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“Le leggi non possono superare le 22 parole
                                                                (tante quanto le lettere del loro alfabeto)
                                                                                e devono essere espresse
                                                                          nei termini più semplici e piani”
                                                                       Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver

Alcuni appunti
a disposizione per la preparazione
del concorso dirigenti scolastici 2011
A cura di Alberto Ardizzone
e dei partecipanti della lista Google “concorso-ds”




       La responsabilità del dirigente scolastico
      nella gestione della comunicazione esterna
                (sito istituzionale, trasparenza, privacy)




                                                      1/57
La comunicazione
  nei manuali di preparazione al concorso
Alcuni spunti desunti da una lettura, se pur limitata e spesso
non approfondita:
   1.   accento dato agli stili di comunicazione (gestione e conduzione di gruppi,
        competenze relazionali);
   2.   riferimenti sullo stile di leadership;
   3.   crescente ruolo assegnato alla gestione collaborativa della conoscenza,
        favorito dalla media education (educazione ai, con, per/tra i media) e dal
        cosiddetto “web 2.0”;
   4.   Individuazione della/e rete/i come luogo privilegiato ove dare forma e
        sostanza a relazioni significative con il studenti/famiglie e con il territorio;
   5.   Crescente ruolo assegnato al sito web scolastico;
   6.   Questione trasparenza spesso solo accennata e in riferimento alla L.
        241/1990 (http://www.normattiva.it/uri-
        res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:1990-07-08;241).



                                        2/57
La comunicazione
Di cosa parlo (prevalentemente) in queste slide?

1.   Tratto di comunicazione esterna
2.   attraverso in particolare il sito web della scuola (parte istituzionale),
3.   del quale affronto in particolare l’aspetto della responsabilità
     dirigenziale
4.   tenendo presente alcune innovazioni normative
5.   che coinvolgono la scuola in quanto pubblica amministrazione
6.   e che non sempre sono considerate né dai manuali sulla dirigenza
     scolastica, né dalle politiche scolastiche dell’amministrazione.
7.   Abbozzo, infine, qualche riflessione sulle potenzialità della comunicazione
     web (interna ed esterna) come premessa e strumento per la gestione e
     la distribuzione della conoscenza dentro e fuori l’edificio scolastico




                                     3/57
Comunicazione
                      interna ed esterna
• Interna                                      • Esterna
  c) la comunicazione interna                   b) la comunicazione esterna
  realizzata nell'ambito di                     rivolta ai cittadini, alle
  ciascun ente.                                 collettività e ad altri enti
                                                attraverso ogni modalità
  (L. 150/00, Art.1, comma2, punto c)           tecnica ed organizzativa.

                                                 L. 150/00, Art.1, comma 2, punto b)




  Riferimento: . L. 150/2000
  Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione
  delle pubbliche amministrazioni
  http://www.parlamento.it/parlam/leggi/00150l.htm
                                        4/57
Una premessa
     La scuola è una pubblica amministrazione
2. Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le
amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di
ogni ordine e grado e le istituzioni educative (…)

(D.lgs. 165/2001, art.1, comma 2)

per un confronto con D.lgs. 150/2009:
http://www.riformabrunetta.it/sites/default/files/u3/d%20lgs%20165%20del%202001
%20dopo%20riforma%20Brunetta%20dic%2009.pdf


La premessa è necessaria, in quanto in questa presentazione
faccio riferimento a norme riferita alla pubblica amministrazione
(d’ora in avanti pa) e non provenienti direttamente dal settore
dell’istruzione.
                                      5/57
Legge 150/2000
La L. 150/2000 disciplina le attività di informazione e di comunicazione
delle PA finalizzandole a
•   illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative al fine di
    facilitarne l’applicazione
•   illustrare attività e funzionamento delle istituzioni
•   favorire l’accesso ai servizi pubblici
•   promuovere conoscenze allargate su temi di rilevante interesse pubblico e
    sociale
•   favorire processi interni di semplificazione delle procedure e di
    modernizzazione degli apparati nonché la conoscenza dell’avvio e del percorso
    dei procedimenti amministrativi
•   promuovere l’immagine delle amministrazioni e dell’Italia in Europa e nel
    mondo dando visibilità a eventi di importanza locale, regionale, nazionale ed
    internazionale




                                       6/57
Legge 150/2000
                la comunicazione interna
• La comunicazione interna è complementare e
  funzionale alla comunicazione esterna
• E’ chiave di volta dei cambiamenti organizzativi e
  gestionali:
   – rafforza il senso di appartenenza dei dipendenti
   – stimola apporti costruttivi alla realizzazione dei programmi
• Modello misto
   – top-down: info su politiche, regole, procedure, obiettivi, piani
     dell’org, nomine, trasferimenti, provvedimenti in risposta al
     rendimento, info sui risultati
   – bottom-up: feed-back attraverso relazioni sull’andamento (utili
     al monitoraggio)



                                7/57
Legge 150/2000
                                   le strutture (art. 6)
        informazione                                    comunicazione
        portavoce                                       Ufficio per le relazioni con il
        Ufficio stampa                                  pubblico

La L. 241/90 e la L. 150/2001 trovano poi completamento nel D. Lgs 165/2001
che propone un modello di organizzazione dei pubblici uffici, imperniato sui
principi di trasparenza dell’azione amministrativa.
In tale contesto vengono ridefiniti alcuni compiti degli URP.


Nel MIUR, il DPR 347/2000 ha attivato un apposito Servizio per la Comunicazione, cui
è stato affidato il coordinamento della comunicazione istituzionale, del sito web
dell’amministrazione, la promozione di attività e convenzioni editoriali e pubblicitarie,
le campagne di comunicazione, la promozione di monitoraggi e indagini demoscopiche,
il coordinamento delle attività degli uffici relazioni con il pubblico operanti a livello
centrale e periferico.



                                                    8/57
Gli strumenti di comunicazione nella scuola sono di prevalentemente orientati ad intelrocutori interni
(Fonte: http://www.bergamo.istruzione.lombardia.it/riccione/documenti/h/bilanciosociale.pdf
Autore tabella: Franco De Anna)                         9/57
E la comunicazione esterna?

• Spesso non organizzata, spesso non integrata con la
  comunicazione interna, spesso non dotata di una sua
  specificità
• Tra i vari ambiti in cui si può esprimere:
   – sito web;
   – bilancio sociale.



      Comunicazione                       Comunicazione
                         Comunicazione
         interna                            esterna
                          organizzativa
                            integrata


                             10/57
La comunicazione istituzionale
                attraverso il sito web
Alcuni riferimenti normativi
• Legge 4/2004
   – Legge Stanca sull’accessibilità con Regolamento e DM 22 Requisiti
     minimi (in bozza nuovi requisiti)
• Direttiva 8/2009
   – Dominio .gov.it; riduzione siti web
• D.Lgs n. 235/2010
   – Codice Amministrazione Digitale
     (in particolare articoli 53 e 54)
• Linee guida sui siti web delle PA (ed. 2011)
   – Contiene i contenuti minimi dei siti istituzionali
• Modalità di pubblicazione dei documenti nell’Albo online
  (pdf)
   – Vademecum – versione 2011

                                   11/57
Legge 4/2004
Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

•   La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere a
    tutte le fonti di informazione e ai relativi servizi, ivi compresi quelli che si
    articolano attraverso gli strumenti informatici e telematici. (Art, 1, comma 1)
•   «accessibilità»: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti
    consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire
    informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a
    causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni
    particolari (art, 2, comma 1)
•   I soggetti di cui all’articolo 3, comma 1, non possono stipulare, a pena di
    nullità, contratti per la realizzazione e la modifica di siti INTERNET quando
    non è previsto che essi rispettino i requisiti di accessibilità (art. 4, comma 2)
•   Le disposizioni della presente legge si applicano, altresì, al materiale
    formativo e didattico utilizzato nelle scuole di ogni ordine e grado. (art. 5,
    comma 1)

                                        12/57
L’accessibilità nel web …
•   Le barriere web dipendono dal tipo di disabilità

                                              testi                       testi
 immagini
                                    sotto forma di immagini            lampeggianti
non descritte
                                                              documenti lunghi
                contrasti
                                                               senza sommari
                 scarsi                        tabelle
                                             complesse
             link non chiari
                                                                        linguaggio
          e difficili da attivare
                                                                        complicato

•   Il risultato è la rinuncia alla fruizione o, nel migliore dei casi,
    l’accesso solo parziale al documento




                                            13/57
… e nella comunicazione in generale
•   Le barriere nella comunicazione possono dipendere dalla qualità
    delle relazione
                               comunicazione                 condizioni
  ambiguità
                               monosensoriale                ambientali
del messaggio

                                                   blocchi emotivi
              rumore
                                      difficoltà
                                    linguistiche
            mancanza di                                   linguaggio
             relazione                                    complicato

•   possono esprimersi in differenti contesti, luoghi, ambienti
•   attraversano la quotidianità delle relazioni




                                   14/57
Direttiva 8/2009
           (riduzione siti web delle PA)
• le pubbliche amministrazioni sono tenute a provvedere all’iscrizione
  al dominio “.gov.it” dei siti che intendono mantenere attivi. La
  registrazione dei siti web delle pubbliche amministrazioni al dominio
  “.gov.it” sarà l’occasione per iniziare a razionalizzare e ridurre, in
  maniera consistente, il numero dei siti web pubblici.
• Il ministro […] promuove l’utilizzo delle Linee Guida di cui al
  successivo articolo 4 (Caratteristiche generali e contenuti dei siti
  web) e ne produce una revisione con frequenza almeno annuale,
  previa consultazione pubblica




                                  15/57
D.Lgs. n. 235/2010
                   Art. 53, comma 1

Le pubbliche amministrazioni centrali realizzano siti
istituzionali su reti telematiche che rispettano i
princìpi di accessibilità, nonché di elevata
usabilità e reperibilità, anche da parte delle
persone disabili, completezza di informazione,
chiarezza di linguaggio, affidabilità, semplicità
dì consultazione, qualità, omogeneità ed
interoperabilità. Sono in particolare resi
facilmente reperibili e consultabili i dati di cui
all'articolo 54.


                         16/57
D.Lgs. n. 235/2010
                      dagli art. 39 - 54

• Le pubbliche amministrazioni non possono richiedere l'uso
  di moduli e formulari che non siano stati pubblicati; in caso di
  omessa pubblicazione, i relativi procedimenti possono essere
  avviati anche in assenza dei suddetti moduli o formulari. La
  mancata pubblicazione è altresì rilevante ai fini della
  misurazione e valutazione della performance individuale dei
  dirigenti responsabili (art. 39)
• Le pubbliche amministrazioni garantiscono che le
  informazioni contenute sui siti siano conformi e
  corrispondenti alle informazioni contenute nei provvedimenti
  amministrativi originali dei quali si fornisce comunicazione
  tramite il sito (Art. 54)




                              17/57
Linee guida per i siti delle PA
                     Qualche indicazione
•   Trasparenza e contenuti minimi
•   Mantenimento accessibilità e usabilità
•   Implementazione servizi on line
•   Uso formati e contenuti aperti
•   Le linee guide sono soggette ad aggiornamento annuale




                                18/57
La trasparenza nella pa
• Percorso normativo nato negli anni Novanta (per la comunicazione,
  in particolare: L. 241/1990, L. 150/2000)
• Carta europea dei diritti del cittadino nella Società dell’informazione
  e della conoscenza: riconosciti 4 diritti fondamentali:
    –   diritto all’accesso
    –   diritto all’educazione e allo sviluppo
    –   diritto all’informazione
    –   diritto alla partecipazione
• “Le pubbliche amministrazioni nell'organizzare autonomamente la
  propria attività utilizzano le tecnologie dell'informazione e della
  comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza,
  efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza,
  semplificazione e partecipazione, nonché per la garanzia dei diritti
  dei cittadini e delle imprese.” (Codice dell’amministrazione digitale)

                                          19/57
Sulla trasparenza, un passo indietro
                   La svolta degli anni Novanta


Prima era                             Dopo, nuove parole d’ordine
•   Disparità                         •   Parità
•   Riservatezza                      •   Trasparenza
•   Informazione                      •   Comunicazione
•   Unidirezionale                    •   Bidirezionale
•   Autoreferenzialità                •   Apertura
•   Formalismo e stile involuto       •   Semplificazione del linguaggio




                                  20/56
Leggi “per la trasparenza” (anni Novanta)

trasparenza                                       dimensione paritaria e partecipata
• L. 142/1990                                     • Leggi Bassanini sulla semplificazione
    gli atti degli enti locali sono pubblici        amministrativa
• L. 241/1990 – il testo* (pdf)                      – L. 59/1997
    “legge sulla trasparenza”
                                                          Semplificazione delle procedure
• D. lgs 29/1993 – il testo (pdf)                         amministrative + federalismo
    Art. 12: istituisce gli URP                           amministrativo
                                                          Principio di sussidiarietà
• L. 150/2000 – il testo (pdf)
    attività di informazione                           – L. 127/1997 (Bassanini bis)
    e di comunicazione delle P.A.”                        riforma dei procedimenti (snellimento)
• D. lgs 165/2001 – il testo (pdf)                        + riforma degli uffici (riorganizzazione)
    modello di organizzazione dei                      – L. 191/1998 (Bassinini ter)
    pubblici uffici                                       Formazione (Formez), telelavoro e
*Testo L.241/90 mod. L. 15/2005 e DL 35/2005              edilizia scolastica




                                               21/57
Legge 241/1990

• Eleva il criterio di trasparenza (citato in modo esplicito con L.15/2005) a
  principio generale dell’ordinamento giuridico (art.1 – I comma)
• Controllo democratico sull’operato dei poteri pubblici, onde verificarne
  la rispondenza agli interessi sociali e ai precetti costituzionali
• Obbligo di conclusione del procedimento con l’adozione di un
  provvedimento esplicito (art. 2 – primo comma)
• Obbligo di motivazione del provvedimento amministrativo (art.3) e
  identificazione del responsabile del procedimento (articoli 4 - 6)
• Partecipazione dei cittadini e degli enti esponenziali all’iter
  procedimentale (articoli 7 e 10)
• Disciplina del diritto di accesso dei cittadini ai documenti amministrativi
   (articoli 22 – 28)




                                    22/57
Legge 241/90 e art.1, comma 1
Rif: (http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:1990-07-
    08;241)
• 1. L'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da
    criteri di economicità, di efficacia e di pubblicità secondo le modalità
    previste dalla presente legge e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli
    procedimenti. (dal 2-11-1990 al 7-3-2005)
•   […] criteri di economicità, di efficacia, di pubblicità e di trasparenza (…)
    secondo le modalità previste dalla presente legge e dalle altre disposizioni che
    disciplinano singoli procedimenti, nonché dai principi dell'ordinamento
    comunitario (dal 8-3-2005 al 3-7-2009)
•   […] criteri di economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di
    trasparenza […] (dal 4-7-2009)




                                         23/57
D. lgs 29/1993

“Razionalizzazione dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della
disciplina in materia di pubblico impiego a norma dell’articolo 2 della legge 23 ottobre
1992, n.421”
Art. 12 istituisce gli Uffici per le Relazioni con il Pubblico:
Gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono, anche mediante l'utilizzo di
tecnologie informatiche:
a) al servizio all'utenza per i diritti di partecipazione di cui al capo III della legge 7 agosto
1990, n. 241;
b) all'informazione all'utenza relativa agli atti e allo stato dei procedimenti;
c) alla ricerca ed analisi finalizzate alla formulazione di proposte alla propria
amministrazione sugli aspetti organizzativi e logistici del rapporto con l'utenza.




                                             24/57
Contenuti minimi siti della PA
                                  •      Organigramma
                                  •      URP
                                  •      Trasparenza, valutazione e merito (13
            fonte:                       voci)
• Linee guida per i siti web      •      Procedimenti (4 voci)
  delle PA (luglio 2011)          •      Caselle posta elettronica istituzionali
• Lettera di richiesta dominio    •      PEC
  .gov.it                         •      Pubblicazioni e comunicazioni
• Nuovo CAD (art. 54)             •      Concorsi e bandi di gara (2)
                                  •      Servizi on line (2)
                                  •      Qualità dei servizi (2)
                                  •      Privacy
                                  •      Note legali
                                  •      Altro – versione 2011 (11)
                                 25/57
Trasparenza, valutazione e merito
1.   Programma triennale per la trasparenza
2.   Piano e relazione sulle performance
3.   Premi e compensi (2)
4.   Nomi e CV valutatori
5.   Nomi e CV dirigenti
6.   Retribuzione dirigenti
7.   Retribuzioni e CV per incarichi politici
8.   Incarichi a dipendenti e soggetti privati
9.   Assenze e presenze
10. Ruolo dei dirigenti
11. Codice disciplinare
12. Contratti integrativi
13. Contrattazione nazionale

                                        26/57
Albo pretorio on line
•   Legge n. 69 del 18 giugno 2009 (art. 32, comma 1): “a far data dal 1
    gennaio 2010 gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti
    amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la
    pubblicazione sui propri siti informatici da parte delle amministrazioni e
    degli enti pubblici obbligati”
•   Il D.L. 30.12.2009 n.194 cd. Decreto Mille proroghe) convertito, con
    modificazioni, dalla L. 26.2.2010 n.25) dello stesso art. 32 rimanda al
    termine del 1 gennaio 2011 a decorrere dal quale "le pubblicità effettuate
    in forma cartacea non hanno effetto di pubblicità legale“.
•   Da tale data l’Albo Pretorio on line va a sostituire in maniera definitiva il
    vecchio Albo cartaceo esposto all’interno degli enti pubblici: la forma
    cartacea rimane solo in originale, mentre è fatto espressamente obbligo
    di pubblicazione sul proprio sito Internet istituzionale.

                                 Rif. http://www.urp.it/Sezione.jsp?idSezione=1751

                                        27/57
Albo pretorio on line
• Le PA sono obbligate a pubblicare all’Albo Pretorio On-line gli atti e i
  provvedimenti amministrativi per i quali una legge o un regolamento
  preveda la pubblicazione obbligatoria all’Albo Pretorio
• Vademecum: Modalità di pubblicazione dei documenti nell’Albo
  online
• Contenuti per la scuola
    – Programma annuale, conto consultivo, gare e appalti, delibere organi
      collegiali, regolamento, regolamento di disciplina, convocazione e odg
      assemblee studenti, genitori, sindacali, regolamenti supplenze,
      graduatorie, atti di nomina, contratti e convenzioni con aziende, beni in
      comodati, esiti esami
• Lavori in corso (con riferimento a legislazione scolastica)
    – https://docs.google.com/document/d/1xHiwhJfi0JujxoVn9wVV7OVT4VfAaD3znz
      JiK6zTQB0/edit?hl=it
• L’albo sul tuo sito: alcuni docenti stanno studiando sistemi di
  gestione dell’albo con Drupal, WordPress, Joomla e Plone.
                                  28/57
Trasparenza e privacy
Il garante della privacy
• consente la diffusione di dati personali per finalità di trasparenza e di
  comunicazione nelle pubbliche amministrazioni ma sempre nel rispetto dei
  principi di pertinenza, non eccedenza e indispensabilità dei dati da
  pubblicare su internet e pone nuovamente cautele e limiti e richiede
  l’adozione di misure di sicurezza per garantire il trattamento dei dati con
  strumenti elettronici, (vedi anche Deliberazione n. 17 del 19 aprile 2007).
• sull’impiego delle nuove tecnologie sottolinea che gli enti dovranno sempre
  assicurare l’esattezza, l’aggiornamento e la pertinenza dei dati pubblicati
  in rete e garantire al tempo stesso, il “diritto all’oblio” dei dati delle persone
  interessate.
Riferimenti
• D.Lgs. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali)
• La privacy tra i banchi di scuola:
  http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1723730
• Trasparenza vs. privacy: http://www.urp.it/Sezione.jsp?idSezione=1751
                                       29/57
La privacy nel sito
                          Contenuti minimi

• Informativa sulla privacy: disponibile, ove possibile, in un’area
  informativa a piè di pagina (footer) o, ove non previsto il footer, in
  una apposita sezione del sito, collegata da tutte le pagine
  indirizzato dalla etichetta “Privacy” o “Protezione dei dati personali”.
• Nella sezione “Privacy” devono essere descritte le modalità di
  gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali e
  degli utenti che interagiscono con i servizi resi disponibili. Si
  tratta di una informativa da rendere ai sensi del Decreto legislativo
  2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”
• Riferimento: Linee guida, pag. 52 e seguenti, Capitolo Policy:
  http://www.innovazionepa.gov.it/lazione-del-ministro/linee-guida-siti-
  web-pa/indice/cap4-garantire-la-qualita-dei-siti/policy.aspx


                                   30/57
Sito web, pa e
            responsabilità dirigenziale
• Un riferimento (slide di R. Scano, maggio 2011):
http://www.slideshare.net/rscano/siti-web-pa-responsabilit-e-sanzioni




                                 31/57
Il Cad, annessi e connessi




       Fonte, Mario Varini, IC Castellucchio (MN)
       http://www.iccastellucchio.gov.it/documenti/era_accesso/index.html

                  32/57
…ma comunicare
              nel web di tutti con tutti
        è anche servire l’informazione
                      in modo diverso

33/57
Comunico per farmi capire…

•   semplificazione del linguaggio                        11. Rapporti con il
                                                          pubblico:
•   vicino alla lingua parlata dei cittadini              4. Nella redazione dei
                                                          testi scritti e in tutte le
•   testi pensati e scritti per essere compresi           altre comunicazioni il
•   trasparenza dell’azione amministrativa                dipendente adotta un
                                                          linguaggio chiaro e
                                                          comprensibile.
                                                          (dal CCNL 16-7-2010,
                                                          ALLEGATO 1: Codice di
                                                          comportamento dei
                                                          dipendenti delle pubbliche
                                                          amministrazioni)
                             efficacia
               legittimità                   chiarezza


    piano giuridico                                  piano comunicativo



                                     34/57
… da tutti

• eliminazione delle barriere all’accesso           Le pubbliche amministrazioni
                                                    centrali realizzano siti
• prima di scrivere, penso accessibile              istituzionali su reti telematiche
                                                    che rispettano i princìpi di
                                                    accessibilità, nonché di elevata
                                                    usabilità e reperibilità, anche da
                                                    parte delle persone disabili,
                                                    completezza di informazione,
                        universalità                chiarezza di linguaggio,
                                                    affidabilità, semplicità di
                                                    consultazione, qualità,
                                                    omogeneità ed interoperabilità.
                                                    (dal Codice dell’amministrazione
                                                    digitale, d.lgs. 235/2010)
          legittimità                   chiarezza




                                35/57
Guida per un controllo finale del testo
               Un testo è semplice
se usa
•   parole di uso comune
•   parole brevi
•   parole di significato non ambiguo
•   parole di origine italiana
•   parole intere (e non abbreviazioni, sigle, ecc.)
•   parole tecnico-specialistiche necessarie e
    accompagnate da spiegazione breve e comprensibile

                                     Alfredo Fioritto (a cura di),
                                     Manuale di stile, Il Mulino, 1997




                             36/57
Guida per un controllo finale del testo
     Un testo è materialmente leggibile
se usa alcuni accorgimenti tecnici che non sono secondari
né banali.
Per esempio contribuiscono a rendere più leggibile un testo
anche alcuni criteri grafico-tipografici e alcuni
accorgimenti redazionali:
• usare interlinea ca. 120%;
• separare verticalmente i blocchi di testo;
• evitare l’allineamento giustificato in testi senza sillabazione e di
  larghezza limitata;
• limitare l’allineamento centrato.



                                   37/57
Indice di leggibilità. Gulpease
http://digilander.libero.it/RobertoRicci/variabilialeatorie/esperimenti/leggibilita.htm

• Considera la lunghezza delle parole
• Valuta rispetto alla scolarizzazione del lettore

                                   G = 89-(LP/10)+3*FR
                          LP = (totale lettere*100) / totale parole
                           FR = (totale frasi*100) / totale parole


 G<80 testi difficili per chi ha la licenza elementare
G<60 testi difficili per chi ha la licenza media
G<40 testi difficili per chi ha un diploma superiore

                  Fonte: GULP, Gruppo Universitario Linguistico Pedagogico, Università di Roma


                                             38/57
GULP

fonte:
www.eulogos.net


Pagina per la valutazione
on line dell’indice Gulpease



                          Licenza elementare       Licenza media   Licenza superiore
  quasi incomprensibile        0<G<55                  0<G<35           0<G<10
      molto difficile          55<G<70                 35<G<50         10<G<30
         Difficile             70<G<80                 50<G<60         30<G<40
          Facile               80<G<95                 60<G<80         40<G<70
       molto facile            95<G<100                80<G<100        70<G<100




                                               39/57
Vocabolario di base
                   di Tullio De Mauro
• Il Vocabolario di base della lingua italiana di Tullio De
  Mauro è un elenco di lemmi elaborato prevalentemente
  secondo criteri statistici. Esso rappresenta la porzione
  della lingua italiana usata e compresa dalla maggior
  parte di coloro che parlano italiano.
• La scelta dei lemmi è stata fatta in base ai primi 5.000
  lemmi del Lessico Italiano di Frequenza (LIF) [Bortolini et
  a. 1972] (ridotti a circa 4.750 dopo averne verificato la
  comprensibilità), integrati con un insieme di lemmi
  determinati per altre vie.




                            40/57
Vocabolario di base
                       Un esempio
Un esempio di scrittura ad alta leggibilità è il mensile due
parole (http://www.dueparole.it/).
I redattori di due parole scrivono articoli usando il
Vocabolario di base e spiegando le parole che non vi
appartengono.
Inoltre, la redazione applica anche altri criteri di
leggibilità, attinenti alla grafica (caratteri grandi,
illustrazioni che non spezzano il testo, ecc.) e al modo di
disporre i contenuti (riquadri di spiegazione, testo a nuova
riga per ogni frase, ecc.)



                            41/57
La redazione di un documento
             Alcune possibili scelte a misura di scuola
• Indicazioni per la redazione dei documenti della scuola
• Indicazioni per la stesura di contenuti web orientati al
  cittadino

             Leggibilità                                 Etichette
             tipografica                              (categorie, tag)




  Sintassi                                   Titoli
                           Lessico                                       Abstract




                                     42/57
Il sito scolastico, poi,
             è anche (o soprattutto?)
•   Luogo di partecipazione
•   Luogo di inte(g)razione
•   Luogo di appartenenza e di comunicazione
•   Luogo di passaggio verso altri ambienti didattici,
    partecipativi


                              Oltre il sito istituzionale
                              i siti tematici
                              con meno vincoli,
                              pur ricordando il prerogativa del web
                              di essere di tutti



                              43/57
“nuova” comunicazione, “nuovo” web
La “nuova” comunicazione:           Alcune parole del “nuovo” web:

• Trasparente                   •     Feed RSS
• Pubblica                      •     Opendata
• Chiara e semplice             •     Creative Commons
• Al servizio del               •     Tag
  cittadino                     •     Folksonomia
• Accessibile                   •     Social network
• Aperta



                            44/57
Da Gutenberg aBerners Lee: Lee
                         Berners
Gutenberg: L’era dei mass media            L’era degli user generated-content

•   Utente come destinatario           • Utente come produttore
•   Target / Segmento di mercato       • Community
•   Tassonomia                         • Rete
•   Capacità produttiva                • Folksonomia
•   Mercato di massa                   • Reputazione e competenza
•   Top down / Bottom up               • Massa di mercati
•   Push                               • Peer to peer
                                       • Pull
DISCORSO                               CONVERSAZIONE




                                       Fonte: Scotti, Sica, Community Management


                                   45/57
Altri ambienti
                 per condividere conoscenze
•   CMS per la scuola: Drupal, Wordpress, Plone, Joomla!,…
•   Facebook - www.facebook.com/
•   Twitter - http://twitter.com/
•   Friendfeed - http://friendfeed.com/
•   Google documenti (anche fogli di calcolo, presentazioni, disegni,
    moduli)
•   Doodle - www.doodle.com/
•   Moodle -
•   Docebo - www.mydocebo.com/
•   …




                                  46/57
Perché condividere conoscenza?
•   Per fare circolare l’informazione
•   Per accrescere la reputazione propria e del proprio ufficio
•   Per migliorare il proprio lavoro
•   Per non partire da zero
•   Per intessere nuove relazioni
•   Per contribuire alla diffusione di buone pratiche
•   Per una nuova definizione del merito nella pa
•   Perché siamo pubblica amministrazione
                                 Nessuno sa tutto, ognuno sa qualcosa,
                                 la totalità del sapere risede nell’umanità.
                                 (Pierre Levy, L’intelligenza collettiva)




                             47/57
Siti web scolastici tra trasparenza
        e condivisione della conoscenza
• CMS open source
• Pubblicità degli atti, ma anche delle circolari, delle comunicazioni
• Aree riservate solo se necessarie (es. dematerializzazione documenti)
• Rimozione barriere all’accesso
• Cura della qualità del sito istituzionale (accessibilità, usabilità,
  chiarezza, …)
• Distribuzione contenuti sito e contenuti didattici con licenza Creative
  Commons del tipo by-nc-nd (attribuzione, non commerciale,
  condivisione)
• Partecipazione alla redazione di diversi soggetti, ma anche
  implementazione di altri ambienti didattici e partecipativi
• Rendere pubblici CV, spese progetti, distribuzione fondo istituto (?)
                                      48/57
Comunicazione organizzativa
      tra complessità e web 2.0…

          Network                             Arcipelaghi
        comunicativi                         e costellazioni


           Silos                              Comunità di
       organizzativi                            pratica

…e tra legami forti e deboli, identità multiple e entropia organizzativa
                                 Fonte
                                 Fabrizio Maimone, La comunicazione organizzativa



                                 49/57
La comunità di pratica
             come gruppo di persone che
•   share similar challanges;           •      condivide una pratica professionale;
•   interacr regularly;                 •      deve confrontarsi con problemi e sfide
                                               simili;
•   learn from and with each other;
                                        •      interagisce regolarmente;
•   improve their ability to address    •      apprende dagli altri e con gli altri;
    their challanges.                   •      sviluppa la capacità di affrontare con
                                               successo i problemi ne le sfide
                  (Etienne Wenger)             condivise.

                                        1.     Partecipazione
                                        2.     Inclusione
                                        3.     Impegno
                                        4.     Identità
                                                                     (Fabrizio Maimone)




                                       50/57
“Il passaggio verso un modello (…) informale della conoscenza
ha molte affinità con un approccio di tipo connessionistico
dell’apprendimento”
(Scotti, Sica, Community Management, Apogeo, 2010)




                                  51/56
Tra i principi del connessionismo
•   L’apprendimento e la conoscenza hanno bisogno di una diversità di
    opinione per potere cogliere l’insieme e potere selezionare gli approcci
    migliori
•   L’apprendimento è un processo di costituzione di una rete che connette
    nodi specializzati o fonti di informazione
•   La conoscenza rimane nelle reti
•   La capacità di sapere di più è più critica rispetto a ciò che già si conosce
•   Apprendere e conoscere sono processi continui: non hanno termine e
    non generano prodotti
•   La capacità di vedere connessioni, riconoscere modelli e creare
    significati tra campi diversi, idee, concetti è la competenza principale per
    le persone di oggi
•   Prendere decisioni è apprendimento


                                         da George Siemens, Knowing Knowledge, 2006



                                      52/57
Sitografia linguaggio
• Semplificazione linguaggio
   –   Regione Emilia – linguaggio burocratico
   –   URP degli URP
   –   Università di Padova – linguaggio amministrativo
   –   Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee –
       Manuale interistituzionale di convenzioni redazionali

• Scrivere per il web
   – www.mestierediscrivere.com (Luisa Carrada)
   – www.palestradiscrittura.it (Alessandro Lucchini)
   – http://chiaroesemplice.blogspot.com (M. Emanuela Piemontese)

• La cura dei documenti digitali a scuola e nella PA
   – www.slideshare.net/giacomo.mason/usabilita-e-scrittura-dei-testi-per-il-web (Giacomo
     Mason)
   – Accessibilità dei documenti elettronici (Livio Mondini)
   – www.porteapertesulweb.it/documenti-digitali-a-scuola/



                                            53/57
Sitografia istituzionale
                      comunicazione web
• Risorse dal Ministero per la pa e dell’innovazione
    – Linee guida per i siti web delle PA
    – Nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale

• DigitPA - http://www.digitpa.gov.it/
    – Registrazione dominio .gov.it
    – Accessibilità
    – Accessibile.gov.it

      E inoltre (temi non trattati in questa presentazione)
    – Firma digitale
    – Posta elettronica certificata
    – Sistema Pubblico di Connettività




                                            54/57
Bibliografia linguaggio
• Semplificazione linguaggio
   – Alfredo Fioritto, Manuale di stile dei documenti amministrativi, Carocci, 2009
   – Tommaso Raso, La scrittura burocratica, Carocci, 2005
   – Tullio De Mauro, Guida all’uso delle parole, Editori Riuniti, 2003
   – Alfredo Fioritto (a cura di), Manuale di stile, Il Mulino, 1997
   – Alessandro Lucchini, Business Writing, Sperling & Kupfer, 2006
   – Beppe Severgnini, L'italiano. Lezioni semiserie, Rizzoli, 2007

• Scrivere per il web
   – Luisa Carrada, Il mestiere di scrivere. Le parole al lavoro, tra carta e web,
     Apogeo, 2008
   – Giovanni Acerboni, Progettare e scrivere per internet, Mc Graw Hill, 2005




                                        55/57
Bibliografia siti e comunicazione 2.0
• Siti nella pubblica amministrazione
    – Ernesto Bellisario, Gianluigi Cogo, Roberto Scano, I siti web delle pubbliche
      amministrazioni, Maggioli, 2010

• Comunicazione 2.0
    – Fabrizio Maimone, La comunicazione organizzativa, Angeli, 2010
    – Emanuele Scotti, Rosario Sica, Community Management, Apogeo, 2010
    – Giacomo Mason, Intranet 2.0, Tecniche Nuove, 2010
    – Charlotte Hess e Elinor Ostrum (a cura di), La conoscenza come bene comune,
      Mondadori, 2009




                                       56/57
Due parole
  “Le parole sono fatte, prima che per essere dette,
  per essere capite: proprio per questo, diceva un filosofo,
  gli dei ci hanno dato una lingua e due orecchie.
  Chi non si fa capire viola la libertà di parola dei suoi ascoltatori.
  È un maleducato, se parla in privato e da privato.
  È qualcosa di peggio se è un giornalista, un insegnante,
  un dipendente pubblico, un eletto dal popolo.
  Chi è al servizio di un pubblico ha il dovere costituzionale
  di farsi capire.”

  (Tullio De Mauro)


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  • 1. “Le leggi non possono superare le 22 parole (tante quanto le lettere del loro alfabeto) e devono essere espresse nei termini più semplici e piani” Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver Alcuni appunti a disposizione per la preparazione del concorso dirigenti scolastici 2011 A cura di Alberto Ardizzone e dei partecipanti della lista Google “concorso-ds” La responsabilità del dirigente scolastico nella gestione della comunicazione esterna (sito istituzionale, trasparenza, privacy) 1/57
  • 2. La comunicazione nei manuali di preparazione al concorso Alcuni spunti desunti da una lettura, se pur limitata e spesso non approfondita: 1. accento dato agli stili di comunicazione (gestione e conduzione di gruppi, competenze relazionali); 2. riferimenti sullo stile di leadership; 3. crescente ruolo assegnato alla gestione collaborativa della conoscenza, favorito dalla media education (educazione ai, con, per/tra i media) e dal cosiddetto “web 2.0”; 4. Individuazione della/e rete/i come luogo privilegiato ove dare forma e sostanza a relazioni significative con il studenti/famiglie e con il territorio; 5. Crescente ruolo assegnato al sito web scolastico; 6. Questione trasparenza spesso solo accennata e in riferimento alla L. 241/1990 (http://www.normattiva.it/uri- res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:1990-07-08;241). 2/57
  • 3. La comunicazione Di cosa parlo (prevalentemente) in queste slide? 1. Tratto di comunicazione esterna 2. attraverso in particolare il sito web della scuola (parte istituzionale), 3. del quale affronto in particolare l’aspetto della responsabilità dirigenziale 4. tenendo presente alcune innovazioni normative 5. che coinvolgono la scuola in quanto pubblica amministrazione 6. e che non sempre sono considerate né dai manuali sulla dirigenza scolastica, né dalle politiche scolastiche dell’amministrazione. 7. Abbozzo, infine, qualche riflessione sulle potenzialità della comunicazione web (interna ed esterna) come premessa e strumento per la gestione e la distribuzione della conoscenza dentro e fuori l’edificio scolastico 3/57
  • 4. Comunicazione interna ed esterna • Interna • Esterna c) la comunicazione interna b) la comunicazione esterna realizzata nell'ambito di rivolta ai cittadini, alle ciascun ente. collettività e ad altri enti attraverso ogni modalità (L. 150/00, Art.1, comma2, punto c) tecnica ed organizzativa. L. 150/00, Art.1, comma 2, punto b) Riferimento: . L. 150/2000 Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni http://www.parlamento.it/parlam/leggi/00150l.htm 4/57
  • 5. Una premessa La scuola è una pubblica amministrazione 2. Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative (…) (D.lgs. 165/2001, art.1, comma 2) per un confronto con D.lgs. 150/2009: http://www.riformabrunetta.it/sites/default/files/u3/d%20lgs%20165%20del%202001 %20dopo%20riforma%20Brunetta%20dic%2009.pdf La premessa è necessaria, in quanto in questa presentazione faccio riferimento a norme riferita alla pubblica amministrazione (d’ora in avanti pa) e non provenienti direttamente dal settore dell’istruzione. 5/57
  • 6. Legge 150/2000 La L. 150/2000 disciplina le attività di informazione e di comunicazione delle PA finalizzandole a • illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative al fine di facilitarne l’applicazione • illustrare attività e funzionamento delle istituzioni • favorire l’accesso ai servizi pubblici • promuovere conoscenze allargate su temi di rilevante interesse pubblico e sociale • favorire processi interni di semplificazione delle procedure e di modernizzazione degli apparati nonché la conoscenza dell’avvio e del percorso dei procedimenti amministrativi • promuovere l’immagine delle amministrazioni e dell’Italia in Europa e nel mondo dando visibilità a eventi di importanza locale, regionale, nazionale ed internazionale 6/57
  • 7. Legge 150/2000 la comunicazione interna • La comunicazione interna è complementare e funzionale alla comunicazione esterna • E’ chiave di volta dei cambiamenti organizzativi e gestionali: – rafforza il senso di appartenenza dei dipendenti – stimola apporti costruttivi alla realizzazione dei programmi • Modello misto – top-down: info su politiche, regole, procedure, obiettivi, piani dell’org, nomine, trasferimenti, provvedimenti in risposta al rendimento, info sui risultati – bottom-up: feed-back attraverso relazioni sull’andamento (utili al monitoraggio) 7/57
  • 8. Legge 150/2000 le strutture (art. 6) informazione comunicazione portavoce Ufficio per le relazioni con il Ufficio stampa pubblico La L. 241/90 e la L. 150/2001 trovano poi completamento nel D. Lgs 165/2001 che propone un modello di organizzazione dei pubblici uffici, imperniato sui principi di trasparenza dell’azione amministrativa. In tale contesto vengono ridefiniti alcuni compiti degli URP. Nel MIUR, il DPR 347/2000 ha attivato un apposito Servizio per la Comunicazione, cui è stato affidato il coordinamento della comunicazione istituzionale, del sito web dell’amministrazione, la promozione di attività e convenzioni editoriali e pubblicitarie, le campagne di comunicazione, la promozione di monitoraggi e indagini demoscopiche, il coordinamento delle attività degli uffici relazioni con il pubblico operanti a livello centrale e periferico. 8/57
  • 9. Gli strumenti di comunicazione nella scuola sono di prevalentemente orientati ad intelrocutori interni (Fonte: http://www.bergamo.istruzione.lombardia.it/riccione/documenti/h/bilanciosociale.pdf Autore tabella: Franco De Anna) 9/57
  • 10. E la comunicazione esterna? • Spesso non organizzata, spesso non integrata con la comunicazione interna, spesso non dotata di una sua specificità • Tra i vari ambiti in cui si può esprimere: – sito web; – bilancio sociale. Comunicazione Comunicazione Comunicazione interna esterna organizzativa integrata 10/57
  • 11. La comunicazione istituzionale attraverso il sito web Alcuni riferimenti normativi • Legge 4/2004 – Legge Stanca sull’accessibilità con Regolamento e DM 22 Requisiti minimi (in bozza nuovi requisiti) • Direttiva 8/2009 – Dominio .gov.it; riduzione siti web • D.Lgs n. 235/2010 – Codice Amministrazione Digitale (in particolare articoli 53 e 54) • Linee guida sui siti web delle PA (ed. 2011) – Contiene i contenuti minimi dei siti istituzionali • Modalità di pubblicazione dei documenti nell’Albo online (pdf) – Vademecum – versione 2011 11/57
  • 12. Legge 4/2004 Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici • La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere a tutte le fonti di informazione e ai relativi servizi, ivi compresi quelli che si articolano attraverso gli strumenti informatici e telematici. (Art, 1, comma 1) • «accessibilità»: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari (art, 2, comma 1) • I soggetti di cui all’articolo 3, comma 1, non possono stipulare, a pena di nullità, contratti per la realizzazione e la modifica di siti INTERNET quando non è previsto che essi rispettino i requisiti di accessibilità (art. 4, comma 2) • Le disposizioni della presente legge si applicano, altresì, al materiale formativo e didattico utilizzato nelle scuole di ogni ordine e grado. (art. 5, comma 1) 12/57
  • 13. L’accessibilità nel web … • Le barriere web dipendono dal tipo di disabilità testi testi immagini sotto forma di immagini lampeggianti non descritte documenti lunghi contrasti senza sommari scarsi tabelle complesse link non chiari linguaggio e difficili da attivare complicato • Il risultato è la rinuncia alla fruizione o, nel migliore dei casi, l’accesso solo parziale al documento 13/57
  • 14. … e nella comunicazione in generale • Le barriere nella comunicazione possono dipendere dalla qualità delle relazione comunicazione condizioni ambiguità monosensoriale ambientali del messaggio blocchi emotivi rumore difficoltà linguistiche mancanza di linguaggio relazione complicato • possono esprimersi in differenti contesti, luoghi, ambienti • attraversano la quotidianità delle relazioni 14/57
  • 15. Direttiva 8/2009 (riduzione siti web delle PA) • le pubbliche amministrazioni sono tenute a provvedere all’iscrizione al dominio “.gov.it” dei siti che intendono mantenere attivi. La registrazione dei siti web delle pubbliche amministrazioni al dominio “.gov.it” sarà l’occasione per iniziare a razionalizzare e ridurre, in maniera consistente, il numero dei siti web pubblici. • Il ministro […] promuove l’utilizzo delle Linee Guida di cui al successivo articolo 4 (Caratteristiche generali e contenuti dei siti web) e ne produce una revisione con frequenza almeno annuale, previa consultazione pubblica 15/57
  • 16. D.Lgs. n. 235/2010 Art. 53, comma 1 Le pubbliche amministrazioni centrali realizzano siti istituzionali su reti telematiche che rispettano i princìpi di accessibilità, nonché di elevata usabilità e reperibilità, anche da parte delle persone disabili, completezza di informazione, chiarezza di linguaggio, affidabilità, semplicità dì consultazione, qualità, omogeneità ed interoperabilità. Sono in particolare resi facilmente reperibili e consultabili i dati di cui all'articolo 54. 16/57
  • 17. D.Lgs. n. 235/2010 dagli art. 39 - 54 • Le pubbliche amministrazioni non possono richiedere l'uso di moduli e formulari che non siano stati pubblicati; in caso di omessa pubblicazione, i relativi procedimenti possono essere avviati anche in assenza dei suddetti moduli o formulari. La mancata pubblicazione è altresì rilevante ai fini della misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti responsabili (art. 39) • Le pubbliche amministrazioni garantiscono che le informazioni contenute sui siti siano conformi e corrispondenti alle informazioni contenute nei provvedimenti amministrativi originali dei quali si fornisce comunicazione tramite il sito (Art. 54) 17/57
  • 18. Linee guida per i siti delle PA Qualche indicazione • Trasparenza e contenuti minimi • Mantenimento accessibilità e usabilità • Implementazione servizi on line • Uso formati e contenuti aperti • Le linee guide sono soggette ad aggiornamento annuale 18/57
  • 19. La trasparenza nella pa • Percorso normativo nato negli anni Novanta (per la comunicazione, in particolare: L. 241/1990, L. 150/2000) • Carta europea dei diritti del cittadino nella Società dell’informazione e della conoscenza: riconosciti 4 diritti fondamentali: – diritto all’accesso – diritto all’educazione e allo sviluppo – diritto all’informazione – diritto alla partecipazione • “Le pubbliche amministrazioni nell'organizzare autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione, nonché per la garanzia dei diritti dei cittadini e delle imprese.” (Codice dell’amministrazione digitale) 19/57
  • 20. Sulla trasparenza, un passo indietro La svolta degli anni Novanta Prima era Dopo, nuove parole d’ordine • Disparità • Parità • Riservatezza • Trasparenza • Informazione • Comunicazione • Unidirezionale • Bidirezionale • Autoreferenzialità • Apertura • Formalismo e stile involuto • Semplificazione del linguaggio 20/56
  • 21. Leggi “per la trasparenza” (anni Novanta) trasparenza dimensione paritaria e partecipata • L. 142/1990 • Leggi Bassanini sulla semplificazione gli atti degli enti locali sono pubblici amministrativa • L. 241/1990 – il testo* (pdf) – L. 59/1997 “legge sulla trasparenza” Semplificazione delle procedure • D. lgs 29/1993 – il testo (pdf) amministrative + federalismo Art. 12: istituisce gli URP amministrativo Principio di sussidiarietà • L. 150/2000 – il testo (pdf) attività di informazione – L. 127/1997 (Bassanini bis) e di comunicazione delle P.A.” riforma dei procedimenti (snellimento) • D. lgs 165/2001 – il testo (pdf) + riforma degli uffici (riorganizzazione) modello di organizzazione dei – L. 191/1998 (Bassinini ter) pubblici uffici Formazione (Formez), telelavoro e *Testo L.241/90 mod. L. 15/2005 e DL 35/2005 edilizia scolastica 21/57
  • 22. Legge 241/1990 • Eleva il criterio di trasparenza (citato in modo esplicito con L.15/2005) a principio generale dell’ordinamento giuridico (art.1 – I comma) • Controllo democratico sull’operato dei poteri pubblici, onde verificarne la rispondenza agli interessi sociali e ai precetti costituzionali • Obbligo di conclusione del procedimento con l’adozione di un provvedimento esplicito (art. 2 – primo comma) • Obbligo di motivazione del provvedimento amministrativo (art.3) e identificazione del responsabile del procedimento (articoli 4 - 6) • Partecipazione dei cittadini e degli enti esponenziali all’iter procedimentale (articoli 7 e 10) • Disciplina del diritto di accesso dei cittadini ai documenti amministrativi (articoli 22 – 28) 22/57
  • 23. Legge 241/90 e art.1, comma 1 Rif: (http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:1990-07- 08;241) • 1. L'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia e di pubblicità secondo le modalità previste dalla presente legge e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti. (dal 2-11-1990 al 7-3-2005) • […] criteri di economicità, di efficacia, di pubblicità e di trasparenza (…) secondo le modalità previste dalla presente legge e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché dai principi dell'ordinamento comunitario (dal 8-3-2005 al 3-7-2009) • […] criteri di economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza […] (dal 4-7-2009) 23/57
  • 24. D. lgs 29/1993 “Razionalizzazione dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego a norma dell’articolo 2 della legge 23 ottobre 1992, n.421” Art. 12 istituisce gli Uffici per le Relazioni con il Pubblico: Gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono, anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche: a) al servizio all'utenza per i diritti di partecipazione di cui al capo III della legge 7 agosto 1990, n. 241; b) all'informazione all'utenza relativa agli atti e allo stato dei procedimenti; c) alla ricerca ed analisi finalizzate alla formulazione di proposte alla propria amministrazione sugli aspetti organizzativi e logistici del rapporto con l'utenza. 24/57
  • 25. Contenuti minimi siti della PA • Organigramma • URP • Trasparenza, valutazione e merito (13 fonte: voci) • Linee guida per i siti web • Procedimenti (4 voci) delle PA (luglio 2011) • Caselle posta elettronica istituzionali • Lettera di richiesta dominio • PEC .gov.it • Pubblicazioni e comunicazioni • Nuovo CAD (art. 54) • Concorsi e bandi di gara (2) • Servizi on line (2) • Qualità dei servizi (2) • Privacy • Note legali • Altro – versione 2011 (11) 25/57
  • 26. Trasparenza, valutazione e merito 1. Programma triennale per la trasparenza 2. Piano e relazione sulle performance 3. Premi e compensi (2) 4. Nomi e CV valutatori 5. Nomi e CV dirigenti 6. Retribuzione dirigenti 7. Retribuzioni e CV per incarichi politici 8. Incarichi a dipendenti e soggetti privati 9. Assenze e presenze 10. Ruolo dei dirigenti 11. Codice disciplinare 12. Contratti integrativi 13. Contrattazione nazionale 26/57
  • 27. Albo pretorio on line • Legge n. 69 del 18 giugno 2009 (art. 32, comma 1): “a far data dal 1 gennaio 2010 gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione sui propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati” • Il D.L. 30.12.2009 n.194 cd. Decreto Mille proroghe) convertito, con modificazioni, dalla L. 26.2.2010 n.25) dello stesso art. 32 rimanda al termine del 1 gennaio 2011 a decorrere dal quale "le pubblicità effettuate in forma cartacea non hanno effetto di pubblicità legale“. • Da tale data l’Albo Pretorio on line va a sostituire in maniera definitiva il vecchio Albo cartaceo esposto all’interno degli enti pubblici: la forma cartacea rimane solo in originale, mentre è fatto espressamente obbligo di pubblicazione sul proprio sito Internet istituzionale. Rif. http://www.urp.it/Sezione.jsp?idSezione=1751 27/57
  • 28. Albo pretorio on line • Le PA sono obbligate a pubblicare all’Albo Pretorio On-line gli atti e i provvedimenti amministrativi per i quali una legge o un regolamento preveda la pubblicazione obbligatoria all’Albo Pretorio • Vademecum: Modalità di pubblicazione dei documenti nell’Albo online • Contenuti per la scuola – Programma annuale, conto consultivo, gare e appalti, delibere organi collegiali, regolamento, regolamento di disciplina, convocazione e odg assemblee studenti, genitori, sindacali, regolamenti supplenze, graduatorie, atti di nomina, contratti e convenzioni con aziende, beni in comodati, esiti esami • Lavori in corso (con riferimento a legislazione scolastica) – https://docs.google.com/document/d/1xHiwhJfi0JujxoVn9wVV7OVT4VfAaD3znz JiK6zTQB0/edit?hl=it • L’albo sul tuo sito: alcuni docenti stanno studiando sistemi di gestione dell’albo con Drupal, WordPress, Joomla e Plone. 28/57
  • 29. Trasparenza e privacy Il garante della privacy • consente la diffusione di dati personali per finalità di trasparenza e di comunicazione nelle pubbliche amministrazioni ma sempre nel rispetto dei principi di pertinenza, non eccedenza e indispensabilità dei dati da pubblicare su internet e pone nuovamente cautele e limiti e richiede l’adozione di misure di sicurezza per garantire il trattamento dei dati con strumenti elettronici, (vedi anche Deliberazione n. 17 del 19 aprile 2007). • sull’impiego delle nuove tecnologie sottolinea che gli enti dovranno sempre assicurare l’esattezza, l’aggiornamento e la pertinenza dei dati pubblicati in rete e garantire al tempo stesso, il “diritto all’oblio” dei dati delle persone interessate. Riferimenti • D.Lgs. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali) • La privacy tra i banchi di scuola: http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1723730 • Trasparenza vs. privacy: http://www.urp.it/Sezione.jsp?idSezione=1751 29/57
  • 30. La privacy nel sito Contenuti minimi • Informativa sulla privacy: disponibile, ove possibile, in un’area informativa a piè di pagina (footer) o, ove non previsto il footer, in una apposita sezione del sito, collegata da tutte le pagine indirizzato dalla etichetta “Privacy” o “Protezione dei dati personali”. • Nella sezione “Privacy” devono essere descritte le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali e degli utenti che interagiscono con i servizi resi disponibili. Si tratta di una informativa da rendere ai sensi del Decreto legislativo 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” • Riferimento: Linee guida, pag. 52 e seguenti, Capitolo Policy: http://www.innovazionepa.gov.it/lazione-del-ministro/linee-guida-siti- web-pa/indice/cap4-garantire-la-qualita-dei-siti/policy.aspx 30/57
  • 31. Sito web, pa e responsabilità dirigenziale • Un riferimento (slide di R. Scano, maggio 2011): http://www.slideshare.net/rscano/siti-web-pa-responsabilit-e-sanzioni 31/57
  • 32. Il Cad, annessi e connessi Fonte, Mario Varini, IC Castellucchio (MN) http://www.iccastellucchio.gov.it/documenti/era_accesso/index.html 32/57
  • 33. …ma comunicare nel web di tutti con tutti è anche servire l’informazione in modo diverso 33/57
  • 34. Comunico per farmi capire… • semplificazione del linguaggio 11. Rapporti con il pubblico: • vicino alla lingua parlata dei cittadini 4. Nella redazione dei testi scritti e in tutte le • testi pensati e scritti per essere compresi altre comunicazioni il • trasparenza dell’azione amministrativa dipendente adotta un linguaggio chiaro e comprensibile. (dal CCNL 16-7-2010, ALLEGATO 1: Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni) efficacia legittimità chiarezza piano giuridico piano comunicativo 34/57
  • 35. … da tutti • eliminazione delle barriere all’accesso Le pubbliche amministrazioni centrali realizzano siti • prima di scrivere, penso accessibile istituzionali su reti telematiche che rispettano i princìpi di accessibilità, nonché di elevata usabilità e reperibilità, anche da parte delle persone disabili, completezza di informazione, universalità chiarezza di linguaggio, affidabilità, semplicità di consultazione, qualità, omogeneità ed interoperabilità. (dal Codice dell’amministrazione digitale, d.lgs. 235/2010) legittimità chiarezza 35/57
  • 36. Guida per un controllo finale del testo Un testo è semplice se usa • parole di uso comune • parole brevi • parole di significato non ambiguo • parole di origine italiana • parole intere (e non abbreviazioni, sigle, ecc.) • parole tecnico-specialistiche necessarie e accompagnate da spiegazione breve e comprensibile Alfredo Fioritto (a cura di), Manuale di stile, Il Mulino, 1997 36/57
  • 37. Guida per un controllo finale del testo Un testo è materialmente leggibile se usa alcuni accorgimenti tecnici che non sono secondari né banali. Per esempio contribuiscono a rendere più leggibile un testo anche alcuni criteri grafico-tipografici e alcuni accorgimenti redazionali: • usare interlinea ca. 120%; • separare verticalmente i blocchi di testo; • evitare l’allineamento giustificato in testi senza sillabazione e di larghezza limitata; • limitare l’allineamento centrato. 37/57
  • 38. Indice di leggibilità. Gulpease http://digilander.libero.it/RobertoRicci/variabilialeatorie/esperimenti/leggibilita.htm • Considera la lunghezza delle parole • Valuta rispetto alla scolarizzazione del lettore G = 89-(LP/10)+3*FR LP = (totale lettere*100) / totale parole FR = (totale frasi*100) / totale parole G<80 testi difficili per chi ha la licenza elementare G<60 testi difficili per chi ha la licenza media G<40 testi difficili per chi ha un diploma superiore Fonte: GULP, Gruppo Universitario Linguistico Pedagogico, Università di Roma 38/57
  • 39. GULP fonte: www.eulogos.net Pagina per la valutazione on line dell’indice Gulpease Licenza elementare Licenza media Licenza superiore quasi incomprensibile 0<G<55 0<G<35 0<G<10 molto difficile 55<G<70 35<G<50 10<G<30 Difficile 70<G<80 50<G<60 30<G<40 Facile 80<G<95 60<G<80 40<G<70 molto facile 95<G<100 80<G<100 70<G<100 39/57
  • 40. Vocabolario di base di Tullio De Mauro • Il Vocabolario di base della lingua italiana di Tullio De Mauro è un elenco di lemmi elaborato prevalentemente secondo criteri statistici. Esso rappresenta la porzione della lingua italiana usata e compresa dalla maggior parte di coloro che parlano italiano. • La scelta dei lemmi è stata fatta in base ai primi 5.000 lemmi del Lessico Italiano di Frequenza (LIF) [Bortolini et a. 1972] (ridotti a circa 4.750 dopo averne verificato la comprensibilità), integrati con un insieme di lemmi determinati per altre vie. 40/57
  • 41. Vocabolario di base Un esempio Un esempio di scrittura ad alta leggibilità è il mensile due parole (http://www.dueparole.it/). I redattori di due parole scrivono articoli usando il Vocabolario di base e spiegando le parole che non vi appartengono. Inoltre, la redazione applica anche altri criteri di leggibilità, attinenti alla grafica (caratteri grandi, illustrazioni che non spezzano il testo, ecc.) e al modo di disporre i contenuti (riquadri di spiegazione, testo a nuova riga per ogni frase, ecc.) 41/57
  • 42. La redazione di un documento Alcune possibili scelte a misura di scuola • Indicazioni per la redazione dei documenti della scuola • Indicazioni per la stesura di contenuti web orientati al cittadino Leggibilità Etichette tipografica (categorie, tag) Sintassi Titoli Lessico Abstract 42/57
  • 43. Il sito scolastico, poi, è anche (o soprattutto?) • Luogo di partecipazione • Luogo di inte(g)razione • Luogo di appartenenza e di comunicazione • Luogo di passaggio verso altri ambienti didattici, partecipativi Oltre il sito istituzionale i siti tematici con meno vincoli, pur ricordando il prerogativa del web di essere di tutti 43/57
  • 44. “nuova” comunicazione, “nuovo” web La “nuova” comunicazione: Alcune parole del “nuovo” web: • Trasparente • Feed RSS • Pubblica • Opendata • Chiara e semplice • Creative Commons • Al servizio del • Tag cittadino • Folksonomia • Accessibile • Social network • Aperta 44/57
  • 45. Da Gutenberg aBerners Lee: Lee Berners Gutenberg: L’era dei mass media L’era degli user generated-content • Utente come destinatario • Utente come produttore • Target / Segmento di mercato • Community • Tassonomia • Rete • Capacità produttiva • Folksonomia • Mercato di massa • Reputazione e competenza • Top down / Bottom up • Massa di mercati • Push • Peer to peer • Pull DISCORSO CONVERSAZIONE Fonte: Scotti, Sica, Community Management 45/57
  • 46. Altri ambienti per condividere conoscenze • CMS per la scuola: Drupal, Wordpress, Plone, Joomla!,… • Facebook - www.facebook.com/ • Twitter - http://twitter.com/ • Friendfeed - http://friendfeed.com/ • Google documenti (anche fogli di calcolo, presentazioni, disegni, moduli) • Doodle - www.doodle.com/ • Moodle - • Docebo - www.mydocebo.com/ • … 46/57
  • 47. Perché condividere conoscenza? • Per fare circolare l’informazione • Per accrescere la reputazione propria e del proprio ufficio • Per migliorare il proprio lavoro • Per non partire da zero • Per intessere nuove relazioni • Per contribuire alla diffusione di buone pratiche • Per una nuova definizione del merito nella pa • Perché siamo pubblica amministrazione Nessuno sa tutto, ognuno sa qualcosa, la totalità del sapere risede nell’umanità. (Pierre Levy, L’intelligenza collettiva) 47/57
  • 48. Siti web scolastici tra trasparenza e condivisione della conoscenza • CMS open source • Pubblicità degli atti, ma anche delle circolari, delle comunicazioni • Aree riservate solo se necessarie (es. dematerializzazione documenti) • Rimozione barriere all’accesso • Cura della qualità del sito istituzionale (accessibilità, usabilità, chiarezza, …) • Distribuzione contenuti sito e contenuti didattici con licenza Creative Commons del tipo by-nc-nd (attribuzione, non commerciale, condivisione) • Partecipazione alla redazione di diversi soggetti, ma anche implementazione di altri ambienti didattici e partecipativi • Rendere pubblici CV, spese progetti, distribuzione fondo istituto (?) 48/57
  • 49. Comunicazione organizzativa tra complessità e web 2.0… Network Arcipelaghi comunicativi e costellazioni Silos Comunità di organizzativi pratica …e tra legami forti e deboli, identità multiple e entropia organizzativa Fonte Fabrizio Maimone, La comunicazione organizzativa 49/57
  • 50. La comunità di pratica come gruppo di persone che • share similar challanges; • condivide una pratica professionale; • interacr regularly; • deve confrontarsi con problemi e sfide simili; • learn from and with each other; • interagisce regolarmente; • improve their ability to address • apprende dagli altri e con gli altri; their challanges. • sviluppa la capacità di affrontare con successo i problemi ne le sfide (Etienne Wenger) condivise. 1. Partecipazione 2. Inclusione 3. Impegno 4. Identità (Fabrizio Maimone) 50/57
  • 51. “Il passaggio verso un modello (…) informale della conoscenza ha molte affinità con un approccio di tipo connessionistico dell’apprendimento” (Scotti, Sica, Community Management, Apogeo, 2010) 51/56
  • 52. Tra i principi del connessionismo • L’apprendimento e la conoscenza hanno bisogno di una diversità di opinione per potere cogliere l’insieme e potere selezionare gli approcci migliori • L’apprendimento è un processo di costituzione di una rete che connette nodi specializzati o fonti di informazione • La conoscenza rimane nelle reti • La capacità di sapere di più è più critica rispetto a ciò che già si conosce • Apprendere e conoscere sono processi continui: non hanno termine e non generano prodotti • La capacità di vedere connessioni, riconoscere modelli e creare significati tra campi diversi, idee, concetti è la competenza principale per le persone di oggi • Prendere decisioni è apprendimento da George Siemens, Knowing Knowledge, 2006 52/57
  • 53. Sitografia linguaggio • Semplificazione linguaggio – Regione Emilia – linguaggio burocratico – URP degli URP – Università di Padova – linguaggio amministrativo – Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee – Manuale interistituzionale di convenzioni redazionali • Scrivere per il web – www.mestierediscrivere.com (Luisa Carrada) – www.palestradiscrittura.it (Alessandro Lucchini) – http://chiaroesemplice.blogspot.com (M. Emanuela Piemontese) • La cura dei documenti digitali a scuola e nella PA – www.slideshare.net/giacomo.mason/usabilita-e-scrittura-dei-testi-per-il-web (Giacomo Mason) – Accessibilità dei documenti elettronici (Livio Mondini) – www.porteapertesulweb.it/documenti-digitali-a-scuola/ 53/57
  • 54. Sitografia istituzionale comunicazione web • Risorse dal Ministero per la pa e dell’innovazione – Linee guida per i siti web delle PA – Nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale • DigitPA - http://www.digitpa.gov.it/ – Registrazione dominio .gov.it – Accessibilità – Accessibile.gov.it E inoltre (temi non trattati in questa presentazione) – Firma digitale – Posta elettronica certificata – Sistema Pubblico di Connettività 54/57
  • 55. Bibliografia linguaggio • Semplificazione linguaggio – Alfredo Fioritto, Manuale di stile dei documenti amministrativi, Carocci, 2009 – Tommaso Raso, La scrittura burocratica, Carocci, 2005 – Tullio De Mauro, Guida all’uso delle parole, Editori Riuniti, 2003 – Alfredo Fioritto (a cura di), Manuale di stile, Il Mulino, 1997 – Alessandro Lucchini, Business Writing, Sperling & Kupfer, 2006 – Beppe Severgnini, L'italiano. Lezioni semiserie, Rizzoli, 2007 • Scrivere per il web – Luisa Carrada, Il mestiere di scrivere. Le parole al lavoro, tra carta e web, Apogeo, 2008 – Giovanni Acerboni, Progettare e scrivere per internet, Mc Graw Hill, 2005 55/57
  • 56. Bibliografia siti e comunicazione 2.0 • Siti nella pubblica amministrazione – Ernesto Bellisario, Gianluigi Cogo, Roberto Scano, I siti web delle pubbliche amministrazioni, Maggioli, 2010 • Comunicazione 2.0 – Fabrizio Maimone, La comunicazione organizzativa, Angeli, 2010 – Emanuele Scotti, Rosario Sica, Community Management, Apogeo, 2010 – Giacomo Mason, Intranet 2.0, Tecniche Nuove, 2010 – Charlotte Hess e Elinor Ostrum (a cura di), La conoscenza come bene comune, Mondadori, 2009 56/57
  • 57. Due parole “Le parole sono fatte, prima che per essere dette, per essere capite: proprio per questo, diceva un filosofo, gli dei ci hanno dato una lingua e due orecchie. Chi non si fa capire viola la libertà di parola dei suoi ascoltatori. È un maleducato, se parla in privato e da privato. È qualcosa di peggio se è un giornalista, un insegnante, un dipendente pubblico, un eletto dal popolo. Chi è al servizio di un pubblico ha il dovere costituzionale di farsi capire.” (Tullio De Mauro) Questa presentazione è stata rilasciata sotto la licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale- Non opere derivate 3.0 Unported. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/ o spedisci una lettera a Creative Commons, 171 Second Street, Suite 300, San Francisco, California, 94105, USA. Diritti, marchi registrati e siti web riportati in immagini e url sono riservati e proprietà dei diretti interessati e relative aziende.