tesi di Laurea di Valeria Ciani, stagista e volontaria del progetto www.facciamoadesso.it promosso e realizzato da e:due e Red Turtle. Stage realizzato con la collaborazione dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Tesi su FacciamoAdesso a sostegno delle imprese colpite dal terremoto
1. UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA
Dipartimento di Economia Marco Biagi
Corso di laurea in Economia e marketing internazionale
RELAZIONE DI STAGE PRESSO
E:2 società di consulenza di direzione per la collaborazione al
progetto facciamoadesso.it portale di sostegno alle imprese colpite
dal terremoto
Relatore: Tesi di Laurea di:
Prof. Eugenio Caperchione Valeria Ciani
Anno Accademico 2011-12
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2. FACCIAMOADESSO.IT
Nuovo modello di intervento rapido
Introduzione
1. La collaborazione con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
1.1. Il primo contatto con E:2
2. La costruzione del network Facciamo Adesso
2.1. Collaborazioni necessarie per avviare il progetto
2.1.1. Progettazione e realizzazione
2.1.2. Altri soggetti contributori del progetto
2.2. Riflessione critica sulla qualità apportata
2.2.1. Amici dell’iniziativa
2.2.2. Sponsor attivi
3. Le peculiarità del progetto Facciamo Adesso
3.1. Avvio rapido dell’iniziativa Facciamo Adesso
3.1.1. Startup rapido
3.1.2. Metodologia “AGILE”
3.2. Il funzionamento del portale di facciamoadesso.it
3.3. Lancio e comunicazione del progetto, la necessità della presenza istituzionale
3.3.1. La necessità della presenza istituzionale: la donazione del sito all’Assemblea
Legislativa dell’Emilia Romagna
3.3.2. Presentazione ufficiale del progetto
3.3.3. La diffusione dell’iniziativa dalla presentazione pubblica
3.4. Il valore di Facciamo Adesso per aziende e clienti
3.4.1. La funzione del portale per le imprese presenti
3.4.2. La funzione del portale per i clienti
3.5. Variabili critiche
3.5.1. La messa in sicurezza dello spirito imprenditoriale
3.5.2. Analisi statistiche dinamiche di Facciamo Adesso
3.5.3. Il gap relazionale tra imprese e consumatori
3.6. Iniziative e obiettivi futuri di Facciamo Adesso
4. Lo stage per il progetto Facciamo Adesso
4.1. Settore e area di appartenenza
4.2. Obiettivi e attività svolta durante il tirocinio
4.3. Considerazioni finali sull’esperienza formativa e relazionale
Appendice 1
Appendice 2
2
3. Introduzione
Facciamo Adesso è un portale web di comunicazione e scambio creato per facilitare
l’incontro tra le imprese che fanno parte del tessuto economico delle zone terremotate
dell’Emilia e i soggetti disposti a contribuire per sostenerle: associazioni, cittadini,
istituzioni e altre imprese.
Il progetto facciamoadesso.it fornisce alle realtà economiche dei territori colpiti
un'opportunità in più per ripartire, creando uno spazio on-line dove le aziende possono
raccontare la situazione che stanno vivendo dando la possibilità ad altre imprese e a tutti i
cittadini di contribuire alla ricostruzione sia offrendo aiuti diretti che acquistando in modo
solidale, rendendo più semplice il contatto tra le persone.
L’idea del progetto è stata di un’azienda privata di Modena ma il portale è stato donato
all’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna per garantire la neutralità del
trattamento dei dati e l’adesione al progetto da parte del maggior numero possibile di enti
e istituzioni pubbliche.
In questo scritto potrete seguire la fase di costruzione e sviluppo del network Facciamo
Adesso insieme alla descrizione del suo utilizzo pratico e alle specifiche funzioni che
assolve nei confronti dei clienti e dei venditori.
Non mancheranno riflessioni sulle peculiarità, che lo distinguono come progetto di avvio
rapido, ma saranno evidenziate anche le criticità incontrate nel periodo di costruzione e
organizzazione del network e quelle più attuali legate alla sua gestione.
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4. 1. La collaborazione con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
L’esperienza di collaborazione fra l’Ufficio Stage del
Dipartimento di Economia Marco Biagi (DEMB) e il
portale facciamoadesso.it rappresenta un contributo
alla discussione sul ruolo che l’Università e gli
studenti possono avere nel processo di ricostruzione.
Fin da subito l’Università si è spesa per cercare
soluzioni per aiutare la ripresa delle zone terremotate e lo strumento utilizzato è stato il
blog “ricostruiremeglio”, uno spazio web per tutti coloro che vogliono contribuire all’analisi
e all’elaborazione di proposte e progetti per la ricostruzione.
Nelle prime settimane di giugno del 2012, Francesco Zuffi, referente dell’ufficio Stage del
DEMB e partecipante attivo al blog “ricostruiremeglio”, analizzando le possibilità di
collaborazione con enti coinvolti nella ricostruzione del tessuto sociale e commerciale delle
zone terremotate, ha ricevuto un “mandato esplorativo”, per individuare la possibilità di
inserire anche l’attività di stage a supporto della macchina degli aiuti che in quei giorni
stava iniziando a muoversi.
Il fine iniziale, meramente pratico, era di trovare una soluzione per attivare stage per gli
studenti dell’ambito delle zone terremotate ma presupponeva, di fatto, un obiettivo più
generale di carattere etico: quello di far sì che gli studenti, ma anche il Dipartimento in
qualità di istituzione fortemente connessa col proprio territorio di riferimento, si
spendessero per portare aiuto nelle zone maggiormente colpite dal sisma.
Operativamente l’ufficio Stage si è rivolto al Centro Servizi per il Volontariato, sapendo
dell’importante ruolo che il Centro svolgeva nel coordinare gli aiuti.
E’ stato così che l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha realizzato il
contatto con gli ideatori di Facciamo Adesso. L’opportunità della collaborazione al progetto
è sembrata subito interessante sia per l’attività effettivamente pertinente col percorso di
studi in economia, il social marketing, sia perché si sarebbe lavorato direttamente sul
campo, presso i Centri Operativi Comunali istituiti nei vari comuni.
1.1. Il primo contatto con E:2
Nei mesi antecedenti al contatto con la società di consulenza di direzione E:2 il mio
percorso universitario stava giungendo al termine. Grazie all’intermediazione di Marinella
Magri, collaboratrice dell’ufficio stage, avevo preso contatto con il Dott. Bortoli, Plant
Controller della Fresenius Hemo Care Srl di Cavezzo, una impresa biomedicale.
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5. In maggio il sisma che ha interessato principalmente le zone della Bassa Modenese ha
provocato ingenti danni strutturali, e non solo, a molte aziende tra cui anche la Fresenius.
In conseguenza di ciò la Fresenius, come molte altre aziende della zona, si è trovata nella
condizione di dover trasferire temporaneamente la sua attività imprenditoriale in altra sede
al di fuori della regione, e la collaborazione per lo stage che avrei dovuto iniziare in giugno
non si è potuta avviare.
Fortunatamente nel luglio successivo, mentre il paese di Cavezzo in cui risiedo stava
affrontando un periodo di fermo collettivo causato dalle conseguenze del terremoto, ho
ricevuto la telefonata di Alberto Franchini, socio di E:2 e ideatore del progetto Facciamo
Adesso, con la proposta di uno stage alternativo.
Pur non avendo esperienze pregresse nel campo del volontariato il progetto mi è apparso
subito interessante e innovativo perché in quelle settimane di incertezze e impotenza
collettiva facciamoadesso.it appariva una realtà, un sistema già in essere di aiuto effettivo
alle imprese che si erano trovate improvvisamente senza più il locale o il capannone dove
esercitare la loro attività. Non è stato difficile per me prendere una decisione sulla
collaborazione al progetto perché l’idea di essere d’aiuto alla comunità e
contemporaneamente incrementare le mie esperienze lavorative relative al social
marketing non lasciava molto spazio ad altre riflessioni.
Il tempo di contattare l’ufficio stage per la preparazione del contratto di collaborazione al
progetto e la settimana successiva, il 26 luglio, stavo già lavorando insieme a E:2 e ad
aziende e persone che contribuivano alla crescita del progetto Facciamo Adesso.
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6. 2. La costruzione del network Facciamo Adesso
Subito dopo la prima scossa, che ha colpito la zona del Ferrarese, Alberto Franchini e
Giuseppe Leoni, soci di E:2, si sono chiesti come poter aiutare le zone colpite dal sisma.
In quei momenti di confusione causati dalle continue scosse sismiche gli aiuti si
orientavano principalmente verso le persone, per fornire generi di prima necessità. Il
pensiero di E:2 si è quindi focalizzato sulle aziende, categoria con la quale lavora a stretto
contatto tutti i giorni.
Lo spunto è nato dalla gara di solidarietà attivatasi per acquistare il Parmigiano dei
caseifici colpiti dal terremoto. Molte aziende avevano “immobilizzate” le proprie risorse in
materie prime, attrezzature, prodotti finiti, mentre avevano bisogno di disponibilità di
denaro liquido per cominciare a ricostruire e per ripartire con l’attività lavorativa.
L’idea fu quindi di creare un canale attraverso cui i produttori riuscissero a
comunicare rapidamente con il mercato e vendere i propri prodotti, partendo dalla
considerazione che le aziende del territorio non erano abituate a utilizzare le potenzialità di
internet e dell’e-commerce, e che avrebbero dovuto muoversi in fretta.
Franchini e Leoni hanno contattato RedTur tle, un’agenzia che si occupa
di web e s v ilup po sof t war e, e con essa hanno iniziato a sviluppare l’idea. Creare in
un mese un canale e-commerce non sarebbe stato possibile e avrebbe richiesto la
formazione di un nuovo soggetto economico, cosa che i soci non erano intenzionati a fare
per non creare diffidenza nelle imprese
da aiutare, che probabilmente lo
avrebbero percepito come un soggetto
economico sconosciuto. Inoltre il loro
obiettivo non era quello di creare un
semplice portale ma un m odello d i
intervento vicino alle persone
s u l t e r r i t o r i o , in cui le t r a n s a z i o n i
potessero essere n o n s o l o v i r t u a l i
m a r elaziona li, perché è in questo
modo che i piccoli imprenditori sono
abituati ad operare, costruendo rapporti
diretti, basati sulla fiducia.
La costruzione del network Facciamo Adesso è avvenuta in una ventina di giorni, sulla
base di presupposti che sono stati chiari fin dall’inizio:
- creare una realtà non-profit, in cui ogni persona intenzionata a partecipare mettesse a
disposizione gratuitamente le proprie competenze;
-muoversi in tempi rapidi vista la situazione di emergenza. Da qui deriva il nome del
progetto, “Facciamo Adesso”.
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7. 2.1. Collaborazioni necessarie per avviare il progetto
Per avviare il sito web facciamoadesso.it, oltre al fondamentale apporto di RedTurtle, si è
resa necessaria la presenza di altre aziende che contribuissero alla messa in opera del
portale. E:2 ha quindi operato per promuovere la collaborazione di altri soggetti,
utilizzando la sua rete di contatti e relazioni pregresse. Per realizzare il portale
facciamoadesso.it è stato necessario reperire anche delle effettive risorse operative che
mettessero subito a disposizione determinate competenze.
Grafico delle collaborazioni necessarie:
Grafico delle collaborazioni avviate:
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8. 2.1.1. Progettazione e realizzazione
Per la creazione e la messa in opera facciamoadesso.it ha necessitato di diverse
collaborazioni ad alta e a bassa intensità di lavoro, a più alto e a più basso valore
economico ma con l’unico comun denominatore dell’imprescindibilità di ognuno di questi
contributi nella realizzazione del progetto.
La società E:2 insieme a RedTurtle ha ideato e sviluppato l’idea di base del portale, ha
definito nei dettagli l’obiettivo di mettere in contatto diretto le aziende e i clienti ed il suo
modo di funzionamento, ovvero il metodo pratico con cui attuarlo. Di conseguenza ha
progettato il software da utilizzare per il portale. Naturalmente per realizzare il tutto è stato
indispensabile l’apporto di molte altre aziende con conoscenze e potenzialità diffuse in più
campi professionali.
Uno degli elementi essenziali per la realizzazione del portale è stato naturalmente il
server, un computer dedicato esclusivamente al controllo dell’intera rete e strutturato per
condividere i dati. In questo caso la collaborazione con IBM è stata preziosa perché ha
consentito di poter disporre dell’infrastruttura per il sito on-line.
Un altro elemento indispensabile era la grafica da utilizzare per il portale e in questo caso
la collaborazione dell’agenzia di comunicazione Sartoria di Modena, che ha realizzato il
layout del sito dando un’immagine innovativa e dinamica al portale, si è dimostrata molto
preziosa.
Considerando poi che non tutte le imprese delle zone terremotate avevano ancora a
disposizione una connessione internet accessibile in qualsiasi momento, è stato attivato
un servizio di sms per segnalare telefonicamente ai venditori presenti nel portale le
prenotazioni dei prodotti provenienti dai clienti. Airtelco, una società di Ferrara, ha messo
a disposizione 100.000 sms gratuiti. Con questo sistema, quando un prodotto viene
prenotato sul portale facciamoadesso.it, la prenotazione viene comunicata al venditore
tramite mail e messaggio sms.
2.1.2. Altri soggetti contributori del progetto
Gli altri soggetti a sostegno di Facciamo Adesso sono molteplici e ricoprono attività di
varia natura che non contemplano necessariamente un’attività lavorativa. Con questa
affermazione voglio mettere in evidenza il fatto che un progetto innovativo e particolare
come questo ha bisogno, oltre che del lavoro pratico delle aziende che lo supportano,
anche di un livello di referenze adeguato, che ne preservi l’immagine e la credibilità in
relazione ai suoi fini unicamente assistenziali a favore delle imprese delle zone
terremotate.
Per questa specifica finalità si è voluto coinvolgere nel progetto come garante
un’importante istituzione, l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, che
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9. si è resa disponibile ad avvalorare i fini benefici dell’iniziativa. I soggetti promotori
dell’iniziativa hanno deciso di intestare a questa istituzione la proprietà formale del
dominio, assicurando comunque la gestione operativa del portale.
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10. Dal punto di vista meramente pratico diversi soggetti si sono spesi per contribuire al
portale.
Una delle prime esigenze che si sono presentate per l’inserimento sul portale delle
informazioni relative alle aziende terremotate è stato il reperimento di persone che si
mettessero a disposizione dei titolari d’azienda, poco abituati a usare il web come mezzo
commerciale di vendita prodotti, per aiutarli ad esplicitare al meglio le informazioni relative
ai loro prodotti. Così in luglio è stato organizzato un incontro presso il Centro Servizi per il
Volontariato di Modena dove i primi volontari si sono messi a disposizione di Facciamo
Adesso. Oltre alla funzione di reperimento volontari il Centro Servizi per il Volontariato ha
anche offerto la copertura assicurativa per tutti i volontari attivi sul campo.
Il sito di facciamoadesso.it è stato dotato anche di una sezione dedicata all’informazione,
che è stata affidata alla cura della casa editrice Edizioni Pubblicità Italia. Avvalendosi
della figura di Elena Benedetti, Edizioni Pubblicità Italia aggiorna gli utenti del sito con
una serie di articoli di informazione, le “Notizie”, tutti relativi alle novità o agli eventi
riguardanti le zone colpite dal terremoto.
Per fornire ai volontari di Facciamo Adesso un supporto di comunicazione che consentisse
di operare efficacemente sul campo a supporto delle imprese, l’azienda di
telecomunicazioni Vodafone ha messo a disposizione del progetto delle sim card abilitate
alla navigazione internet.
Per avere infine, anche dal punto di vista legale, un’assoluta tranquillità di azione
nell’attività svolta a sostegno delle imprese, Facciamo Adesso ha ottenuto l’appoggio di
Melica Scandelin & Partners, uno studio legale specializzato in diritto applicato alle
nuove tecnologie di comunicazione web.
Nel corso dell’evoluzione di Facciamo Adesso è poi entrata a far parte dei collaboratori
anche l’azienda MediAmo che si occupa della preparazione di materiali di comunicazione
su supporto cartaceo come locandine e cartoline, che saranno distribuite sia alle aziende
che ai clienti per dare maggior visibilità al progetto.
2.2. Riflessione critica sulla qualità apportata
Dopo quasi quattro mesi dall’avvio del progetto Facciamo Adesso si può incominciare a
tracciare una linea più chiara in riferimento alle collaborazioni che esso ha ottenuto dai
diversi soggetti partecipanti. Era comprensibile pensare, parlando di prestazioni di
volontariato a titolo gratuito, che non tutti gli appoggi dei sostenitori e degli sponsor del
progetto si sarebbero mantenuti costanti nel tempo. Infatti, a oggi, si può riscontrare che le
collaborazioni attive, sia da parte delle associazioni che da parte delle aziende, si sono
dimostrate di gran lunga inferiori alle aspettative previste all’inizio di questa avventura.
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11. I soggetti che sostengono facciamoadesso.it si possono distinguere in “Amici
dell’iniziativa”, che conoscono ed apprezzano il progetto, e “Sponsor attivi”, che
collaborano in maniera attiva e concreta.
2.2.1. Amici dell’iniziativa
Tra gli “Amici dell’iniziativa”, che apprezzano ma non hanno collaborato attivamente al
progetto, possiamo annoverare diverse associazioni di categoria, associazioni di persone,
fondazioni, aziende e istituzioni.
Le associazioni di categoria sono:
Confesercenti Modena, Coldiretti Emilia-Romagna, Coldiretti Reggio-Emilia, Coldiretti
Modena, Cna Modena, Lapam Modena, Confcooperative Modena, Confcommercio Ascom
Bologna, Legacoop Modena, Confagricoltura Modena, Camera di Commercio di Modena.
Inizialmente si pensava che l’intervento delle associazioni di categoria avrebbe avuto un
ruolo cruciale, presupponendo che l’indirizzo seguito da Facciamo Adesso sarebbe stato
quello di agevolare le vendite da azienda ad azienda, B2B.
Il portale ha preso invece una direzione diversa, ovvero quella delle vendite da azienda a
consumatori, B2C. Anche per la modalità B2C, le possibilità di collaborazione delle
associazioni di categorie sarebbero state considerevoli, ma la proposta di supporto di
Facciamo Adesso alle imprese associate non è stata purtroppo supportata con sufficiente
decisione ed intensità.
Le altre associazioni di persone sono:
Forum provinciale del terzo settore, Emiliamo, Gruppi di Acquisto Solidali, G.A.S., Distretto
di Eco solidale DES e l’ANCI.
La fondazione è:
Fondazione Campagna Amica.
L’azienda presente è:
Focuslab.
Come patrocinatori istituzionali dell’iniziativa sono presenti province e comuni:
le Province di Modena, Ferrara, Bologna e i Comuni di Finale Emilia, Mirandola, San
Felice sul Panaro, Medolla, Cavezzo, Carpi e Reggio Emilia.
Pur non avendo una partecipazione attiva al progetto Province e Comuni hanno garantito
la presenza istituzionale dando maggiore credibilità al progetto di sostegno alle imprese
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12. terremotate in un clima di diffidenza generalizzata scaturita da una situazione di disagio
collettivo.
Per ulteriori informazioni sugli “amici dell’iniziativa” si faccia riferimento all’appendice 1.
2.2.2. Sponsor attivi
Dal punto di vista istituzionale la presenza
dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna è
stata la più attiva permettendo a Facciamo Adesso di
ottenere una visibilità e una credibilità maggiore soprattutto per quanto riguarda la
presentazione iniziale al pubblico. Dal punto di vista dell’organizzazione dei volontari, il
progetto ha ricevuto il sostegno concreto dell’Assemblea con la fornitura dei terminali
Tablet necessari per il lavoro sul campo svolto dai collaboratori che aiutano le aziende nel
caricamento del “profilo azienda” nel portale.
Oltre alla società E:2, che gestisce tuttora l’organizzazione del portale, e a RedTurtle, che
ha fornito dall’inizio il supporto informatico, ci sono vari soggetti che hanno contribuito ed
ancora partecipano allo sviluppo del portale:
IBM ha fornito i server necessari al supporto di
facciamoadesso.it e si è messa a disposizione del progetto
tramite la sua fondazione.
BioDec è l’azienda di Michele Finelli che si occupa di
consulenza e assistenza in ambito informatico. In questo
progetto si è presa in carico tutta la parte sistemistica del
portale: installazione e monitoraggio dei server, vari test di
carico e i passaggi da un server di IBM a un altro.
AirTelco Srl è la fornitrice dei canali Mobili di ricezione e
avvisi alle aziende e ai clienti di Facciamo Adesso tramite
messaggi sms.
Sartoria è l’agenzia di comunicazione di Modena che ha
creato il logo “Facciamo” e ha realizzato il layout del sito
dando un’immagine innovativa e dinamica al portale.
Purtroppo, come per altre aziende, l’apporto di Sartoria nel
portale è durato il tempo della costruzione del sito. Nei mesi
successivi si è dovuto chiedere l’aiuto di un’altra agenzia di
comunicazione, MediAmo, che, al momento, sta
organizzando la stampa delle cartoline e locandine di Facciamo Adesso per meglio
divulgare presso le aziende e i clienti la conoscenza del progetto.
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13. La casa editrice Edizioni Pubblicità Italia scrive gli
articoli di informazione sulla Home del sito, le
“Notizie”, apportando diversi contenuti tutti relativi
alle novità o agli eventi correlati alle zone colpite
dal terremoto. In più si è resa disponibile, nella
figura di Elena Benedetti, per fare da tramite tra gli organizzatori e gli utilizzatori del
progetto rispondendo alle telefonate delle persone che chiedono informazioni o
delucidazioni sul funzionamento del sito e sulle possibilità di collaborazione.
Lo studio legale Melica Scandelin & Partners mette a
disposizione la propria competenza in materia giuridica
ed è disponibile per curare gli interessi del portale nel
caso di eventuali controversie giudiziali.
L’associazione Fior di Risorse ha promosso
attivamente, durante i suoi Summit, Facciamo Adesso
e grazie alla sua collaborazione sono stati possibili
scambi commerciali a favore delle aziende
terremotate.
La Banca Popolare
dell’Emilia Romagna ha
collaborato all’iniziativa
producendo una locandina
di Facciamo Adesso nella
quale spiega il
funzionamento del progetto.
La locandina è stata
inserita nel sito web della
banca, ed esposta in forma
cartacea in alcune filiali.
E’ importante la diffusione
del progetto da parte di
soggetti conosciuti e di
fiducia, soprattutto quando
le persone hanno bisogno
di essere rassicurate sulla
trasparenza dell’iniziativa in
essere.
Per ulteriori informazioni
sugli “sponsor attivi” si
faccia riferimento
all’appendice 2.
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14. 3. Le peculiarità del progetto Facciamo Adesso
Dai primi giorni di “nascita” dell’idea di Facciamo Adesso si è subito capito che un modello
basato sulla creazione di un sito di e-commerce, che comprendesse un sistema di vendita
di beni convenzionale, con carrelli interattivi, quantitativi automaticamente “scaricati” e
pagamenti con carte on-line, non sarebbe stato né praticabile, a causa dei lunghi tempi
burocratici di attivazione, né utile per aiutare le imprese a instaurare relazioni durature con
nuovi potenziali clienti.
Si è quindi inteso sviluppare un nuovo modello di approccio alla presenza commerciale
on-line che mettesse al centro la relazione e la conoscenza favorendo il contatto diretto tra
venditore e potenziali clienti.
In questo senso, se da un lato l’impossibilità di pagare un corrispettivo, direttamente via
web, come in tutti i normali e-commerce può rappresentare un limite oggettivo alla rapidità
della transazione dall’altro è frutto della volontà di privilegiare la qualità del rapporto tra
venditori e clienti, che non si esaurisce in un’unica transazione ma che, grazie alla
relazione personale sviluppata, può instaurare un rapporto duraturo tra azienda e nuovo
cliente.
Oltre a favorire le interazioni relazionali, il portale è strutturato in maniera tale da dare lo
spazio e la possibilità all’azienda di raccontare la sua storia, la sua esperienza e le
emozioni scaturite dal terremoto. Infatti, avendo a disposizione varie bacheche dove
pubblicare storie, foto, documenti i commercianti e i produttori diretti hanno la possibilità di
presentarsi ai potenziali clienti e comunicare un’idea chiara delle problematiche che
stanno affrontando, sia come azienda che come persone. Una delle tante utilità che
presenta il portale è quella di diminuire le distanze tra le popolazioni colpite dal sisma e il
resto del mondo che, probabilmente, se non l’ha provato in prima persona, può non
comprendere fino in fondo il disagio e le emozioni contrastanti nati da questa
manifestazione di forza della natura che sottolinea l’impotenza dell’uomo in determinati
frangenti.
3.1. Avvio rapido dell’iniziativa Facciamo Adesso
L’urgenza della situazione che non permetteva un iter normale di creazione del sito e la
necessità di aiutare subito le aziende bisognose di un appoggio morale e materiale ha
reso facciamoadesso.it un tutt’uno di creazione, messa in opera, pubblicazione e
organizzazione moderna e veloce.
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15. Nei giorni caotici dell’immediato post-terremoto, nei quali era massima l’esigenza di
ottenere riscontri effettivi, Alberto Franchini di E:2 insieme a Massimo Azzolini, Irene
Capatti e Andrzej Mleczko di RedTurtle si sono letteralmente chiusi in una stanza per
dare vita all’idea di base del progetto Facciamo Adesso e trasformarla in realtà. Nel giro di
tre giorni, utilizzando una programmazione a rotazione, tipica della metodologia Agile,
hanno creato il software del sito che oggi sta dimostrando concretamente la sua utilità.
Questo metodo di lavoro basato sulla collaborazione e le tempistiche veloci consente di
rivedere di continuo le specifiche e di cambiarle durante lo sviluppo mediante un intenso
scambio di informazioni e di pareri tra gli attori impegnati nell’attività.
3.1.1. Startup rapido
Normalmente con il termine startup si identifica l'operazione e il periodo durante il quale si
avvia un'impresa. Si tratta di solito di imprese appena costituite, nelle quali vi sono ancora
processi organizzativi in corso. Nello startup possono avvenire operazioni di acquisizione
delle risorse tecniche correnti, di definizione delle gerarchie e dei metodi di produzione, di
ricerca di personale, ma anche studi di mercato con i quali si cerca di definire le attività e
gli indirizzi aziendali.
Premesso che Facciamo Adesso non è un’azienda e non è stata quindi formalmente
costituita, la si può considerare ugualmente una startup a tutti gli effetti: l’investimento di
lavoro, la progettazione, la costruzione e l’organizzazione sono le stesse. Inoltre è noto a
tutti che l’avvio di progetti o di aziende nuove implica spesso un grande impegno di risorse
umane, economiche e di tempo. In questo caso l’unica risorsa utilizzata per la creazione e
la messa in opera di Facciamo Adesso è stata quella umana. Operando celermente, pur
confrontandosi con la realtà di quelle settimane organizzando il lavoro con schemi snelli e
veloci, si è reso possibile quello che normalmente avrebbe richiesto un tempo molto più
lungo anche solo per una semplice valutazione di costi.
3.1.2. Metodologia “AGILE”
Per metodologia agile (o leggera) o metodo agile si intende un particolare metodo per lo
sviluppo del software che coinvolge quanto più possibile il committente, ottenendo in tal
modo un’elevata reattività alle sue richieste.
La gran parte dei “metodi agili” tentano di ridurre il rischio di fallimento sviluppando il
software in finestre di tempo limitate chiamate iterazioni che, in genere, durano qualche
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16. settimana. Ogni iterazione è un piccolo progetto a sé stante e deve contenere tutto ciò che
è necessario per poter rilasciare un piccolo incremento nelle funzionalità del software:
pianificazione (planning), analisi dei requisiti, progetto, implementazione, test e
documentazione.
Anche se il risultato di ogni singola iterazione non ha sufficienti funzionalità da essere
considerato completo, nel susseguirsi delle iterazioni deve avvicinarsi sempre di più alle
richieste del cliente. Alla fine di ogni iterazione il team deve inoltre rivalutare le priorità di
progetto.
I metodi agili preferiscono la comunicazione in tempo reale, preferibilmente faccia a faccia,
a quella scritta (documentazione). Il team agile è composto da tutte le persone necessarie
per completare il progetto software. Come minimo il team deve includere i programmatori
ed i loro clienti (con clienti si intendono le persone che definiscono come il prodotto dovrà
essere realizzato e funzionare: possono essere i product manager, i business analyst, o
veramente i clienti).
La formalizzazione dei principi su cui si basano le metodologie leggere è stata oggetto del
lavoro di un gruppo di progettisti software e guru dell'informatica che si sono
spontaneamente riuniti nell'Agile Alliance. Il documento finale di questo lavoro è stato poi
sottoscritto da un nutrito gruppo di questi professionisti, molti dei quali hanno anche
sviluppato alcune delle metodologie leggere più famose.
I firmatari dell'Agile Manifesto pubblicato nel 2001 sono (in ordine alfabetico): Kent Beck,
Mike Beedle, Arie van Bennekum, Alistair Cockburn, Ward Cunningham, Martin Fowler,
James Grenning, Jim Highsmith, Andrew Hunt, Ron Jeffries, Jon Kern, Brian Marick,
Robert C. Martin, Steve Mellor, Ken Schwaber, Jeff Sutherland, Dave Thomas.
L'obiettivo della metodologia Agile non è solo l'adempimento di un contratto, ma la piena
soddisfazione del cliente. L'uso di queste metodologie, inoltre, serve ad abbattere i costi di
sviluppo del software.
L’utilizzo di questa metodologia si è diffuso proprio in concomitanza con la crisi successiva
al boom di Internet prendendo spunto dai metodi applicati in piccole software house.
I principi su cui si basa una metodologia leggera che segua i punti indicati dall'Agile
Manifesto, sono solo quattro:
• le persone e le interazioni sono più importanti dei processi e degli strumenti (ossia
le relazioni e la comunicazione tra gli attori di un progetto software sono la miglior
risorsa del progetto);
• è più importante avere software funzionante che documentazione (bisogna
rilasciare nuove versioni del software ad intervalli frequenti, e bisogna mantenere il
codice semplice e avanzato tecnicamente, riducendo la documentazione al minimo
indispensabile);
• bisogna collaborare con i clienti al di là del contratto (la collaborazione diretta offre
risultati migliori dei rapporti contrattuali);
• bisogna essere pronti a rispondere ai cambiamenti più che aderire al progetto
(quindi il team di sviluppo dovrebbe essere autorizzato a suggerire modifiche al
progetto in ogni momento).
Le singole pratiche applicabili all'interno di una metodologia leggera sono decine e
dipendono essenzialmente dalle necessità dell'azienda e dall'approccio del project
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17. manager. Nella scelta però bisogna tenere conto delle caratteristiche di ogni pratica per i
benefici che apporta e le conseguenze che comporta.
La rapidità con cui è stata sviluppata l’idea di base di Facciamo Adesso è tipica di tutte
queste metodologie di sviluppo che rivoluzionano i vecchi sistemi di ingegneria del
software, basati su una raccolta delle specifiche e su una strutturazione sequenziale dello
sviluppo software.
3.2. Il funzionamento del portale di facciamoadesso.it
Facciamo Adesso è una
vetrina virtuale a sostegno
delle aziende delle zone
terremotate. Il portale, nella
pagina iniziale, mette in
evidenza in alto a destra gli
accessi per entrare negli
spazi “Prodotti” e “Aziende”,
dove le stesse mettono a
disposizione dei clienti la
panoramica delle merci
offerte ed i propri profili
aziendali, e forniscono i loro
contatti diretti. Lo spazio
Cerco/Offro rappresenta
invece un’ulteriore
funzionalità del portale, che
mette a disposizione di
chiunque ne abbia desiderio
la possibilità di offrire o
richiedere gratuitamente
merci o servizi di diversa
natura.
Più in basso, di fianco alle
immagini delle zone
terremotate l’azienda che è
interessata ad aprire un
profilo per vendere i suoi
prodotti e raccontare la sua
storia può cliccare sul
17
18. rettangolo “partecipa” e inserire i suoi dati per la registrazione al portale come venditore.
Per rendere subito disponibile ai clienti del portale un’idea della varietà dei prodotti
disponibili, nella zona centrale a sinistra della pagina si trovano le “Categorie” che dividono
i prodotti per tipo e ne quantificano la portata. Alla destra delle “Categorie” appaiono a
rotazione i prodotti delle aziende presenti nel portale con i relativi prezzi e l’invito del tasto
“Dettagli” per approfondire la conoscenza del prodotto. Sotto i prodotti si trovano le “Storie
dell’azienda”, i racconti relativi alle imprese presenti nel portale Facciamo Adesso, alla loro
nascita, alla crescita come aziende e persone e ai problemi che hanno affrontato a causa
del terremoto del maggio 2012. Nella parte finale della pagina troviamo le “Notizie” che
tengono informati i visitatori sugli eventi e sui fatti più significativi che riguardano le zone
colpite dal sisma. Alla sinistra possiamo veder scorrere i loghi dei sostenitori di Facciamo
Adesso: aziende private, istituzioni e associazioni.
Nella parte superiore della Pagina si trova anche una sezione contenente “Il Progetto”,
area dedicata alla spiegazione del progetto nella sua interezza. Questa sezione è dedicata
all’approfondimento dell’utilizzo e della conoscenza del portale Facciamo Adesso:
• Il Progetto, Facciamo in pillole, dove si spiega il funzionamento del progetto;
• Il Manifesto di Facciamo Adesso, dove si spiega il Perché, il Per chi, il Cosa e il Come
lo fa Facciamo Adesso per perseguire i suoi obiettivi di aiuto alle aziende;
• Chi sostiene Facciamo, l’elenco dei patrocinatori dell’iniziativa;
• FAQ, risponde alle possibili domande a cui un nuovo visitatore potrebbe voler dare
risposta;
• Come funziona?, spiega come fare per iniziare una collaborazione con Facciamo
Adesso in poche e semplici mosse.
• Partecipa!, dà alcune informazioni riguardo alla registrazione al portale;
• Il regolamento di Facciamo, spiega le regole a cui attenersi per partecipare
correttamente al portale sia all’azienda che ai clienti;
• I manuali, guida pratica all’utilizzo del portale.
Per interagire con il sito di Facciamo Adesso è necessario iscriversi con “userid” e
“password” utilizzando l’entrata “fatti riconoscere” posta in alto a sinistra.
Una volta iscritto, l’utente ha la possibilità di accedere al contatto diretto con le aziende,
prenotando e chiedendo informazioni sui prodotti e interagendo con le aziende del portale.
18
19. Non trattandosi, come già detto,
di un sito e-commerce, ad una
prima visita il meccanismo può
sembrare un po’ inusuale perché
invece del solito tasto “compra”
che ti porta al “carrello” e al
pagamento via paypal c’è il tasto
“prenota” che all’inizio può
generare smarrimento nei clienti.
Ad un esame più attento, e
magari alla prima utilizzazione,
si comprende però che il metodo
utilizzato ha il fine specifico di
creare una relazione diretta tra
venditore e cliente che si trovano a concordare insieme il pagamento e le modalità di
consegna della merce. Il sistema è semplice: appena il cliente clicca su “Prenota” parte un
messaggio di notifica via e-mail, sms o entrambi, a scelta del venditore. In questo modo
l’azienda interessata viene messa al corrente della prenotazione del cliente che, essendo
registrato, fornisce automaticamente anche i suoi recapiti attraverso i quali l’azienda lo
contatterà per concludere la vendita.
Questo è il meccanismo
meramente commerciale ma,
essendo il portale Facciamo
Adesso parte di un progetto di
sostegno con la prerogativa di
far conoscere le storie e le
vicissitudini delle aziende delle
zone terremotate, quando il
visitatore accede al profilo
dell’azienda ha la possibilità di
scoprire molti più aspetti di
quelli necessari per la sola
compravendita dei prodotti e
instaura con l’azienda, anche
solo leggendo la sua storia e
consultando il suo profilo, una
relazione particolare che lo
porta ad una vera
consapevolezza dei problemi
attuali delle aziende del
territorio.
19
20. Gli spazi del sito a disposizione della conoscenza dell’azienda sono cinque:
1. “Storie dell’azienda”, dove l’azienda racconta le sue origini, i disagi causati dal
terremoto e l’eventuale ripartenza;
2. “Foto”, dove l’azienda può pubblicare tutte le foto che ritiene opportune e
significative per azienda presentarsi ai clienti;
3. “Documenti”, dove l’azienda può rendere accessibili file inerenti alla sua attività o
che hanno un significato particolare;
4. “Prodotti”, dove può pubblicare tutti i suoi prodotti con le eventuali informazioni
correlate;
5. “Cerchiamo”, una bacheca dove l’azienda può chiedere quello di cui ha bisogno.
Con “il funzionamento del portale” abbiamo descritto l’utilizzo pratico del sito, con tutte le
possibilità a disposizione delle aziende e dei clienti, ma in realtà c’è un lato più importante
che interessa al progetto: la prospettiva relazionale.
3.3. Lancio e comunicazione del progetto, la necessità della presenza istituzionale
Durante la comunicazione e il lancio
ufficiale di Facciamo Adesso è stato
messo in chiaro il senso del progetto e
la necessità della sua messa in opera
in tempi ristretti (circa quattro
settimane). Da un lato la richiesta da
parte delle imprese delle zone colpite
dal sisma di “essere messe nelle
condizioni di operare”, perché “l’aiuto
più significativo è il ritorno
all’ordinarietà”, dall’altro la disponibilità
di tanti professionisti ad aiutare le popolazioni dell’Emilia. Queste due sollecitazioni hanno
dato vita al “circolo virtuoso” del portale www.facciamoadesso.it, “social business” che
funziona da vetrina online per le aziende alle prese con le difficoltà e i danni causati dal
terremoto. Ma non solo: si tratta anche di imprenditori con le loro storie da raccontare -
aziende famigliari con le radici indietro di generazioni, altre nate da esperienze di
solidarietà e assistenza, cooperative sociali, autentiche eccellenze del tessuto produttivo
locale, artigiani e commercianti - con la necessità di riallacciare il filo di relazioni e rapporti
nati attorno all'esercizio quotidiano delle loro attività. In pratica, un mondo da
ricostruire, questo l'obiettivo di facciamoadesso.it.
20
21. 21
22. 3.3.1. La necessità della presenza istituzionale: la donazione del sito all’Assemblea
Legislativa dell’Emilia Romagna
Per E:2 e RedTurtle, fino a quel momento impegnati a far crescere il progetto di Facciamo
Adesso, la donazione del sito all’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna è stato
l’ennesimo gesto di vicinanza alle imprese colpite dal sisma. Infatti, nei momenti post
terremoto è apparso subito chiaro il bisogno di un senso di sicurezza. In questo frangente
di difficoltà diffusa e diffidenza, dovuta allo stato di incertezza nel futuro, è nata la
collaborazione con l’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna, che, nelle figure di
Matteo Richetti e Luigi Benedetti, si è resa disponibile ad istituzionalizzare Facciamo
Adesso, permettendogli di avere ampia risonanza presso le diverse aziende della zona.
La decisione di donare il progetto Facciamo Adesso proprio all’Assemblea Legislativa
come forma istituzionale è risultato di un’attenta riflessione sociale. Infatti, l’Assemblea
Legislativa della Regione Emilia Romagna è l’organo regionale composto dai Consiglieri
eletti a suffragio universale dai cittadini residenti sul territorio della Regione e quindi gode
della loro fiducia.
Come indicato dalla Costituzione italiana, all’Assemblea Legislativa regionale spetta
la potestà legislativa: essa approva le leggi riguardanti materie e temi che incidono sulla
vita quotidiana dei cittadini della Regione (es. assistenza sociale, commercio, turismo,
agricoltura, polizia locale, formazione professionale ecc.).
Inoltre essa determina gli indirizzi della programmazione generale, approvando i piani e i
programmi generali della Regione ed esercita il controllo sull’attività della Giunta.
Vigila sull’attuazione delle leggi e promuove la valutazione degli effetti delle politiche
regionali.
L'Assemblea Legislativa, nell’esercizio delle proprie funzioni, gode di autonomia
funzionale, organizzativa, finanziaria e contabile, e la sua attività è disciplinata, per ciò che
riguarda l'organizzazione interna, l'amministrazione, la contabilità e il personale, da
regolamenti interni che devono comunque essere in armonia con la legislazione vigente.
3.3.2. Presentazione ufficiale del progetto
Il 6 luglio 2012 il progetto Facciamo Adesso è stato
presentato al pubblico. A raccontare le origini del portale,
durante la conferenza stampa di presentazione
dell’iniziativa svoltasi presso la Camera di commercio di
Modena, è stato Matteo Richetti, presidente dell’Assemblea
Legislativa dell’Emilia Romagna, che si è definito
22
23. “particolarmente orgoglioso del ruolo di garante assunto in nome dell’Assemblea per
questo progetto”. L’Assemblea, infatti, in quanto titolare del dominio del portale e del
trattamento dei dati, assicura la trasparenza e la correttezza dell’iniziativa, oltre che la sua
natura totalmente non-profit: “Tutti i soggetti che hanno reso possibile il progetto si sono
impegnati a titolo assolutamente gratuito –ha assicurato Richetti-. Non c’è un singolo
onere a carico di nessuno. Chiunque ha offerto le sue competenze e i suoi mezzi lo ha
fatto liberamente”.
La chiave di facciamoadesso.it, ha spiegato Beppe Leoni di E:2, sono “le relazioni”: il sito
non fornisce un servizio di e-commerce, cioè di vendita diretta online, ma “obbliga” chi
vende e chi compra a incontrarsi, o almeno ad accordarsi a voce. “Sono le storie la parte
più interessante del portale”, assicura Leoni, secondo cui il rapporto diretto “aiuta a farci
sentire presenti con chi vive questa tragedia, a far capire che non ci siamo dimenticati di
loro una volta iniziate le vacanze”.
E se per Amedeo Faenza, vicepresidente della Camera di commercio di Modena, una
delle tante realtà partner dell’iniziativa, “facciamoadesso.it significa spesso l’unica
opportunità concreta per ripartire”, e per Stefano Vaccari, assessore alla Protezione civile
della Provincia di Modena, il sito “è una vetrina sulla voglia di ripartire”, è però Daniele
Bonfatti, responsabile dell’Acetaia del Cristo, una delle aziende colpite dal sisma presenti
su facciamoadesso.it, a spiegare nella maniera più chiara possibile il significato
dell’iniziativa. “Noi siamo quello che facciamo - racconta -, e con il terremoto sono andati
perduti i sacrifici di due generazioni, acquistare adesso i nostri prodotti è l’aiuto migliore
per noi”.
3.3.3. La diffusione dell’iniziativa dalla presentazione pubblica
Dopo la presentazione pubblica di
“Facciamo Adesso” alla Camera di
Commercio la visibilità al pubblico
del progetto è aumentata in modo
esponenziale. Sui portali
istituzionali della Regione Emilia
Romagna, dell’Assemblea
Legislativa sono stati pubblicati
degli articoli riguardanti il portale
facciamoadesso.it e nei giorni
seguenti si è moltiplicata la
presenza del progetto sui giornali
e su internet.
23
24. 24
25. Questo interesse dei media con rispetto al progetto ha contribuito all’aumento delle visite
al portale che nel periodo del “lancio” ha registrato numeri di visita altissimi. Il potenziale
della comunicazione via internet è sempre stato preso in considerazione fin dalla nascita
del sito ed è per questo motivo che, in concomitanza con la partenza del portale
istituzionale, è stata aperta anche la pagina di Facebook di Facciamo Adesso.
Le pagine di internet dedicate al progetto hanno prodotto un’occasione di condivisione
pubblica che ha permesso alle persone interessate di partecipare al portale contribuendo
alla sua crescita sia dal lato “aziende” che da quello dei “clienti”.
25
26. 26
27. 3.4. Il valore di Facciamo Adesso per aziende e clienti
3.4.1. La funzione del portale per le imprese presenti
Durante la collaborazione al
progetto mi è stata più volte
manifestata, da parte delle
aziende presenti nel sito, la
gratitudine per quanto
stavamo facendo. Ascoltando
i racconti degli imprenditori e
partecipando, sia pure
marginalmente, alla loro
attività commerciale, in
occasione dei primi contatti
con i clienti ho avuto la
possibilità di comprendere il
vero valore di Facciamo
Adesso per le aziende. E’ un
valore che non si limita alle
sole transazioni realizzate
grazie al portale. Il valore
aggiunto del progetto è
quello di essere stato
presente da subito, in un
momento in cui, dopo le
scosse di Maggio, ancora
niente era stato deciso e le
persone e le aziende
vivevano un clima di
abbandono generalizzato.
Questo aspetto si concretizza
nelle parole di un’artigiana, la
signora Antonella Ferraresi,
proprietaria di una camiceria
artigianale fondata nel 1968
nel centro di Mirandola:
“Nei giorni immediatamente
successivi mi ero bloccata, non sapevo cosa fare. Avere conosciuto Facciamo Adesso mi
ha dato qualcosa da fare, di pratico e immediato, a prescindere dall’avere venduto
qualcosa. Era il segnale che qualcuno stava davvero dalla mia parte. E adesso sto
lavorando sul nuovo negozio!”
27
28. 3.4.2. La funzione del portale per i clienti
Non essendo un sito e-commerce, Facciamo Adesso, non è proprio il prototipo di sito che i
più accaniti compratori del web preferiscono. E fortunatamente non è stata neanche
l’intenzione degli ideatori di Facciamo quella di creare un mero sito di commercio dove
l’unico obiettivo fosse quello di avere il prodotto subito e al minor prezzo possibile.
Devo ammettere che l’idea generalizzata che vede internet come un buon mezzo dove
reperire prodotti velocemente e ad un prezzo più conveniente è dura da contrastare, ma
gli ideatori di Facciamo Adesso hanno provato a realizzarlo, e con ottimi risultati!
Il sito, infatti, ha sfidato ogni possibile difficoltà derivante da questa impostazione generale,
creando un portale di relazione, un social business, che mettesse a disposizione del
cliente, oltre che i prodotti, anche la storia delle aziende. Queste, tramite il portale, hanno
la possibilità di raccontarsi e raccontare gli avvenimenti e le problematiche causate dal
terremoto. Sul portale si può trovare la storia di un negozio di sport che ha dovuto lasciare
la propria sede del centro e traslocare, c’è una cooperativa sociale che produce birra
artigianale, che ha subito danni ai magazzini ma fortunatamente ha il laboratorio ancora
intatto e la storia di una ferramenta storica che ha dovuto traslocare dopo quattro
generazioni di attività svolta nel medesimo negozio. Il racconto assume quindi un ruolo
fondamentale ed è il mezzo con cui le aziende si avvicinano effettivamente ai clienti
creando una sorta di relazione inusuale da reperire nel mondo dell’e-commerce.
Grazie alla configurazione del portale i clienti hanno la possibilità di sperimentare un
metodo nuovo di spesa che privilegia la relazione diretta con il venditore: la spinta che
muove chi fa acquisti su “Facciamo Adesso” è una spinta solidale, se il consumatore
capisce che cosa sta vivendo l’azienda interpellata, sarà molto più motivato e partecipe.
3.5. Variabili critiche
Come ogni startup, Facciamo Adesso, ha dovuto affrontare un dispendio di energie non
indifferente per la messa a punto dell’idea iniziale, la progettazione, la realizzazione, la
comunicazione, il lancio, la continua ripianificazione, il perfezionamento e naturalmente la
gestione del portale.
Essendo Facciamo Adesso un progetto di sostegno alle imprese terremotate, rientra
pienamente nelle attività di interesse comune che saranno curate minuziosamente nei
prossimi mesi dalle autorità competenti della Regione Emilia Romagna. A questo punto è
opportuno chiedersi quanto sarebbe potuto costare l’avvio di Facciamo Adesso da parte
delle istituzioni , e quanto tempo avrebbe richiesto.
28
29. Chiaramente parliamo di istituzioni perché nessuna azienda privata avrebbe trovato
interesse nel creare un portale come Facciamo Adesso, che non produce nessun ritorno
economico per i realizzatori né tanto meno per le persone che collaborano con esso.
Premettendo che il sito è nato in tempi record possiamo già dire che tutto questo è stato
possibile grazie alla impostazione non strettamente giuridica del progetto. Facciamo
Adesso non è legalmente un’associazione non-profit, non è un e-commerce, non è un ente
benefico perché se avesse voluto diventare ognuna di queste cose avrebbe perso
l’occasione di esserci subito per le aziende colpite dal sisma. Infatti, le tempistiche
burocratiche necessarie per attivare ognuno di questi soggetti giuridici sarebbero state di
lunghezza inadeguata per affrontare una situazione di emergenza.
Inutile dire che se le istituzioni si fossero prese l’onere di costituire in proprio il progetto, si
sarebbe persa la possibilità di reagire immediatamente dopo il sisma. Questo non vuole
essere una critica al sistema ma semplicemente una considerazione razionale
consapevole del fatto che le istituzioni, al contrario dei semplici cittadini, non possono
improvvisare soluzioni a tempi record. Per rispetto della popolazione ogni azione e
reazione delle istituzioni deve essere progettata e pianificata in ogni dettaglio per evitare
spreco di denaro pubblico e risorse del territorio ma questo, inevitabilmente, impedisce di
muoversi in tempi rapidi.
Fortunatamente Facciamo Adesso è un progetto costituito da persone che si sono
impegnate e hanno prestato il loro lavoro gratuitamente evitando considerazioni venali che
avrebbero frenato la messa in essere del portale fin dall’inizio.
3.5.1. La messa in sicurezza dello spirito imprenditoriale
Oltre alle tempistiche brevi di costruzione del network senza necessità di dispendio di
denaro, uno dei vantaggi fondamentali del progetto Facciamo Adesso è stata la
collaborazione delle aziende private. E’ difficile trovare lo spirito imprenditoriale
nell’attuazione di progetti benefici perché nella normalità le parole “imprenditore” e “spirito
benefico” non si trovano spesso nella medesima frase a meno che non si tratti di
fondazioni di grandi imprese che possono permettersi di elargire parte dei loro guadagni
per scopi umanitari.
Essendo state le aziende private il motore dell’iniziativa, il progetto ha potuto beneficiare a
fondo del lavoro imprenditoriale di persone che si impegnano in maniera professionale per
portare a termine il lavoro loro assegnato. Nel progetto questo meccanismo inusuale di
collaborazione benefico-imprenditoriale è stato monitorato fin dall’inizio ed è sempre stato
seguito con diligenza in tutti i livelli di costruzione del network. Se così non fosse stato,
l’insufficiente collaborazione di alcune aziende prestatrici di lavoro avrebbe significato un
freno alla messa in opera del portale e un danno al progetto che si stava concretizzando
giorno dopo giorno.
29
30. Per evitare che il mancato impegno di qualche azienda si trasformasse in una variabile
critica, ogni apporto lavorativo portato al progetto da giugno fino a oggi è stato vagliato
preventivamente e sottoposto all’attenzione di E:2, che ha garantito la qualità e
l’affidabilità delle imprese partecipanti.
3.5.2. Analisi statistiche dinamiche di Facciamo Adesso
In poco più di tre mesi dall’esordio, sul web del portale Facciamo Adesso possiamo
distinguere quattro diversi periodi su cui concentrare la nostra attenzione e definire una
specifica analisi statistica dei risultati ottenuti per ognuno di questi archi temporali: il lancio,
l’assestamento, la pausa estiva e il consolidamento.
La fonte dei dati di riferimento è Google Analytics.
Il lancio di Facciamo Adesso comprende il lasso di tempo che va dal 26 giugno al 15 luglio
2012 ed è identificato come il periodo che comprende la presentazione ufficiale del
progetto alla Camera di Commercio di Modena da parte di E:2 e dei rappresentanti
dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna.
30
31. Durante il periodo del lancio il numero delle visite totali è stato molto alto, 17.001, con un
picco di 2017 visite nel giorno del 28 giugno. Questi numeri confermano che durante
l’avvio l’attenzione sul progetto era molto alta. Il 20 e il 29 maggio erano passati da poco e
il territorio era ancora investito da varie scosse sismiche di bassa e media intensità.
Inoltre gli ideatori di Facciamo Adesso avevano stabilito i primi contatti di collaborazione
con associazioni e istituzioni che avevano iniziato a collaborare sul fronte delle aziende e
dei clienti, promuovendo l’utilizzazione del sito.
Come è fisiologico, in questo periodo la percentuale di “nuovi visitatori” è stata molto alta,
74,03%, in confronto ai “visitatori di ritorno”, 25,97%. Il flusso di visitatori si è orientato
principalmente partendo dalla “Home” del portale per poi accedere alle diverse pagine.
L’assestamento di Facciamo Adesso comprende il lasso di tempo che va dal 16 luglio al 5
agosto ed è caratterizzato dall’aggiustamento fisiologico delle visite al portale.
Come si può constatare le visite sono diminuite a 7.291, e i “visitatori di ritorno” sono
aumentati al 37,35%, registrando un incremento della fidelizzazione dei visitatori. Per
quanto riguarda il flusso dei visitatori si può rilevare una conoscenza superiore del portale
da parte delle persone che mostrano di effettuare un accesso al sito più mirato verso le
pagine di interesse.
31
32. La pausa estiva comprende il lasso di tempo che va dal 6 agosto al 25 agosto e come
previsto è stata caratterizzata da un calo delle visite che, in questo periodo di vacanze,
sono state 3.276.
La fidelizzazione dei clienti ha subito un arresto e la percentuale dei “nuovi visitatori” è
risalita al 73,26%. Significativo di questo aumento è anche il dato delle sorgenti da cui
derivano le visite, che mostrano un aumento di entrate dai motori di ricerca. Nonostante il
numero dei nuovi visitatori il flusso degli utenti continua a manifestare una sempre
maggiore conoscenza delle pagine del sito dovuta, molto probabilmente, ai “visitatori di
ritorno”.
Il consolidamento di Facciamo Adesso comprende il lasso di tempo che va dal 26 agosto
al 6 ottobre ed è la dimostrazione del fatto che con il trascorrere del tempo dal momento
delle scosse sismiche e dalla presentazione ufficiale l’attenzione verso il portale di
Facciamo Adesso è diminuita.
32
33. In questo arco di tempo le visite sono state 6,874 con picchi di 200-270 visite giornaliere.
La fidelizzazione degli utenti non ha più registrato grandi cambiamenti in positivo e i flussi
degli utenti all’interno del sito sono rimasti simili al periodo precedente.
Significativa di tutti e quattro i periodi analizzati è la panoramica di provenienza del traffico:
il “traffico di ricerca” ha registrato un generale aumento passando dal 19,31% del lancio
fino al 54,12% della pausa estiva e al 47% del consolidamento. Il “traffico di referral” ha
registrato sempre una grande presenza: 44,91% durante il lancio, 46,07%
nell’assestamento, diminuendo solo durante la pausa estiva, 30,40%, e risalendo a
35,57% durante il consolidamento. Questo conferma che la creazione della pagina
Facebook di Facciamo Adesso, avvenuta in concomitanza con l’attivazione del sito
ufficiale, è stata ed è un canale cruciale per l’ingresso di nuovi utenti. Il “traffico diretto” è
diminuito costantemente confermando il calo generale di attenzione sul progetto.
La minor attenzione da parte dei media e il poco supporto attivo da parte degli “amici
dell’iniziativa”, che in principio avevano fatto sperare in una loro collaborazione,
rappresentano due delle cause concorrenti al calo delle visite ma più probabilmente la
causa principale si trova nel “gap relazionale”, cioè nella distanza di fatto di intenzione e
relazioni tra aziende e clienti.
33
34. 3.5.3. Il gap relazionale tra imprese e consumatori
Per comprendere a fondo le problematiche che hanno portato il progetto a un progressivo
rallentamento bisogna analizzare attentamente le dinamiche intercorse tra le aziende e i
clienti del portale perché è proprio lì che si possono trovare le cause del problema. Fin dal
principio Facciamo Adesso è stato concepito in una prospettiva di acquisto solidale. La
configurazione del sito invita infatti ad approfondire la conoscenza delle imprese presenti
sia attivamente, mettendosi in contatto con loro per gli acquisti, sia scoprendo le varie
“storie” all’interno dei profili delle aziende.
E’ sempre stato questo il fine del progetto: creare relazioni di qualità tra compratore e
venditore e far guadagnare le aziende in un momento in cui la differenza tra nulla e poco
ha un forte valore simbolico.
Dal punto di vista delle prerogative possiamo asserire che il fine del progetto è stato
raggiunto parzialmente perché la preferenza di fatto dei visitatori per i tradizionali scambi
commerciali ha limitato le possibilità di generare un adeguato “guadagno relazionale”.
Va comunque osservato che, pur rimanendo limitati gli effettivi scambi di prodotti che
hanno creato relazioni qualificanti sia per il venditore che per il produttore, molti di questi
sono stati esempi reali di come un acquisto solidale può creare vicinanza tra singoli che,
venendo a contatto con una realtà tangibile di difficoltà prodotta dal sisma, realizzano
un’esperienza solidale gratificante per la persona. Nel seguente grafico si distingue il “gap
relazionale” tra imprese e consumatori:
Fonte:
Giuseppe Leoni
34
35. il quadrato nel centro corrisponde all’effettivo scambio di merci intercorso tra venditori e
clienti, mentre i due rettangoli colorati rappresentano lo spazio che avrebbero potuto
coprire le aziende e i consumatori per avvicinarsi reciprocamente dando più importanza ai
“valori” e non ai soli scambi commerciali.
3.6. Iniziative e obiettivi futuri di Facciamo Adesso
Da qualche settimana tutti i collaboratori di Facciamo Adesso si stanno adoperando per la
qualificazione delle aziende del sito, ovvero per aiutarle ad ampliare i contenuti nel loro
“profilo azienda”. Può sembrare una cosa ovvia quella di dover aggiornare
tempestivamente con storie e nuovi prodotti la propria pagina ma per molti imprenditori
delle zone colpite dal sisma non è così: magari hanno il negozio da sistemare, non hanno
più la connessione a internet, hanno la casa inagibile o semplicemente fanno parte di
quelle categorie che non avrebbero mai utilizzato la vendita via web in condizioni non
eccezionali come queste e quindi necessitano semplicemente di un aiuto pratico.
La qualificazione è basilare per il progetto e molte aziende devono essere seguite con
attenzione per aiutarle a sfruttare al meglio questa vetrina virtuale. Solo quando il lavoro è
finito e il “profilo azienda” è completo, si può comprendere l’importanza di Facciamo
Adesso che riesce a far capire agli “esterni”, che non hanno mai subito un terremoto, le
difficoltà e le emozioni provate attraverso i racconti dei venditori del portale. Il racconto si
rivela dunque una dimensione importantissima: le storie sono la chiave di volta per
trasmettere le sensazioni del terremoto, per tradurlo in immagini, in simboli. Per questo
motivo, entro breve tempo le foto dell’homepage che mostrano le immagini di
distruzione saranno sostituite da immagini di ricostruzione.
Attualmente Facciamo Adesso si sta anche preparando per le festività natalizie. Per
aiutare le aziende del sito ad aumentare le vendite sarà aggiunta al portale qualche altra
opzione che permetta di sponsorizzare i prodotti in vendita per il Natale: una pagina
“offerte natalizie” per le aziende non alimentari in cui esporre un prodotto per
ciascun’azienda e l’organizzazione dei più tradizionali “pacchi natalizi” per le aziende
alimentari. Alcune aziende clienti si sono già interessate al progetto chiedendo il
confezionamento delle loro strenne natalizie alle imprese presenti su facciamoadesso.it
esprimendo così il volere di continuare nella collaborazione per la ripresa del tessuto
commerciale emiliano.
Gli obiettivi futuri di Facciamo Adesso sono rimasti in sospeso e per ora non si è guardato
più in là del Natale: il progetto è nato in fretta ed è stato pensato dall’inizio come
temporaneo, che durasse il tempo necessario per dare un segnale di vicinanza alle
imprese nella fase di disperazione e contribuire a tenere alta l’attenzione sul problema.
“Facciamo Adesso” è un progetto a cui credono molto tutti quelli che hanno dedicato
tempo e risorse ma resta un’attività secondaria, rispetto agli impegni lavorativi.
35
36. Fin dall’inizio gli ideatori hanno dato disponibilità, a chi fosse interessato, di gestire
Facciamo Adesso e portarlo avanti: la prospettiva più favorevole a cui si è voluto guardare
fin da subito è l’apertura di un tavolo di collaborazione tra enti locali e associazioni di
categoria che rilevasse “moralmente” il progetto e “effettivamente“ il sito web.
Per come è strutturato adesso, il portale avrà probabilmente assolto la sua funzione entro
fine anno. Se vogliamo fare un bilancio di questi mesi di Facciamo Adesso, possiamo dire
che il valore del progetto non sta nelle transazioni, che non hanno volumi altissimi, ma
nell’aver dato un segnale importante per ripartire a imprese e commercianti.
Oltre al valore umano del progetto Facciamo Adesso ha creato la possibilità di
sperimentare un modello di vendita di emergenza replicabile in altre situazioni in cui il
tempo è una variabile importante.
36
37. 4. Lo stage per il progetto Facciamo Adesso
Quando ho intrapreso il tirocinio presso E:2 non avevo ancora chiaro in mente il genere di
ruolo lavorativo che avrei dovuto assolvere. Mi era stato spiegato a grandi linee cos’era
Facciamo Adesso e come operava aiutando le aziende ma non mi era stata assegnata
una specifica mansione anzi, durante il primo colloquio, mi era stato detto: “Facciamo
Adesso è una startup, un treno in corsa che sta percorrendo una strada e che deve essere
seguito e indirizzato per permettergli di conseguire i suoi obiettivi, quindi non aspettarti dei
compiti prefissati da portare a termine, dovrai trovare ogni giorno il metodo per arricchire e
qualificare il progetto con impegno e iniziativa”.
4.1. Settore e area di appartenenza
Il settore di interesse del progetto Facciamo Adesso è quello del marketing strategico.
Come ogni canale di vendita il portale facciamoadesso.it ha fatto in modo di attirare
l’attenzione su di sé per far vendere le aziende del sito ma lo ha fatto in maniera
alternativa rispetto alle modalità tradizionali.
Abitualmente il marketing strategico si basa sull'analisi dei bisogni degli individui per
conseguire maggiori vendite di prodotti. Facciamo Adesso ha aggiunto qualcosa a questo
processo commerciale aprendo un canale relazionale tra venditori e clienti. In questo caso
le priorità del marketing si sono spostate dalla parte del venditore più che da quelle del
compratore, puntando sull’acquisizione di clienti facenti parte di un segmento di mercato
interessato al solidale che agisca con il fine di essere d’aiuto alle imprese.
Con Facciamo Adesso è nato un “social business” il cui scopo principale è quello di
gratificare moralmente i clienti, permettendo loro di acquistare in modo solidale attraverso
il portale. L’attrattività del sito si basa sulla relazione che il cliente potrà sperimentare in
prima persona sia consultando le pagine “azienda” che creando un contatto diretto con il
venditore.
Questa predisposizione del progetto al “social marketing” è visibile nelle statistiche del
paragrafo 3.4.2., in cui si può costatare l’importanza dei social media per il progetto
guardando la provenienza delle entrate degli utenti come “referral”. Facciamo Adesso
tramite la sua pagina Facebook può interagire con i propri sostenitori e rispondere alle
domande degli utenti. E’ importante mantenere alta l’attenzione sul progetto pubblicando
storie e prodotti delle aziende presenti sul portale, e la pagina Facebook lo fa spesso,
alternandole a notizie di attualità sul territorio: la quasi totalità degli utenti del “traffico di
referral” proviene dalla pagina Facebook che fa da ponte per i simpatizzanti che spesso
diventano clienti.
37
38. Oltre a Facebook, Facciamo Adesso utilizza anche Twitter come canale media di
diffusione dell’iniziativa. Spesso i post promozionali delle aziende pubblicati su Facebook
vengono rimbalzati varie volte sui tweet che, grazie ai sostenitori di Facciamo Adesso,
contribuiscono a mantenere alta l’attenzione sui prodotti e sulle storie delle imprese.
4.2. Obiettivi e attività svolta durante il tirocinio
L’attività che ho svolto per il progetto Facciamo Adesso è diversificata e coinvolge diverse
aree di collaborazione:
AREE DI
COLLABORAZIONE
DELL’ATTIVITA’ DI
STAGE PER
FACCIAMOADESSO
SUPPORTO NELLA INTERFACCIA TRA SOCIAL MEDIA RELAZIONI con gli
GESTIONE DEL SITO VERTICI E (FACEBOOK): STAKEHOLDERS del
facciamoadesso.it: VOLONTARI: PROGETTO
Social Marketing
Qualificazione Comunicazione Istituzionali
Gestione utenti
Problem solving Orientamento Esterni
operativo Comunicazione
Gestione volontari eventi Volontari
Cura dell’immagine
Organizzazione Aziende private
Per semplificare lo schema di collaborazione ho identificato quattro aree principali che ho
curato come stagista e che comunque hanno poi comportato diversi coinvolgimenti di più
ampio genere.
Nel “supporto nella gestione del sito facciamoadesso.it” ho approfondito la conoscenza di
alcune aziende per qualificarne la presenza sul portale: raccontando la loro storia,
caricando delle foto, dei prodotti o semplicemente perfezionandone il profilo. Durante lo
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39. stage è capitato inoltre di fare delle modifiche di layout del portale e dell’organizzazione
delle sue pagine insieme a RedTurtle per migliorarne l’immagine e l’utilizzabilità da parte
degli utenti.
La posizione di “interfaccia tra vertici e volontari” mi ha dato la possibilità di coordinare i
volontari e organizzare il loro lavoro di volontariato gestendo, per quanto possibile, le loro
disponibilità di tempo e attitudini cercando di ottimizzare le risorse presenti. Gestire un
team di progetto richiede dedizione e affinate doti di comunicazione che devono essere
espresse adeguatamente per raggiungere determinati obiettivi che gratifichino il progetto.
Con la partecipazione alle pubbliche relazioni tramite “social media marketing”, che ho
potuto sperimentare tramite la pagina Facebook di Facciamo Adesso, ho avuto la
possibilità di utilizzare i social media con lo scopo di comunicare i brand e i prodotti
presenti sul portale nonché quello di gestire un piano di comunicazione basato
principalmente sulle “storie azienda” imparando quotidianamente l’arte della gestione
comunicativa on-line.
Le relazioni con gli stakeholders del progetto mi hanno dato infine la possibilità di
interagire con diverse aree del progetto arricchendo la mia esperienza organizzativa,
comunicativa e di interazione.
4.3. Considerazioni finali sull’esperienza formativa e relazionale
Dopo due mesi di tirocinio presso E:2 per il progetto Facciamo Adesso mi rendo conto di
come, a volte, avvenimenti devastanti come il sisma di maggio possano dar spazio a
reazioni positive e inattese che danno la forza per ripartire. Posso considerare il mio stage
un’opportunità, non un modo per sopperire alle difficoltà ma un’occasione per ricostruire
collaborando insieme a molti un tessuto commerciale duramente colpito dagli eventi
sismici.
L’esperienza formativa di cui ho potuto beneficiare non è stata sicuramente una delle più
tradizionali o usuali ma mi ha permesso di lavorare in molteplici campi, anche di
responsabilità. Penso di aver usufruito di una panoramica a 360 gradi sul lavoro con
riferimento alle aree di appartenenza del progetto: ho avuto la possibilità di collaborare con
soggetti istituzionali e con aziende private e ho imparato qualcosa un po’ da tutti, anche
dai più semplici rapporti con i volontari.
Dal punto di vista relazionale poi non potrei immaginare un tirocinio più interessante di
questo che, tra collaborazioni, organizzazione, qualificazione del portale stesso mi ha dato
la possibilità di entrare a far parte di una vasta rete di rapporti che mi hanno dato i mezzi
per ampliare la mia visione globale del mondo del lavoro, anche prestato volontariamente.
Durante lo stage (e ancora adesso come volontaria) ho avuto la possibilità di interagire
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40. con diverse persone in situazioni completamente differenti ed è anche questo aspetto del
tirocinio che mi ha permesso di sfruttare al meglio tutte le possibilità di collaborazione che
mi sono state messe a disposizione e che, a volte, ho dovuto crearmi autonomamente per
raggiungere delle gratificazioni per il progetto.
Tutte queste sono mie considerazioni soggettive ma a supporto della mia tesi voglio
richiamare l’attenzione sul riconoscimento ottenuto dal progetto Facciamo Adesso il 20
settembre durante lo svolgimento del premio EGov 2012, premio nazionale della Pubblica
Amministrazione per proclamare i progetti più innovativi dell’anno.
Facciamo Adesso si è classificato primo nella categoria “Cittadini più coinvolti” fornendo la
prova del fatto che anche un progetto di avvio rapido, creato per far fronte a
un’emergenza, può raggiungere obiettivi significativi per la società e soprattutto a costo
zero.
Questo non può che rendermi orgogliosa dell’aver contribuito al progetto Facciamo
Adesso e soprattutto dell’aver fatto parte di un progetto innovativo e utile alle aziende
colpite dal terremoto che avevano bisogno in quel determinato frangente di un supporto
pratico, morale ma soprattutto immediato.
La ricostruzione è già iniziata e tutti noi possiamo farne parte, anche con una semplice
idea, costruita e realizzata “Adesso”.
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43. Appendice 1
Gli “amici dell’iniziativa”
Confesercenti Modena, impegnata nella tutela degli interessi delle piccole e medie
imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dell’artigianato, promuovendo lo sviluppo
e affiancandole nelle necessità imprenditoriali.
Coldiretti Emilia-Romagna, Coldiretti Reggio-Emilia, Coldiretti Modena fanno parte
della Coldiretti, organizzazione sindacale di rappresentanza delle persone e delle imprese
che operano in agricoltura, nel settore ittico, nelle attività connesse e nell’agroalimentare.
Con un milione e mezzo di associati è la principale Organizzazione degli imprenditori
agricoli a livello nazionale ed europeo.
Cna Modena svolge un ruolo di rappresentanza per la tutela e lo sviluppo di tutte le
imprese artigiane, delle piccole e medie imprese, degli imprenditori, dei commercianti e dei
pensionati nei rapporti con le Istituzioni Pubbliche e private, la Pubblica Amministrazione,
le organizzazioni politiche, economiche, sociali. Cna opera nell’ambito della provincia di
Modena nonché, per quanto le compete, della Regione Emilia Romagna ed a livello
nazionale comunitario ed internazionali.
Lapam Modena, Lapam Federimpresa è una Federazione di Associazioni, l'unica nella
provincia di Modena che rappresenta tutto il mondo imprenditoriale: l’artigianato con
Confartigianato, il commercio con Licom, le piccole e medie imprese con Aspim e
l’agricoltura con Agrimprese.
Confcooperative Modena è un’associazione di imprese cooperative, che operano in
diversi settori, aperta all’adesione di realtà imprenditoriali e associative che ne condividano
le finalità. Confcooperative è la maggiore associazione nazionale di rappresentanza e
tutela del movimento cooperativo italiano, per numero di imprese associate. E’ stata
costituita nel 1919 dalle cooperative che si ispirano alla Dottrina Sociale della Chiesa.
Confcommercio Ascom Bologna rappresenta in via diretta ed esclusiva nella provincia
di Bologna oltre 16.000 aziende ed interpreta, difende, tutela gli interessi delle forze
imprenditoriali che operano nel commercio, turismo, servizi e nelle piccole e medie
imprese e professioni.
Legacoop Modena opera sul territorio modenese per promuovere lo sviluppo
dell’imprenditoria, della mutualità e della solidarietà cooperativa, per sviluppare le relazioni
settoriali e intersettoriali tra le cooperative aderenti e per favorire la diffusione dei principi e
dei valori cooperativi.
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44. Confagricoltura Modena è un’associazione che opera nell’ambito della provincia e che si
occupa della rappresentanza e della tutela dei propri iscritti, stimolando il miglioramento, lo
sviluppo e la difesa economica della produzione agricola.
Camera di Commercio di Modena è un ente autonomo di diritto pubblico provinciale ed
elettivo, vicino alle attività economiche del territorio, di cui interpreta voci e valori e di cui
promuove lo sviluppo attraverso l'offerta di servizi reali.
Il Forum provinciale del terzo settore ha come obiettivo principale la valorizzazione
delle attività e delle esperienze che i cittadini autonomamente organizzati attuano sul
territorio per migliorare la qualità della vita, delle comunità, attraverso percorsi, anche
innovativi, basati su equità, giustizia sociale, sussidiarietà e sviluppo sostenibile;
Emiliamo è un’associazione di donne che comprende alcune aziende delle zone
terremotate che organizzano mercatini per la vendita diretta dei loro prodotti in prevalenza
durante manifestazioni già in essere nella realtà sociale del territorio.
Gruppi di Acquisto Solidali, G.A.S., nascono da una riflessione sulla necessità di un
cambiamento profondo del nostro stile di vita. Come tutte le esperienze di consumo critico,
anche questa vuole immettere una «domanda di eticità» nel mercato, per indirizzarlo verso
un'economia che metta al centro le persone e le relazioni.
Distretto di Eco solidale, DES, questo distretto si configura come un “laboratorio" di
sperimentazione civica, economica e sociale, in altre parole come esperienze pilota in
vista di future più vaste applicazioni dei principi e delle pratiche caratteristiche
dell'economia solidale.
l’ANCI, l’associazione nazionale dei comuni italiani.
La fondazione Campagna Amica si rivolge a consumatori, produttori agricoli, cittadini,
per mettere insieme le risposte ai temi più sentiti di oggi: alimentazione, turismo, ecologia
e inaugurare così una nuova qualità della vita.
Focuslab è un centro di ricerca e consulenza per progetti e interventi per lo sviluppo
sostenibile. Elabora ricerche sulle politiche di sviluppo territoriale e sugli strumenti
gestionali correlati; supporta l’applicazione di strumenti integrati; svolge facilitazione di
gruppi di lavoro multi-stakeholders, dialogo e partnership tra attori diversi per progetti
condivisi, orientati a coniugare qualità ambientale, benessere economico, coesione e
crescita sociale.
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45. Appendice 2
Gli “Sponsor attivi”
IBM è una società di innovazione al servizio delle aziende e delle istituzioni di tutto il
mondo che detiene primati in ogni area tecnologica, dai microprocessori ai supercomputer,
dai server al software per lo sviluppo e la gestione di complesse infrastrutture
informatiche; opera in 170 paesi con un organico di 400.000 dipendenti e in Italia è
presente dal 1927 con una consolidata tradizione di progetti, iniziative e partnership a
supporto della crescita economica e dell’innovazione.
Fondazione IBM Italia realizza direttamente studi, ricerche e progetti sperimentali, e
sostiene attività a favore di altri enti operanti in campo sociale, assistenziale, culturale. Lo
spirito che la caratterizza è la volontà di operare con un orientamento rivolto alla
sperimentazione, ricercando soluzioni e modi di intervento innovativi che risultino casi di
riferimento.
Airtelco è un’azienda di Mobile Marketing e con i suoi servizi offerti, strumenti in grado di
soddisfare le più attuali esigenze di comunicazione digitale nell’ambito del Direct e
Relationship Marketing, fornisce soluzioni al passo con i più attuali canali digitali di
comunicazione.
Melica Scandelin & Partners è uno studio specializzato in diritto commerciale, societario
e penale applicato alle nuove tecnologie che approfondisce temi specifici di nuova
generazione, poco esplicitati dalla legge tradizionale.
Fior di Risorse è un’associazione che aggrega i “decision maker” delle realtà aziendali
del Centro Italia, allo scopo di promuovere relazioni ed opportunità professionali. I
“decision maker” sono quei ruoli aziendali che “muovono le persone”: assumono,
reclutano, promuovono e incaricano. Oltre all’attenzione verso le persone FdR cura anche
un lato dedicato alle aziende e le aiuta a collaborare fra di loro sia nell’ottica di convenzioni
incrociate facendo incontrare clienti e fornitori che soprattutto creando partnership e
sviluppando progetti su clienti comuni.
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