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L’IMMIGRAZIONE IN ITALIA:
 RISORSA O MINACCIA?




    Fadi Hassan e Luigi Minale
                                 1

      www.quattrogatti.info
QUANTI SONO GLI IMMIGRATI IN ITALIA?

Attualmente gli immigrati regolari sono 3.891.295
che equivale al 6,5% della popolazione nazionale


Ci sono anche circa 650.000 immigrati irregolari pari
all’1% della popolazione




                                                    2

Fonte: ISTAT e ISMU (2009)
SONO TANTI O POCHI? (1)
              Sono tanti rispetto a quanto eravamo abituati
Fino alla fine degli anni ’80 c’erano più italiani che andavano all’estero
                    che stranieri che venivano in Italia
 Ma negli ultimi 20 anni la popolazione straniera è aumentata molto:
                  Percentuale della popolazione straniera in Italia
           6.0%




           5.0%
                                                                                                                                    Aumento per
                                                                                                                                    allargamento
                                                                                                                                    UE
           4.0%




           3.0%




           2.0%

                                                                                    Aumento regolari
                                                                                    per la Bossi-Fini

           1.0%




           0.0%
                                                                                                                                                   3
                  1991      1996     1997        1998   1999   2000   2001   2002     2003    2004      2005   2006   2007   2008
              Fonte: ISTAT, immigrati regolari
SONO TANTI O POCHI? (2)
Sono pochi se paragoniamo l’esperienza italiana a quella degli
  altri grandi paesi occidentali e alla media europea (EU15):
      30.0%




                                                                                                         25.0%
      25.0%




      20.0%




                                                                                                 15.0%
      15.0%                                                                            14.2%


                                                                   11.6%    11.8%
                                                  11.1%

      10.0%

                                   7.4%

                    5.8%

       5.0%




       0.0%
                    Italia         EU15       Gran Bretagna        Spagna   Francia   Germania   USA     Canada
              Fonte: Banca d’Italia su dati EU-SILC e ACS (2008)
DA DOVE VENGONO?
                                                           UNIONE EUROPEA 15      5%

                                                            UNIONE EUROPEA
                                                            ALTRI STATI    23%

                                                              EUROPA
  NORD                                                        ALTRI STATI   24%
  AMERICA 1%



  AMERICA
  LATINA 8%




                                                                    ASIA 16%
                           AFRICA 23%




Quasi un terzo degli stranieri (28%) proviene dagli stati dell’Unione Europea (colorati in
            blu ed azzurro) e quindi possono entrare liberamente in Italia.
       I paesi da cui riceviamo più immigrati sono Romania, Albania, e Marocco.

          Gli stranieri che vengono dall’Africa sono solo una parte minoritaria        5
COME ENTRANO I CLANDESTINI?
                                                                    VIA TERRA 15%
                                             Malpensa
            VIA TERRA 15%


                                               CON VISTO TURISTICO
                                               DAI PRINCIPALI AEROPORTI 73%



                                                        Fiumicino




Fonte dati: Ministero degli Interni (2008)
                                             VIA MARE 12%

 Circa il 73% dei clandestini entra in Italiamareun normale visto turistico, ma poi rimane anche
                     Solo il 12% entra via con con i barconi dall’Africa.
  Questo significa che i respingimenti di massa dellascaduto.
                                   dopo che il visto è scorsa estate hanno un alto impatto
politico e mediatico, ma servono a poco per contrastare l’ingresso di clandestini. Inoltre la
maggior parte degli immigrati che arrivano con i barconi provengono da paesi in guerra ed
              in base alle convenzioni internazionali avrebbero diritto di asilo                6
COME SONO?
                                            Istruzione
     60.0%
                      Titolo di studio cittadini stranieri, confronto con italiani
                              51.2%
     50.0%           48.1%




                                                39.4%    38.9%
     40.0%
                                                                             Italiani

                                                                             Stranieri
     30.0%




     20.0%



                                                                     12.5%
                                                                                 10.2%
     10.0%




      0.0%

Fonte: ISTAT –   Scuola media inferiore     Scuola Media Superiore      Laurea
Banca d’Italia

Inaspettatamente italiani ed immigrati hanno un tasso di                                 7

                istruzione molto simile
COME SONO?
                             L’aspetto demografico
                     ITALIANI                                STRANIERI
                       ETÀ                                      ETÀ

    UOMINI                        DONNE          UOMINI                     DONNE




Fonte dati: ISTAT

Da queste cosiddette piramidi demografiche possiamo vedere come gli immigrati
                         siano più giovani degli italiani
  Oltre l’80% degli stranieri ha meno di 45 anni (a fronte del 50% degli italiani)
         ed il 20% degli stranieri ha meno di 15 anni (13% per gli italiani)
                Gli immigrati hanno anche maggiori tassi di fecondità.              8

        Una donna straniera ha in media 2,12 figli mentre una donna italiana 1,26
COME SAREMO?
   Il gruppo dove la presenza straniera è più consistente è quello dei
  bambini e dei ragazzi, dove la presenza di stranieri è raddoppiata dal
                             2003 ad oggi.
                         Infatti è di origine straniera:
      • Neonati 10%
      • Minori di 6 anni  10%
      • Minorenni  7%


Gli studenti stranieri sono circa il 7% nelle scuole elementari e medie. Ci sono
poi dei picchi in alcune zone del nord, a Milano per esempio il 66% dei nuovi
                     iscritti alle medie è di origine straniera.

       Secondo le proiezioni ISMU infatti nel 2050 sarà di origine straniera
            1 italiano su 3 della popolazione con meno di 24 anni! 9
Fonte: ISMU
COME SAREMO?
La cosa importante da tenere a mente è che la maggior parte di
  questi ragazzi nascerà in Italia e sarà quindi italiano a tutti gli
           effetti una volta raggiunta la maggiore età.
   Essi saranno una parte importante degli italiani del futuro e
 I bambini figli di immigrati contribuiranno all’Italia del domani.

La loro integrazione è una delle sfide politiche più importanti del
    nostro Paese e si gioca proprio sugli immigrati di seconda
                           generazione.

                       La scuola avrà un ruolo importantissimo
                          in questo obiettivo di integrazione.



                                                                 10
IMMIGRATI E MERCATO DEL LAVORO




                                 11
IMMIGRATI E LAVORO
                                                                                      Tassi di occupazione

                                                           80%
                                                                             67%                 68%
Fonte: Elaborazione dati Banca d’Italia ed ISTAT (2008)




                                                           70%                             65%
                                                                      58%                                             59%
                                                           60%

                                                           50%                                                  46%
                                                                                                                                   Italiani
                                                           40%
                                                                                                                                   Stranieri
                                                           30%

                                                           20%

                                                           10%

                                                            0%
                                                                      Totale Italia       Nord e centro        Mezzogiorno



            Come possiamo vedere gli stranieri hanno dei tassi di occupazione molto alti
                                 (superiori a quelli degli italiani).
                                                          Questo ci fa capire che chi immigra in Italia lo fa principalmente per lavorare
                                                                                                                                        12
MA IN SOSTANZA CHE EFFETTI HA
L’IMMIGRAZIONE SUL LAVORO DEGLI ITALIANI? (1)
    Le domande che più spesso ricorrono quando si parla di immigrati e lavoro sono:
    1.   Ma gli immigrati “rubano” il lavoro agli italiani?
    2.   Ma la presenza degli immigrati obbligano gli italiani ad accettare salari
         più bassi?
              E’ complicato ottenere evidenza certa su questi effetti, tuttavia :
• Uno studio della Banca d’Italia infatti osserva che “la crescita della presenza straniera non si
è riflessa in minori opportunità occupazionali per gli italiani”
  no effetti negativi sull’occupazione!

• Lo studio della Banca d’Italia dice addirittura che “l’immigrazione ha effetti positivi per gli
italiani più istruiti e per le donne dato il livello di complementarietà tra lavoratori italiani e
stranieri”
   effetti positivi su alcune fasce!

• Uno studio dell’INPS mostra che “nelle province con maggiore incidenza di lavoratori
stranieri i salari degli italiani hanno lo stesso trend delle zone con minore immigrazione”
  no effetti negativi sui salari!
                                                                                              13
                            Questo che cosa significa?
MA IN SOSTANZA CHE EFFETTI HA
L’IMMIGRAZIONE SUL LAVORO DEGLI ITALIANI? (2)
     Per capire meglio prendiamo ad esempio la ditta “G&G” che per
       produrre ha bisogno d un rapporto fisso operai-ingegneri:
                      10 operai non specializzati
                       5 ingegneri specializzati

   L’arrivo di immigrati permette alle imprese di assumere nuovi operai
   non specializzati; ad esempio ora la ditta “G&G” assumerà 4 operai.

   Per mantenere la stessa proporzione di lavoratori la ditta ha bisogno
         ora di 2 ingegneri in più e quindi ne assumerà di nuovi

        Questo è il concetto di complementarità che fa si che
    l’immigrazione abbia un effetto positivo sull’occupazione dei
                        lavoratori più istruiti.
                                                                           14
MA IN SOSTANZA CHE EFFETTI HA
L’IMMIGRAZIONE SUL LAVORO DEGLI ITALIANI? (3)
  La Banca d’Italia sottolinea anche l’effetto positivo che l’immigrazione
  ha sull’occupazione delle donne, cerchiamo di capire come funziona:

  Gli immigrati, soprattutto l’immigrazione femminile, va a soddisfare una
       domanda di servizi alla persona che non sono offerti in maniera
              adeguata dallo stato come la cura agli anziani.

   Si prenda ad esempio Laura, una mamma laureata, con un figlio di 4
  anni ed un padre ammalato bisognoso di cure. Laura ha la necessità di
   accudire il padre e sarebbe costretta a rimanere a casa. La possibilità
     di assumere una badante le permette di potere tornare a lavorare.


      Questo è un esempio di come l’immigrazione fa aumentare il
                numero di donne che lavorano in Italia.

                                                                         15
MA IN SOSTANZA CHE EFFETTI HA
L’IMMIGRAZIONE SUL LAVORO DEGLI ITALIANI? (4)
      Un timore diffuso è che i nuovi arrivati sostituiscano i lavoratori italiani poco
           qualificati oppure li obblighino a guadagnare un salario più basso.
    A riguardo, studi effettuati per altri paesi dimostrano che tra i lavoratori poco
         qualificati gli effetti negativi, se presenti, sono di piccola misura.

                           Questo può valere anche per l’Italia.
 Infatti:

 1)In alcuni settori ed in particolari aree del Paese c’è un effettiva domanda di
 manodopera poco qualificata da parte delle imprese che non è pienamente
 soddisfatta dall’offerta di lavoro degli italiani.

 2)I lavoratori italiani e stranieri, anche a parità di qualifica, spesso non sono
 considerati sostituibili dall’impresa. I nuovi immigrati generalmente competono
 direttamente con i vecchi immigrati piuttosto che con gli italiani.

   Tuttavia la forte diffusione del mercato nero nel nostro Paese potrebbe rendere
  la competizione tra lavoratori italiani ed immigrati più accesa e può portare ad una
                                                                                    16
     riduzione dell’occupazione degli italiani e ad una generale riduzione dei salari
MA IN SOSTANZA CHE EFFETTI HA
L’IMMIGRAZIONE SUL LAVORO DEGLI ITALIANI? (5)
                          Per fare un bilancio:

• Gli immigrati hanno un effetto positivo in aggregato sul mercato del
  lavoro: hanno alti tassi d’occupazione, e sono il maggiore bacino di
                 manodopera per molte imprese italiane.
Di fatto, gli immigrati, pur essendo il 6,5% della popolazione, generano
                 ben il 10% del PIL italiano (ISMU, 2009).

• Gli effetti sui salari e sull’occupazione però non sono equamente
distribuiti tra lavoratori, c’è chi ci guadagna (i lavoratori più qualificati e
  le donne) e chi ci perde, anche se poco (i lavoratori poco qualificati).

• Portare gli immigrati fuori dalla zona d’ombra del lavoro nero è un
  bene sia per gli italiani perché renderebbe la competizione tra diversi
  lavoratori più corretta, che per gli immigrati stessi che godrebbero17di
                   maggiori diritti e sicurezza sul lavoro.
IMMIGRATI E STATO SOCIALE




                            18
IMMIGRATI E STATO SOCIALE (1) :
     Ma è vero che gli immigrati sono un costo?
                          ENTRATE FISCALI E SPESA PUBBLICA PER STRANIERI
                                    4%




                                                                        2.50%


                                                       NO!



         Fonte: ISTAT   Entrate fiscali da stranieri         Spesa pubblica per stranieri



Come vediamo gli immigrati sono, dal punto di vista fiscale, una risorsa per lo
                                  Stato.
Il 4% del totale che lo Stato incassa dalle tasse arriva da lavoratori stranieri,
mentre solo il 2,5% di quello che lo Stato spende in sanità, scuola, pensioni,
                        sussidi, etc. va agli immigrati.                  19

     Quindi gli immigrati danno allo Stato Italiano più di quanto ricevono.
IMMIGRATI E STATO SOCIALE (2):
          Facciamo un po' i conti...
• TASSE:
     • pagano 4,5 miliardi di imposta personale sul reddito
     • pagano 10 miliardi di contributi
     • pagano il 5% dell’IRAP
• ISTRUZIONE:
       • assorbono quasi 4 miliardi  il 5% della spesa totale.

• SANITÀ:
     • assorbono circa 3 miliardi  il 3% della spesa totale. In
       media sono più giovani e si ammalano di meno.
• SOSTEGNO AL REDDITO:
     • assorbono circa 1 miliardo  il 7% della spesa totale.
       Usufruiscono di più di sostegni perché più poveri.
                                                                   20
IMMIGRATI E STATO SOCIALE (3):
                     Pagano le nostre pensioni?
 Una cosa che si sente dire spesso è che abbiamo bisogno dell’immigrazione
  perché noi stiamo diventando vecchi e non abbiamo chi “paga” le nostre
                                 pensioni.

                                                          E’ vero?

                                         Per adesso assolutamente si!

 L’Italia è, dopo il Giappone, il paese con la popolazione più vecchia al mondo.
     La popolazione straniera è molto più giovane di quella italiana e questo
contribuisce a diminuire l’indice di dipendenza. [L’indice di dipendenza è il numero di anziani rispetto
 alla popolazione in età lavorativa. Esso da un’idea dell’anzianità di un paese e del conseguente peso delle spese per pensioni e
                                                   sanità sul bilancio dello Stato]




   Tuttavia questo effetto positivo è limitato nel tempo e non è una soluzione
                     strutturale al problema delle pensioni.                21
IMMIGRAZIONE E CRIMINALITÀ




                             22
QUANTI CRIMINI COMMETTONO GLI
                                         IMMIGRATI IN ITALIA?


   Il 26% dei crimini in Italia sono commessi da stranieri

            Il 37% delle persone in carcere sono straniere




                                                                23
Fonte: ISTAT e Ministero di Grazia e Giustizia
CRIMINI TOTALI:
                          SONO TANTI O POCHI? (1)
           Sono tanti perché la percentuale di crimini commessi da
         immigrati è quattro volte superiore alla loro percentuale sulla
                              popolazione italiana




                          26,2%                          5,8%


                                              PERCENTUALE IMMIGRATI SU
                                                   POPOLAZIONE

 PERCENTUALE CONDANNATI IMMIGRATI
           SUL TOTALE                                                24

Fonte: ISTAT, dati 2008
CRIMINI TOTALI:
                     SONO TANTI O POCHI? (2)
 Sono tanti anche se guardiamo all’esperienza dei principali Paesi europei
                           Percentuale di crimini commessi da stranieri
                                                                                                Crimini; 24.2%
             Germania
                                                       Immigrati; 8.9%




                                                                                        Crimini; 21.4%
                  Italia
                                  Immigrati; 2.3%




                                                                       Crimini; 13.5%
               Francia
                                             Immigrati; 5.8%




                                                       Crimini; 9.0%
               Spagna
                                               Immigrati; 6.4%




                                               Crimini; 6.6%
             Inghilterra
                                         Immigrati; 4.6%

                           Fonte: European Source Book of Statistics ESBS, 2003


    Infatti solo la Germania ha una percentuale di crimini commessa da
stranieri simile alla nostra, ma la percentuale di immigrati della Germania è
                                                                            25
       quattro volte superiore alla nostra (i dati si riferiscono al 2003).
QUALI SONO GLI IMMIGRATI CHE
                          HANNO COMESSO PIU’ REATI? (2)
                           9517
            Percentuale di colpevoli di un reato rispetto al numero di immigrati, per nazionalità
                                     Numero totale di crimini per nazionalità              11.0%
                                                                                                                        10.7%



                                        7412




                                                                                                             6.2%



                                                       4457
                                                                                              4.4%
                                                                                     3.8%
                                                                                     3740
                                                                         3354
                                                                            2.9%
                                                                2.8%
                                                                                                     2841
                                        1.7%       1.7%                                                               2404        2367
                              1.2%

Fonte dati: ISTAT, 2006



                             Albania   UE-15     Argentina    Marocco     Romania   Tunisia   Serbia        Senegal      Cile   Algeria

      Ma se rapportiamo il numero di crimini al numero di immigrati totale,
     risulta che i più alti tassi di delinquenza sono tra gli algerini, cileni e in
                          Marocco      Romania        Albania           Tunisia     Senegal       Serbia              UE-15      Algeria



     Il maggior numero di reati traminore senegalesi.
                              misura gli stranieri è commesso da marocchini,
    Mentre gli albanesi commettono in e albanesi. meno crimini dei cittadini
                                   rumeni, proporzione
                                                                              26
      dell’Unione Europea a 15, sono i gruppi e rumeni leggermente di più.
                  Questo perché i marocchini con più immigrati.
TASSO DI CRIMINALITÀ (1)
 Benché i crimini commessi da immigrati siano tanti, il tasso di criminalità tra gli
              immigrati è diminuito sensibilmente negli ultimi anni.

                           5.3%   Tasso di criminalità fra gli immigrati



                                               3.5%




                                                                  2.2%




            Fonte: ISTAT
                           2000                2003               2006
 Questo è perche la grande maggioranza degli immigrati che sono entrati nel
nostro Paese non sono delinquenti, ma persone in cerca di migliori opportunità
                                                                         27

                                   di vita.
TASSO DI CRIMINALITÀ (2)
Un dossier della Caritas mostra che si confrontano con attenzione i tassi di
     criminalità degli italiani ed immigrati non risultano così dissimili.
      Infatti se teniamo conto delle denunce verso i soli immigrati regolari la
                               differenza si dimezza.
    Inoltre se consideriamo solo la fascia d’età 18-44, ossia quella in cui si
   concentrano circa l’80% dei reati...le cose cambiano considerevolmente.
                                             Tassi di criminalità italiani vs stranieri
                              3.8%


       Italiani
                                                                                                                                 2.1%
       Immigrati

                                                                              1.4%                                 1.5%


                   0.7%                                           0.7%




     denunce verso stranieri su totale immigrati      denunce verso immigrati regolari sul totale     denunce verso persone tra i 18-44 su totale
               (regolari + irregolari)                                                               popolazione di riferimento (italiani vs regolari)



                                                                                            Nota: a differenza della slide precedente lo studio Caritas
                                                                                                                                              28
                                                                                            usa come tasso di criminalità il numero di denuncie contro
Fonte: Caritass su dati Ministero dell’Interno e ISTAT (2005).                              noti ogni 100 individui.
MA GLI IMMIGRATI PORTANO CRIMINALITÀ?
                   (1)
                  5000
                                                                                                                                                4.50%



                                                     Crimini ogni 100.000 abitanti              Percentuale di Immigrati                        4.00%



                                                                                                                                                3.50%
                  4000

                                                                                                                                                3.00%



                  3000                                                                                                                          2.50%



                                                                                                                                                2.00%


                  2000
                                                                                                                                                1.50%



                                                                                                                                                1.00%
                  1000

                                                                                                                                                0.50%
Fonte: ISTAT –
Ministero degli
Interni              0                                                                                                                          0.00%
                         1991   1992   1993   1994   1995   1996   1997   1998   1999   2000   2001   2002   2003   2004   2005   2006   2007
  Come vediamo nel 2003 si son commessi lo stesso numero di crimini del 1996 e nel
                     2007 il numero di reati è stato simile al 1991.
    L’aumento di crimini che vediamo tra il 2006 e il 2007 è dovuto anche all’indulto.
In sostanza negli ultimi 15 anni, nonostante il forte aumento dell’immigrazione, il
         numero totale dei crimini non ha avuto un aumento significativo.
 Ad ogni modo un rapporto della Banca d’Italia, attraverso studi econometrici, dimostra
                                                                                     29
  che l’aumento del numero di immigrati non causa un aumento del numero di crimini
MA GLI IMMIGRATI PORTANO CRIMINALITÀ?
                  (2)
   Ma questo implica che non c’è nessun problema di
         criminalità legato all’immigrazione?
                                Chiaramente no.
 Gli alti tassi di criminalità tra gli immigrati sono un grosso problema di
                               integrazione

                              Ma il punto è:
ai cittadini italiani interessa che diminuiscano i reati in generale o i
                    reati commessi da immigrati?
    Se quello conta è diminuire la criminalità in generale, allora un
atteggiamento restrittivo o repressivo sull’arrivo di nuovi stranieri non è
                            la risposta giusta.
  Quello che conta è un’azione incisiva sulle radici che favoriscono la
                                                                        30
                            criminalità in Italia.
IMMIGRATI, CRIMINALITÁ E MEDIA (1)
      Nella nostra opinione pubblica, l’associazione tra immigrazione e
                          criminalità è ben radicata:
   Lei è d’accordo con l’affermazione “La presenza di immigrati aumenta la delinquenza”?
                                 Non so
                                 16,8%                     Molto d'accordo
                                                               24,4%
                 Per nulla
                 d'accordo
                   8,9%




                       Poco d'accordo                          Abbastanza
         Fonte: ISPO       16,9%                                d'accordo
                                                                  33,0%

Questo sondaggio ISPO, che risale al 2003, mostra come il 57,4% degli italiani
             vede l’immigrazione come fonte di delinquenza.
              Solo il 25,8% ritiene che questo non sia vero.
   Probabilmente oggigiorno ancora più persone risponderebbero di essere
                                                                      31

                    d’accordo con questa affermazione
IMMIGRATI, CRIMINALITÁ E MEDIA (2)
 Ma l’opinione che abbiamo su questo fenomeno è dettata in buona parte da episodi
       eclatanti e non da una conoscenza della situazione nel suo complesso.
                  In questo contesto il ruolo dei media e dei telegiornali è cruciale:




Fonte: Studio dell’Osservatorio di Pavia e Demos
     Come vediamo l’aumento del bombardamento mediatico sulla criminalità, fa
Nel grafico ingiallala linea rossainvece la percezione di di notizie didei cittadini date dai
    La linea La linea azzurra rappresenta invece il numero di reati criminalità
               alto rappresenta rappresenta il numero criminalità effettivi
    passare la percezione del crimine dal 33%italiani senza che vi sia un riscontro
                                    principali TG al 53%
                                                                                        32

                                effettivo dell’aumento di reati
IMMIGRATI, CRIMINALITÁ E MEDIA (3)


   Per avere una visione corretta della relazione tra
 immigrazione e criminalità è fondamentale guardare
al fenomeno nel suo complesso ed in profondità tra le
                   pieghe dei dati.


  La percezione che deriva da alcuni episodi, per
quanto reali ed efferati, che hanno una alta risonanza
  mediatica danno solo una visione parziale della
                      situazione

                                                         33
CONCLUSIONE




              34
L’IMMIGRAZIONE È UNA RISORSA


   Con questa presentazione speriamo di aver
    mostrato che l’immigrazione è una risorsa
              importante per l’Italia

Chiaramente questo non significa che non ci siano
  problemi legati all’immigrazione o che la cosa
  migliore da fare sia aprire le frontiere a tutti gli
          immigrati indiscriminatamente

                                                     35
L’IMMIGRAZIONE È UNA RISORSA

 Quello che vogliamo rimarcare è l’importanza di avere una
    politica dell’immigrazione volta a favorire l’ingresso e
 l’integrazione degli stranieri in modo da esaltare gli effetti
       benefici dell’immigrazione e minimizzarne i costi

L’immigrazione rappresenta dunque una risorsa, che però va
     gestita, programmata e regolata adeguatamente.

   Per questo la gestione dell’immigrazione deve essere
  affrontata in maniera lungimirante, priva di ideologismi e
                tenendo conto dei dati oggettivi
                                                            36
L’IMMIGRAZIONE È UNA RISORSA
        Per motivi di spazio non abbiamo affrontato la relazione tra
       immigrazione e cultura, per questo vi salutiamo con una bella
         metafora di Massimo Montanari ne “Il cibo come Cultura”
       Spesso ci si oppone all’immigrazione “In difesa delle nostre radici”. Ma le
          radici degli alberi, sotto terra, in realtà si biforcano fino a perdersi molto
         lontano dalla pianta, hanno percorsi quasi imprevedibili e portano a tanti
                                                       punti differenti anche molto remoti.
     Pensiamo ad esempio alla pasta con il pomodoro, classico piatto nazionale
      che afferma un’idea di “italianità” in tutto il mondo. Le radici di questo piatto
                                                       in realtà sono tutt’altro che italiane.
          L’invenzione della pasta se la contendono arabi e cinesi e noi l’abbiamo
     soltanto fatta nostra venendo a contatto con queste civiltà; il pomodoro non
      è una pianta originaria dell’Italia, e neanche dell’Europa, ma è stato portato
                                                                                                 37
                                                                 dalle Americhe.
Fonte: “Terre Senza Confini” – L’Espresso 27-08-2009
Grazie!
 Se hai apprezzato la presentazione, inoltra il link del nostro sito!
                      www.quattrogatti.info




           Per commenti sul progetto Quattrogatti.info :
                  commenti@quattrogatti.info

                      Per contattare gli autori:
  fadi.hassan@quattrogatti.info      luigi.minale@quattrogatti.info


Le fonti dei dati e note bibliografiche sono reperibili sul nostro 38
                                                                   sito.

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Immigrazione: Risorsa o Minaccia

  • 1. L’IMMIGRAZIONE IN ITALIA: RISORSA O MINACCIA? Fadi Hassan e Luigi Minale 1 www.quattrogatti.info
  • 2. QUANTI SONO GLI IMMIGRATI IN ITALIA? Attualmente gli immigrati regolari sono 3.891.295 che equivale al 6,5% della popolazione nazionale Ci sono anche circa 650.000 immigrati irregolari pari all’1% della popolazione 2 Fonte: ISTAT e ISMU (2009)
  • 3. SONO TANTI O POCHI? (1) Sono tanti rispetto a quanto eravamo abituati Fino alla fine degli anni ’80 c’erano più italiani che andavano all’estero che stranieri che venivano in Italia Ma negli ultimi 20 anni la popolazione straniera è aumentata molto: Percentuale della popolazione straniera in Italia 6.0% 5.0% Aumento per allargamento UE 4.0% 3.0% 2.0% Aumento regolari per la Bossi-Fini 1.0% 0.0% 3 1991 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Fonte: ISTAT, immigrati regolari
  • 4. SONO TANTI O POCHI? (2) Sono pochi se paragoniamo l’esperienza italiana a quella degli altri grandi paesi occidentali e alla media europea (EU15): 30.0% 25.0% 25.0% 20.0% 15.0% 15.0% 14.2% 11.6% 11.8% 11.1% 10.0% 7.4% 5.8% 5.0% 0.0% Italia EU15 Gran Bretagna Spagna Francia Germania USA Canada Fonte: Banca d’Italia su dati EU-SILC e ACS (2008)
  • 5. DA DOVE VENGONO? UNIONE EUROPEA 15 5% UNIONE EUROPEA ALTRI STATI 23% EUROPA NORD ALTRI STATI 24% AMERICA 1% AMERICA LATINA 8% ASIA 16% AFRICA 23% Quasi un terzo degli stranieri (28%) proviene dagli stati dell’Unione Europea (colorati in blu ed azzurro) e quindi possono entrare liberamente in Italia. I paesi da cui riceviamo più immigrati sono Romania, Albania, e Marocco. Gli stranieri che vengono dall’Africa sono solo una parte minoritaria 5
  • 6. COME ENTRANO I CLANDESTINI? VIA TERRA 15% Malpensa VIA TERRA 15% CON VISTO TURISTICO DAI PRINCIPALI AEROPORTI 73% Fiumicino Fonte dati: Ministero degli Interni (2008) VIA MARE 12% Circa il 73% dei clandestini entra in Italiamareun normale visto turistico, ma poi rimane anche Solo il 12% entra via con con i barconi dall’Africa. Questo significa che i respingimenti di massa dellascaduto. dopo che il visto è scorsa estate hanno un alto impatto politico e mediatico, ma servono a poco per contrastare l’ingresso di clandestini. Inoltre la maggior parte degli immigrati che arrivano con i barconi provengono da paesi in guerra ed in base alle convenzioni internazionali avrebbero diritto di asilo 6
  • 7. COME SONO? Istruzione 60.0% Titolo di studio cittadini stranieri, confronto con italiani 51.2% 50.0% 48.1% 39.4% 38.9% 40.0% Italiani Stranieri 30.0% 20.0% 12.5% 10.2% 10.0% 0.0% Fonte: ISTAT – Scuola media inferiore Scuola Media Superiore Laurea Banca d’Italia Inaspettatamente italiani ed immigrati hanno un tasso di 7 istruzione molto simile
  • 8. COME SONO? L’aspetto demografico ITALIANI STRANIERI ETÀ ETÀ UOMINI DONNE UOMINI DONNE Fonte dati: ISTAT Da queste cosiddette piramidi demografiche possiamo vedere come gli immigrati siano più giovani degli italiani Oltre l’80% degli stranieri ha meno di 45 anni (a fronte del 50% degli italiani) ed il 20% degli stranieri ha meno di 15 anni (13% per gli italiani) Gli immigrati hanno anche maggiori tassi di fecondità. 8 Una donna straniera ha in media 2,12 figli mentre una donna italiana 1,26
  • 9. COME SAREMO? Il gruppo dove la presenza straniera è più consistente è quello dei bambini e dei ragazzi, dove la presenza di stranieri è raddoppiata dal 2003 ad oggi. Infatti è di origine straniera: • Neonati 10% • Minori di 6 anni  10% • Minorenni  7% Gli studenti stranieri sono circa il 7% nelle scuole elementari e medie. Ci sono poi dei picchi in alcune zone del nord, a Milano per esempio il 66% dei nuovi iscritti alle medie è di origine straniera. Secondo le proiezioni ISMU infatti nel 2050 sarà di origine straniera 1 italiano su 3 della popolazione con meno di 24 anni! 9 Fonte: ISMU
  • 10. COME SAREMO? La cosa importante da tenere a mente è che la maggior parte di questi ragazzi nascerà in Italia e sarà quindi italiano a tutti gli effetti una volta raggiunta la maggiore età. Essi saranno una parte importante degli italiani del futuro e I bambini figli di immigrati contribuiranno all’Italia del domani. La loro integrazione è una delle sfide politiche più importanti del nostro Paese e si gioca proprio sugli immigrati di seconda generazione. La scuola avrà un ruolo importantissimo in questo obiettivo di integrazione. 10
  • 11. IMMIGRATI E MERCATO DEL LAVORO 11
  • 12. IMMIGRATI E LAVORO Tassi di occupazione 80% 67% 68% Fonte: Elaborazione dati Banca d’Italia ed ISTAT (2008) 70% 65% 58% 59% 60% 50% 46% Italiani 40% Stranieri 30% 20% 10% 0% Totale Italia Nord e centro Mezzogiorno Come possiamo vedere gli stranieri hanno dei tassi di occupazione molto alti (superiori a quelli degli italiani). Questo ci fa capire che chi immigra in Italia lo fa principalmente per lavorare 12
  • 13. MA IN SOSTANZA CHE EFFETTI HA L’IMMIGRAZIONE SUL LAVORO DEGLI ITALIANI? (1) Le domande che più spesso ricorrono quando si parla di immigrati e lavoro sono: 1. Ma gli immigrati “rubano” il lavoro agli italiani? 2. Ma la presenza degli immigrati obbligano gli italiani ad accettare salari più bassi? E’ complicato ottenere evidenza certa su questi effetti, tuttavia : • Uno studio della Banca d’Italia infatti osserva che “la crescita della presenza straniera non si è riflessa in minori opportunità occupazionali per gli italiani”  no effetti negativi sull’occupazione! • Lo studio della Banca d’Italia dice addirittura che “l’immigrazione ha effetti positivi per gli italiani più istruiti e per le donne dato il livello di complementarietà tra lavoratori italiani e stranieri”  effetti positivi su alcune fasce! • Uno studio dell’INPS mostra che “nelle province con maggiore incidenza di lavoratori stranieri i salari degli italiani hanno lo stesso trend delle zone con minore immigrazione”  no effetti negativi sui salari! 13 Questo che cosa significa?
  • 14. MA IN SOSTANZA CHE EFFETTI HA L’IMMIGRAZIONE SUL LAVORO DEGLI ITALIANI? (2) Per capire meglio prendiamo ad esempio la ditta “G&G” che per produrre ha bisogno d un rapporto fisso operai-ingegneri: 10 operai non specializzati 5 ingegneri specializzati L’arrivo di immigrati permette alle imprese di assumere nuovi operai non specializzati; ad esempio ora la ditta “G&G” assumerà 4 operai. Per mantenere la stessa proporzione di lavoratori la ditta ha bisogno ora di 2 ingegneri in più e quindi ne assumerà di nuovi Questo è il concetto di complementarità che fa si che l’immigrazione abbia un effetto positivo sull’occupazione dei lavoratori più istruiti. 14
  • 15. MA IN SOSTANZA CHE EFFETTI HA L’IMMIGRAZIONE SUL LAVORO DEGLI ITALIANI? (3) La Banca d’Italia sottolinea anche l’effetto positivo che l’immigrazione ha sull’occupazione delle donne, cerchiamo di capire come funziona: Gli immigrati, soprattutto l’immigrazione femminile, va a soddisfare una domanda di servizi alla persona che non sono offerti in maniera adeguata dallo stato come la cura agli anziani. Si prenda ad esempio Laura, una mamma laureata, con un figlio di 4 anni ed un padre ammalato bisognoso di cure. Laura ha la necessità di accudire il padre e sarebbe costretta a rimanere a casa. La possibilità di assumere una badante le permette di potere tornare a lavorare. Questo è un esempio di come l’immigrazione fa aumentare il numero di donne che lavorano in Italia. 15
  • 16. MA IN SOSTANZA CHE EFFETTI HA L’IMMIGRAZIONE SUL LAVORO DEGLI ITALIANI? (4) Un timore diffuso è che i nuovi arrivati sostituiscano i lavoratori italiani poco qualificati oppure li obblighino a guadagnare un salario più basso. A riguardo, studi effettuati per altri paesi dimostrano che tra i lavoratori poco qualificati gli effetti negativi, se presenti, sono di piccola misura. Questo può valere anche per l’Italia. Infatti: 1)In alcuni settori ed in particolari aree del Paese c’è un effettiva domanda di manodopera poco qualificata da parte delle imprese che non è pienamente soddisfatta dall’offerta di lavoro degli italiani. 2)I lavoratori italiani e stranieri, anche a parità di qualifica, spesso non sono considerati sostituibili dall’impresa. I nuovi immigrati generalmente competono direttamente con i vecchi immigrati piuttosto che con gli italiani. Tuttavia la forte diffusione del mercato nero nel nostro Paese potrebbe rendere la competizione tra lavoratori italiani ed immigrati più accesa e può portare ad una 16 riduzione dell’occupazione degli italiani e ad una generale riduzione dei salari
  • 17. MA IN SOSTANZA CHE EFFETTI HA L’IMMIGRAZIONE SUL LAVORO DEGLI ITALIANI? (5) Per fare un bilancio: • Gli immigrati hanno un effetto positivo in aggregato sul mercato del lavoro: hanno alti tassi d’occupazione, e sono il maggiore bacino di manodopera per molte imprese italiane. Di fatto, gli immigrati, pur essendo il 6,5% della popolazione, generano ben il 10% del PIL italiano (ISMU, 2009). • Gli effetti sui salari e sull’occupazione però non sono equamente distribuiti tra lavoratori, c’è chi ci guadagna (i lavoratori più qualificati e le donne) e chi ci perde, anche se poco (i lavoratori poco qualificati). • Portare gli immigrati fuori dalla zona d’ombra del lavoro nero è un bene sia per gli italiani perché renderebbe la competizione tra diversi lavoratori più corretta, che per gli immigrati stessi che godrebbero17di maggiori diritti e sicurezza sul lavoro.
  • 18. IMMIGRATI E STATO SOCIALE 18
  • 19. IMMIGRATI E STATO SOCIALE (1) : Ma è vero che gli immigrati sono un costo? ENTRATE FISCALI E SPESA PUBBLICA PER STRANIERI 4% 2.50% NO! Fonte: ISTAT Entrate fiscali da stranieri Spesa pubblica per stranieri Come vediamo gli immigrati sono, dal punto di vista fiscale, una risorsa per lo Stato. Il 4% del totale che lo Stato incassa dalle tasse arriva da lavoratori stranieri, mentre solo il 2,5% di quello che lo Stato spende in sanità, scuola, pensioni, sussidi, etc. va agli immigrati. 19 Quindi gli immigrati danno allo Stato Italiano più di quanto ricevono.
  • 20. IMMIGRATI E STATO SOCIALE (2): Facciamo un po' i conti... • TASSE: • pagano 4,5 miliardi di imposta personale sul reddito • pagano 10 miliardi di contributi • pagano il 5% dell’IRAP • ISTRUZIONE: • assorbono quasi 4 miliardi  il 5% della spesa totale. • SANITÀ: • assorbono circa 3 miliardi  il 3% della spesa totale. In media sono più giovani e si ammalano di meno. • SOSTEGNO AL REDDITO: • assorbono circa 1 miliardo  il 7% della spesa totale. Usufruiscono di più di sostegni perché più poveri. 20
  • 21. IMMIGRATI E STATO SOCIALE (3): Pagano le nostre pensioni? Una cosa che si sente dire spesso è che abbiamo bisogno dell’immigrazione perché noi stiamo diventando vecchi e non abbiamo chi “paga” le nostre pensioni. E’ vero? Per adesso assolutamente si! L’Italia è, dopo il Giappone, il paese con la popolazione più vecchia al mondo. La popolazione straniera è molto più giovane di quella italiana e questo contribuisce a diminuire l’indice di dipendenza. [L’indice di dipendenza è il numero di anziani rispetto alla popolazione in età lavorativa. Esso da un’idea dell’anzianità di un paese e del conseguente peso delle spese per pensioni e sanità sul bilancio dello Stato] Tuttavia questo effetto positivo è limitato nel tempo e non è una soluzione strutturale al problema delle pensioni. 21
  • 23. QUANTI CRIMINI COMMETTONO GLI IMMIGRATI IN ITALIA? Il 26% dei crimini in Italia sono commessi da stranieri Il 37% delle persone in carcere sono straniere 23 Fonte: ISTAT e Ministero di Grazia e Giustizia
  • 24. CRIMINI TOTALI: SONO TANTI O POCHI? (1) Sono tanti perché la percentuale di crimini commessi da immigrati è quattro volte superiore alla loro percentuale sulla popolazione italiana 26,2% 5,8% PERCENTUALE IMMIGRATI SU POPOLAZIONE PERCENTUALE CONDANNATI IMMIGRATI SUL TOTALE 24 Fonte: ISTAT, dati 2008
  • 25. CRIMINI TOTALI: SONO TANTI O POCHI? (2) Sono tanti anche se guardiamo all’esperienza dei principali Paesi europei Percentuale di crimini commessi da stranieri Crimini; 24.2% Germania Immigrati; 8.9% Crimini; 21.4% Italia Immigrati; 2.3% Crimini; 13.5% Francia Immigrati; 5.8% Crimini; 9.0% Spagna Immigrati; 6.4% Crimini; 6.6% Inghilterra Immigrati; 4.6% Fonte: European Source Book of Statistics ESBS, 2003 Infatti solo la Germania ha una percentuale di crimini commessa da stranieri simile alla nostra, ma la percentuale di immigrati della Germania è 25 quattro volte superiore alla nostra (i dati si riferiscono al 2003).
  • 26. QUALI SONO GLI IMMIGRATI CHE HANNO COMESSO PIU’ REATI? (2) 9517 Percentuale di colpevoli di un reato rispetto al numero di immigrati, per nazionalità Numero totale di crimini per nazionalità 11.0% 10.7% 7412 6.2% 4457 4.4% 3.8% 3740 3354 2.9% 2.8% 2841 1.7% 1.7% 2404 2367 1.2% Fonte dati: ISTAT, 2006 Albania UE-15 Argentina Marocco Romania Tunisia Serbia Senegal Cile Algeria Ma se rapportiamo il numero di crimini al numero di immigrati totale, risulta che i più alti tassi di delinquenza sono tra gli algerini, cileni e in Marocco Romania Albania Tunisia Senegal Serbia UE-15 Algeria Il maggior numero di reati traminore senegalesi. misura gli stranieri è commesso da marocchini, Mentre gli albanesi commettono in e albanesi. meno crimini dei cittadini rumeni, proporzione 26 dell’Unione Europea a 15, sono i gruppi e rumeni leggermente di più. Questo perché i marocchini con più immigrati.
  • 27. TASSO DI CRIMINALITÀ (1) Benché i crimini commessi da immigrati siano tanti, il tasso di criminalità tra gli immigrati è diminuito sensibilmente negli ultimi anni. 5.3% Tasso di criminalità fra gli immigrati 3.5% 2.2% Fonte: ISTAT 2000 2003 2006 Questo è perche la grande maggioranza degli immigrati che sono entrati nel nostro Paese non sono delinquenti, ma persone in cerca di migliori opportunità 27 di vita.
  • 28. TASSO DI CRIMINALITÀ (2) Un dossier della Caritas mostra che si confrontano con attenzione i tassi di criminalità degli italiani ed immigrati non risultano così dissimili. Infatti se teniamo conto delle denunce verso i soli immigrati regolari la differenza si dimezza. Inoltre se consideriamo solo la fascia d’età 18-44, ossia quella in cui si concentrano circa l’80% dei reati...le cose cambiano considerevolmente. Tassi di criminalità italiani vs stranieri 3.8% Italiani 2.1% Immigrati 1.4% 1.5% 0.7% 0.7% denunce verso stranieri su totale immigrati denunce verso immigrati regolari sul totale denunce verso persone tra i 18-44 su totale (regolari + irregolari) popolazione di riferimento (italiani vs regolari) Nota: a differenza della slide precedente lo studio Caritas 28 usa come tasso di criminalità il numero di denuncie contro Fonte: Caritass su dati Ministero dell’Interno e ISTAT (2005). noti ogni 100 individui.
  • 29. MA GLI IMMIGRATI PORTANO CRIMINALITÀ? (1) 5000 4.50% Crimini ogni 100.000 abitanti Percentuale di Immigrati 4.00% 3.50% 4000 3.00% 3000 2.50% 2.00% 2000 1.50% 1.00% 1000 0.50% Fonte: ISTAT – Ministero degli Interni 0 0.00% 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Come vediamo nel 2003 si son commessi lo stesso numero di crimini del 1996 e nel 2007 il numero di reati è stato simile al 1991. L’aumento di crimini che vediamo tra il 2006 e il 2007 è dovuto anche all’indulto. In sostanza negli ultimi 15 anni, nonostante il forte aumento dell’immigrazione, il numero totale dei crimini non ha avuto un aumento significativo. Ad ogni modo un rapporto della Banca d’Italia, attraverso studi econometrici, dimostra 29 che l’aumento del numero di immigrati non causa un aumento del numero di crimini
  • 30. MA GLI IMMIGRATI PORTANO CRIMINALITÀ? (2) Ma questo implica che non c’è nessun problema di criminalità legato all’immigrazione? Chiaramente no. Gli alti tassi di criminalità tra gli immigrati sono un grosso problema di integrazione Ma il punto è: ai cittadini italiani interessa che diminuiscano i reati in generale o i reati commessi da immigrati? Se quello conta è diminuire la criminalità in generale, allora un atteggiamento restrittivo o repressivo sull’arrivo di nuovi stranieri non è la risposta giusta. Quello che conta è un’azione incisiva sulle radici che favoriscono la 30 criminalità in Italia.
  • 31. IMMIGRATI, CRIMINALITÁ E MEDIA (1) Nella nostra opinione pubblica, l’associazione tra immigrazione e criminalità è ben radicata: Lei è d’accordo con l’affermazione “La presenza di immigrati aumenta la delinquenza”? Non so 16,8% Molto d'accordo 24,4% Per nulla d'accordo 8,9% Poco d'accordo Abbastanza Fonte: ISPO 16,9% d'accordo 33,0% Questo sondaggio ISPO, che risale al 2003, mostra come il 57,4% degli italiani vede l’immigrazione come fonte di delinquenza. Solo il 25,8% ritiene che questo non sia vero. Probabilmente oggigiorno ancora più persone risponderebbero di essere 31 d’accordo con questa affermazione
  • 32. IMMIGRATI, CRIMINALITÁ E MEDIA (2) Ma l’opinione che abbiamo su questo fenomeno è dettata in buona parte da episodi eclatanti e non da una conoscenza della situazione nel suo complesso. In questo contesto il ruolo dei media e dei telegiornali è cruciale: Fonte: Studio dell’Osservatorio di Pavia e Demos Come vediamo l’aumento del bombardamento mediatico sulla criminalità, fa Nel grafico ingiallala linea rossainvece la percezione di di notizie didei cittadini date dai La linea La linea azzurra rappresenta invece il numero di reati criminalità alto rappresenta rappresenta il numero criminalità effettivi passare la percezione del crimine dal 33%italiani senza che vi sia un riscontro principali TG al 53% 32 effettivo dell’aumento di reati
  • 33. IMMIGRATI, CRIMINALITÁ E MEDIA (3) Per avere una visione corretta della relazione tra immigrazione e criminalità è fondamentale guardare al fenomeno nel suo complesso ed in profondità tra le pieghe dei dati. La percezione che deriva da alcuni episodi, per quanto reali ed efferati, che hanno una alta risonanza mediatica danno solo una visione parziale della situazione 33
  • 35. L’IMMIGRAZIONE È UNA RISORSA Con questa presentazione speriamo di aver mostrato che l’immigrazione è una risorsa importante per l’Italia Chiaramente questo non significa che non ci siano problemi legati all’immigrazione o che la cosa migliore da fare sia aprire le frontiere a tutti gli immigrati indiscriminatamente 35
  • 36. L’IMMIGRAZIONE È UNA RISORSA Quello che vogliamo rimarcare è l’importanza di avere una politica dell’immigrazione volta a favorire l’ingresso e l’integrazione degli stranieri in modo da esaltare gli effetti benefici dell’immigrazione e minimizzarne i costi L’immigrazione rappresenta dunque una risorsa, che però va gestita, programmata e regolata adeguatamente. Per questo la gestione dell’immigrazione deve essere affrontata in maniera lungimirante, priva di ideologismi e tenendo conto dei dati oggettivi 36
  • 37. L’IMMIGRAZIONE È UNA RISORSA Per motivi di spazio non abbiamo affrontato la relazione tra immigrazione e cultura, per questo vi salutiamo con una bella metafora di Massimo Montanari ne “Il cibo come Cultura” Spesso ci si oppone all’immigrazione “In difesa delle nostre radici”. Ma le radici degli alberi, sotto terra, in realtà si biforcano fino a perdersi molto lontano dalla pianta, hanno percorsi quasi imprevedibili e portano a tanti punti differenti anche molto remoti. Pensiamo ad esempio alla pasta con il pomodoro, classico piatto nazionale che afferma un’idea di “italianità” in tutto il mondo. Le radici di questo piatto in realtà sono tutt’altro che italiane. L’invenzione della pasta se la contendono arabi e cinesi e noi l’abbiamo soltanto fatta nostra venendo a contatto con queste civiltà; il pomodoro non è una pianta originaria dell’Italia, e neanche dell’Europa, ma è stato portato 37 dalle Americhe. Fonte: “Terre Senza Confini” – L’Espresso 27-08-2009
  • 38. Grazie! Se hai apprezzato la presentazione, inoltra il link del nostro sito! www.quattrogatti.info Per commenti sul progetto Quattrogatti.info : commenti@quattrogatti.info Per contattare gli autori: fadi.hassan@quattrogatti.info luigi.minale@quattrogatti.info Le fonti dei dati e note bibliografiche sono reperibili sul nostro 38 sito.