L'intervento di Enrico Bonari, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nell'ambito del seminario "Biomasse, Biocombustibili e Biogas" organizzato dallo Sportello Energia di Sardegna Ricerche il 1° luglio a Cardedu (OG).
“Cogenerazione ad alto rendimento: opportunità per le PMI e la PA, aggiorname...
Le colture dedicate da biomassa a fini energetici in Sardegna: limiti ed opportunità - Enrico Bonari
1. Le colture dedicate per biomassa a fini
energetici in Sardegna.
Limiti ed opportunità
Prof. Enrico Bonari
Land Lab – Agricoltura, Ambiente e Territorio
2. Scorte mondiali di cereali :
NEL 2000 BASTAVANO AD ALIMENTARE
L’UMANITÀ PER 115 GIORNI
OGGI SOLO PER 57 GIORNI
Da oggi al 2050 la popolazione
passerà da circa 7 a oltre 9
miliardi e la domanda di
prodotti di origine animale
aumenterà; il consumo di cibo
sarà 1,8 volte l’attuale, la
richiesta di acqua potabile
crescerà del 50-70%
(UE,2010; FAO,2011, ESA,2012; De
Castro,2012; SIA,2012; Georgofili,2013)
(da Maracchi, 2010)
Alcune opportune premesse ….
3. Occorre“tornare
a coltivare e
produrre”e mettere a
punto
“sistemi colturali”
aggiornati per garantire
la “sostenibilità” dei
processi produttivi
a) dal punto di vista ambientale: non inquinante, a basse emissioni di GHG, non
distruttiva di risorse,salubre per gli operatorie per i consumatori, ecc;
c) per la conservazione della fertilità del terreno: per le generazioni future …. e
per ridurre l’impiego di mezzi tecnici per la gestione delle colture.
b) sotto il profilo economico: sia per l’agricoltore che per l’intera società … sia
per il bilancio aziendale che per gli aiuti finanziari richiesti …
Dobbiamo frenare l’abbandono …
Anno Popolaz.
106 abit.
Sup. agric.
106 ettari
Sup. agric.
m2 abit.-1
1950 2500 1300 5200
1975 4100 1400 3400
2005 6300 1500 2500
2025 8000 1400 1900
2050 9200 1500 1600
4. SAU
milioni ha
Anno
1990
Anno
2010
Differerenza
ha 000 %
Nord 5,2 4,6 - 637 - 12,2
Centro 2,7 2,2 - 515 - 19,0
Sud+Isole 7,1 6,1 - 1.037 - 14,5
ITALIA 15,0 12,8 - 2.189 -14,6
Evoluzione della SAU in
Italia e nelle diverse Regioni
5. Cosa coltivare ?
Come coltivare ?
Cosa e come coltivare
sistema colturale
Dai
cambiamen*
clima*ci
negli
ambien*
mediterranei
alcuni
problemi
emergono
più
di
altri
sul
piano
agronomico
:
-‐
la
conservazione
della
sostanza
organica
dei
terreni
col*va*;
-‐
limitare
i
consumi
idrici
in
agricoltura
e
preservare
la
qualità
delle
acque.
-‐
contenere
i
rischi
di
erosione
del
suolo,
sia
in
collina
che
in
pianura;
6. • Vocazionalità
– Determina le scelte colturali
(struttura del SC)
– Definisce i vincoli genetici
• Potenzialità produttiva
– Determina il livello di input
(funzionalità del SC)
– Definisce i vincoli agronomici
• Vulnerabilità
– Determina le possibili emergenze
in tema di input colturali
– Definisce vincoli ecologici
7. Ottenibile
Effettiva
Situazioneproduttiva
Fattori riduzione
Fattori limitanti
Fattori produttivi
Livello di resa
• CO2
• radiazione
• temperatura
• caratteristiche della specie
(fisiologia, fenologia, ecc.)
• Acqua
• terreno
• nutrienti (azoto,
fosforo, etc)
• malerbe
• malattie
• parassiti
• inquinanti
Potenziale
azioni di
incremento
azioni di difesa
(Ns rielab. da Van Ittersum e Rabbinge, 1997)
8. “livello 1” (L1): è il meno intensivo,
accetta una ragionevole quota di
rischio per le colture, mira alla
riduzioni dei costi e dell’impiego di
chimica di sintesi;
• “livello 2” (L2): adotta le tecniche
colturali usuali e punta ad una
soddisfacente produzione con il
sostenimento degli ordinari costi di
gestione;
• “livello 3” (L3): mira alla massima
resa delle colture con una tecnica
intensiva anche se più costosa dal
punto di vista economico ed
ecologicamente più rischiosa
Dal 1986, su terreno franco-argilloso, con 3 biennali: Rinnovo
(Girasole, Mais e Soia) - FrumemtoTenero, sia nel tempo che nello
spazio e tre livelli di input per tre differenti tipologie di imprenditori:
Sistemi colturali a diverso livello di intensificazione
0
4
8
12
16
0 4 8 12 16
Alto Input
BassoInput
57%
8%
35%
9. Rinnovi Livello input
Coltura L1 L2 L3 Media
Girasole 3.0 a 3.7 b 4.0 b 3.6
Soia 2.4 a 3.6 b 4.4 c 3.5
Mais 6.3 a 10.0 b 12.6 c 9.6
Alcune valutazioni
economiche
(€ ha-1 anno-1 )(*)
(*) Prezzi e costi a Pisa
al 31/12/2010 e PAC 2011.
Frumento Livelli input
Precess. L1 L2 L3
Media
Girasole 4.5 4.7 5.1 4.8
Soia 4.1 a 4.6 ab 5.2 b 4.7
Mais 3.6 4.1 4.3 4.0
Rese medie poliennali
granella (t ha-1 comm.) (16 y)
Ricavi –
Costi
Giras.
Frum
Mais
Frum
Soia
Frum
Media
Rotaz.
L1 459 380 496 445
L2 245 416 478 378
L3 131 388 455 325
Media 278 395 476 383
12. Analisi multivariata - Tutti i dati Conv. Vs Integr.
Il fattore “sistema colturale” spiega circa
l’80% dell’intera variabilità.
Reddito lordo
con PAC
Resa
S. O. terreno
PLV senza PAC
Bilancio CO2
Costi variabili
Effic. energetica
Rischio
fitof.
Rischio conc.
13. La ricerca agronomica sui sistemi colturali
Olbia-Tempio, Berchidda-Monti
SOILSINK B (s) 5years (2006-2010)
QuantificationofsoilCsinkalong
a chronosequenceoflanduses and
managementsunder Mediterraneanconditions
EcofindersB (e) 4years (2011-2014)
EcologicalFunction and Biodiversity
Indicatorsin EuropeanSoils
Pascuum(p) 4years
(2012-‐2015)
Ecosystemservicesof the large scale grazing
systems: productivity, and
carbonsequestration
s
e p
Agugliano, Ancona
No TillAgugliano LTE (nt) 1994-ongoing
Long termexperiment on tillage and Nfertilization
effects on soilfertility and cropproductivity
nt
Arborea, Oristano
NVZ Arborea (nvz) 2008-ongoing
Organic and syntheticNfertilizationof a corn-
Italianryegrassdoublecroppingsystem
nv
Serra dei Conti, Ancona
WatershedanalysisSdC (sd)
1998-ongoing
Monitoringofcroppingsystems, runoff
water
(includingsediments, nitrates and
phosphorus)
and soilorganiccarbon at catchmentscal
sd
Rutigliano, Bari
Economicaland
environmentalsustainability
BIOSEA (b) 2009-2013
Carbonbalanceofanenergycrop
(Cynaracardunulusvar. altilis)
b
Foggia
Agronomical LTE Foggia LTE
1977-ongoing
Long termexperimentaboutcrop
residue management
Pisa
CIMAS (c) 1994-ongoing Long-
termexperimentcomparingConventio
nal vs. Integrated Management
Systems in a six-yearcroprotation
Tillage5x5 (ti) 1981-ongoing
Crop rotation (cr) 1981-ongoing
Carmagnola, Torino
Tetto Frati -LTE (t)
1992-ongoing
Long-termexperimentcomparingmaize-
basedcroppingsystems and
fertilizationmanagements, includingmanure
LTE
t
Padova Pd-LTE1962-ongoing
Crop rotation, organic and mineralfertilisationPD LTE (pd)
pd
Papiano, Perugia
PG1_LTE (p1) 1971-ongoing
Crop residue management in non
-irrigatedcroppingsystems
PG2_LTE (p2) 1998-ongoing
Organic vs conventionallow-inputcroppingsystem
p1
p2
Cadriano&Ozzano dell’Emilia, Bologna
Bologna 1 LTE, BO29 1968-ongoing
Organicfertilizationxmineralfertilization
Bologna 2 LTE, BO64 1966-ongoing Croprotation
xmineralfertilizationxorganicfertilization
Bologna 3 LTE,BO-Ozzano 1968-ongoing Soil
tillagexcroprotation
BO29 BO64
BO-Ozzano
c
ti
cr
Ns rielaborazione da Roggero et al. 2012
14. Il messaggio +/ - esplicito che
sembra ricavarsi dai risultati delle
ricerche :
low-input = minor produttività →
minore inquinamento → minori costi
→ maggior reddito da cui : recupero
di terre abbandonate (?) → aumento
della produzione (?)
Ma la estensificazione dei processi produttivi non
sembra aver sempre raggiunto lo scopo (se
continuiamo a registrare abbandono) e non appare
certo la strategia più opportuna in previsione di carenza
di cibo … è possibile pensare ad una agricoltura
sostenibilmente intensiva !?
15. Nel momento in cui il crescente bisogno di energia e la necessità di ridurre le
emissioni di CO2 suggeriscono un deciso ricorso alle fonti rinnovabili …
… le colture dedicate da biomassa possono accrescere le possibilità di scelta
degli agricoltori, ridurre le emissioni, migliorare il bilancio del C e aumentare
la biodiversità degli agroecosistemi …
• Mitigazione dei cambiamenti
climatici
• Diversificazione degli
ordinamenti produttivi
• Incremento dei posti di lavoro
• Presidio del territorio rurale
• Contenimento dell’erosione dei
suoli e della perdita di nutrienti
per lisciviazione
• Contenimento della perdita di
sostanza organica del terreno
• Valorizzazione di acque reflue o
parzialmente contaminate
Ruolo strategico riconosciuto
alle colture da biomassa:
UE - Obiettivo 2020: bioenergie 20% e
biocarburanti 10% del consumo annuale
con l’impiego di 35 Mtep di biomassa
da
12 milioni di Ha
Il Piano di Azione Naz.le (PAN) prevede
che entro il 2020 le FER soddisfino il
17% del fabbisogno di energia e il 10%
dei carburanti
La Strategia Energetica Nazionale (SEN)
nel 2013, incrementa le previsioni del
PAN a che le FER raggiungano il 20%
dei consumi al 2020 = 25 Mtep di energia
Le colture dedicate …
16. E’ un problema di sostenibilità …
Inventario Nazionale delle Foreste
(INFC, 2005)
Bosco + aree boscate =
34.7%
= 10.4 milioni di ha
Quanto da produzione interna e
quanto da importazione?
Quali fonti di materia prima?
Colture da carboidrati, da olio,
da biomasse lignocellulose ?
Dove produrre?
Come? Quali filiere privilegiare ?
Evoluzione della SAU
nelle Regioni (1990-2010)
17. PNERB (1999) prevedeva nel
2010-12 almeno 8-10 Mtep/
anno di energia da biomasse
contro i 3-3,5 di allora; con i
residui agro-forestali e agro-
industriali e colture dedicate
per 500-600.000 ha;
Residui! Agric.! Foreste! Agroin.! TOTALE!
(kt/anno)"
Nord" 3.468! 3.529! 798! 7.787!
Centro" 1.432! 2.371! 297! 4.102!
Sud" 1.817! 1.116! 416! 3.350!
Isole" 1.132! 702! 137! 1.965!
ITALIA! 7.849! 7.714! 1.639! 17.202!
prodotti secondari e scarti dell'
agricoltura della zootecnia e
dell’agro alimentare
da residui colturali di origine
forestale e colture dedicate
L ANIDRIDE CARBONICA LIBERATA DALLA
COMBUSTIONE DELLA BIOMASSA È INFERIORE DI
QUELLA ASSORBITA DURANTE LA CRESCITA
Da dove siamo partiti …
23. - riduzione delle emissioni
- bilancio CO2
- bilancio energetico
- biodiversità
- conservazione del suolo
- tutela risorse idriche
- valori ricreativi , paesaggio
- bilancio economico
- fabbisogno lavoro e macchine
- stabilità rese e fertilità
- flessibilità rotazione
- contributo al fabbisogno energetico
- costo di produzione dell’energia
- creazione nuovi posti di lavoro
- valorizzazione aree agroforestali
La “sostenibilità” delle agrienergie è valutabile a scale diverse:
… e in funzione dell’interesse del “decisore” è inevitabile che
prevalgano valutazioni differenti …
24. Sistema erbaceo = 100
SRF.A SRF.B
RISCHIO DI EROSIONE 49 38
CONCIMI AZOTATI
CONCIMI FOSFORICI
AZOTO PERDUTO
FOSFORO PERDUTO
65
59
72
61
39
59
69
57
IMPIEGO FITOFARMACI
IND. PERSIST. SUOLO
IND. TOSSICITA ACQUE
21
42
7
8
0,1
0,0
CARBONIO FISSATO
CARBONIO AL TERRENO
S.O. UMIFICATA 0-5 cm
542
404
176
317
221
149
S.R.F.
pioppo
(ciclo 12 anni)!
Arundo
32 t ha—1
Avviced:
Bietola-
Frumento -
Sorgo –
Girasole -
Frumento –
Set.Aside!T2
13,8
T3
16,4
Ciclo
16 anni
Costo mezzi tecnici (€ ha-1 y-1)! 331! 305! 603! 392!
Costo mezzi mecc. (€ ha-1 y-1)! 381! 311! 259! 328!
Costi variabili (€ ha-1 y-1)! 712! 616! 862! 720!
P. L . V. (€ ha-1 y-1) 1025* 1218* 1789* 1091
Ricavi - Costi (€ ha-1 y-1) 313 602 927 371
Alcune
valutazioni
economiche
aziendali (2010)
pianura pisana;
coltura asciutta.
Sostenibilità agronomica e economica ….
* Prezzo vendita: 57 € t -1 (30% di umidità ) per pioppo e 40 € t -1 (45% di umidità) per canna
25. 0
5
10
15
20
25
30
35
40
S M C CR SRF P 6-ROT
Resainsosstanzasecca(tha-
0
10
20
30
40
50
60
70
S M C CR SRF P 6-ROT
Efficienzaenergetica(Output/Input)
sorgo da fibra (S), miscanto
(M); canna comune (C), cardo
(CR), pioppo (SRF-P triennale)
e rotazione sessennale (6-ROT).
Colture dedicate
per biomassa.
Pianura pisana, terreni franchi,
coltura asciutta.
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
S C SRF P 6-ROT
Emissionidigasserra
(kgCO2eqha-1
anno-1
)
SRC G M S CS
GHG
emissions
(kg
CO2
eq
ha-‐1
yr-‐1)
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
Sostenibilità ambientale ….
26. Produzione di
biomassa
Barriere verdi,
aree anti-
erosione, buffer
di protezione
delle acque,
frangivento, fono
assorbenti, ecc)
Funzione
ambientale
Rifugio per la fauna
Conservazione
biodiversità
Assorbimento CO2
Miglioramento
paesaggio
Fitodepurazione e/o
fitorimedio
?
Le colture dedicate
usate come servizi
ecosistemici:
27. Vecchiano
550.000
m3
Calci
170.000
m3
Marina
+Tirrenia
580.000
m3
Pisa
nord
+
San
Giuliano
Terme
3.500.000
m3
Pisa
sud
1.500.000
m3
Totale stagione
irrigua =
7.300.000
m3/anno
Vicopisano
240.000
m3
Cascina
700.000
m3
Acque
reflue
della
piana
di
Pisa
…
29. Incertezze:
• Scarse informazioni sulla reale capacità di abbattimento di inquinanti
soprattutto in ambiente mediterraneo
• Frammentarie informazioni sui fabbisogni idrici delle colture (volumi
di refluo applicabili ogni anno)
Le SRF possono essere impiegate per il recupero di acque
reflue più/meno depurate in ambiente mediterraneo ??
Obiettivi primari della ricerca:
• Determinazione dei Kc (e quindi dell’ ETc) nel salice e
nel pioppo (5 anni di sperimentazione in lisimetro)
• Valutare l’attitudine depurante di queste specie
(asportazioni di nutrienti) nei confronti di N e P
• Stimare l’effetto sull’accrescimento delle due specie di
una soluzione nutritiva in grado di riprodurre in linea di
massima le concentrazioni di azoto e fosforo presenti in
reflui parzialmente depurati
30. 12 Lisimetri volumetrici:
- 6 lisimetri (3 per ogni specie) trattati con acqua ed altri
6 con acqua + concime N+P (20 mg l -1)
31. Densità: 10.000 piante ha-1 Superficie lisimetro: 1,025 m2
Interfila: 2.50 m Distanza sulla fila: 0.40 m
• Talee di un anno di età di Salix alba (clone SI62-059) e di Populus
deltoides (clone Lux)
• Le piante sono state ceduate alla fine del primo anno e poi con turno
biennale (raccolte 2 volte)
120
250
4037.5
250
200
20
37.52.52.5
32. Parametri idrologici e biometrici
• Numero ed altezza dei
polloni/pianta (15 gg)
• D 0.30 m dei polloni (15 gg)
• Biomassa (stimata nel biennio
di vegetazione e misurata alla fine di
ogni ciclo biennale)
• Superficie fogliare (solo II°
ciclo biennale)
Lisimetro: ETc = I+P-D
(decadale)
ETo: Penman-Monteith
(decadale)
Kc = ETc /
ETo(decadale)
33. Risultati: kc
I anno
2.1
1.5
0
1
2
3
4
5
Apr Jun Aug Oct
Willow Poplar
II anno
3.6
3.0
0
1
2
3
4
5
May Jun Jul Aug Sept Oct
Willow Poplar
I anno -
4.0
3.5
0
1
2
3
4
5
J ul Aug S ep Oct nov
Willow Poplar
II anno
2
3.5
0
1
2
3
4
5
jun Aug Oct
poplar willow
I° ciclo biennale II° ciclo biennale
34. Bilancio dei nutrienti
• Analisi settimanale (NO3, PO4, Ntot, Ptot) nei
liquidi drenati
• Stima dell’efficienza depurativa attraverso
il rapporto input/output dell’ N e P
35. Risultati: efficienza depurativa (N)
Parametri
Pioppo Salice
basso liv.
fert
alto liv.
fert
basso liv.
fert
alto liv.
fert
Apporti N (Kg ha-1) 56 205 106 287
Perdite N (Kg ha-1) 7.8 5.9 6 5.7
Efficienza della
ritenzione * (%) 83 95 93 97
* considerando la media di entrambe le stagioni vegetative del 1° anno
dei cicli biennali e l’inverno successivo
Il P è stato distribuito in ragione di 12 – 23 kg/ha, ritrovato in
tracce nel drenato, con un efficienza depurativa del 99%
36. Ipotesi di utilizzo nell’area critica del
bacino del lago di Massaciuccoli
Viareggio
Lucca
Pisa
Fiume Serchio
Lago e padule
37. 1
2
3
Possibili
rimedi
al
rilascio
del
fosforo
nel
bacino
meridionale
della
bonifica
del
lago
di
Massaciuccoli:
• Fasce tampone diverse (miste)
alle scoline e ai canali
• Lagunaggio: alla testata dei
canali, in aree specifiche
• Fitodepurazione (senza
asportazione della biomassa)
• Vegetation filters (con
asportazione della biomassa
=> utilizzo energetico)
La fitodepurazione delle acque …
38. Biocarburanti 2°generaz.
Specie
Resa potenz. in
Etanolo (l ha-1)
Canna da zucchero 6797 - 8134
Mais 5200 - 5400
Sorgo zuccherino 2524 - 7012
Panico 3085 - 7573
CANNA
COMUNE
25 t ha-1
SRF
PIOPPO
16 t ha-1
8.300 kg/ha 4.977 kg/ha
Rese medie Pisa
Sulla sostenibilità delle agri-energie …
41. Residui agric.
legnosi < 75%
Distribuzio
ne delle
diverse
colture
senza
irrigazione
.
Sup. colture dedicate
< 10% di SAU
Fattori di esclusione:
Aree pendenza > 15%;
Seminativi irrigui; Oliveti,
vigneti, frutteti ; Colture
permanenti, prati stabili,
risaie, ecc.; Vivai, ortive e
colture protette; Zone
umide e corpi idrici, ecc.
355.055 ha Residui agr.
erbacei < 20%
Legno / biomassa
totale > 50%
42. 86.000
t
s.s./anno
208.000
t
s.s./anno
Energia
potenziale
da
residui
agroindustriali
(GJ/anno)
599.000
Energia
potenziale
da
biogas:
zootecnia
e
se@ore
orAcolo
(GJ/anno).
835.000
SAma
delle
disponibilità
potenziali
di
biomasse
residuali
agricole
e
agroindustriali
in
Toscana
(2009)
48. sau%
<5 ha
5% 5-20 ha
13%
20-50 ha
25%
50-100 ha
26%
>100 ha
31%
<5 ha 5-20 ha 20-50 ha 50-100 ha >100 ha
0"
50000"
100000"
150000"
200000"
250000"
300000"
350000"
<5"ha" 5*20"ha" 20*50"ha" 50*100"ha" >100"ha"
Distribuzione,classi,di,SAU,e,di,sup.,a,semina7vi,(2007),
semina1vi"
SAU"
ASSETTO DEL SETTORE
AGRICOLO
DIMENSIONE IMPRESE
AGRICOLE - ISTAT
Composizione percentuale delle classi di superficie a seminativo nelle aziende
agricole in Sardegna (2007)
<5 ha
5%
5-20 ha
19%
20-50 ha
32%
50-100 ha
28%
>100 ha
16%
<5 ha 5-20 ha 20-50 ha 50-100 ha >100 ha
49. Ripartizione percentuale principali comparti agricoli
Cereali
29%
Ortaggi piena aria
9%
Foraggere
avvicendate
58%
altri seminativi
4%
Colture industriali
0%
Cereali Foraggere avvicendate Colture industriali Ortaggi piena aria altri seminativi
comparto sup. (ha)
Cereali 61.960
Foraggere avvicendate 124.198
Colture industriali 46
Ortaggi piena aria 18.835
altri seminativi 7.565
Regione Sardegna, andamento decennale delle superfici dei
comparti agricoli prevalenti, facendo pari a 100 le superfici
dell'anno 2000
0
20
40
60
80
100
120
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Cereali Ortive Industriali Arboree Foraggere SAU
ASSETTO DEL SETTORE
AGRICOLO
RIPARTIZIONE COLTURE
AGRICOLE - ISTAT
59. • I terreni ad alta vocazionalità
rappresentano circa il 19% dei seminativi
pianeggianti e sono situati soprattutto nel
sud-ovest della regione, tra le provincie di
Cagliari, Medio Campidano, Carbonia-
Iglesias ed Oristano.
• Quelli di medio-alta vocazionalità
rappresentano l’11% dei seminativi
pianeggianti, mentre quelli di medio-
bassa vocazionalità rappresentano il
19%, entrambe le tipologie sono
prevalentemente situate nelle provincie di
Cagliari ed Oristano.
• Nel resto della regione prevalgono terreni
di bassa vocazionalità, che
complessivamente rappresentano il 50%
dei seminativi pianeggianti dell’isola.