3. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Cosa è MOST?
E’ un ente di diritto privato e di promozione
sociale, costituita al fine di svolgere attività di
utilità sociale a favore di associati o di terzi, senza
finalità di lucro, ai sensi della legge 7 dicembre
2000, n. 383.
3
4. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Come nasce MOST?
Nasce dall’iniziativa di un
gruppo di professionisti,
di imprenditori e di
esponenti della società
civile che hanno deciso
di unire le loro professionalità interdisciplinari e complementari.
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5. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Quali finalità persegue?
Divulgare la cultura idonea a facilitare e
potenziare i processi di aggregazione tra
soggetti individuali e collettivi presenti sul
territorio…
5
9. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Quali finalità persegue?
… altri processi virtuosi con ricadute positive
anche sul piano sociale. 9
10. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Cosa sono le reti d’imprese?
Le reti d’imprese sono aggregazioni costituite
da Piccole, Medie e Grandi aziende che
integrano tra di loro specifici processi
gestionali, continuando però ad operare
in “parziale” autonomia imprenditoriale.
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11. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
La vera rivoluzione delle reti?
Le Università, Centri di ricerca ed Imprese private,
in reti giuridicamente riconosciute, per potenziare la
ricerca e le relative applicazioni industriali. 11
12. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Le finalità delle reti d’imprese:
•Allargare l’offerta di prodotti e servizi, senza modificare le
proprie caratteristiche e il proprio core business; 12
13. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Le finalità delle reti d’imprese:
•Effettuare insieme investimenti, impossibili per la singola
impresa; 13
14. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Le finalità delle reti d’imprese:
efficacia
efficienza
•Sfruttare in maniera efficace ed efficiente la capacità
produttiva;
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15. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Le finalità delle reti d’imprese:
•Aumentare il loro potere di negoziazione sul mercato,
raggiungendo un’adeguata massa critica, 15
16. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Le finalità delle reti d’imprese:
• Aumentare il know-how aziendale; 16
17. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Le finalità delle reti d’imprese:
•Condividere servizi trasversali, ottimizzando i costi e
maturando un risparmio. 17
18. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Elementi fondamentali di una rete
d’imprese
1. fiducia e stima,
2. sistema di valori condiviso,
3. aziende altamente specializzate,
4. un sistema di governo,
5. un sistema informativo che collega tutti i nodi
della rete,
6. nodi di rete non mono-committente,
7. strategia comune.
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19. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Le fasi di creazione di una rete
d’imprese:
•Decisione da parte di un gruppo di imprese di costruire una Rete,
•Conoscenza reciproca ed esperienze di collaborazione/partenariato,
•Definizione dei processi da integrare,
•Definizione degli obiettivi di ciascuna impresa della rete,
•Individuazione della forma giuridica più idonea e condivisa,
•Implementazione del modello organizzativo e piano di adeguamento di
ciascuna azienda,
•Costituzione di un livello di coordinamento,
•Implementazione di un piano marketing condiviso,
•Implementazione di un piano economico – finanziario di ciascuna
azienda e della “Rete” e condivisione di alcune funzioni,
•Start up della Rete.
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20. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Racconto di nascita e di evoluzione di
una rete d’imprese:
Nascita
•2 o più imprenditori si innamorano,
•hanno già lavorato insieme su progetti,
•non sono competitors,
•rientrano nella stessa catena produttiva,
•condividono un sogno,
•decidono di lavorare insieme nel futuro,
•prendono insieme le decisioni strategiche,
•mettono a disposizione reciprocamente i propri numeri
ed il know-how,
•rivelano reciprocamente i propri punti deboli.
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21. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Racconto di nascita e di evoluzione di
una rete d’imprese:
Errori da evitare
•Alcune Reti nascono tra molti soci, spesso
competitor, sponsorizzate da una o dall’altra associazione
di categoria, senza che tra essi esista un sentimento
comune;
•le reti sono inadatte per finalità di breve periodo;
•la “Rete” vista come panacea dei mali della crisi:
Reti composte da aziende mediocri, o non competitive,
rischiano di dar vita ad un’unica azienda non competitiva.
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22. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Racconto di nascita e di evoluzione di
una rete d’imprese:
Evoluzione
Il ruolo della nuova realtà aziendale creata
a breve termine:
•esprime la Rete verso il mondo esterno (clienti, fornitori,
istituzioni, ecc.)
•integra le funzioni trasversali e di supporto,
•condivide e pubblica la visione strategica di base.
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23. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Racconto di nascita e di evoluzione di
una rete d’imprese:
Evoluzione
Il ruolo della nuova realtà aziendale creata
a lungo termine può evolversi verso:
•consolidamento (successo)
•scioglimento (fallimento)
•riaggregazione in azienda unitaria (trasformazione)
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24. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Sequenza tematica nella costruzione
di una rete d’imprese:
1. Strategia, gestione, organizzazione e controllo
2. ICT fattore abilitante per lo sviluppo delle reti d’imprese
3. Aspetti giuridici: il contratto di rete
4. Agevolazioni ed aspetti fiscali
5. La psicologia e le reti d’imprese: la gestione del conflitto
6. La formazione del soggetto per lo sviluppo di reti
d’imprese
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25. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Realizzazione di una rete d’imprese:
analisi di fattibilità
L’analisi conoscitiva delle singole aziende che vogliono
collaborare (le caratteristiche, l’organizzazione interna, la
specializzazione, etc.),
Analisi economico-patrimoniale-finanziaria e valutazione del
piano strategico, organizzativo, gestionale e delle risorse
umane di un’impresa intenzionata a mettersi in rete
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26. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Realizzazione di una rete d’imprese:
analisi di fattibilità
La definizione delle aspettative di condivisione
Analisi delle scelte strategiche finora adottate da una impresa
e relativa ridefinizione in funzione dell’adesione ad un
sistema di rete.
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27. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Realizzazione di una rete d’imprese:
analisi di fattibilità
La determinazione degli obiettivi individuali
Determinare gli obiettivi che le singole imprese intendono
conseguire attraverso l’adesione ad un sistema di rete.
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28. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Realizzazione di una rete d’imprese:
analisi di fattibilità
Il delineamento di un sistema di valori condiviso
Far emergere le convinzioni e i comportamenti caratterizzanti
la cultura delle singole aziende intenzionate ad aderire ad un
sistema di rete per verificarne la compatibilità.
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29. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Realizzazione di una rete d’imprese:
analisi di fattibilità
La realizzazione di un progetto di fattibilità che evidenzi il
valore aggiunto della rete e i diversi apporti.
Sviluppare un business plan che evidenzi i principali risultati
delle analisi e delle valutazioni condotte sulle singole imprese
per supportare la realizzazione della rete ed evidenziare gli
aspetti migliorativi da essa scaturenti.
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30. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Strategia, organizzazione, gestione e
controllo di una rete d’imprese: fase
esecutiva
Attività
Analisi del piano strategico, organizzativo, gestionale, operativo
Obiettivi
Costruire il modello organizzativo/gestionale/operativo che aggrega gli
enti pubblici e privati aderenti al progetto
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31. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Attività
Analisi del piano strategico, organizzativo, gestionale, operativo del progetto
Obiettivi:
-Costruire il modello organizzativo/gestionale/operativo che aggrega gli enti pubblici e privati aderenti
al progetto
1 fase: 2 fase:
- Analisi delle politiche di Marketing dell’aggregato Verificare:
- Analisi della strategia adottata dell’aggregato - l'efficacia delle modalità di allineamento
- Analisi degli obiettivi dell’aggregato mercato-aggregato e i relativi processi di
- Ideare l’organizzazione dell’aggregato interazione;
- Progettare il modello gestionale dell’aggregato: - la validità delle scelte strategiche adottate
a) Definire i processi dell’aggregato e la corretta esecuzione del processo di
b) Individuare le interconnessioni dei processi tra pianificazione;
aggregato e singoli enti - l'idoneità del modello organizzativo
c) Verificare il sistema di definizione e misurazione rispetto ai precedenti punti;
delle performance dell’aggregato - la validità del processo gestionale e dei
d) Esaminare i processi di comunicazione tra processi operativi per il conseguimento
aggregato e singoli enti degli obiettivi prefissati
3 fase: 4 fase:
- Elaborare il quadro sintetico generale - Contribuire con i risultati emersi
dell'aggregato dall'analisi a migliorare in modo
significativo l’efficacia, l'efficienza e la
competitività dell'aggregato
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36. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Aspetti giuridici: il contratto di rete
Definizione
Con il contratto di rete più imprenditori perseguono lo scopo
di accrescere, individualmente e collettivamente la
propria capacità innovativa e la propria competitività sul
mercato.
A tal fine le imprese si obbligano reciprocamente, sulla base
di un programma comune, previamente asseverato, a
collaborare in forme ed in ambiti predeterminati attinenti
all’esercizio delle proprie imprese, ovvero a scambiarsi
informazioni o prestazioni di natura industriale,
commerciale, tecnica o tecnologica.
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37. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Aspetti giuridici: il contratto di rete
Chi può aderire
Possono partecipare al contratto di rete anche le imprese
sociali, gli enti senza scopo di lucro, gli esercenti le
professioni e comunque i soggetti che non sono
imprenditori secondo l’art. 2082 cc., ma sono “professionisti”
secondo il diritto europeo.
I partecipanti alla rete sono imprese, sia individuali, sia
collettive, senza limiti di dimensioni, senza vincoli di
localizzazione territoriale e/o tipologia di business.
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38. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Aspetti giuridici: il contratto di rete
La figura negoziale del contratto di rete
Esiste un doppio livello funzionale:
•un livello qualificante, che caratterizza lo schema
negoziale (migliorare la capacità innovativa e la
competitività sul mercato delle imprese aderenti) definito
anche scopo-fine del contratto;
•un livello specifico, proprio di ogni singola fattispecie
concreta, che deve essere enunciato (l’obiettivo
strategico del contratto) definito anche scopo-mezzo.
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39. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Aspetti giuridici: il contratto di rete
La pubblicità del contratto di rete
Il contratto di rete va redatto per atto pubblico o scrittura
privata autenticata e ne va data pubblicità nel Registro
delle Imprese presso cui ciascuna delle imprese
partecipanti è iscritta.
Dall’ultima iscrizione decorre l’efficacia del contratto di rete
(cd. efficacia costitutiva).
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40. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Aspetti giuridici: il contratto di rete
Il contratto di rete da vita ad un nuovo soggetto
giuridico?
Il contratto di rete non dà luogo alla creazione di un nuovo
soggetto giuridico autonomo e distinto rispetto ai
partecipanti, ma contempla, esclusivamente, una serie di
diritti e doveri strumentali alla realizzazione del programma
convenuto e, dunque, funzionali al perseguimento
dell’obiettivo perseguito.
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41. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Aspetti giuridici: il contratto di rete
Il fondo patrimoniale comune nel contratto di rete
La rete – diversamente dal consorzio con attività esterna –
può, ma non deve, dotarsi di un fondo patrimoniale comune,
mediante versamento di contributi da parte degli aderenti
alla rete secondo le regole previste dagli artt. 2614 e 2615
cc, ovvero mediante il ricorso alla costituzione, da parte di
ciascun contraente, di un patrimonio destinato, ai sensi
dell’art. 2447 bis primo comma lettera a) cc.
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42. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Aspetti giuridici: il contratto di rete
Gli organi gestionali della rete d’imprese
Nel contratto di rete può essere prevista la nomina di un
organo comune incaricato di occuparsi della gestione, in
nome e per conto dei partecipanti alla rete e tanto ai fini
dell’esecuzione del contratto o di singole fasi dello stesso.
Detto organo risponde del suo operato, secondo le regole
del mandato collettivo.
All’organo in parola possono essere attribuiti poteri di
rappresentanza anche verso i terzi, al fine di consentire
alla “rete” di stipulare contratti.
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43. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Aspetti giuridici: il contratto di rete
Gli elementi qualificanti del contratto di rete
Gli elementi necessari affinché il negozio possa essere qualificato come
“contratto di rete” sono:
1.la presenza di almeno due imprenditori;
2.l’indicazione degli obiettivi strategici di innovazione e di innalzamento della
capacità competitiva sul mercato;
3.la determinazione di modalità concordate tra le parti per misurare
l’avanzamento, individuale e collettivo, verso tali obiettivi;
4.la definizione del programma di rete che contenga l’enunciazione dei diritti e
degli obblighi assunti da ciascun partecipante e le modalità di realizzazione dello
scopo comune;
5.la durata del contratto;
6.le modalità di adesione di altri imprenditori;
7.le regole per l’assunzione delle decisioni dei partecipanti su ogni materia o
aspetto di interesse comune.
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44. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Aspetti giuridici: il contratto di rete
Differenze tra reti d’imprese e consorzio
Il contratto di rete si differenzia dal consorzio, in quanto la
rete non si sovrappone alle singole imprese, non le
sostituisce nell’esercizio anche di una sola fase di esse o di
un singolo affare, ma si limita a coordinarle.
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45. Missione Operativa Sviluppo Territoriale
Aspetti giuridici: il contratto di rete
Differenza tra reti d’imprese e altri modelli organizzativi
La rete si distingue dagli altri modelli organizzativi, nella misura
in cui l’incremento di efficienza che mira a realizzare non passa
attraverso una subordinazione gerarchica tra imprese.
Nel caso delle reti, infatti, è possibile accrescere l’efficienza,
mantenendo l’indipendenza, sulla base di una mera
interdipendenza funzionale.
La rete si configura come strumento estremamente flessibile e
più agile rispetto agli altri istituti similari al quale ricorrere
stipulando accordi modellabili a seconda delle concrete
esigenze.
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