XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
Il visual nel 2.0
1.
2.
3. I social media stanno mutando molto più velocemente
di qualsiasi altro media di marketing: il trend più
recente è sicuramente della crescita di importanza dei
contenuti visual.
4.
5.
6. Le
immagini
trasme,ono
il
proprio
contenuto
immediatamente
rispe,o
a
un
testo,
ecco
perché
risultano
essere
il
mezzo
più
coinvolgente
nelle
strategie
di
content
marke+ng.
7. In
un
mondo
in
cui
la
comunicazione
è
veloce,
frammentaria
e
decontestualizzata,
le
immagini
sono
un
veicolo
molto
potente
di
diffusione
dei
messaggi.
Un’immagine
parla
un
linguaggio
universale
comprensibile
da
tu7,
è
immediata,
ispiratrice
e
coinvolgente.
8. Per
i
brand
il
visual
marke+ng
2.0
si
dovrà
inserire
nelle
finalità
strategiche
di
una
più
ampia
content
strategy,
al
fine
di
sfru,are
i
canali
più
adaC
per
comunicare
con
immagini.
Il
fine
sarà
quello
di
suscitare
emozioni
condivise,
innescare
logiche
di
marke+ng
virale
e
far
emergere
bisogni
laten+
in
potenziali
clienE.
9. Il
numero
di
post
contenenE
foto
o
immagini
condivisi
dagli
utenE
ba,erebbe
per
2
a
1
quelli
di
solo
testo*.
• I
post
contenenE
video
o
foto
sono
condivisi
12
volte
in
più
rispe,o
al
solo
testo
• Tumblr
ha
il
42%
dei
propri
post
composE
di
soli
video/foto
• Visual
social
come
Pinterest
reindirizzano
molto
più
traffico
sui
siE
rispe,o
ai
più
popolari
Facebook,
Twi,er
e
Google
+.
*(secondo
daE
ricerca
dell’
agenzia
Simply
Measured)
10. Sarà
quindi
fondamentale
per
le
aziende
uElizzare
un
visual
storytelling,
ossia
un
insieme
combinato
di
immagini
che
raccontano
il
brand
o
un
suo
prodo,o.
Le
persone
vogliono
“vedere”
le
emozioni!
11. Tools
come
Instagram,
Pinterest,
The
Fancy,
Flickr,
Tumblr
sono
quelli
più
diffusi
per
raccontare
storie
visual.
Sarà
importanEssimo
integrarli
con
gli
altri
social
media
che
uElizziamo,
per
una
visual
content
strategy
completa.
12. Una
cosa
che
coinvolge
l’utente
è
anche
quella
di
scoprire
il
Epo
di
“persona”
che
sta
dietro
a
un
brand…
Essere
auten+ci,
avere
una
personalità
ed
apparire
“umani”
è
sicuramente
l’a,eggiamento
vincente
per
i
brands.
Tiffany and Co
Redbull
13. “People
don’t
buy
products,
they
buy
lifestyles”
(Business
2
Community)
Per
fare
markeEng
in
modo
efficace
su
un
prodo,o
il
brand
deve
mostrare
tu,o
il
suo
mondo,
insieme
alla
“cultura”
e
al
“lifestyle”
che
ha
generato
per
quel
prodo,o...
Free hand Miami Hostel
14. SiE
che
si
basano
su
contentui
visual
come
Pinterest,
Polyvore
e
Houzz,
Fancy
stanno
diventando
velocemente
determinanE
per
le
esperienze
di
“social
e-‐commerce”.
>
Recentemente
Bizrate
Insights,
società
che
si
occupa
di
analizzare
i
comportamenE
dei
consumatori
online,
ha
svolto
una
ricerca
il
cui
risultato
principale
è
stato
il
seguente:
1
utente
su
3
che
naviga
sui
social
network
di
condivisione
immagini
converte
la
visita
in
acquisto.
15. Agli
intervistaE
è
stata
posta
la
seguente
domanda:
“Ha
mai
acquistato
un
prodo?o
o
un
ar@colo
dopo
averne
vista
l’immagine
su
una
community
di
image
sharing
(come
Pinterest)?”.
Ecco
come
hanno
risposto:
[Fonte:
Bizrate
Insights]
16. A
fine
2012
il
tempo
di
permanenza
degli
utenE
su
Pinterest
ha
eguagliato
quello
su
Facebook:
405
minuE
al
mese
per
utente.
Questo
social
rappresenta
una
forte
fonte
di
traffico
e
di
conversione
all’acquisto
sopra,u,o
per
i
retailers.
Perché?
La
dinamica
di
esposizione
visuale
delle
board
di
Pinterest
ricorda
molto
gli
ecommerce.
Vi
è
anche
la
possibilità
di
inserire
il
prezzo
e
ciò
probabilmente
lo
rende
più
“fiducioso”
quale
strumento
di
social
e-‐commerce
rispe,o
a
Facebook.
17. 1) Aggiungere
testo
sulle
foto/creare
collage/
editare
con
filtri
le
immagini:
l’immagine
può
diventare
più
interessante
e
potremo
fare
arrivare
meglio
il
nostro
messaggio.
Esistono
tanEssimi
oCmi
tool
per
editare
le
foto
per
es.
Typic/
Overgram/Pic
Collage/
Camera+
ecc.
2) Incoraggiare
i
clien+
a
postare
foto
sui
propri
social:
con
dei
concorsi
sarà
per
esempio
molto
coinvolgente
e
divertente
per
gli
utenE
partecipare
e
condividere
le
foto.
In
questo
modo
sarà
anche
possibile
avere
una
gallery
“crowdsourced”
delle
foto
dei
nostri
prodoC.
3) Creare
coper+ne
Facebook
coinvolgen+
e
crea+ve:
è
uEle
far
capire
con
immagini
quale
sia
il
proprio
business.
Importante
sarà
inoltre
cambiare
periodicamente
la
coperEna.
18. 4)
O7mizzare
le
immagini:
uElizzare
nei
post
sul
blog
o
sul
sito
immagini
di
buona
qualità,
con
la
corre,a
grandezza
e
“pinnabili”.
5)
Fare
screenshots
di
contenu+
che
ci
riguardano:
per
esempio
di
commenE
posiEvi,
reviews
o
blog
posts
che
parlano
del
nostro
prodo,o
e
postarle
come
foto.
6)Mantenere
le
landing
pages
dei
si+
web
semplici:
meglio
uElizzare
poche
ma
impa,anE
immagini.
7)
U+lizzare
infografiche:
sono
uEli
per
esempio
per
ca,urare
l’a,enzione
dei
le,ori
su
argomenE
dei
quali
non
leggerebbero
lunghi
reports.