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La cooperazione sociale - fondamentali
L’articolo 45

   L’articolo 45 sancisce che: "la Repubblica riconosce la
    funzione sociale della cooperazione a carattere di
    mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge
    ne promuove e ne favorisce l'incremento con i mezzi
    più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli il
    carattere e le finalità".
   In un periodo storico come il nostro caratterizzato dal
    venir meno di certezze dal mondo del lavoro l'idea di
    cooperativa può essere una proposta credibile e
    vincente e può riaprire per i giovani opportunità di
    collocazione nel lavoro.
   MA E’ MOLTO DURA!!!!!!


                                                 Emilia Romagna
L’alleanza cooperativa internazionale.
DEFINIZIONE 1995



 Una  cooperativa è un’associazione
  autonoma di individui che si uniscono
  volontariamente per soddisfare i loro
  comuni bisogni e aspirazioni di tipo
  economico, culturale e sociale attraverso
  un’ IMPRESA di proprietà condivisa e
  controllata democraticamente

                                         Emilia Romagna
L’alleanza cooperativa internazionale.
VALORI

 Lecooperative sono basate sui valori
 della mutualità
 dell' autoresponsabilità,
 della democrazia,
 dell' eguaglianza,
 dell' equità e solidarietà.
Secondo le tradizioni dei propri padri fondatori, i
 soci delle cooperative credono nei valori etici
 dell' onestà,
 della trasparenza sociale
 dell' attenzione verso gli altri.

                                          Emilia Romagna
Alleanza cooperativa internazionale.
                     PRINCIPI


Principio:
1° Adesione libera e volontaria
2° Principio: Controllo democratico da parte dei
    soci
3° Principio: Partecipazione economica dei soci
4° Principio: Autonomia ed indipendenza dei soci
5° Principio: Educazione, formazione ed
    informazione
6° Principio: Cooperazione tra cooperative
7° Principio: Interesse verso la comunità

                                         Emilia Romagna
Differenze tra una cooperativa e una società di
capitali
1.   “Una testa, un voto”       1.   Azionisti contano per
2.   Scopo è soddisfare i            il capitale investito
     bisogni dei soci, del      2.   Scopo primario è
     territorio, delle               produrre profitto per
     future generazioni              gli azionisti
3.   I soci sono solo           3.   Gli azionisti sono i
     gestori                         proprietari
4.   Si finanzia con            4.   Si finanzia con
     riserve indivisibili e          capitale di rischio e
     prestito sociale                obbligazioni
5.   La maggior parte           5.   Gli utili sono ripartiti
     degli utili va a riserva        tra gli azionisti
     (NO PROFIT)
Sintesi principali caratteristiche

 Una  testa un voto
 La porta aperta
 La contribuzione economica dei soci
 La non ripartizione degli utili
 L’ indivisibilità delle riserve
 Interegenerazonalià
 Imprese vere
 Con obblighi di bilancio, fiscali, lavorativi
 Vincolate da uno Statuto e da Regolamenti
 Controllate sulla coerenza ai principi e ai valori



                                            Emilia Romagna
Economia sociale…

 Onlus
  • La cooperazione
  • Il volontariato
  • Le associazioni
  • Le Fondazioni
  • Le ong
 Pubbliche Amministrazioni
 Imprese for profit

                              Emilia Romagna
COME FUNZIONA UNA COOPERATIVA
Gli organi di una cooperativa

 Assemblea   dei Soci-Il socio
 Consiglio d’ Amministrazione
 Presidente
 Collegio Sindacale




                                  Emilia Romagna
Assemblea dei Soci-Il socio

 IL SOCIO DEVE CREDERE AI PRINCIPI E VALORI
  COOPERATIVI NON E’ OBBLIGATO A DIVENTARE SOCIO…
 PARTECIPA ALL’ ASSEMBLEA DEI SOCI E VOTA IL BILANCIO…
  SE PARTECIPA
 L’assemblea dei soci ha il compito principale di indirizzare l’attività
  della società, approvare il bilancio preventivo e consuntivo,
  eleggere le cariche sociali.
 Per la natura delle decisioni che può prendere, è definito l’organo
  sovrano.
   Ogni socio ha un voto, qualunque sia la quota di capitale
    sottoscritto, l’unica eccezione è rivolta alle persone giuridiche
    socie, cui l’atto costitutivo può   attribuire fino a 5 voti.

                                                             Emilia Romagna
LE COOPERATIVE SOCIALI

   Nascono a metà degli anni 70 generando un
    fenomeno che è stato riconosciuto nel 1991 con la
    realizzazione della legge 381 che all’ art 1 che ne
    definisce l’ identità: “le cooperative sociali hanno
    lo scopo di perseguire l’ interesse generale della
    comunità alla promozione umana e all’
    integrazione sociale attraverso la gestione di
    servizi socio-sanitari ed educativi o lo svolgimento
    di attività diverse – agricole industriale
    commerciali o di servizi finalizzate all’ inserimento
    lavorativo di persone svantaggiate”


                                              Emilia Romagna
Le Cooperative sociali-la legge 381
   Le cooperative sociali sono una speciale categoria di cooperative,
    caratterizzata dal fatto di "perseguire l'interesse generale della comunità
    alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini attraverso:
     • a) la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi;
     • b) lo svolgimento di attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di
       servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate".
 Questa è la definizione che dà l'articolo 1 della Legge 8/11/1991 n° 381,
  http://it.wikipedia.org/wiki/Cooperativa_sociale la quale disciplina le
  cooperative sociali e alla quale occorre fare riferimento per conoscere gli
  specifici obblighi e divieti (art. 3) cui queste cooperative sono sottoposte
  e che ne giustificano il particolare regime tributario (art. 7).
 La stessa legge disciplina la figura del socio volontario (art. 2) e del socio
  svantaggiato (art.4) e prevede convenzioni (art.5) stipulabili tra Enti
  pubblici e cooperative sociali. Le cooperative sociali che rispettino la
  normativa della Legge 381/1991 sono ONLUS di diritto. Sono inoltre
  sempre considerate ope legis cooperative a mutualità prevalente.
 LA 381, LEGGE quadro è STATA RECEPITA NEGLI ANNI SUCESSIVI DALLE
  LEGGI REGIONALI



                                                                         Emilia Romagna
Le cooperative sociali. Caratteristiche

Le cooperative sociali (principalmente
  cooperative di lavoro) in relazione alla
  legge 381 del 1991 possono essere:
 Cooperative di tipo a
 Cooperative di tipo b
 Cooperative a scopo plurimo
 Consorzi
  • Altre cooperative…


                                          Emilia Romagna
Le cooperative sociali di tipo a

   Gestiscono servizi socio-sanitari-educativi-assistenziali
    atttraverso il lavoro di lavoratori (quasi tutti soci) che
    dispongono di adeguate qualifiche professionali
    (Assistenti ed educatori in particolare) costantemente
    formati e regolarmente retribuiti attraverso il
    Contratto di lavoro delle cooperative sociali.
   I servizi sono rivolti per lo più ad anziani, disabili,
    minori in difficoltà, prima infanzia, salute mentale e
    dipendenze patologiche
   Operano in strutture residenziali o semiresidenziali, a
    domicilio nel tempo libero o… “in strada”



                                                   Emilia Romagna
Le cooperative sociali di tipo b

   Svolgono attività diverse dalle coop di tipo a in
    particolare negli ambiti agricolo, industriale,
    commerciale o di servizi, attività finalizzate
    all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
   Si considerano persone svantaggiate
    •   gli invalidi fisici, psichici e sensoriali,
    •   i soggetti in trattamento psichiatrico,
    •   i tossicodipendenti,
    •   gli alcolisti,
    •   i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare,
    •   i condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione
   Almeno il 30% dei LAVORATORI devono essere persone
    svantaggiate


                                                             Emilia Romagna
Numeri delle cooperative sociali in Er
Numeri delle cooperative sociali in Er
Numeri delle cooperative sociali in Er
Punti deboli


  • Eccessiva dipendenza dalle P.A.
  • Bassa redditività e scarsi capitali
  • Ccnl
  • Frammentazione e autoreferenzialità
Punti forti


  • Imprese vere. No profit. Cooperative
  • Efficiente e meno costose
  • Flessibilità organizzativa gestionale
    (personale, controllo di gestione)
  • Adesioni a reti
  • Agevolazioni fiscali (Irap, Iva, Utili)
  • Ccnl
Welfare in er

 Forte tradizione nel disporre di servizi
  sanitari, sociali,assisistenziali,socio
  sanitari, educativi
 Coesione sociale-sviluppo economico
 Innovazione: accreditamento-gare d’
  appalto
Il mercato regionale: parametri economici

                        Salute mentale e dipendenze patologiche
                                            10
                                                                                    § 60 milioni a                          Infanzia e nidi
       Regione                              5                                   strutture residenziali
                                                  Utenti                          sociali-sanitarie :            9696
       Convenzioni con                 35
       sanità privata                                                               2/3 salute mentale                                                  Comuni
                                                                                                                                § 286 milioni
Regione Dipendenze 75                                                                1/3 dipendenze       Famiglie
Patologiche - SSN                             § 420 milioni                            patologiche
                                            § 420 milioni
                                                                                                                                                             190
                                                                        238                                                                                  190
                              41
                 Regione Piano attività
                                                       Regione Salute                                                                              Più 3 milioni/anno
                 Salute Mentale - SSN
                                                       Mentale - SSN                 Anziani e disabili                                                di voucher
                                                                                                                                                    regionali per 3
                                                                          Comuni-Ctss                                                                   anni, …
                                                                              250                               Badantato
                                                Contributo privato
                                                       300
                                                                                                                            1.100
                                                                                        2.000-2.500
                                                                                           milioni
                                                FRNA
         Minori in difficoltà
                                                 320                                                                          Disagio sociale e immigrazione
       5,14          0,86
                      0,86
          5,14
                                                                                                                             1818
                                                                               600
                                                                                                                                              § 42 milioni
                                                               Assegni
                  § 42,8 milioni                           accompagnamento
                                                                                          3 (2,8-3,4)
                                                                                         3 (2,8-3,4)                                                               24
                                                                                                                                                                   24
                               36,80
                                   36,8                                                  § miliardi di
                                                                                        § miliardi di
                  Comuni                                                                                                                         Comuni
                                                                                             euro
                                                                                            euro                                                                   22
IL QUADRO NAZIONALE. La dinamica del finanziamento dei
                             fondi statali in area sociale. Proiezione al 2013.

FONDI NAZIONALI AREA SOCIALE                      2008           2009       2010     2011    2012    2013
Fondo nazionale poltiche sociali                 929,3          583,9      435,3    275,3    70,0    44,6
Fondo politiche famiglia                         346,5          186,6      185,3     52,5    52,5    31,4
Fondo servizi socio-educativi prima infanzia     100,0          100,0         -        -       -       -
Fondo pari opportunità                            64,4           30,0        3,3     17,2    17,2    17,2
Fondo non autosufficienze                        300,0          400,0      400,0       -       -       -
Fondo servizio civile                            299,6          171,4      170,3    113,0   113,0   113,0
Fondo politiche giovanili                        137,4           79,8       94,1     13,4    13,4    10,6
Fondo inclusione immigrati                       100,0          100,0         -        -       -       -
Fondo per l'affitto                              205,6          161,8      143,8     33,5    33,9    14,3

TOTALE                                         2.482,8    1.813,5        1.432,1   504,9    300,0   231,1
 (Milioni di euro)
                          3.000

                                        2008
                          2.500


                          2.000
                                               2009

                                                         2010
                          1.500


                          1.000

                                                                  2011
                            500                                             2012
                                                                                   2013

                              -
Lavoro e welfare (servizi socio-sanitari
educativi-assistenziali)

 Dipendenti Asp           4.500
 Dipendenti P.A
 Cooperatrici sociali     40.000
  • 90% in “produzione” 10% in “ufficio”
 Assistenti   familiari   120.000
Il lavoro nelle coop sociali

 Breve  storia del Ccnl.
 Il lavoro è condizionato
  • Dalle condizioni date dalle Pubbliche
    Amministrazioni
  • Dalla dimensione organizzativa della
    cooperativa sociale
 Modalità   d’ accesso nelle coop sociali
  • Curriculum, colloqui, ecc
Il lavoro sociale

 Breve   storia
  • Ancora oggi poco riconosciuto come un lavoro
    vero per l’ assenza di Lea (livelli essenziali di
    assistenza), schiacciato dalle professioni
    sanitarie e dal volontariato.
  • Si afferma a metà degli anni 70 grazie alle
    cooperative-imprese sociali (ccnl, percorsi
    formativi, titoli)
Prospettive del lavoro sociale e delle coop sociali

 Le   motivazioni che sostengono la scelta
  • Affermazione dei diritti degli utenti
  • Sapere, saper fare saper essere
 Esseresocio – essere lavoratore
 COMUNICARE E VALORIZZARE IL VALORO
  DEL LAVORO SOCIALE

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I fondamentali della cooperazione sociale

  • 1. La cooperazione sociale - fondamentali
  • 2. L’articolo 45  L’articolo 45 sancisce che: "la Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e ne favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli il carattere e le finalità".  In un periodo storico come il nostro caratterizzato dal venir meno di certezze dal mondo del lavoro l'idea di cooperativa può essere una proposta credibile e vincente e può riaprire per i giovani opportunità di collocazione nel lavoro.  MA E’ MOLTO DURA!!!!!! Emilia Romagna
  • 3. L’alleanza cooperativa internazionale. DEFINIZIONE 1995  Una cooperativa è un’associazione autonoma di individui che si uniscono volontariamente per soddisfare i loro comuni bisogni e aspirazioni di tipo economico, culturale e sociale attraverso un’ IMPRESA di proprietà condivisa e controllata democraticamente Emilia Romagna
  • 4. L’alleanza cooperativa internazionale. VALORI  Lecooperative sono basate sui valori della mutualità dell' autoresponsabilità, della democrazia, dell' eguaglianza, dell' equità e solidarietà. Secondo le tradizioni dei propri padri fondatori, i soci delle cooperative credono nei valori etici dell' onestà, della trasparenza sociale dell' attenzione verso gli altri. Emilia Romagna
  • 5. Alleanza cooperativa internazionale. PRINCIPI Principio: 1° Adesione libera e volontaria 2° Principio: Controllo democratico da parte dei soci 3° Principio: Partecipazione economica dei soci 4° Principio: Autonomia ed indipendenza dei soci 5° Principio: Educazione, formazione ed informazione 6° Principio: Cooperazione tra cooperative 7° Principio: Interesse verso la comunità Emilia Romagna
  • 6. Differenze tra una cooperativa e una società di capitali 1. “Una testa, un voto” 1. Azionisti contano per 2. Scopo è soddisfare i il capitale investito bisogni dei soci, del 2. Scopo primario è territorio, delle produrre profitto per future generazioni gli azionisti 3. I soci sono solo 3. Gli azionisti sono i gestori proprietari 4. Si finanzia con 4. Si finanzia con riserve indivisibili e capitale di rischio e prestito sociale obbligazioni 5. La maggior parte 5. Gli utili sono ripartiti degli utili va a riserva tra gli azionisti (NO PROFIT)
  • 7. Sintesi principali caratteristiche  Una testa un voto  La porta aperta  La contribuzione economica dei soci  La non ripartizione degli utili  L’ indivisibilità delle riserve  Interegenerazonalià  Imprese vere  Con obblighi di bilancio, fiscali, lavorativi  Vincolate da uno Statuto e da Regolamenti  Controllate sulla coerenza ai principi e ai valori Emilia Romagna
  • 8. Economia sociale…  Onlus • La cooperazione • Il volontariato • Le associazioni • Le Fondazioni • Le ong  Pubbliche Amministrazioni  Imprese for profit Emilia Romagna
  • 9. COME FUNZIONA UNA COOPERATIVA Gli organi di una cooperativa  Assemblea dei Soci-Il socio  Consiglio d’ Amministrazione  Presidente  Collegio Sindacale Emilia Romagna
  • 10. Assemblea dei Soci-Il socio  IL SOCIO DEVE CREDERE AI PRINCIPI E VALORI COOPERATIVI NON E’ OBBLIGATO A DIVENTARE SOCIO…  PARTECIPA ALL’ ASSEMBLEA DEI SOCI E VOTA IL BILANCIO… SE PARTECIPA  L’assemblea dei soci ha il compito principale di indirizzare l’attività della società, approvare il bilancio preventivo e consuntivo, eleggere le cariche sociali.  Per la natura delle decisioni che può prendere, è definito l’organo sovrano.  Ogni socio ha un voto, qualunque sia la quota di capitale sottoscritto, l’unica eccezione è rivolta alle persone giuridiche socie, cui l’atto costitutivo può attribuire fino a 5 voti. Emilia Romagna
  • 11. LE COOPERATIVE SOCIALI  Nascono a metà degli anni 70 generando un fenomeno che è stato riconosciuto nel 1991 con la realizzazione della legge 381 che all’ art 1 che ne definisce l’ identità: “le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’ interesse generale della comunità alla promozione umana e all’ integrazione sociale attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi o lo svolgimento di attività diverse – agricole industriale commerciali o di servizi finalizzate all’ inserimento lavorativo di persone svantaggiate” Emilia Romagna
  • 12. Le Cooperative sociali-la legge 381  Le cooperative sociali sono una speciale categoria di cooperative, caratterizzata dal fatto di "perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini attraverso: • a) la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi; • b) lo svolgimento di attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate".  Questa è la definizione che dà l'articolo 1 della Legge 8/11/1991 n° 381, http://it.wikipedia.org/wiki/Cooperativa_sociale la quale disciplina le cooperative sociali e alla quale occorre fare riferimento per conoscere gli specifici obblighi e divieti (art. 3) cui queste cooperative sono sottoposte e che ne giustificano il particolare regime tributario (art. 7).  La stessa legge disciplina la figura del socio volontario (art. 2) e del socio svantaggiato (art.4) e prevede convenzioni (art.5) stipulabili tra Enti pubblici e cooperative sociali. Le cooperative sociali che rispettino la normativa della Legge 381/1991 sono ONLUS di diritto. Sono inoltre sempre considerate ope legis cooperative a mutualità prevalente.  LA 381, LEGGE quadro è STATA RECEPITA NEGLI ANNI SUCESSIVI DALLE LEGGI REGIONALI Emilia Romagna
  • 13. Le cooperative sociali. Caratteristiche Le cooperative sociali (principalmente cooperative di lavoro) in relazione alla legge 381 del 1991 possono essere:  Cooperative di tipo a  Cooperative di tipo b  Cooperative a scopo plurimo  Consorzi • Altre cooperative… Emilia Romagna
  • 14. Le cooperative sociali di tipo a  Gestiscono servizi socio-sanitari-educativi-assistenziali atttraverso il lavoro di lavoratori (quasi tutti soci) che dispongono di adeguate qualifiche professionali (Assistenti ed educatori in particolare) costantemente formati e regolarmente retribuiti attraverso il Contratto di lavoro delle cooperative sociali.  I servizi sono rivolti per lo più ad anziani, disabili, minori in difficoltà, prima infanzia, salute mentale e dipendenze patologiche  Operano in strutture residenziali o semiresidenziali, a domicilio nel tempo libero o… “in strada” Emilia Romagna
  • 15. Le cooperative sociali di tipo b  Svolgono attività diverse dalle coop di tipo a in particolare negli ambiti agricolo, industriale, commerciale o di servizi, attività finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate.  Si considerano persone svantaggiate • gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, • i soggetti in trattamento psichiatrico, • i tossicodipendenti, • gli alcolisti, • i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, • i condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione  Almeno il 30% dei LAVORATORI devono essere persone svantaggiate Emilia Romagna
  • 16. Numeri delle cooperative sociali in Er
  • 17. Numeri delle cooperative sociali in Er
  • 18. Numeri delle cooperative sociali in Er
  • 19. Punti deboli • Eccessiva dipendenza dalle P.A. • Bassa redditività e scarsi capitali • Ccnl • Frammentazione e autoreferenzialità
  • 20. Punti forti • Imprese vere. No profit. Cooperative • Efficiente e meno costose • Flessibilità organizzativa gestionale (personale, controllo di gestione) • Adesioni a reti • Agevolazioni fiscali (Irap, Iva, Utili) • Ccnl
  • 21. Welfare in er  Forte tradizione nel disporre di servizi sanitari, sociali,assisistenziali,socio sanitari, educativi  Coesione sociale-sviluppo economico  Innovazione: accreditamento-gare d’ appalto
  • 22. Il mercato regionale: parametri economici Salute mentale e dipendenze patologiche 10 § 60 milioni a Infanzia e nidi Regione 5 strutture residenziali Utenti sociali-sanitarie : 9696 Convenzioni con 35 sanità privata 2/3 salute mentale Comuni § 286 milioni Regione Dipendenze 75 1/3 dipendenze Famiglie Patologiche - SSN § 420 milioni patologiche § 420 milioni 190 238 190 41 Regione Piano attività Regione Salute Più 3 milioni/anno Salute Mentale - SSN Mentale - SSN Anziani e disabili di voucher regionali per 3 Comuni-Ctss anni, … 250 Badantato Contributo privato 300 1.100 2.000-2.500 milioni FRNA Minori in difficoltà 320 Disagio sociale e immigrazione 5,14 0,86 0,86 5,14 1818 600 § 42 milioni Assegni § 42,8 milioni accompagnamento 3 (2,8-3,4) 3 (2,8-3,4) 24 24 36,80 36,8 § miliardi di § miliardi di Comuni Comuni euro euro 22
  • 23. IL QUADRO NAZIONALE. La dinamica del finanziamento dei fondi statali in area sociale. Proiezione al 2013. FONDI NAZIONALI AREA SOCIALE 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Fondo nazionale poltiche sociali 929,3 583,9 435,3 275,3 70,0 44,6 Fondo politiche famiglia 346,5 186,6 185,3 52,5 52,5 31,4 Fondo servizi socio-educativi prima infanzia 100,0 100,0 - - - - Fondo pari opportunità 64,4 30,0 3,3 17,2 17,2 17,2 Fondo non autosufficienze 300,0 400,0 400,0 - - - Fondo servizio civile 299,6 171,4 170,3 113,0 113,0 113,0 Fondo politiche giovanili 137,4 79,8 94,1 13,4 13,4 10,6 Fondo inclusione immigrati 100,0 100,0 - - - - Fondo per l'affitto 205,6 161,8 143,8 33,5 33,9 14,3 TOTALE 2.482,8 1.813,5 1.432,1 504,9 300,0 231,1 (Milioni di euro) 3.000 2008 2.500 2.000 2009 2010 1.500 1.000 2011 500 2012 2013 -
  • 24. Lavoro e welfare (servizi socio-sanitari educativi-assistenziali)  Dipendenti Asp 4.500  Dipendenti P.A  Cooperatrici sociali 40.000 • 90% in “produzione” 10% in “ufficio”  Assistenti familiari 120.000
  • 25. Il lavoro nelle coop sociali  Breve storia del Ccnl.  Il lavoro è condizionato • Dalle condizioni date dalle Pubbliche Amministrazioni • Dalla dimensione organizzativa della cooperativa sociale  Modalità d’ accesso nelle coop sociali • Curriculum, colloqui, ecc
  • 26. Il lavoro sociale  Breve storia • Ancora oggi poco riconosciuto come un lavoro vero per l’ assenza di Lea (livelli essenziali di assistenza), schiacciato dalle professioni sanitarie e dal volontariato. • Si afferma a metà degli anni 70 grazie alle cooperative-imprese sociali (ccnl, percorsi formativi, titoli)
  • 27. Prospettive del lavoro sociale e delle coop sociali  Le motivazioni che sostengono la scelta • Affermazione dei diritti degli utenti • Sapere, saper fare saper essere  Esseresocio – essere lavoratore  COMUNICARE E VALORIZZARE IL VALORO DEL LAVORO SOCIALE