1. Life on the River Percorsi di sviluppo e di incentivazione al razionale utilizzo della risorsa idrica del bacino del Sarno
2. Il fiume Sarno Il nome del fiume Sarno deriva dai primi abitanti della valle che furono i Sarrastri, una popolazione pelasgica, proveniente dal Peloponneso . Il fiume è lungo circa 24 km, nasce da sorgenti alla base del gruppo montuoso dei monti Picentini, a cavallo delle province di Avellino e Salerno, e attraversa i comuni di Sarno, San Valentino Torio, San Marzano sul Sarno, Scafati e infine Castellammare di Stabia. Le sorgenti più importanti sono quelle che alimentano il Rio foce, il Rio Palazzo-Mercato e il Rio S. Maria. I Pelasgi del Peloponneso risalirono il corso del fiume Sarno e si insediarono in questa straordinaria e fertilissima piana. Cominciò così la storia delle varie civiltà che si avvicendarono sulla piana e che hanno lasciato moltissime tracce importanti. Il Sarno, in epoca antica, svolse quindi un ruolo di promotore della civiltà umana e, per questo, fu adorato come un dio.
3. Situazione demografica e socio-economica I comuni di Sarno, S.Valentino Torio, S. Marzano sul Sarno, Scafati e Castellammare di Stabia presentano una situazione demografica come illustrato in tabella. Un dato importante da notare è la densità di abitanti che è molto elevata per tutti i comuni tranne che per il comune di Sarno, caratterizzato da una superfice territoriale molto ampia rispetto agli altri comuni. (Fonte: nostra elaborazione su dati Wikipedia – www.wikipedia.it) Situazione demografica e territoriale Superfice Maschi Femmine Residenti Densità Castellammare di Stabia 18 km² 31441 33783 65224 3694 ab./km 2 San Marzano sul Sarno 5 km² 4889 5027 9916 1887 ab./km 2 San Valentino Torio 9 km² 4907 5016 9923 1096 ab./km 2 Sarno 39 km² 15420 15912 31332 795 ab./km 2 Scafati 20 km² 24780 25913 50693 2577 ab./km 2
4. Situazione demografica e socio-economica Inoltre abbiamo un e levato numero di abitanti nei diversi comuni, con un tasso di crescita costante dal 1992 ad oggi. Infatti il totale dei residenti si aggira attorno ai 167.000 abitanti, con una densità abitativa media di 1835 ab/km². (Fonte: nostra elaborazione su dati Istat –www.demo.istat.it) Residenti dal 1992 ad oggi
5. Situazione demografica e socio-economica (Fonte: nostra elaborazione su dati Istat –www.demo.istat.it) Inoltre si tratta di una popolazione piuttosto giovane… Popolazione per fascia d’età
6. Situazione demografica e socio-economica … ma con un livello d’istruzione molto basso (Fonte: nostra elaborazione su dati Atlante statistico dei comuni–www.istat.it) Livello d’istruzione della popolazione residente
7. Situazione demografica e socio-economica La situazione occupazionale poi non è certo delle migliori. Infatti più di un quarto del totale della forza lavoro è in cerca di una occupazione. Confrontandoli con i dati provenienti dalla provincia di Salerno possiamo notare come la situazione occupazionale sia alquanto precaria. (Fonte: nostra elaborazione su dati Atlante statistico dei comuni–www.istat.it) (Fonte: nostra elaborazione su dati Atlante statistico dei comuni–www.istat.it) Situazione occupazionale del totale della forza lavoro Dati occupazionali a confronto Comuni Bacino Sarno Provincia di Salerno Tasso di occupazione 24,50% 47,50% Tasso di occupazione spec. 37,10% 78,40% Tasso di disoccupazione 29,40% 15,10%
8. Situazione demografica e socio-economica Se andiamo poi ad analizzare i dati relativi all’occupazione giovanile, lo scenario diviene ancora più negativo. Infatti se prendiamo in esame la fascia di popolazione che va dai 15 ai 29 possiamo notare che la situazione lavorativa non è per nulla positiva. (Fonte: nostra elaborazione su dati Atlante statistico dei comuni–www.istat.it) Percentuale di occupati con età tra i 15 e i 29 anni sul totale degli occupati
9. Situazione demografica e socio-economica Se poi analizziamo il totale della popolazione dai 15 ai 29 per condizione, cioè verificando la percentuale di studenti e di occupati in quella fascia d’età abbiamo una situazione come dal grafico seguente. Percentuale di occupati e studenti nella fascia d’età tra i 15 e i 29 anni (Fonte: nostra elaborazione su dati Atlante statistico dei comuni–www.istat.it)
10. Situazione demografica e socio-economica Occupati per settore economico (Fonte: nostra elaborazione su dati Atlante statistico dei comuni–www.istat.it) Rimanendo ancora in ambito lavorativo, poniamo ora lo sguardo sulle attività lavorative che vengono svolte dai residenti per poi analizzare il tessuto imprenditoriale della zona.
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12. Situazione ambientale e impatti sanitari Il Sarno, anche essendo piccolo, è diventato noto per essere il fiume più inquinato d’Europa. L'antropizzazione incontrollata della Valle del Sarno, la crescita a lungo non governata degli insediamenti industriali, la progressiva banalizzazione del corso principale del fiume e dei suoi affluenti, hanno condannato il Sarno ad una lunga agonia. Non si tratta solo di un semplice inquinamento delle acque superficiali, non è la semplice contaminazione del letto del fiume con materiali e sostanze talvolta anche tossiche. La situazione quindi è ben più grave di quanto possa sembrare
13. Situazione ambientale e impatti sanitari Queste criticità dal punto di vista ambientale hanno chiaramente un impatto anche sulla situazione medico-sanitaria della zona del bacino Sarnese. Situazione sanitaria che si presenta decisamente inusuale e critica rispetto ad altre zone territoriali della regione. Incidenza di malattie tumorali e respiratorie nel comune di S. Marzano sul Sarno (Fonte: Relazione conclusiva Commissione d’inchiesta inquinamento fiume Sarno – www.senato.it) San Marzano sul Sarno Regione Campania Tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni 46,65% 41,87% Tumori maligni della prostata 24,34% 18,39% Malattie apparato respiratorio 84,12% 56,94%
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16. • Elevato numero di persone in età lavorativa Swot Analysis – Contesto socio-demografico • Età media della popolazione bassa • Livello d’istruzione basso • Alta densità di popolazione • Alto tasso di incremento demografico SWOT
17. • Prossima bonifica del fiume Sarno • Possibilità di sviluppo di attività economiche inerenti al fiume Sarno • Perdurare dello stato di rischio ambientale del bacino • Protrarsi dello sfruttamento irrazionale della risorsa idrica Swot Analysis – Contesto politico-economico • Particolare interesse politico e istituzionale • Elevati investimenti da parte governativa ed europea • Presenza di aziende inadempienti alle disposizioni legislative • Mancanza di aziende che attuano uno sfruttamento razionale della risorsa idrica • Mancanza di manodopera specializzata • Elevata presenza di lavoro nero • Elevata presenza di organizzazioni criminali SWOT
18. Swot Analysis – Contesto ambientale e sanitario • Flora e fauna fluviale totalmente intatta e florida • Monitoraggio costante del fiume e interventi da parte del consorzio di bonifica • Presenza degli impianti di depurazione • Assenza totale di una cultura ambientale da parte della popolazione e delle aziende • Mancata implementazione di un monitoraggio sanitario approfondito della zona • Mancata attivazione dei depuratori • Protrarsi della situazione di rischio ambientale e sanitario • Prossimo completamento dei lavori di bonifica SWOT
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22. Implementazione di attività nel settore ittico e di piscicoltura nel comune di Sarno All’interno del territorio del comune di Sarno sgorga la sorgente del fiume, caratterizzata da un’acqua estremamente limpida, pulita e ossigenata. Questa enorme potenzialità del territorio non viene per nulla sfruttata e da qui prende corpo l’idea di incentivare e stimolare sul territorio di Sarno l’implementazione di attività collegate all’allevamento di prodotti ittici, particolarmente adatte ad un utilizzo ecocompatibile ed ecosostenibile delle acque sorgive. Inoltre, il mercato dei prodotti ittici è un mercato in piena espansione e che gode di un’ottima fetta di consumatori nel sud Italia. L’implementazione, l’incentivazione e il sostegno ad attività di questo tipo, sono strategiche sia per le prospettive economiche, occupazionali e di sviluppo del bacino del Sarno, sia per l’impatto positivo sul carente ecosistema fluviale del Sarno.
23. Implementazione di attività nel settore ittico e di piscicoltura nel comune di Sarno Dal punto di vista infrastrutturale prevediamo la costruzione, in un’ampia fascia territoriale non ancora invasa dall’edilizia, di impianti di allevamento e vasche atte alla riproduzione ed alla crescita delle produzioni ittiche. Area territoriale individuata per l’installazione delle vasche di allevamento
24. Questi impianti godranno di una posizione strategica, poiché disteranno poche centinaia di metri dalla sorgente denominata “ Foce ” e saranno a pochissima distanza dall’entrata dell’autostrada A30 Caserta-Salerno. Implementazione di attività nel settore ittico e di piscicoltura nel comune di Sarno Distanze territoriali dalla sorgente e dall’autostrada
25. Le acque sfruttate per il riempimento delle vasche di allevamento saranno purissime e ampiamente ossigenate data la vicinanza alla sorgente. Questo aspetto garantirà la qualità delle produzioni. Inoltre, la vicinanza ad un nodo logistico come lo svincolo dell’autostrada A30, dà la possibilità di avere un trasporto immediato verso i luoghi di vendita, garantendo così la salubrità e la freschezza del prodotto. Implementazione di attività nel settore ittico e di piscicoltura nel comune di Sarno Fondamentale sarà anche la vicinanza al nascente interporto merci nel comune di San Marzano sul Sarno, da noi ipotizzato all’interno del progetto Agrifelix, il quale potrà essere una base logistica per il trasporto del pescato.
26. Implementazione di attività inerenti alla lavorazione degli scarti dei pomodori Il Centro Nazionale di Ricerca di Pozzuoli ha scoperto una innovativa tecnica che dai residui della lavorazione del pomodoro rende possibile ottenere materiale plastici biodegradabili, vernici biodegradabili e concimi. Il CIRS avrà il compito di sostenere ed implementare nel territorio di San Valentino Torio e San Marzano sul Sarno tali tecniche di lavorazione in modo da poter estrarre i polisaccaridi ottenuti dagli scarti della lavorazione del pomodoro per purificarli e riconvertirli in buste di plastica biodegradabili. Il riciclo dei prodotti di scarto della lavorazione del pomodoro conduce ad un duplice vantaggio: • la produzione di un prodotto a costi ridottissimi (come le buste biodegradabili e le vernici ecocompatibili) • la notevole riduzione di costi di gestione delle imprese operanti sul territorio che per legge devono attivare i costosissimi impianti di depurazione Grazie alle moderne biotecnologie sarà così possibile manipolare tali residui convertendoli in potenziali risorse ad alto valore aggiunto.
27. Implementazione di attività ludico-ricreative nei comuni di Scafati e Castellamare di Stabia Il progetto prevede la riqualificazione e l’attivazione, presso il tratto fluviale che va dal confine del comune di San Marzano sul Sarno al comune di Scafati, di piattaforme in legno utili per l’attività di pesca sportiva. Area destinata alla costruzione di piattaforme per la pesca sportiva
28. Implementazione di attività ludico-ricreative nei comuni di Scafati e Castellamare di Stabia Nei pressi dell’estuario del fiume, invece, si procederà alla riqualificazione di una zona territoriale abbandonata per l’attivazione di un centro polifunzionale dove poter svolgere, dal lato del fiume le attività canoistiche e di modellismo, mentre dal lato che sbocca sul mare le escursioni marine sulla “Secca di Rovigliano” distante pochi metri Area destinata alla costruzione del Centro Polifunzionale Area della “Secca Rovigliano
29. Fattore critico del successo e dell’insuccesso dell’idea-progetto potrebbe essere la variabile “efficienza” del sistema della Pubblica Amministrazione, segnatamente alla burocrazia da attuare in sede regionale, statale ed europea per lo sblocco dei fondi necessari ad una corretta attuazione del piano. Monitoraggio e controllo degli obiettivi Ulteriore fattore critico da segnalare è poi la capacità degli imprenditori locali e dei cittadini a riconoscersi con convinzione in tale progetto .