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REISS ROMOLI




CATALOGO dei CORSI

Information & Communication Technology

                  Business Management



                              2010
REISS ROMOLI




                                                            CATALOGO dei CORSI

                                                            Information & Communication Technology

                                                                              Business Management



                                                                                          2010




Il motivo grafico è ispirato al bassorilievo medioevale
dell’Abbazia di San Giovanni Battista a Lucoli - L’Aquila
Le sue origini risalgono al 1077.
Reiss Romoli




Catalogo 2010

Information & Communication Technology
Business Management




Reiss Romoli s.r.l.
Via Eusanio Stella, 17
67100 L’Aquila
P.Iva 01800170662




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Indice



REISS ROMOLI SRL            5




IL MODELLO DIDATTICO        6




GUIDA ALLA CONSULTAZIONE    7




CORSI                       9




PERCORSI PROFESSIONALI     147




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Reiss Romoli srl
  Reiss Romoli srl nasce nel 2010, per iniziativa di docenti che hanno maturato un’importante
  esperienza nella “Scuola Superiore Guglielmo Reiss Romoli”, con l’obiettivo di continuare a formare
  i manager e i tecnici dell’ICT secondo un modello conosciuto e apprezzato da oltre trent’anni.
  Esperienza, tradizione, elevati standard di qualità e professionalità, accompagnati ad un costante
  aggiornamento ed alla volontà di essere partner del cliente, sono le caratteristiche distintive di
  Reiss Romoli.

Mission
  Reiss Romoli offre attività di consulenza e alta formazione, tese a perseguire l’eccellenza in tutte
  le fasi del processo formativo e nella realizzazione di progetti complessi attraverso:
  • progettazione e gestione di piani formativi capaci di migliorare le prestazioni di business e di
       massimizzare il ritorno degli investimenti in formazione
  • sviluppo e trasferimento di conoscenze ad alto valore aggiunto in Information & Communication
       Technology (ICT)
  • consulenza qualificata per la realizzazione e la gestione di progetti ICT.

  Per raggiungere i risultati migliori puntiamo su:
  • profonda conoscenza del contesto operativo
  • indipendenza dai vendor di apparati e dai service provider.



Valori
  Crediamo in quello che facciamo e siamo convinti di saper trasmettere, col nostro lavoro, i valori
  che costituiscono la nostra forza:
  • Eccellenza
  • Passione
  • Indipendenza
  • Leadership.




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Il Modello Didattico
  C’era una volta il vecchio detto “Chi sa fa, chi non sa insegna”. Noi abbiamo cambiato le regole
  della formazione. Questa è la nostra versione del vecchio detto: “Chi sa fa, chi sa e sa comunicarlo
  insegna”.

Metodologie
  Le nostre metodologie sono le più idonee a coniugare la certezza del conseguimento del risultato,
  con l’esigenza di minimizzare i costi del processo di formazione. I nostri progetti sono
  generalmente costituiti da un mix di diverse modalità, quali:
  • Aula – l’attività d’aula può essere svolta presso la sede del cliente o in strutture da noi certificate.
  • Laboratori – in gran parte dei corsi si fa ampio uso di laboratori didattici: il processo di
      apprendimento basato su esempi ed attività pratiche è molto più veloce ed efficace di quello
      esclusivamente teorico.
  • e-Learning – quando necessario facciamo ricorso a soluzioni di tipo blended, alternando lezioni in
      presenza e a distanza, oppure integrando in aula metodologie di e-Learning con strumenti didattici
      di tipo tradizionale.
  • Coaching on-line - alcuni progetti formativi prevedono periodi di studio assistito, durante i quali i
      nostri specialisti interagiscono on-line con i partecipanti per lo svolgimento di attività di
      completamento ed approfondimento della preparazione (ad esempio attività di laboratorio a
      distanza).
  • Assessment - il processo di apprendimento è controllato in ogni sua fase, per consentire al cliente di
      misurare l’efficacia degli interventi formativi.
  • Mentoring - il processo formativo può essere completato da attività di affiancamento operativo. I
      partecipanti ai corsi, tornati alle proprie attività, possono contare sull’assistenza dei nostri esperti
      per la corretta applicazione sul campo di quanto appreso in aula, completando in tal modo il
      processo formativo.

Documentazione
  La documentazione dei corsi è un elemento distintivo del nostro modello didattico. Per ciascun
  corso è prevista una ricca dispensa in lingua italiana costituita da diapositive, corredate ove
  possibile da ampi commenti, e una documentazione aggiuntiva costituita da articoli, ulteriori
  dispense ed eventualmente libri.

Laboratori
  Reiss Romoli dispone, nella sua sede dell’Aquila, di una serie di laboratori di Networking, con
  dimensioni e caratteristiche funzionali che li rendono unici a livello italiano, e tra i più ricchi e
  completi a livello europeo.
  In particolare, Reiss Romoli dispone di diversi laboratori, destinati a corsi generali sulle reti, e
  specifici sulle tecnologie Cisco e Juniper, costituiti da oltre 300 apparati di rete (Router, Switch
  per LAN e Data Center, Firewall, Access Point Wireless, telefoni IP, etc.), ed oltre 50 tra Server e
  Personal Computer.
  Una delle caratteristiche distintive è la possibilità di accedere ai laboratori da qualunque luogo in
  cui sia disponibile una connessione Internet.
  I laboratori sono utilizzati nella maggior parte dei corsi tecnici del nostro catalogo e per svolgere
  formazione ad hoc orientata alla preparazione agli esami, per conseguire le certificazioni Cisco e
  Juniper.




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Guida alla consultazione

 La Reiss Romoli srl presenta la sua proposta di formazione per l’anno 2010, con oltre 120 corsi. Il
 catalogo non esaurisce l’offerta di formazione di Reiss Romoli, che può essere personalizzata e
 ritagliata con corsi ad hoc sulle specifiche esigenze del cliente.
 Nella prima parte sono raccolte le schede dei corsi ordinate per sigla. Le lettere della sigla
 identificano la “tematica” trattata. L’elenco delle tematiche è riportato nella pagina successiva.


                                                               Sigla
                                          Titolo




                                                                                 Il livello di approfondimento:
                                                                                             base
                                                                                             intermedio
                                                                                             specialistico




 La Scheda del corso descrive il contenuto e il programma, esplicita la durata, gli obiettivi e i
 prerequisiti. Sono riportate nella descrizione anche le metodologie didattiche, laddove
 significative.




 La seconda parte del catalogo (Percorsi Professionali) è dedicata ai Percorsi di Certificazione
 Cisco ed in generale ai Percorsi Professionali. I Percorsi di Certificazione sono stati progettati ed
 ottimizzati da Reiss Romoli per preparare i candidati a sostenere i relativi esami.
 La sezione non vuole essere esaustiva e sarà arricchita nel corso del 2010.




 L’intera proposta è disponibile all’indirizzo www.reissromoli.com.




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ELENCO TEMATICHE
DBS         Basi Dati e Servizi
IPN         Reti IP
IPS         Servizi IP
LAP         Linguaggi ed Applicazioni
LEG         Aspetti Legali, Normativi e di Regolamentazione
MNG         General Management
NET         Reti e Servizi di TLC
OPS         Sistemi Operativi
PDE         Personal Development
PRJ         Project Management
SCN         Scenari di mercato
SEC         Sicurezza delle Reti e delle Applicazioni
WIR         Reti e Servizi Wireless




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CORSI

BASI DATI E SERVIZI

DBS550      Basi di dati relazionali: metodologie di progetto e di analisi dei dati      15

DBS552      Il linguaggio SQL                                                            16

DBS554      Database in ambiente Oracle: PL/SQL                                          17

DBS560      Introduzione alla Business Intelligence                                      18

DBS564      Data Mining                                                                  19

DBS570      Data Warehouse: analisi dei dati a supporto delle decisioni aziendali        20




RETI IP


IPN210       Ethernet: dalle reti locali alle reti metropolitane                         21

IPN214       Le Reti Metro Carrier Ethernet                                              22

IPN220       Internet e il protocollo IP                                                 23

IPN222       Networking IP in ambiente Cisco                                             24

IPN230       Routing IP: dalla Teoria alla Pratica                                       25

IPN231       Routing IP: aspetti avanzati                                                26

IPN234       Troubleshooting di reti Cisco                                               27

IPN240       IPv6: protocolli, implementazione, scenari di migrazione                    28

IPN242       Gestione delle Reti e dei Sistemi in Ambiente IP                            29

IPN244       Routing intra-dominio nelle reti dei Service Provider: OSPF e IS-IS         30

IPN246       Routing Interdominio: il protocollo BGP                                     31

IPN249       Routing Multicast                                                           32

IPN252       Introduzione alla Configurazione di Router Juniper – Parte I                33

IPN253       Introduzione alla Configurazione di Router Juniper – Parte II               34

IPN258       Configurazione Avanzata di Router Juniper - Parte I                         35

IPN259       Configurazione Avanzata di Router Juniper - Parte II                        36

IPN262       Multilayer Switching e Reti di Campus                                       37

IPN268       Architettura di Routing nelle reti dei Service Provider                     38

IPN272       MPLS: dalla Teoria alla Pratica                                             39

IPN273       MPLS: servizi avanzati                                                      40




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CORSI



SERVIZI IP


IPS282       Qualità del Servizio nelle reti IP                                             41

IPS284       Cisco Voice over IP                                                            42

IPS286       Voice over IP: architetture, protocolli e servizi                              43

IPS288       IP-TV. La TV digitale sulle nuove reti dati                                    44

IPS292       Segnalazione su IP: SIP e DIAMETER                                             45

IPS294       SIP: architetture, protocollo e servizi                                        46

IPS296       IMS: architettura e applicazioni in ottica NGN                                 47



LINGUAGGI ED APPLICAZIONI


LAP504       Framework .NET e il linguaggio Visual Basic.NET                                48

LAP508       Sviluppare Applicazioni WEB con ASP.NET                                        49

LAP512       La programmazione Object Oriented in Java                                      50

LAP516       Lo sviluppo di applicazioni di business con gli Enterprise Java Bean 3.1       51

LAP522       Sviluppo di applicazioni Web con Servlet e JSP                                 52

LAP528       Progettazione Object Oriented con UML                                          53
             Service-Oriented Architecture (SOA): orchestrazione e integrazione di
LAP532       servizi di business                                                            54
             Evoluzione delle applicazioni per l'e-business verso la Service-
LAP534       Oriented Architecture (SOA)                                                    55



ASPETTI LEGALI, NORMATIVI E DI REGOLAMENTAZIONE


LEG850       La privacy: aspetti tecnici, organizzativi e legali per le aziende             56
             Gli appalti per la fornitura di beni e di servizi informatici e telematici
LEG860       nella Pubblica Amministrazione                                                 57

LEG872       La proprietà intellettuale in rete                                             58
             Profili Giuridici dei contratti tra imprese: come costituire, redigere ed
LEG874       interpretare un contratto commerciale                                          59

LEG876       Profili giuridici del Commercio Elettronico                                    60

LEG880       La regolamentazione nel mercato delle TLC                                      61




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CORSI

GENERAL MANAGEMENT


MNG450       Strategic Management: Corporate & Business Strategies                      62

MNG455       Compliance & Risk Management                                               63

MNG460       Performance Management: valutazione e gestione delle performance           64
             Business Planning: dalla pianificazione strategica a quella economico
MNG465       finanziaria                                                                65
             Strategic Management: Corporate & Business StrBusiness Excellence
MNG470       Models: percorsi verso l’eccellenza ategies                                66
             Change Management: la gestione efficace dei cambiamenti
MNG480       organizzativi                                                              67



RETI E SERVIZI DI TLC


NET020       Le Telecomunicazioni “senza formule”                                       68

NET022       Reti di telecomunicazione: servizi, architetture e protocolli              69
             Progettazione dei cablaggi strutturati e nei Data Center: normative
NET024       Italiane ed Europee e loro applicazione                                    70

NET028       Evoluzione delle reti per fonia                                            71

NET034       Evoluzione dei Servizi e delle Reti di TLC: dal modello 3play al 4play     72
             Next Generation Network (NGN): le reti di telecomunicazione di nuova
NET038       generazione                                                                73

NET042       Televisione digitale e standard DVB                                        74
             Fondamenti della trasmissione numerica: il segnale dall’origine al
NET050       transito su una fibra ottica                                               75

NET054       Reti SDH: gerarchia, apparati, protezione                                  76

NET058       Sistemi di trasmissione su fibra ottica                                    77
             Qualità dei sistemi e dei servizi nelle reti di telecomunicazioni:
NET062       parametri e misure                                                         78

NET066       ADSL e Sistemi DSL: tecnologie e applicazioni                              79

NET068       Rete di accesso a larga banda                                              80

NET072       Progettazione della rete ottica di accesso                                 81
             Rete ottica di accesso: realizzazione, collaudo, esercizio e
NET074       manutenzione                                                               82



SISTEMI OPERATIVI


OPS602       Architettura UNIX ed ambiente utente                                       83

OPS604       La gestione di un server UNIX su una rete IP                               84




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CORSI

OPS610       Linux System & Network Administration                        85

OPS620       Microsoft Windows 7                                          87

OPS622       Microsoft Windows 2008 R2                                    88

OPS624       Windows 7/2008: amministrazione remota e scripting           89

OPS630       Windows/Unix:interoperabilità dei servizi di rete            90



PERSONAL DEVELOPMENT


PDE900       La comunicazione brillante e efficace                        91

PDE912       Smart Memory: apprendimento rapido ed efficace               92

PDE914       Lettura strategica: Massimo Rendimento, minimo sforzo        93

PDE916       Mind Mapping: come ridurre un libro del 90%                  94

PDE920       Public Speaking: l’arte della persuasione                    95

PDE924       Time Management                                              96

PDE930       La Gestione dello Stress                                     97

PDE940       Leadership e Coaching                                        98

PDE942       Negoziazione e gestione dei conflitti                       100

PDE944       Gestire le Risorse Umane: aree e strumenti di intervento    102

PDE946       Team building e teamwork                                    103

PDE952       Gestione della complessità                                  104

PDE960       Strategie e tecniche di vendita per il mercato Business     105



PROJECT MANAGEMENT


PRJ805       Basics di Project management                                106

PRJ810       Lavorare per progetti                                       107

PRJ812       La gestione dei progetti ICT                                108

PRJ814       La certificazione PMP® del Project Management Institute     109

PRJ818       La gestione dei rischi e delle opportunità di progetto      111




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CORSI

SCENARI DI MERCATO


SCN400       Il settore ICT&M nel contesto economico e di mercato                     112

SCN404       Scenari di mercato delle telecomunicazioni                               113

SCN408       Il Mobile Marketing                                                      114

SCN410       Web 2.0 & Social Networking: scenari e impatti                           115

SCN412       Enterprise 2.0: applicazioni, modelli e scenari di mercato               116

SCN414       Cloud Computing: modelli, servizi e impatti sulle aziende                117

SCN418       On-line Marketing: le nuove modalità del marketing in rete               118

SCN420       CRM in azienda: approcci, applicazioni e scenari                         119

SCN424       SEM: Search Engine Marketing. Come ottenere visibilità in rete           120

SCN428       Il Podcasting aziendale: modelli, opportunità e scenari evolutivi        121
             Open Innovation e Crowdsourcing: modelli, esperienze, opportunità e
SCN430       criticità                                                                122

SCN432       Gli Advergames: opportunità, criticità e prospettive di sviluppo         123



SICUREZZA DELLE RETI E DELLE APPLICAZIONI


SEC302       La sicurezza dei sistemi, dei dati e delle reti                          124

SEC304       Tecniche di attacco di un sistema informatico                            125

SEC305       Tecniche di difesa di un sistema informatico                             126

SEC308       Sicurezza di rete: firewall, IPS e VPN                                   127

SEC312       Tecnologia e sicurezza delle reti Wireless                               128

SEC316       La Sicurezza nelle Reti Enterprise                                       129

SEC320       Realizzare reti sicure con Security Appliance                            130

SEC324       La sicurezza nei Sistemi operativi Windows                               131

SEC325       La sicurezza nei Sistemi operativi UNIX/Linux                            132
             Autorità di certificazione, certificati digitali, carta nazionale dei
SEC328       servizi e posta elettronica certificata                                  133

SEC330       Rilevamento della sicurezza di un sistema informatico                    134

SEC334       Analisi dei Rischi in ottica ISO27001                                    135
             La gestione della Sicurezza dell’Informazione (ISMS): la norma ISO IS
SEC335       27001                                                                    136
             Valutatori di sistema: metodologia di Audit in conformità alla norma
SEC336       UNI EN ISO 19011:2003                                                    137




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CORSI



RETI E SERVIZI WIRELESS

             Tecnologie per la mobilità: dal GSM all’UMTS e HSPA ed evoluzioni
WIR104       future                                                                 138

WIR108       Evoluzione dei servizi in mobilità                                     139
             UMTS: la terza generazione delle reti mobili ed evoluzioni verso la
WIR112       quarta generazione                                                     140

WIR118       3G Radio Network Planning                                              141

WIR119       La segnalazione nelle reti 3G e sue evoluzioni                         142

WIR122       HSPA (High Speed Packet Access)                                        143
             Multi Environment Networks: evoluzione e integrazione delle
WIR126       tecnologie wireless                                                    144

WIR132       Wi-Fi e Wi-Max                                                         145

WIR134       Wireless LAN                                                           146




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DBS550

 BASI DI DATI RELAZIONALI: METODOLOGIE DI PROGETTO E DI ANALISI DEI DATI

  Il corso illustra il processo di progettazione concettuale e logica delle basi di dati relazionali. In
  particolare, dopo una panoramica generale sulle basi di dati e sui loro sistemi di gestione (DBMS)
  nell’ambito dei sistemi informatici, illustra in dettaglio tutti gli aspetti relativi alle varie fasi della
  progettazione delle basi di dati relazionali: dalla raccolta e analisi dei requisiti alle fasi di
  progettazione concettuale e logica, alla normalizzazione dello schema relazionale. Per la fase di
  progettazione concettuale si fa riferimento al modello Entità-Relazioni (E-R), mentre per la
  creazione e l’utilizzo delle basi di dati è utilizzato il linguaggio SQL. In conclusione vengono fornite
  alcune linee guida relative allo sviluppo di applicazioni che interagiscono con le basi di dati. Il
  corso si conclude con l’analisi e la risoluzione di alcuni casi di studio. Il primo caso di studio
  propone la progettazione guidata di una base di dati relazionale con discussione degli aspetti più
  rilevanti di modellazione, mentre gli altri propongono la progettazione di basi di dati di diversa
  complessità in modalità interattiva.

Obiettivi
  Fornire le competenze per progettare un Data Base Relazionale.
  Alla fine del corso i partecipanti saranno in grado di progettare un DB relazionale e sviluppare
  applicazioni per l’analisi dei dati.

Conoscenze utili
  Conoscenze di base di informatica.

Agenda (4 giorni)
  Caratteristiche principali di un sistema per la gestione di basi di dati:
   • gestione delle informazioni
   • modelli di rappresentazione dei dati (relazionale, ad oggetti, multidimensionale).
  Metodologie e modelli di progetto:
   • il modello Entità-Relazione.
  Progettazione concettuale:
   •   criteri di progettazione
   •   strategie di progetto (top-down, bottom-up, mista)
   •   costrutti base della progettazione concettuale
   •   entità e relazioni, attributi, identificatori, generalizzazione, documentazione di schemi
   •   costrutti avanzati della progettazione concettuale
   •   identificatori esterni, rappresentazione del tempo.
  Progettazione logica relazionale:
   • analisi e ristrutturazione degli schemi concettuali
   • traduzione nel modello relazionale.
  Normalizzazione:
   •   forma normale di Boyce Codd
   •   Decomposizione in forma normale
   •   proprietà delle decomposizioni
   •   decomposizione senza perdita e conservazione delle dipendenze.
  Introduzione al linguaggio SQL:
   • istruzioni per la definizione delle basi di dati
   • istruzioni per l’interrogazione dei dati .
  Casi di studio:
   • progettazione concettuale e logica di una base di dati con discussione degli aspetti più rilevanti di
     modellazione
   • progettazione concettuale e logica di strutture di basi di dati di diversa complessità in modalità interattiva.
  Introduzione allo sviluppo delle applicazioni che interagiscono con le basi di dati (JDBC).




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DBS552

                                                                            IL LINGUAGGIO SQL

  Il linguaggio SQL (Structured Query Language) è di fatto lo standard tra i linguaggi per la gestione
  di data base relazionali. Viene utilizzato dai vari DBMS relazionali (Oracle, Sysbase, SQL-Server,
  MySql,…) per la definizione, manipolazione e interrogazione delle basi di dati.
  Il corso, dopo una breve introduzione, illustra le caratteristiche e le logiche del linguaggio nelle sue
  tre componenti DDL (Data Definition Language), DML (Data Manipolation Language) e in particolare
  Query Languange. Vengono analizzati i comandi per interrogare tabelle in relazione tra di loro
  utilizzando le clausole e le funzioni del linguaggio SQL. Vengono forniti, inoltre, i concetti e le
  istruzioni per saper creare e manipolare tabelle e viste con particolare attenzione all’integrità
  referenziale. È previsto un ampio spazio a sessioni di esercitazione con ambiente di riferimento
  Oracle.

Obiettivi
  A conclusione del corso i partecipanti saranno in grado di utilizzare SQL per creare, manipolare
  tabelle ed interrogare tabelle per una analisi strutturata dei dati.

Conoscenze utili
  Conoscenze di base di informatica

Agenda (3 giorni)
  Contesto:
   • introduzione alle basi di dati
   • introduzione al linguaggio SQL
   • Query Language –SQL.
  Utilizzo delle funzioni in SQL:
   •   Stringhe
   •   Numeri
   •   Date
   •   DECODE
   •   NVL
   •   CASE
   •   NULLIF.
  Accesso a più tabelle (Join).
  Viste (Concetto e creazione di Viste).
  DDL e DML:
   • creazione di tabelle – Istruzioni DDL
   • modifica di tabelle– Istruzioni DML
   • tipologie di Indici.
  SubQuery.
  Integrità dei dati:
   •   concetti di base
   •   vincolo Primary Key
   •   vincolo Foreign Key
   •   vincolo Not Null
   •   vincolo Unique
   •   vincolo Check.
  Gestione degli Utenti:
   • creazione utenti
   • creazione e gestione dei Ruoli
   • concessione e revoca dei privilegi.
  Architettura del DBMS Oracle.




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DBS554

                                                     DATABASE IN AMBIENTE ORACLE: PL/SQL

  PL/SQL è un linguaggio di 4^ generazione nato come estensione di SQL standard e consente di
  intergrare un linguaggio procedurale all’SQL.
  Il corso fornisce le conoscenze avanzate per realizzare applicazioni, stored procedure, trigger,
  package nell’ambito di progetti di basi di dati relazionali in ambiente Oracle. Dopo una breve
  introduzione sul linguaggio e l’ambiente di riferimento, vengono illustrate in dettaglio le
  caratteristiche del linguaggio e tutti gli aspetti relativi all’interazione.

Obiettivi
  Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di scrivere procedure e funzioni in ambiente
  Oracle.

Conoscenze utili
  Conoscenza del linguaggio SQL

Agenda (3 giorni)
  Introduzione a PL/SQL (SQL, SQL*Plus, PL/SQL).
  Dichiarazioni e blocchi (Tipi di dati, utilizzo della struttura a blocchi).
  Espressioni PL/SQL:
   • operatori, espressioni e conversioni
   • costruzione di espressioni con gli operatori PL/SQL
   • utilizzo degli operatori di confronto con stringhe e con date.
  Utilizzo di funzioni, condizioni e cicli:
   •   le funzioni PL/SQL
   •   l'istruzione NULL; Utilizzo degli statement PL/SQL
   •   implementare cicli
   •   utilizzo della ricorsione
   •   funzioni built-in di Oracle
   •   confronto tra funzioni SQL e PL/SQL; Utilizzo delle funzioni di conversione.
  Procedure, Pacchetti, Errori ed Eccezioni:
   •   utilizzo di procedure
   •   i meccanismi di sicurezza in fase di invocazione
   •   utilizzo di package
   •   gestione di errori ed eccezioni.
  Gestione dei cursori.
  Le Collezioni:
   •   utilizzo di tabelle PL/SQL Index-by
   •   le tabelle nested
   •   gli array a dimensione variabile
   •   vantaggi del bulk-binding
   •   gestione delle eccezioni nelle collezioni.
  Trigger su database.
  Utilizzo di oggetti per la programmazione Object-Oriented:
   •   implementazione degli oggetti in Oracle
   •   istanziare ed utilizzare gli oggetti
   •   il parametro SELF
   •   tabelle di oggetti.




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DBS560

                                              INTRODUZIONE ALLA BUSINESS INTELLIGENCE

  Il corso tratta gli aspetti fondamentali dei sistemi informativi destinati alla Business Intelligence. In
  tali sistemi, la base di dati è normalmente denominata Data Warehouse. Un Data Warehouse rende
  disponibili i dati operativi dell’azienda a supporto delle decisioni strategiche aziendali. Sono
  descritte le tecniche di progettazione e di interrogazione dei Data Warehouse. Per l’interrogazione
  sono considerate sia le tecniche più tradizionali di analisi OLAP dei dati, sia le analisi complesse
  effettuabili con tecniche di Data Mining. Sono infine illustrati i campi di applicazione della Business
  Intelligence con focalizzazione su due esempi: la profilazione degli utenti e il CRM (Customer
  Relationship Management). Il corso si conclude con un caso di studio che prevede la
  sperimentazione delle caratteristiche tecnologiche di Microsoft SQL Server 2008 per la parte di
  Data Warehouse e analisi di tipo complesso sui dati realizzati mediante Weka per la parte di Data
  Mining.

Obiettivi
  Alla fine del corso i partecipanti saranno in grado di comprendere le metodologie di progetto di un
  Data Base, le tecniche di estrazione ed analisi dei dati e le possibili applicazioni commerciali.

Conoscenze utili
  Conoscenze dei concetti delle basi di dati relazionali.

Agenda (2 giorni)
  Introduzione alla Business Intelligence:
   • Il valore dell’informazione
   • definizione di BI.
  Introduzione al Data Warehouse:
   •   evoluzione delle tecnologie di basi di dati
   •   architetture e descrizione del processo di funzionamento di un Data Warehouse
   •   progettazione di un data warehouse
   •   Modello multidimensionale e modello a stella
   •   progettazione concettuale, logica e fisica di un Data Warehouse
   •   analisi OLAP dei dati
   •   estensione di SQL con nuove funzioni aggregate
   •   Roll-up, drill down
   •   pivot
   •   strumenti di reportistica
   •   analisi di un caso di studio.
  Introduzione al Data Mining:
   •   preparazione dei dati per l’analisi
   •   integrazione e filtraggio dei dati
   •   discretizzazione
   •   tecniche di analisi dei dati
   •   estrazione di regole di associazione
   •   classificazione e predizione
   •   clustering.
  Applicazioni di Business Intelligence:
   • User Profiling
   • Customer Relationship Management.
  Caso di studio:
   • progettazione di un data warehouse e sua implementazione con Microsoft SQL Server 2008
   • analisi di tipo complesso sui dati realizzati mediante Weka.




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DBS564

                                                                                               DATA MINING

  Le tecniche di Data Mining offrono un efficace strumento di supporto all’analisi dei dati per offrire
  maggiore competitività alle aziende. I metodi di Data Mining possono essere preziosi negli ambiti
  più diversi, che spaziano dalla profilazione degli utenti per fini commerciali all’analisi di dati
  genetici per guidare le terapie e lo sviluppo di nuovi medicinali.
  Il corso illustra il processo globale di analisi ed elaborazione dell’informazione per estrarre
  indicazioni fondamentali a supporto delle decisioni. Vengono illustrate le tecniche di analisi più
  note quali la classificazione, le regole di associazione e gli algoritmi di clustering, con le principali
  tecniche di validazione. I metodi discussi saranno sviluppati attraverso esercizi ed esempi
  applicativi. Il corso si conclude con un caso di studio interamente progettato dai partecipanti che
  prevede l’utilizzo di tecniche e algoritmi di Data Mining e l’utilizzo di software open source WEKA.

Obiettivi
  Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di implementare ed utilizzare le principali
  tecniche di estrazione ed analisi dei dati contenuti in un DB relazionale.

Conoscenze utili
  Nessuna.

Agenda (3 giorni)
  Introduzione al Data Mining: fondamenti ed applicazioni.
  Preparazione dei dati per l’analisi:
   •   integrazione e filtraggio dei dati
   •   aggregazione e campionamento dei dati
   •   feature selection
   •   discretizzazione
   •   misure di distanza.
  Tecniche di analisi dei dati.
  Classificazione:
   •   alberi di decisione
   •   classificatore basato sulle regole
   •   classificatore Bayesiano
   •   tecniche di validazione.
  Estrazione di regole di associazione:
   • algoritmi
   • indici di qualità.
  Clustering:
   • algoritmi
   • tecniche di validazione.
  Strumenti per il Data Mining:
   •   categorie di software
   •   introduzione al software open source Weka
   •   uso di Weka per filtraggio, visualizzazione dei dati, classificazione e clustering
   •   esempi.
  Caso di studio:
   •   definizione di un contesto applicativo di interesse
   •   creazione di una base di dati da analizzare
   •   analisi di tipo complesso sui dati mediante Weka
   •   validazione dell’analisi.




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DBS570

                                                                                      DATA WAREHOUSE:
                               ANALISI DEI DATIA SUPPORTO DELLE DECISIONI AZIENDALI


  Un Data Warehouse permette di raccogliere rilevanti quantità di dati, estratti da basi di dati di tipo
  eterogeneo su cui operano le diverse applicazioni di un’azienda, e di renderli disponibili,
  interpretabili e utilizzabili a supporto delle decisioni strategiche aziendali. Nel corso i Data
  Warehouse sono descritti sia dal punto di vista architetturale che tecnologico. Dopo una dettagliata
  presentazione delle diverse architetture funzionali adottabili, viene analizzato criticamente
  l’intero processo che porta all’implementazione di un sistema di Data Warehouse. Vengono
  descritte le fasi che portano dalla progettazione dello schema concettuale mediante il Dimensional
  Fact Model (DFM) alla progettazione dello schema logico (in ambito relazionale) e fisico. Vengono
  poi presentate e discusse le fasi relative al processo di alimentazione di un Data Warehouse. Infine,
  per quanto riguarda l’interrogazione, vengono trattate sia le tecniche di analisi OLAP dei dati che
  l’estensione del linguaggio SQL. Il corso si conclude con due casi di studio: il primo propone la
  progettazione guidata di un Data Warehouse con discussione degli aspetti più rilevanti di
  modellazione, il secondo propone un Data Warehouse interamente progettato dai partecipanti ed
  implementato utilizzando Microsoft SQL Server 2008.

Obiettivi
  Alla fine del corso i partecipanti sono in grado di progettare un Data Whareouse ed utilizzarlo per
  varie finalità e analizzare le possibili applicazioni.

Conoscenze utili
  Conoscenze dei concetti di basi di dati relazionali.

Agenda (5 giorni)
  Introduzione al Data Warehouse:
   • scenario, motivazioni, definizioni e concetti di base
   • architetture per Data Warehouse; Struttura ed elaborazione dei dati.
  Modellazione concettuale di un Data Warehouse:
   • analisi dei requisiti
   • il Dimensional Fact Model (DFM): concetti di base ed avanzati.
  Progettazione logica:
   • modello relazionale (ROLAP)
   • schemi a stella, schema snowflake, archi multipli, dimensioni degeneri
   • viste materializzate; Scelta delle viste.
  Progettazione fisica e analisi dell’allocazione dei dati.
  Progettazione dell’alimentazione:
   • alimentazione dello schema riconciliato
   • pulizia dei dati
   • alimentazione delle tabelle dei fatti e delle viste materializzate.
  Analisi OLAP.
  Estensioni del linguaggio SQL:
   •   funzioni OLAP in SQL
   •   finestre di calcolo; Calcolo di totali cumulativi
   •   operatore group by e finestre di calcolo; Estensioni della clausola group by
   •   funzioni di ranking.
  Caso di studio 1:
   • progettazione (concettuale e logica) guidata di un Data Warehouse con discussione degli aspetti più
     rilevanti di modellazione.
  Caso di studio 2:
   • progettazione (concettuale e logica) di un Data Warehouse da parte dei partecipanti ed implementato
     utilizzando Microsoft SQL Server 2008.




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IPN210

                                  ETHERNET: DALLE RETI LOCALI ALLE RETI METROPOLITANE

  Il protocollo Ethernet è già da molti anni lo standard di riferimento per la realizzazione di reti
  locali. Grazie alla scalabilità, che ha portato ad un incremento delle prestazioni di diversi ordini di
  grandezza, nonché alla semplicità ed economicità di implementazione, Ethernet è uscito
  dall’ambito delle reti locali per essere utilizzato diffusamente anche nelle reti metropolitane.
  Il corso fornisce una visione completa delle caratteristiche di una rete locale, in particolare
  realizzata attraverso lo standard Ethernet, per poi passare alle applicazioni in ambito
  metropolitano.

Obiettivi
  Al   termine del corso i partecipanti:
  •     avranno acquisito conoscenze di carattere generale sui meccanismi di funzionamento delle LAN
  •     conosceranno i principali standard e le tecnologie disponibili allo stato dell’arte
  •     saranno in grado di identificare le categorie di apparati più adatti alle diverse tipologie di rete
  •     conosceranno l’architettura delle reti metropolitane basate sulla tecnologia Ethernet.

Conoscenze utili
  Conoscenze di base delle reti di TLC.

Agenda (3 giorni)
  Ethernet e le LAN (Local Area Network):
   •    i protocolli per le LAN e lo standard 802.3
   •   topologie a bus condiviso e a stella
   •   la trama e gli indirizzi Ethernet
   •   il livello MAC e la contesa del mezzo
   •   Switched Ethernet
   •   apparati per reti LAN (Hub, bridge e Switch)
   •   cenni al cablaggio strutturato
   •   interconnessione di LAN
   •   ARP (Address Resolution Protocol)
   •   cenni alle Wireless LAN.
  Evoluzione di Ethernet:
   •   Fast Ethernet e Gigabit Ethernet
   •   evoluzioni future
   •   Virtual LAN.
   •   configurazione di apparati per reti locali:
   •   configurazione delle interfacce
   •   configurazione di VLAN
   •   cenni alla configurazione della sicurezza delle LAN.
  Ethernet nelle reti metropolitane:
   •   architettura di una rete Metro Ethernet
   •   alternative trasmissive
   •   Ethernet su SDH
   •   Ethernet su WDM
   •   interconnessione con Switch Layer 2 e 3
   •   utilizzo delle VLAN nelle Metro Ethernet, Stacked VLAN.
  Esempi di utilizzo delle reti Metro Ethernet:
   •   •   accesso alle reti IP
   •   •   Backhauling per xDSL
   •   •   IP-TV
   •   •   accesso FTTH.
   •




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IPN214

                                                               LE RETI METRO CARRIER ETHERNET

  Il corso fornisce una panoramica introduttiva sui principi e le soluzioni adottate nelle moderne reti
  di accesso basate sulla tecnologia Ethernet applicata in ambito metropolitano.
  Dopo aver richiamato i fondamenti della soluzione Ethernet e la sua evoluzione, durante il corso
  verranno descritti i servizi definiti dal Metro Ethernet Forum, i parametri per valutare le
  prestazioni, gli standard principali, le architetture direte e i relativi apparati, illustrando le
  modalità di interazione con le reti IP dei Service Provider e i servizi erogabili. Una parte importante
  del corso è dedicata alle soluzioni adottate sul campo per evitare i problemi di scalabilità tipici
  dello standard Ethernet, come ad esempio l’utilizzo dell’incapsulamento MAC-in-MAC e l’utilizzo
  dello standard MPLS.
  Alla fine del corso sarà presentato un Case Study reale di rete Metro Carrier Ethernet in esercizio e
  la gamma dei servizi offerti.

Obiettivi
  Al   termine del corso i partecipanti conosceranno:
  •     La struttura e le caratteristiche delle reti Metro Ethernet
  •     I principali standard
  •     I principali servizi offerti dai Service Provider.

Conoscenze utili
  Per poter trarre pieno beneficio dal corso, è richiesta una conoscenza generale delle reti IP, in
  particolare del routing IP e dello standard MPLS.

Agenda (2 giorni)
  Soluzione Ethernet (IEEE 802.3) e sue applicazioni in ambito metropolitano:
   • reti Switched Ethernet
   • MultiLayer Switching
   • il concetto di Virtual LAN.
  Estensione di Ethernet dall’ambito locale all’ambito metropolitano:
   •   gli standard Metro Ethernet Forum (MEF)
   •   servizi MEF
   •   architettura di rete
   •   problemi di scalabilità.
  Gli standard principali:
   • QinQ (IEEE 802.1ad)
   • MAC-in-MAC e Provider Backbone Bridge (IEEE 802.1ah)
   • Provider Backbone Bridge-Traffic Engineering (IEEE 802.1Qay).
  Utilizzo di MPLS:
   • MPLS Traffic Engineering
   • Ethernet over MPLS via VPWS.
  Case Study reale di rete Metro Carrier Ethernet:
   •   servizi commerciali (per Clienti Business, Residenziali e OLO)
   •   architettura di rete
   •   soluzioni tecniche
   •   applicazioni: Mobile Backhauling, IPTV.




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IPN220

                                                                    INTERNET E IL PROTOCOLLO IP

  La diffusione di Internet, soprattutto presso l’utenza residenziale, ha modificato il modo di
  comunicare e di vivere delle persone. Si parla ormai da tempo e diffusamente di modello “all IP”
  ad indicare la tendenza ad integrare tutti i differenti servizi di telecomunicazione (voce, dati,
  video, etc.) sotto l’unico paradigma del protocollo IP.
  Il corso descrive le principali caratteristiche ed i meccanismi di funzionamento dei protocolli che
  sono alla base della suite TCP/IP. Segue una descrizione delle principali applicazioni basate su IP,
  sia di tipo tradizionale che le nuove applicazioni multimediali.
  La trattazione teorica è arricchita da esercitazioni “hands on” sulla configurazione di IP, su PC e su
  apparati di rete Cisco, per riprodurre, in laboratorio, situazioni analoghe a quelle realmente
  incontrate in ambienti di area locale (LAN) e geografica (WAN) di piccole e medie dimensioni.

Obiettivi
  Al   termine del corso i partecipanti:
  •     conosceranno i meccanismi di funzionamento delle reti IP
  •     saranno in grado di definire un piano di indirizzamento IP
  •     sapranno identificare il metodo di assegnazione degli indirizzi più adatto
  •     conosceranno le modalità di funzionamento dei principali servizi di rete
  •     avranno acquisito una panoramica sull’evoluzione del protocollo IP e sulle nuove applicazioni
  •     sapranno svolgere semplici operazioni e configurazioni di troubleshooting su una rete IP.

Conoscenze utili
  Conoscenza di base delle reti di telecomunicazione.

Agenda (5 giorni)
  Richiami sulle LAN e configurazione di apparati per reti locali (SWITCH).
  Introduzione ad Internet e all’architettura TCP/IP.
  Il protocollo IP:
   • il pacchetto e gli indirizzi IP
   • risoluzione degli indirizzi (Address Resolution Protocol)
   • indirizzamento pubblico e privato, NAT e PAT.
  Principi di routing:
   •   l’instradamento nelle reti IP
   •   interconnessione di LAN tramite router
   •   algoritmi e protocolli di routing
   •   routing intradominio e interdominio, routing multicast
   •   esempi di configurazione di protocolli di routing.
  Introduzione alla configurazione di router CISCO
  Il protocollo ICMP
  DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol).
  I protocolli TCP e UDP.
  Accesso remoto ad Internet.
  Le principali applicazioni:
   •   DNS (Domain Name System)
   •   FTP (File Transfer Protocol)
   •   il protocollo HTTP e il World Wide Web
   •   i protocolli per l’e-mail.
  Cenni a IPv6.
  Esempi di configurazione dei protocolli su un client.
  Mobile IP.
  Applicazioni avanzate su IP (VoIP, IP-TV, Web TV, Videocomunicazione, Servizi di virtual presence, Web
  2.0).
  Laboratorio: utilizzo di utility per il troubleshooting di una rete IP.



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IPN222

                                                             NETWORKING IP IN AMBIENTE CISCO

  Il Corso fornisce una panoramica introduttiva sui meccanismi di switching e di routing, descrivendo
  le principali tecnologie di livello 2 e 3, con riferimento, in particolare, ad apparati Cisco. Fornisce
  inoltre le competenze di base e la conoscenza del sistema operativo Cisco (IOS) necessarie alla
  configurazione di apparati Cisco in ambiente LAN e WAN. È prevista una rilevante attività di
  laboratorio “hands on” su apparati Cisco. In particolare sono utilizzati switch Catalyst e router
  Cisco per riprodurre, in laboratorio, situazioni analoghe a quelle realmente incontrate in ambienti
  di area locale (LAN) e geografica (WAN) di piccole e medie dimensioni.
  Il corso consente di acquisire la preparazione necessaria per sostenere l’esame di
  certificazione Cisco 640-802 “Cisco Certified Network Associate (CCNA)”.

Obiettivi
  Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di:
  • comprendere la struttura ed i meccanismi base di funzionamento di reti IP in ambiente locale (LAN)
       e geografico (WAN)
  • utilizzare i comandi di base del sistema operativo Cisco (IOS)
  • configurare, gestire ed effettuare il troubleshooting di reti Cisco in ambito LAN e WAN di piccole e
       medie dimensioni.

Conoscenze utili
  E’ necessario possedere conoscenze di base sulle LAN e sull’architettura TCP/IP.

Agenda (5 giorni)
  Introduzione al Cisco Internetworking Operating System (IOS):
   • Command Line Interface degli Switch Cisco Catalyst
   • Command Line Interface dei Router Cisco
   • SDM (Security Device Manager).
  Switching su apparati Cisco:
   • protocollo di Spanning Tree
   • configurazione di uno Switch Catalyst.
  Estensione di una rete di switch attraverso Virtual LAN:
   •   I protocolli di trunking e il VLAN Trunk Protocol (VTP).
   •   Routing IP:
   •   route statiche e loro configurazione
   •   routing dinamico e protocolli di routing
   •   protocolli RIP, EIGRP e OSPF.
  Gestione del traffico con le Access List:
   • • Access List standard ed estese per TCP/IP
   • • controllo di accessi telnet sui router.
  Introduzione alle reti geografiche (WAN):
   • interfacce WAN sui router Cisco.
  Connessioni seriali punto-punto:
   • i protocolli HDLC e PPP
   • configurazione del PPP sui router.
  Introduzione alle reti ed i servizi Frame Relay:
   • tipi di LMI ed Incapsulamento
   • configurazione di Frame Relay tra sito centrale e siti periferici.
  NAT (Terminologia, NAT statico e dinamico)
  Utilizzo di SDM per configurare il servizio DHCP sui router Cisco
  Introduzione ad IPv6
  Introduzione alle Wireless LAN:
   • principi fondamentali
   • apparati, componenti e parametri di configurazione delle WLAN.
  Aspetti generali di sicurezza delle Reti IP.



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IPN230

                                                    ROUTING IP: DALLA TEORIA ALLA PRATICA

  Il routing IP è il cuore di tutte le reti IP. Averne conoscenze di base è indispensabile per chiunque
  voglia progettare, configurare e gestire una rete IP di qualsiasi dimensione.
  Il corso affronta il tema genera del Routing IP e descrive i più importanti protocolli di routing
  utilizzati nelle reti di piccole e medie dimensioni. In particolare, vengono analizzati i protocolli di
  routing Distance Vector e Link State, fornendo informazioni sul funzionamento e sulle tecniche di
  prevenzione dei loop. Sono inoltre trattati i protocolli più utilizzati nelle reti enterprise come RIP,
  EIGRP e OSPF. Infine, viene fatto un cenno al funzionamento del protocollo BGP, il cui utilizzo nelle
  reti IP di ogni dimensione, sta diventando sempre più pervasivo. Per ciascun protocollo, oltre alla
  descrizione teorica, si illustreranno gli aspetti pratici dell’implementazione nelle reti IP. È prevista
  una rilevante attività di laboratorio hands on su apparati Cisco, per riprodurre in laboratorio,
  situazioni analoghe a quelle realmente incontrate in ambienti di reti enterprise.

Obiettivi
  Al   termine del corso i partecipanti saranno in grado di:
  •     progettare, installare e configurare infrastrutture di rete di media complessità
  •     selezionare e configurare protocolli di routing in una rete IP di tipo “Enterprise”
  •     comprendere le principali caratteristiche del routing interdominio e del protocollo BGP.

Conoscenze utili
  Conoscenze di base sulle architetture di rete locale (LAN, bridging e switching), architettura
  TCP/IP, indirizzamento IP e subnetting.


Agenda (3 giorni)
  Principi di routing:
   •   fondamenti (metrica, grado di preferenza, tabelle di routing, aggregazione di prefissi)
   •   routing statico e dinamico
   •   route statiche e loro configurazione
   •   routing dinamico e protocolli di routing
   •   protocolli di routing Distance Vector (DV) e Link State (LS).
  Il protocollo RIP:
   • funzionamento, meccanismi di prevenzione dei loop, implementazione in rete
   • configurazione di base
   • RIPv2.
  Il protocollo EIGRP:
   •   aspetti base : funzionamento, messaggi, metriche, algoritmo DUAL
   •   configurazione base e troubleshooting.
   •   Il protocollo OSPF:
   •   aspetti base : funzionamento, adiacenze, messaggi, LSA, aree
   •   configurazione OSPF in area singola
   •   configurazione base di OSPF multiarea.
  Redistribuzione tra protocolli di routing (cenni)
  Routing Interdominio: il protocollo BGP (cenni):
   • ambito di applicazione
   • funzionamento del protocollo (sessioni BGP, tipi di messaggi, attributi, gestione del traffico)
   • configurazione base del BGP sui router Cisco.
   •




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IPN231

                                                                    ROUTING IP: ASPETTI AVANZATI

  Il corso, oltre ad affrontare il tema generale del Routing IP, descrive i più importanti protocolli di
  routing utilizzati nelle reti di medie e grandi dimensioni. In particolare, vengono analizzati i
  protocolli di routing Distance Vector e Link State, fornendo informazioni approfondite sui protocolli
  interni (OSPF e IS-IS) ed inter-dominio (BGP), oggi più utilizzati nelle reti IP. Viene presentata
  inoltre un'introduzione ai protocolli di Routing Multicast più importanti e più utilizzati nelle
  applicazioni pratiche.
  La descrizione teorica degli argomenti trattati è completata da una rilevante attività di laboratorio
  hands on su un ricco laboratorio, costituito da router Cisco, nel quale sono riprodotte situazioni
  analoghe a quelle reali. Oltre alle operazioni di configurazione saranno effettuate esercitazioni
  che, partendo da reti già configurate, mirano ad aggiungere servizi/applicazioni ed a modificare le
  configurazioni dei dispositivi per conseguire miglioramenti nell'efficienza della rete.
  Il corso, insieme al corso IPN230 e con minime integrazioni, fornisce le competenze necessarie
  per sostenere l’esame di certificazione Cisco 642-901 “Building Scalable Cisco Internetworks
  (BSCI)”.

  Al termine del corso i partecipanti:
  • conosceranno i meccanismi di funzionamento dei moderni protocolli di routing IP e la loro
      interazione nelle reti
  • conosceranno l’implementazione in ambiente Cisco dei protocolli intra-dominio (OSPF, IS-IS),
      interdominio (BGP) e multicast (PIM-DM, PIM-SM)
  • saranno in grado di effettuare configurazioni complesse di router Cisco in ambiente Enterprise e
      Service Provider.

Conoscenze utili
  Conoscenze dell’architettura TCP/IP e dei principi del routing. Inoltre risultano utili conoscenze
  sulla configurazione di apparati Cisco, configurazione di route statiche e di protocolli base (RIP,
  EIGRP, OSPF in area singola), configurazione di interfacce seriali per linee dedicate ed accessi
  Frame Relay, configurazione di liste di accesso standard ed estese, utilizzo dei comandi show e
  debug.

Agenda (5 giorni)
  Richiami sui principi di routing:
   • • fondamenti (metrica, grado di preferenza, tabelle di routing)
   • • protocolli di routing Distance Vector (DV) e Link State (LS).
  Protocolli LS - OSPF:
   • • richiami sull'impiego di OSPF in area singola
   • • tipi di router, LSA, aree
   • • configurazione di OSPF multiarea in ambiente Cisco.
  Protocolli LS - IS-IS:
   •   terminologia , protocolli di livello rete e Indirizzamento OSI
   •   tipi di router IS-IS e loro ruolo nella progettazione delle aree
   •   trasporto del traffico di routing e sincronizzazione dei database
   •   configurazione di IS-IS in ambiente Cisco.
  Routing Interdominio - il protocollo BGP:
   •   ambito di applicazione
   •   funzionamento del protocollo (sessioni BGP, tipi di messaggi, attributi, policy-routing)
   •   configurazione del BGP sui router Cisco
   •   implementazione del BGP in reti di grandi dimensioni: scalabilità, stabilità, topologie ridondate.
  Introduzione al Routing Multicast:
   • • indirizzi Multicast
   • • protocollo IGMP
   • • protocolli di routing PIM-DM, PIM-SM.




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IPN234

                                                                TROUBLESHOOTING DI RETI CISCO

  Il corso fornisce competenze operative utili ad effettuare operazioni di baselining e troubleshooting
  in ambienti di rete locale e geografica basati su apparati Cisco. Dopo aver fornito criteri generali
  sulle modalità di troubleshooting, il corso propone una metodologia standard per la risoluzione dei
  malfunzionamenti. Sono proposte attività di laboratorio in cui i partecipanti devono identificare e
  risolvere malfunzionamenti, utilizzando gli strumenti specifici disponibili nel software IOS Cisco. I
  partecipanti avranno a disposizione un complesso ambiente di rete sul quale, a partire da
  configurazioni predefinite affette da malfunzionamenti, dovranno applicare le metodologie di
  problem solving definite nella parte teorica del corso per identificare e risolvere i problemi di
  connetività sulla rete.
  Il corso è parte del percorso formativo raccomandato per coloro che aspirano ad ottenere la
  certificazione Cisco Certified Network Professional (CCNP) e fornisce le competenze necessarie
  per sostenere l’esame di certificazione “CCNP TROUBLESHOOTING” (TSHOOT) (Esame Cisco
  642-832).

Obiettivi
  Al termine del corso i partecipanti sapranno:
  • utilizzare metodologie e strumenti standard per la risoluzione di problemi e malfunzionamenti di
      rete
  • utilizzare al meglio i comandi diagnostici del Cisco IOS per l’analisi di dati e per la valutazione di
      potenziali problemi di rete o di apparato
  • effettuare operazioni di troubleshooting su reti Cisco di media e grande dimensione.

Conoscenze utili
  Per poter trarre pieno beneficio dal corso, è richiesta una conoscenza generale delle reti IP ed
  esperienza di configurazione dei router Cisco. Tali competenze possono essere conseguite con il
  corso “Networking IP in ambiente Cisco”. Nel caso si voglia acquisire la certificazione CCNP è
  preferibile seguire questo corso a valle dei corsi “Multilayer Switching e Reti di Campus” e “Routing
  IP: Aspetti Avanzati”.

Agenda (5 giorni)
  Processi e strumenti per il troubleshooting:
   • strumenti di test
   • accesso al Cisco Connection On-line (CCO)
   • strumenti disponibili sul Technical Assistance Center (TAC).
  Le metodologie di Troubleshooting:
   •   un metodo sistematico e strutturato di troubleshooting
   •   utilizzo dei comandi show e debug
   •   isolamento dei malfunzionamenti
   •   il troubleshooting come componente della “manutenzione”.
  Gli strumenti di analisi sul software IOS:
   •   processi di routing e switching
   •   tracciamento dei flussi di traffico nei router
   •   il filtraggio e la redirezione degli output di IOS
   •   comandi di trace, ping, show e debug.
  Troubleshooting del routing in reti TCP/IP:
   • identificazione dei problemi di connettività a livello di rete
   • troubleshooting dei protocolli di routing: EIGRP, OSPF, BGP
   • monitoraggio delle prestazioni dei Router.
  Troubleshooting di Reti di Campus e di VLAN:
   •   strumenti di troubleshooting sui catalyst 4500 e 6500
   •   i catalyst ed il protocollo di Spanning Tree
   •   risoluzione di problemi di VTP
   •   identificazione e risoluzione dei problemi sulle VLAN e sui Trunk.




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IPN240

                      IPV6: PROTOCOLLI, IMPLEMENTAZIONE, SCENARI DI MIGRAZIONE

  La rapidissima diffusione di connettività IP always on (ADSL, dispositivi mobili, reti di sensori,
  domotica) e la forte crescita economica e tecnologica di paesi come Cina, India e Corea, ha dato
  notevole impulso alla necessità di nuovo spazio di indirizzamento del protocollo IP. Torna quindi di
  grande attualità la prospettiva di una migrazione progressiva verso l’utilizzo del protocollo IPv6:
  alcuni sondaggi prevedono che entro i prossimi 10 anni il 95% dell’utenza Internet utilizzerà il
  nuovo protocollo IP versione 6. La maggior parte dei costruttori di apparati sono già IPv6 ready; a
  livello europeo sono in corso molte sperimentazioni che coinvolgono enti di ricerca, università e
  ISP. Alcuni operatori, soprattutto in estremo oriente, forniscono già servizi IPv6 di tipo
  commerciale.
  Il corso fornisce le competenze teoriche di base su IP versione 6 e descrive le strategie di
  coesistenza e migrazione dall’attuale Internet v4 alla prossima Internet v6. A completamento della
  trattazione teorica è prevista una sessione di laboratorio sulla configurazione di IPv6 su router
  Cisco.

Obiettivi
  Al   termine del corso i partecipanti sapranno:
  •     analizzare le motivazioni per il passaggio al protocollo IPv6
  •     comprendere i meccanismi di funzionamento di IPv6 e le differenze con IPv4
  •     valutare i meccanismi di transizione da IPv4 ad IPv6
  •     apprendere le modalità di configurazione di IPv6 su apparati Cisco.

Conoscenze utili
  Conoscenza generale dell’architettura di comunicazione TCP/IP e dell’indirizzamento IP.
  E’ inoltre utile, soprattutto per poter trarre beneficio dalla sessione di laboratorio, avere una
  conoscenza di base dei principali protocolli di routing, ed una esperienza di configurazione, almeno
  introduttiva, del routing su apparati Cisco.

Agenda (3 giorni)
  Introduzione:
   • limitazioni di IPv4 e motivazioni per il passaggio ad IPv6
   • principali caratteristiche di IPv6.
  Il protocollo IP versione 6:
   •   formato dell’intestazione e Next-headers
   •   spazio di indirizzamento unicast, multicast e anycast
   •   prefissi IPv6 e e loro allocazione
   •   indirizzi global, link local, unique local, multicast.
  Il protocollo ICMPv6:
   • Neighbor & Router discovery
   • diagnostica e Address Autoconfiguration.
  Routing IPv6:
   •   RIPng
   •   EIGRPv6
   •   estensioni per IS-IS
   •   BGP per IPv6
   •   OSPFv3.
  Meccanismi di transizione verso IPv6:
   •   Dual Stack
   •   Tunnelling statico ed automatico
   •   Dual Stack-lite (DS-lite)
   •   meccanismo 6to4
   •   modello 6PE.




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IPN242

                                    GESTIONE DELLE RETI E DEI SISTEMI IN AMBIENTE IP

  Nelle reti IP di grandi dimensioni è essenziale poter disporre di strumenti evoluti di Network
  Management, in grado di semplificare e rendere più efficiente l’esercizio della rete e degli apparati
  che la costituiscono.
  Per far fronte alle innumerevoli difficoltà che un network manager si trova ad affrontare nella
  quotidiana gestione di una rete IP, I costruttori mettono a disposizione una grande quantità di
  strumenti applicativi, basati su protocolli standard o su meccanismi proprietari.
  Il corso fornisce un’introduzione alle problematiche di network management, descrive i principali
  standard coinvolti e le principali applicazioni oggi utilizzate e prevede, oltre alla descrizione
  teorica degli argomenti trattati, dimostrazioni in laboratorio su sistemi di Network Management.

Obiettivi
  Al termine del corso i partecipanti:
  • Saranno consapevoli delle principali difficoltà normalmente incontrate nella gestione delle reti IP
  • Avranno acquisito una panoramica di ampio spettro e di livello approfondito sui metodi e sulle
      principali tecnologie per la gestione delle reti e dei sistemi
  • Conosceranno il funzionamento del protocollo SNMP e sapranno valutare le differenze prestazionali e
      di sicurezza tra le diverse versioni
  • Avranno una visione d’insieme delle funzionalità di gestione rese disponibili da piattaforme di
      Network Management.

Conoscenze utili
  Il corso presuppone che i partecipanti abbiano una buona conoscenza di base sulle reti LAN e
  sull’architettura TCP/IP.

Agenda (2 giorni)
  Overview sul Network Management:
   •   definizioni e requirements
   •   le aree di Network Management secondo OSI
   •   dispositivi e raccolta delle informazioni
   •   architetture e sistemi per il Network Management
   •   il modello Manager/Agent/managed Object.
  Protocolli e Standard:
   •   il ruolo di OSI e di IETF
   •   le basi del protocollo SNMP
   •   il Management Information Base (MIB)
   •   MIB2 e MIB proprietari
   •   RMON
   •   RMON1 and RMON2
   •   i messaggi SNMP
   •   sicurezza SNMP e community
   •   SNMP versione 2
   •   SNMP versione 3.
  Piattaforme e sistemi di Network Management:
   • HP OpenView
   • Cisco View
   • Cisco Works.




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IPN244

                   ROUTING IGP NELLE RETI DEI SERVICE PROVIDER: OSPF E IS-IS

  Le moderne reti dei Service Provider hanno una architettura di routing basata sulla cooperazione di
  un protocollo intra-dominio e del protocollo BGP. I due protocolli intra-dominio utilizzati sono
  entrambi di tipo Link State: OSPF e IS-IS. Il mondo IP ha sempre preferito l’utilizzo di OSPF,
  sviluppato direttamente da IETF, ma a partire dagli anni 2000 molti Service Provider, soprattutto
  per le reti di nuova realizzazione, hanno preferito IS-IS, nato in ambito ISO/OSI e per molti anni non
  sviluppato in IETF.
  Il corso descrive in dettaglio il funzionamento di entrambi i protocolli, sia da un punto di vista
  teorico che pratico, confrontandone le caratteristiche e mettendone in luce pregi e difetti.
  La descrizione teorica degli argomenti trattati è completata da una rilevante attività di laboratorio
  costituito da router Cisco, nel quale sono riprodotte situazioni analoghe a quelle reali.

Obiettivi
  Al termine del corso i partecipanti:
  • avranno acquisito una conoscenza approfondita del funzionamento dei protocolli OSPF ed IS-IS,
      confrontandone le caratteristiche in termini di scalabilità, stabilità, estendibilità e sicurezza
  • conosceranno le implementazioni base in ambiente Juniper e Cisco dei protocollo OSPF ed ISIS
  • saranno in grado di effettuare una corretta scelta del tipo di protocollo da utilizzare.

Conoscenze utili
  Per poter trarre pieno beneficio dal corso, è richiesta una conoscenza generale delle reti IP, in
  particolare del routing IP e un minimo di esperienza di configurazione base dei router Cisco.

Agenda (3 giorni)
  Protocolli di routing Link State:
   • principi di funzionamento
   • Neighbor Discovery e Link State Data base
   • determinazione dei percorsi ottimi.
  Il protocollo OSPFv2:
   •   sotto-protocolli e formato dei messaggi
   •   OSPF Multiarea
   •   Link State Advertisements (LSA)
   •   tipi di area
   •   aggregazione dei prefissi
   •   Virtual Links (cennI)
   •   Configurazione e Troubleshooting nell’IOS Cisco
   •   aspetti di scalabilità, stabilità e sicurezza.
  Il protocollo OSPv3 (cenni):
   • confronto con OSPFv2
   • Link State Advertisements (LSA)
   • configurazione e Troubleshooting nell’IOS Cisco.
  Il protocollo IS-IS:
   •   livelli di routing
   •   indirizzi OSI di Livello 3
   •   Link State Packets
   •   Route Leaking
   •   aggregazione dei prefissi
   •   configurazione e Troubleshooting nell’IOS Cisco
   •   aspetti di scalabilità, stabilità e sicurezza
   •   supporto di IPv6.
  Sincronizzazione IGP/BGP:
   • sincronizzazione OSPF/BGP
   • sincronizzazione IS-IS/BGP.
  Linee guida per la selezione dei criteri di scelta.




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IPN246

                                               ROUTING INTERDOMINIO: IL PROTOCOLLO BGP

  Il protocollo di routing BGP, tipicamente utilizzato su Internet per la configurazione delle relazioni
  di peering tra ISP, è da tempo anche impiegato, spesso in abbinamento con il trasporto MPLS, nel
  backbone delle reti dei grandi ISP (Internet Service Provider).
  Il corso, che fornisce competenze teoriche e pratiche al massimo livello sul protocollo di routing
  BGP, descrive nel dettaglio i problemi di indirizzamento, routing e connettività in Internet, nonché
  le funzionalità del BGP, la sua configurazione su router Cisco e le metodologie di troubleshooting. È
  prevista una rilevante attività hands on su un ricco laboratorio, costituito da router Cisco, nel quale
  sono riprodotte situazioni analoghe a quelle reali. Saranno presentati anche dei Case Studies di
  configurazioni su router in produzione.
  Il corso inoltre, fornisce le competenze necessarie per sostenere l’esame di certificazione
  Cisco 642-661 “Configuring BGP on Cisco Routers”.

Obiettivi
  Al termine del corso i partecipanti conosceranno:
  • gli strumenti per la configurazione e gestione di reti che utilizzano il protocollo BGP in varie
      situazioni (Reti ISP, Reti aziendali multi-homed, AS di transito, peering con altri AS)
  • i criteri di pianificazione e realizzazione di complessi progetti di rete basati sul protocollo BGP.

Conoscenze utili
  Per poter trarre pieno beneficio dal corso, è richiesta una conoscenza generale delle reti IP, in
  particolare del routing IP e un minimo di esperienza di configurazione base dei router Cisco.

Agenda (5 giorni)
  Concetti fondamentali:
   •   funzionamento di base
   •   sessioni BGP
   •   attributi BGP
   •   processo di selezione e politiche di routing
   •   aggregazione dei prefissi.
  Politiche di routing:
   •   filtraggio dei prefissi
   •   gestione del traffico inbound/outbound
   •   applicazioni alla Connettività Clienti-ISP
   •   aspetti di configurazione nei router Cisco.
  Architetture e meccanismi per la Scalabilità:
   • architetture di Route Reflection
   • confederazioni BGP
   • Outbound Route Filtering (ORF).
  Meccanismi di Stabilità:
   • Graceful Restart
   • Route Flap Damping.
  Aspetti di sicurezza:
   • problemi e soluzioni
   • autenticazione dei messaggi
   • limitazione del numero di prefissi ricevuti.
  Il BGP nelle reti dei Service Provider:
   • architettura di routing delle reti degli ISP
   • convergenza IGP/BGP
   • Best Practice di configurazione.




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IPN249

                                                                            ROUTING MULTICAST

  La diffusione di nuovi servizi multimediali sulle reti IP riporta di attualità le problematiche di
  instradamento di flussi multicast. La modalità di comunicazione unicast non è infatti efficiente nel
  supporto di applicazioni di broadcasting, come, ad esempio, la diffusione di contenuti video su larga
  scala, come l’IPTV, o di servizi multicasting, come la videoconferenza e tutte le applicazioni che ne
  derivano (telelavoro, telemedicina, e-learning…). L’adozione delle tecniche di trasporto multicast in
  applicazioni che prevedono la distribuzione da una o più sorgenti verso destinatari multipli, consente di
  sfruttare al meglio la capacità della rete, rendendo di fatto possibili applicazioni che, se veicolate in
  unicast, porterebbero rapidamente alla saturazione delle risorse.
  Il corso fornisce competenze teorico-pratiche sul multicast IP e capacità operative sulla configurazione
  del multicast su apparati di rete: oltre alla descrizione teorica degli argomenti trattati, è prevista,
  infatti, una rilevante attività di laboratorio con apparati Cisco in un ambiente che riproduce in piccola
  scala una rete multicast reale.

Obiettivi
  Al   termine del corso i partecipanti saranno in grado di:
  •     comprendere i meccanismi di funzionamento del routing multicast in ambiente IP
  •     progettare l’applicazione di funzionalità di routing multicast ad una rete IP
  •     configurare funzionalità di routing multicast su router e su switch L3 Cisco
  •     ottimizzare il supporto al multicast su switch Cisco L2
  •     mettere in sicurezza le funzionalità multicast.

Conoscenze utili
  Conoscenza delle reti IP ed esperienza di configurazione dei router Cisco per ciò che riguarda
  indirizzi IP, protocolli di routing, liste di accesso standard ed estese.

Agenda (3 giorni)
  Introduzione al Routing Multicast:
   • motivazioni e applicazioni
   • indirizzi Multicast.
  Il protocollo IGMP:
   • IGMPv1, IGMPv2 e IGMPv3
   • interoperabilità IGMPv1/IGMPv2/IGMPv3.
  Il Multicast negli Switch:
   • generalità
   • cenni su GMRP e CGMP
   • IGMP snooping.
  Protocolli di routing multicast:
   •   forwarding dei pacchetti multicast e Reverse Path Forwarding (RPF)
   •   alberi multicast
   •   protocolli dense-mode
   •   protocolli sparse-mode.
  Il protocollo PIM:
   • aspetti di base
   • PIM-DM (Dense Mode) e PIM-SM (Sparse Mode)
   • metodi per la selezione del RP (Rendezvous Point).
  Modelli di servizio basati sul protocollo PIM:
   • Source-Specific Multicast (SSM)
   • PIM Bidirezionale (PIM-Bidir).
  Routing Multicast Interdominio (cenni):
   • scenario, problemi e soluzioni
   • ruolo del protocollo MP-BGP
   • il protocollo MSDP.
  Multicast per IPv6.
  Configurazione dei vari protocolli su router Cisco.



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IPN252

              INTRODUZIONE ALLA CONFIGURAZIONE DI ROUTER JUNIPER - PARTE I

  Juniper Networks è, a livello mondiale, uno dei maggiori costruttori di apparati di rete per
  l’accesso e per i backbone IP dei grandi Service Provider, e la diffusione di router Juniper sta
  crescendo anche in Italia. Il corso fornisce conoscenze teoriche e competenze operative sulla
  configurazione base dei dispositivi Juniper Networks serie J, M e T che utilizzano il sistema
  operativo JUNOS, e mira all’acquisizione di una buona manualità nella configurazione dei dispositivi
  Juniper, attraverso, una rilevante attività di laboratorio hands on su un laboratorio costituito da
  nove router Juniper interconnessi con una rete Cisco.
  Le competenze acquisite attraverso questo corso e l’analogo “Introduzione alla Configurazione
  di Router Juniper – Parte II”, sono idonee a sostenere l’esame di certificazione Juniper di I°
  Livello JNCIA-M.

Obiettivi
  Al   termine del corso i partecipanti conosceranno:
  •     l’architettura HW e SW dei router Juniper
  •     l’uso dell’interfaccia di configurazione CLI dei router Juniper
  •     la configurazione delle funzionalità di base dei router Juniper
  •     i concetti base del routing IP in ambiente JUNOS.

Conoscenze utili
  Per poter trarre pieno beneficio dal corso, è richiesta una conoscenza generale delle reti IP, in
  particolare dell’indirizzamento IP e dei principi del routing.

Agenda (5 giorni)
  Architettura Hardware e Software:
   •   router Juniper (serie J, M, T)
   •   Control Plane e Data Plane
   •   Routing Engine e Forwarding Engine
   •   processo di avvio di un router Juniper.
  L’ambiente shell:
   • gestione utenti ed account.
  La CLI nel JUNOS:
   •   gli ambienti Operational Mode e Configuration Mode
   •   gestione di utenti (classi di login ed account)
   •   comandi di configurazione in ambiente Configuration Mode
   •   concetti fondamentali e configurazione.
  Firewall Filter
  Introduzione al routing IP:
   •   routing IP in ambiente JUNOS
   •   Routing Policy e Route Filter
   •   introduzione al Routing Statico
   •   Aggregate Routes, Generated Routes e Contributing Routes.
  Introduzione al routing Dinamico
  Il Protocollo RIP
  Protocolli di routing Link-State
   • terminologia, aree, adiacenze, Link-State DataBase
   • aspetti base di OSPF.




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IPN253

            INTRODUZIONE ALLA CONFIGURAZIONE DI ROUTER JUNIPER – PARTE II

  Questo corso è il seguito dell’analogo “Introduzione alla Configurazione di Router Juniper – Parte I”
  e fornisce le conoscenze teoriche di base e competenze operative sulla configurazione base dei
  dispositivi Juniper Networks serie J, M e T, che utilizzano il sistema operativo JUNOS, per la parte
  riguardante i maggiori protocolli di routing unicast e multicast, e lo standard MPLS. È prevista una
  rilevante attività di laboratorio “hands on” su un laboratorio costituito da nove router Juniper
  interconnessi con una rete Cisco.
  Le competenze acquisite attraverso questo corso e l’analogo “Introduzione alla Configurazione
  di Router Juniper – Parte I”, sono idonee a sostenere l’esame Juniper di certificazione di I°
  Livello JNCIA-M.

Obiettivi
  Al   termine del corso i partecipanti saranno in grado di:
  •     configurare i principali protocolli di routing (OSPF, IS-IS, BGP)
  •     effettuare configurazioni di base di MPLS e delle funzionalità di Traffic Engineering
  •     configurare le funzionalità di base del routing multicast con i protocolli PIM-DM e PIM-SM.

Conoscenze utili
  Per poter trarre pieno beneficio dal corso, è richiesta una conoscenza generale delle reti IP:
  indirizzi IP, protocolli di routing fondamentali, liste di accesso, e inoltre aver frequentato il corso
  “Introduzione alla Configurazione di Router Juniper – Parte I”.

Agenda (5 giorni)
  Il protocollo OSPF:
   • richiami sui concetti base
   • configurazione in ambiente JUNOS
   • comandi show e traceoptions.
  Il protocollo IS-IS:
   • richiami sui concetti base
   • configurazione in ambiente JUNOS
   • comandi show e traceoptions.
  Il protocollo BGP:
   • aspetti fondamentali: sessioni, attributi, politiche di routing
   • configurazione in ambiente JUNOS
   • comandi show e traceoptions.
  Introduzione a MPLS:
   • concetti fondamentali di MPLS
   • protocolli per la distribuzione delle etichette.
  MPLS Traffic Engineering:
   •   realizzazione di LSP Explicitly Routed
   •   il protocollo RSVP-TE (cenni)
   •   realizzazione di ER-LSP in ambiente JUNOS
   •   configurazione del protocollo RSVP-TE.
  Risoluzione del BGP Next-Hop:
   • ordine di preferenza
  Il routing Multicast:
   • aspetti fondamentali: terminologia, indirizzi, protocolli
   • configurazione di PIM-DM e PIM-SM in ambiente JUNOS
   • comandi show e traceoptions.




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IPN258

                            CONFIGURAZIONE AVANZATA DI ROUTER JUNIPER - PARTE I

  Juniper Networks è, a livello mondiale, uno dei maggiori costruttori di apparati di rete per
  l’accesso e per il backbone Internet, e la diffusione di router Juniper sta crescendo anche in Italia.
  Il corso fornisce conoscenze teoriche e competenze operative sulla configurazione avanzata dei più
  importanti protocolli di routing e standard nei router Juniper Networks serie J, M e T che utilizzano
  il sistema operativo JUNOS. Il corso mira all’acquisizione di una buona manualità nella
  configurazione dei dispositivi Juniper, pertanto prevede, oltre alla descrizione teorica degli
  argomenti, una rilevante attività di laboratorio hands on su un ricco laboratorio, costituito da dieci
  router Juniper interconnessi con una rete Cisco. Alla fine del corso i partecipanti avranno acquisito
  competenze teoriche approfondite sui principali protocolli di routing e avranno appreso le
  caratteristiche avanzate della configurazione dei router Juniper.
  Le competenze sviluppate in questo corso e nell’analogo “Configurazione Avanzata di Router
  Juniper – Parte II”, consentono di sostenere gli esami Juniper di certificazione di II° Livello
  JNCIS-M e JNCIP-M.

Obiettivi
  Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di:
  • effettuare configurazioni avanzate dei protocolli di routing intra-dominio OSPF e IS-IS
  • effettuare configurazioni avanzate del protocollo di routing inter-dominio BGP

Conoscenze utili
  Conoscenza generale della configurazione di router Juniper, quale quella presentata nel corso
  “Configurazione di Base di Router Juniper Parte I”. Buona conoscenza di base dei protocolli di
  routing, in particolare OSPF, IS-IS e BGP, quale quella presentata nel corso “Configurazione di Base
  di Router Juniper Parte II”.

Agenda (5 giorni)
  Aspetti avanzati di configurazione delle Routing Policy JUNOS.
  OSPF:
   • richiami sui fondamenti del protocollo OSPF
   • aspetti avanzati: LSA, tipi di aree, Route-Summarization, Virual Link
   • configurazioni avanzate in ambiente JUNOS.
  IS-IS:
   • richiami sui fondamenti del protocollo IS-IS
   • redistribuzione e Route Leaking
   • configurazione avanzate in ambiente JUNOS.
  BGP:
   •   richiami sui fondamenti del protocollo BGP
   •   aggregazione dei prefissi
   •   Inbound e Outbound Route Filtering,
   •   politiche di routing inbound/outbound
   •   meccanismi di Scalabilità (Route Reflection, Confederazioni BGP)
   •   configurazione avanzate in ambiente JUNOS.




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IPN259

                           CONFIGURAZIONE AVANZATA DI ROUTER JUNIPER - PARTE II

  Juniper Networks è, a livello mondiale, uno dei maggiori costruttori di apparati di rete per
  l’accesso e per il backbone Internet, e la diffusione di router Juniper sta crescendo anche in Italia.
  Il corso fornisce conoscenze teoriche e competenze operative sulla configurazione avanzata dei più
  importanti protocolli di routing e standard nei router Juniper Networks serie J, M e T che utilizzano
  il sistema operativo JUNOS. Il corso mira all’acquisizione di una buona manualità nella
  configurazione dei dispositivi Juniper, pertanto prevede, oltre alla descrizione teorica degli
  argomenti, una rilevante attività di laboratorio hands on su un ricco laboratorio, costituito da dieci
  router Juniper interconnessi con una rete Cisco. Alla fine del corso i partecipanti avranno acquisito
  competenze teoriche approfondite sui principali protocolli di routing e avranno appreso le
  caratteristiche avanzate della configurazione dei router Juniper.
  Le competenze sviluppate in questo corso e nell’analogo “Configurazione Avanzata di Router
  Juniper – Parte I”, consentono di sostenere gli esami Juniper di certificazione di II° Livello
  JNCIS e JNCIP.

Obiettivi
  Al termine del corso i partecipanti:
  • saranno in grado di effettuare configurazioni avanzate di MPLS e dei servizi MPLS come le VPN
      BGP/MPLS, il Traffic Engineering e il Fast ReRouting
  • saranno in grado di configurare servizi di L2VPN (VPWS, VPLS)
  • conosceranno i meccanismi di Qualità del Servizio implementati nei router Juniper e la loro
      configurazione
  • sapranno effettuare configurazioni a livello avanzato dei protocolli di routing multicast PIM-DM e
      PIM-DM.

Conoscenze utili
  Conoscenza generale della configurazione di router Juniper, quale quella presentata nel corso
  “Configurazione di Base di Router Juniper Parte I”. Buona conoscenza di base dei protocolli di
  routing multicast PIM-DM e PIM-SM e dello standard MPLS, quale quella presentata nel corso
  “Configurazione di Base di Router Juniper Parte II”.

Agenda (5 giorni)
  Richiami su MPLS : Principi fondamentali, Protocollo LDP, Traffic Engineering
  VPN IP BGP/MPLS:
   •   concetti base
   •   il piano di controllo : Route Distinguisher, Route Target e MP-iBGP
   •   il piano dati
   •   configurazione di VPN in ambiente JUNOS.
  L2VPN:
   •   servizi L2VPN
   •   il servizio VPWS
   •   configurazione di servizi VPWS in ambiente JUNOS
   •   il servizio VPLS
   •   configurazione di servizi VPLS in ambiente JUNOS (cenni).
  Supporto della Qualità del Servizio:
   •   richiami sul modello Differentiated Services
   •   architettura della QoS IP in ambiente JUNOS,
   •   i componenti della QoS (Forwarding-Class, Classifier, Scheduler, Policer, Rewrite rules)
   •   la gestione delle code.
  Routing Multicast:
   •   richiami sui protocolli di routing multicast
   •   PIM-DM (Dense Mode) e PIM-SM (Sparse Mode)
   •   metodi per la selezione del RP (Rendezvous Point)
   •   configurazione di PIM-DM e PIM-SM in ambiente JUNOS.




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IPN262

                                                   MULTILAYER SWITCHING E RETI DI CAMPUS

  Il corso descrive nel dettaglio le tecnologie di Switching impiegate nelle reti locali e metropolitane
  di medie e grandi dimensioni. Nella trattazione si fa principalmente riferimento alla progettazione,
  installazione ed amministrazione di Reti di Campus con l’impiego di tecnologie di switching
  multilayer Cisco. Ad integrazione della trattazione teorica, il corso prevede una rilevante attività di
  laboratorio “hands on” su un ricco laboratorio, costituito da switch Cisco-Catalyst Layer 2 e Layer
  3, che riproduce una rete di campus di grandi dimensioni.
  Il corso fa parte del percorso proposto per conseguire la certificazione Cisco CCNP e fornisce le
  competenze necessarie per sostenere l’esame di certificazione “Switch” (Esame Cisco 642-
  813).

Obiettivi
  Al   termine del corso i partecipanti saranno in grado di:
  •     scegliere l’architettura di rete più idonea per reti locali e di campus, anche di grandi dimensioni
  •     scegliere gli apparati di switching più adatti nell’ambito delle famiglie di prodotti Cisco
  •     configurare switch Cisco di livello 2 e livello 3 anche in architetture di rete complesse
  •     configurare il supporto per le funzionalità di Voce su IP sugli switch Cisco
  •     svolgere attività di troubleshooting su reti LAN e di Campus
  •     mettere in sicurezza gli apparati di rete e configurare i meccanismi di sicurezza di livello 2.

Conoscenze utili
  Conoscenza generale delle reti IP ed esperienza di configurazione dei router Cisco.

Agenda (5 giorni)
  Overview sulle reti di Campus:
   • la struttura di una rete di campus ed il modello gerarchico: livelli di accesso, distribuzione e “core”
   • architettura di reti di campus di piccole, medie e grandi dimensioni.
  Virtual LAN su apparati Catalyst:
   •   tipi di link e membership delle porte
   •   il protocollo 802.1q
   •   il VLAN Trunk Protocol (VTP v1, v2 e v3) ed il VPT pruning
   •   routing tra le VLAN.
  Fast EtherChannel: caratteristiche e protocolli LACP e PAgP
  Il protocollo dello Spanning Tree:
   • richiami sullo STP, spanning tree singolo e “Per VLAN Spanning Tree”
   • Rapid Spanning Tree Protocol (RSTP)
   • Mutiple Spanning Tree Instance (MSTI) standard 802.1s.
  Tecnologie per la ridondanza del Default Gateway
   •   Hot Standby Router Protocol (HSRP)
   •   Virtual Router Redundancy Protocol (VRRP)
   •   Gateway Load Balancing Protocol (GLBP)
   •   configurazioni ad elevata affidabilità.
  Accessi Wireless:
   •   componenti di una rete con accessi WLAN
   •   tecnologie e standard (WiFi IEEE 802.11 e WiMax IEEE 802.16)
   •   apparati client, access point, mobilità
   •   configurazione di client ed access point.
  Funzionalità di sicurezza nelle reti switched:
   • Tipi di attacchi di livello 2 (MAC Flooding, DHCP Spoofing, VLAN Hopping, etc.)
   • Port Security e IEEE 802.x
   • VLAN ACL e Private VLAN.
  Il supporto per VoIP nelle Reti di Campus:
   • Caratteristiche dei servizi voce su IP
   • Voice VLANs e trust dei parametri di QoS
   • Configurazioni di base per la connessione di IP Phone Cisco.



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IPN268

                       ARCHITETTURA DI ROUTING NELLE RETI DEI SERVICE PROVIDER

  La progettazione della rete di un Service Provider (SP) negli anni è divenuta sempre più complessa
  ed articolata, richiedendo la considerazione di un numero sempre maggiore di elementi. I SP
  devono oggi risolvere problematiche che vanno oltre il progetto della topologia di rete, del
  protocollo di routing intra-dominio (OSPF ed IS-IS) e della interconnessione con altri SP. Le scelte
  progettuali vanno ponderate con molta cura avendo ben chiari pregi e difetti delle varie soluzioni
  che è possibile adottare, sia in temini di scalabilità, stabilità, sicurezza e velocità di convergenza,
  che in termini di servizi aggiuntivi che è possibile offrire ai propri clienti.
  Il corso illustra in maniera dettagliata i principali elementi che un SP deve considerare in fase di
  progetto dell’architettura di routing del proprio backbone e soprattutto fornisce le linee guida da
  seguire per realizzare un progetto corretto. Il corso è arricchito dalla presentazione di case studies
  significativi.

Obiettivi
  Al termine del corso i partecipanti conosceranno:
  • le moderne architetture di routing delle reti dei Service provider
  • il modello di interazione tra i protocolli di routing IGP, il BGP e MPLS, ed il ruolo di tali protocolli
      nell’architettura di routing delle reti IP di grandi dimensioni
  • gli strumenti per una corretta progettazione di una moderna architettura di routing.

Conoscenze utili
  Per poter trarre pieno beneficio dal corso, è richiesta una conoscenza generale delle reti IP, in
  particolare del routing IP e un minimo di esperienza di configurazione base dei router Cisco.

Agenda (3 giorni)
  Elementi della rete di un Service Provider:
   • architettura del POP
   • modalità di interconnessione tra POP
   • topologie.
  Protocolli di routing intra-dominio:
   • IS-IS
   • OSPF
   • aspetti di scalabilità, stabilità e sicurezza.
  Routing interdominio: il protocollo BGP:
   •   politiche di routing
   •   architetture e meccanismi per la Scalabilità, la Stabilità e la Sicurezza
   •   architettura di routing delle reti dei SP
   •   sincronizzazione IGP/BGP
   •   Best Practice di configurazione.
  Richiami sui concetti di base di MPLS:
   • meccanismi fondamentali
   • Label Distribution Protocol (LDP)
   • architettura di routing BGP/MPLS.
  Servizi di rete MPLS:
   •   il modello VPN IP BGP/MPLS
   •   Reti Private Virtuali di Livello 2
   •   MPLS Traffic Engineering (MPLS TE)
   •   MPLS TE Fast Rerouting.
  Introduzione in rete di IPv6:
   • routing IPv6
   • scenari di migrazione
   • i modelli 6PE e 6VPE.
  Case Study: analisi della rete di un Service Provider reale.




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IPN272

                                                              MPLS: DALLA TEORIA ALLA PRATICA

  MPLS (Multi Protocol Label Switching) è uno standard sviluppato da IETF che permette di ridurre la
  complessità e rendere più efficiente l’inoltro dei pacchetti in una rete per trasmissione dati. Nato
  dall’evoluzione delle tecniche di integrazione IP e ATM, ha percorso una strada autonoma tanto da
  diventare uno standard multiprotocollo, ossia applicabile anche al di fuori del contesto delle reti
  IP. L’introduzione in rete di MPLS permette agli ISP di offrire in maniera flessibile e scalabile servizi
  quali VPN (Virtual Private Network) e Traffic Engineering. MPLS inoltre supporta l’architettura
  Differentiated Services per la QoS nelle reti IP.
  Il corso ha l’obiettivo di introdurre gli aspetti fondamentali di MPLS, i paradigmi su cui si basa, la
  sua integrazione con le reti di livello 2 e i servizi supportati, focalizzando l’attenzione sui vantaggi
  che la sua introduzione in rete comporta. Oltre alla sessione teorica, è prevista una consistente
  parte pratica di configurazione in ambiente Cisco di router MPLS e simulazioni in laboratorio di
  backbone MPLS e relativi servizi offerti. Saranno presentati anche dei Case Studies di configurazioni
  su router in produzione.
  Il corso fornisce le competenze necessarie per sostenere l’esame di certificazione Cisco 642-
  611 “Multi Protocol Label Switching (MPLS)”.

Obiettivi
  Al   termine del corso i partecipanti:
  •     conosceranno i fondamenti dello standard MPLS
  •     conosceranno i principali servizi che è possibile offrire tramite MPLS
  •     avranno acquisito gli elementi per valutare i vantaggi dell’introduzione di MPLS nelle reti IP
  •     conosceranno il funzionamento e la realizzazione di VPN di Livello 3
  •     saranno in grado di effettuare configurazioni di base dei servizi MPLS in reti Cisco.

Conoscenze utili
  Conoscenza delle reti IP e esperienza di base di configurazione dei router Cisco per ciò che riguarda
  indirizzi IP, protocolli di routing (OSPF, BGP), liste di accesso standard.

Agenda (3 giorni)
  L’evoluzione del trasporto IP nei grandi Backbone IP.
  Multi Protocol Label Switching (MPLS):
   •   concetti fondamentali
   •   distribuzione delle etichette
   •   trasporto di MPLS su livello 2
   •   architettura di routing BGP/MPLS
   •   esercitazioni di laboratorio: configurazioni di router MPLS.
  BGP/MPLS Virtual Private Networks (VPNs):
   •   concetti fondamentali
   •   routing PE-CE
   •   realizzazione di servizi VPN in ambiente Cisco
   •   intranet, Extranet e altre topologie
   •   accesso a Internet da siti VPN
   •   esercitazioni di laboratorio: configurazioni di VPN any-to-any.
  Traffic Engineering (TE):
   •   TE nelle reti MPLS
   •   cenni al protocollo di segnalazione RSVP-TE
   •   applicazioni alla protezione del traffico (Fast ReRouting)
   •   aspetti di configurazione e troubleshooting
   •   esercitazioni di laboratorio: realizzazione di ER-LSP e tunnel di backup via MPLS-TE.




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IPN273

                                                                  MPLS: SERVIZI336 AVANZATI

  MPLS (Multi Protocol Label Switching) è uno standard sviluppato da IETF che permette di ridurre la
  complessità e rendere più efficiente l’inoltro dei pacchetti in una rete per trasmissione dati. Nato
  dall’evoluzione delle tecniche di integrazione IP e ATM, ha percorso una strada autonoma tanto da
  diventare uno standard multiprotocollo, ossia applicabile anche al di fuori del contesto delle reti
  IP. L’introduzione in rete di MPLS permette agli ISP di offrire in maniera flessibile e scalabile servizi
  quali VPN (Virtual Private Network)sia a Livello 3 che a Livello 2 e Traffic Engineering.
  Il corso, dopo brevi richiami sullo standard e sui principali servizi MPLS ha l’obiettivo di introdurre
  alcuni nuovi e interessanti aspetti di MPLS come il trasporto delle trame L2, con particolare
  riferimento a Ethernet over MPLS, alcuni servizi VPN avanzati come CsC e VPN Multi-Provider,
  nuove funzionalità del Traffic Engineering come i backup auto-tunnels, e infine il trasporto di IPv6
  su reti IP/MPLS.
  Oltre alla sessione teorica, è prevista una parte pratica di configurazione in ambiente Cisco di
  router MPLS e simulazioni in laboratorio di backbone MPLS e relativi servizi offerti.

Obiettivi
  Al termine del corso i partecipanti conosceranno:
  • i servizi avanzati realizzabili tramite il modello di VPN BGP/MPLS (topologie particolari, servizi CsC,
      VPN multi-provider)
  • i servizi avanzati realizzabili tramite il Traffic Engineering MPLS
  • i concetti base per la realizzazione di servizi L2VPN (VPWS, VPLS)
  • l’utilizzo di MPLS nella migrazione IPv4-IPv6.

Conoscenze utili
  Conoscenza delle reti IP e esperienza di base di configurazione dei router Cisco per ciò che riguarda
  indirizzi IP, protocolli di routing (OSPF, BGP), liste di accesso standard. Conoscenza di base dello
  standard MPLS e dei servizi MPLS come VPN e Traffic Engineering.

Agenda (3 giorni)
  Multi Protocol Label Switching (MPLS):
   •   richiami sui concetti fondamentali
   •   distribuzione delle etichette
   •   architettura di routing BGP/MPLS
   •   BGP/MPLS Virtual Private Networks (VPNs).
  Servizi avanzati delle VPN BGP/MPLS:
   • servizio Carrier Supporting Carriers (CsC)
   • VPN Multi-provider.
  Servizi avanzati di Traffic Engineering (TE):
   • richiami sul Traffic Engineering MPLS
   • Facility Backup e One-to-one Backup
   • Backup Auto-Tunnels.
  VPN di Livello 2 (L2VPN):
   •   servizi L2VPN
   •   il servizio Virtual Private Wire Service (VPWS)
   •   trasporto di Ethernet e ATM su reti IP/MPLS
   •   il servizio VPLS.
  Trasporto di pacchetti IPv6 su reti IP/MPLS:
   • il modello 6PE
   • trasporto di pacchetti iPv6 nelle VPN BGP/MPLS: il modello 6VPE.




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Catalogo corsi 2010 Reiss Romoli

  • 1. REISS ROMOLI CATALOGO dei CORSI Information & Communication Technology Business Management 2010
  • 2. REISS ROMOLI CATALOGO dei CORSI Information & Communication Technology Business Management 2010 Il motivo grafico è ispirato al bassorilievo medioevale dell’Abbazia di San Giovanni Battista a Lucoli - L’Aquila Le sue origini risalgono al 1077.
  • 3. Reiss Romoli Catalogo 2010 Information & Communication Technology Business Management Reiss Romoli s.r.l. Via Eusanio Stella, 17 67100 L’Aquila P.Iva 01800170662 www.reissromoli.com 2
  • 4. Indice REISS ROMOLI SRL 5 IL MODELLO DIDATTICO 6 GUIDA ALLA CONSULTAZIONE 7 CORSI 9 PERCORSI PROFESSIONALI 147 www.reissromoli.com 3
  • 6. Reiss Romoli srl Reiss Romoli srl nasce nel 2010, per iniziativa di docenti che hanno maturato un’importante esperienza nella “Scuola Superiore Guglielmo Reiss Romoli”, con l’obiettivo di continuare a formare i manager e i tecnici dell’ICT secondo un modello conosciuto e apprezzato da oltre trent’anni. Esperienza, tradizione, elevati standard di qualità e professionalità, accompagnati ad un costante aggiornamento ed alla volontà di essere partner del cliente, sono le caratteristiche distintive di Reiss Romoli. Mission Reiss Romoli offre attività di consulenza e alta formazione, tese a perseguire l’eccellenza in tutte le fasi del processo formativo e nella realizzazione di progetti complessi attraverso: • progettazione e gestione di piani formativi capaci di migliorare le prestazioni di business e di massimizzare il ritorno degli investimenti in formazione • sviluppo e trasferimento di conoscenze ad alto valore aggiunto in Information & Communication Technology (ICT) • consulenza qualificata per la realizzazione e la gestione di progetti ICT. Per raggiungere i risultati migliori puntiamo su: • profonda conoscenza del contesto operativo • indipendenza dai vendor di apparati e dai service provider. Valori Crediamo in quello che facciamo e siamo convinti di saper trasmettere, col nostro lavoro, i valori che costituiscono la nostra forza: • Eccellenza • Passione • Indipendenza • Leadership. www.reissromoli.com 5
  • 7. Il Modello Didattico C’era una volta il vecchio detto “Chi sa fa, chi non sa insegna”. Noi abbiamo cambiato le regole della formazione. Questa è la nostra versione del vecchio detto: “Chi sa fa, chi sa e sa comunicarlo insegna”. Metodologie Le nostre metodologie sono le più idonee a coniugare la certezza del conseguimento del risultato, con l’esigenza di minimizzare i costi del processo di formazione. I nostri progetti sono generalmente costituiti da un mix di diverse modalità, quali: • Aula – l’attività d’aula può essere svolta presso la sede del cliente o in strutture da noi certificate. • Laboratori – in gran parte dei corsi si fa ampio uso di laboratori didattici: il processo di apprendimento basato su esempi ed attività pratiche è molto più veloce ed efficace di quello esclusivamente teorico. • e-Learning – quando necessario facciamo ricorso a soluzioni di tipo blended, alternando lezioni in presenza e a distanza, oppure integrando in aula metodologie di e-Learning con strumenti didattici di tipo tradizionale. • Coaching on-line - alcuni progetti formativi prevedono periodi di studio assistito, durante i quali i nostri specialisti interagiscono on-line con i partecipanti per lo svolgimento di attività di completamento ed approfondimento della preparazione (ad esempio attività di laboratorio a distanza). • Assessment - il processo di apprendimento è controllato in ogni sua fase, per consentire al cliente di misurare l’efficacia degli interventi formativi. • Mentoring - il processo formativo può essere completato da attività di affiancamento operativo. I partecipanti ai corsi, tornati alle proprie attività, possono contare sull’assistenza dei nostri esperti per la corretta applicazione sul campo di quanto appreso in aula, completando in tal modo il processo formativo. Documentazione La documentazione dei corsi è un elemento distintivo del nostro modello didattico. Per ciascun corso è prevista una ricca dispensa in lingua italiana costituita da diapositive, corredate ove possibile da ampi commenti, e una documentazione aggiuntiva costituita da articoli, ulteriori dispense ed eventualmente libri. Laboratori Reiss Romoli dispone, nella sua sede dell’Aquila, di una serie di laboratori di Networking, con dimensioni e caratteristiche funzionali che li rendono unici a livello italiano, e tra i più ricchi e completi a livello europeo. In particolare, Reiss Romoli dispone di diversi laboratori, destinati a corsi generali sulle reti, e specifici sulle tecnologie Cisco e Juniper, costituiti da oltre 300 apparati di rete (Router, Switch per LAN e Data Center, Firewall, Access Point Wireless, telefoni IP, etc.), ed oltre 50 tra Server e Personal Computer. Una delle caratteristiche distintive è la possibilità di accedere ai laboratori da qualunque luogo in cui sia disponibile una connessione Internet. I laboratori sono utilizzati nella maggior parte dei corsi tecnici del nostro catalogo e per svolgere formazione ad hoc orientata alla preparazione agli esami, per conseguire le certificazioni Cisco e Juniper. www.reissromoli.com 6
  • 8. Guida alla consultazione La Reiss Romoli srl presenta la sua proposta di formazione per l’anno 2010, con oltre 120 corsi. Il catalogo non esaurisce l’offerta di formazione di Reiss Romoli, che può essere personalizzata e ritagliata con corsi ad hoc sulle specifiche esigenze del cliente. Nella prima parte sono raccolte le schede dei corsi ordinate per sigla. Le lettere della sigla identificano la “tematica” trattata. L’elenco delle tematiche è riportato nella pagina successiva. Sigla Titolo Il livello di approfondimento: base intermedio specialistico La Scheda del corso descrive il contenuto e il programma, esplicita la durata, gli obiettivi e i prerequisiti. Sono riportate nella descrizione anche le metodologie didattiche, laddove significative. La seconda parte del catalogo (Percorsi Professionali) è dedicata ai Percorsi di Certificazione Cisco ed in generale ai Percorsi Professionali. I Percorsi di Certificazione sono stati progettati ed ottimizzati da Reiss Romoli per preparare i candidati a sostenere i relativi esami. La sezione non vuole essere esaustiva e sarà arricchita nel corso del 2010. L’intera proposta è disponibile all’indirizzo www.reissromoli.com. www.reissromoli.com 7
  • 9. ELENCO TEMATICHE DBS Basi Dati e Servizi IPN Reti IP IPS Servizi IP LAP Linguaggi ed Applicazioni LEG Aspetti Legali, Normativi e di Regolamentazione MNG General Management NET Reti e Servizi di TLC OPS Sistemi Operativi PDE Personal Development PRJ Project Management SCN Scenari di mercato SEC Sicurezza delle Reti e delle Applicazioni WIR Reti e Servizi Wireless www.reissromoli.com 8
  • 10. CORSI BASI DATI E SERVIZI DBS550 Basi di dati relazionali: metodologie di progetto e di analisi dei dati 15 DBS552 Il linguaggio SQL 16 DBS554 Database in ambiente Oracle: PL/SQL 17 DBS560 Introduzione alla Business Intelligence 18 DBS564 Data Mining 19 DBS570 Data Warehouse: analisi dei dati a supporto delle decisioni aziendali 20 RETI IP IPN210 Ethernet: dalle reti locali alle reti metropolitane 21 IPN214 Le Reti Metro Carrier Ethernet 22 IPN220 Internet e il protocollo IP 23 IPN222 Networking IP in ambiente Cisco 24 IPN230 Routing IP: dalla Teoria alla Pratica 25 IPN231 Routing IP: aspetti avanzati 26 IPN234 Troubleshooting di reti Cisco 27 IPN240 IPv6: protocolli, implementazione, scenari di migrazione 28 IPN242 Gestione delle Reti e dei Sistemi in Ambiente IP 29 IPN244 Routing intra-dominio nelle reti dei Service Provider: OSPF e IS-IS 30 IPN246 Routing Interdominio: il protocollo BGP 31 IPN249 Routing Multicast 32 IPN252 Introduzione alla Configurazione di Router Juniper – Parte I 33 IPN253 Introduzione alla Configurazione di Router Juniper – Parte II 34 IPN258 Configurazione Avanzata di Router Juniper - Parte I 35 IPN259 Configurazione Avanzata di Router Juniper - Parte II 36 IPN262 Multilayer Switching e Reti di Campus 37 IPN268 Architettura di Routing nelle reti dei Service Provider 38 IPN272 MPLS: dalla Teoria alla Pratica 39 IPN273 MPLS: servizi avanzati 40 www.reissromoli.com 9
  • 11. CORSI SERVIZI IP IPS282 Qualità del Servizio nelle reti IP 41 IPS284 Cisco Voice over IP 42 IPS286 Voice over IP: architetture, protocolli e servizi 43 IPS288 IP-TV. La TV digitale sulle nuove reti dati 44 IPS292 Segnalazione su IP: SIP e DIAMETER 45 IPS294 SIP: architetture, protocollo e servizi 46 IPS296 IMS: architettura e applicazioni in ottica NGN 47 LINGUAGGI ED APPLICAZIONI LAP504 Framework .NET e il linguaggio Visual Basic.NET 48 LAP508 Sviluppare Applicazioni WEB con ASP.NET 49 LAP512 La programmazione Object Oriented in Java 50 LAP516 Lo sviluppo di applicazioni di business con gli Enterprise Java Bean 3.1 51 LAP522 Sviluppo di applicazioni Web con Servlet e JSP 52 LAP528 Progettazione Object Oriented con UML 53 Service-Oriented Architecture (SOA): orchestrazione e integrazione di LAP532 servizi di business 54 Evoluzione delle applicazioni per l'e-business verso la Service- LAP534 Oriented Architecture (SOA) 55 ASPETTI LEGALI, NORMATIVI E DI REGOLAMENTAZIONE LEG850 La privacy: aspetti tecnici, organizzativi e legali per le aziende 56 Gli appalti per la fornitura di beni e di servizi informatici e telematici LEG860 nella Pubblica Amministrazione 57 LEG872 La proprietà intellettuale in rete 58 Profili Giuridici dei contratti tra imprese: come costituire, redigere ed LEG874 interpretare un contratto commerciale 59 LEG876 Profili giuridici del Commercio Elettronico 60 LEG880 La regolamentazione nel mercato delle TLC 61 www.reissromoli.com 10
  • 12. CORSI GENERAL MANAGEMENT MNG450 Strategic Management: Corporate & Business Strategies 62 MNG455 Compliance & Risk Management 63 MNG460 Performance Management: valutazione e gestione delle performance 64 Business Planning: dalla pianificazione strategica a quella economico MNG465 finanziaria 65 Strategic Management: Corporate & Business StrBusiness Excellence MNG470 Models: percorsi verso l’eccellenza ategies 66 Change Management: la gestione efficace dei cambiamenti MNG480 organizzativi 67 RETI E SERVIZI DI TLC NET020 Le Telecomunicazioni “senza formule” 68 NET022 Reti di telecomunicazione: servizi, architetture e protocolli 69 Progettazione dei cablaggi strutturati e nei Data Center: normative NET024 Italiane ed Europee e loro applicazione 70 NET028 Evoluzione delle reti per fonia 71 NET034 Evoluzione dei Servizi e delle Reti di TLC: dal modello 3play al 4play 72 Next Generation Network (NGN): le reti di telecomunicazione di nuova NET038 generazione 73 NET042 Televisione digitale e standard DVB 74 Fondamenti della trasmissione numerica: il segnale dall’origine al NET050 transito su una fibra ottica 75 NET054 Reti SDH: gerarchia, apparati, protezione 76 NET058 Sistemi di trasmissione su fibra ottica 77 Qualità dei sistemi e dei servizi nelle reti di telecomunicazioni: NET062 parametri e misure 78 NET066 ADSL e Sistemi DSL: tecnologie e applicazioni 79 NET068 Rete di accesso a larga banda 80 NET072 Progettazione della rete ottica di accesso 81 Rete ottica di accesso: realizzazione, collaudo, esercizio e NET074 manutenzione 82 SISTEMI OPERATIVI OPS602 Architettura UNIX ed ambiente utente 83 OPS604 La gestione di un server UNIX su una rete IP 84 www.reissromoli.com 11
  • 13. CORSI OPS610 Linux System & Network Administration 85 OPS620 Microsoft Windows 7 87 OPS622 Microsoft Windows 2008 R2 88 OPS624 Windows 7/2008: amministrazione remota e scripting 89 OPS630 Windows/Unix:interoperabilità dei servizi di rete 90 PERSONAL DEVELOPMENT PDE900 La comunicazione brillante e efficace 91 PDE912 Smart Memory: apprendimento rapido ed efficace 92 PDE914 Lettura strategica: Massimo Rendimento, minimo sforzo 93 PDE916 Mind Mapping: come ridurre un libro del 90% 94 PDE920 Public Speaking: l’arte della persuasione 95 PDE924 Time Management 96 PDE930 La Gestione dello Stress 97 PDE940 Leadership e Coaching 98 PDE942 Negoziazione e gestione dei conflitti 100 PDE944 Gestire le Risorse Umane: aree e strumenti di intervento 102 PDE946 Team building e teamwork 103 PDE952 Gestione della complessità 104 PDE960 Strategie e tecniche di vendita per il mercato Business 105 PROJECT MANAGEMENT PRJ805 Basics di Project management 106 PRJ810 Lavorare per progetti 107 PRJ812 La gestione dei progetti ICT 108 PRJ814 La certificazione PMP® del Project Management Institute 109 PRJ818 La gestione dei rischi e delle opportunità di progetto 111 www.reissromoli.com 12
  • 14. CORSI SCENARI DI MERCATO SCN400 Il settore ICT&M nel contesto economico e di mercato 112 SCN404 Scenari di mercato delle telecomunicazioni 113 SCN408 Il Mobile Marketing 114 SCN410 Web 2.0 & Social Networking: scenari e impatti 115 SCN412 Enterprise 2.0: applicazioni, modelli e scenari di mercato 116 SCN414 Cloud Computing: modelli, servizi e impatti sulle aziende 117 SCN418 On-line Marketing: le nuove modalità del marketing in rete 118 SCN420 CRM in azienda: approcci, applicazioni e scenari 119 SCN424 SEM: Search Engine Marketing. Come ottenere visibilità in rete 120 SCN428 Il Podcasting aziendale: modelli, opportunità e scenari evolutivi 121 Open Innovation e Crowdsourcing: modelli, esperienze, opportunità e SCN430 criticità 122 SCN432 Gli Advergames: opportunità, criticità e prospettive di sviluppo 123 SICUREZZA DELLE RETI E DELLE APPLICAZIONI SEC302 La sicurezza dei sistemi, dei dati e delle reti 124 SEC304 Tecniche di attacco di un sistema informatico 125 SEC305 Tecniche di difesa di un sistema informatico 126 SEC308 Sicurezza di rete: firewall, IPS e VPN 127 SEC312 Tecnologia e sicurezza delle reti Wireless 128 SEC316 La Sicurezza nelle Reti Enterprise 129 SEC320 Realizzare reti sicure con Security Appliance 130 SEC324 La sicurezza nei Sistemi operativi Windows 131 SEC325 La sicurezza nei Sistemi operativi UNIX/Linux 132 Autorità di certificazione, certificati digitali, carta nazionale dei SEC328 servizi e posta elettronica certificata 133 SEC330 Rilevamento della sicurezza di un sistema informatico 134 SEC334 Analisi dei Rischi in ottica ISO27001 135 La gestione della Sicurezza dell’Informazione (ISMS): la norma ISO IS SEC335 27001 136 Valutatori di sistema: metodologia di Audit in conformità alla norma SEC336 UNI EN ISO 19011:2003 137 www.reissromoli.com 13
  • 15. CORSI RETI E SERVIZI WIRELESS Tecnologie per la mobilità: dal GSM all’UMTS e HSPA ed evoluzioni WIR104 future 138 WIR108 Evoluzione dei servizi in mobilità 139 UMTS: la terza generazione delle reti mobili ed evoluzioni verso la WIR112 quarta generazione 140 WIR118 3G Radio Network Planning 141 WIR119 La segnalazione nelle reti 3G e sue evoluzioni 142 WIR122 HSPA (High Speed Packet Access) 143 Multi Environment Networks: evoluzione e integrazione delle WIR126 tecnologie wireless 144 WIR132 Wi-Fi e Wi-Max 145 WIR134 Wireless LAN 146 www.reissromoli.com 14
  • 16. DBS550 BASI DI DATI RELAZIONALI: METODOLOGIE DI PROGETTO E DI ANALISI DEI DATI Il corso illustra il processo di progettazione concettuale e logica delle basi di dati relazionali. In particolare, dopo una panoramica generale sulle basi di dati e sui loro sistemi di gestione (DBMS) nell’ambito dei sistemi informatici, illustra in dettaglio tutti gli aspetti relativi alle varie fasi della progettazione delle basi di dati relazionali: dalla raccolta e analisi dei requisiti alle fasi di progettazione concettuale e logica, alla normalizzazione dello schema relazionale. Per la fase di progettazione concettuale si fa riferimento al modello Entità-Relazioni (E-R), mentre per la creazione e l’utilizzo delle basi di dati è utilizzato il linguaggio SQL. In conclusione vengono fornite alcune linee guida relative allo sviluppo di applicazioni che interagiscono con le basi di dati. Il corso si conclude con l’analisi e la risoluzione di alcuni casi di studio. Il primo caso di studio propone la progettazione guidata di una base di dati relazionale con discussione degli aspetti più rilevanti di modellazione, mentre gli altri propongono la progettazione di basi di dati di diversa complessità in modalità interattiva. Obiettivi Fornire le competenze per progettare un Data Base Relazionale. Alla fine del corso i partecipanti saranno in grado di progettare un DB relazionale e sviluppare applicazioni per l’analisi dei dati. Conoscenze utili Conoscenze di base di informatica. Agenda (4 giorni) Caratteristiche principali di un sistema per la gestione di basi di dati: • gestione delle informazioni • modelli di rappresentazione dei dati (relazionale, ad oggetti, multidimensionale). Metodologie e modelli di progetto: • il modello Entità-Relazione. Progettazione concettuale: • criteri di progettazione • strategie di progetto (top-down, bottom-up, mista) • costrutti base della progettazione concettuale • entità e relazioni, attributi, identificatori, generalizzazione, documentazione di schemi • costrutti avanzati della progettazione concettuale • identificatori esterni, rappresentazione del tempo. Progettazione logica relazionale: • analisi e ristrutturazione degli schemi concettuali • traduzione nel modello relazionale. Normalizzazione: • forma normale di Boyce Codd • Decomposizione in forma normale • proprietà delle decomposizioni • decomposizione senza perdita e conservazione delle dipendenze. Introduzione al linguaggio SQL: • istruzioni per la definizione delle basi di dati • istruzioni per l’interrogazione dei dati . Casi di studio: • progettazione concettuale e logica di una base di dati con discussione degli aspetti più rilevanti di modellazione • progettazione concettuale e logica di strutture di basi di dati di diversa complessità in modalità interattiva. Introduzione allo sviluppo delle applicazioni che interagiscono con le basi di dati (JDBC). www.reissromoli.com 15
  • 17. DBS552 IL LINGUAGGIO SQL Il linguaggio SQL (Structured Query Language) è di fatto lo standard tra i linguaggi per la gestione di data base relazionali. Viene utilizzato dai vari DBMS relazionali (Oracle, Sysbase, SQL-Server, MySql,…) per la definizione, manipolazione e interrogazione delle basi di dati. Il corso, dopo una breve introduzione, illustra le caratteristiche e le logiche del linguaggio nelle sue tre componenti DDL (Data Definition Language), DML (Data Manipolation Language) e in particolare Query Languange. Vengono analizzati i comandi per interrogare tabelle in relazione tra di loro utilizzando le clausole e le funzioni del linguaggio SQL. Vengono forniti, inoltre, i concetti e le istruzioni per saper creare e manipolare tabelle e viste con particolare attenzione all’integrità referenziale. È previsto un ampio spazio a sessioni di esercitazione con ambiente di riferimento Oracle. Obiettivi A conclusione del corso i partecipanti saranno in grado di utilizzare SQL per creare, manipolare tabelle ed interrogare tabelle per una analisi strutturata dei dati. Conoscenze utili Conoscenze di base di informatica Agenda (3 giorni) Contesto: • introduzione alle basi di dati • introduzione al linguaggio SQL • Query Language –SQL. Utilizzo delle funzioni in SQL: • Stringhe • Numeri • Date • DECODE • NVL • CASE • NULLIF. Accesso a più tabelle (Join). Viste (Concetto e creazione di Viste). DDL e DML: • creazione di tabelle – Istruzioni DDL • modifica di tabelle– Istruzioni DML • tipologie di Indici. SubQuery. Integrità dei dati: • concetti di base • vincolo Primary Key • vincolo Foreign Key • vincolo Not Null • vincolo Unique • vincolo Check. Gestione degli Utenti: • creazione utenti • creazione e gestione dei Ruoli • concessione e revoca dei privilegi. Architettura del DBMS Oracle. www.reissromoli.com 16
  • 18. DBS554 DATABASE IN AMBIENTE ORACLE: PL/SQL PL/SQL è un linguaggio di 4^ generazione nato come estensione di SQL standard e consente di intergrare un linguaggio procedurale all’SQL. Il corso fornisce le conoscenze avanzate per realizzare applicazioni, stored procedure, trigger, package nell’ambito di progetti di basi di dati relazionali in ambiente Oracle. Dopo una breve introduzione sul linguaggio e l’ambiente di riferimento, vengono illustrate in dettaglio le caratteristiche del linguaggio e tutti gli aspetti relativi all’interazione. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di scrivere procedure e funzioni in ambiente Oracle. Conoscenze utili Conoscenza del linguaggio SQL Agenda (3 giorni) Introduzione a PL/SQL (SQL, SQL*Plus, PL/SQL). Dichiarazioni e blocchi (Tipi di dati, utilizzo della struttura a blocchi). Espressioni PL/SQL: • operatori, espressioni e conversioni • costruzione di espressioni con gli operatori PL/SQL • utilizzo degli operatori di confronto con stringhe e con date. Utilizzo di funzioni, condizioni e cicli: • le funzioni PL/SQL • l'istruzione NULL; Utilizzo degli statement PL/SQL • implementare cicli • utilizzo della ricorsione • funzioni built-in di Oracle • confronto tra funzioni SQL e PL/SQL; Utilizzo delle funzioni di conversione. Procedure, Pacchetti, Errori ed Eccezioni: • utilizzo di procedure • i meccanismi di sicurezza in fase di invocazione • utilizzo di package • gestione di errori ed eccezioni. Gestione dei cursori. Le Collezioni: • utilizzo di tabelle PL/SQL Index-by • le tabelle nested • gli array a dimensione variabile • vantaggi del bulk-binding • gestione delle eccezioni nelle collezioni. Trigger su database. Utilizzo di oggetti per la programmazione Object-Oriented: • implementazione degli oggetti in Oracle • istanziare ed utilizzare gli oggetti • il parametro SELF • tabelle di oggetti. www.reissromoli.com 17
  • 19. DBS560 INTRODUZIONE ALLA BUSINESS INTELLIGENCE Il corso tratta gli aspetti fondamentali dei sistemi informativi destinati alla Business Intelligence. In tali sistemi, la base di dati è normalmente denominata Data Warehouse. Un Data Warehouse rende disponibili i dati operativi dell’azienda a supporto delle decisioni strategiche aziendali. Sono descritte le tecniche di progettazione e di interrogazione dei Data Warehouse. Per l’interrogazione sono considerate sia le tecniche più tradizionali di analisi OLAP dei dati, sia le analisi complesse effettuabili con tecniche di Data Mining. Sono infine illustrati i campi di applicazione della Business Intelligence con focalizzazione su due esempi: la profilazione degli utenti e il CRM (Customer Relationship Management). Il corso si conclude con un caso di studio che prevede la sperimentazione delle caratteristiche tecnologiche di Microsoft SQL Server 2008 per la parte di Data Warehouse e analisi di tipo complesso sui dati realizzati mediante Weka per la parte di Data Mining. Obiettivi Alla fine del corso i partecipanti saranno in grado di comprendere le metodologie di progetto di un Data Base, le tecniche di estrazione ed analisi dei dati e le possibili applicazioni commerciali. Conoscenze utili Conoscenze dei concetti delle basi di dati relazionali. Agenda (2 giorni) Introduzione alla Business Intelligence: • Il valore dell’informazione • definizione di BI. Introduzione al Data Warehouse: • evoluzione delle tecnologie di basi di dati • architetture e descrizione del processo di funzionamento di un Data Warehouse • progettazione di un data warehouse • Modello multidimensionale e modello a stella • progettazione concettuale, logica e fisica di un Data Warehouse • analisi OLAP dei dati • estensione di SQL con nuove funzioni aggregate • Roll-up, drill down • pivot • strumenti di reportistica • analisi di un caso di studio. Introduzione al Data Mining: • preparazione dei dati per l’analisi • integrazione e filtraggio dei dati • discretizzazione • tecniche di analisi dei dati • estrazione di regole di associazione • classificazione e predizione • clustering. Applicazioni di Business Intelligence: • User Profiling • Customer Relationship Management. Caso di studio: • progettazione di un data warehouse e sua implementazione con Microsoft SQL Server 2008 • analisi di tipo complesso sui dati realizzati mediante Weka. www.reissromoli.com 18
  • 20. DBS564 DATA MINING Le tecniche di Data Mining offrono un efficace strumento di supporto all’analisi dei dati per offrire maggiore competitività alle aziende. I metodi di Data Mining possono essere preziosi negli ambiti più diversi, che spaziano dalla profilazione degli utenti per fini commerciali all’analisi di dati genetici per guidare le terapie e lo sviluppo di nuovi medicinali. Il corso illustra il processo globale di analisi ed elaborazione dell’informazione per estrarre indicazioni fondamentali a supporto delle decisioni. Vengono illustrate le tecniche di analisi più note quali la classificazione, le regole di associazione e gli algoritmi di clustering, con le principali tecniche di validazione. I metodi discussi saranno sviluppati attraverso esercizi ed esempi applicativi. Il corso si conclude con un caso di studio interamente progettato dai partecipanti che prevede l’utilizzo di tecniche e algoritmi di Data Mining e l’utilizzo di software open source WEKA. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di implementare ed utilizzare le principali tecniche di estrazione ed analisi dei dati contenuti in un DB relazionale. Conoscenze utili Nessuna. Agenda (3 giorni) Introduzione al Data Mining: fondamenti ed applicazioni. Preparazione dei dati per l’analisi: • integrazione e filtraggio dei dati • aggregazione e campionamento dei dati • feature selection • discretizzazione • misure di distanza. Tecniche di analisi dei dati. Classificazione: • alberi di decisione • classificatore basato sulle regole • classificatore Bayesiano • tecniche di validazione. Estrazione di regole di associazione: • algoritmi • indici di qualità. Clustering: • algoritmi • tecniche di validazione. Strumenti per il Data Mining: • categorie di software • introduzione al software open source Weka • uso di Weka per filtraggio, visualizzazione dei dati, classificazione e clustering • esempi. Caso di studio: • definizione di un contesto applicativo di interesse • creazione di una base di dati da analizzare • analisi di tipo complesso sui dati mediante Weka • validazione dell’analisi. www.reissromoli.com 19
  • 21. DBS570 DATA WAREHOUSE: ANALISI DEI DATIA SUPPORTO DELLE DECISIONI AZIENDALI Un Data Warehouse permette di raccogliere rilevanti quantità di dati, estratti da basi di dati di tipo eterogeneo su cui operano le diverse applicazioni di un’azienda, e di renderli disponibili, interpretabili e utilizzabili a supporto delle decisioni strategiche aziendali. Nel corso i Data Warehouse sono descritti sia dal punto di vista architetturale che tecnologico. Dopo una dettagliata presentazione delle diverse architetture funzionali adottabili, viene analizzato criticamente l’intero processo che porta all’implementazione di un sistema di Data Warehouse. Vengono descritte le fasi che portano dalla progettazione dello schema concettuale mediante il Dimensional Fact Model (DFM) alla progettazione dello schema logico (in ambito relazionale) e fisico. Vengono poi presentate e discusse le fasi relative al processo di alimentazione di un Data Warehouse. Infine, per quanto riguarda l’interrogazione, vengono trattate sia le tecniche di analisi OLAP dei dati che l’estensione del linguaggio SQL. Il corso si conclude con due casi di studio: il primo propone la progettazione guidata di un Data Warehouse con discussione degli aspetti più rilevanti di modellazione, il secondo propone un Data Warehouse interamente progettato dai partecipanti ed implementato utilizzando Microsoft SQL Server 2008. Obiettivi Alla fine del corso i partecipanti sono in grado di progettare un Data Whareouse ed utilizzarlo per varie finalità e analizzare le possibili applicazioni. Conoscenze utili Conoscenze dei concetti di basi di dati relazionali. Agenda (5 giorni) Introduzione al Data Warehouse: • scenario, motivazioni, definizioni e concetti di base • architetture per Data Warehouse; Struttura ed elaborazione dei dati. Modellazione concettuale di un Data Warehouse: • analisi dei requisiti • il Dimensional Fact Model (DFM): concetti di base ed avanzati. Progettazione logica: • modello relazionale (ROLAP) • schemi a stella, schema snowflake, archi multipli, dimensioni degeneri • viste materializzate; Scelta delle viste. Progettazione fisica e analisi dell’allocazione dei dati. Progettazione dell’alimentazione: • alimentazione dello schema riconciliato • pulizia dei dati • alimentazione delle tabelle dei fatti e delle viste materializzate. Analisi OLAP. Estensioni del linguaggio SQL: • funzioni OLAP in SQL • finestre di calcolo; Calcolo di totali cumulativi • operatore group by e finestre di calcolo; Estensioni della clausola group by • funzioni di ranking. Caso di studio 1: • progettazione (concettuale e logica) guidata di un Data Warehouse con discussione degli aspetti più rilevanti di modellazione. Caso di studio 2: • progettazione (concettuale e logica) di un Data Warehouse da parte dei partecipanti ed implementato utilizzando Microsoft SQL Server 2008. www.reissromoli.com 20
  • 22. IPN210 ETHERNET: DALLE RETI LOCALI ALLE RETI METROPOLITANE Il protocollo Ethernet è già da molti anni lo standard di riferimento per la realizzazione di reti locali. Grazie alla scalabilità, che ha portato ad un incremento delle prestazioni di diversi ordini di grandezza, nonché alla semplicità ed economicità di implementazione, Ethernet è uscito dall’ambito delle reti locali per essere utilizzato diffusamente anche nelle reti metropolitane. Il corso fornisce una visione completa delle caratteristiche di una rete locale, in particolare realizzata attraverso lo standard Ethernet, per poi passare alle applicazioni in ambito metropolitano. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti: • avranno acquisito conoscenze di carattere generale sui meccanismi di funzionamento delle LAN • conosceranno i principali standard e le tecnologie disponibili allo stato dell’arte • saranno in grado di identificare le categorie di apparati più adatti alle diverse tipologie di rete • conosceranno l’architettura delle reti metropolitane basate sulla tecnologia Ethernet. Conoscenze utili Conoscenze di base delle reti di TLC. Agenda (3 giorni) Ethernet e le LAN (Local Area Network): • i protocolli per le LAN e lo standard 802.3 • topologie a bus condiviso e a stella • la trama e gli indirizzi Ethernet • il livello MAC e la contesa del mezzo • Switched Ethernet • apparati per reti LAN (Hub, bridge e Switch) • cenni al cablaggio strutturato • interconnessione di LAN • ARP (Address Resolution Protocol) • cenni alle Wireless LAN. Evoluzione di Ethernet: • Fast Ethernet e Gigabit Ethernet • evoluzioni future • Virtual LAN. • configurazione di apparati per reti locali: • configurazione delle interfacce • configurazione di VLAN • cenni alla configurazione della sicurezza delle LAN. Ethernet nelle reti metropolitane: • architettura di una rete Metro Ethernet • alternative trasmissive • Ethernet su SDH • Ethernet su WDM • interconnessione con Switch Layer 2 e 3 • utilizzo delle VLAN nelle Metro Ethernet, Stacked VLAN. Esempi di utilizzo delle reti Metro Ethernet: • • accesso alle reti IP • • Backhauling per xDSL • • IP-TV • • accesso FTTH. • www.reissromoli.com 21
  • 23. IPN214 LE RETI METRO CARRIER ETHERNET Il corso fornisce una panoramica introduttiva sui principi e le soluzioni adottate nelle moderne reti di accesso basate sulla tecnologia Ethernet applicata in ambito metropolitano. Dopo aver richiamato i fondamenti della soluzione Ethernet e la sua evoluzione, durante il corso verranno descritti i servizi definiti dal Metro Ethernet Forum, i parametri per valutare le prestazioni, gli standard principali, le architetture direte e i relativi apparati, illustrando le modalità di interazione con le reti IP dei Service Provider e i servizi erogabili. Una parte importante del corso è dedicata alle soluzioni adottate sul campo per evitare i problemi di scalabilità tipici dello standard Ethernet, come ad esempio l’utilizzo dell’incapsulamento MAC-in-MAC e l’utilizzo dello standard MPLS. Alla fine del corso sarà presentato un Case Study reale di rete Metro Carrier Ethernet in esercizio e la gamma dei servizi offerti. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti conosceranno: • La struttura e le caratteristiche delle reti Metro Ethernet • I principali standard • I principali servizi offerti dai Service Provider. Conoscenze utili Per poter trarre pieno beneficio dal corso, è richiesta una conoscenza generale delle reti IP, in particolare del routing IP e dello standard MPLS. Agenda (2 giorni) Soluzione Ethernet (IEEE 802.3) e sue applicazioni in ambito metropolitano: • reti Switched Ethernet • MultiLayer Switching • il concetto di Virtual LAN. Estensione di Ethernet dall’ambito locale all’ambito metropolitano: • gli standard Metro Ethernet Forum (MEF) • servizi MEF • architettura di rete • problemi di scalabilità. Gli standard principali: • QinQ (IEEE 802.1ad) • MAC-in-MAC e Provider Backbone Bridge (IEEE 802.1ah) • Provider Backbone Bridge-Traffic Engineering (IEEE 802.1Qay). Utilizzo di MPLS: • MPLS Traffic Engineering • Ethernet over MPLS via VPWS. Case Study reale di rete Metro Carrier Ethernet: • servizi commerciali (per Clienti Business, Residenziali e OLO) • architettura di rete • soluzioni tecniche • applicazioni: Mobile Backhauling, IPTV. www.reissromoli.com 22
  • 24. IPN220 INTERNET E IL PROTOCOLLO IP La diffusione di Internet, soprattutto presso l’utenza residenziale, ha modificato il modo di comunicare e di vivere delle persone. Si parla ormai da tempo e diffusamente di modello “all IP” ad indicare la tendenza ad integrare tutti i differenti servizi di telecomunicazione (voce, dati, video, etc.) sotto l’unico paradigma del protocollo IP. Il corso descrive le principali caratteristiche ed i meccanismi di funzionamento dei protocolli che sono alla base della suite TCP/IP. Segue una descrizione delle principali applicazioni basate su IP, sia di tipo tradizionale che le nuove applicazioni multimediali. La trattazione teorica è arricchita da esercitazioni “hands on” sulla configurazione di IP, su PC e su apparati di rete Cisco, per riprodurre, in laboratorio, situazioni analoghe a quelle realmente incontrate in ambienti di area locale (LAN) e geografica (WAN) di piccole e medie dimensioni. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti: • conosceranno i meccanismi di funzionamento delle reti IP • saranno in grado di definire un piano di indirizzamento IP • sapranno identificare il metodo di assegnazione degli indirizzi più adatto • conosceranno le modalità di funzionamento dei principali servizi di rete • avranno acquisito una panoramica sull’evoluzione del protocollo IP e sulle nuove applicazioni • sapranno svolgere semplici operazioni e configurazioni di troubleshooting su una rete IP. Conoscenze utili Conoscenza di base delle reti di telecomunicazione. Agenda (5 giorni) Richiami sulle LAN e configurazione di apparati per reti locali (SWITCH). Introduzione ad Internet e all’architettura TCP/IP. Il protocollo IP: • il pacchetto e gli indirizzi IP • risoluzione degli indirizzi (Address Resolution Protocol) • indirizzamento pubblico e privato, NAT e PAT. Principi di routing: • l’instradamento nelle reti IP • interconnessione di LAN tramite router • algoritmi e protocolli di routing • routing intradominio e interdominio, routing multicast • esempi di configurazione di protocolli di routing. Introduzione alla configurazione di router CISCO Il protocollo ICMP DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol). I protocolli TCP e UDP. Accesso remoto ad Internet. Le principali applicazioni: • DNS (Domain Name System) • FTP (File Transfer Protocol) • il protocollo HTTP e il World Wide Web • i protocolli per l’e-mail. Cenni a IPv6. Esempi di configurazione dei protocolli su un client. Mobile IP. Applicazioni avanzate su IP (VoIP, IP-TV, Web TV, Videocomunicazione, Servizi di virtual presence, Web 2.0). Laboratorio: utilizzo di utility per il troubleshooting di una rete IP. www.reissromoli.com 23
  • 25. IPN222 NETWORKING IP IN AMBIENTE CISCO Il Corso fornisce una panoramica introduttiva sui meccanismi di switching e di routing, descrivendo le principali tecnologie di livello 2 e 3, con riferimento, in particolare, ad apparati Cisco. Fornisce inoltre le competenze di base e la conoscenza del sistema operativo Cisco (IOS) necessarie alla configurazione di apparati Cisco in ambiente LAN e WAN. È prevista una rilevante attività di laboratorio “hands on” su apparati Cisco. In particolare sono utilizzati switch Catalyst e router Cisco per riprodurre, in laboratorio, situazioni analoghe a quelle realmente incontrate in ambienti di area locale (LAN) e geografica (WAN) di piccole e medie dimensioni. Il corso consente di acquisire la preparazione necessaria per sostenere l’esame di certificazione Cisco 640-802 “Cisco Certified Network Associate (CCNA)”. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di: • comprendere la struttura ed i meccanismi base di funzionamento di reti IP in ambiente locale (LAN) e geografico (WAN) • utilizzare i comandi di base del sistema operativo Cisco (IOS) • configurare, gestire ed effettuare il troubleshooting di reti Cisco in ambito LAN e WAN di piccole e medie dimensioni. Conoscenze utili E’ necessario possedere conoscenze di base sulle LAN e sull’architettura TCP/IP. Agenda (5 giorni) Introduzione al Cisco Internetworking Operating System (IOS): • Command Line Interface degli Switch Cisco Catalyst • Command Line Interface dei Router Cisco • SDM (Security Device Manager). Switching su apparati Cisco: • protocollo di Spanning Tree • configurazione di uno Switch Catalyst. Estensione di una rete di switch attraverso Virtual LAN: • I protocolli di trunking e il VLAN Trunk Protocol (VTP). • Routing IP: • route statiche e loro configurazione • routing dinamico e protocolli di routing • protocolli RIP, EIGRP e OSPF. Gestione del traffico con le Access List: • • Access List standard ed estese per TCP/IP • • controllo di accessi telnet sui router. Introduzione alle reti geografiche (WAN): • interfacce WAN sui router Cisco. Connessioni seriali punto-punto: • i protocolli HDLC e PPP • configurazione del PPP sui router. Introduzione alle reti ed i servizi Frame Relay: • tipi di LMI ed Incapsulamento • configurazione di Frame Relay tra sito centrale e siti periferici. NAT (Terminologia, NAT statico e dinamico) Utilizzo di SDM per configurare il servizio DHCP sui router Cisco Introduzione ad IPv6 Introduzione alle Wireless LAN: • principi fondamentali • apparati, componenti e parametri di configurazione delle WLAN. Aspetti generali di sicurezza delle Reti IP. www.reissromoli.com 24
  • 26. IPN230 ROUTING IP: DALLA TEORIA ALLA PRATICA Il routing IP è il cuore di tutte le reti IP. Averne conoscenze di base è indispensabile per chiunque voglia progettare, configurare e gestire una rete IP di qualsiasi dimensione. Il corso affronta il tema genera del Routing IP e descrive i più importanti protocolli di routing utilizzati nelle reti di piccole e medie dimensioni. In particolare, vengono analizzati i protocolli di routing Distance Vector e Link State, fornendo informazioni sul funzionamento e sulle tecniche di prevenzione dei loop. Sono inoltre trattati i protocolli più utilizzati nelle reti enterprise come RIP, EIGRP e OSPF. Infine, viene fatto un cenno al funzionamento del protocollo BGP, il cui utilizzo nelle reti IP di ogni dimensione, sta diventando sempre più pervasivo. Per ciascun protocollo, oltre alla descrizione teorica, si illustreranno gli aspetti pratici dell’implementazione nelle reti IP. È prevista una rilevante attività di laboratorio hands on su apparati Cisco, per riprodurre in laboratorio, situazioni analoghe a quelle realmente incontrate in ambienti di reti enterprise. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di: • progettare, installare e configurare infrastrutture di rete di media complessità • selezionare e configurare protocolli di routing in una rete IP di tipo “Enterprise” • comprendere le principali caratteristiche del routing interdominio e del protocollo BGP. Conoscenze utili Conoscenze di base sulle architetture di rete locale (LAN, bridging e switching), architettura TCP/IP, indirizzamento IP e subnetting. Agenda (3 giorni) Principi di routing: • fondamenti (metrica, grado di preferenza, tabelle di routing, aggregazione di prefissi) • routing statico e dinamico • route statiche e loro configurazione • routing dinamico e protocolli di routing • protocolli di routing Distance Vector (DV) e Link State (LS). Il protocollo RIP: • funzionamento, meccanismi di prevenzione dei loop, implementazione in rete • configurazione di base • RIPv2. Il protocollo EIGRP: • aspetti base : funzionamento, messaggi, metriche, algoritmo DUAL • configurazione base e troubleshooting. • Il protocollo OSPF: • aspetti base : funzionamento, adiacenze, messaggi, LSA, aree • configurazione OSPF in area singola • configurazione base di OSPF multiarea. Redistribuzione tra protocolli di routing (cenni) Routing Interdominio: il protocollo BGP (cenni): • ambito di applicazione • funzionamento del protocollo (sessioni BGP, tipi di messaggi, attributi, gestione del traffico) • configurazione base del BGP sui router Cisco. • www.reissromoli.com 25
  • 27. IPN231 ROUTING IP: ASPETTI AVANZATI Il corso, oltre ad affrontare il tema generale del Routing IP, descrive i più importanti protocolli di routing utilizzati nelle reti di medie e grandi dimensioni. In particolare, vengono analizzati i protocolli di routing Distance Vector e Link State, fornendo informazioni approfondite sui protocolli interni (OSPF e IS-IS) ed inter-dominio (BGP), oggi più utilizzati nelle reti IP. Viene presentata inoltre un'introduzione ai protocolli di Routing Multicast più importanti e più utilizzati nelle applicazioni pratiche. La descrizione teorica degli argomenti trattati è completata da una rilevante attività di laboratorio hands on su un ricco laboratorio, costituito da router Cisco, nel quale sono riprodotte situazioni analoghe a quelle reali. Oltre alle operazioni di configurazione saranno effettuate esercitazioni che, partendo da reti già configurate, mirano ad aggiungere servizi/applicazioni ed a modificare le configurazioni dei dispositivi per conseguire miglioramenti nell'efficienza della rete. Il corso, insieme al corso IPN230 e con minime integrazioni, fornisce le competenze necessarie per sostenere l’esame di certificazione Cisco 642-901 “Building Scalable Cisco Internetworks (BSCI)”. Al termine del corso i partecipanti: • conosceranno i meccanismi di funzionamento dei moderni protocolli di routing IP e la loro interazione nelle reti • conosceranno l’implementazione in ambiente Cisco dei protocolli intra-dominio (OSPF, IS-IS), interdominio (BGP) e multicast (PIM-DM, PIM-SM) • saranno in grado di effettuare configurazioni complesse di router Cisco in ambiente Enterprise e Service Provider. Conoscenze utili Conoscenze dell’architettura TCP/IP e dei principi del routing. Inoltre risultano utili conoscenze sulla configurazione di apparati Cisco, configurazione di route statiche e di protocolli base (RIP, EIGRP, OSPF in area singola), configurazione di interfacce seriali per linee dedicate ed accessi Frame Relay, configurazione di liste di accesso standard ed estese, utilizzo dei comandi show e debug. Agenda (5 giorni) Richiami sui principi di routing: • • fondamenti (metrica, grado di preferenza, tabelle di routing) • • protocolli di routing Distance Vector (DV) e Link State (LS). Protocolli LS - OSPF: • • richiami sull'impiego di OSPF in area singola • • tipi di router, LSA, aree • • configurazione di OSPF multiarea in ambiente Cisco. Protocolli LS - IS-IS: • terminologia , protocolli di livello rete e Indirizzamento OSI • tipi di router IS-IS e loro ruolo nella progettazione delle aree • trasporto del traffico di routing e sincronizzazione dei database • configurazione di IS-IS in ambiente Cisco. Routing Interdominio - il protocollo BGP: • ambito di applicazione • funzionamento del protocollo (sessioni BGP, tipi di messaggi, attributi, policy-routing) • configurazione del BGP sui router Cisco • implementazione del BGP in reti di grandi dimensioni: scalabilità, stabilità, topologie ridondate. Introduzione al Routing Multicast: • • indirizzi Multicast • • protocollo IGMP • • protocolli di routing PIM-DM, PIM-SM. www.reissromoli.com 26
  • 28. IPN234 TROUBLESHOOTING DI RETI CISCO Il corso fornisce competenze operative utili ad effettuare operazioni di baselining e troubleshooting in ambienti di rete locale e geografica basati su apparati Cisco. Dopo aver fornito criteri generali sulle modalità di troubleshooting, il corso propone una metodologia standard per la risoluzione dei malfunzionamenti. Sono proposte attività di laboratorio in cui i partecipanti devono identificare e risolvere malfunzionamenti, utilizzando gli strumenti specifici disponibili nel software IOS Cisco. I partecipanti avranno a disposizione un complesso ambiente di rete sul quale, a partire da configurazioni predefinite affette da malfunzionamenti, dovranno applicare le metodologie di problem solving definite nella parte teorica del corso per identificare e risolvere i problemi di connetività sulla rete. Il corso è parte del percorso formativo raccomandato per coloro che aspirano ad ottenere la certificazione Cisco Certified Network Professional (CCNP) e fornisce le competenze necessarie per sostenere l’esame di certificazione “CCNP TROUBLESHOOTING” (TSHOOT) (Esame Cisco 642-832). Obiettivi Al termine del corso i partecipanti sapranno: • utilizzare metodologie e strumenti standard per la risoluzione di problemi e malfunzionamenti di rete • utilizzare al meglio i comandi diagnostici del Cisco IOS per l’analisi di dati e per la valutazione di potenziali problemi di rete o di apparato • effettuare operazioni di troubleshooting su reti Cisco di media e grande dimensione. Conoscenze utili Per poter trarre pieno beneficio dal corso, è richiesta una conoscenza generale delle reti IP ed esperienza di configurazione dei router Cisco. Tali competenze possono essere conseguite con il corso “Networking IP in ambiente Cisco”. Nel caso si voglia acquisire la certificazione CCNP è preferibile seguire questo corso a valle dei corsi “Multilayer Switching e Reti di Campus” e “Routing IP: Aspetti Avanzati”. Agenda (5 giorni) Processi e strumenti per il troubleshooting: • strumenti di test • accesso al Cisco Connection On-line (CCO) • strumenti disponibili sul Technical Assistance Center (TAC). Le metodologie di Troubleshooting: • un metodo sistematico e strutturato di troubleshooting • utilizzo dei comandi show e debug • isolamento dei malfunzionamenti • il troubleshooting come componente della “manutenzione”. Gli strumenti di analisi sul software IOS: • processi di routing e switching • tracciamento dei flussi di traffico nei router • il filtraggio e la redirezione degli output di IOS • comandi di trace, ping, show e debug. Troubleshooting del routing in reti TCP/IP: • identificazione dei problemi di connettività a livello di rete • troubleshooting dei protocolli di routing: EIGRP, OSPF, BGP • monitoraggio delle prestazioni dei Router. Troubleshooting di Reti di Campus e di VLAN: • strumenti di troubleshooting sui catalyst 4500 e 6500 • i catalyst ed il protocollo di Spanning Tree • risoluzione di problemi di VTP • identificazione e risoluzione dei problemi sulle VLAN e sui Trunk. www.reissromoli.com 27
  • 29. IPN240 IPV6: PROTOCOLLI, IMPLEMENTAZIONE, SCENARI DI MIGRAZIONE La rapidissima diffusione di connettività IP always on (ADSL, dispositivi mobili, reti di sensori, domotica) e la forte crescita economica e tecnologica di paesi come Cina, India e Corea, ha dato notevole impulso alla necessità di nuovo spazio di indirizzamento del protocollo IP. Torna quindi di grande attualità la prospettiva di una migrazione progressiva verso l’utilizzo del protocollo IPv6: alcuni sondaggi prevedono che entro i prossimi 10 anni il 95% dell’utenza Internet utilizzerà il nuovo protocollo IP versione 6. La maggior parte dei costruttori di apparati sono già IPv6 ready; a livello europeo sono in corso molte sperimentazioni che coinvolgono enti di ricerca, università e ISP. Alcuni operatori, soprattutto in estremo oriente, forniscono già servizi IPv6 di tipo commerciale. Il corso fornisce le competenze teoriche di base su IP versione 6 e descrive le strategie di coesistenza e migrazione dall’attuale Internet v4 alla prossima Internet v6. A completamento della trattazione teorica è prevista una sessione di laboratorio sulla configurazione di IPv6 su router Cisco. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti sapranno: • analizzare le motivazioni per il passaggio al protocollo IPv6 • comprendere i meccanismi di funzionamento di IPv6 e le differenze con IPv4 • valutare i meccanismi di transizione da IPv4 ad IPv6 • apprendere le modalità di configurazione di IPv6 su apparati Cisco. Conoscenze utili Conoscenza generale dell’architettura di comunicazione TCP/IP e dell’indirizzamento IP. E’ inoltre utile, soprattutto per poter trarre beneficio dalla sessione di laboratorio, avere una conoscenza di base dei principali protocolli di routing, ed una esperienza di configurazione, almeno introduttiva, del routing su apparati Cisco. Agenda (3 giorni) Introduzione: • limitazioni di IPv4 e motivazioni per il passaggio ad IPv6 • principali caratteristiche di IPv6. Il protocollo IP versione 6: • formato dell’intestazione e Next-headers • spazio di indirizzamento unicast, multicast e anycast • prefissi IPv6 e e loro allocazione • indirizzi global, link local, unique local, multicast. Il protocollo ICMPv6: • Neighbor & Router discovery • diagnostica e Address Autoconfiguration. Routing IPv6: • RIPng • EIGRPv6 • estensioni per IS-IS • BGP per IPv6 • OSPFv3. Meccanismi di transizione verso IPv6: • Dual Stack • Tunnelling statico ed automatico • Dual Stack-lite (DS-lite) • meccanismo 6to4 • modello 6PE. www.reissromoli.com 28
  • 30. IPN242 GESTIONE DELLE RETI E DEI SISTEMI IN AMBIENTE IP Nelle reti IP di grandi dimensioni è essenziale poter disporre di strumenti evoluti di Network Management, in grado di semplificare e rendere più efficiente l’esercizio della rete e degli apparati che la costituiscono. Per far fronte alle innumerevoli difficoltà che un network manager si trova ad affrontare nella quotidiana gestione di una rete IP, I costruttori mettono a disposizione una grande quantità di strumenti applicativi, basati su protocolli standard o su meccanismi proprietari. Il corso fornisce un’introduzione alle problematiche di network management, descrive i principali standard coinvolti e le principali applicazioni oggi utilizzate e prevede, oltre alla descrizione teorica degli argomenti trattati, dimostrazioni in laboratorio su sistemi di Network Management. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti: • Saranno consapevoli delle principali difficoltà normalmente incontrate nella gestione delle reti IP • Avranno acquisito una panoramica di ampio spettro e di livello approfondito sui metodi e sulle principali tecnologie per la gestione delle reti e dei sistemi • Conosceranno il funzionamento del protocollo SNMP e sapranno valutare le differenze prestazionali e di sicurezza tra le diverse versioni • Avranno una visione d’insieme delle funzionalità di gestione rese disponibili da piattaforme di Network Management. Conoscenze utili Il corso presuppone che i partecipanti abbiano una buona conoscenza di base sulle reti LAN e sull’architettura TCP/IP. Agenda (2 giorni) Overview sul Network Management: • definizioni e requirements • le aree di Network Management secondo OSI • dispositivi e raccolta delle informazioni • architetture e sistemi per il Network Management • il modello Manager/Agent/managed Object. Protocolli e Standard: • il ruolo di OSI e di IETF • le basi del protocollo SNMP • il Management Information Base (MIB) • MIB2 e MIB proprietari • RMON • RMON1 and RMON2 • i messaggi SNMP • sicurezza SNMP e community • SNMP versione 2 • SNMP versione 3. Piattaforme e sistemi di Network Management: • HP OpenView • Cisco View • Cisco Works. www.reissromoli.com 29
  • 31. IPN244 ROUTING IGP NELLE RETI DEI SERVICE PROVIDER: OSPF E IS-IS Le moderne reti dei Service Provider hanno una architettura di routing basata sulla cooperazione di un protocollo intra-dominio e del protocollo BGP. I due protocolli intra-dominio utilizzati sono entrambi di tipo Link State: OSPF e IS-IS. Il mondo IP ha sempre preferito l’utilizzo di OSPF, sviluppato direttamente da IETF, ma a partire dagli anni 2000 molti Service Provider, soprattutto per le reti di nuova realizzazione, hanno preferito IS-IS, nato in ambito ISO/OSI e per molti anni non sviluppato in IETF. Il corso descrive in dettaglio il funzionamento di entrambi i protocolli, sia da un punto di vista teorico che pratico, confrontandone le caratteristiche e mettendone in luce pregi e difetti. La descrizione teorica degli argomenti trattati è completata da una rilevante attività di laboratorio costituito da router Cisco, nel quale sono riprodotte situazioni analoghe a quelle reali. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti: • avranno acquisito una conoscenza approfondita del funzionamento dei protocolli OSPF ed IS-IS, confrontandone le caratteristiche in termini di scalabilità, stabilità, estendibilità e sicurezza • conosceranno le implementazioni base in ambiente Juniper e Cisco dei protocollo OSPF ed ISIS • saranno in grado di effettuare una corretta scelta del tipo di protocollo da utilizzare. Conoscenze utili Per poter trarre pieno beneficio dal corso, è richiesta una conoscenza generale delle reti IP, in particolare del routing IP e un minimo di esperienza di configurazione base dei router Cisco. Agenda (3 giorni) Protocolli di routing Link State: • principi di funzionamento • Neighbor Discovery e Link State Data base • determinazione dei percorsi ottimi. Il protocollo OSPFv2: • sotto-protocolli e formato dei messaggi • OSPF Multiarea • Link State Advertisements (LSA) • tipi di area • aggregazione dei prefissi • Virtual Links (cennI) • Configurazione e Troubleshooting nell’IOS Cisco • aspetti di scalabilità, stabilità e sicurezza. Il protocollo OSPv3 (cenni): • confronto con OSPFv2 • Link State Advertisements (LSA) • configurazione e Troubleshooting nell’IOS Cisco. Il protocollo IS-IS: • livelli di routing • indirizzi OSI di Livello 3 • Link State Packets • Route Leaking • aggregazione dei prefissi • configurazione e Troubleshooting nell’IOS Cisco • aspetti di scalabilità, stabilità e sicurezza • supporto di IPv6. Sincronizzazione IGP/BGP: • sincronizzazione OSPF/BGP • sincronizzazione IS-IS/BGP. Linee guida per la selezione dei criteri di scelta. www.reissromoli.com 30
  • 32. IPN246 ROUTING INTERDOMINIO: IL PROTOCOLLO BGP Il protocollo di routing BGP, tipicamente utilizzato su Internet per la configurazione delle relazioni di peering tra ISP, è da tempo anche impiegato, spesso in abbinamento con il trasporto MPLS, nel backbone delle reti dei grandi ISP (Internet Service Provider). Il corso, che fornisce competenze teoriche e pratiche al massimo livello sul protocollo di routing BGP, descrive nel dettaglio i problemi di indirizzamento, routing e connettività in Internet, nonché le funzionalità del BGP, la sua configurazione su router Cisco e le metodologie di troubleshooting. È prevista una rilevante attività hands on su un ricco laboratorio, costituito da router Cisco, nel quale sono riprodotte situazioni analoghe a quelle reali. Saranno presentati anche dei Case Studies di configurazioni su router in produzione. Il corso inoltre, fornisce le competenze necessarie per sostenere l’esame di certificazione Cisco 642-661 “Configuring BGP on Cisco Routers”. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti conosceranno: • gli strumenti per la configurazione e gestione di reti che utilizzano il protocollo BGP in varie situazioni (Reti ISP, Reti aziendali multi-homed, AS di transito, peering con altri AS) • i criteri di pianificazione e realizzazione di complessi progetti di rete basati sul protocollo BGP. Conoscenze utili Per poter trarre pieno beneficio dal corso, è richiesta una conoscenza generale delle reti IP, in particolare del routing IP e un minimo di esperienza di configurazione base dei router Cisco. Agenda (5 giorni) Concetti fondamentali: • funzionamento di base • sessioni BGP • attributi BGP • processo di selezione e politiche di routing • aggregazione dei prefissi. Politiche di routing: • filtraggio dei prefissi • gestione del traffico inbound/outbound • applicazioni alla Connettività Clienti-ISP • aspetti di configurazione nei router Cisco. Architetture e meccanismi per la Scalabilità: • architetture di Route Reflection • confederazioni BGP • Outbound Route Filtering (ORF). Meccanismi di Stabilità: • Graceful Restart • Route Flap Damping. Aspetti di sicurezza: • problemi e soluzioni • autenticazione dei messaggi • limitazione del numero di prefissi ricevuti. Il BGP nelle reti dei Service Provider: • architettura di routing delle reti degli ISP • convergenza IGP/BGP • Best Practice di configurazione. www.reissromoli.com 31
  • 33. IPN249 ROUTING MULTICAST La diffusione di nuovi servizi multimediali sulle reti IP riporta di attualità le problematiche di instradamento di flussi multicast. La modalità di comunicazione unicast non è infatti efficiente nel supporto di applicazioni di broadcasting, come, ad esempio, la diffusione di contenuti video su larga scala, come l’IPTV, o di servizi multicasting, come la videoconferenza e tutte le applicazioni che ne derivano (telelavoro, telemedicina, e-learning…). L’adozione delle tecniche di trasporto multicast in applicazioni che prevedono la distribuzione da una o più sorgenti verso destinatari multipli, consente di sfruttare al meglio la capacità della rete, rendendo di fatto possibili applicazioni che, se veicolate in unicast, porterebbero rapidamente alla saturazione delle risorse. Il corso fornisce competenze teorico-pratiche sul multicast IP e capacità operative sulla configurazione del multicast su apparati di rete: oltre alla descrizione teorica degli argomenti trattati, è prevista, infatti, una rilevante attività di laboratorio con apparati Cisco in un ambiente che riproduce in piccola scala una rete multicast reale. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di: • comprendere i meccanismi di funzionamento del routing multicast in ambiente IP • progettare l’applicazione di funzionalità di routing multicast ad una rete IP • configurare funzionalità di routing multicast su router e su switch L3 Cisco • ottimizzare il supporto al multicast su switch Cisco L2 • mettere in sicurezza le funzionalità multicast. Conoscenze utili Conoscenza delle reti IP ed esperienza di configurazione dei router Cisco per ciò che riguarda indirizzi IP, protocolli di routing, liste di accesso standard ed estese. Agenda (3 giorni) Introduzione al Routing Multicast: • motivazioni e applicazioni • indirizzi Multicast. Il protocollo IGMP: • IGMPv1, IGMPv2 e IGMPv3 • interoperabilità IGMPv1/IGMPv2/IGMPv3. Il Multicast negli Switch: • generalità • cenni su GMRP e CGMP • IGMP snooping. Protocolli di routing multicast: • forwarding dei pacchetti multicast e Reverse Path Forwarding (RPF) • alberi multicast • protocolli dense-mode • protocolli sparse-mode. Il protocollo PIM: • aspetti di base • PIM-DM (Dense Mode) e PIM-SM (Sparse Mode) • metodi per la selezione del RP (Rendezvous Point). Modelli di servizio basati sul protocollo PIM: • Source-Specific Multicast (SSM) • PIM Bidirezionale (PIM-Bidir). Routing Multicast Interdominio (cenni): • scenario, problemi e soluzioni • ruolo del protocollo MP-BGP • il protocollo MSDP. Multicast per IPv6. Configurazione dei vari protocolli su router Cisco. www.reissromoli.com 32
  • 34. IPN252 INTRODUZIONE ALLA CONFIGURAZIONE DI ROUTER JUNIPER - PARTE I Juniper Networks è, a livello mondiale, uno dei maggiori costruttori di apparati di rete per l’accesso e per i backbone IP dei grandi Service Provider, e la diffusione di router Juniper sta crescendo anche in Italia. Il corso fornisce conoscenze teoriche e competenze operative sulla configurazione base dei dispositivi Juniper Networks serie J, M e T che utilizzano il sistema operativo JUNOS, e mira all’acquisizione di una buona manualità nella configurazione dei dispositivi Juniper, attraverso, una rilevante attività di laboratorio hands on su un laboratorio costituito da nove router Juniper interconnessi con una rete Cisco. Le competenze acquisite attraverso questo corso e l’analogo “Introduzione alla Configurazione di Router Juniper – Parte II”, sono idonee a sostenere l’esame di certificazione Juniper di I° Livello JNCIA-M. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti conosceranno: • l’architettura HW e SW dei router Juniper • l’uso dell’interfaccia di configurazione CLI dei router Juniper • la configurazione delle funzionalità di base dei router Juniper • i concetti base del routing IP in ambiente JUNOS. Conoscenze utili Per poter trarre pieno beneficio dal corso, è richiesta una conoscenza generale delle reti IP, in particolare dell’indirizzamento IP e dei principi del routing. Agenda (5 giorni) Architettura Hardware e Software: • router Juniper (serie J, M, T) • Control Plane e Data Plane • Routing Engine e Forwarding Engine • processo di avvio di un router Juniper. L’ambiente shell: • gestione utenti ed account. La CLI nel JUNOS: • gli ambienti Operational Mode e Configuration Mode • gestione di utenti (classi di login ed account) • comandi di configurazione in ambiente Configuration Mode • concetti fondamentali e configurazione. Firewall Filter Introduzione al routing IP: • routing IP in ambiente JUNOS • Routing Policy e Route Filter • introduzione al Routing Statico • Aggregate Routes, Generated Routes e Contributing Routes. Introduzione al routing Dinamico Il Protocollo RIP Protocolli di routing Link-State • terminologia, aree, adiacenze, Link-State DataBase • aspetti base di OSPF. www.reissromoli.com 33
  • 35. IPN253 INTRODUZIONE ALLA CONFIGURAZIONE DI ROUTER JUNIPER – PARTE II Questo corso è il seguito dell’analogo “Introduzione alla Configurazione di Router Juniper – Parte I” e fornisce le conoscenze teoriche di base e competenze operative sulla configurazione base dei dispositivi Juniper Networks serie J, M e T, che utilizzano il sistema operativo JUNOS, per la parte riguardante i maggiori protocolli di routing unicast e multicast, e lo standard MPLS. È prevista una rilevante attività di laboratorio “hands on” su un laboratorio costituito da nove router Juniper interconnessi con una rete Cisco. Le competenze acquisite attraverso questo corso e l’analogo “Introduzione alla Configurazione di Router Juniper – Parte I”, sono idonee a sostenere l’esame Juniper di certificazione di I° Livello JNCIA-M. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di: • configurare i principali protocolli di routing (OSPF, IS-IS, BGP) • effettuare configurazioni di base di MPLS e delle funzionalità di Traffic Engineering • configurare le funzionalità di base del routing multicast con i protocolli PIM-DM e PIM-SM. Conoscenze utili Per poter trarre pieno beneficio dal corso, è richiesta una conoscenza generale delle reti IP: indirizzi IP, protocolli di routing fondamentali, liste di accesso, e inoltre aver frequentato il corso “Introduzione alla Configurazione di Router Juniper – Parte I”. Agenda (5 giorni) Il protocollo OSPF: • richiami sui concetti base • configurazione in ambiente JUNOS • comandi show e traceoptions. Il protocollo IS-IS: • richiami sui concetti base • configurazione in ambiente JUNOS • comandi show e traceoptions. Il protocollo BGP: • aspetti fondamentali: sessioni, attributi, politiche di routing • configurazione in ambiente JUNOS • comandi show e traceoptions. Introduzione a MPLS: • concetti fondamentali di MPLS • protocolli per la distribuzione delle etichette. MPLS Traffic Engineering: • realizzazione di LSP Explicitly Routed • il protocollo RSVP-TE (cenni) • realizzazione di ER-LSP in ambiente JUNOS • configurazione del protocollo RSVP-TE. Risoluzione del BGP Next-Hop: • ordine di preferenza Il routing Multicast: • aspetti fondamentali: terminologia, indirizzi, protocolli • configurazione di PIM-DM e PIM-SM in ambiente JUNOS • comandi show e traceoptions. www.reissromoli.com 34
  • 36. IPN258 CONFIGURAZIONE AVANZATA DI ROUTER JUNIPER - PARTE I Juniper Networks è, a livello mondiale, uno dei maggiori costruttori di apparati di rete per l’accesso e per il backbone Internet, e la diffusione di router Juniper sta crescendo anche in Italia. Il corso fornisce conoscenze teoriche e competenze operative sulla configurazione avanzata dei più importanti protocolli di routing e standard nei router Juniper Networks serie J, M e T che utilizzano il sistema operativo JUNOS. Il corso mira all’acquisizione di una buona manualità nella configurazione dei dispositivi Juniper, pertanto prevede, oltre alla descrizione teorica degli argomenti, una rilevante attività di laboratorio hands on su un ricco laboratorio, costituito da dieci router Juniper interconnessi con una rete Cisco. Alla fine del corso i partecipanti avranno acquisito competenze teoriche approfondite sui principali protocolli di routing e avranno appreso le caratteristiche avanzate della configurazione dei router Juniper. Le competenze sviluppate in questo corso e nell’analogo “Configurazione Avanzata di Router Juniper – Parte II”, consentono di sostenere gli esami Juniper di certificazione di II° Livello JNCIS-M e JNCIP-M. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di: • effettuare configurazioni avanzate dei protocolli di routing intra-dominio OSPF e IS-IS • effettuare configurazioni avanzate del protocollo di routing inter-dominio BGP Conoscenze utili Conoscenza generale della configurazione di router Juniper, quale quella presentata nel corso “Configurazione di Base di Router Juniper Parte I”. Buona conoscenza di base dei protocolli di routing, in particolare OSPF, IS-IS e BGP, quale quella presentata nel corso “Configurazione di Base di Router Juniper Parte II”. Agenda (5 giorni) Aspetti avanzati di configurazione delle Routing Policy JUNOS. OSPF: • richiami sui fondamenti del protocollo OSPF • aspetti avanzati: LSA, tipi di aree, Route-Summarization, Virual Link • configurazioni avanzate in ambiente JUNOS. IS-IS: • richiami sui fondamenti del protocollo IS-IS • redistribuzione e Route Leaking • configurazione avanzate in ambiente JUNOS. BGP: • richiami sui fondamenti del protocollo BGP • aggregazione dei prefissi • Inbound e Outbound Route Filtering, • politiche di routing inbound/outbound • meccanismi di Scalabilità (Route Reflection, Confederazioni BGP) • configurazione avanzate in ambiente JUNOS. www.reissromoli.com 35
  • 37. IPN259 CONFIGURAZIONE AVANZATA DI ROUTER JUNIPER - PARTE II Juniper Networks è, a livello mondiale, uno dei maggiori costruttori di apparati di rete per l’accesso e per il backbone Internet, e la diffusione di router Juniper sta crescendo anche in Italia. Il corso fornisce conoscenze teoriche e competenze operative sulla configurazione avanzata dei più importanti protocolli di routing e standard nei router Juniper Networks serie J, M e T che utilizzano il sistema operativo JUNOS. Il corso mira all’acquisizione di una buona manualità nella configurazione dei dispositivi Juniper, pertanto prevede, oltre alla descrizione teorica degli argomenti, una rilevante attività di laboratorio hands on su un ricco laboratorio, costituito da dieci router Juniper interconnessi con una rete Cisco. Alla fine del corso i partecipanti avranno acquisito competenze teoriche approfondite sui principali protocolli di routing e avranno appreso le caratteristiche avanzate della configurazione dei router Juniper. Le competenze sviluppate in questo corso e nell’analogo “Configurazione Avanzata di Router Juniper – Parte I”, consentono di sostenere gli esami Juniper di certificazione di II° Livello JNCIS e JNCIP. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti: • saranno in grado di effettuare configurazioni avanzate di MPLS e dei servizi MPLS come le VPN BGP/MPLS, il Traffic Engineering e il Fast ReRouting • saranno in grado di configurare servizi di L2VPN (VPWS, VPLS) • conosceranno i meccanismi di Qualità del Servizio implementati nei router Juniper e la loro configurazione • sapranno effettuare configurazioni a livello avanzato dei protocolli di routing multicast PIM-DM e PIM-DM. Conoscenze utili Conoscenza generale della configurazione di router Juniper, quale quella presentata nel corso “Configurazione di Base di Router Juniper Parte I”. Buona conoscenza di base dei protocolli di routing multicast PIM-DM e PIM-SM e dello standard MPLS, quale quella presentata nel corso “Configurazione di Base di Router Juniper Parte II”. Agenda (5 giorni) Richiami su MPLS : Principi fondamentali, Protocollo LDP, Traffic Engineering VPN IP BGP/MPLS: • concetti base • il piano di controllo : Route Distinguisher, Route Target e MP-iBGP • il piano dati • configurazione di VPN in ambiente JUNOS. L2VPN: • servizi L2VPN • il servizio VPWS • configurazione di servizi VPWS in ambiente JUNOS • il servizio VPLS • configurazione di servizi VPLS in ambiente JUNOS (cenni). Supporto della Qualità del Servizio: • richiami sul modello Differentiated Services • architettura della QoS IP in ambiente JUNOS, • i componenti della QoS (Forwarding-Class, Classifier, Scheduler, Policer, Rewrite rules) • la gestione delle code. Routing Multicast: • richiami sui protocolli di routing multicast • PIM-DM (Dense Mode) e PIM-SM (Sparse Mode) • metodi per la selezione del RP (Rendezvous Point) • configurazione di PIM-DM e PIM-SM in ambiente JUNOS. www.reissromoli.com 36
  • 38. IPN262 MULTILAYER SWITCHING E RETI DI CAMPUS Il corso descrive nel dettaglio le tecnologie di Switching impiegate nelle reti locali e metropolitane di medie e grandi dimensioni. Nella trattazione si fa principalmente riferimento alla progettazione, installazione ed amministrazione di Reti di Campus con l’impiego di tecnologie di switching multilayer Cisco. Ad integrazione della trattazione teorica, il corso prevede una rilevante attività di laboratorio “hands on” su un ricco laboratorio, costituito da switch Cisco-Catalyst Layer 2 e Layer 3, che riproduce una rete di campus di grandi dimensioni. Il corso fa parte del percorso proposto per conseguire la certificazione Cisco CCNP e fornisce le competenze necessarie per sostenere l’esame di certificazione “Switch” (Esame Cisco 642- 813). Obiettivi Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di: • scegliere l’architettura di rete più idonea per reti locali e di campus, anche di grandi dimensioni • scegliere gli apparati di switching più adatti nell’ambito delle famiglie di prodotti Cisco • configurare switch Cisco di livello 2 e livello 3 anche in architetture di rete complesse • configurare il supporto per le funzionalità di Voce su IP sugli switch Cisco • svolgere attività di troubleshooting su reti LAN e di Campus • mettere in sicurezza gli apparati di rete e configurare i meccanismi di sicurezza di livello 2. Conoscenze utili Conoscenza generale delle reti IP ed esperienza di configurazione dei router Cisco. Agenda (5 giorni) Overview sulle reti di Campus: • la struttura di una rete di campus ed il modello gerarchico: livelli di accesso, distribuzione e “core” • architettura di reti di campus di piccole, medie e grandi dimensioni. Virtual LAN su apparati Catalyst: • tipi di link e membership delle porte • il protocollo 802.1q • il VLAN Trunk Protocol (VTP v1, v2 e v3) ed il VPT pruning • routing tra le VLAN. Fast EtherChannel: caratteristiche e protocolli LACP e PAgP Il protocollo dello Spanning Tree: • richiami sullo STP, spanning tree singolo e “Per VLAN Spanning Tree” • Rapid Spanning Tree Protocol (RSTP) • Mutiple Spanning Tree Instance (MSTI) standard 802.1s. Tecnologie per la ridondanza del Default Gateway • Hot Standby Router Protocol (HSRP) • Virtual Router Redundancy Protocol (VRRP) • Gateway Load Balancing Protocol (GLBP) • configurazioni ad elevata affidabilità. Accessi Wireless: • componenti di una rete con accessi WLAN • tecnologie e standard (WiFi IEEE 802.11 e WiMax IEEE 802.16) • apparati client, access point, mobilità • configurazione di client ed access point. Funzionalità di sicurezza nelle reti switched: • Tipi di attacchi di livello 2 (MAC Flooding, DHCP Spoofing, VLAN Hopping, etc.) • Port Security e IEEE 802.x • VLAN ACL e Private VLAN. Il supporto per VoIP nelle Reti di Campus: • Caratteristiche dei servizi voce su IP • Voice VLANs e trust dei parametri di QoS • Configurazioni di base per la connessione di IP Phone Cisco. www.reissromoli.com 37
  • 39. IPN268 ARCHITETTURA DI ROUTING NELLE RETI DEI SERVICE PROVIDER La progettazione della rete di un Service Provider (SP) negli anni è divenuta sempre più complessa ed articolata, richiedendo la considerazione di un numero sempre maggiore di elementi. I SP devono oggi risolvere problematiche che vanno oltre il progetto della topologia di rete, del protocollo di routing intra-dominio (OSPF ed IS-IS) e della interconnessione con altri SP. Le scelte progettuali vanno ponderate con molta cura avendo ben chiari pregi e difetti delle varie soluzioni che è possibile adottare, sia in temini di scalabilità, stabilità, sicurezza e velocità di convergenza, che in termini di servizi aggiuntivi che è possibile offrire ai propri clienti. Il corso illustra in maniera dettagliata i principali elementi che un SP deve considerare in fase di progetto dell’architettura di routing del proprio backbone e soprattutto fornisce le linee guida da seguire per realizzare un progetto corretto. Il corso è arricchito dalla presentazione di case studies significativi. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti conosceranno: • le moderne architetture di routing delle reti dei Service provider • il modello di interazione tra i protocolli di routing IGP, il BGP e MPLS, ed il ruolo di tali protocolli nell’architettura di routing delle reti IP di grandi dimensioni • gli strumenti per una corretta progettazione di una moderna architettura di routing. Conoscenze utili Per poter trarre pieno beneficio dal corso, è richiesta una conoscenza generale delle reti IP, in particolare del routing IP e un minimo di esperienza di configurazione base dei router Cisco. Agenda (3 giorni) Elementi della rete di un Service Provider: • architettura del POP • modalità di interconnessione tra POP • topologie. Protocolli di routing intra-dominio: • IS-IS • OSPF • aspetti di scalabilità, stabilità e sicurezza. Routing interdominio: il protocollo BGP: • politiche di routing • architetture e meccanismi per la Scalabilità, la Stabilità e la Sicurezza • architettura di routing delle reti dei SP • sincronizzazione IGP/BGP • Best Practice di configurazione. Richiami sui concetti di base di MPLS: • meccanismi fondamentali • Label Distribution Protocol (LDP) • architettura di routing BGP/MPLS. Servizi di rete MPLS: • il modello VPN IP BGP/MPLS • Reti Private Virtuali di Livello 2 • MPLS Traffic Engineering (MPLS TE) • MPLS TE Fast Rerouting. Introduzione in rete di IPv6: • routing IPv6 • scenari di migrazione • i modelli 6PE e 6VPE. Case Study: analisi della rete di un Service Provider reale. www.reissromoli.com 38
  • 40. IPN272 MPLS: DALLA TEORIA ALLA PRATICA MPLS (Multi Protocol Label Switching) è uno standard sviluppato da IETF che permette di ridurre la complessità e rendere più efficiente l’inoltro dei pacchetti in una rete per trasmissione dati. Nato dall’evoluzione delle tecniche di integrazione IP e ATM, ha percorso una strada autonoma tanto da diventare uno standard multiprotocollo, ossia applicabile anche al di fuori del contesto delle reti IP. L’introduzione in rete di MPLS permette agli ISP di offrire in maniera flessibile e scalabile servizi quali VPN (Virtual Private Network) e Traffic Engineering. MPLS inoltre supporta l’architettura Differentiated Services per la QoS nelle reti IP. Il corso ha l’obiettivo di introdurre gli aspetti fondamentali di MPLS, i paradigmi su cui si basa, la sua integrazione con le reti di livello 2 e i servizi supportati, focalizzando l’attenzione sui vantaggi che la sua introduzione in rete comporta. Oltre alla sessione teorica, è prevista una consistente parte pratica di configurazione in ambiente Cisco di router MPLS e simulazioni in laboratorio di backbone MPLS e relativi servizi offerti. Saranno presentati anche dei Case Studies di configurazioni su router in produzione. Il corso fornisce le competenze necessarie per sostenere l’esame di certificazione Cisco 642- 611 “Multi Protocol Label Switching (MPLS)”. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti: • conosceranno i fondamenti dello standard MPLS • conosceranno i principali servizi che è possibile offrire tramite MPLS • avranno acquisito gli elementi per valutare i vantaggi dell’introduzione di MPLS nelle reti IP • conosceranno il funzionamento e la realizzazione di VPN di Livello 3 • saranno in grado di effettuare configurazioni di base dei servizi MPLS in reti Cisco. Conoscenze utili Conoscenza delle reti IP e esperienza di base di configurazione dei router Cisco per ciò che riguarda indirizzi IP, protocolli di routing (OSPF, BGP), liste di accesso standard. Agenda (3 giorni) L’evoluzione del trasporto IP nei grandi Backbone IP. Multi Protocol Label Switching (MPLS): • concetti fondamentali • distribuzione delle etichette • trasporto di MPLS su livello 2 • architettura di routing BGP/MPLS • esercitazioni di laboratorio: configurazioni di router MPLS. BGP/MPLS Virtual Private Networks (VPNs): • concetti fondamentali • routing PE-CE • realizzazione di servizi VPN in ambiente Cisco • intranet, Extranet e altre topologie • accesso a Internet da siti VPN • esercitazioni di laboratorio: configurazioni di VPN any-to-any. Traffic Engineering (TE): • TE nelle reti MPLS • cenni al protocollo di segnalazione RSVP-TE • applicazioni alla protezione del traffico (Fast ReRouting) • aspetti di configurazione e troubleshooting • esercitazioni di laboratorio: realizzazione di ER-LSP e tunnel di backup via MPLS-TE. www.reissromoli.com 39
  • 41. IPN273 MPLS: SERVIZI336 AVANZATI MPLS (Multi Protocol Label Switching) è uno standard sviluppato da IETF che permette di ridurre la complessità e rendere più efficiente l’inoltro dei pacchetti in una rete per trasmissione dati. Nato dall’evoluzione delle tecniche di integrazione IP e ATM, ha percorso una strada autonoma tanto da diventare uno standard multiprotocollo, ossia applicabile anche al di fuori del contesto delle reti IP. L’introduzione in rete di MPLS permette agli ISP di offrire in maniera flessibile e scalabile servizi quali VPN (Virtual Private Network)sia a Livello 3 che a Livello 2 e Traffic Engineering. Il corso, dopo brevi richiami sullo standard e sui principali servizi MPLS ha l’obiettivo di introdurre alcuni nuovi e interessanti aspetti di MPLS come il trasporto delle trame L2, con particolare riferimento a Ethernet over MPLS, alcuni servizi VPN avanzati come CsC e VPN Multi-Provider, nuove funzionalità del Traffic Engineering come i backup auto-tunnels, e infine il trasporto di IPv6 su reti IP/MPLS. Oltre alla sessione teorica, è prevista una parte pratica di configurazione in ambiente Cisco di router MPLS e simulazioni in laboratorio di backbone MPLS e relativi servizi offerti. Obiettivi Al termine del corso i partecipanti conosceranno: • i servizi avanzati realizzabili tramite il modello di VPN BGP/MPLS (topologie particolari, servizi CsC, VPN multi-provider) • i servizi avanzati realizzabili tramite il Traffic Engineering MPLS • i concetti base per la realizzazione di servizi L2VPN (VPWS, VPLS) • l’utilizzo di MPLS nella migrazione IPv4-IPv6. Conoscenze utili Conoscenza delle reti IP e esperienza di base di configurazione dei router Cisco per ciò che riguarda indirizzi IP, protocolli di routing (OSPF, BGP), liste di accesso standard. Conoscenza di base dello standard MPLS e dei servizi MPLS come VPN e Traffic Engineering. Agenda (3 giorni) Multi Protocol Label Switching (MPLS): • richiami sui concetti fondamentali • distribuzione delle etichette • architettura di routing BGP/MPLS • BGP/MPLS Virtual Private Networks (VPNs). Servizi avanzati delle VPN BGP/MPLS: • servizio Carrier Supporting Carriers (CsC) • VPN Multi-provider. Servizi avanzati di Traffic Engineering (TE): • richiami sul Traffic Engineering MPLS • Facility Backup e One-to-one Backup • Backup Auto-Tunnels. VPN di Livello 2 (L2VPN): • servizi L2VPN • il servizio Virtual Private Wire Service (VPWS) • trasporto di Ethernet e ATM su reti IP/MPLS • il servizio VPLS. Trasporto di pacchetti IPv6 su reti IP/MPLS: • il modello 6PE • trasporto di pacchetti iPv6 nelle VPN BGP/MPLS: il modello 6VPE. www.reissromoli.com 40