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                                     presenta:




                                       10 / 17 ottobre 2011
la canzone classica napoletana va in crociera.

                                                 PROGRAMMA
          ENTE
      PROVINCIALE     Il Ministero
     PER IL TURISMO
        NAPOLI        del Turismo
antichi mestieri                       Mostra sugli
                                         antichi mestieri napoletani
                                         attraverso 14 riproduzioni in scala di antiche botteghe
                                         realizzate in legno, sughero, ferro, terracotta, etc. Una
                                         collezione unica nel suo genere sia artisticamente che
                                         economicamente voluta dall’imprenditore Rosario Bianco,
                                         resa ancora più completa con la presenza di un cofanetto di
                                         dodici volumi, edizione limitata, che descrive ogni singolo
                                         mestiere.

                                                                             Premessa
                                         Ogni territorio racchiude, al proprio interno, uno straordinario patrimonio ca-
                                         ratterizzato dagli aspetti peculiari e caratteristici della zona di cui fa parte.
                                         Tradizioni, cultura, arte ed artigianato sono la testimonianza del profondo grado
                                         di civiltà ed ingegnosità di un popolo. La riproduzione degli antichi mestieri na-
                                         poletani sono in tal senso espressione di una forma d’arte tra le più antiche e
                                         rinomate che è possibile riscontrare sul territorio nazionale.

                                                                             Obiettivi
                                         L’obiettivo primario di questa mostra è la valorizzazione di un’inestimabile
                                         patrimonio culturale di cui Napoli fa parte, pertanto, dall’apprendimento del-
                                         le antiche arti manuali, si può giungere alla difesa del proprio territorio, alla
                                         consapevolezza dei preziosi valori di ieri, dalle certezze storiche di oggi. La
                                         rappresentazione degli “Antichi Mestieri” napoletani rappresenta, così, l’anello
               il Ciabattino             di congiunzione con la memoria, con l’arte. In breve, le opere dedicate alla
                                         “fatica” napoletana intendono promuovere e comunicare Napoli attraverso una
                                         proposta orientata alla riappropriazione dell’identità locale, per la sensibilizza-
                                         zione dei giovani, e favorire la fruizione del patrimonio culturale, nella profonda
        la sporta si trasformava in un   convinzione che la memoria è un possente strumento per capire e rispondere alle
 baracchino da lavoro: a ginocchia       sollecitazioni del presente. La collezione di riproduzioni degli “ antichi mestieri”
 riunite, l’artigiano aggiustava         sono state realizzate dall’artista napoletano Marco Abbamondi con personaggi
 veloce, con poche semmenzelle,
                                         di Giada Morsillo.
 qualche scarpone malandato,
 rinforzava qualche tacco, riparava
                                         Collateralmente lo stesso artista Marco Abbamondi, presenterà una parte della
 una tomaia malridotta.
 A portata di mano la lesina,            mostra “L’Oro di Napoli”, quattro opere realizzate con gli stessi materiali della
 il grosso ago ricurvo. E di tanto in    collezione Antichi Mestieri, La mostra è stata incentrata su alcune icone “classi-
 tanto lanciava il suo richiamo:         che” dell’immaginario napoletano: Sofia Loren il cinema e l’erotismo, San Gen-
 solachianiello, chi ‘o vo.              naro il sacro e il profano, il Vesuvio la forza e la minaccia. Questa anticipazione
                                         ha l’obiettivo di aprire la parte di un percorso più ampio che porti lo spettatore
                                         fino al mare pulsante di Napoli attraverso un’esperienza tattile, i quadri sono
               rogiosi editore           realizzati con una tecnica che li porta fuori dalla prospettiva bidimensionale ed
               www.rogiosi.it            hanno come colore predominante proprio l’oro.

                                                                                             Art Gallery (Ponte 7)




organizzazione:
                                                           4
www.scooptravel.it
info@scooptravel.it
Tel. 081/5567741 - 081/2209673
081/5565164 – fax 081/5564242

www.crocieradellamusicanapoletana.it
PROGRAMMA DEGLI EVENTI DAL 10 AL 17 OTTOBRE 2011
Lunedì, 10 ottobre 2010 – ore 18.00 – AftLounge (Ponte 7)
Presentazione dell’evento, alla presenza del cast artistico
e del comandante o membro dello stato maggiore della nave.

Martedì, 11 ottobre 2011 – ore 16.30 – Discoteca Club 33 (Ponte 16)
  Prima conferenza stampa di approfondimento:
“IL CANTO INFINITO DEL GUARRACINO”. Relatore: prof. Pasquale Scialò

Martedì, 11 ottobre 2011 – ore 22.45 - The Strand Theatre (ponte 6-7)
  Recital di canzoni napoletane in compagnia di PIETRO QUIRINO E QUARTETTO CALACE

Mercoledì. 12 ottobre 2011 – ore 16.30 – Discoteca Club 33 (Ponte 16)
  Seconda conferenza di approfondimento:
“RISATA E PIANTO NELLA CANZONE NAPOLETANA”. Relatore: prof. Pasquale Scialò

Mercoledì. 12 ottobre 2011 – ore 22.45 – The Strand Theatre (ponte 6-7)
  Recital di canzoni napoletane in compagnia di FRANCESCO COCCO

Giovedi, 13 ottobre 2011 – ore 10.30 - Discoteca Club 33 (Ponte 16)
  Terza conferenza di approfondimento:
“RAFFAELE VIVIANI E LA CANZONE SCUGNIZZA”. Relatore: prof. Pasquale Scialò

Venerdì, 14 ottobre 2011 – ore 22.45 – Strand Theatre (ponte 6-7)
  Recital di canzoni napoletane in compagnia di FRANCESCA MARINI: “Concerto per Napoli”

Sabato, 15 ottobre 2011 – ore 22.45 - The Strand Theatre (ponte 6-7)
  Serata concerto-spettacolo con PEPPE BARRA

Domenica, 16 ottobre 2011 – ore 17.30 – Discoteca Club 33 (Ponte 16)
Pomeriggio conclusivo dibattito con gli ospiti partecipanti a bordo circa le prospettive future dell’iniziativa,
con la partecipazione dello stato maggiore della nave e breve esibizione degli artisti. Consegna regali
ricordo dell’evento agli artisti ed al comandante.
                                                               Brindisi dell’arrivederci.




• Se vuoi ammirare immagini e frammenti della filmografia napoletana durante la nostra crociera evento,
sintonizzati, direttamente dalla tua cabina, sul canale dedicato. Il numero del canale sarà comunicato a bordo
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                                                                               Incontri pomeridiani
                                                                                di approfondimento
                                                                         relatore: Prof. Pasquale Scialò




  primo incontro
                             Il Canto infinito del Guarracino
                             metamorfosi di un canto marinaro

              Chi compose questi versi? E in qual tempo? E l’invenzione ne è nuova o ha precedenti?
            A me non pare che la canzone possa risalire più in su della seconda metà del settecento;
                            ma colgo l’occasione per esortare i giovani studiosi a compiere indagini
                                                 sulle antiche canzoni e storie popolari napoletane.
                                                             BENEDETTO CROCE, Nuove curiosità storiche



Da circa duecento anni si rinvengono le tracce di un canto marinaro che narra le peripezie del
Guarracino, un piccolo pesce osseo, denominato scientificamente Chromis chromis, intento a
cercare moglie. Attratto dalla voce di una Sardella-canterina, che si esibisce accompagnandosi
con il calascione, il giovane pesce se ne innamora perdutamente, a prima vista. L’incontro
d’amore genera però un vigoroso conflitto nella comunità ittica poiché la Sardella è già impegnata
sentimentalmente con l’Alletterato. Come ristabilire l’equilibrio tra i pesci del golfo napoletano e
ripagare alla vergogna subita dall’innamorato tradito? La soluzione di questo caso è soggetta, per
competenze territoriali, alle stesse leggi in vigore nei vicoli della città che prevedono la vendetta
dell’offeso con la conseguente punizione corporale, una “mazziata”, ossia una bastonata, mai
come in questo caso ‘sonora’, nei confronti del Guarracino trasgressore. Questo regolamento
personale di conti tra i due contendenti si estende, però, con l’andamento di un’onda lunga che
contagia, per affiliazione, intere famiglie di pesci. Ecco allora il variegato paesaggio marino del
golfo di Napoli trasformarsi in un teatrale campo di battaglia che ospita una zuffa tra ogni specie
di pesci, sia mediterranei che accorsi da altri mari, allo scopo di ristabilire il rispetto dei valori
tradizionali. In questa vulcanica temperatura emotiva le forze in mare si equivalgono e la storia,
come in una cadenza sospesa, termina senza vincitori né vinti.


Nel corso dell’incontro si ascolteranno le numerose versioni del canto (Müller, G. Cottrau,
Listz, Mazzone, Murolo, C.Barra, Vanacore e altre) e si assisterà alla proiezione dell’omonimo
film d’animazione di Michelangelo Fornaro (2004), seguita dalle immagini pittoriche di
diversi autori.
secondo incontro
                                Risata e pianto nella canzone napoletana
Una canzone nota fa da spunto narrativo per la costruzione di una trama teatrale che sposa l’elemento
comico con quello drammatico. Con musiche, canto, recitazione e ballo nasce così, sul finire della
prima guerra mondiale, una forma mista di rappresentazione urbana che viene ripresa sullo schermo
del cinema muto.
Un genere di spettacolo popolare che ha rappresentato una vera e propria palestra per gran parte dei
più importanti attori teatrali formatisi nel meridione: da Titina De Filippo a Tina Pica, da Regina Bianchi
a Franco Sportelli a Ugo D’Alessio, dai fratelli Maggio a Nino Taranto, da Nuccia a Nunzia Fumo, ed,
infine, da Isa Danieli a Rino Marcelli, e moltissimi altri.
Per molte persone ancora oggi, nell’ampio uso di diversi media, il termine “sceneggiata” è spesso
sinonimo di un comportamento eccedente, di un’esagerazione, di una drammatizzazione smodata per
un qualsiasi accadimento quotidiano, espresso con plateale teatralità.

Ma che cos’è realmente la sceneggiata? Quando nasce? Quali sono i principali interpreti? Quanto ha
influenzato il cinema e la televisione contemporanea?

L’incontro prevede l’ascolto di canzoni drammatiche, o “di giacca”, tipiche delle sceneggiata e la
proiezione di alcuni frammenti di film muti delle origini accompagnati da musica e canto dal vivo.


          terzo incontro
                               Viviani e la canzone scugnizza

Raffaele Viviani (Castellammare di Stabia, 10 gennaio 1888- Napoli, 22 marzo 1950) è tra le figure più
prolifiche nella musica dello spettacolo italiano della prima metà del Novecento. Commediografo,
attore, cantautore, compone un vasto corpus di canti scenici. La sua produzione attraversa diversi generi
di musica vocale: dalla tradizione folclorica a quella urbana sviluppatasi in diverse forme nell’ambito
del teatro di varietà, dall’opera all’operetta, dalla romanza da camera alla musica d’importazione.
Nella sua ampia produzione occupano un ruolo significativo quei componimenti derivanti dalla tradizione
orale della Campania oltre a numerosi aspetti simbolici e magico-rituali legati alle feste religiose
dell’area: Madonna di Piedigrotta, Montevergine, Sant’Anna.
All’interno di questo articolato caleidoscopio testuale e musicale si ritrova di frequente anche un’ampia
documentazione di diversi mestieri di strada, ancora vivi a Napoli nei primi del Novecento, come il
raccoglitore di stracci, il venditore d’acque sulfuree, di pesce, di ortaggi. E, ancora, dal punto di
vista più strettamente musicale, è possibile rinvenire alcune tipologie di musicanti non sedentari, i
cosiddetti ‘posteggiatori’, come suonatori girovaghi di ‘pianini’ meccanici, di tammorre e ‘professori
di concertino’. Tra i suoi componimenti più noti si ricorda la Rumba degli scugnizzi, un manifesto
programmatico per le successive fusion musicali in cui si enunciano innumerevoli «voci» di venditori
ambulanti a ritmo di rumba per una polifonia stradale a metà tra canto, recitativo e rap.

Nel corso dell’incontro si ascolteranno alcune interpretazioni di Viviani e documenti sonori
inediti della sorella Luisella. Accanto a diverse esecuzioni di canti dal vivo saranno proiettati
brani tratti dall’opera “Varietà Viviani” RAI 2 Palcoscenico di Pasquale Scialò.
Giuseppe Barra è figlio d’arte e nasce a Roma
                                                     in piazza Dei Crociferi, il 24 luglio del 1944
                                                     da una famiglia di artisti napoletani: il padre
                                                     Giulio è fantasista e la madre Concetta è attrice
                                                     del teatro popolare partenopeo. Da bambino
                                                     frequenta importanti scuole di teatro e dizione
                                                     e inizia così la sua carriera di attore. Inizia a
                                                     recitare da bambino lavorando nel teatro di
                                                     ricerca con Gennaro Vitiello e subito dopo come
                                                     professionista al Centro Teatro Esse.
                                                     Nei suoi spettacoli teatrali predilige la musica e
                                                     il canto: due tra le componenti che con il passar
                                                     del tempo hanno determinato l’incontro con
                                                     Roberto De Simone che fonda la Nuova Compagnia
                                                     di Canto Popolare. Sarà questo un incontro che
                                                     contribuirà in maniera significativa alla sua
                PEPPE BARRA                          evoluzione artistica. Nella seconda metà degli
                                                     anni ‘70 è protagonista della Gatta Cenerentola,
                                                     l’opera teatrale di De Simone, nella quale unisce
lingua e tradizione musicale napoletana a una mimica unica. Con la NCCP si esibirà al “Festival dei due
mondi di Spoleto” e in molti paesi europei. Con la regia di De Simone rappresenterà altri spettacoli,
tra cui “La cantata dei pastori”, “Li zite ‘ngalera”, “Festa di Piedigrotta”, “L’Opera Buffa del giovedì
santo” e “Eden Teatro”.
           Nel 1978 dopo aver lasciato la NCCP, partecipa alla “Serata d’onore con Eduardo De Filippo”,
una serata televisiva sul teatro di Eduardo, trasmessa in televisione e condotta da Vittorio Gassman,
che vedeva tra gli ospiti oltre allo stesso Eduardo, anche altri personaggi illustri del mondo dello
spettacolo, tra cui Pupella Maggio, Marcello Mastroianni e tanti altri, compreso Roberto De Simone
che con Nino Rota era anche l’autore delle musiche del programma. Nello stesso anno interpreta la
parte di “Giardino”, nel film “Giallo Napoletano” di Sergio Corbucci, al fianco di attori come Marcello
Mastroianni, Peppino De Filippo, Ornella Muti e Renato Pozzetto.
           Nel 1980 vince il premio IDI Saint Vincent come attore e nel 1981 vince il premio Maschera
d’oro. Partecipa inoltre al film “La pelle” di Liliana Cavani, che vede ancora una volta Marcello
Mastroianni tra gli attori principali del film, ma anche Carlo Giuffrè, Claudia Cardinale e Burt
Lancaster. Barra interpreta la parte di un sarto. Nel 1982 in occasione del Carnevale di Venezia,
Maurizio Scaparro lo invita ad esibirsi in un assolo: nasce così “Peppe e Barra”, scherzo in musica
in due tempi, scritto insieme a Lamberto Lambertini su musiche di Eugenio Bennato dove compare,
a sorpresa, la madre Concetta Barra, che da allora parteciperà a tutti gli spettacoli del figlio. Il
successo dello spettacolo, che ha debuttato al Teatro Goldoni, porterà la compagnia ad esibirsi a
Parigi e Bombay, consolidando il sodalizio con Lambertini. Nasce la Compagnia Peppe & Barra che nel
1983 incide un disco per la Fonoprint intitolato proprio “Peppe e Barra”. Sempre nel 1983 Barra fu
Sancho Panza nei frammenti teatrali del “Don Chisciotte” tratto dal romanzo di Miguel De Cervantes,
diventato poi uno sceneggiato di cinque puntate con Pino Micol e con la regia di Maurizio Scaparro.
           Nel frattempo la compagnia Peppe & Barra si esibisce in spettacoli come “Senza mani e senza
piedi” (1984), “Zeza” (1984), “Nel regno di Pulcinella” (1987) che vede la regia dello stesso Barra con
L. Lambertini, “Signori, io sono il comico” (1987), “Cantata a Viviani” (1988) mentre nel 1988 esce un
altro disco della compagnia Peppe e Barra, stavolta prodotto dalla Chicco Music ed intitolato “Peppe
e Concetta Barra n.1”.
Agli inizi degli anni ’90 approda al suo esordio discografico come solista con “Mo’ Vene”. Il disco (a cui
parteciparono Billy Cobham, Famodou Don Moye dell’Art Ensemble Of Chicago e la mamma Concetta)
fa vincere all’artista napoletano la targa Tenco 1993 come migliore interprete per l’anno in corso.
All’album seguirono esibizioni nei teatri all’estero (Pechino, Gerusalemme, dove rappresenta l’Italia
al concerto per la Pace, Lisbona, Barcellona, ecc.). Il 3 gennaio del 1994 al Teatro Mercadante, per
un concerto in omaggio ad Eduardo Caliendo, si riunisce la storica formazione della Nuova Compagnia
di Canto Popolare, con Barra, G. Mauriello, F. Vetere, P. Trampetti, C. D’Angiò, E. Bennato, N. Areni,
C. Sfogli, (la formazione comprendeva anche Mauro Di Domenico). Dopo aver registrato per la RAI
venti tra le più belle favole tratte da “Lu Cunti de li Cunti”, ovvero il “Pentamerone” di Giambattista
Basile, Barra traduce questa esperienza in uno spettacolo teatrale: Lengua Serpentina. Il linguaggio
fiabesco si combina con la gestualità simbolo della napoletanità, fondendosi con gli arrangiamenti di S.
Riccardi e le musiche del violinista-compositore Lino Cannavacciuolo. Per questo spettacolo, il Festival
delle Cinque Terre di Riomaggiore (SP) – edizione 2000 gli consegna nella serata dedicata al Teatro e al
Cinema il Premio Dioniso. Fabrizio De André gli chiede l’adattamento e l’interpretazione in napoletano
del suo brano “Bocca di rosa” che verrà inserito nell’LP “Canti Randagi”. Inizia tra i due una solida
amicizia: nel 1999, dopo la prematura scomparsa del cantautore, quando Genova organizza il suo
“Tributo a De André”, la famiglia De André vorrà la presenza di Peppe Barra come fulcro dell’intera
manifestazione, rendendo ancora più evidente e più forte il sodalizio tra i due artisti.
Nel dicembre del 2000 interpreta il ruolo di Mister Peachum ne L’Opera da tre soldi di Bertold Brecht
e Kurt Weill diretta dal maestro Heinz Carl Gruber (il direttore dell’Ensemble Modern di Francoforte).
           Ad aprile 2001 esce il suo secondo disco, “Guerra”, un lavoro intenso che parla le lingue del
mediterraneo: “Un disco, che autenticamente legittima per una volta, l’appartenenza di un artista
napoletano alla World music” (La Repubblica) rendendolo ambasciatore della musica tradizionale
italiana all’estero. È direttore artistico della “Rassegna internazionale della musica etnica” edizione
2000-2001 mentre a teatro rappresenta “Il borghese gentiluomo” di Moliere, insieme a Carla Bindi e
Patrizio Trampetti (ex componente della Nuova Compagnia di Canto Popolare)..
           Nel 2002 dopo aver partecipato nel film “Pinocchio” di Roberto Benigni interpretando la
parte del Grillo Parlante, riprende gli incontri con gli studenti nelle università, mentre in giro per
l’Italia rappresenta il “Don Giovanni” diretto da Maurizio Scaparro con musiche di Nicola Piovani.
Nel 2003 scrive con Massimo Andreoli una fiaba in lingua italonapoletana intitolata “Le vecchie
vergini”, mentre al teatro Trianon rappresenta La cantata dei pastori; lo spettacolo viene ancora oggi
rappresentato da Barra ogni anno durante le festività natalizie. .
           Dopo esser stato protagonista del capodanno del 2004 in Piazza del Plebiscito nella sua
amata Napoli, parte per New York dove rappresenterà l’Italia in qualità di artista cantante e attore e
gli verrà consegnata la targa per la cittadinanza onoraria a New York.
           Oggi, Peppe Barra oltre a tenere dei Master nell’Università napoletana, rappresenta l’Italia
come maestro di voce ed è protagonista del recupero della tradizione popolare musicale e teatrale.
Nel 2009, dopo qualche anno di silenzio, Peppe Barra ritorna al mercato discografico con “N’attimo”.
Un disco che svela un nuovo Peppe Barra. Dodici tracce che si snodano tra ironia e poesia per raccontare
l’amore, il dolore, la resistenza e i sogni di un artista che si confronta con questo tempo a viso aperto.
Prodotto dalla Marocco Music, arrangiato da Paolo Del Vecchio, il disco presenta delle vere e proprie
chicche: da un’interpretazione in napoletano di Sufrimiento scritta da Waldemar Bastos all’omaggio
al poeta afroperuviano Nicomedes Santa Cruz fino alla rielaborazione e messa in musica di “Che
cos’è l’amore” di Antonio Petito. Tra i vecchi e nuovi compagni di viaggio, come Barra stesso ama
definirli, ci sono James Senese, Vincenzo Zitello, Patrizio Trampetti, Francesca Marini, Paolo Polcari,
Pino Basile, Mario Conte, Piero Gallo, Pasquale Tamborra, Riccardo Veno, Sasà Pelosi, Ivan Lacagnina,
Luca Urciuolo e tanti altri che hanno contribuito alla realizzazione di questo disco.
Nasce come cantante di piano bar esibendosi nei più prestigiosi
                                  locali italiani; Nel 1993 è finalista del concorso “Sanremo Giovani” al
                                  teatro Ariston di Sanremo; Nel 1994 si avvicina alla canzone classica
                                  napoletana conducendo varie trasmissioni televisive e ottenendo
                                  ampi consensi di pubblico e di stampa. Tra queste si ricorda “Il
                                  Viaggio” e “Stasera Napoli” realizzata insieme a Giulietta Sacco.
                                  Nel 1997 è vincitrice del 1° Festival città di Pulcinella (sezione
                                  maschera) con la canzone “E SCETATE” di Criscuolo-Narretti; Nel
                                  1998 E’ voce solista del Quintetto Jazz del maestro Tony Iglio.
                                  Nel 1999 Si consacra “Artista Poliedrica” con il suo primo recital
                                  “Napulità…sto ‘cca!” ottenendo grande successo di pubblico. - Si
                                  esibisce per una rappresentanza giapponese, tra cui il sindaco di
                                  NAKASAKY, per un incontro di scambi culturali tra Italia e Giappone.
     FRANCESCA                    Nel 2000 Nino D’Angelo la sceglie per duettare nella colonna sonora
      MARINI                      del film “ AITANIC “con il brano “ ME SPIEZZE O’ CORE”. Nel 2001
                                  inizia una lunga collaborazione con l’emittente satellitare Napoli
International sulla quale conduce la trasmissione “CON NAPOLI NEL CUORE” entrando nei cuori dei
nostri connazionali all’estero: Iniziano cosi’ i suoi concerti all’estero tra cui Polonia, Germania,
Inghilterra, Francia,Spagna. Nel 2002 e’protagonista vocale nel film-documentario sulla canzone
classica napoletana “CUORE NAPOLETANO” ( distribuito dalla casa cinematografica MIKADO) insieme
a nomi prestigiosi della canzone napoletana quali Peppe Barra, Mirna Doris , Enzo Gragnaniello etc. -
Esce il suo primo lavoro discografico “ NTERRA AMERICA” , raccolta di classici napoletani con quattro
brani inediti, distribuito dalla Duck Records . Nel 2003 e’ protagonista del cast dello spettacolo
teatrale “NAPOLI…SECOLO d’ORO” con Marisa Laurito, in scena al teatro Augusteo. - Aldo Bovio figlio
del grande LIBERO BOVIO la invita per la serata dedicata in onore di suo padre svoltasi al teatro
Sannazzaro, inserendola in un cast caratterizzato da grandi nomi della canzone napoletana,cantando
il brano O’ MARE CANTA. - E’ ospite e testimonial di “ ITALIANI NEL MONDO FESTIVAL. - nel luglio 2003
partecipa nella sezione “big” del Festival di Napoli, mandato in onda da RETE4, con il brano “UE’
RAFE’” ( di F.Prisco ) riscuotendo apprezzamenti dalla stampa e dal grande pubblico nazionale. - Con
la regia di Gigi Savoia , insieme allo stesso attore portano in scena lo spettacolo “NAPOLI 1900”, al
teatro OLIMPICO di Roma. - E sempre con GIGI SAVOIA e’ protagonista femminile di “DONNE AMARE
ALL’INFINITO” in scena al Teatro Cilea. - Nel Dicembre 2003,nasce l’incontro con il grande PEPPE
BARRA ,che la vuole come protagonista nel doppio ruolo di MADONNA E BENINO nello spettacolo
teatrale “LA CANTATA DEI PASTORI” , al TEATRO TRIANON , con la regia dello stesso PEPPE BARRA.
Nel 2004. dall’idroscalo di MILANO partecipa alla trasmissione “Viva la Canzone Napoletana” in
mondovisione su “VIDEO ITALIA” . Nel 2007 viene scelta, come guest-stars nello spettacolo “ANIME
NAPOLETANE” in scena al Teatro AUGUSTEO al fianco di Sal Da Vinci e dei Neri per Caso: ed e’
proprio di questo che il maestro CLAUDIO MATTONE, fa’ di Francesca una sua produzione discografica
con etichetta discografica Easy records e produce il CD ANIME NAPOLETANE vol.2 che comprende
dodici brani classici. - E’nvitata dalla SSCN alla festa organizzata allo stadio SAN PAOLO di NAPOLI
insieme ad artisti come Gigi D’alessio,Gigi Finizio e Sal Da Vinci per il ritorno in serie A della squadra
napoletana. - e’ Voce solista di uno spettacolo tenutosi il 21 Giugno 2007 al Teatro “La Fenice” di
Venezia’ in onore del regista FERZAN OZPTEK. Nel 2008 e’ protagonista dello spettacolo “LA FAVOLE
DI AMORE E PSICHE”, tratto dall’Asino d’oro di Apuleio, con PEPPE BARRA E ANDRE’ DE LA ROCHE.
Questo straordinario gruppo di artisti
                                                          collabora con i maggiori interpreti della
                                                          musica italiana e internazionale. Con il
                                                          concerto “Serenata Napoletana” propone
                                                          un raffinato excursus storico della
                                                          canzone napoletana seguendo una linea
                                                          filologicamente perfetta. Il programma
                                                          è piuttosto articolato; l’esecuzione è
                                                          d’altissimo livello. Spazia dalla musica
                                                          classica, alla tradizione etnica, alla canzone
                                                          d’autore, tracciando un percorso storico-
                                                          musicale che parte dal Seicento e giunge
                                                          fino alla metà del Novecento attraverso
                                                          i vari generi della musica napoletana e
                    PIETRO QUIRINO                        nell’assoluto rispetto filologico dei brani
               E QUARTETTO CALACE                         eseguiti. La performance è impeccabile.
Concepita con un alto grado di fedeltà alla tradizione, si sente affinata attraverso uno studio
approfondito sui testi, sulle sonorità degli strumenti impiegati in concerto (mandolino, chitarra,
percussioni popolari ecc.) e sulle tecniche esecutive. Il risultato è una messe di suggestioni perdute
e di ritmicità sonore piene la malia, che si fonde in uno spettacolo prezioso fatto di sottili eleganze.
La garbata teatralizzazione che il gruppo inscena durante lo spettacolo diviene evocazione di un
sentire poetico, che è coevo ad ogni canzone e che pure si avvale di una delicata sottolineatura
degli elementi metastorici presenti in ogni brano. Particolarmente curata è la vocalità, adamantina,
incisiva e suadente, sempre variata pur nel rispetto dei moduli tecnico-stilistici del cantare nelle
varie epoche e che moltiplica il meraviglioso potenziale d’incantamento frutto di una cultura viva e
di una storia che parla all’anima d’eternità.


                       Francesco Cocco nasce a Napoli il 5 Settembre 1990.
Le sue attitudini musicali e canore vengono notate fin dalle scuole
elementari dove cominciano le sue prime esibizioni e i suoi primi incontri
con il pubblico.Sin da subito si avvicina alla musica partenopea ed inizia
lo studio della voce,della respirazione,dell’interpretazione,del solfeggio,
lo studio della chitarra come autodidatta.Ricco il suo percorso musicale
con diverse partecipazioni ad eventi e manifestazioni locali e regionali
e,molteplici i concerti presso i maggiori teatri di Napoli,Mercadante,Sann
azaro,Politeama,Cilea in qualità di solista e, dal 2004 al 2011,in qualità di
cantante-chitarrista del gruppo di musica popolare “Popolart”,un quintetto
strumentale e vocale che ha accompagnato le ultime performance di
Francesco arricchendo il suo percorso musicale e canoro.
Nel Maggio del 2010 vince IL II FESTIVAL DELLA POSTEGGIA                     FRANCESCO
nella prestigiosa location del Gran Caffè Gambrinus di Napoli.
                                                                              COCCO
Compositore, musicologo, insegna Pedagogia della musica presso il
                                         conservatorio “G. Martucci” di Salerno, Etnomusicologia e Storia
                                         della Musica presso l’università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli.
                                         Lavora nel campo dello spettacolo con un’ampia produzione
                                         destinata al teatro, cinema, radio e televisione. Sue musiche
                                         di scena sono state eseguite in Italia e all’estero. Per il teatro
                                         collabora con diversi registi tra cui G. Bertolucci, L. De Filippo,
                   Pasquale              Gregoretti, Martone, Moscato, Pezzoli, Pugliese, Rocca, Salvetti,
                      Scialò             Scaparro. Sue composizioni sono state eseguite alla Biennale Teatro
     di Venezia, al Maggio Musicale Fiorentino, al Festival dei Due Mondi di Spoleto, Ravello e in altre
     manifestazioni estere a Parigi, Vienna, Tokio, Sidney. L’incontro con significativi artisti della scena
     contemporanea produce diverse opere musicali quali ‘A canzone ‘e Robespierre per l’esposizione di
     Ernesto Tatatafiore,(1991), l‘oratorio Veglia composto per l’ Hortus conclusus di Mimmo Paladino
     (1992), Suondscape Plebiscito per l’installazione di Luciano del Fabro L’ Italia capovolta (2004),
     Black barock per l’opera fotografica di Antonio Biasucci (2009). Nel 1999 compone la colonna sonora
     originale del film Lontano in fondo agli occhi di Giuseppe Rocca, presentato nel 2000 alla 57° Mostra
     del Cinema di Venezia. Contemporaneamente pubblica numerosi lavori scientifici tra cui: l’edizione
     critica integrale in 6 voll. delle musiche di scena di Raffaele Viviani (1987-1994), Mozart a Napoli
     (1991), Sceneggiata, Rappresentazioni di un genere popolare (2002), La canzone napoletana (1995),
     Viviani, (2002), Studi sulla canzone napoletana classica (2008), Storie di Musiche (2010). E’ stato
     direttore artistico della società teatrale Gli Ipocriti e dell’Associazione musicale Scatola Sonora
     Musicisti Associati. Ha inciso per le edizioni Il Manifesto due cd con Enzo Moscato: Cantà (1999), Hotel
adv_en_150x105_crociera_MSC.qxp:Layout 1 20-09-2010 13:05 Pagina 1
     de l’univers (2004).




                                                                                                                                www.espressonapoletano.it




                                                    ...-essere turista,
                                                        senza andare troppo lontano.



                                                                     il mensile di cultura, tradizioni e personaggi della Campania.
                                                                     Ogni mese in edicola.
Organizzatore eventi musicali dedicati alla Musica Napoletana e delle varie
edizioni della ‘’ Crociera della Musica Napoletana ‘’
Operatore turistico, Insegnante di Tecnica, Geografia, legislazione e Marketing
turistico, Amministratore e direttore tecnico della Scoop Travel Service s.r.l.
Nato a Napoli 3 aprile 1961, ha iniziato la sua esperienza musicale all’ età di
10 anni al Teatro Mediterraneo di Napoli - il 26 dicembre 1971 - XI organizzato
dal tenore Guglielmi - concorso voci nuove vincendo il primo posto – dai 10
anni fino all’età di 20 anni si è sempre esibito con un suo gruppo di musicisti
sia in Italia che all’estero con repertorio classico napoletano. Durante la pausa
militare come Ufficiale di Cavalleria, la sua esperienza musicale gli permise
di essere il direttore artistico del circolo ufficiali dei Lancieri di Montebello
di Roma a capo di una band di musicisti romani, ai quali riuscì a trasmettere
                                                                                         Francesco
la passione per la Musica Napoletana, in modo da farla apprezzare dove alla                Spinosa
migliore società ed alla migliore nobiltà romana e non solo, ha fatto apprezzare sempre le più belle
melodie della canzone napoletana. Si è esibito in Germania nel 1982 in varie occasioni al Bayerischer
Hof ed in Francia nel 1984 al Lidò di Parigi. Grazie sempre alla musica nel 1986 ha cominciato la sua
esperienza nel settore turistico esibendosi nei migliori villaggi - alberghi e locali del mondo, settore che
non ha più abbandonato divenendo oggi amministratore unico di 2 agenzie di viaggi e tour operator con
sedi a Napoli al Vomero.
Continua tutt’oggi la sua professione turistica non solo come imprenditore ma anche come formatore
di aspiranti direttori tecnici di agenzie di viaggio, trasmettendo agli stessi l’attaccamento a Napoli
ed alle sue radici, continua tutt’oggi ad organizzare eventi musicali per approfondire divulgare e fare
apprezzare la cultura e l’arte rappresentate dalle canzoni e dalla musica napoletana.
Contatti : info@scooptravel.it – 081 558 62 22 – 347 91 74 703




           Industria premiazioni Sportive
     Attrezzature e abbigliamento per lo sport

           NAPOLI - Via Ferrante Imparato, 385 - tel. 081 7527850
                             www.regalsport.it
ENTE
                                        PROVINCIALE
                                                        Il Ministero
                                       PER IL TURISMO
                                          NAPOLI        del Turismo




organizzazione:




www.scooptravel.it
info@scooptravel.it
Tel. 081/5567741 - 081/2209673
081/5565164 – fax 081/5564242

www.crocieradellamusicanapoletana.it

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Programma IV Crociera della Musica Napoletana

  • 1. 4 presenta: 10 / 17 ottobre 2011 la canzone classica napoletana va in crociera. PROGRAMMA ENTE PROVINCIALE Il Ministero PER IL TURISMO NAPOLI del Turismo
  • 2. antichi mestieri Mostra sugli antichi mestieri napoletani attraverso 14 riproduzioni in scala di antiche botteghe realizzate in legno, sughero, ferro, terracotta, etc. Una collezione unica nel suo genere sia artisticamente che economicamente voluta dall’imprenditore Rosario Bianco, resa ancora più completa con la presenza di un cofanetto di dodici volumi, edizione limitata, che descrive ogni singolo mestiere. Premessa Ogni territorio racchiude, al proprio interno, uno straordinario patrimonio ca- ratterizzato dagli aspetti peculiari e caratteristici della zona di cui fa parte. Tradizioni, cultura, arte ed artigianato sono la testimonianza del profondo grado di civiltà ed ingegnosità di un popolo. La riproduzione degli antichi mestieri na- poletani sono in tal senso espressione di una forma d’arte tra le più antiche e rinomate che è possibile riscontrare sul territorio nazionale. Obiettivi L’obiettivo primario di questa mostra è la valorizzazione di un’inestimabile patrimonio culturale di cui Napoli fa parte, pertanto, dall’apprendimento del- le antiche arti manuali, si può giungere alla difesa del proprio territorio, alla consapevolezza dei preziosi valori di ieri, dalle certezze storiche di oggi. La rappresentazione degli “Antichi Mestieri” napoletani rappresenta, così, l’anello il Ciabattino di congiunzione con la memoria, con l’arte. In breve, le opere dedicate alla “fatica” napoletana intendono promuovere e comunicare Napoli attraverso una proposta orientata alla riappropriazione dell’identità locale, per la sensibilizza- zione dei giovani, e favorire la fruizione del patrimonio culturale, nella profonda la sporta si trasformava in un convinzione che la memoria è un possente strumento per capire e rispondere alle baracchino da lavoro: a ginocchia sollecitazioni del presente. La collezione di riproduzioni degli “ antichi mestieri” riunite, l’artigiano aggiustava sono state realizzate dall’artista napoletano Marco Abbamondi con personaggi veloce, con poche semmenzelle, di Giada Morsillo. qualche scarpone malandato, rinforzava qualche tacco, riparava Collateralmente lo stesso artista Marco Abbamondi, presenterà una parte della una tomaia malridotta. A portata di mano la lesina, mostra “L’Oro di Napoli”, quattro opere realizzate con gli stessi materiali della il grosso ago ricurvo. E di tanto in collezione Antichi Mestieri, La mostra è stata incentrata su alcune icone “classi- tanto lanciava il suo richiamo: che” dell’immaginario napoletano: Sofia Loren il cinema e l’erotismo, San Gen- solachianiello, chi ‘o vo. naro il sacro e il profano, il Vesuvio la forza e la minaccia. Questa anticipazione ha l’obiettivo di aprire la parte di un percorso più ampio che porti lo spettatore fino al mare pulsante di Napoli attraverso un’esperienza tattile, i quadri sono rogiosi editore realizzati con una tecnica che li porta fuori dalla prospettiva bidimensionale ed www.rogiosi.it hanno come colore predominante proprio l’oro. Art Gallery (Ponte 7) organizzazione: 4 www.scooptravel.it info@scooptravel.it Tel. 081/5567741 - 081/2209673 081/5565164 – fax 081/5564242 www.crocieradellamusicanapoletana.it
  • 3. PROGRAMMA DEGLI EVENTI DAL 10 AL 17 OTTOBRE 2011 Lunedì, 10 ottobre 2010 – ore 18.00 – AftLounge (Ponte 7) Presentazione dell’evento, alla presenza del cast artistico e del comandante o membro dello stato maggiore della nave. Martedì, 11 ottobre 2011 – ore 16.30 – Discoteca Club 33 (Ponte 16) Prima conferenza stampa di approfondimento: “IL CANTO INFINITO DEL GUARRACINO”. Relatore: prof. Pasquale Scialò Martedì, 11 ottobre 2011 – ore 22.45 - The Strand Theatre (ponte 6-7) Recital di canzoni napoletane in compagnia di PIETRO QUIRINO E QUARTETTO CALACE Mercoledì. 12 ottobre 2011 – ore 16.30 – Discoteca Club 33 (Ponte 16) Seconda conferenza di approfondimento: “RISATA E PIANTO NELLA CANZONE NAPOLETANA”. Relatore: prof. Pasquale Scialò Mercoledì. 12 ottobre 2011 – ore 22.45 – The Strand Theatre (ponte 6-7) Recital di canzoni napoletane in compagnia di FRANCESCO COCCO Giovedi, 13 ottobre 2011 – ore 10.30 - Discoteca Club 33 (Ponte 16) Terza conferenza di approfondimento: “RAFFAELE VIVIANI E LA CANZONE SCUGNIZZA”. Relatore: prof. Pasquale Scialò Venerdì, 14 ottobre 2011 – ore 22.45 – Strand Theatre (ponte 6-7) Recital di canzoni napoletane in compagnia di FRANCESCA MARINI: “Concerto per Napoli” Sabato, 15 ottobre 2011 – ore 22.45 - The Strand Theatre (ponte 6-7) Serata concerto-spettacolo con PEPPE BARRA Domenica, 16 ottobre 2011 – ore 17.30 – Discoteca Club 33 (Ponte 16) Pomeriggio conclusivo dibattito con gli ospiti partecipanti a bordo circa le prospettive future dell’iniziativa, con la partecipazione dello stato maggiore della nave e breve esibizione degli artisti. Consegna regali ricordo dell’evento agli artisti ed al comandante. Brindisi dell’arrivederci. • Se vuoi ammirare immagini e frammenti della filmografia napoletana durante la nostra crociera evento, sintonizzati, direttamente dalla tua cabina, sul canale dedicato. Il numero del canale sarà comunicato a bordo
  • 4. 4 Incontri pomeridiani di approfondimento relatore: Prof. Pasquale Scialò primo incontro Il Canto infinito del Guarracino metamorfosi di un canto marinaro Chi compose questi versi? E in qual tempo? E l’invenzione ne è nuova o ha precedenti? A me non pare che la canzone possa risalire più in su della seconda metà del settecento; ma colgo l’occasione per esortare i giovani studiosi a compiere indagini sulle antiche canzoni e storie popolari napoletane. BENEDETTO CROCE, Nuove curiosità storiche Da circa duecento anni si rinvengono le tracce di un canto marinaro che narra le peripezie del Guarracino, un piccolo pesce osseo, denominato scientificamente Chromis chromis, intento a cercare moglie. Attratto dalla voce di una Sardella-canterina, che si esibisce accompagnandosi con il calascione, il giovane pesce se ne innamora perdutamente, a prima vista. L’incontro d’amore genera però un vigoroso conflitto nella comunità ittica poiché la Sardella è già impegnata sentimentalmente con l’Alletterato. Come ristabilire l’equilibrio tra i pesci del golfo napoletano e ripagare alla vergogna subita dall’innamorato tradito? La soluzione di questo caso è soggetta, per competenze territoriali, alle stesse leggi in vigore nei vicoli della città che prevedono la vendetta dell’offeso con la conseguente punizione corporale, una “mazziata”, ossia una bastonata, mai come in questo caso ‘sonora’, nei confronti del Guarracino trasgressore. Questo regolamento personale di conti tra i due contendenti si estende, però, con l’andamento di un’onda lunga che contagia, per affiliazione, intere famiglie di pesci. Ecco allora il variegato paesaggio marino del golfo di Napoli trasformarsi in un teatrale campo di battaglia che ospita una zuffa tra ogni specie di pesci, sia mediterranei che accorsi da altri mari, allo scopo di ristabilire il rispetto dei valori tradizionali. In questa vulcanica temperatura emotiva le forze in mare si equivalgono e la storia, come in una cadenza sospesa, termina senza vincitori né vinti. Nel corso dell’incontro si ascolteranno le numerose versioni del canto (Müller, G. Cottrau, Listz, Mazzone, Murolo, C.Barra, Vanacore e altre) e si assisterà alla proiezione dell’omonimo film d’animazione di Michelangelo Fornaro (2004), seguita dalle immagini pittoriche di diversi autori.
  • 5. secondo incontro Risata e pianto nella canzone napoletana Una canzone nota fa da spunto narrativo per la costruzione di una trama teatrale che sposa l’elemento comico con quello drammatico. Con musiche, canto, recitazione e ballo nasce così, sul finire della prima guerra mondiale, una forma mista di rappresentazione urbana che viene ripresa sullo schermo del cinema muto. Un genere di spettacolo popolare che ha rappresentato una vera e propria palestra per gran parte dei più importanti attori teatrali formatisi nel meridione: da Titina De Filippo a Tina Pica, da Regina Bianchi a Franco Sportelli a Ugo D’Alessio, dai fratelli Maggio a Nino Taranto, da Nuccia a Nunzia Fumo, ed, infine, da Isa Danieli a Rino Marcelli, e moltissimi altri. Per molte persone ancora oggi, nell’ampio uso di diversi media, il termine “sceneggiata” è spesso sinonimo di un comportamento eccedente, di un’esagerazione, di una drammatizzazione smodata per un qualsiasi accadimento quotidiano, espresso con plateale teatralità. Ma che cos’è realmente la sceneggiata? Quando nasce? Quali sono i principali interpreti? Quanto ha influenzato il cinema e la televisione contemporanea? L’incontro prevede l’ascolto di canzoni drammatiche, o “di giacca”, tipiche delle sceneggiata e la proiezione di alcuni frammenti di film muti delle origini accompagnati da musica e canto dal vivo. terzo incontro Viviani e la canzone scugnizza Raffaele Viviani (Castellammare di Stabia, 10 gennaio 1888- Napoli, 22 marzo 1950) è tra le figure più prolifiche nella musica dello spettacolo italiano della prima metà del Novecento. Commediografo, attore, cantautore, compone un vasto corpus di canti scenici. La sua produzione attraversa diversi generi di musica vocale: dalla tradizione folclorica a quella urbana sviluppatasi in diverse forme nell’ambito del teatro di varietà, dall’opera all’operetta, dalla romanza da camera alla musica d’importazione. Nella sua ampia produzione occupano un ruolo significativo quei componimenti derivanti dalla tradizione orale della Campania oltre a numerosi aspetti simbolici e magico-rituali legati alle feste religiose dell’area: Madonna di Piedigrotta, Montevergine, Sant’Anna. All’interno di questo articolato caleidoscopio testuale e musicale si ritrova di frequente anche un’ampia documentazione di diversi mestieri di strada, ancora vivi a Napoli nei primi del Novecento, come il raccoglitore di stracci, il venditore d’acque sulfuree, di pesce, di ortaggi. E, ancora, dal punto di vista più strettamente musicale, è possibile rinvenire alcune tipologie di musicanti non sedentari, i cosiddetti ‘posteggiatori’, come suonatori girovaghi di ‘pianini’ meccanici, di tammorre e ‘professori di concertino’. Tra i suoi componimenti più noti si ricorda la Rumba degli scugnizzi, un manifesto programmatico per le successive fusion musicali in cui si enunciano innumerevoli «voci» di venditori ambulanti a ritmo di rumba per una polifonia stradale a metà tra canto, recitativo e rap. Nel corso dell’incontro si ascolteranno alcune interpretazioni di Viviani e documenti sonori inediti della sorella Luisella. Accanto a diverse esecuzioni di canti dal vivo saranno proiettati brani tratti dall’opera “Varietà Viviani” RAI 2 Palcoscenico di Pasquale Scialò.
  • 6. Giuseppe Barra è figlio d’arte e nasce a Roma in piazza Dei Crociferi, il 24 luglio del 1944 da una famiglia di artisti napoletani: il padre Giulio è fantasista e la madre Concetta è attrice del teatro popolare partenopeo. Da bambino frequenta importanti scuole di teatro e dizione e inizia così la sua carriera di attore. Inizia a recitare da bambino lavorando nel teatro di ricerca con Gennaro Vitiello e subito dopo come professionista al Centro Teatro Esse. Nei suoi spettacoli teatrali predilige la musica e il canto: due tra le componenti che con il passar del tempo hanno determinato l’incontro con Roberto De Simone che fonda la Nuova Compagnia di Canto Popolare. Sarà questo un incontro che contribuirà in maniera significativa alla sua PEPPE BARRA evoluzione artistica. Nella seconda metà degli anni ‘70 è protagonista della Gatta Cenerentola, l’opera teatrale di De Simone, nella quale unisce lingua e tradizione musicale napoletana a una mimica unica. Con la NCCP si esibirà al “Festival dei due mondi di Spoleto” e in molti paesi europei. Con la regia di De Simone rappresenterà altri spettacoli, tra cui “La cantata dei pastori”, “Li zite ‘ngalera”, “Festa di Piedigrotta”, “L’Opera Buffa del giovedì santo” e “Eden Teatro”. Nel 1978 dopo aver lasciato la NCCP, partecipa alla “Serata d’onore con Eduardo De Filippo”, una serata televisiva sul teatro di Eduardo, trasmessa in televisione e condotta da Vittorio Gassman, che vedeva tra gli ospiti oltre allo stesso Eduardo, anche altri personaggi illustri del mondo dello spettacolo, tra cui Pupella Maggio, Marcello Mastroianni e tanti altri, compreso Roberto De Simone che con Nino Rota era anche l’autore delle musiche del programma. Nello stesso anno interpreta la parte di “Giardino”, nel film “Giallo Napoletano” di Sergio Corbucci, al fianco di attori come Marcello Mastroianni, Peppino De Filippo, Ornella Muti e Renato Pozzetto. Nel 1980 vince il premio IDI Saint Vincent come attore e nel 1981 vince il premio Maschera d’oro. Partecipa inoltre al film “La pelle” di Liliana Cavani, che vede ancora una volta Marcello Mastroianni tra gli attori principali del film, ma anche Carlo Giuffrè, Claudia Cardinale e Burt Lancaster. Barra interpreta la parte di un sarto. Nel 1982 in occasione del Carnevale di Venezia, Maurizio Scaparro lo invita ad esibirsi in un assolo: nasce così “Peppe e Barra”, scherzo in musica in due tempi, scritto insieme a Lamberto Lambertini su musiche di Eugenio Bennato dove compare, a sorpresa, la madre Concetta Barra, che da allora parteciperà a tutti gli spettacoli del figlio. Il successo dello spettacolo, che ha debuttato al Teatro Goldoni, porterà la compagnia ad esibirsi a Parigi e Bombay, consolidando il sodalizio con Lambertini. Nasce la Compagnia Peppe & Barra che nel 1983 incide un disco per la Fonoprint intitolato proprio “Peppe e Barra”. Sempre nel 1983 Barra fu Sancho Panza nei frammenti teatrali del “Don Chisciotte” tratto dal romanzo di Miguel De Cervantes, diventato poi uno sceneggiato di cinque puntate con Pino Micol e con la regia di Maurizio Scaparro. Nel frattempo la compagnia Peppe & Barra si esibisce in spettacoli come “Senza mani e senza piedi” (1984), “Zeza” (1984), “Nel regno di Pulcinella” (1987) che vede la regia dello stesso Barra con L. Lambertini, “Signori, io sono il comico” (1987), “Cantata a Viviani” (1988) mentre nel 1988 esce un altro disco della compagnia Peppe e Barra, stavolta prodotto dalla Chicco Music ed intitolato “Peppe e Concetta Barra n.1”.
  • 7. Agli inizi degli anni ’90 approda al suo esordio discografico come solista con “Mo’ Vene”. Il disco (a cui parteciparono Billy Cobham, Famodou Don Moye dell’Art Ensemble Of Chicago e la mamma Concetta) fa vincere all’artista napoletano la targa Tenco 1993 come migliore interprete per l’anno in corso. All’album seguirono esibizioni nei teatri all’estero (Pechino, Gerusalemme, dove rappresenta l’Italia al concerto per la Pace, Lisbona, Barcellona, ecc.). Il 3 gennaio del 1994 al Teatro Mercadante, per un concerto in omaggio ad Eduardo Caliendo, si riunisce la storica formazione della Nuova Compagnia di Canto Popolare, con Barra, G. Mauriello, F. Vetere, P. Trampetti, C. D’Angiò, E. Bennato, N. Areni, C. Sfogli, (la formazione comprendeva anche Mauro Di Domenico). Dopo aver registrato per la RAI venti tra le più belle favole tratte da “Lu Cunti de li Cunti”, ovvero il “Pentamerone” di Giambattista Basile, Barra traduce questa esperienza in uno spettacolo teatrale: Lengua Serpentina. Il linguaggio fiabesco si combina con la gestualità simbolo della napoletanità, fondendosi con gli arrangiamenti di S. Riccardi e le musiche del violinista-compositore Lino Cannavacciuolo. Per questo spettacolo, il Festival delle Cinque Terre di Riomaggiore (SP) – edizione 2000 gli consegna nella serata dedicata al Teatro e al Cinema il Premio Dioniso. Fabrizio De André gli chiede l’adattamento e l’interpretazione in napoletano del suo brano “Bocca di rosa” che verrà inserito nell’LP “Canti Randagi”. Inizia tra i due una solida amicizia: nel 1999, dopo la prematura scomparsa del cantautore, quando Genova organizza il suo “Tributo a De André”, la famiglia De André vorrà la presenza di Peppe Barra come fulcro dell’intera manifestazione, rendendo ancora più evidente e più forte il sodalizio tra i due artisti. Nel dicembre del 2000 interpreta il ruolo di Mister Peachum ne L’Opera da tre soldi di Bertold Brecht e Kurt Weill diretta dal maestro Heinz Carl Gruber (il direttore dell’Ensemble Modern di Francoforte). Ad aprile 2001 esce il suo secondo disco, “Guerra”, un lavoro intenso che parla le lingue del mediterraneo: “Un disco, che autenticamente legittima per una volta, l’appartenenza di un artista napoletano alla World music” (La Repubblica) rendendolo ambasciatore della musica tradizionale italiana all’estero. È direttore artistico della “Rassegna internazionale della musica etnica” edizione 2000-2001 mentre a teatro rappresenta “Il borghese gentiluomo” di Moliere, insieme a Carla Bindi e Patrizio Trampetti (ex componente della Nuova Compagnia di Canto Popolare).. Nel 2002 dopo aver partecipato nel film “Pinocchio” di Roberto Benigni interpretando la parte del Grillo Parlante, riprende gli incontri con gli studenti nelle università, mentre in giro per l’Italia rappresenta il “Don Giovanni” diretto da Maurizio Scaparro con musiche di Nicola Piovani. Nel 2003 scrive con Massimo Andreoli una fiaba in lingua italonapoletana intitolata “Le vecchie vergini”, mentre al teatro Trianon rappresenta La cantata dei pastori; lo spettacolo viene ancora oggi rappresentato da Barra ogni anno durante le festività natalizie. . Dopo esser stato protagonista del capodanno del 2004 in Piazza del Plebiscito nella sua amata Napoli, parte per New York dove rappresenterà l’Italia in qualità di artista cantante e attore e gli verrà consegnata la targa per la cittadinanza onoraria a New York. Oggi, Peppe Barra oltre a tenere dei Master nell’Università napoletana, rappresenta l’Italia come maestro di voce ed è protagonista del recupero della tradizione popolare musicale e teatrale. Nel 2009, dopo qualche anno di silenzio, Peppe Barra ritorna al mercato discografico con “N’attimo”. Un disco che svela un nuovo Peppe Barra. Dodici tracce che si snodano tra ironia e poesia per raccontare l’amore, il dolore, la resistenza e i sogni di un artista che si confronta con questo tempo a viso aperto. Prodotto dalla Marocco Music, arrangiato da Paolo Del Vecchio, il disco presenta delle vere e proprie chicche: da un’interpretazione in napoletano di Sufrimiento scritta da Waldemar Bastos all’omaggio al poeta afroperuviano Nicomedes Santa Cruz fino alla rielaborazione e messa in musica di “Che cos’è l’amore” di Antonio Petito. Tra i vecchi e nuovi compagni di viaggio, come Barra stesso ama definirli, ci sono James Senese, Vincenzo Zitello, Patrizio Trampetti, Francesca Marini, Paolo Polcari, Pino Basile, Mario Conte, Piero Gallo, Pasquale Tamborra, Riccardo Veno, Sasà Pelosi, Ivan Lacagnina, Luca Urciuolo e tanti altri che hanno contribuito alla realizzazione di questo disco.
  • 8. Nasce come cantante di piano bar esibendosi nei più prestigiosi locali italiani; Nel 1993 è finalista del concorso “Sanremo Giovani” al teatro Ariston di Sanremo; Nel 1994 si avvicina alla canzone classica napoletana conducendo varie trasmissioni televisive e ottenendo ampi consensi di pubblico e di stampa. Tra queste si ricorda “Il Viaggio” e “Stasera Napoli” realizzata insieme a Giulietta Sacco. Nel 1997 è vincitrice del 1° Festival città di Pulcinella (sezione maschera) con la canzone “E SCETATE” di Criscuolo-Narretti; Nel 1998 E’ voce solista del Quintetto Jazz del maestro Tony Iglio. Nel 1999 Si consacra “Artista Poliedrica” con il suo primo recital “Napulità…sto ‘cca!” ottenendo grande successo di pubblico. - Si esibisce per una rappresentanza giapponese, tra cui il sindaco di NAKASAKY, per un incontro di scambi culturali tra Italia e Giappone. FRANCESCA Nel 2000 Nino D’Angelo la sceglie per duettare nella colonna sonora MARINI del film “ AITANIC “con il brano “ ME SPIEZZE O’ CORE”. Nel 2001 inizia una lunga collaborazione con l’emittente satellitare Napoli International sulla quale conduce la trasmissione “CON NAPOLI NEL CUORE” entrando nei cuori dei nostri connazionali all’estero: Iniziano cosi’ i suoi concerti all’estero tra cui Polonia, Germania, Inghilterra, Francia,Spagna. Nel 2002 e’protagonista vocale nel film-documentario sulla canzone classica napoletana “CUORE NAPOLETANO” ( distribuito dalla casa cinematografica MIKADO) insieme a nomi prestigiosi della canzone napoletana quali Peppe Barra, Mirna Doris , Enzo Gragnaniello etc. - Esce il suo primo lavoro discografico “ NTERRA AMERICA” , raccolta di classici napoletani con quattro brani inediti, distribuito dalla Duck Records . Nel 2003 e’ protagonista del cast dello spettacolo teatrale “NAPOLI…SECOLO d’ORO” con Marisa Laurito, in scena al teatro Augusteo. - Aldo Bovio figlio del grande LIBERO BOVIO la invita per la serata dedicata in onore di suo padre svoltasi al teatro Sannazzaro, inserendola in un cast caratterizzato da grandi nomi della canzone napoletana,cantando il brano O’ MARE CANTA. - E’ ospite e testimonial di “ ITALIANI NEL MONDO FESTIVAL. - nel luglio 2003 partecipa nella sezione “big” del Festival di Napoli, mandato in onda da RETE4, con il brano “UE’ RAFE’” ( di F.Prisco ) riscuotendo apprezzamenti dalla stampa e dal grande pubblico nazionale. - Con la regia di Gigi Savoia , insieme allo stesso attore portano in scena lo spettacolo “NAPOLI 1900”, al teatro OLIMPICO di Roma. - E sempre con GIGI SAVOIA e’ protagonista femminile di “DONNE AMARE ALL’INFINITO” in scena al Teatro Cilea. - Nel Dicembre 2003,nasce l’incontro con il grande PEPPE BARRA ,che la vuole come protagonista nel doppio ruolo di MADONNA E BENINO nello spettacolo teatrale “LA CANTATA DEI PASTORI” , al TEATRO TRIANON , con la regia dello stesso PEPPE BARRA. Nel 2004. dall’idroscalo di MILANO partecipa alla trasmissione “Viva la Canzone Napoletana” in mondovisione su “VIDEO ITALIA” . Nel 2007 viene scelta, come guest-stars nello spettacolo “ANIME NAPOLETANE” in scena al Teatro AUGUSTEO al fianco di Sal Da Vinci e dei Neri per Caso: ed e’ proprio di questo che il maestro CLAUDIO MATTONE, fa’ di Francesca una sua produzione discografica con etichetta discografica Easy records e produce il CD ANIME NAPOLETANE vol.2 che comprende dodici brani classici. - E’nvitata dalla SSCN alla festa organizzata allo stadio SAN PAOLO di NAPOLI insieme ad artisti come Gigi D’alessio,Gigi Finizio e Sal Da Vinci per il ritorno in serie A della squadra napoletana. - e’ Voce solista di uno spettacolo tenutosi il 21 Giugno 2007 al Teatro “La Fenice” di Venezia’ in onore del regista FERZAN OZPTEK. Nel 2008 e’ protagonista dello spettacolo “LA FAVOLE DI AMORE E PSICHE”, tratto dall’Asino d’oro di Apuleio, con PEPPE BARRA E ANDRE’ DE LA ROCHE.
  • 9. Questo straordinario gruppo di artisti collabora con i maggiori interpreti della musica italiana e internazionale. Con il concerto “Serenata Napoletana” propone un raffinato excursus storico della canzone napoletana seguendo una linea filologicamente perfetta. Il programma è piuttosto articolato; l’esecuzione è d’altissimo livello. Spazia dalla musica classica, alla tradizione etnica, alla canzone d’autore, tracciando un percorso storico- musicale che parte dal Seicento e giunge fino alla metà del Novecento attraverso i vari generi della musica napoletana e PIETRO QUIRINO nell’assoluto rispetto filologico dei brani E QUARTETTO CALACE eseguiti. La performance è impeccabile. Concepita con un alto grado di fedeltà alla tradizione, si sente affinata attraverso uno studio approfondito sui testi, sulle sonorità degli strumenti impiegati in concerto (mandolino, chitarra, percussioni popolari ecc.) e sulle tecniche esecutive. Il risultato è una messe di suggestioni perdute e di ritmicità sonore piene la malia, che si fonde in uno spettacolo prezioso fatto di sottili eleganze. La garbata teatralizzazione che il gruppo inscena durante lo spettacolo diviene evocazione di un sentire poetico, che è coevo ad ogni canzone e che pure si avvale di una delicata sottolineatura degli elementi metastorici presenti in ogni brano. Particolarmente curata è la vocalità, adamantina, incisiva e suadente, sempre variata pur nel rispetto dei moduli tecnico-stilistici del cantare nelle varie epoche e che moltiplica il meraviglioso potenziale d’incantamento frutto di una cultura viva e di una storia che parla all’anima d’eternità. Francesco Cocco nasce a Napoli il 5 Settembre 1990. Le sue attitudini musicali e canore vengono notate fin dalle scuole elementari dove cominciano le sue prime esibizioni e i suoi primi incontri con il pubblico.Sin da subito si avvicina alla musica partenopea ed inizia lo studio della voce,della respirazione,dell’interpretazione,del solfeggio, lo studio della chitarra come autodidatta.Ricco il suo percorso musicale con diverse partecipazioni ad eventi e manifestazioni locali e regionali e,molteplici i concerti presso i maggiori teatri di Napoli,Mercadante,Sann azaro,Politeama,Cilea in qualità di solista e, dal 2004 al 2011,in qualità di cantante-chitarrista del gruppo di musica popolare “Popolart”,un quintetto strumentale e vocale che ha accompagnato le ultime performance di Francesco arricchendo il suo percorso musicale e canoro. Nel Maggio del 2010 vince IL II FESTIVAL DELLA POSTEGGIA FRANCESCO nella prestigiosa location del Gran Caffè Gambrinus di Napoli. COCCO
  • 10. Compositore, musicologo, insegna Pedagogia della musica presso il conservatorio “G. Martucci” di Salerno, Etnomusicologia e Storia della Musica presso l’università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Lavora nel campo dello spettacolo con un’ampia produzione destinata al teatro, cinema, radio e televisione. Sue musiche di scena sono state eseguite in Italia e all’estero. Per il teatro collabora con diversi registi tra cui G. Bertolucci, L. De Filippo, Pasquale Gregoretti, Martone, Moscato, Pezzoli, Pugliese, Rocca, Salvetti, Scialò Scaparro. Sue composizioni sono state eseguite alla Biennale Teatro di Venezia, al Maggio Musicale Fiorentino, al Festival dei Due Mondi di Spoleto, Ravello e in altre manifestazioni estere a Parigi, Vienna, Tokio, Sidney. L’incontro con significativi artisti della scena contemporanea produce diverse opere musicali quali ‘A canzone ‘e Robespierre per l’esposizione di Ernesto Tatatafiore,(1991), l‘oratorio Veglia composto per l’ Hortus conclusus di Mimmo Paladino (1992), Suondscape Plebiscito per l’installazione di Luciano del Fabro L’ Italia capovolta (2004), Black barock per l’opera fotografica di Antonio Biasucci (2009). Nel 1999 compone la colonna sonora originale del film Lontano in fondo agli occhi di Giuseppe Rocca, presentato nel 2000 alla 57° Mostra del Cinema di Venezia. Contemporaneamente pubblica numerosi lavori scientifici tra cui: l’edizione critica integrale in 6 voll. delle musiche di scena di Raffaele Viviani (1987-1994), Mozart a Napoli (1991), Sceneggiata, Rappresentazioni di un genere popolare (2002), La canzone napoletana (1995), Viviani, (2002), Studi sulla canzone napoletana classica (2008), Storie di Musiche (2010). E’ stato direttore artistico della società teatrale Gli Ipocriti e dell’Associazione musicale Scatola Sonora Musicisti Associati. Ha inciso per le edizioni Il Manifesto due cd con Enzo Moscato: Cantà (1999), Hotel adv_en_150x105_crociera_MSC.qxp:Layout 1 20-09-2010 13:05 Pagina 1 de l’univers (2004). www.espressonapoletano.it ...-essere turista, senza andare troppo lontano. il mensile di cultura, tradizioni e personaggi della Campania. Ogni mese in edicola.
  • 11. Organizzatore eventi musicali dedicati alla Musica Napoletana e delle varie edizioni della ‘’ Crociera della Musica Napoletana ‘’ Operatore turistico, Insegnante di Tecnica, Geografia, legislazione e Marketing turistico, Amministratore e direttore tecnico della Scoop Travel Service s.r.l. Nato a Napoli 3 aprile 1961, ha iniziato la sua esperienza musicale all’ età di 10 anni al Teatro Mediterraneo di Napoli - il 26 dicembre 1971 - XI organizzato dal tenore Guglielmi - concorso voci nuove vincendo il primo posto – dai 10 anni fino all’età di 20 anni si è sempre esibito con un suo gruppo di musicisti sia in Italia che all’estero con repertorio classico napoletano. Durante la pausa militare come Ufficiale di Cavalleria, la sua esperienza musicale gli permise di essere il direttore artistico del circolo ufficiali dei Lancieri di Montebello di Roma a capo di una band di musicisti romani, ai quali riuscì a trasmettere Francesco la passione per la Musica Napoletana, in modo da farla apprezzare dove alla Spinosa migliore società ed alla migliore nobiltà romana e non solo, ha fatto apprezzare sempre le più belle melodie della canzone napoletana. Si è esibito in Germania nel 1982 in varie occasioni al Bayerischer Hof ed in Francia nel 1984 al Lidò di Parigi. Grazie sempre alla musica nel 1986 ha cominciato la sua esperienza nel settore turistico esibendosi nei migliori villaggi - alberghi e locali del mondo, settore che non ha più abbandonato divenendo oggi amministratore unico di 2 agenzie di viaggi e tour operator con sedi a Napoli al Vomero. Continua tutt’oggi la sua professione turistica non solo come imprenditore ma anche come formatore di aspiranti direttori tecnici di agenzie di viaggio, trasmettendo agli stessi l’attaccamento a Napoli ed alle sue radici, continua tutt’oggi ad organizzare eventi musicali per approfondire divulgare e fare apprezzare la cultura e l’arte rappresentate dalle canzoni e dalla musica napoletana. Contatti : info@scooptravel.it – 081 558 62 22 – 347 91 74 703 Industria premiazioni Sportive Attrezzature e abbigliamento per lo sport NAPOLI - Via Ferrante Imparato, 385 - tel. 081 7527850 www.regalsport.it
  • 12. ENTE PROVINCIALE Il Ministero PER IL TURISMO NAPOLI del Turismo organizzazione: www.scooptravel.it info@scooptravel.it Tel. 081/5567741 - 081/2209673 081/5565164 – fax 081/5564242 www.crocieradellamusicanapoletana.it