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Webinar: Leggere insieme ai bambini
1. 11
“LEGGERE INSIEME”
Non leggo per te, ma con te
28 marzo 2014
Biancamaria Acito
Psicologa dello sviluppo
Educatrice prenatale e neonatale
Mamma di due bambini
Associazione Quisipuò
Via Stirone 4, Parma
www.quisipuo-parma.it
quisipuo@gmail.com
Tel 328 1318830
2. Perché leggere ai bimbi prima della nascita?
Le moderne tecniche di indagine ad ultrasuoni hanno consentito
l’osservazione in tempo reale dell’attività spontanea fetale e delle sue
reazioni alle più diverse stimolazioni.
Ad esempio, gli studi hanno evidenziato risposte a stimolazioni
acustiche a partire dalla 25ª settimana (Birnholz e Benacerraf, 1983).
Il sistema uditivo è ben
sviluppato dal settimo mese
di gravidanza
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3. 3
Inoltre, il sistema uditivo e i processi neurali sottesi
si modificano sia per la maturazione biologica sia per il tipo di stimolazioni
acustiche percepite.
Una volta nato il bimbo riconosce la voce della mamma (o del papà)
e
preferisce una breve storia ripetutamente letta in gravidanza rispetto
ad una nuova (De Casper, 1994)
Studi sul battito cardiaco:
rallenta, se prima era accelerato,
in corrispondenza del suono
della voce della mamma (Marzia Colace, 2013).
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4. Ne consegue l’importanza del parlare, o ancora meglio leggere,
al feto durante gli ultimi mesi di gravidanza.
Francoise Dolto (psicoanalista francese) affermava già negli anni ’70:
“non è mai troppo presto per parlare a un essere umano...
è un essere di parole, già dalla vita fetale...”.
Perché leggere ad alta voce prima della nascita?
Per iniziare ad instaurare un legame genitori – bambino
e trovare la nostra voce narrante (recuperare l’oralità, il dialogo)
COSA LEGGERE?
Filastrocche (rispecchiano il ritmo del battito cardiaco della mamma)
o ninna nanne (per la loro musicalità)
Es. Mammalingua (B. Tognolini)
Ninne nanne di parole (R. Piumini)
Filastrocche con la pancia (S. Bonariva)
Filastrocche dell’attesa (D. Romanelli)
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5. I benefici della lettura ad alta voce
sullo sviluppo globale del bambino
• favorisce lo sviluppo linguistico (lessico più ampio, sintassi più
corretta, capacità di esprimere in modo articolato il proprio pensiero)
• favorisce lo sviluppo emotivo (dare un nome alle emozioni che prova) e
cognitivo (es. la capacità di crearsi immagini mentali proprie di
personaggi e ambienti: prendono vita…e i libri diventano interessanti!).
• incremento della capacità immaginativa (“cosa succederebbe se…”)
• aumento graduale delle capacità di ascolto,
dei tempi di attenzione e di concentrazione
• ricaduta positiva sulla relazione genitore – bambino
(è un piacevole stare insieme,
che rafforza il legame affettivo)
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6. Lettura come piacere: aumenta la motivazione
Leggere insieme promuove la motivazione alla lettura e crea un ambiente
favorevole al successivo apprendimento della lettura e della scrittura: un
bambino che prova piacere nella lettura ad alta voce sarà più motivato a fare
fatica per imparare a leggere in 1° elementare (saprà che dietro la fatica lo
attende il piacere).
Promuove la formazione del lettore appassionato
La valenza affettiva è legata al fatto che sia un piacere
anche per il lettore:
i bambini sentono se il nostro coinvolgimento è genuino
(i più piccoli non si identificano con la storia,
ma con il lettore e con le emozioni che mostra di provare)
Quindi….divertiamoci!
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7. Perché rileggere lo stesso libro tante volte?
(ce lo chiedono e richiedono all’infinito!):
Come lo spiegherebbe un bimbo?
“Perché così stiamo bene insieme ancora una volta...”
“Perché ogni volta capisco qualcosa in più che mi sono perso....”
“Perché rispetto alla settimana scorsa sono già cambiato”
(sono in una nuova fase di sviluppo)
E ancora: perché dalla rilettura e dalla involontaria memorizzazione
nasce un altro tipo di piacere: il possesso.
E ancora: il bambino con la rilettura prova un’emozione nuova,
priva dell’ansia di non sapere come andrà a finire
“Mamma / papà...me lo rileggi?”
8. “Certo che lo sapevo a memoria, infatti quello che volevo
davvero non erano le parole della storia; volevo essere
sicura, ma proprio assolutamente sicura, di risentire mia
madre ridere di gusto nel rileggere per l’ennesima volta del
litigio fra mastro Geppetto e mastro Ciliegia, volevo
rivedere la sua espressione solenne quando leggeva della
morte della Fata dai capelli turchini, volevo riprovare con
lei la paura che sentiva Pinocchio quando, stretto tra le
mani del Pescatore verde, rischiava di finire stretto in padella”
Da “Leggere ad alta voce “
di Rita Valentino Merletti
“Mamma / papà...me lo rileggi?”
9. Lettura ad alta voce: dono
Gratuità
Non ti chiedo nulla in cambio
Non lo uso come premio
Alla fine non ti chiedo cosa hai capito
Ti faccio e mi faccio un regalo
(senza obblighi, forzature, “ricatti”,
né promesse di ricompense)
DA ADULTI
Il ricordo di qualcuno che ci leggeva un libro:
“Quell’immagine del cuore che ci dice che siamo stati amati, che qualcuno ci
ha voluto bene abbastanza per condividere con noi emozioni e sensazioni”
“Qualcuno ci ha regalato, quando ancora non sapevamo che fosse così
importante, la gioia di perderci in un libro”
Da “Leggere ad alta voce “
di Rita Valentino Merletti
10. Sapere scegliere il momento adatto
Un momento tranquillo in cui entrambi ben disposti (mai forzature)
Spesso si sceglie il periodo che precede il sonno, quando i bambini
hanno più bisogno di rassicurazione e di tenerezze (routine).
È il momento che tradizionalmente viene privilegiato ma non è l'unico
possibile, né il più idoneo (mai porre la lettura in alternativa alla tv)
È importante ritagliarsi anche altri momenti durante la giornata
Così la lettura condivisa diventa quasi un appuntamento
da rispettare, un momento dedicato in cui si dà tempo
alla relazione (è necessario fermarsi e sospendere ogni
altra attività, staccare dalla dimensione spazio-temporale
reale, per entrare in quella immaginifica della lettura)
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11. CREARE UN “ANGOLO PER LA LETTURA”
Spazio fisico (dedicato, tranquillo, comodo)
ma soprattutto mentale (disponibilità autentica),
che si ottiene anche semplicemente spegnendo il cellulare, la TV
e staccando la spina dalle preoccupazioni quotidiane
http://nascecrescerompe.wordpress.com/2014/01/09/il-children-reading-corner-come-
organizzare-langolo-lettura-per-i-bambini-a-casa/
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12. Suggerimenti per promuovere
la motivazione alla lettura
•tenere i libri dei bambini a portata di mano, anzi “di bambino”
(riservando loro gli scaffali bassi della libreria);
•non aver paura che li rovinino, perché se abituati impareranno
presto a “maneggiarli con cura” (al massimo si possono mettere in
alto i libri più delicati, come i libri pop up e quelli della biblioteca)
e poi è sempre da preferire
un libro letto e riletto
con una pagina strappata
riattaccata con lo scotch
piuttosto che uno intonso,
non "vissuto"
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13. Diamo il buon esempio!
Studi recenti hanno dimostrato che i bambini che nascono e vivono in case in cui
sono presenti tanti libri, diventano lettori “forti” e bambini più intelligenti!
I bambini imitano gli adulti e imparano di più attraverso l’esempio che con
insegnamenti astratti non confermati da comportamenti coerenti
Dean Schneider e Robin Smith fra i tredici modi
per allevare un non lettore includono proprio
“Non leggete mai dove i bambini possono vedervi!”
(The Horn Book Magazine, 2001).
Se noi amiamo la lettura,
il bambino lo sentirà!
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14. Mettiamo loro a disposizione più libri possibile...
e
diamo loro l'occasione di venire a contatto
precocemente con tanti libri
Portiamoli in biblioteca!
Biblioteche per bambini a Parma e provincia
• Biblioteca di Alice / Biblioteca Pavese
• Biblioteca di Langhirano / Collecchio / Colorno
Informazioni su www.parma.lenuovemamme.it
…e in libreria!
(angolo “lettura bimbi”)
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15. Cosa leggere ad alta voce?
Come scegliere e proporre libri e materiali adatti all’età
e alle caratteristiche di ciascun bambino
Guardiamo le indicazioni dei libri, ma dipende dal singolo bambino,
dai suoi gusti/interessi, dalla sua esperienza di lettura/ascolto
e dalle sue esigenze di quel momento (es. di riprendere in mano un libro
di quando era più piccolo o di fare salto in avanti)
Cerchiamo libri che piacciono anche a noi! (lettura = piacere)
Sono importanti le 4 Q:
1- Qualità fisiche
2- Qualità delle immagini
3- Qualità del linguaggio
4- Qualità della storia
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16. 1. Qualità fisiche
I bambini piccoli “leggono” anche con la bocca:
dobbiamo fare attenzione ai materiali,
che devono essere atossici (assenza di PVC),
lavabili (quando molto piccoli, es. di stoffa)
e senza parti piccole facilmente staccabili
(Attenzione a marchio CE)
Il costo spesso è legato ai materiali
(più o meno resistenti)
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17. 2 - Qualità delle immagini
• Chiare (non inutilmente complesse) e comprensibili da parte del bambino,
che le “legge” (possibilmente su sfondo monocromatico, così sono più
nitide e non si confondono con lo sfondo)
• Belle, originali, non stereotipate (educhiamo il bambino al gusto del “bello”).
• Convergenza fra testo scritto e testo iconico (il bambino riconosce quello che
sente - è rassicurante)
• Tratti semplici, che mostrano lo stato d’animo dei personaggi (es. Lupo
Baldo è raffigurato a margine della pagina rispetto alla pecora, di cui ha paura)
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18. 3 - Qualità del linguaggio
Semplice, ma non banale (il bambino può sentire termini che solitamente
non pronunciamo nel dialogo con lui).
È molto importante l’aspetto sonoro (ritmo e musicalità del testo): le parole
hanno suono, forma, colore, e consistenza…i bambini leggono con i 5 sensi!
C’era una volta un bambino nato molto lontano. E poi ce n’era un
altro nato molto vicino. Ed entrambi si sa, come tutti i bambini,
hanno dieci dita alle mani e dieci dita ai piedini.
C’era una volta un bambino nato cittadino. E poi ce n’era un altro,
avvolto in un piumino. Ed entrambi si sa…
C’era una volta un bambino nato su un prato.
E poi ce n’era un altro, sempre raffreddato.
Ed entrambi si sa…
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19. E appena arrivato nel paese dove abitano i mostri selvaggi quelli ruggirono terribilmente,
digrignarono terribilmente i denti, rotearono tremendamente gli occhi e mostrarono
gli artigli orrendi….fino a che Max gridò: “A cuccia!” e li domò con il trucco magico di fissarli
negli occhi gialli senza batter ciglio e quelli ebbero paura e proclamarono che lui era il
mostro più selvaggio di tutti e lo fecero re di tutti i mostri selvaggi.
Qualità
di linguaggio,
storia e
immagini
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20. 4 - Qualità della storia
Verità psicologica dei personaggi e della storia:
credibile nel senso che rappresenta le emozioni
che il bambino vive realmente –
es. il Lupo Baldo: dice che non ha paura di niente (come dicono i bambini) e invece
quando la pecora fa beee ha paura.
Ma è vero che non ha paura di niente quando è tra le braccia della mamma, proprio
come il bambino! È vero perciò che prova questa sensazione…è la sua verità.
(Visione bambino-centrica, non interpretazione dell’adulto).
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22. Da 0 a 6 mesi…e anche prima della nascita!
Il bambino è molto attratto dal suono della
voce umana e ha molto bisogno di contatto fisico
- Ninne nanne, filastrocche, rime
(spesso associate a giochi da fare con il corpo:
es. Occhio bello / Rime delle dita – piacere dell’anticipazione).
Continuare sempre anche dopo, per fargli apprezzare
la musicalità delle parole e le emozioni che si possono esprimere
- Libri di stoffa
con colori decisi e contrasti cromatici netti (bianco e nero)
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23. 6 - 9 mesi (circa)
Il bambino
- inizia a seguire con attenzione quanto gli accade intorno (esplorazione)
- apprezza molto il contatto visivo (migliorano le capacità visive)
- é molto attratto da foto, immagini, volti (più dei bambini, si identifica)
Ancora ninne nanne, rime e filastrocche
Ma anche: LIBRI CON ILLUSTRAZIONI VIVACI / NITIDE
di oggetti familiari
che favoriscono il processo di riconoscimento
e il primo collegamento tra immagine ed oggetto reale
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24. Ancora, dai 6 - 9 mesi (circa)
Il bambino prende in mano il libro, lo «mangia»
(per conoscere il mondo)
Perciò: LIBRI – GIOCO da toccare, mordere, e coccolare
(così familiarizza con l'oggetto libro):
I bambini leggono con tutto il corpo (e con i 5 sensi)
- libri di plastica per il bagnetto
- primi libri cartonati, maneggevoli, resistenti
- libri tattili, con parti in tessuto, in spugna, ruvide, ecc.
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25. Loredana Farina (fondatrice Casa editrice La coccinella)
25Dott.ssa Biancamaria Acito - Associazione Quisipuò Parma www.quisipuo-parma.it www.sonnobambini.it
26. 9 - 12 mesi (circa)
Il bambino è in grado di afferrare bene il libro
Ancora libri di materiali diversi che hanno
lo scopo di familiarizzare il bambino con il libro
come oggetto (ora impara a sfogliarlo)
LIBRI DIZIONARIO:
Immagini realistiche, semplici, chiare, nitide,magari contornate di nero,
associate ad un primo, semplicissimo vocabolario (aiuta il bambino a
riconoscere e a iniziare a denominare ciò che lo circonda)
anche
Libri con i BUCHI e ALETTE (scoperta)
(es. Collana Ullalà - Emme edizioni).
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27. 12 -18 mesi (circa)
Il bambino:
- sa indicare con il dito le figure
- prova a ripetere le parole
(a 18 mesi, “esplosione” del vocabolario)
I libri in cui il testo è abbinato alle immagini consentono al bambino
di capire che ci sono “segni” che indicano cosa significano le immagini
(si avvicina al linguaggio scritto).
Ancora libri con buchi ed alette
Ma anche: immagini di vita quotidiana
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28. 18 - 24 mesi (circa)
Il bambino
- comprende sempre di più quello che ascolta
- ripete e memorizza parole/frasi
- aumentano i tempi di attenzione
Ancora libri con buchi ed alette e storie di quotidianità
Ma anche
PROTOSTORIE:
successione di eventi in cui è coinvolto un medesimo personaggio,
presentato in situazioni analoghe mentre interagisce con animali o oggetti.
È fondamentale la continuità: il personaggio, da una pagina all'altra, deve
mantenere le medesime dimensioni e caratteristiche (altrimenti il bambino
avrebbe difficoltà ad identificarlo e comprendere la storia).
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29. Dai 24 mesi (circa)
Il bambino:
- inizia a capire semplici storie e prova piacere perché
ha capito quello che ha ascoltato!
- apprezza molto le ripetizioni e le storie cumulative
- ha tempi di attenzione più lunghi
- anticipa parole e parti del testo, pone domande
Ancora le PROTOSTORIE
Ma anche Concept book
(es. libri sui colori, sulle stagioni, ecc.)
29Dott.ssa Biancamaria Acito - Associazione Quisipuò Parma www.quisipuo-parma.it www.sonnobambini.it
30. Dai 3 anni
Si possono scegliere anche libri che trattano temi legati alle emozioni del bambino, alle
sue fantasie / paure (es. la rabbia).
ALBI ILLUSTRATI :
testo e immagini sono interdipendenti ed entrambi importanti per la costruzione del
significato (a differenza dei libri illustrati,contengono una bella storia: fiabe
tradizionali o letterarie, inventate da autori contemporanei e non).
Alcuni autori: Tomi Ungerer; Eric Carle; Tony Ross; Beatrice Alemagna, Leo Lionni, ecc.
Alcune case editrici: EMME, Babalibri, Leggere le figure – Mondadori; Topipittori, Aer,
Nord – Sud, Il Castoro, Lapis, Clavis, ecc
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31. ALBI ILLUSTRATI
•A volte le illustrazioni forniscono informazioni fondamentali
•A volte smentiscono il testo con ironia
•A volte non necessitano del testo (Wordless books - libri senza parole –
è importante la narrazione dell’adulto - es. Basta pannolino)
• Formato standard (22 x 29cm), 32 pagine,
ma ora anche versioni tascabili (Babalibri)
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32. Un bambino decide che è grande e che il pannolino non gli serve più!
Allora si scatena il mondo degli adulti
– genitori, nonni, zii – che accorrono felici con vasini di tutte
le forme e i colori.
Ma a cosa serve il vasino?
A metterci i pesci rossi, a fare il bagnetto agli orsetti di peluche
o a metterci la pappa del cane?
La fine è un “omaggio all’intelligenza intuitiva dei bambini
e al loro modo di sorprendere e spiazzare gli adulti”
Lo porta in bagno e lo usa come sgabello per poter raggiungere il wc,
dove si siede… (e tutti si devono riprendere i vasini inutili!)
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33. Le fiabe della tradizione (orale)
oppure letterarie (d'autore)
Le fiabe spesso hanno una struttura narrativa complessa,
ma non vanno semplificate (es. Pinocchio è stato stravolto)
Eventualmente aspettare i 4 o 5 anni (nate per gli adulti): altrimenti,
all’età giusta per comprenderle non più interessati (le conoscono già).
All’inizio sono difficili, ma poi il bambino prova piacere nel capire quanto gli viene
letto e scopre cose nuove della stessa fiaba man mano che cresce: il significato che
sta dietro (verticalità della lettura).
Per prime, fiabe con struttura ripetitiva, cumulativa - es. “I tre porcellini”:
a differenza delle Favole, qui la morale è implicita (es. a differenza della favola “La
cicala e la formica”)
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34. VALENZA DELLE FIABE
B. Bettelheim (Il mondo incantato, 1977)
Concetti forti, crudezza di certi dettagli, giustizia (es.Cenerentola)
Coinvolgimento emotivo molto forte che consente ai bambini di proiettare
all'esterno i sentimenti negativi (che già provano)
L’uomo nero lo conoscono già, ma nelle fiabe lo possono affrontare e
sconfiggere (lieto fine, dimensione magica, aiuto)
Le formule di apertura e chiusura:
“C’era una volta”
“E vissero felici e contenti”
creano una distanza di sicurezza e
richiamano l’attenzione sul fatto
che si tratta di una storia di fantasia
e non fatti reali.
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35. LE FIABE
Rita Valentino Merletti (Leggere ad alta voce)
“La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi:
essa ci può dare delle chiavi per
entrare nella realtà per strade nuove,
può aiutare il bambino a conoscere
il mondo”
Gianni Rodari
Le fiabe antiche e moderne, di magia e di animali, incantano il bambino
e sconfiggono piccole paure, rispondono a domande che non sa ancora
formulare, accendono la fantasia... ma sono anche “vere”, “una
spiegazione generale della vita” per Calvino.
Il mondo è reinterpretato in chiave metaforica.
Collana
Le fiabe in tasca
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36. Oltre i 6 anni
Un bambino che sta imparando a leggere (apprendista lettore)
è un lettore “fragile” (fa fatica nel tentare di decifrare il testo
scritto parola per parola) ed è a rischio di rinuncia
(soprattutto in adolescenza).
Leggere insieme testi che da solo troverebbe di “difficile comprensione”
e che “lo emozionano” (adeguati al suo livello cognitivo ed emotivo), lo
motiva e sostiene nel lungo cammino per diventare un lettore “appassionato”.
Negli anni delle elementari, c’è un dislivello di circa due anni fra quanto il bambino è in
grado di leggere da solo e quando è in grado di capire con LAV (le capacità espressive
dell’adulto riempiono di significato parole e storie)
Se non si tiene più il bambino in braccio, è importante il contatto oculare:
la lettura ad alta voce è uno scambio, non si legge al bambino, ma CON il
bambino, di cui è importante cogliere le reazioni (anche la noia) e
CONDIVIDERE le emozioni
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37. SUGGERIMENTI
• Leggi prima i libri che volete proporre:
la conoscenza del testo rende possibile aggiungere
elementi extralinguistici che danno significato ed
esprimono il vostro coinvolgimento (fare pause,
rallentare, usare un tono voce più alto o più basso, ecc.)
• Rendi il momento della lettura un’esperienza piacevole, rilassata, ricca
di coccole e scambi di tenerezze.
• Prendilo in braccio o al tuo fianco e tieni il libro di fronte a voi, in
modo che entrambi possiate vederlo e che lui possa seguire la lettura
del libro guardando le figure e anche le frasi (così inizia a
comprendere dove state leggendo..)
• Lascia al bambino la scelta del libro da leggere e rileggi lo stesso libro
tutte le volte che lo chiede
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38. • Dedica del tempo all’osservazione della copertina
per mostrare al bambino come “funziona” il libro
(ha una copertina, un titolo e bisogna aprirlo per leggerlo).
• Nomina, indica, commenta e soffermati sulle immagini
(favorirà l’apprendimento di nuovi vocaboli – il bambino
imparerà a “leggere” l’immagine).
• Invita il bambino a girare le pagine autonomamente.
• Lascia libero il bambino di farti domande, ma non fargli domande per
verificare cosa ha capito o cosa ricorda di un libro già letto: deve essere
un momento piacevole e libero, senza ansie di prestazione (è
un’occasione di apprendimento, ma indiretta)
• Puoi apportare piccole modifiche al testo per renderlo più scorrevole
(es. ripetere il nome dei personaggi) ma le parole non andrebbero
sostituite (valutare se spiegarle o se il significato è desumibile dal contesto)
SUGGERIMENTI
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39. COME LEGGERE
- importanza della qualità della voce (respirare con il
diaframma rende la voce meno stridula e più sicura)
- leggi con emozione e partecipazione, usando la
mimica, la gestualità e variando le voci dei personaggi,
ma NON è necessario essere attori (non calarsi troppo
nella parte perdendo di vista il bambino)
- leggi con lentezza e chiarezza (lascia il tempo al bambino di formarsi delle immagini
mentali, di “vedere” quello che accade nella storia)
LIBERAMENTE TRATTI
Dal sito www.milkbook.it/
Dai saggi “Leggere ad alta voce” e “Leggimi forte” di R.V. Merletti
e dal Progetto Nati per leggere (dal 1999)
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40. Cogliete le occasioni!
Un libro può essere d’aiuto:
quando il bambino è malato; quando si aspetta il proprio turno dal
pediatra, alle poste o altro; quando si è al ristorante, in treno, ecc.
Se saprai rendere quest’attività una routine piacevole il tuo bambino
molto presto vorrà ripetere l’esperienza per il gusto di trascorrere
del tempo di qualità con te.
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43. BIBLIOGRAFIA
(qualche proposta di libro a titolo esemplificativo)
Ninne Nanne di Parole. Roberto Piumini AntonGionata Ferrari. Fabbri Edizioni (2011).
Mammalingua. Bruno Tognolini e Pia Valentinis. Il Castoro (2008).
Le parti del corpo. Rosa Casbas e Xavier d'Arquer. ItsImagical (2007).
Il primo libro delle parole. Lieve Boumans. Emme edizioni (2009).
Il libro cane. Lorenzo Clerici. Minibombo (2013).
Gisella Pipistrella, Jeanne Willis e Tony Ross. Edizioni Il castoro (2007).
Una zuppa di sasso, Anais Vaugelade, Babalibri, 2003.
Piccola macchia, Lionel Le Neouanic, G. Stoppani, 2005.
Un pesce è un pesce, Leo Lionni, Babalibri, 2006.
Lupo Baldo, Eric Battut ; testo italiano a cura di Alfredo Stoppa, Bohem Press, 2010.
I tre briganti, Tomi Ungerer, Nord-Sud, 2007.
Un leone in biblioteca, Michelle Knudsen ; illustrata da Kevin Hawkes, Nord-Sud, 2007.
Il piccolo Bruco Mai sazio, Eric Carle, Mondadori, 1989.
A caccia dell'Orso, Michael Rosen ; Helen Oxenbury, Mondadori, 2001.
Pezzettino, Leo Lionni, Babalibri, 2006.
Il ciuccio di Nina, Christine Naumann-Villemin ; illustrazioni di Marianne Barcilon, Il castoro
bambini, 2003.
Piccolo blu e piccolo giallo: una storia per Pippo e Ann e altri bambini, Leo Lionni, Babalibri.
Dieci dita alle mani, dieci dita ai piedini, Mem Fox, Helen Oxenbury, Il castoro, 2009.
44. BIBLIOGRAFIA
(qualche proposta di libro a titolo esemplificativo)
Io mi mangio la luna, racconto e illustrazioni di Michael Grejniec, Arka, 2000.
A spasso col mostro, Julia Donaldson ; illustrato da Axel Scheffler, EL, 2000.
Voglio due compleanni, Tony Ross, Lapis, 2010.
La prima volta che sono nata, Vincent Cuvellier, Charles Dutertre, Sinnos, 2013.
Non voglio andare a scuola, Stephanie Blake, Babalibri, 2012.
Basta pannolino!, storia di Emanuela Nava ; illustrazioni di Desideria Guicciardini.
Che rabbia!, Mireille d'Allance, Babalibri, 2012.
Federico, Leo Lionni, Babalibri, 2012.
Caccapupù, Stephanie Blake, Babalibri, 2006.
Non piangere, Yusuke Yonezu, Il Castello, 2013.
Le storie di Kika. Di Altan. Edizioni EL 2007
Guarda che faccia, Giunti Kids (è il primo libro prodotto dal progetto Nati per leggere nel
2004, frutto della collaborazione tra la pediatra Stefania Manetti e la redazione di
Quaderni ACP).
La mamma, Alessandro Sanna, Collana Ullalà. Edizioni Emme, 2011
Che mestiere fa? Di Emanuela Bussolati. Edizioni La Coccinella, 2001.
45. BIBLIOGRAFIA
(qualche proposta di libro a titolo esemplificativo)
Chi fa cucù? Alla fattoria. Di Charlie Gardner. Edizioni la Coccinella, 2007.
Le ruote corrono. Di G. Mantegazza. Edizioni La Coccinella, 1998.
Chi me l’ha fatta in testa? di Werner Holzwarth e Wolf Erlbruch. Salani editore.
Cosa fanno i dinosauri quando è ora di dormire? Jane Yolen e Marc Teague. Edizioni Il
Castoro.
Una canzone da orsi. Benjamin Chaud. Franco Cosimo Panini.
Mamma nastrino, papà luna. Di Emanuela Nava. Piemme edizioni.
Buon viaggio piccolino. Beatrice Alemagna. Topipittori.
Che cos’è un bambino? Beatrice Alemagna. Topipittori.
Sono io il più forte. Di Mario Ramos. Babalibri.
Sono io il più bello. Di Mario Ramos. Babalibri.
Nel paese dei mostri selvaggi. Di Maurice Sendak. Edizioni Babalibri.
Zeb e la scorta di baci. Di Michel Gay. Edizioni Babalibri.
La cosa più importante. Di Antonella Abbatiello.
I tre porcellini. Di S. Guarnaccia. Editore Corraini. 2009.
Piccola Macchia. Di Lioner Le Néouanic. Stoppani editore. 2005.
Ranocchio è un... ranocchio. Max Velthuijs. Bohem press. 2004.