6. Sentiamo spesso dire che la crisi è iniziata a causa dei mutui subprime Ma cos’è un mutuo subprime? Si tratta di un mutuo che la banca concede a persone con un reddito basso e/o instabile . Il mutuo subprime è una operazione rischiosa per la banca , in quanto non è sicuro che le persone riusciranno a pagare il debito. I mutui subprime
7. A partire dal 2000, molte banche americane concedono tantissimi mutui, tra cui anche molti mutui subprime I mutui subprime Fonte: Inside Mortgage Finance Pubblications, Dic 2006
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9. A partire dal 2000 fino a metà del 2006, il prezzo delle abitazioni è cresciuto moltissimo , creando una cosiddetta “bolla immobiliare”. 1) La bolla immobiliare
10. Il continuo aumento dei prezzi delle case favoriva anche le istituzioni che concedevano i mutui, rendendo l’attività conveniente e poco rischiosa. Vediamo perché… 1) La bolla immobiliare
11. Infatti, prevedendo un continuo aumento dei prezzi delle case, chi concedeva un mutuo non si chiedeva se il mutuatario “ subprime ” potesse veramente ripagare le rate… 1) La bolla immobiliare
12. Anzi, in caso di mancato pagamento, la banca poteva prendersi la casa e rivenderla ad un prezzo più alto dell’ammontare del mutuo concesso. 1) La bolla immobiliare Concessione del mutuo Pignoramento e rivendita della casa
13. La bolla immobiliare è stata favorita dai tassi d’interesse molto bassi raggiunti dal 2001 al 2004 La bolla immobiliare e i tassi d’interesse I tassi bassi erano parte della politica di stimolo economico della Banca centrale americana (FED) in risposta alla crisi della bolla internet del 2000 e all’attacco dell’11 Settembre 2001.
14. Ma i l tasso di interesse viene anche chiamato “costo del denaro”. Quindi se i tassi sono bassi anche il denaro “costa poco” e le persone hanno sia più possibilità sia più incentivo a prendere soldi in prestito La bolla immobiliare e i tassi d’interesse
15. Quindi molte persone richiedono e ottengono dei mutui per comprare casa Ed è anche per questo che i prezzi delle case sono aumentati causando la “bolla immobiliare” La bolla immobiliare e i tassi d’interesse
16. 2) La cartolarizzazione Come abbiamo detto prima, un altro elemento chiave per capire perché le banche sono riuscite a concedere tanti mutui subprime è la cartolarizzazione L’abbiamo sentita nominare spesso…ma cos’è?
17. 2) La cartolarizzazione La cartolarizzazione è uno meccanismo finanziario attraverso cui le banche riuscivano a rivendere i mutui subprime trasferendone il rischio nel mercato finanziario . Andiamo a vedere come…
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21. Riassumiamo… Per avere un’idea della portata di tale fenomeno, basti pensare che in California un raccoglitore di fragole messicano con un reddito annuo di 14.000$, che parlava poco e male l’inglese, ha ottenuto da una finanziaria legata a Washington Mutual un mutuo da 720.000$ per comprarsi casa. Storia tratta dall’Herald Tribune, 27-11-2008
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23. Banca Mutuari Mercati Internazionali Banca Mutuari Banca Mutuari Banca Mercati Internazionali Società Veicolo Mutuari Banca La cartolarizzazione La Societ à Veicolo emette delle obbligazioni legate ai mutui: cioè va al mercato finanziario e dice: “prestatemi dei soldi; in cambio vi garantisco che pagherò degli interessi usando i rate dei mutui che incasserò”
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25. Questo processo è stato facilitato dal fatto che le agenzie di rating (che devono analizzare questi titoli e misurarne il rischio) hanno sottovalutato la rischiosità di questi investimenti e li hanno promossi “molto sicuri”. A A A Le agenzie di rating
26. Quindi, questi titoli, promossi come investimenti sicuri, hanno raggiunto ogni angolo del sistema finanziario mondiale attraverso la cartolarizzazione.
29. A partire dal 2004, i tassi di interesse americani iniziano a crescere … e i mutui diventano sempre più costosi e difficili da ripagare Il mutuo si fa troppo caro…
30. Inoltre, nel 2006, la crescita dei prezzi delle case si ferma e, nel 2007, i prezzi iniziano cadere … e la bolla scoppia
31. Con i prezzi delle case in ribasso, le banche che avevano concesso molti “mutui subprime ” ora iniziano a registrare delle perdite sempre più grandi. … e arrivano le prime perdite Concessione del mutuo Pignoramento e rivendita della casa
37. Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani Questo grafico misura la tensione dei mercati finanziari e può essere considerato il termometro della crisi. L’effetto dei meccanismi che abbiamo descritto si vede già dall’estate 2007, quando scoppia la “febbre” sui mercati finanziari
38. Il termometro della crisi Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani Vediamo che nell’estate 2007 quando si verificano le prime perdite sui titoli legati ai mutui subprime la tensione sale.
39. Il termometro della crisi Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani La temperatura si mantiene alta per un anno.
40. Nel Settembre 2008 la febbre schizza in alto e scoppia la crisi nella forma in cui la conosciamo ora Il termometro della crisi Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani
41. Ma in che modo la febbre che si è protratta per un anno ha contribuito a far scoppiare i mercati finanziari a Settembre? Il termometro della crisi Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani
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43. Crisi di fiducia Tutto questo ha determinato una crisi di fiducia nel sistema finanziario. Le banche ormai non si fidavano più l’una dell’altra e quindi hanno smesso di prestarsi soldi a vicenda . ? ? ? ?
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47. Crisi di liquidità Banche non si fidano, e non si prestano più denaro Per continuare ad operare regolarmente, le banche in crisi cominciano a vendere le attività vendibili (proprio come Paola comincerebbe a rivendersi qualcosa per ripagare il mutuo…) Banche in crisi di liquidità Banche vendono titoli per ottenere liquidità
52. Ma in tutto questo casino, cosa hanno fatto i governi per migliorare la situazione? L’intervento dei governi si è concentrato soprattutto nell’evitare che la crisi di liquidità portasse al fallimento delle banche. L’obiettivo primario è stato salvaguardare l’esistenza del sistema finanziario stesso . Gli interventi di governi e banche centrali
53. Con la crisi di liquidità in atto, i primi interventi a sostegno dei mercati finanziari sono stati a carico delle banche centrali con politiche di riduzione dei tassi d’interesse e/o facilitando l’accesso al credito Tuttavia quando il livello della crisi si è aggravato nel Settembre 2008, è stato necessario anche un forte intervento da parte dei governi. Si è trattato di un intervento senza precedenti per l’ammontare dei soldi stanziati e perché la dimensione globale della crisi ha richiesto un forte coordinamento tra i governi. Gli interventi di governi e banche centrali
54. N.B. soldi stanziati e non necessariamente già spesi La dimensione dell’intervento dei governi 770mld € 360mld € 40mld € 625mld € 500mld €
55. Per dare un’idea della portata di tale intervento a livello nazionale basta confrontare quanto il governo inglese, americano ed italiano spendono per il salvataggio del sistema finanziario e quanto in istruzione e sanità. Piano Salvataggio Finanziario 625mld € Spesa Pubblica per la Sanità 145mld € Spesa Pubblica per l’Istruzione 104mld € GRAN BRETAGNA La dimensione dell’intervento dei governi Fonte Dati: OCSE e BBC
56. Piano Salvataggio Finanziario 770mld € Spesa Pubblica per la Sanità 818mld € Spesa Pubblica per l’Istruzione 674mld € USA La dimensione dell’intervento dei governi Fonte Dati: OCSE e BBC
57. ITALIA Spesa Pubblica in Istruzione 67mld € Spesa Pubblica per la Sanità 104mld € Piano Salvataggio Finanziario 40mld € Il piano di salvataggio dell’Italia è molto limitato rispetto a quello degli altri paesi perché le perdite nel nostro sistema finanziario sono state minori. Infatti, le nostre banche hanno cartolarizzato pochi mutui subprime e non hanno comprato tanti titoli legati ai mutui. La dimensione dell’intervento dei governi Fonte Dati: OCSE e Il Sole 24 Ore
58. Ma perché concentrare così tanti soldi e sforzi su questi aspetti? Il fatto è che un fallimento delle principali banche, e la paralisi dei mercati finanziari avrebbe degli effetti devastanti su tutta l’economia. Crollo dei mercati azionari I nostri depositi diventano a rischio Le piccole imprese hanno difficoltà ad ottenere prestiti Le imprese riducono gli investimenti Licenziamenti Fallimento delle banche Cala il valore dei risparmi delle aziende Crollo della domanda di beni e servizi Recessione economica
59. Ma in che modo questi soldi vengono spesi per aiutare le banche? 1) Una parte di tali fondi servono come garanzia per i prestiti tra banche e per i depositi dei cittadini 2) Un’altra parte vengono utilizzati per ricapitalizzare le banche
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61. Oltre a garantire i prestiti interbancari I governi europei hanno inoltre deciso di garantire i depositi dei cittadini Questo ha diminuito il rischio che i correntisti si precipitassero presso le banche richiedendo i soldi depositati come ad esempio è successo la scorsa primavera per la banca inglese Northern Rock In Italia i depositi sono garantiti fino ad un massimo di 103.000 €, tale norma era già presente prima della riunione dei governi europei
62. 2) La ricapitalizzazione Cosa significa che lo stato ricapitalizza le banche? Significa che lo stato dà dei soldi alle banche. In cambio le banche emettono nuove azioni che vanno allo stato. In questo modo lo stato diventa azionista della banca. Cioè lo Stato diventa proprietario di una parte, o in alcuni casi tutta, la banca.
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64. L’importanza di salvare il sistema finanziario non implica però che questo avvenga ad ogni condizione Quali sono, per esempio, le condizioni che i Governi possono imporre in cambio degli aiuti alle banche con i soldi dei cittadini? Tipi di intervento
71. Purtroppo, la crisi finanziaria è ormai diventata una crisi economica la cui entità e durata è ancora incerta Anche in Italia, i dati economici più recenti non sono incoraggianti. ore di cassa integrazione ordinaria +253% disoccupazione +9% produzione industriale -6.9% ordinativi -12.2% Contagio dell’economia reale Fonti: ISTAT e INPS
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73. Per questo è necessario che l’intervento dei vari governi sia coordinato a livello internazionale ed in particolare europeo Inoltre per uscire dalla crisi é ora fondamentale una politica economica coraggiosa da parte dei governi che stimoli l’economia attraverso la leva fiscale , cioé riduzione delle tasse sui cittadini e sulle imprese ed aumento degli investimenti pubblici. Conclusione