Dopo aver cercato di capire perché l'evasione fiscale debba essere sconfitta e di come stimolare la tax compliance, ora ci occuperemo dei mezzi di contrasto adottati dai governi italiani contro l'evasione fiscale. Effettueremo una ricognizione sui metodi tradizionali ed i controlli sul territorio e analizzeremo i più moderni sistemi di raccolta dati ed utilizzo dei dati stessi. Insomma, un interessante viaggio negli ultimi venti anni di lotta per il rispetto della legge e degli adempimenti fiscali.
1. Ottobre 2012
Come si combatte l'evasione fiscale?
(Parte terza)
di Fabio Cassanelli
www.quattrogatti.info
2. L'evasione fiscale in Italia
Nei lavori precedenti (vedi puntata 1 e puntata 2) abbiamo analizzato il fenomeno dell’evasione
fiscale, spiegato la sua rilevanza per l’intera economia e quantificato (per quanto possibile) il
problema. Abbiamo anche cercato di spiegare che è fondamentale prevenire l’evasione fiscale.
Tuttavia è chiaro che bisogna anche contrastare l’evasione fiscale laddove non si è riusciti a
prevenirla!
Come si fa? Cerchiamo di capirlo insieme...
I governi possono controllare il territorio con i cosiddetti “blitz”, controlli alla frontiera oppure
le ispezioni fiscali nelle aziende. Tuttavia questo presidio sul territorio, anche se è più visibile e
mediatico, non può essere sufficiente e soprattutto efficiente.
Bisogna acquisire sempre più informazioni sugli scambi finanziari e i flussi di denaro e
soprattutto avere dei software che li sappiano decifrare.
Discuteremo questi metodi di contrasto nelle prossimo slide...
3. Contrasto dell'evasione fiscale in Italia
Che azioni hanno intrapreso i governi italiani negli ultimi anni per contrastare
l'evasione fiscale? Possiamo suddividere tutte le iniziative in 3 macro-aree:
Ispezione fiscale Tracciabilità delle transazioni
superiori a 1000€
Accertamento fiscale
Tracciabilità nel settore
Fiscovelox edilizio
Tutoraggio dei Abolizione
grandi contribuenti del segreto bancario
Coinvolgimento Serpico
dei Comuni
Studi di settore
Redditometro
Spesometro
4. Controlli sul territorio
1. L’ispezione fiscale
Ricordate l’ormai famoso “blitz di Cortina”?
In quell’occasione gli agenti dalla Guardia di Finanza hanno effettuato dei controlli all'interno delle
attività commerciali, verificando che venissero emessi tutti gli scontrini e paragonando gli incassi
dichiarati con i mesi e gli anni precedenti, scovando un bel po’ di evasori.
Questo è un esempio di ispezione fiscale. Si tratta dunque di un'attività conoscitiva svolta dalla
Guardia di Finanza, volta a rilevare eventuali irregolarità. Con il permesso della
Commissione Tributaria la Guardia di Finanza può anche effettuare intercettazioni ambientali,
telefoniche e perquisizioni personali e domiciliari.
5. Controlli sul territorio
2. L’accertamento fiscale
Nella primavera del 2012, a circa due milioni di italiani è stata recapitata una lettera dell'Agenzia
delle Entrate che li avvisava di essere sotto accertamento.
L'accertamento fiscale viene eseguito nei casi di evasione sospetta. Può avvenire a seguito di
un'ispezione fiscale o in caso di anomalie nelle dichiarazioni fiscali (redditi, iva ecc...).
Se giudicato responsabile il contribuente o l'azienda può patteggiare (e pagare l'imposta evasa in rate
a tasso agevolato) o fare ricorso al giudice tributario.
Nel caso in cui anche il giudice accerti la responsabilità, l'imposta dovrà essere pagata all'agenzia di
riscossione Equitalia (fondata nel 2007 e posseduta al 51% dall'Agenzia delle Entrate e al 49%
dall'Inps).
6. Controlli sul territorio
3. Fiscovelox
Nel 2009 è stato attuato il cosiddetto Scudo Fiscale, ossia il condono che ha permesso il rientro
dei capitali esportati illegalmente all'estero pagando un'aliquota del 6%. Degli 85 miliardi rientrati
in Italia, 60 risiedevano in banche svizzere.
COME EVITARE UNA NUOVA FUGA DI CAPITALI?
La Guardia di Finanza ha rafforzato i controlli ai confini con la Svizzera avvalendosi dei cosiddetti
fiscovelox. Sono strumenti che funzionano come dei normali autovelox e fotografano tutte le
targhe della macchine italiane che transitano da e verso la Svizzera. Le informazioni raccolte sono
poi usate per effettuare controlli fiscali a campione ai proprietari delle autovetture.
7. Controlli sul territorio
4. Tutoraggio dei “Grandi Contribuenti”
Se un cartolaio o un macellaio hanno una certa probabilità (ad esempio del 5%) ogni anno di
subire un controllo o un accertamento, un Grande Contribuente invece subirà sicuramente
controlli e accertamenti ogni anno e tutte le sue attività verranno monitorate con
estrema attenzione.
Che cos'è un GRANDE CONTRIBUENTE?
I Grandi Contribuenti sono quelle imprese che hanno un volume
d'affari superiore ai 100 milioni di euro (anche banche e
assicurazioni). Il dl 185/2008 e i successivi provvedimenti
dell'Agenzia delle Entrate avviano il “tutoraggio” di queste imprese.
Il tutoraggio permette di rafforzare i controlli fiscali su tali società ed
è coordinato dagli uffici Analisi, Governo e Controlli dell'Agenzia
delle Entrate.
Questa misura non solo ha il pregio di far emergere l'imponibile
evaso dai Grandi Contribuenti ma anche delle imprese che stringono
rapporti commerciali con loro.
(c) Agenzia delle Entrate
8. Controlli sul territorio
5. Coinvolgimento dei Comuni
Anche i Comuni posso dare una mano allo Stato, nella lotta all'evasione. E se lo fanno, vengono
enormemente premiati.
Per il triennio 2012-2014 i Comuni che segnalano situazioni di evasione fiscale all'Agenzia delle
Entrate, anche di tasse di competenza dello Stato, trattengono per sé l'intero ammontare
del maggiore reddito recuperato.
Insomma, un grande incentivo!
(c) Comune di Ciampino
9. Raccolta di informazioni
1. Tracciabilità delle transazioni superiori ai 1000€
Perchè dal 6 dicembre 2011 non è più possibile effettuare pagamenti sopra i 1000 euro utilizzando
denaro contante?
Principalmente perché se si paga un bene o un servizio con moneta elettronica (carta di credito,
bancomat, bonifico bancario) il pagamento viene tracciato sia dalla banca che effettua il pagamento
del cliente che da quella che lo riceve per conto del fornitore.
Ma è un bene che i pagamenti siano tracciati?
10. Raccolta di informazioni
1. Tracciabilità delle transazioni superiori ai 1000€
Approfondimento: perchè tracciare i pagamenti?
Se un'impresa o un libero professionista ricevono un pagamento tracciabile saranno costretti a
dichiarare l'incasso. Inutile nasconderlo al fisco, è facilissimo trovare traccia di quel pagamento
scartabellando l'estratto conto bancario.
Alcuni tributaristi, giornalisti e siti internet sostengono la tesi di un'ulteriore limitazione del contante.
Anche il Governo spinge verso un’ulteriore limitazione. Ad esempio la bozza del Decreto Sanità vieta
ai medici privati di ricevere pagamenti in contanti dal 30 aprile 2013. La bozza del Decreto Sviluppo
bis obbligherebbe, se approvata, dal primo gennaio 2014, tutti i commercianti ad accettare carte e
bancomat per i pagamenti. Il Governo si impegna inoltre a far diminuire le commissioni sui micro
pagamenti.
11. Raccolta di informazioni
2. Tracciabilità nel settore edilizio
Volete ristrutturare la vostra casa e renderla energeticamente più efficiente?
Può capitare che l'azienda o il libero professionista incaricato ai lavori pratichino uno sconto al cliente
ed esegua i lavori senza emettere fattura.
Per questo motivo i governi italiani negli anni hanno creato una serie di incentivi che inducano il
cliente a richiedere la fattura. Si va dall'Iva agevolata al 10% a detrazioni Irpef fino al 50%.
Per conoscere i numerosi incentivi è possibile consultare la seguente aggiornata GUIDA dell'Agenzia
delle Entrate.
(c) marketmovers.it
12. Raccolta di informazioni
3. Abolizione del segreto bancario
Addio segreto bancario! L'articolo 11 della Manovra Salva-Italia dispone che dal 1 gennaio 2012
tutte le banche devono inviare all'anagrafe tributaria i movimenti ed i saldi finanzari dei loro
clienti.
Ora le banche dati della Guardia di Finanza e dell' Agenzia delle Entrate saranno arricchite di
informazioni utili e, come vedremo, integrabili ai software del redditometro e degli studi di settore.
In ogni caso la misura è molto controversa e dal 21 ottobre 2012 verrà temporaneamente sospesa
dal Garante della Privacy. L'Agenzia delle Entrate dovrà creare un software con una crittografia
avanzatissima per impedire agli hacker di appropriarsi di dati molto sensibili.
13. Raccolta di informazioni
4. Il software Serpico
Supponiamo che un nucleo della guardia di finanza abbia programmato per la prima settimana di
giugno delle ispezioni e controlli nell'immaginario comune di “Città Blu”.
Come ottenere il massimo risultato nel minimo tempo e al minimo costo?
Con Serpico!
Serpico o “servizio per le informazioni sul contribuente” è un software che integra tutte le banche
dati dell'Agenzia delle Entrate.
Processerà autonomamente tutti i dati dei contribuenti e delle imprese di Città Blu (dichiarazioni
dei redditi degli ultimi cinque anni, movimenti bancari, spese per luce, gas e telefonia, autovetture
possedute ecc...). Il software incrocerà tutte le informazioni e stilerà una blacklist di contribuenti ed
aziende ad alto rischio di evasione semplificando di molto il lavoro degli agenti.
14. Elaborazione delle informazioni raccolte
1. Studi di settore (1)
Un gioielliere di Pescara nel 2012 stima di emettere fatture per 5mila euro di vendita, vendendo in
nero il resto dei gioielli. Tuttavia, consultando il software Gerico dell'Agenzia delle Entrate, scopre
che secondo gli studi del fisco le gioiellerie di Pescara hanno costi medi annui stimati per 15.000
euro l'anno*.
Ecco un pratico esempio del funzionamento degli Studi di Settore!
Gli studi di settore sono stati infatti creati per eseguire accertamenti fiscali mirati alle aziende e
liberi professionisti che dichiarano ricavi non congrui con quelli che presumibilmente dovrebbero
avere per rimanere sul mercato.
15. Elaborazione delle informazioni raccolte
1. Studi di settore (2)
Se il gioielliere dichiarasse ricavi per 5.000 euro attirerebbe i sospetti dell'Agenzia delle Entrate e
dovrebbe motivare il mancato fallimento della sua attività. Decide quindi di emettere fatture per
16.000 euro nell'intero corso del 2012.
A costi bassissimi, lo Stato riesce a recuperare la base imponibile senza intervenire direttamente con
gli accertamenti fiscali.
E' però evidente che gli studi di settori non possono essere l'unico mezzo di contrasto dal momento
che il gioielliere avrebbe tutti i vantaggi a nascondere redditi conseguiti sopra la soglia indicata dal
software.
16. Elaborazione delle informazioni raccolte
2. Redditometro
Mario Rossi a maggio 2012 si reca dal commercialista per presentare il 730 (la dichiarazione dei
redditi) della sua famiglia. Consultando il Redditest si rende conto che il suo reddito deve
giustificare spese per 45.000 euro nell'anno 2011 effettuate con carta di credito e bonifico (dati
acquisiti dallo Stato dopo l'abolizione del segreto bancario). Per evitare l'accertamento fiscale gli
converrà denunciare interamente il suo reddito. Ecco come funziona il redditometro!
Criticità: Ovviamente lo Stato non è a conoscenza delle spese effettuate con contanti. Più
tracciabilità consentirebbe un migliore funzionamento del redditometro.
17. Elaborazione delle informazioni raccolte
3. Spesometro
Lo spesometro è uno strumento di raccolta dati per le banche dati ed i software dell'Agenzia delle
Entrate. Integra ed amplia il sistema di tracciabilità fissato dalla norma sui pagamenti elettronici
obbligatori superiori a 1000 euro.
In pratica, gli operatori finanziari dovranno inviare annualmente allo Stato un report riguardo
tutti i pagamenti effettuati ed incassati superiori ai 3000 euro da cittadini, aziende e liberi
professionisti allegando il codice fiscale del cliente e del fornitore.
18. I risultati del recupero dell'evasione (1)
Come abbiamo visto le strategie ed i mezzi ideati dallo Stato per il contrasto all'evasione fiscale
sono molto vari ed articolati.
Quali sono i risultati? E' possibile osservare un trend in netta crescita del recupero delle somme
evase. Da un rapporto dell'Agenzia delle Entrate emerge che il recupero è più che raddoppiato dal
2007 al 2011, passando dai 3 miliardi di euro del 2007 ai 7 del 2011.
8000
7000
Ciò tuttavia non implica che la
6000 crescita sia dovuto solamente alle
attività di contrasto. In realtà,
(dati in milioni di euro)
5000
poiché alcune di queste misure
4000 sono molto recenti, risulta
3000
difficile calcolare il loro
impatto specifico sul recupero
2000 dell'imposta evasa.
1000
0
2007 2008 2009 2010 2011
dati estrapolati dal documento dell'Agenzia delle Entrate "Recupero dell'Evasione fiscale"
19. Risultati del recupero dell'evasione (2)
Infine, emerge sempre dallo stesso rapporto che il recupero dell'evasione avviene sempre più grazie
ai versamenti spontanei che costano meno alla pubblica amministrazione, rispetto alle riscossioni
coattive. Alcuni tipi di riscossioni coattive sono gli espropri o le vendite di beni pignorati.
6000
5000
4000
(dati in milioni di euro)
(di cui versamenti diretti)
3000
(di cui riscossioni coattive)
2000
1000
0
2007 2008 2009 2010 2011
dati estrapolati dal documento dell'Agenzia delle Entrate "Recupero dell'Evasione fiscale"
Sono dati senz'altro positivi ma c'è ancora moltissimo da fare considerando che ogni anno si stima
che siano evasi 120 miliardi di euro.
20. Conclusioni
La strada da compiere per arrivare alla meta è ancora lunga.
L'Italia rischia di rimanere ancora per molti anni un Paese in cui l'evasione fiscale è una pratica
diffusissima e la crisi economica in atto non aiuterà il raggiungimento degli obiettivi di riduzione
progressiva del fenomeno dell'evasione fiscale.
Per questo è necessario che agli strumenti di recupero dell'evasione fiscale vengano affiancate le
seguenti strategie:
1) Spesa pubblica più efficiente per mostrare ai contribuenti che i loro soldi vengono spesi al
meglio. E di conseguenza migliore offerta di servizi pubblici.
2) Serrata lotta alla corruzione per ridurre ulteriormente gli sprechi nelle pubbliche
amministrazioni.
3) Piano per la redistribuzione ai contribuenti dei fondi recuperati dall'evasione fiscale e
riduzione della pressione fiscale.
4) Pagamenti puntuali della Pubblica Amministrazione ai suoi fornitori.
21. Bibliografia
1. Stefania Rimini, “Contanti Saluti al Nero”, Report (2012)
2. Governo Italia, “Presentazione Manovra Dicembre 2011” (2011)
3. Agenzia delle Entrate, Studi di Settore, Gerico 2012
4. Agenzia delle Entrate, Redditest, Comunicazione dati per la stima dei redditi
5. Agenzia delle Entrate, Recupero dell'Evasione, (2011)
Link Utili
1. Canale YouTube dell'Agenzia delle Entrate
2. FiscoOggi.it (Rivista dell'Agenzia delle Entrate)
3. App della Guardia di Finanza per Android
22. Grazie!
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Roberta Zizza (Banca d’Italia) e Maria Flavia Ambrosiano
(Università Cattolica)
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