Formulato impiegato
TRE404
La presenza di sostan-
ze organiche presenti
nel terreno e traspor-
tate nelle murature
dall’acqua di risalita
capillare dà origine,
assieme al calcio con-
tenuto nelle stesse,
alla formazione di sali
nitrati o nitriti.
Questo “salnitro”,
come viene spesso
chiamato, è l’origine
della demolizione mec-
canica degli affreschi,
delle pietre di rivesti-
mento, degli altari, dei
mattoni o degli into-
naci delle case. Nelle
chiese il fenomeno è
spesso originato dalla
presenza di antiche
sepolture che tradi-
CASE RURALI E CHIESE,
edifici diversi ma con problematiche
E SOLUZIONI COMUNI
zionalmente venivano
inumate all’interno.
In campagna la
vicinanza di stalle e
di edifici per l’alleva-
mento o l’utilizzo di
fertilizzanti provoca
di fatto le medesime
problematiche sulla
parte bassa di tutte le
murature. Negli ultimi
decenni, con l’avvento
dei silani e dei polisi-
lossani unitamente ad
una tecnologia collau-
data a lenta diffusione,
abbiamo risolto defini-
tivamente tali problemi
senza compromettere
la statica degli edifici.
Ci occupiamo di deu-
midificazione e restau-
ro sin dalla prima metà
degli anni settanta:
per questo abbiamo
sempre cercato le so-
luzioni migliori, quelle
che di fatto riuscivano
e riescono a conciliare
il binomio imprescindi-
bile del giusto rappor-
to costo/benefici.
Essere riusciti a
trasformare
una collaudata
tecnologia in un
“prodotto” facil-
mente utilizzabile
da chiunque e
garantendo il
risultato finale ha
contribuito non
poco a decretare
il successo di
questa formula
innovativa.
Prodotto:
DryKit
TRE128 - TRX118
Prodotto: Inietta&Risana
Formulato impiegato
TRV300
Prodotto:
Boiacche Antisaline
TRH745 - TRB305
Cascinali, rustici e agriturismoCASE HYSTORY DRYKIT
57
Organic substances
present in the ground
are transported into
walls by rising damp.
Together with the
calcium found in them,
they give rise to the
formation of nitrate
and nitrite salts.
“Saltpetre”, as this is
often called, is the
starting point for the
mechanical demolition
process that affects
frescoes, stone clad-
ding, altars, bricks and
plaster in houses.
The phenomenon
often originates in
churches due to the
presence of ancient
tombs, as burials were
traditionally carried
out inside.
The same problems
are caused at the
base of all kinds of
walls in the countrysi-
de due to the proxi-
mity of stables and
buildings for breeding
animals, or use of fer-
tilisers. We have been
able to solve these
problems once and for
all without affecting
building statics
in the last few
decades sin-
ce silanes and
polysiloxanes became
available and through
the use of tried and
tested slow-diffusion
technology.
We have been wor-
king in the fields of
dehumidification and
restoration since the
early seventies and
have always looked
for the best solutions,
namely those that
enabled us to create
a winning combination
by providing the right
cost-benefit ratio and
continue to do so.
The success of this
innovative formula was
determined in no small
part by managing to
turn tried and tested
technology into a
user-friendly “product”
with guaranteed final
results.
58
TECNORED IN SPAGNA
Alla fine degli anni ’90 la Tecnored ha
iniziato ad operare sul territorio spagnolo
in collaborazione con la società Taller De
Restauracion El Barco S.L. di Madrid.
Dal 2001, in considerazione degli
interessanti sviluppi riscontrati, si è deciso
assieme di costituire una nuova società
creata ad hoc, denominata Demsa.
In questi anni con le tecnologie DryKit
System e con i prodotti TRH745, TRB305
e TRH780, sono stati risanati su tutto il
territorio spagnolo innumerevoli edifici
storici e monumentali sia delle Propiedad
Real che del Patrimonio Civil.
Gli interventi di seguito elencati sono
quelli tra i più significativi sino ad oggi
realizzati in Spagna, mentre non vengono
elencati per motivi di spazio e, in
osservanza alle leggi sulla privacy, quelli
relativi ai privati o delle varie Associazioni
locali.
DESPACHO EN EL COMPLEJO DE LA MONCLOA - IGLESIA DE SAN PEDRO EN RIBATEJADA: Madrid - FACHADA DE LA CASA DE LOS GIL DE BORJA: Tarazona
(Zaragoza) - PALACETE DEL SIGLO XVII EN C/COMPÁS DE LA VICTORIA N°5: Málaga - PARROQUIA DE NUESTRA SEÑORA DE LA ASUNCIÓN DE ALGETE: Madrid -
TEATRO SALÓN CERVANTES: Alcalá de Henares (Madrid) - MUSEO PÉREZ GALDÓS - PALACIO REAL DE ARANJUREZ: Madrid - GALERÍA DE ENTRADA DEL CASTILLO
DE FERRÁN, SIGLO XIII: Tarragona - IGLESIA EN ELDA: Alicante - RESIDENCIA GERIÁTRICA MONTE ALTO: Jerez de la Frontera, Cadiz - CASA PALACIO SEDE DE LA
DIPUTACIÓN: Córdoba - EDIFICIO EN COMPLEJO MONCLOA (PRESIDENCIA DEL GOBIERNO): Madrid - AYUNTAMIENTO DE CAMPO DE CUELLAR: Segovia - RESI-
DENCIA DE ANCIANOS EN THARSIS: Huelva - SALA DE AUDIENCIAS, PALACIO DE QUINTA DE EL PARDO: Madrid - MUSEO PÉREZ GALDÓS: Las Palmas de Gran
Canaria - CASITA DEL PRÍNCIPE, PALACIO REAL DE EL PARDO: Madrid - RESIDENCIA MONTE VAL: Valdepeñas (Ciudad Real) - REAL MONASTERIO DE SANTA CLARA:
Tordesillas (Valladolid) - CONVENTO MADRES PASIONISTAS: Madrid - CENTRO DE SALUD LAS CORTES: Madrid - COMPLEJO DE LA MONCLOA: Madrid - CLAUSTRO
IGLESIA DE SAN PEDRO: Teruel - RESIDENCIA DE ANCIANOS: Tharsis, Huelva - REHABILITACIÓN DEL CONVENTO DE SAN AGUSTÍN: Zaragoza - SANEAMIENTO DE
LOS MUROS SEL ARCHIVIO DE LA UNIVERSIDAD COMPLUTENSE: Madrid - REHABILITACIÓN DE LA PARROQUIA DE SAN JOSÉ: Águilas (Murcia) - REHABILITACIÓN
DE PARANINFO DE LA UNIVERSIDAD COMPLUTENSE: Madrid - AYUTAMIENTO DE LETUX: Zaragoza - CENTRO DE SALUD Y SALUD MENTAL EN C/PEÑA GORBEA:
Madrid - PLAZA ESPAÑA: Sevilla - PALACIO DE MAYORALGO: Cáceres - PATIO DE BANDERAS: Sevilla - FACHADA DEL MUSEO ARQUEOLÓGICO: Granada - MUSEO
CASA-COLÓN: Las Palmas de Gran Canaria - IGLESIA DE SAN PEDRO: Teruel - IGLESIA PARROQUIAL SANTA MARÍA DE LAS ANGUSTIAS: San Juan, Ciudad Real.
Tecnored started working in Spain at the
end of the ‘90s together with Madrid-
based company Taller De Restauracion El
Barco S.L..
Following the subsequent interesting
developments, a joint decision was taken
to found a new tailor-made company,
Demsa, in 2001.
Dry Kit System technologies and the
products TRH745, TRB305 and TRH780
have been used over the years to restore
numerous historical buildings and
monuments in the Propiedad Real and
Patrimonio Civil categories.
The work listed below includes some of
the most important projects carried out so
far in Spain.
For reasons of space and in accordance
with the privacy laws, work carried out
for private parties or local associations is
not listed.
Propiedad Real y Patrimonio CivilCASE HYSTORY DRYKIT
59
TORDESILLAS -VALLADOLID - REAL CONVENTO DE SANTA CLARA
SEVILLA - PLAZA ESPAÑA
TERUEL - IGLESIA DE SAN PEDRO
MADRID - CASITA DEL PRINCIPE PALACIO REAL DE EL PARDO
MADRID - PALACIO DE LA QUINTA DE EL PARDO.
CÒRDOBA - PALACIO DE LA DEPUTACIÒN, EX DE LA MERCEDES
MADRID - PALACIO REAL DE ARANJUEZ
SCHEDAPRODOTTO60
BarrieraChimica DryKit
BarrieraChimica DryKit
DEUMIDIFICAZIONE
DEHUMIDICATION
TRE 128 TRX 118 TRS 114 TRF 135
Contro l’umidità ascendente
un esclusivo sistema
garantito, che elimina
per sempre il problema.
Con le più avanzate tecniche per il risana-
mento delle murature umide abbiamo re-
alizzato un pratico kit per le imprese e per
gli amanti del “fai da te”, facile da utilizzare.
DryKit®
è un esclusivo sistema brevettato
che interviene nelle opere murarie median-
te la formazione di una barriera chimica,
composta da formulati idrofobizzanti all’ac-
qua o in solvente. Le caratteristiche speci-
fiche, nonchè i campi d’impiego consigliati
per ogni prodotto, vengono chiarite nelle
schede specifiche, illustrando il formulato
più idoneo alle esigenze del risanamento.
Risanare definitivamente
i muri umidi, da soli,
o con la propria
impresa di fiducia.
È semplicissimo
con DryKit!
Forare il muro a 15 cm dal terreno distanziando le perforazioni una dall’altra di 15 cm (Fig. 1). Inserire nel muro i diffusori con le corone (Fig. 2). Sigillare le corone con l’aiuto di un
cazzuolino, gesso e/o cemento rapido (Fig. 3).
15
cm
15 cm
15
cm
15 cm
15
cm
15 cm
1 2 3
Prodotto Certificato
61
BarrieraChimica DryKit
Applicare le pockets al muro collegando il tubicino alle corone. Riempire le pockets con il formulato specifico (Fig. 4). Ad assorbimento avvenuto, rimuovere i vecchi intonaci (Fig. 5). Per
evitare trasmigrazioni saline risulta di fondamentale importanza l’applicazione delle boiacche antisaline prima della stesura dei nuovi intonaci (Fig. 6).
Più facile di così...
I tempi di trasfusione sono estremamente
rapidi. Entro le 24 ore la muratura riesce
ad assorbire completamente la quantità
di formulato prevista per il risanamento,
mentre i tempi di asciugatura risultano
variabili in funzione dello spessore e del
materiale di cui è costituita la muratura
(vedi Manuale istruzioni).
Tutte le risposte
nel manuale istruzioni
Il kit è composto da pratiche pockets con
scala graduata di facile lettura, un’imboc-
catura nella parte superiore per il riem-
pimento del formulato, corredata di una
piccola “linguetta” appositamente studiata
per impedire il contatto del prodotto con
elementi esterni (calcinacci, acqua piova-
na, ecc.), i diffusori in cellulosa pressata
a perdere con corona ed il tubo vitrex di
collegamento con regolatore di flusso.
È inoltre corredato dal “Manuale tecnico
di istruzioni” con disegni ed indicazioni
utili per la posa in opera del kit di risa-
namento, che include anche le modalità
operative ed i tempi necessari per il ripri-
stino degli intonaci.
A richiesta si fornisce assistenza tecnica
alla posa con personale specializzato.
An exclusive patented
system for fighting rising
damp, which eliminates the
problem for good
Using the most advanced techniques for
repairing damp walls, we have crated a
practical user-friendly kit for companies
and do-it-yourself enthusiasts. DryKit®
is
an exclusive patented system which acts
on masonry through the formation of a
chemical barrier consisting of water or
solvent-based hydrophobising formulae.
The special features and recommen-
ded fields of use for each product are
explained on special data sheets, which
illustrate the most suitable formula for
your renovation needs.
15
cm
15 cm
4
15
cm
15 cm
5
15
cm
15 cm
6
It couldn’t be easier…
The transfusion times are extremely fast.
The wall manages to completely absorb
the required amount of formula for repair
in less ten 24 hours, while the drying
times vary according to the thickness and
wall material (see instruction manual).
Our highly practical
instruction manual has all
the answers
The kit consists of practical pockets with
an easy-to-read graduated scale, an ope-
ning in the upper part for filling up with
formula and are equipped with a spe-
cially designed small flap to prevent the
product coming into contact with external
elements (plaster, rainwater, etc.), pressed
cellulose injectors with crown and a Vitrex
connection tube with flow adjuster. It is
also supplied with a technical instruction
manual with diagrams and useful infor-
mation for laying the repair kit and which
also includes the operating procedure and
necessary times for restoring plaster.
Technical assistance can be supplied
for the laying procedure on request with
specialised personnel.
SCHEDAPRODOTTO62
Il degrado delle murature, degli intonaci
e delle eventuali pitture o decorazioni
è causato dalla risalita dell’acqua per
capillarità nei materiali di costruzione: un
fenomeno che interessa l’edilizia civile in
genere e gran parte del nostro patrimo-
nio immobiliare.
Anche in tempi remoti tale fenomeno era
ampiamente conosciuto, ma considera-
to dai costruttori quasi ineludibile dalla
struttura stessa.
L’umidità ascendente è causata dalla
presenza d’acqua nel terreno e dalla
capillarità dei materiali di costruzione; si
manifesta soprattutto con la comparsa
di macchie alla base della muratura, con
sgretolamento delle tinteggiature, con
distacco degli intonaci o di frammenti del
materiale di costruzione (pietre, mattoni,
ecc.). I canali microscopici dei capillari, a
causa della poca tensione superficiale,
permettono la risalita dell’acqua che,
in caso di presenza di sali disciolti nel
terreno o nei materiali di costruzione, si
estende ulteriormente verso l’alto.
Oltre ai danni estetici, l’umidità ascendente
aumenta la dispersione del calore dall’in-
terno dell’edificio verso l’esterno e favori-
sce inoltre l’aumento dell’umidità relativa
interna, provocando problemi igienici ed
ambientali.
The importance of anti-salt
grout in restoration of pla-
ster, after dehumidification
treatment
Before new plaster coatings are applied,
it is particularly important to apply a base
coat of anti-salt grout TRH 745 added to
TRB 305 to close the humidity/salt cycle
definitively. Without this grout, during the
BarrieraChimica DryKit
Livello raggiunto dall’umidità (1). Zona barriera Dry Kit (2). Stonacatura (3).
Applicazione boiacche antisaline (4). Applicazione nuovo intonaco (5).
1 2 3 4 5
Palazzo Terzi, del Comune di Sommacampagna (VR) dopo
l’intervento di deumidificazione effettuato nel 1985.
L’IMPORTANZA DELLE BOIACCHE ANTISALINE:
Il ripristino degli intonaci dopo il trattamento
di deumidificazione.
Pareti affrescate
Formulato impiegato
TRF135
Scheda prodotto
pag. 68
Pareti non affrescate
Formulato impiegato
TRX118
Scheda prodotto pag. 68
application of the new plaster the water in
the mix could hydrate the salts present in
the masonry, making them transmigrate to
the surface during the drying stage.
Being hygroscopic, these salts would
absorb humidity from the air and their
variation in volume (from anhydrous to
saturated) could cause aesthetic damage
to the final paintwork. Old plaster can be
removed starting on the day following the
injection of the formula into the wall. This
procedure has the triple effect of impro-
ving the input of carbon dioxide inside the
wall, favouring the evaporation of residual
humidity above the chemical barrier and
removing salt which has saturated pla-
sterwork over time. On frescoes walls the
latter procedure is replaced by localised
desalination through absorbent packs.
The drying times for a repaired wall vary
according to the material with which it is
built, the typical climatic conditions in the
area where the work was carried out, the
thickness of the wall and the choice of
formula used, water or solvent-based*.
Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?
Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?
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Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

  • 1. 1,03 2 440e-03 0,99 0,97 0,80 0,73 0,67 0,60 0,53 0,47 0,40 0,35 0,27 0,20 0,14 6 894e-02 Quaderni tecnici TECNORED - n°7: Informazioni, Comunicazione, Arte, Cultura RISANAMENTO CONSOLIDAMENTO DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO UMIDITÀ: DIDATTICA E TECNICHE DI RISANAMENTO A CONFRONTO Dott. Paolo Mariani - Federico Ferrarini VULNERABILITÀ SISMICA SECONDO D.M. 14 GENNAIO 2008 Dott. Ing. Paolo Bettagno - Studio Ing. Enzo Puleo
  • 2. Since 1982 Venezia: Canal Grande Palazzo Papadopoli con affreschi del Tiepolo. Risanato con Dry Kit System SPECIALISTI CONTRO L’UMIDITÀ
  • 3. 3 Questo assunto è talmente appropriato e condivisibile da poter essere applicato a qualsiasi attività della nostra vita. Per esempio, una semplice passeggiata in ambienti poco familiari può rivelarsi decisamente più pericolosa del paracadutismo sportivo free fall da cinquemila metri. Questa attività, infatti, come altre definite “estreme” si conquista gradualmente, seguendo una “progressione formativa” tesa ad eliminare i problemi che si possono verificare durante l’azione. Ritornando alla passeggiata e leggendo le statistiche degli incidenti occorsi a cercatori di funghi, escursionisti della domenica ecc., ci rendiamo subito conto di quanto l’improvvisazione e la mancanza di una preparazione adeguata possano provocare conseguenze gravissime svolgendo attività apparentemente banali. Non pensiamo però solamente allo sport o al tempo libero! Immaginiamo quanti inutili rischi e inconvenienti legati alle nostre attività lavorative nascano, appunto, da una insufficiente preparazione o dalla mancanza di conoscenza specifica. Da parte nostra queste carenze vengono regolarmente riscontrate in occasione degli incontri e dei seminari tecnici rivolti agli operatori del settore riguardo le problematiche dell’umidità e dei molteplici aspetti ad essa correlati. Non conoscere queste dinamiche, o meglio, risolverle per luoghi comuni quali “ far circolare l’aria”, oppure “realizzando intercapedini ventilate”, utilizzando il “prodotto risolutore”, ecc. ecc., significa avere la certezza di una contestazione, la mancata soddisfazione del committente e, molto spesso, conflitti legali. Non per niente, più del 90% delle cause civili in edilizia riguardano appunto problematiche legate all’umidità. Ecco perché le nostre attività, oltre a perfezionare continuamente tecnologie e prodotti, sono anche fortemente indirizzate alla formazione dei tecnici e degli operatori dell’edilizia in genere, ed in particolare a quelli specifici del recupero, del restauro e della manutenzione. I nostri seminari informativi si svolgono generalmente presso gli Ordini Professionali, presso le Sedi Universitarie interessate oppure vengono programmati annualmente presso sedi congressuali dedicate. Il calendario di questi ultimi lo potrete trovare sul nostro sito, mentre una sintesi delle tematiche trattate la potrete rintracciare nelle prime pagine di questa rivista. Buon sky diving! Buone passeggiate! Buon lavoro! Dott. Paolo Mariani “IL RISCHIO È INVERSAMENTE PROPORZIONALE ALLA CONOSCENZA” Irving Fisher EDITORIALE DOTT. PAOLO MARIANI - AMM. UNICO TECNORED
  • 4. 4 Rivista di informazioni tecniche di Tecnored S.r.l. Marchi e nomi registrati. Testi, foto e immagini riservate. È consentita la riproduzione solamente con autorizzazione scritta della Tecnored S.r.l. This statement is so apt and universal that it can be applied to almost anything we do in life. For instance, a simple walk in an environment we don’t know well can end up being a lot more hazardous than a freefall dive from five thousand metres. In fact, skydiving, like other sports defined as “extreme”, needs to be approached gradually by following a progressive training programme aimed at rooting out the problems that can arise during the jump. To return to our walk, if we look at the statistics on accidents that befall mushroom hunters, Sunday pleasure trippers and so on, we can immediately see how improvising activities or failing to adequately prepare for them can lead to terrible consequences, even when the activities in question are apparently everyday and free from risk. The problem isn’t confined to just sports and leisure activities, however! Let’s imagine how many useless risks and difficulties linked to our work activities arise precisely from inadequate training or the lack of the relevant know-how. On our side, we regularly meet with these failings during the meetings and technical seminars where sector operators come together to discuss the problems of damp and the many issues connected with it. Not understanding these dynamics or – perhaps more accurately – trying to solve them using tired old ideas such as “let plenty of air in”,“make ventilated cavity walls”, or “use an anti-mould product”, and so on and so forth, means setting oneself up for a dispute, failure to satisfy customers and, very often, legal battles. It’s no accident that more than 90% of civil law suits in the construction sector are over damp-related problems. This is why our operations focus not only on continually improving technologies and products but also on training and development for our technical staff and for construction workers in general – especially those working in the realm of building reclamation, restoration and maintenance. Our informative seminars are generally held at the offices of professional associations and orders, in any university faculties that wish to host them or at our specially organized annual conferences. At the beginning of this magazine you will find an outline of the issues covered. Wishing you happy skydiving, weekend walks and work, Best regards, Dott. Paolo Mariani EDITORIAL “RISK VARIES INVERSELY WITH KNOWLEDGE” Irving Fisher
  • 5. 5 SOMMARIO 1 UMIDITÀ E UMIDITÀ DIDATTICA 6 L’umidità di risalita nelle murature “fuori terra” 12 L’umidità nei muri “controterra” 15 L’umidità relativa ed i fenomeni condensativi 16 L’umidità di costruzione 19 L’umidità meteorica COMPARAZIONI 20 Tecniche di risanamento a confronto RISANAMENTO & DEUMIDIFICAZIONE SOMMARIO 2 RECUPERO & CONSOLIDAMENTO 68 Protezione antisalina dei nuovi intonaci KIT BOIACCHE ANTISALINE 60 Deumidificazione murature DRYKIT SYSTEM 72 Intonaci macroporosi per l’abitabilità immediata di edifici di nuova costruzione INTONACA&DEUMIDIFICA 110 Consolidamento di qualsiasi tipo di muratura INIETTA&CONSOLIDA SCHEDE PRODOTTI TECHNICAL FEEDBACK CASACLIMA 24 Tecnologie per il ripristino della coibentazione naturale Di Michele Perlini - Arcstudio Perlini MANUTENZIONE STRAORDINARIA 32 La deumidificazione del Palazzo del Popolo ad Ancona Geometra Roberto Capannari - Direttore Lavori LA CURA 28 Il risanamento e il restauro del Museo delle Armi di santa Apollonia in Lisbona (Portogallo) Di Alejandro Lauria - Architetto studio Compatible Lisbona TECHNICAL FEEDBACK VERIFICA SISMICA D.M. 14/1/2008 74 Edilizia pubblica Scuole elementari Dott. Ing. Paolo Bettagno - Studio Ingegneria Enzo Puleo CONSOLIDAMENTO 102 Il restauro conservativo del turrazzo di Falerna Di Vincenzo Mantuano - Architetto d’interni CASE HYSTORY NUMERI, AFFIDABILITÀ E PRIVACY 34 Murature Affrescate INTERVENTO DI DEUMIDIFICAZIONE DI UN EDIFICIO IN ACITREZZA (CT) 44 Edilizia privata Il CASTELLO VISCONTEO DI SANT’ANGELO LODIGIANO ALA NORD 46 Strutture fortificate RIUSO DELLE EX AMBASCIATE A BELGRADO (SERBIA) 48 Ex ambasciate LA BASILICA DI SAN CIRIACO (ANCONA) 47 Ex ambasciate L’HANGAR ELICOTTERI DEI VIGILI DEL FUOCO (GENOVA) 50 Edilizia industriale IL VILLAGGIO ARABO DEL PARCO DIVERTIMENTI GARDALAND (LAZISE- VR) 51 Gas beton - poroton INTERVENTI DI DEUMIDIFICAZIONE 52 Ville e palazzi CASE RURALI E CHIESE, EDIFICI DIVERSI MA CON PROBLEMATICHE E SOLUZIONI COMUNI 56 Cascinali, rustici e agriturismo TECNORED IN SPAGNA 58 Propiedad Real y Patrimonio Civil CASE HYSTORY CONSOLIDAMENTO DELLE MURATURE CON RIPRISTINO STRUTTURALE DELLE MALTE DI ALLETTAMENTO 108 Dimore in Campagna SCHEDE PRODOTTI 116 Rinforzo strutturale dei solai CONNETTORE NO-LIMITS
  • 6. 6 INTRODUZIONE ALLA CAPILLARITÀ: Il fenomeno della capillarità s’incontra spesso nella vita quotidiana ed è legato alla bagnabilità, cioè alla capacità dei liquidi, per esempio l’acqua, di bagnare le superfici solide. Questa forza di adesione1 tra liquido e parete solida, prevalente su quelle di coe- sione tra le molecole del liquido, è responsabile, nei capillari, della risalita del liquido lungo la parete, in contrasto con la forza di gravità. L’altezza raggiunta dal liquido è quella nella quale si equilibrano la forza di gravità e quella di coesione da una parte, e quella di adesione dall’altra. Se invece è la forza di coesione2 a prevalere su quella di adesione, la parete respinge il liquido verso il basso, in contrasto con la legge dei vasi comu- nicanti3 . Questo fenomeno si osserva ad esempio sulle superfici idrorepellenti. La risultante delle forze di adesione e di coesio- ne lungo la superficie del liquido è detta tensione superficiale4 . Essa sarà diretta verso l’alto nel caso della risalita del liquido lungo il capillare, e verso il basso nel caso dell’abbassamento del livello del liquido nel capillare. Nel primo caso la superficie del Tecnica e didattica Prima di affrontare le tematiche relative ai prodotti per contrastare i danni prodotti dall’umidità, riteniamo utile descrivere le diverse tipologie del fenomeno con il quale ci confrontiamo quotidianamente. Questa conoscenza ci faciliterà enormemente nella scelta delle soluzioni ottimali per mantenere in equilibrio l’impre- scindibile binomio “costo-benefici”. L’UMIDITÀ ASCENDENTE NELLE MURATURE “FUORI TERRA” 1) Forza di adesione. Si dice forza di adesione quando le molecole d’acqua aderiscono al contenitore o materiale di contatto. 2) Forza di coesione. In fisica, la coesione è la forza di attrazione che si crea tra le particelle elementari di una sostanza, tenendole unite e opponendosi alle eventuali forze esterne, che tendono a separarle. 3) Vasi comunicanti. Il principio dei vasi comunicanti è quel principio fisico secondo il quale un liquido contenuto in due contenitori comunicanti tra loro raggiunge lo stesso livello. L’acqua, come tutti i liquidi, non ha una forma propria ma assume la forma del recipiente che la contiene. 4) Tensione superficiale. La tensione superficiale (gene- ralmente indicata con γ) è una particolare proprietà dei fluidi che opera lungo la superficie di separazione, trattenendo gli stessi come in una pellicola elastica. Gas γlg γgs γls θ Liquido Solido UMIDITÀ&UMIDITÀ
  • 7. 7
  • 8. 8 laterali, ma non verso l’esterno. La risultante delle forze che agiscono sulle molecole di su- perficie è una forza diretta verso l’interno del liquido. A sua volta, la forza di coesione fra le molecole fornisce una forza tangenziale alla superficie. La superficie di un liquido si comporta dunque come una membrana elastica che avvolge e comprime il liquido sottostante. La tensione superfi- ciale esprime la forza con cui le molecole superficiali si attirano l’un l’altra. ANGOLO DI BAGNABILITÀ: È esperienza comune che una goccia di liquido posta su una superficie piatta mostri una ten- denza a modificare la sua forma a seconda delle caratteristiche della superficie e del liquido usati. Più la goccia è simile alla superficie solida, più la goccia sarà piatta. Se, al contrario, tra la superficie solida ed il liquido non vi sono interazioni apprezzabili, la goccia avrà una forma simile ad una sfera, per minimizzare il contatto con essa. Per quantifi- care tale fenomeno si introduce il concetto di angolo di contatto, definito come angolo α, che la superficie orizzontale forma con la tangente nel punto di contat- to dell’interfaccia liquido-aria, liquido-solido, solido-aria. L’angolo di contatto fornisce diverse informazioni sull’affinità tra il solido, il liquido e l’aria. La relazione tra l’angolo di con- tatto e la tensione superficiale è: cosα = γsa-γsl γla Dove: γsa = tensione all’inter- faccia solido-aria; γsl = tensione all’interfaccia solido-liquido; liquido apparirà concava, nell’al- tro apparirà convessa verso il basso. Il centro della superficie del liquido si chiama menisco5 ed è a partire da questo valore che si misura l’innalzamento o l’abbassamento del livello. La direzione del vettore risultante è la stessa della tangente alla superficie del liquido e l’angolo che forma si chiama angolo di bagnabilità. Si noti che l’innalzamento o l’ab- bassamento del livello non dipen- dono solo dal liquido, ma anche dal materiale della parete. L’acqua, ad esempio, risale in un capillare di vetro, mentre si abbassa in uno di teflon. TENSIONE SUPERFICIALE: La molecola di un liquido attira le molecole che la circondano ed a sua volta è attratta da esse. Per le molecole che si trovano all’in- terno del liquido, la risultante di queste forze è nulla ed ognuna di esse si trova in equilibrio rispetto alle altre. Quando invece queste molecole si trovano sulla super- ficie, esse vengono attratte dalle molecole sottostanti e da quelle Scarsa bagnabilità α α Elevata bagnabilità h rθ FF h θ FF
  • 9. 9 γla = tensione all’interfaccia liquido-aria. Il valore del coseno6 cosα è un numero compreso tra -1 ed 1 relativamente all’angolo che lo produce. Questo valore è uti- lizzato dalla formula di Yurin7 per determinare l’altezza della colonna d’acqua in un capillare. Ora calcoliamo l’altezza h che raggiunge il liquido all’interno di un capillare. Se la superficie del liquido è concava verso l’alto, la forza della tensione superficiale in corrispondenza delle pareti del tubo sarà diretta verso l’alto; la componente verticale di questa 5) Il menisco è una conca su- perficiale di un liquido presente in qualsiasi contenitore (per esempio in una pipetta, in un cilindro o in un becker). 6) Coseno. Dato un triangolo rettangolo, il coseno di uno dei due angoli interni adiacenti all’ipotenusa è definito come il rapporto tra le lunghezze del cateto adiacente all’angolo e dell’ipotenusa. Più in generale, il coseno di un angolo α, espresso in gradi o radianti, è una quantità che dipende solo da α, costruita usando la circonferenza unitaria. 7) James Yurin (15 Dicembre 1684 – 29 Marzo 1750): fu uno scienziato ed un fisico ricordato per i suoi lavori inerenti la capillarità. La forza F verticale F = (2πr)(cosα) Dove: = tensione superficiale; (2πr) = circonferenza; (cosα) = rapporto dipendente dall’angolo α. il volume V del liquido nel capillare V = (πr2 )h Dove (πr2 ) = superficie della sezione capillare; h = altezza della colonna di fluido nel capillare. il peso P del liquido nel capillare: P = (πr2 )h fg Dove (πr2 )h = volume del fluido; f = densità del liquido; g = accelerazione di gravità. Eguagliando la forza F, diretta verso l’alto, al peso P della colonna di liquido, si ha: (2πr)(cosα) = (πr2 )hfg da cui si ricava l’altezza h raggiunta dal liquido LEGGE DI YURIN: h = 2 cosα rfg forza, applicata a tutto il bordo del liquido aderente al capillare, è quella che sorregge il liquido ed ha modulo (F cosα), dove l’angolo è quello individuato, detto angolo di contatto. Se la superficie del liquido è conves- sa verso l’alto, invece, la forza della tensione superficiale in corrispondenza delle pareti del tubo sarà diretta verso il basso. Ora, considerando che il bordo di contatto corrisponde alla circon- ferenza del capillare (2πr), si pos- sono calcolare alcuni elementi trascurando la lieve curvatura sulla superficie: UMIDITÀ&UMIDITÀ
  • 10. 10 Sali disciolti nel terreno e successivamente trasportati all’interno della muratura attraverso l’acqua di risalita capillare (Fig. 1). Evaporazione dell’acqua con successiva cristallizzazione dei sali residui all’interno delle murature e degli intonaci (Fig. 2). Aumento del volume dei sali in prossimità della superficie esterna con l’elevarsi dei valori dell’umidità relativa ambientale e conseguente inizio delle dinamiche disgregative (Fig. 3). Demolizione dei vecchi intonaci e rifacimento degli stessi protetti dall’idratazione dell’acqua d’impasto dalle boiacche antisaline specifiche (Fig. 4). I DANNI PROVOCATI DALLA RISALITA CAPILLARE Il degrado delle murature, degli intonaci e delle eventuali pitture o decorazioni è proprio causato dall’acqua di risalita capillare. Interessa l’edilizia ci- vile in genere e gran parte del nostro patrimonio immobiliare. In tempi remoti tale fenomeno era ampiamente conosciuto, ma considerato dai costruttori quasi ineludibile dalla struttura stessa. Oltre ai danni estetici, l’umidità ascendente aumen- ta la dispersione del calore dall’interno dell’edificio verso l’esterno e favorisce inoltre l’aumento dell’umidità relativa interna, provocando problemi igienici ed ambientali. PERCHÉ GLI INTONACI E LE PIETRE SI SGRETOLANO Tutti i materiali da costruzione sono porosi; questo fa sì che infiltrazioni d’acqua in genere, o quelle di risalita capillare, possano far trasmigrare in superficie i sali contenuti nella muratura stessa oppure quelli che si trovano disciolti nel terreno. Questi sali, non potendo come l’acqua evaporare dai muri, una volta raggiunta la super- ficie esterna cristallizzano, rimanendo per sempre condi- zionati dalle continue variazio- ni dei tassi di umidità relativa ambientale, anche dopo aver eliminato le cause della risalita capillare. I sali cristallizzati sulle super- fici, essendo fortemente igro- scopici, riescono ad assorbire l’acqua contenuta nell’aria provocando un notevole au- mento del loro volume (come la formazione del ghiaccio ad esempio) passando dallo stato anidro a quello saturo in pre- senza di aria secca o umida. La conseguenza di ciò è una forte azione meccanica demolitiva in grado negli anni di sgretolare, oltre agli intonaci di rivestimento, anche materiali da costruzione estremamente compatti come il mattone, le pietre calcaree e addirittura i graniti (es.: nelle chiese le pietre di rivestimento, i gradini degli altari, etc.). Si può facilmente comprendere l’importanza di impedire che questi sali raggiungano le su- perfici esterne, ma rimangano inerti all’interno dei materiali da costruzione e quindi non più a contatto con l’aria esterna. PER RISOLVERE LE PROBLEMATICHE LEGATE AI SALI È DECISAMENTE PREFERIBILE IL SISTE- MA “FISICO” A QUELLO CHIMICO. Le principali categorie dei sali presenti nei materiali da costruzione possono essere sommariamente raggruppate in: cloruri, solfati, nitrati e nitriti 1 2 3 4 con caratteristiche degene- rative sui muri più o meno evidenti in funzione della loro concentrazione e della natura del materiale stesso. I vantaggi di utilizzare il siste- ma fisico, quale l’applicazione delle boiacche antisaline specifiche prima della stesura dei nuovi intonaci, risulta- no essere quelli relativi alla certezza del risultato indipen- dentemente dal tipo di sale presente nella muratura. Tutti i sistemi antisale a precipitazione chimica, invece, necessitano della conoscen- za precisa della categoria del sale presente al fine di utilizzare il neutralizzante corri- spondente. Ovviamente, in presenza di intonaci affrescati, le tecni- che di desalinizzazione più appropriate risultano essere quelle realizzabili con impac- chi assorbenti, il cui costo, congruo in questi casi, non è certamente proponibile per gli interventi di edilizia civile. Soluzione salina veicolata dalle infiltrazioni d’acqua o dalla risalita capillare Cristallo di sale anidro all’interno o sulla superficie delle murature Cristallo di sale saturo sulla superficie delle murature maggiore sino a 50 volte rispetto a quello anidro.
  • 11. 11 DryKit DryGel Inietta&Risana Boiacche Antisaline I prodotti Tecnored per eliminare il fenomeno della risalita capillare e per inibire le efflorescenze saline.
  • 12. 12  8)  Ortogonalmente. L’ortogonalità o perpendicolarità è un concetto geometrico che indica la presenza di un angolo retto tra due entità geometri- che. Queste possono essere ad esempio due rette in un piano, oppure una retta ed un piano o due piani incidenti nello spazio. 9) Tensione meccanica. Essa è definita come la forza di contatto per unità di area, cioè è il limite del rapporto tra la forza agente e l’area della superficie su cui agisce. Essa è una quantità vettoriale e la sua unità di misura è il Pascal. 10) Grandezza intensiva. Le proprietà intensive sono quelle che non dipendono dalla quantità di materia o dalle dimensioni del campione ma soltanto dalla natura e dalle condizioni nelle quali si trova. 11)  Proprietà colligativa. È una proprietà delle soluzioni che dipende solo dal numero di particelle distinte - molecole, ioni o aggregati sopramole- colari - che compongono la soluzione e non dalla natura delle particelle stesse. Quando si aggiunge un soluto non vo- latile a un solvente, le proprietà fisiche della soluzione che si forma sono diverse da quelle del solvente puro. PRESSIONE: La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente ortogonalmen- te8 su una superficie e la super- ficie stessa. Il suo opposto (una pressione con verso opposto) è la tensione meccanica9 . La pressio- ne è una grandezza intensiva10 e quindi si intende sempre riferita all’unità di superficie. P = Pressione F = Forza S = Superficie Pressione e tensione, nel caso in cui siano interne ad un corpo, possono essere generalizzate nel concetto di sforzo meccanico. La pressione può essere classifi- cata in due modi: Pressione assoluta (o reale): determina la pressione effettiva che viene esercitata. Pressione relativa: determina la pressione differenziale o perce- pibile; (ad esempio l’atmosfera terrestre, pur agendo una pres- sione di un’atmosfera, non viene percepita dal corpo umano, men- tre viene percepita la differenza di pressione). Spesso viene presa come riferimento per la valuta- zione della pressione relativa la pressione atmosferica (che quindi vale 1 atm in senso assoluto e 0 atm in senso relativo). PRESSIONE OSMOTICA: La pressione osmotica è una proprietà colligativa11 associata alle soluzioni. Quando due solu- zioni con lo stesso solvente ma a concentrazioni diverse di soluto sono separate da una membrana semipermeabile, le molecole di solvente si spostano dalla solu- zione con minore concentrazione di soluto alla soluzione con mag- giore concentrazione di soluto, in modo da uguagliare le concen- trazioni delle due soluzioni. L’UMIDITÀ NEI MURI “CONTROTERRA” Tecnica e didattica Contrariamente al fenomeno della risalita capillare, dove la pressio- ne atmosferica non esercita alcun ruolo nella manifestazione del fenomeno stesso, risulta invece determinante nel caso delle murature interrate. Conseguentemente la scelta delle tecnologie per contrastare questo tipo di umidità dovrà essere orientata verso materiali idonei. Un esempio per tutti: l’utilizzo di intonaci macroporosi (fortemente permeabili) “direttamente” su tali murature produrrà l’effetto opposto di quanto desiderato. Basterà in questo caso utilizzare come sottofondo una boiacca im- permeabilizzante sulla quale successivamante potrà essere applicato l’intonaco macroporoso con evidenti vantaggi “anticondensativi”. UMIDITÀ&UMIDITÀ
  • 13. 13 Inietta&Impermeabilizza RiparaTerrazza Boiacche Impermeabilizzanti Sigillante TRH710 I prodotti Tecnored per contrastare il fenomeno delle infiltrazioni d’acqua e l’umidità di contatto
  • 14. 14 Intonaca&Coibenta Intonaca&Deumidifica ProteggiAmbienti I prodotti Tecnored per contrastare il fenomeno della condensazione e per igienizzare i locali inquinati da muffe, funghi e licheni
  • 15. 15 13) Umidità relativa (o UR). È il rapporto tra la quantità di vapore acqueo contenuto in una massa d’aria e la quantità massima di vapore acqueo che la stessa massa d’aria riesce a contenere nelle stesse condizioni di temperatura e pressione 14) Igrostato. Apparecchio che regola automaticamente l’umidità dell’aria in un ambiente 15) Empiricamente. Che si basa sull’esperienza, su ciò che può essere dimostrato sperimentalmente 16) Sd. Acronimo di Superfice Diffusione vapore. COMFORT ABITATIVO L’umidità presente all’interno delle abi- tazioni è determinata, in parte, anche da un’ elevata produzione di vapore da parte delle persone che le utilizzano. Attività quali cucinare, lavare asciugare il bucato sui caloriferi eccetera, producono valori indicativi che possono essere quantificati in 10 litri di acqua (sotto forma di vapore) per nucleo familiare di quattro persone/ giornata. Il mantenimento dello stato di benessere si raggiunge impedendo che l’umidità rela- tiva dei locali non superi il 65-70%. Valori superiori a quelli indicati provo- cheranno problematiche importanti quali condensazioni superficiali che favoriranno la proliferazione di microorganismi, funghi, licheni, producendo cattivi odori, degrado delle strutture ed inquinamento ambien- tale. Meno dell’1%, dell’aria umida riesce ad essere smaltita attraverso la traspirazione delle murature; il 99%, pertanto, viene eliminato mediante il ricambio dell’aria (aprendo le finestre) o attraverso una cap- pa di aspirazione, o tramite deumidificatori e/o climatizzatori. L’importante è prenderne coscienza, fi- dandosi della tecnologia e di quanto detto sopra, lasciando perdere le fantasie com- merciali di chi afferma che sia necessaria e risolutiva una “respirazione dei muri”. Quando l’umidità relativa13 raggiunge un valore pari al 65-70%, deve essere attivata una forma di areazione. L’ideale è un igrostato14 collegato ad una bocchetta di scambio con l’esterno che immette o espelle aria in relazione alla percentuale di umidità relativa riscontrata. In assenza di tecnologia sarà sufficiente areare le stan- ze aprendo le finestre per circa 5 minuti. Rivestendo le pareti ed i soffitti interni con del cartongesso, oppure utilizzando un ri- vestimento traspirante con un coefficente µ basso, otterremo il caratteristico effetto spugna – ciò non al fine di “far respirare il muro”, bensì per utilizzare la finitura inter- na come “polmone” nei momenti in cui la produzione del vapore acqueo aumenta, per poi ricederla quando la percentuale relativa ritorna entro i limiti di comfort. TRASPIRABILITÀ DEI MATERIALI: µ - resistenza alla diffusione al vapo- re; rapporto fra la permeabilità dell’aria (190x10-9 g/s m Pa) e la permeabilità del materiale. (numero adimensionale sempre maggiore di 1). δv - permeabilità al vapore; rappresenta la quantità di vapore che passa nell’unità di tempo attraverso una sezione unitaria di una parete di spessore unitario sotto una determinata differenza di pressione. (g/s m Pa – grammo/secon- do metro Pascal) In edilizia, per traspirabilità di un materiale si intende la capacità di un materiale di essere attraversato dall’aria umida. La traspirabilità è in genere correlata alla porosità del materiale. Tanto più un materiale è traspirante, tanto più bassa è la possibilità che si crei con- densa sulla sua superficie. La traspirabilità permette anche un miglio- re isolamento termico; l’aria secca, infatti, in condizioni stagnanti, costituisce un buon isolante. La principale unità di misura impiegata viene identificata con una lettera greca: µ (mu). Il µ è la resistenza che oppone il materiale al passaggio del vapore in relazione alla resistenza data da un metro di aria. Si trat- ta quindi di una grandezza adimensionale (un coefficiente misurato empiricamente15 in laboratorio). Più questo valore è basso (mai, comunque, inferiore ad 1), tanto più facilmente il vapore riuscirà ad attraversa- re il materiale. Nella pratica quotidiana e nelle schede tecniche, si impiega ormai sempre più frequentemente il valore Sd16 , che si ottiene moltiplicando il µ del materiale per lo spessore del prodotto espresso in metri. Si ottiene così lo spessore dello strato di aria equivalente, che oppone una resisten- za uguale a quella del prodotto specifico. Un altro modo di quantificare la capacità traspirante dei materiali è la diffusione al vapore (WDD5 “wasserdampfdurchlässi- gkeit” o permeabilità al vapore acqueo), cioè la quantità di acqua (espressa in grammi) sotto forma di vapore che passa attraverso un metro quadrato di membra- na nelle 24 ore (gr/m2 24h). L’UMIDITÀ RELATIVA ED I FENOMENI CONDENSATIVI UMIDITÀ&UMIDITÀ
  • 16. 16 UMIDITÀ RESIDUALE Tutta l’acqua impiegata nelle diverse operazioni di edificazione di un manufatto nuovo necessita di periodi oscillanti da uno a tre anni per disperdersi ed evapo- rare completamente. Conseguentemente, i valori di coibenta- zione delle nuove strutture originariamen- te calcolati entreranno a regime solamen- te dopo tale periodo. In questo lasso di tempo l’edificio non dovrebbe essere abitato per evitare il superamento dei valori limite dell’umidità ambientale favorendo, in questi casi, con- densazioni superficiali e relative proble- matiche annesse. La fase di maturazione dei calcestruzzi e delle altre strutture edili potrà essere accelerata utilizzando uno o più deumidi- ficatori ambientali avendo cura di chiude- re porte e finestre per evitare la deumidi- ficazione dell’aria esterna. La movimentazione dell’aria con pale a lenta rotazione favorirà ulteriormente le operazioni di asciugatura. L’IMPORTANZA DEGLI INTONACI MACROPOROSI Dovendo abitare l’edificio il più rapida- mente possibile risulterà di fondamentale L’UMIDITÀ DI COSTRUZIONE UMIDITÀ&UMIDITÀ importanza l’impiego di intonaci macro- porosi in grado di assorbire e restituire all’ambiente notevoli quantità d’acqua (effetto spugna) evitando le problematiche delle condensazioni superficiali garan- tendo nel contempo un’ottimo comfort abitativo. Generalmente questi intonaci particolari vengono impropriamente utilizzati nel risanamento dei muri affetti da umidità ascendente ma, senza il preventivo blocco della risalita capillare operata con barriere chimiche o meccaniche, la durata degli stessi risulterà estremamente limitata. Ciò a causa dei sali disciolti nell’acqua che, non potendo evaporare unitamente alla stessa, si accumuleranno nelle super- fici murarie producendo le disgregazioni ed i danni noti. L’ottimo rapporto qualità prezzo raggiunto dalla Tecnored in questo settore è stato possibile grazie alla scelta di fornire il TRH780® esclusivamente nella formula- zione “concentrata”. Sono stati evitati così, tutti gli inutili costi aggiuntivi legati ai trasporti dei leganti idraulici e degli inerti che interessano oltre il 90% del prodotto stesso. L’utilizzo del TRH780® concentrato con- sente inoltre di utilizzare leganti idraulici ed inerti del luogo totalmente in linea con la filosofia corrente del restauro e nel contempo avere un prodotto sempre in grado di sviluppare completamente le proprie specifiche caratteristiche espansi- ve aeranti. CONTESTAZIONI EVITABILI La conoscenza delle dinamiche relative a questo tipo di umidità consentirà di evitare inutili e costose contestazioni tra committente ed impresa per vizi costruttivi molte volte inesistenti che possono essere facilmente previsti o evitati. Esempio: nei grafici riportati si evidenziano problematiche legate alla condensazione superficiale di due appartamenti con stili di vita diversi ma entrambi non corretti. Nell’ appartamento n. 1, infatti, si nota una temperatura costante tipica di chi non apre mai le finestre. Gli inquilini dell’appar- tamento n. 2, pur aprendo continuamente le finestre, mantengono combinazioni di temperatura e umidità relativa in grado di favorire la condensazione superficiale. “Pennetta” elettronica per rilevare automaticamente le variazioni dell’umidità relativa e della temperatura ambientale. FASCIA IDEALE UMIDITÀ RELATIVA TEMPERATURE RILEVATE SULLE SUPERFICI APPARTAMENTO N° 1 NON ABITATO CORRETTAMENTE 24-05 01-06 13.5 21.6 29.7 37.8 (°C) 09-06 17-06 (data) FASCIA IDEALE UMIDITÀ RELATIVA TEMPERATURE RILEVATE SULLE SUPERFICI APPARTAMENTO N° 2 NON ABITATO CORRETTAMENTE 24-05 01-06 13.5 21.6 29.7 37.8 (°C) 09-06 17-06 (data) Periodo esaminato: dal 25-05-11 al 20-06-11 temperatura umidità relativa punto di condensa
  • 17. 17 Intonaca&Deumidifica I prodotti Tecnored per contrastare l’umidità di costruzione e per abitare da subito l’edificio nuovo
  • 18. 18 Para Pioggia AntiAge Cream I prodotti Tecnored per proteggere e contrastare l’umidità meteorica
  • 19. 19 L’AZIONE COMBINATA DELL’ACQUA E DEL VENTO SULLE SUPERFICI VERTICALI Questa manifestazione diversa di umidità viene spesso sottovalutata e non presa nella giusta considerazione soprattutto ri- guardo le conseguenze da essa derivanti. Infatti, mentre un comune acquazzone non produrrà alcun tipo di danni sulle su- perfici di un edificio e basteranno alcuni giorni per farle tornare perfettamente asciutte, lo stesso fenomeno, in presen- za di vento, comporterà per lo stabile problematiche importanti e ripercussioni di lungo periodo. Fatta eccezione per le strutture in CLS, l’azione combinata dei due elementi per- metterà all’acqua di penetrare in profon- dità per la pressione esercitata dal vento sulla superficie, superando agevolmente l’intonaco attraverso le sue cavillature e micro fessurazioni per interessare successivamente gran parte, o la totalità, della muratura stessa. In questo caso si avranno tempi lunghis- simi di asciugatura (mesi o, in alcuni casi, anni) con relativa perdita di coibentazione con valori non inferiori al 70% rispetto alla stessa muratura asciutta. Conseguentemente sulle superfici inter- ne si potranno produrre condensazioni superficiali creando il terreno favorevole alla successiva proliferazione di muschi, UMIDITÀ METEORICA funghi o licheni. Inoltre durante la fase di asciugatura della muratura in questione si potranno verificare trasmigrazioni saline o di carbonati sulle superfici con conse- guenti ulteriori danni meccanici ed estetici. L’IMPORTANZA DELLA PROTEZIONE Come sono per noi importanti ombrello ed impermeabile quando piove, risulta fondamentale per qualsiasi tipo di manu- fatto costruito la protezione dagli agenti atmosferici. Ciò può essere ottenuto utilizzando idrofo- bizzanti dell’ultima generazione al fluoro- carbonio in solventi eteropolari (TRF500 Para Pioggia scheda prodotto a pag. 94) non pellicolanti, ed in grado di non modifi- care anche in minima parte il coefficiente di traspirabilità dei materiali trattati. Per realizzare protezioni non solamente superficiali ma profonde, soprattutto nelle zone costiere, dove all’azione combinata dell’acqua e del vento si unisce quella dell’atmosfera marina salmastra, potranno essere utilizzati gel protettivi studiati spe- cificatamente per ogni tipo di materiale, in grado di penetrare sino a 2 cm di profon- dità, garantendo una protezione superiore ai dieci anni per quelli recenti e superare addirittura i venti anni nei materiali più antichi. PROTEZIONE: UN ESEMPIO ILLUMINANTE Per rendere l’idea dell’importanza della protezione dei materiali da costruzione riporteremo brevemente una significativa esperienza. Alcuni anni or sono, dovendo realizzare un progetto di deumidificazione per un edificio industriale dismesso, notavamo parecchie pannellature di grandi dimensioni in CA precompresso appoggiate alle pareti dello stabile. Fatta eccezione per tre di esse, sulle quali erano state realizzate delle campionature di colorazione con pitture a calce, le rimanen- ti, indistintamente, presentavano la perdita totale o parziale dello strato “copriferro” rendendole completamente inutilizzabili. È bastata infatti la semplice protezione di un prodotto non specifico quale una pittura a calce per evitare alle pannellature dipinte l’ossidazione dei ferri ed il loro successivo degrado, mantenendo le stesse quasi inal- terate per oltre 10 anni... UMIDITÀ&UMIDITÀ
  • 20. 20 Tecniche di risanamento a confronto Sistemi tradizionali e innovazioni Intonaci deumidificanti Utilizzando gli intonaci macroporosi, la muratura si presenterà per alcuni anni apparentemente asciutta. L’interno, però, risulterà perennemente umido, con fortissima dispersione termica ed accumulo di sali sulla superficie degli into- naci, sino alla saturazione degli stessi con successiva ripresa dei fenomeni disgre- gativi. Tecniche di risanamento a confronto Ventilation spaces and conveyors All ventilation systems crea- ted using different methods such as chutes with grates, Dehumidifying plaster Using macroporous plaster, the wall will maintain a dry appearance for a few years. However, the inside will remain perpetually damp with major heat dispersion and accumulation of salt on the plaster surface until it becomes saturated, thus starting the disintegration process again. Vespai areati e convogliatori Tutti i sistemi di aerazione che si possono ottenere con svariate metodologie, tra le quali canalette con griglie, canalizzazioni d’aria tra vespai areati (tipo Igloo) e murature esterne, sifoni aeratori passanti, non pas- santi, inseriti a varie ango- lazioni con alette elicoidali ecc. ecc, non eliminano in alcuna maniera la risalita d’acqua per capillarità. Ciò in quanto il contatto della muratura stessa con il terreno rimane invariata; anzi, la maggiore evapora- zione che si verifica sulle superfici murarie ad opera di tali dispositivi favorisce un maggior accumulo di sali sulle superfici stesse, acce- lerandone il più delle volte il degrado. I notevoli vantaggi che si ottengono in ogni caso con l’utilizzo dei citati vespai areati riguardano esclusiva- mente le pavimentazioni tut- te, che risultano sicuramen- te più asciutte ed isolate termicamente. Proprio per questo motivo (e per non sottrar loro calore) si scon- siglia di collegare il vespaio areato con l’esterno, anche per evitare alloggiamenti in- desiderati di piccoli roditori e animali in genere. air ducts between ventila- tion spaces (like in an igloo) and outside walls with through and non-through ventilator siphons inserted at different angles with mechanical flaps do not eliminate rising damp in any way. Insomuch as wall con- tact with the soil remains unchanged, the greater evaporation which occurs on wall surfaces where these devices are employed favours a greater accumula- tion of salt on the surfaces, which usually accelerates the process of decay. The notable advantages always obtained from using the aforementioned ventila- tion spaces are exclusively related to flooring, which is certainly drier and more thermally insulated. For this very reason and so as not to lose heat, we do not recom- mend connecting ventilation spaces to the outside, also in order to prevent them becoming unwelcome ho- mes for small rodents and animals in general.
  • 21. 21 dità anche dopo l’intervento, sostenendo la necessità di mantenere una “giusta dose” d’acqua per evitare lo sgretolamento delle stesse, vengono inequivocabilmen- te contraddette dal fatto che tutte le murature al di sopra della quota massima interessata dai fenomeni di risalita risultano perfetta- mente asciutte con valori in peso acqua materiale prossimi allo zero, senza per questo manifestare alcun tipo di sgretolamento o frantumazione. Tali fenomeni, infatti, sono legati esclusivamente alla presenza di sali igroscopici trasmigrati sulle superfici a seguito dell’evaporazione dell’acqua di risalita capilla- re. (Vedere capitolo: “dina- mica disgregativa dei sali”) Active and passive electro-osmosis More than 96% of cau- ses of the phenomenon of rising damp are linked to the wettability angle which water assumes inside a capillary with limited or no surface tension, as explai- ned in the following pages by Yurin’s Law. Therefore, it is pointless Elettrosmosi attiva e passiva Il fenomeno della risalita d’acqua per capillarità è legato per oltre il 96% delle cause all’angolo di bagna- bilità che l’acqua assume all’interno di un capillare con limitata o nulla tensione superficiale, come spiega- to nelle pagine precedenti dalla legge di Yurin. Intervenire pertanto con sistemi di elettrosmosi attiva o passiva sul restante 4% del problema, legato sostanzialmente alla diffe- renza di potenziale elettrico esistente tra il terreno e la muratura fuori terra, risulta quanto meno vano e privo di qualsiasi presupposto logico e razionale. Le motivazioni, infatti, spes- so addotte da chi utilizza questi sistemi per giustifi- care il permanere dell’umi- Tecniche di risanamento a confronto to say the least and totally without logical and ratio- nal premises to interve- ne with active or passive electro-osmosis systems on the remaining 4% of the problem, largely connected to the difference in existing electrical potential between the soil and walls above the ground. Indeed, the reasons often given by those who use these systems to justify the persistence of damp even after the intervention, clai- ming that it is necessary to maintain the “right dose” of water to prevent crumbling, are unequivocally contradic- ted by the fact that all walls above the maximum height affected by rising damp are perfectly dry with water-ma- terial weight values close to zero and do not register any kind of crumbling or cracking. These phenome- na are exclusively linked to the presence of hygro- scopic salt, which moves to the surface following the evaporation of rising damp. (See chapter: “disintegra- tion dynamics of salt”) Taglio meccanico Il taglio meccanico blocca definitivamente la risali- ta d’acqua per capillarità, favorendo l’asciugatura completa della muratura e ripristinando i valori di coibentazione tipici della muratura stessa. Si possono verificare in ogni caso lesioni o assesta- menti della struttura, che limitano l’utilizzo di questa tecnica a pochissime zone individualizzabili nella nuova mappa sismica nazionale. Mechanical cutting Mechanical cutting defini- tively blocks rising damp, leading to completely dry walls with restoration of their typical insula- tion values. However, the structure may nevertheless be damaged or deformed, thereby limiting the use of this technique to a very few areas marked on the new national seismic map.
  • 22. 22 Tecniche di risanamento a confronto Tecniche di risanamento a confronto Sistemi tradizionali e innovazioni Iniezione di resine occludenti Le barriere chimiche realiz- zate con iniezioni a basse o alte pressioni a base di resine occludenti del tipo epossidico, poliestere, poliuretanico, acrilico ecc. producono indubbiamen- te benefici da un punto di vista statico alla struttura (consolidamento della zona interessata), ma difficilmen- te riescono a garantire una distribuzione omogenea all’interno della muratura per realizzare nella stessa uno strato impermeabile continuo e uniforme, che in- terrompa definitivamente la risalita capillare. Le resine iniettate, infatti, tenderanno inevitabilmente a seguire le vie preferenziali prodotte dalle malte di allettamento oppure andranno a satura- re le fessurazioni e i vuoti presenti in tutti gli edifici di vecchia costruzione. I vantaggi effettivi risulte- ranno quindi in funzione del- la omogeneità del materiale da costruzione interessato, oltre all’altezza della barrie- ra stessa, che non dovrebbe mai essere inferiore a circa 50 cm di spessore e realiz- zata almeno su tre/quattro livelli differenti. Injection of blocking resins The chemical barriers created through low or high pressure injections of different blocking resins such as epoxide, polyester, polyurethane or acrylic produce definite benefits for the structure in static terms (consolidation of the relevant area), but rarely manage to guarantee homo- genous distribution inside the wall to create a conti- nuous uniform waterproof layer inside, which can block capillary rise once and for all. The injected resins will inevitably tend to follow the preferred routes produced by mortar beds or else will saturate the cracks and spaces present in all old buildings. The real advantages will therefore depend on the homogeneity of the relevant building material, as well as alta concentrazione conte- nenti gli specifici agenti pe- netratori e non presentano i forti limiti operativi degli analoghi formulati idrofobiz- zanti a base siliconica; 2. la metodologia utilizzata per l’imbibizione è quel- la della lenta trasfusione, che è l’unica a garantire la sostituzione dell’acqua pre- sente all’interno dei capillari con il formulato specifico (vedere le sezioni dei capil- lari nella nostra letteratura tecnico - descrittiva); 3. gli appositi diffusori bre- vettati in cellulosa, facenti parte dell’attrezzatura usa e getta, assicurano l’assorbi- mento del formulato anche in presenza di fori o cavità, garantendo la continuità della barriera stessa. Conseguentemente, la bar- riera realizzata con il DryKit System, oltre a risolvere definitivamente il problema dell’umidità ascendente, ripristina i valori originali di coibentazione della mura- tura asciutta mantenendoli inalterati nel tempo. Non sussistono inoltre controindicazioni di tipo geologico o sismico su tutto il territorio nazionale per l’uso di questa tecnologia che può essere applicata su qualsiasi tipo di materiale e spessore. on the height of the barrier, which should never be less than about 50 cm thick and should be created on at least three/four different levels. Barriera chimica DryKit a lenta diffusione La certezza del risultato che la barriera chimica Drykit System assicura nel tempo può essere sintetizzata in questi tre punti di forza: 1. i formulati che vengono utilizzati da quasi trent’anni sono esclusivamente a base silanica o polisilossanica ad
  • 23. 23 Dry Kit barrier by slow diffusion The certainty of the result guaranteed by a Drykit Sy- stem chemical barrier over time can be summarised in the following three strengths: 1. for nearly thirty years we have made exclusive use of high concentration sila- nic or polysiloxanic-based formulae containing special penetrating agents, which are free of the strong ope- rating restrictions of similar silicone-based hydrophobi- sing formulae; 2. the imbibition method used is slow transfusion, the only one which can guarantee that water inside capillaries will be replaced with the special formula. (see the section on capilla- ries in our technical-expla- natory literature); 3. the special patented cel- lulose diffusers are part of the disposable equipment and ensure that the formula is absorbed, even when the- re are holes or cavities. This guarantees the conti- nuity of the barrier. Consequently, in addition to providing a definitive solu- tion to the problem of rising damp, the barrier created using DryKit System resto- res the original insulation values of the dry wall and maintains them unaltered over time. There are also no geological or seismic contraindications all over Italy regarding the use of this technology, which may be applied to any type of material or thickness. Tecniche di risanamento a confronto Sfere magnetizzanti, Lampadari deumidifi- canti, Oscillatori del Capitan Kirk, Scatole magiche, ecc. Da sempre attenti alla ricerca e allo sviluppo di tecniche innovative e affidabili contro l’umidità a livello mondiale, non pren- diamo in considerazione per i raffronti tutte quelle pratiche che riguardano più che altro l’occulto e il paranormale. Magnetising balls, Chandeliers dehumidi- fying, Star Trek Oscilla- tor, Magic boxes, etc. As we have always focused on researching and deve- loping reliable innovative techniques for fighting damp at a worldwide level, we do not even consider all those procedures more related to the world of the occult and the paranormal.
  • 24. 24 Le tecnologie Tecnored per eliminare l’umidità dalle murature ripristinando la coibentazione naturale Di Michele Perlini UN EDIFICIO RURALE DEL SETTECENTO IN PROVINCIA DI VERONA Il vasto patrimonio architettonico del passato si presen- ta ai nostri occhi non solo attraverso le grandi opere e i monumenti, ma anche nel recupero di edifici che portano testimonianza di una cultura, di uno stile di vita, di una coscienza popolare. ARCStudio Perlini® , consapevole della potenzialità di sviluppo e dell’importanza culturale di tale patrimonio, ha sapientemente progettato il recupero di un edificio rurale del 1700 rendendolo esempio di riqualificazione a basso consumo energetico, in grado di offrire un elevato com- fort abitativo garantito anche dalla scelta dei materiali a basso impatto ambientale. Un ritorno all’edificio del passato con il comfort del pre- sente e la volontà di preservare il futuro ambientale. RECUPERO IN CLASSE A: UNA REALTÀ Lo sviluppo di nuove tecnologie nell’ambito dell’edilizia ha consentito di ripensare e reinterpretare il concetto di restauro, non solo in termini di rispetto per il passato ma anche di rispetto per l’ambiente. Tale impegno nella ricer- ca ha visto la nascita di studi specializzati in architettura e restauro a basso consumo energetico che si fonda- IL PRIMO RESTAURO CONSERVATIVO CERTIFICATO IN CASACLIMA CLASSE A NATURE IN ITALIA MICHELE PERLINI-ARCSTUDIO PERLINI® TECHNICAL FEEDBACK
  • 26. 26 no sull’esperienza e sulla conoscenza di professioni- sti sensibili alle tematiche ambientali. Per questo la ricerca nel settore dei ma- teriali anche per il restauro continua, per fornire solu- zioni sempre più adeguate che incontrino le ambizioni progettuali di chi crede nel risparmio energetico. MACROPOROSI O BARRIERA? LA DIFFE- RENZA TRA NASCON- DERE E RISANARE I fortissimi aumenti dei costi per il riscaldamento hanno evidenziato i limiti per l’utilizzo degli intonaci macroporosi o da “risanamento” nella solu- zione delle problematiche dei muri umidi. Una muratura afflitta dall’umi- dità ascendente, infatti, può di- minuire anche dell’ottanta per cento le proprietà coibentanti proprie della stessa struttura, ma asciutta. Gli intonaci “anti umido” di fat- to nascondono il problema, in quanto l’interno della muratura rimane costantemente impre- gnato di umidità, con enorme riduzione della coibentazione e conseguente aumento della dispersione termica. Fondamentale risulta pertanto BLOCCARE la risalita dell’ac- qua per capillarità alla base della muratura e questo si può ottenere esclusivamente con il taglio meccanico della stessa con interposizione di uno stra- to impermeabile oppure con la creazione di una barriera chimica idrofobizzante a base silanica o polisilossanica inse- rita a lenta diffusione. L ’utilizzo del metodo del taglio meccanico delle mura- ture è possibile comunque su limitatissime zone del territorio, in quanto la nuova mappa sismica nazionale preclude di fatto tale possibilità. Da qui l’impiego sempre mag- giore della tecnologia DryKit® System per eliminare defini- tivamente da qualsiasi tipo di muratura, materiale o spessore il fenomeno dell’umidità ascen- dente ottenendo l’effettivo risanamento delle murature, conseguente ripristino dei valori ottimali di coibentazione e forte riduzione sui costi per il riscaldamento. IL CONTRIBUTO DELLA TECNORED Deumidificando le murature umide del cascinale con la tecnologia consolidata Dry- Kit® System della Tecnored siamo riusciti a ripristinare i valori naturali di coibentazio- ne delle murature asciutte anche al piano terra. Il risparmio energetico conseguente sia per il riscaldamento che per il raffrescamento risulta in- credibilmente alto e troppo spesso sottovalutato. Se a ciò aggiungiamo i vantaggi analoghi ottenuti su tutte le superfici verticali “in pietra faccia a vista” con il prodotto specifico al fluorocarbonio TRF500 Parapioggia, il contributo tecnologico/energetico del- la Tecnored in tutto il nostro progetto risulta significativo e decisamente apprezzabile. A RURAL EIGHTEENTH- CENTURY BUILDING IN THE PROVINCE OF VERONA The huge architectural heritage of the past takes shape not only in major works and monuments but also in the restoration of Il cascinale prima dell’intervento ARCSTUDIO PERLINI® IL PRIMO RESTAURO CONSERVATIVO CERTIFICATO CASACLIMA IN CLASSE A TECHNICAL FEEDBACK
  • 27. 27 ARCStudio PERLINI & il sistema DryKit di Tecnored TRF 500 Protettivo Para Pioggia SISTEMA DryKit buildings that bear witness to a culture, lifestyle and popular consciousness. Aware of the potential for development and the cultural importance of this heritage, ARCStudio Perlini® expertly planned the re- storation of an eighteenth- century rural building as an example of renovation with low energy consum- ption, able to offer a high level of living comfort, also guaranteed by the choice of materials with a low envi- ronmental impact. The result was a return to the building of the past with the comforts of the present and the desire to preserve the future of the environ- ment. CLASS A RESTORATION: A REALITY The development of new technologies in the con- struction field has made it possible to rethink and rein- terpret the concept of resto- ration, not only in terms of respect for the past but also respect for the environment. This dedication to research has led to the launch of spe- cialised studies in architec- ture and restoration with low energy consumption, based on the experience and ex- pertise of professionals that are sensitive to environmen- tal issues. Research in the field of materials, also for restoration purposes, con- tinues to provide increasin- gly suitable solutions that match the design ambitions of those who believe in sa- ving energy. MACROPOROUS OR BARRIER? THE DIFFE- RENCE BETWEEN HI- DING AND RESTORING Major increases in heating costs have highlighted the limits of the use of ma- croporous or “restorative” plaster to solve problems of damp walls. A wall afflicted by rising damp may reduce the insulating properties of the building when dry by up to eighty per cent. “Humidity-proof” plaster hides the problem as the inside of the wall remains constantly impregnated with humidity, with a huge reduction in insulation and consequent increase in thermal dispersion. It Is the- refore essential to BLOCK rising damp at the base of the wall, which can only be achieved through mechani- cal cutting by interposing a waterproof layer or creating a silane or polysiloxane- based hydrophobising che- mical barrier inserted with slow diffusion. However, the mechanical cutting tech- nique can only be used on walls in highly limited areas of the country as a result of the new national sei- smic map. DryKit® System technology is therefore used increasingly often to eliminate the phenomenon of rising damp once and for all from any type of wall, material or thickness and restore the wall effective- ly, thereby re-establishing optimal insulation values and allowing major savings in heating costs. TECNORED’S CONTRIBUTION By dehumidifying the damp walls of the farmhouse using Tecnored’s DryKit® System consolidated tech- nology we managed to re- establish the natural insula- tion values of the dry walls even on the ground floor. The resulting energy saving both in terms of heating and cooling is incredibly high, a factor which is too often undervalued. If we also consider the similar advantages obtai- ned on all exposed vertical surfaces by using our spe- cial fluorocarbon product TRF500 Rainguard, Tec- nored made an extremely significant technological/ energetic contribution throughout the project.
  • 28. 28 LA CURA Il risanamento ed il restauro del Museo delle Armi di Santa Apollonia in Lisbona Portogallo Progetto e Direzione Lavori Architetto Alejandro Lauria Studio Compatible di Lisbona – Portogallo UN IMPORTANTE INTERVENTO È stato recentemente realiz- zato a Lisbona un importante intervento di risanamento che si inscrive nella nuova tendenza alla valorizzazio- ne non solo del patrimonio architettonico monumentale del Portogallo, ma anche al recupero di tutti quegli edifici antichi che, con la loro storia, sono portatori di importanti testimonianze sulle tradizioni, la cultura locale, gli stili di vita del passato. Lo Studio Compatible dell’Architetto Alejandro Lauria, consapevole della potenzialità di sviluppo e dell’importanza culturale di tale patrimonio, ha sapiente- mente progettato il recupero del Museo Militare a Lisbona, sorto nel 1500 e successiva- mente modificato nel corso dei secoli. ARCHITETTO ALEJANDRO LAURIATECHNICAL FEEDBACK UMIDITÀ E CONSERVAZIONE Tutti i Responsabili Muse- ali conoscono l’importanza derivante dai giusti livelli di umidità relativa necessari per garantire nel modo migliore la conservazione nel tempo dei beni contenuti all’interno delle aree espositive. Tassi ecces- sivi di umidità, infatti, possono produrre su materiali, quali la carta, i tessuti, il legno o il cuoio, proliferazioni abnormi di funghi o licheni in grado di distruggere rapidamente i preziosi reperti. Anche i metalli non sono immuni da tali problematiche, in quanto oscillazioni anche minime rispetto ai valori ideali di umi- dità possono produrre sulle superfici forti ossidazioni con danneggiamenti irreparabili. Per evitare tutto ciò e con- sentire negli ambienti le ade- guate regolazioni microclima- tiche, risulta di fondamentale importanza eliminare anche dal “contenitore” (quasi sem- pre una struttura monumen- tale di pregio) l’evaporazione dell’umidità di risalita capillare che interessa tutte le superfi- ci murarie del piano terra di tali strutture. IL CONTRIBUTO DELLA TECNORED Per la soluzione delle proble- matiche di umidità di risalita capillare presente nelle mura- ture del Museo, è stata scelta dalla Direzione Lavori l’affida- bile e consolidata tecnologia DryKit® System della Tecnored di Verona. Ciò in quanto l’applicazione poteva essere facilmente posta in opera con successo anche da maestranze locali come verificato dalla stessa Direzione Lavori in analoghe situazioni visionate in Spagna, quali la Casita del Principe nel Palacio Real De El Pardo a Madrid oppure, la Rehabi- litación del Convento de San Augustín a Zaragoza ecc.
  • 29. 29 CONTENITORE E CONTENUTO Risanando con la tecnologia Dry Kit® System il prestigioso “Contenitore” del Museo Militare di Lisbona si sono potute salvare contestualmente le prestigiose camere, dotate di una ricca decorazione barocca con pia- strelle in ceramica di grandi dimen- sioni raffiguranti scene di battaglia e dipinti su temi militari. Le prime due sale a destra della scalinata sono dedicate alle invasioni Napoleoniche, mentre la camera di Vasco De Gama ha pitture murarie raffiguranti la scoperta della rotta per l’India oltre alla spada stessa del grande Navigatore. I contenuti non sono sicuramente da meno in quanto il Museo vanta una collezione di artiglieria che si dice essere tra le più grandi ed estese al mondo, con collezioni di fucili, pistole e spade, tra cui cannoni del XIV° secolo. Nella sezione di artiglieria portoghe- se è possibile ammirare il carro utiliz- zato per trasportare l’Arco Trionfale, mentre nel grande cortile fiancheg- giato da cannoni è possibile ricostru- ire la storia del Portogallo attraverso i pannelli in cotto che decorano le pareti dalla Riconquista Cristiana alla Prima Guerra Mondiale.
  • 30. 30 TECHNICAL FEEDBACK TREATMENT Renovation and restoration of the Arms Museum of Santa Apollonia in Lisbon, Portugal Project and Works Manager: Alejandro Lauria, architect Studio Compatible in Lisbon – Portuga A MAJOR PROJECT A major renovation project was carried out in Lisbon re- cently, an example of the new trend to enhance the value of the historical architectural he- ritage in Portugal and restore old buildings whose history bears important witness to traditions, local culture and lifestyles in the past. Aware of the potential for development and the cultural importance of this heritage, architect Alejandro Lauria’s Studio Compatible carefully planned the restoration of the Military Museum in Lisbon, built in 1500 and subsequently mo- dified over the course of the centuries. Posa in opera della barriera chimica DryKit - Laying the DryKit chemical barrier
  • 31. 31 HUMIDITY AND CONSERVATION Every museum manager knows the importance of having the right level of relative humidity required to guarantee optimal conservation of the items on display over time. This is because excessive humidity rates can cause abnormal proliferation of fungi and lichen on materials such as paper, fabrics, wood or leather that can destroy valuable exhibits rapidly. Even metal is not immune to such problems, as only slight deviations from the ideal level of humidity can lead to heavy oxidation on surfaces and irreparable damage. To prevent all this and enable the ne- cessary microclimatic adjustments to be made in rooms, it is fundamentally important that the plan also elimina- tes the evaporation of rising damp from the “container” (almost always a prestigious historical building). This problem affects all wall surfaces on the ground floor of such buildings. TECNORED’S CONTRIBUTION To solve the rising damp problems in the walls in the museum, the Works Manager chose the reliable and well- established DryKit® System techno- logy created by Tecnored in Verona. This was because the Works Ma- nager had seen how it had been successfully applied by local workers in similar situations in Spain such as the House of the Prince at the Royal Palace of El Pardo in Madrid or the restoration of the Convent of San Augustín in Zaragoza. CONTAINER AND CONTENTS By renovating the prestigious “container” of the Military Museum in Lisbon using Dry Kit® System technology, it was also possi- ble to save the illustrious rooms boasting rich Baroque decoration with large ceramic tiles depicting battle scenes and pictures on military themes. The first two rooms to the right of the staircase are dedicated to the Napoleonic invasions, while the Vasco De Gama room has wall paintings portraying the discovery of the route to India, as well as the great navigator’s sword. The contents of the Museum are no less valuable, as it boasts a collection of artille- ry that is said to be one of the biggest and most extensive in the world with collec- tions of rifles, pistols and swords, including cannons from the XIV century. The Portuguese artillery section features the wagon that was used to transport the Triumphal Arch, while the large courtyard, which is lined with cannons, offers a reconstruction of the history of Portugal from the Christian Reconquista to the First World War by way of terracotta panels that decorate the walls..
  • 32. 32 MANUTENZIONE STRAORDINARIA La deumidificazione del Palazzo del Popolo ad Ancona Sede del Comune e della Camera di Commercio Direttore Lavori: Geometra Roberto Cappanari GEOMETRA ROBERTO CAPPANARITECHNICAL FEEDBACK
  • 33. 33 DESCRIZIONE STORICA DELL’EDIFICIO Il complesso edilizio del Palazzo del Popolo risale agli anni ‘20-’30, quando, superata ed abbattuta l’antica cerchia di mura, la città si estese lungo la “Piana degli Orti”, trasfor- mata in un funzionale ed elegante quartiere percorso per intero dal “Viale della Vittoria” ed impreziosito dal “Monumento ai Caduti”, imponente struttura realizzata su disegno del Cirilli. RECUPERO: IL RIPRISTINO DEL PIANO TERRA Dovendo ristrutturare il piano terra del palazzo, una delle problematiche più significative riguar- dava il risanamento delle murature interessate a forti risalite di acqua per capillarità. Il Direttore Lavori, Geometra Roberto Capannari si è avval- so della precedente esperienza positiva otte- nuta con il sistema Dry Kit System, unitamente alle Boiacche Antisaline utilizzata per problemi analoghi nelle murature libere del piano interra- to della Loggia dei Mercanti sempre di proprietà della Camera di Commercio di Ancona. Photo: Diambra Mariani Gli interrati della Loggia dei Mercanti risanati con Dry Kit Facciata della Loggia dei Mercanti, Ancona
  • 34. 34 Murature affrescate Anche se, a tutt’oggi, solamente per le superfici affrescate e risanate dall’umidità con il formulato TRF500 del DryKit System abbiamo supera- to abbondantemente le mille unità, nella rappresentazione delle stesse ci ritroviamo molte volte a riproporre immagini riguardanti interventi di venti o addirittura trenta anni or sono. Ciò è dovuto alle difficoltà sempre maggiori per l’ottenimento delle necessarie “li- beratorie”, spesso ostacolate da diritti pregressi per le opere pubbliche o NUMERI, AFFIDABILITÀ E PRIVACY dalla comprensibile gelosia dei privati riguardo i loro tesori. Se agli affreschi aggiungiamo le decorazioni a tempera, i bassorilievi, le modanature di pregio, le sculture in cotto anche policromo insistenti nelle murature stesse, le colonne, gli altari realizzati con le tec- niche e i materiali più diversi, il numero dei manufatti artistici risanati sia in Italia che all’estero oggi si avvicina agli undicimila. Questi numeri significativi sono stati conseguiti grazie ai risultati oggettivi ottenuti su oltre cinquecento chiese ed altrettante ville, conventi e palazzi pub- blici o privati di epoche diverse, che vanno dal periodo romanico al tardo novecento. NUMBERS, PRIVACY AND RELIABILITY Even though we have comfortably exceeded the figure of a thousand projects purely in terms of restoring frescoed surfaces and eliminating humidity using DryKit System formula TRF500, we frequently recycle images of work carried out twenty or even thirty years ago when illustrating our achievements. This is due to the fact that it is increasingly difficult to obtain the necessary “releases”, which are often hindered by previous rights for public works or the understandable possessiveness of private customers with regard to their valuable property. The number of artistic structures restored in Italy and abroad is now ap- proaching eleven thousand if we group frescoes together with tempera deco- ration, bas-reliefs, refined moulding, wall-mounted monochrome or poly- chrome terracotta sculptures, columns and altars made using a wide variety of different techniques and materials. These significant results have been obtained from working on more than five hundred churches and just as many villas, convents and public or private buildings from different eras, ranging from the Romanesque period to the late twentieth century. AFFRESCO TRECENTESCO IN UN PALAZZETTO TREVIGIANO. CASE HYSTORY DRYKIT
  • 35. 35CHIESA DEGLI EREMITANI PADOVA AFFRESCHI DEL GUARIENTO
  • 36. 36 TEATRO OLIMPICO - VICENZA RISANATI CON DRY KIT SYSTEM I SALONI AFFRESCATI ODEO E ANTI ODEO IMPRESA APPLICATRICE: AMCPS VICENZA Murature affrescate CASE HYSTORY DRYKIT
  • 37. 37
  • 38. 38 TEATRO OLIMPICO - VICENZA RISANATI CON DRY KIT SYSTEM I SALONI AFFRESCATI ODEO E ANTI ODEO IMPRESA APPLICATRICE: AMCPS VICENZA CASE HYSTORY DRYKITCASE HYSTORY DRYKIT
  • 39. 39
  • 40. 40 VILLA GASPARINI LOREDAN VENEGAZZÙ TREVISO TEMPERE SETTECENTESCHE NEL SALONE EGIZIO VILLA SETTECENTESCA CÀ ZENOBIO TREVISO AFFRESCHI DI FRANCESCO FONTEBASSO E G. LAZZARONI CAPPELLA SAN BIAGIO VERONA AFFRESCHI DI GIOVANNI MARIA FALCONETTO BASILICA DI SAN’ANASTASIA VERONA ARCA POLICROMA DI GIANESELLO DA FOLGARIA CONVENTO DI SAN FRANCESCO CONEGLIANO TV AFFRESCHI NEL CHIOSTRO DEL 1400 CHIESA DEI SANTI NAZARO E CELSO IMPERIA AFFRESCHI DI PIETRO GUIDO DA RANZO CASE HYSTORY DRYKIT
  • 41. 41 CHIESA DEGLI EREMITANI PADOVA AFFRESCHI DEL GUARIENTO
  • 42. 42 CHIESA DEGLI EREMITANI PADOVA-AFFRESCHI DI ANDREA MANTEGNA CASE HYSTORY DRYKITMurature affrescate
  • 43. 43
  • 44. 44 L’intervento in questione riguarda due porzioni attigue di un edificio dei primi del ’900 posizionato sulla scogliera del borgo marinaro di Acitrezza quasi di fronte al faraglione grande denominato “isola Lachea.” Da quanto osservato l’edificio riscontrava evidenti problemi di umidità di risalita per capillarità nelle murature interne ed in quelle esterne, costituite prevalentemente da blocchi squadrati di pietra lavica con ricorsi di mattoni pieni in laterizio. Gli intonaci esterni, come del resto quelli interni, erano ricchi di efflorescenze che nel tempo hanno demolito gli intonaci anche ad altezze superiori il metro ed ottanta. Analogamente si riscontravano manifestazioni simili di cristal- lizzazione dei sali anche nella pavimentazione. Contro l’umidità ascendente nelle murature si è provveduto ad utilizzare la barriera chimica a lenta diffusione TRE128 per il trat- tamento dei seguenti quantitativi: 17,20 m di muratura spessore 0,60 m 15,45 m di muratura spessore 0,30 m 11,45 m di muratura spessore 0,15 m Mentre per le fasi di reintona- catura, al seguito di evitare i lunghi tempi di asciugatura di una muratura risanata condizionata da diverse variabili, ed onde evitare le trasmigrazioni saline sui nuovi intonaci interni ed esterni, si è INTERVENTO DI DEUMIDIFICAZIONE DI UN EDIFICIO IN ACITREZZA CATANIA provveduto, prima dell’applica- zione degli stessi, a stendere due mani di boiacca antisalina TRH745 additivata con TRB305 per chiudere definitivamente il ciclo umidità/sali. Solamente per gli intonaci interni nell’impasto tradizionale si sono aggiunti i quantitativi necessari di TRH780 per realizzare intonaci macropo- rosi ad elevata evaporazione per eliminare l’umidità residua nelle muratura. The project in question concerns two adjoining sections of a building dating from the early twentieth century located on the cliffs in Acitrezza, a seaside town almost opposite the large rock stack of Lachea Island. When we examined the building we found clear rising damp pro- blems in the internal and external walls, which mainly consisted of square blocks of lava stone with courses of solid brick masonry. Both the external and internal plasterwork was covered with efflorescence that had destroyed the plaster over time, even at a height of over one metre eighty. At the same time similar manife- stations of crystallised salts were also found in the flooring. Slow-diffusion chemical barrier TRE128 was used to combat rising damp in the following wall sections: 17.20 m of wall with thickness of 0.60 m 15.45 m of wall with thickness of 0.30 m Progettisti: Prof. Ingegnere Santi Maria Cascone Impresa esecutrice Ars Aedificatoria S.r.l. Edilizia privata CASE HYSTORY DRYKIT
  • 45. 45 11.45 m of wall with thickness of 0.15 m. With regard to the replastering work, in order to avoid long drying times for a renovated wall influenced by different variables and to prevent the movement of salt on the new internal and external plasterwork, we applied two coats of anti-salt grout TRH745 with added TRB305 to end the humidity/salt cycle definitively. In addition, the traditional mix for the internal pla- sterwork also included necessary added quantities of TRH780 to create high-evaporation macropo- rous plaster so that any residual humidity in the walls could be eliminated. Prodotto: DryKit Formulato impiegato TRE128 Prodotto: Boiacche Antisaline TRH745 - TRB305
  • 46. 46 Strutture fortificate Grossi spessori: nessun problema Il parere del direttore dei lavori, Architetto Arturo Sclavi di Pavia: «Da sempre le problematiche dell’umidità sono risultate di dif- ficile soluzione soprattutto in pre- senza di murature antiche e, come nella ristrutturazione del castello di S. Angelo Lodigiano, di notevole spessore. La soluzione proposta dalla Tec- nored di Verona e di seguito da noi accettata consiste nella realiz- zazione di una barriera chimica a lenta diffusione a base di micro- emulsione silossanica in solventi eteropolari idrolizzati TRE128, inserita attraverso appositi diffusori “a perdere” in cellulosa pressata. Tali diffusori, oltre a garantire la perfetta imbibizione delle mura anche in presenza di cavità all’in- terno, venivano forniti per qualsiasi lunghezza venisse da noi richiesta consentendo il trattamento dei no- tevoli spessori tipici dei castelli e delle fortificazioni. A tal proposito, l’azienda ci spie- gava di avere in corso contem- poraneamente ai lavori di Lodi il risanamento di un castello nella Spagna Meridionale con murature di oltre 3,50 metri di spessore. Fatto salvo l’approvvigionamento delle punte di perforazione da parte dell’Impresa Foglia di Parma esecutrice dei lavori, non abbiamo rilevato problematica alcuna du- rante l’effettuazione dei lavori di deumidificazione anche per me- rito dell’ottima assistenza fornita dall’azienda». Prodotto: DryKit Formulato impiegato TRE128 1 2 Muratura a sacco (1). Fascia idrofobizzata (2). Thick walls: no problem The opinion of the works director, Architect Arturo Sclavi di Pavia: «Humidity problems have always proved difficult, above all in an- cient walls and in considerably thick ones, as in the restoration of S. Angelo Lodigiano castle. The solution proposed by Tecnored of Verona that we accepted consi- sted in creating a slow diffusion chemical barrier. This was based on a siloxane micro-emulsion in hydrolysed hetero-polar solvents – TRE128 - inserted via special “disposable” diffusers made of pressed cellulose. Apart from gua- ranteeing perfect wall soaking even in the presence of internal cavities, these diffusers were supplied in any lengths we required, permitting the very thick walls of castles and fortifications to be treated. On this subject, the company explained to us that it had work in progress at the same time as that at Lodi in a castle in southern Spain with walls more than 3.50 metres thick. Except from obtaining the boring drills from the Foglia company at Parma, we experienced absolutely no problems in executing the de- humidification work, also thanks to the excellent assistance supplied by the Mattei organisation at Milan that represents DryKit® throughout Lombardy». Il CASTELLO VISCONTEO DI SANT’ANGELO LODIGIANO ALA NORD Prodotto: Boiacche Antisaline TRH745 - TRB305 CASE HYSTORY DRYKIT
  • 47. 47 Sostituzioni di tecnologie I LAVORI NELLA CRIPTA. SOSTITU- ZIONE DI TECNOLOGIA È stato possibile realizzare questo intervento di risanamento all’altez- za del pavimento della cripta in quanto il perimetro della stessa era separato dal contatto con il terreno da un opportuno cunicolo. Anche in questo caso, come in altri analo- ghi riscontrati nel corso degli anni, il sistema di risanamento DryKit® è stato adottato in sostituzione di apparecchiature ad inversione di polarità che non avevano soddi- sfatto la committenza. Committente: Soprintendenza per i beni ambientali ed architettonici delle Marche. La struttura attuale, a croce greca, deriva dalla radicale trasformazione di una preesistente basilica paleocristiana intitolata a S. Lorenzo. LA BASILICA DI SAN CIRIACO ANCONA Dove altri sistemi falliscono WORK IN THE CRIPT REPLACE- MENT TECNOLOGY This restoration work was made possible at the height of the floor of the crypt because the perimeter of the same was separated from contact with the ground by a sui- table trench. Also in this case, as in other simi- lar ones over the years, the DryKit® System restoration system was adopted to replace solutions with polarity inversion, unsatisfactory in the eyes of the customer. Customer: Monuments and Envi- ronment Office of the Marche. The current structure, in the form of a Greek cross derives from the radical transformation of a pre- existing early Christian basilica named after St. Lorenzo. Prodotto: DryKit Formulato impiegato TRS114 Prodotto: Boiacche Antisaline TRH745 - TRB305 CASE HYSTORY DRYKIT
  • 48. 48 Ex ambasciate Il programma del Governo Serbo per il recupero di circa 300 stabili dismessi, utilizzati sino alla fine degli anni 90 quali sedi di amba- sciate oppure ad uso foresteria per l’alloggio di diplomatici e impiegati, ha visto coinvolta la nostra azienda nella fornitura dei prodotti e delle tecnologie necessarie a questo fine. Anche in questa occasione si è dimostrata vincente la validità delle nostre proposte commerciali che uniscono all’ elevata qualità dei prodotti certificati e all’esperienza trentennale nel settore, le attrezza- ture usa e getta che semplificano notevolmente le operazioni di posa in opera e garantiscono nel con- tempo la certezza del risultato. RIUSO DELLE EX AMBASCIATE A BELGRADO SERBIA Dipl. Ing. Arch. Miodrag Radulovic La nuova scuola mater- na per il quartiere Le immagini di queste pagine si riferiscono alla nuova destinazio- ne d’uso di questa ex ambasciata divenuta oggi una scuola materna modello dotata delle migliori at- trezzature e presidi. Di particolare rilievo sono risultate le impermeabilizzazioni realizzate con Inietta&impermeabilizza che hanno consentito unitamente al DryGel e alle Boiacche Antisaline di recuperare tutti i locali inter- rati fortemente compromessi da infiltrazioni e umidità e divenuti successivamente refettorio, sala giochi, salette per il personale e vani tecnici. Chiaramente visibili i fori di iniezione del Dry Gel Le murature interrate prima delle iniezioni bentonitiche“Inietta&Impermeabilizza Progetto e direzione lavori: Dipl. Ing. Arch. Miodrag Radulovic Kajmakcalanska - Belgrado Assistente: Ing. Arch. Bijana Petrovic Impresa: Vlastimir Trokan Resp. estero: Dott. David Slobec Consulenze e intermediazioni commerciali: Agenzia Giorgio Levorato CASE HYSTORY DRYKIT
  • 49. 49 Prodotti: Inietta&Impermeabilizza DryGel Boiacche Antisaline Our company was involved in the Serbian government’s programme to restore approximately 300 di- sused buildings, which served as embassies or were used by other countries for housing diplomats and employees until the late ‘90s, by supplying the relevant necessa- ry products and technology. The excellence of our range of pro- ducts and services was once again demonstrated on this occasion, a combination of the high quality of certified products with thirty years of experience in the sector with disposable equipment that signifi- cantly simplifies laying procedures and at the same time guarantees the certainty of the result. . A new neighbourhood infant school The pictures on this page show the new use for this former embassy building; it has become the blue- print for an infant school equipped with the finest equipment and fa- cilities. The waterproofing work carried out using Inject&waterproof to- gether with Dry Gel and Anti-salt Grout was especially significant, as it made it possible to restore all basement rooms heavily affected by water infiltration and damp, transforming them into a dining hall, games room, staff rooms and equipment rooms.
  • 50. 50 Edilizia industriale STRUTTURE IN CEMENTO E CALCESTRUZZO: Calcestruzzi e prefabbricati rea- lizzati con impasti “magri” o non adeguatamente isolati possono sicuramente generare fenomeni di risalita d’acqua per capillarità con le problematiche note, lega- te al successivo distacco delle “rasature” o delle pitture nella parte bassa delle pareti, con an- tiestetiche macchie e perdita della già scarsa coibentazione tipica di questi materiali. Nei capannoni industriali e nei depositi spesso sono presenti questi fenomeni in quanto l’utilizzo finale, come nel caso illustrato, non viene previsto con finalità abitative. Gli agenti penetratori contenuti nei formulati idrofobizzanti del DryKit® System permettono il trattamento con successo di questi conglomerati anche in presenza di alcalinità particolarmente elevate. Il trattamento del calcestruzzo comporta spesso il non completo assorbimento delle quantità stan- dard previste nel manuale istruzio- ni in quanto la limitata capillarità viene rapidamente saturata con un quantitativo minimo di formulato. Il residuo potrà essere riutilizzato nei fori successivi solamente per i for- mulati monocomponenti. In quelli bicomponenti l’eventuale residuo potrà essere impiegato esclusiva- mente quale protettivo per mura- ture faccia a vista, ma non per la realizzazione di barriere chimiche. CEMENT AND CONCRETE STRUCTURES: Concrete and pre-fabricated bu- ildings created with “lean” mixes or with unsuitable insulation can certainly generate capillary water ascent. Here, we have the known problems tied to the successive detachment of the “skims” or paint-work at the bottom part of the walls with unsightly marks and a loss of the already poor insulation typical of these materials. These phenomena are often pre- sent in industrial buildings and warehouses, because the final use – as in the illustrated case – is not expected to be residential. The penetrating agents contained in the water-repellent formulae of the DryKit® System also permit the successful treatment of conglome- rates even with especially high alkalinity present. When concrete is treated, the standard quantities established in the instruction manual are often not completely absorbed. This is because the limited ca- pillarity is rapidly saturated with a minimum amount of formula. The residue can only be used in successive holes with the single component formulae. With the two-part formulae, any residue can be exclusively used to protect wall facades, but not for creating chemical barriers. L’HANGAR ELICOTTERI DEI VIGILI DEL FUOCO GENOVA Prodotto: DryKit Formulato impiegato TRE128 Prodotto: Boiacche Antisaline TRH745 - TRB305 CASE HYSTORY DRYKIT
  • 51. 51 Gas beton - poroton Non solamente gli edifici storici o le chiese affrescate sono soggetti a fenomeni di risalita capillare dell’umidità. Tale fenomeno risul- tava particolarmente oneroso nei lavori annuali di manutenzione programmata dell’Amministrazione del Parco, in quanto gli intonaci che ricoprivano le murature della costruzione realizzata in mattoni di “gas beton”, erano lavorati ed antichizzati con tecniche ed ela- borazioni scenografiche e pittori- che particolarmente suggestive e d’effetto. Not just historical buildings or churches are subject to the capil- lary rising damp phenomenon. This phenomenon proved especial- ly burdensome in the annual main- tenance work planned by the Park Administration as the plasterwork covering the construction material made of “breeze block” bricks were processed and made to look ancient. This work involved especially im- pressive and effective scenic and pictorial techniques. Il villaggio arabo del parcodivertimenti Gardaland LAZISE VERONA Risanate con DryKit® e TRH780® , tutte le murature realizzate in “gas beton” Prodotto: DryKit Formulato impiegato TRE128 Prodotto: Boiacche Antisaline TRH745 - TRB305 CASE HYSTORY DRYKIT
  • 52. 52 Ville e palazzi INTERVENTO DI DEUMIDIFICAZIONE DI VILLA ZERBI REGGIO CALABRIA Progettisti e D.L: Ing. Giuseppe Arena Collaboratrice: Arch. Carmela Barillà Resp. al progetto: Arch. Giovanni Ditto Resp. Comm. di zona: Luigi Totino PALAZZO COMUNALE CESARINI SFORZA CIVITANOVA MARCHE AN PALAZZO DE PROBIZER “EX PELLAGROSARIO” ROVERETO TN PALAZZO COMUNALE SAN MARTINO B. ALBERGO VERONA Prodotto: DryKit Formulati impiegati TRE128 TRX118 TRF135 TRS114 Prodotto: Boiacche Antisaline TRH745 TRB305 Prodotto: DryGel Formulato impiegato TRE404 CASE HYSTORY DRYKIT
  • 53. 53 DryKit System è molto apprezzato dalle Amministrazioni Pubbliche in quanto consente di ridurre sensibilmente i costi dell’intervento perchè può essere facil- mente applicato dal proprio personale (addetti alla manutenzione, carpentieri, giardinieri, volontariato ecc.). Può essere inoltre facilmente acquistato utilizzando “buoni di spesa” riducendo i tempi delle delibere e quelli per le gare d’appalto. DryKit System is very popular with local authorities as it can easily be applied by their employees (maintenance staff, carpenters, gardeners, volunteers etc), thereby reducing working costs signifi- cantly. It can also be purchased easily using vouchers, therefore saving time on de- cision-making and competitive bidding. VILLA PIGNATELLI Salottino Pompeiano NAPOLI VILLA DE MERZI VILLAZZANO TN VILLA DELLE 100 FINESTRE Perotti Toriello COVELO DI TERLAGO TN VILLA GASPARINI LOREDAN VENEGAZZÙ TREVISO
  • 54. 54 PALAZZO DEL QUIRINALE - ROMA RISANATI CON DRYKIT SYSTEM GLI UFFICI E GLI ARCHIVI DELL’ALA OVEST IMPRESA APPLICATRICE: SOCEDILE NAPOLI CASE HYSTORY DRYKIT Edilizia Monumentale
  • 55. 55
  • 56. 56 Prodotto: DryGel Formulato impiegato TRE404 La presenza di sostan- ze organiche presenti nel terreno e traspor- tate nelle murature dall’acqua di risalita capillare dà origine, assieme al calcio con- tenuto nelle stesse, alla formazione di sali nitrati o nitriti. Questo “salnitro”, come viene spesso chiamato, è l’origine della demolizione mec- canica degli affreschi, delle pietre di rivesti- mento, degli altari, dei mattoni o degli into- naci delle case. Nelle chiese il fenomeno è spesso originato dalla presenza di antiche sepolture che tradi- CASE RURALI E CHIESE, edifici diversi ma con problematiche E SOLUZIONI COMUNI zionalmente venivano inumate all’interno. In campagna la vicinanza di stalle e di edifici per l’alleva- mento o l’utilizzo di fertilizzanti provoca di fatto le medesime problematiche sulla parte bassa di tutte le murature. Negli ultimi decenni, con l’avvento dei silani e dei polisi- lossani unitamente ad una tecnologia collau- data a lenta diffusione, abbiamo risolto defini- tivamente tali problemi senza compromettere la statica degli edifici. Ci occupiamo di deu- midificazione e restau- ro sin dalla prima metà degli anni settanta: per questo abbiamo sempre cercato le so- luzioni migliori, quelle che di fatto riuscivano e riescono a conciliare il binomio imprescindi- bile del giusto rappor- to costo/benefici. Essere riusciti a trasformare una collaudata tecnologia in un “prodotto” facil- mente utilizzabile da chiunque e garantendo il risultato finale ha contribuito non poco a decretare il successo di questa formula innovativa. Prodotto: DryKit TRE128 - TRX118 Prodotto: Inietta&Risana Formulato impiegato TRV300 Prodotto: Boiacche Antisaline TRH745 - TRB305 Cascinali, rustici e agriturismoCASE HYSTORY DRYKIT
  • 57. 57 Organic substances present in the ground are transported into walls by rising damp. Together with the calcium found in them, they give rise to the formation of nitrate and nitrite salts. “Saltpetre”, as this is often called, is the starting point for the mechanical demolition process that affects frescoes, stone clad- ding, altars, bricks and plaster in houses. The phenomenon often originates in churches due to the presence of ancient tombs, as burials were traditionally carried out inside. The same problems are caused at the base of all kinds of walls in the countrysi- de due to the proxi- mity of stables and buildings for breeding animals, or use of fer- tilisers. We have been able to solve these problems once and for all without affecting building statics in the last few decades sin- ce silanes and polysiloxanes became available and through the use of tried and tested slow-diffusion technology. We have been wor- king in the fields of dehumidification and restoration since the early seventies and have always looked for the best solutions, namely those that enabled us to create a winning combination by providing the right cost-benefit ratio and continue to do so. The success of this innovative formula was determined in no small part by managing to turn tried and tested technology into a user-friendly “product” with guaranteed final results.
  • 58. 58 TECNORED IN SPAGNA Alla fine degli anni ’90 la Tecnored ha iniziato ad operare sul territorio spagnolo in collaborazione con la società Taller De Restauracion El Barco S.L. di Madrid. Dal 2001, in considerazione degli interessanti sviluppi riscontrati, si è deciso assieme di costituire una nuova società creata ad hoc, denominata Demsa. In questi anni con le tecnologie DryKit System e con i prodotti TRH745, TRB305 e TRH780, sono stati risanati su tutto il territorio spagnolo innumerevoli edifici storici e monumentali sia delle Propiedad Real che del Patrimonio Civil. Gli interventi di seguito elencati sono quelli tra i più significativi sino ad oggi realizzati in Spagna, mentre non vengono elencati per motivi di spazio e, in osservanza alle leggi sulla privacy, quelli relativi ai privati o delle varie Associazioni locali. DESPACHO EN EL COMPLEJO DE LA MONCLOA - IGLESIA DE SAN PEDRO EN RIBATEJADA: Madrid - FACHADA DE LA CASA DE LOS GIL DE BORJA: Tarazona (Zaragoza) - PALACETE DEL SIGLO XVII EN C/COMPÁS DE LA VICTORIA N°5: Málaga - PARROQUIA DE NUESTRA SEÑORA DE LA ASUNCIÓN DE ALGETE: Madrid - TEATRO SALÓN CERVANTES: Alcalá de Henares (Madrid) - MUSEO PÉREZ GALDÓS - PALACIO REAL DE ARANJUREZ: Madrid - GALERÍA DE ENTRADA DEL CASTILLO DE FERRÁN, SIGLO XIII: Tarragona - IGLESIA EN ELDA: Alicante - RESIDENCIA GERIÁTRICA MONTE ALTO: Jerez de la Frontera, Cadiz - CASA PALACIO SEDE DE LA DIPUTACIÓN: Córdoba - EDIFICIO EN COMPLEJO MONCLOA (PRESIDENCIA DEL GOBIERNO): Madrid - AYUNTAMIENTO DE CAMPO DE CUELLAR: Segovia - RESI- DENCIA DE ANCIANOS EN THARSIS: Huelva - SALA DE AUDIENCIAS, PALACIO DE QUINTA DE EL PARDO: Madrid - MUSEO PÉREZ GALDÓS: Las Palmas de Gran Canaria - CASITA DEL PRÍNCIPE, PALACIO REAL DE EL PARDO: Madrid - RESIDENCIA MONTE VAL: Valdepeñas (Ciudad Real) - REAL MONASTERIO DE SANTA CLARA: Tordesillas (Valladolid) - CONVENTO MADRES PASIONISTAS: Madrid - CENTRO DE SALUD LAS CORTES: Madrid - COMPLEJO DE LA MONCLOA: Madrid - CLAUSTRO IGLESIA DE SAN PEDRO: Teruel - RESIDENCIA DE ANCIANOS: Tharsis, Huelva - REHABILITACIÓN DEL CONVENTO DE SAN AGUSTÍN: Zaragoza - SANEAMIENTO DE LOS MUROS SEL ARCHIVIO DE LA UNIVERSIDAD COMPLUTENSE: Madrid - REHABILITACIÓN DE LA PARROQUIA DE SAN JOSÉ: Águilas (Murcia) - REHABILITACIÓN DE PARANINFO DE LA UNIVERSIDAD COMPLUTENSE: Madrid - AYUTAMIENTO DE LETUX: Zaragoza - CENTRO DE SALUD Y SALUD MENTAL EN C/PEÑA GORBEA: Madrid - PLAZA ESPAÑA: Sevilla - PALACIO DE MAYORALGO: Cáceres - PATIO DE BANDERAS: Sevilla - FACHADA DEL MUSEO ARQUEOLÓGICO: Granada - MUSEO CASA-COLÓN: Las Palmas de Gran Canaria - IGLESIA DE SAN PEDRO: Teruel - IGLESIA PARROQUIAL SANTA MARÍA DE LAS ANGUSTIAS: San Juan, Ciudad Real. Tecnored started working in Spain at the end of the ‘90s together with Madrid- based company Taller De Restauracion El Barco S.L.. Following the subsequent interesting developments, a joint decision was taken to found a new tailor-made company, Demsa, in 2001. Dry Kit System technologies and the products TRH745, TRB305 and TRH780 have been used over the years to restore numerous historical buildings and monuments in the Propiedad Real and Patrimonio Civil categories. The work listed below includes some of the most important projects carried out so far in Spain. For reasons of space and in accordance with the privacy laws, work carried out for private parties or local associations is not listed. Propiedad Real y Patrimonio CivilCASE HYSTORY DRYKIT
  • 59. 59 TORDESILLAS -VALLADOLID - REAL CONVENTO DE SANTA CLARA SEVILLA - PLAZA ESPAÑA TERUEL - IGLESIA DE SAN PEDRO MADRID - CASITA DEL PRINCIPE PALACIO REAL DE EL PARDO MADRID - PALACIO DE LA QUINTA DE EL PARDO. CÒRDOBA - PALACIO DE LA DEPUTACIÒN, EX DE LA MERCEDES MADRID - PALACIO REAL DE ARANJUEZ
  • 60. SCHEDAPRODOTTO60 BarrieraChimica DryKit BarrieraChimica DryKit DEUMIDIFICAZIONE DEHUMIDICATION TRE 128 TRX 118 TRS 114 TRF 135 Contro l’umidità ascendente un esclusivo sistema garantito, che elimina per sempre il problema. Con le più avanzate tecniche per il risana- mento delle murature umide abbiamo re- alizzato un pratico kit per le imprese e per gli amanti del “fai da te”, facile da utilizzare. DryKit® è un esclusivo sistema brevettato che interviene nelle opere murarie median- te la formazione di una barriera chimica, composta da formulati idrofobizzanti all’ac- qua o in solvente. Le caratteristiche speci- fiche, nonchè i campi d’impiego consigliati per ogni prodotto, vengono chiarite nelle schede specifiche, illustrando il formulato più idoneo alle esigenze del risanamento. Risanare definitivamente i muri umidi, da soli, o con la propria impresa di fiducia. È semplicissimo con DryKit! Forare il muro a 15 cm dal terreno distanziando le perforazioni una dall’altra di 15 cm (Fig. 1). Inserire nel muro i diffusori con le corone (Fig. 2). Sigillare le corone con l’aiuto di un cazzuolino, gesso e/o cemento rapido (Fig. 3). 15 cm 15 cm 15 cm 15 cm 15 cm 15 cm 1 2 3 Prodotto Certificato
  • 61. 61 BarrieraChimica DryKit Applicare le pockets al muro collegando il tubicino alle corone. Riempire le pockets con il formulato specifico (Fig. 4). Ad assorbimento avvenuto, rimuovere i vecchi intonaci (Fig. 5). Per evitare trasmigrazioni saline risulta di fondamentale importanza l’applicazione delle boiacche antisaline prima della stesura dei nuovi intonaci (Fig. 6). Più facile di così... I tempi di trasfusione sono estremamente rapidi. Entro le 24 ore la muratura riesce ad assorbire completamente la quantità di formulato prevista per il risanamento, mentre i tempi di asciugatura risultano variabili in funzione dello spessore e del materiale di cui è costituita la muratura (vedi Manuale istruzioni). Tutte le risposte nel manuale istruzioni Il kit è composto da pratiche pockets con scala graduata di facile lettura, un’imboc- catura nella parte superiore per il riem- pimento del formulato, corredata di una piccola “linguetta” appositamente studiata per impedire il contatto del prodotto con elementi esterni (calcinacci, acqua piova- na, ecc.), i diffusori in cellulosa pressata a perdere con corona ed il tubo vitrex di collegamento con regolatore di flusso. È inoltre corredato dal “Manuale tecnico di istruzioni” con disegni ed indicazioni utili per la posa in opera del kit di risa- namento, che include anche le modalità operative ed i tempi necessari per il ripri- stino degli intonaci. A richiesta si fornisce assistenza tecnica alla posa con personale specializzato. An exclusive patented system for fighting rising damp, which eliminates the problem for good Using the most advanced techniques for repairing damp walls, we have crated a practical user-friendly kit for companies and do-it-yourself enthusiasts. DryKit® is an exclusive patented system which acts on masonry through the formation of a chemical barrier consisting of water or solvent-based hydrophobising formulae. The special features and recommen- ded fields of use for each product are explained on special data sheets, which illustrate the most suitable formula for your renovation needs. 15 cm 15 cm 4 15 cm 15 cm 5 15 cm 15 cm 6 It couldn’t be easier… The transfusion times are extremely fast. The wall manages to completely absorb the required amount of formula for repair in less ten 24 hours, while the drying times vary according to the thickness and wall material (see instruction manual). Our highly practical instruction manual has all the answers The kit consists of practical pockets with an easy-to-read graduated scale, an ope- ning in the upper part for filling up with formula and are equipped with a spe- cially designed small flap to prevent the product coming into contact with external elements (plaster, rainwater, etc.), pressed cellulose injectors with crown and a Vitrex connection tube with flow adjuster. It is also supplied with a technical instruction manual with diagrams and useful infor- mation for laying the repair kit and which also includes the operating procedure and necessary times for restoring plaster. Technical assistance can be supplied for the laying procedure on request with specialised personnel.
  • 62. SCHEDAPRODOTTO62 Il degrado delle murature, degli intonaci e delle eventuali pitture o decorazioni è causato dalla risalita dell’acqua per capillarità nei materiali di costruzione: un fenomeno che interessa l’edilizia civile in genere e gran parte del nostro patrimo- nio immobiliare. Anche in tempi remoti tale fenomeno era ampiamente conosciuto, ma considera- to dai costruttori quasi ineludibile dalla struttura stessa. L’umidità ascendente è causata dalla presenza d’acqua nel terreno e dalla capillarità dei materiali di costruzione; si manifesta soprattutto con la comparsa di macchie alla base della muratura, con sgretolamento delle tinteggiature, con distacco degli intonaci o di frammenti del materiale di costruzione (pietre, mattoni, ecc.). I canali microscopici dei capillari, a causa della poca tensione superficiale, permettono la risalita dell’acqua che, in caso di presenza di sali disciolti nel terreno o nei materiali di costruzione, si estende ulteriormente verso l’alto. Oltre ai danni estetici, l’umidità ascendente aumenta la dispersione del calore dall’in- terno dell’edificio verso l’esterno e favori- sce inoltre l’aumento dell’umidità relativa interna, provocando problemi igienici ed ambientali. The importance of anti-salt grout in restoration of pla- ster, after dehumidification treatment Before new plaster coatings are applied, it is particularly important to apply a base coat of anti-salt grout TRH 745 added to TRB 305 to close the humidity/salt cycle definitively. Without this grout, during the BarrieraChimica DryKit Livello raggiunto dall’umidità (1). Zona barriera Dry Kit (2). Stonacatura (3). Applicazione boiacche antisaline (4). Applicazione nuovo intonaco (5). 1 2 3 4 5 Palazzo Terzi, del Comune di Sommacampagna (VR) dopo l’intervento di deumidificazione effettuato nel 1985. L’IMPORTANZA DELLE BOIACCHE ANTISALINE: Il ripristino degli intonaci dopo il trattamento di deumidificazione. Pareti affrescate Formulato impiegato TRF135 Scheda prodotto pag. 68 Pareti non affrescate Formulato impiegato TRX118 Scheda prodotto pag. 68 application of the new plaster the water in the mix could hydrate the salts present in the masonry, making them transmigrate to the surface during the drying stage. Being hygroscopic, these salts would absorb humidity from the air and their variation in volume (from anhydrous to saturated) could cause aesthetic damage to the final paintwork. Old plaster can be removed starting on the day following the injection of the formula into the wall. This procedure has the triple effect of impro- ving the input of carbon dioxide inside the wall, favouring the evaporation of residual humidity above the chemical barrier and removing salt which has saturated pla- sterwork over time. On frescoes walls the latter procedure is replaced by localised desalination through absorbent packs. The drying times for a repaired wall vary according to the material with which it is built, the typical climatic conditions in the area where the work was carried out, the thickness of the wall and the choice of formula used, water or solvent-based*.