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N° 5 - Venerdì 11 ottobre 2013
Editoriale
Il lavoro
Luca Di Masi
D
a tifoso, il lunedì non si vede
l’ora arrivi la domenica successiva. E da Presidente è lo
stesso. Però, nel mezzo, c’è un lavoro
immenso, che uno come me, prima
del febbraio scorso, non vedeva e
non percepiva. Con tutta onestà, quel
lavoro ce lo siamo creati noi, perché
non penso che i Grigi prima del sottoscritto avessero mai lavorato così
alacremente (e credo poche squadre
lo facciano con questa intensità!)... Il
bello è crederci così intensamente da
riuscire a trasferirlo a gran parte dello staff e nonostante la stanchezza
serale per le ore di lavoro e per il trasferimento quotidiano, essere soddisfatti per ciò che si sta costruendo e
per i primi risultati (sportivi e non)
che si portano a casa: il tutto in un
clima sereno di amicizia e di condivisione di obiettivi che ci porterà sicuramente lontano.
Nello scrivere queste righe tornando
da una riunione a Roma per la mia
squadra, mi rendo conto delle tante
persone che stanno inseguendo un
sogno - io per primo - ed accorgermi
di esserci dentro non ha prezzo.
Quante facce incontrate in questi pochi mesi, quante già conosciute in giro per l’Italia e quante nuove ma con
un colore unico nel cuore... Lavorare
per loro è come lavorare per se stessi
e dare una gioia a loro è darla a me,
alla mia squadra ed alla mia voglia
di arrivare lontano, con un sogno da
andare a prendere e tanti volti impressi nella mia mente per non dimenticare, guardando al futuro...
Questo per me è essere Grigi e questo è ciò che predicherò quotidianamente nella ricerca di avvicinare gli
obiettivi prefissati e, col lavoro, di
crearmene di nuovi, sempre più appassionanti e bisognosi di volti nuovi, di cuori carichi di fede per una sola maglia, una sola città, un solo unico immenso colore. Il Grigio per
sempre sarà!!
2. 2 - venerdì 11 ottobre 2013
Supplemento a ‘Il Piccolo’
numero 102 dell’11 ottobre 2013
Grafica e impaginazione
Mauro Risciglione
Antonella Ravazzano
In collaborazione con
Medial Pubblicità Srl
via Parnisetti 12/A - Alessandria
RISULTATI 6ª GIORNATA
Alessandria-Spal 2013
0-0
PROSSIMO TURNO 13/10/2013
Alessandria-Rimini
Cuneo-Real Vicenza
1-1
Bellaria Igea M.-Monza
Delta Porto Tolle-Pergolettese
1-2
Castiglione-Forlì
Forlì-V.Vecomp Verona
0-2
Cuneo-Delta Porto Tolle
Mantova-Bassano V.
2-2
Pergolettese-Mantova
Monza-Bra
3-1
Real Vicenza-Renate
Renate-Torres
1-1
Spal 2013-Bra
Rimini-Bellaria Igea M.
1-0
Torres-Santarcangelo
Santarcangelo-Castiglione
1-0
V.Vecomp Verona-Bassano V.
2ª Divisione - Girone A
Squadra
Partite
Reti
P.ti
G.
V.
N.
P.
F.
S.
CUNEO
11
6
3
2
1
9
4
BASSANO V.
11
6
3
2
1
9
7
PERGOLETTESE
11
6
3
2
1
7
6
RIMINI
10
6
3
2
1
11
7
REAL VICENZA
10
6
3
1
2
11
8
ALESSANDRIA
9
6
2
3
1
9
5
MONZA
9
6
2
3
1
11
9
V.VECOMP VERONA
9
6
2
3
1
6
4
RENATE
9
6
2
3
1
5
4
SANTARCANGELO
8
6
2
2
2
5
5
BELLARIA IGEA M.
7
6
2
2
2
7
5
FORLÌ
7
6
2
1
3
8
10
DELTA PORTO TOLLE
6
6
1
3
2
8
7
MANTOVA
6
6
1
3
2
12
14
TORRES
6
6
1
3
2
8
10
SPAL 2013
5
6
0
5
1
6
7
CASTIGLIONE
3
6
0
3
3
3
10
BRA
1
6
0
1
5
5
18
MARCATORI
Alessandro (Real Vicenza) 7, Sinigaglia
(Monza) 5, Nicastro (Rimini) 5, Valentini
(Alessandria) 2, Cavalli (Alessandria) 2, Spighi (Alessandria) 1, Viviani (Alessandria) 1,
Taddei (Alessandria) 1, Rantier (Alessandria)
1, Mora (Alessandria) 1
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Cammaroto (3), Mora (2), Valentini (2), Scotto (2), Sabato,
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3. venerdì 11 ottobre 2013 - 3
Domenica scorsa
__Rimini-Bellaria 1-0 (0-0) marcatore Baldazzi al 91’
Rimini (4-3-3) Scotti; Ferrari
Sereni Brighi M. Rosini; Spinosa (dal 82’ Catalano) Brighi A.
Baldazzi (dal 94’ Gasperoni);
Del Sole Fall (dal 46’ Zanigni)
Nicastro. A disp. Zanier Cancelloni Amati Morga. All. M.Osio
Bellaria (4-4-2) Caroppo; Capogrosso Jefferson Perini Sabatucci; Fioretti (dal 85’ Ulizio)
Beghetto Arzamendia Kyeremateng; Izzillo (dal 46’ Pisanu)
Cesca (dal 61’ Caranci). All.
A.Pepe
Arbitro sig. Morreale di Roma 1
Note: Fall ha sbagliato un calcio di rigore al 11' (parato)
I precedenti...
__Due vittorie, entrambe col risultato di 2-1,
e una sconfitta: questo è il bilancio delle ultime tre sfide tra Alessandria e Rimini. La
sconfitta è datata 30 Marzo 1980. La squadra biancorossa sbanca il Moccagatta con
un secco 2-0, grazie alle reti di Valà al 68’ e
Franceschelli all’86’. La sera del 18 Febbraio
2012, invece, l’Alessandria si impone per 2-1
sui riminesi nel giorno in cui tutta una città
festeggia i 100 anni della sua squadra di calcio. I goal di Fabio Artico al 49’ e Iacopo Fanucchi al 64’ regalano una serata di festa a
squadra e tifosi. La rete del Rimini porta la
firma di Palazzi al 67’. Lo stesso Fanucchi si
ripeterà meno di un anno dopo, il 25 Novembre 2012, mettendo a segno l’1-0 già al primo minuto della partita. Il secondo goal, al
61’, porta la firma di Degano. Al 90’ accorcia
le distanze Brighi, fissando il risultato sul 2-1.
Rimini: a caccia del primato
Tino Pastorino
el 1912 nasce il calcio a Rimini
nelle attività della Polisportiva
Libertas. La prima società calcistica risale al 1916 denominata
Rimini Football Club. Curiosità sulla prima maglia che fu a scacchi bianco verdi
per diventare poi bianco rossi nel 1920.
Per vedere il Rimini alla ribalta dei campionati professionistici bisogna attendere
gli anni 70. Dopo tanta IV serie e serie C
l'avvento di Gilberto Gaspari alla presidenza determina il cambio di marcia e di
ambizioni. Nel 1976 con Cesare Meucci allenatore il Rimini sale in serie B dove rimane 3 stagioni con panchine illustri: Helenio Herrera subentrato a Giorgio Sereni
e Osvaldo Bagnoli. Con la retrocessione in
C1 cambia presidenza: Dino Cappelli sceglie la guida di Maurizio Bruno per l'immediata risalita in B con l'ex grigio Franceschelli tra i protagonisti. Nel 1980-81 i
romagnoli ottengono un brillante nono
posto ma con gli stessi punti l'anno successivo retrocedono per la classifica avulsa nei confronti di Foggia Pistoiese e Cavese. In C1 si rimane per 7 stagioni di cui
nel 82-83 con Arrigo Sacchi in panchina
che ci riprova nel 84-85 senza successo,
prima di trasferirsi a Parma. Nel 1989
nuova retrocessione in C2, categoria in
cui il Rimini rimane per 14 anni. Nel 1994
il club è messo in liquidazione ma all'asta
fallimentare viene acquistato dalla Cocif
di Vincenzo Bellavista. E' nuova linfa e vitalità sportiva che porta a 3 play off consecutivi, persi. Ma è con l'arrivo di Leonardo Acori nell'estate 2002 che si aprono nuovi orizzonti. Malgrado la presenza
della Fiorentina arrivano ancora i play off
persi in finale con il Gubbio. Passano ancora 4 anni per l'atteso ritorno in serie B
N
nel 2006 e nell'anno successivo c'è lo storico pari casalingo contro la Juventus che
vincerà il campionato e con il Rimini
quinto ma che non disputa gli spareggi
per l'eccessivo distacco tra la terza e la
quarta classificata. Acori lascia dopo 6
stagioni e nel 2009 arrivano i play out
persi contro l'Ancona. Nel corso del successivo campionato di Prima Divisione la
Cocif annuncia il disimpegno economico
e la squadra non viene iscritta al torneo
2010-11 con successiva revoca dell'affiliazione. Il riminese Biagio Amati acquista il
Miglior attacco del girone
e ambizioni fondate:
il Rimini scende al Mocca
per continuare
la marcia vincente
settore giovanile e fonda l'A.C. Rimini
1912 riuscendo ad iscrivere il club in serie
D dove si classificherà terzo e vincerà i
play off. Ottenuto il ripescaggio in Seconda Divisione, il primo anno sfiora la promozione perdendo gli spareggi ad opera
del Cuneo mentre la scorsa stagione si salva prima a spese del Valle d'Aosta poi del
Gavorrano.
La squadra
Il Presidente è Biagio Amati appena inibito per 4 mesi per violazioni amministrative (Covisoc) della società che è stata
penalizzata di 1 punto; il Direttore Sportivo è Mauro Traini mentre in panchina
siede Marco Osio, classe 1966, lo scorso
anno a Bellaria, ex Nuorese e Brescello, ha
allenato in serie D Valle d'Aosta Pergolese
Fortis Juve e Ancona, ha vinto un campionato di Eccellenza con i Crociati No-
ceto. Da calciatore lo ricordiamo in serie
A con Torino Parma Empoli e 18 reti segnate e un'esperienza in Brasile, 20 partite con il Palmeiras. La rosa è stata modificata soprattutto in riferimento ai contratti cosiddetti pesanti dal punto di vista economico. In porta confermato Francesco Scotti (83) terza stagione a Rimini,
scuola Lazio con il secondo Alessandro
Zanier (93) dal Riccione. In difesa confermati Andrea Brighi (92) e Marco Gasperoni (92) al quarto anno, Roberto Rosini
(91) terzo anno e Matteo Ferrari (94). I
nuovi sono Tommaso Cancelloni (92) dal
Savona ex Milazzo, Riccardo Martinelli
(91) dal Bellaria via Cesena che rientra
dopo un turno di squalifica, Samuele Serena (88) dall'Arezzo ex Mantova e Luca
Scarabelli (92) dalla Pro Patria ma 7 presenze con i grigi nel 2012. A centrocampo
sono rimasti con il capitano Marco Brighi
(83) al quarto anno, Luca Valeriani (91)
quarta stagione e Armando Amati (95).
Le novità sono Salvatore Del Sole (88) dal
S.Marino, Marco Spinosa (91) dal Treviso,
Matteo Sartori (91) dalla Real Spal. Non è
ancora stato utilizzato il tedesco di origine greca Kostantinos Drizis (91) scuola
Hannover arrivato dalla seconda divisione teutonica. L'attacco si basa sulle punte
che Osio aveva a Bellaria ovvero il senegalese Ameth Fall (91) due gol contro il
Monza e Francesco Nicastro (91) 10 reti
l'anno scorso e già 5 in stagione, cartellino di proprietà del Catania. Rientrano
nelle rotazioni offensive i confermati
Pierluigi Baldazzi (85) al quarto anno,
Francesco Maio (93), Francesco Morga
(86) 8 gol lo scorso campionato, Andrea
Zanigni (88) quarto anno ex Valenzana.
Completano i quadri Cristiano Bussi (89)
dal Campobasso, Federico Erasmi (91) dal
Riccione. Infortunato Nicolas Lozzi (90).
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4. 4 - venerdì 11 ottobre 2013
Tredici domande a...
Francesco Ferrini
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SCAGLIONE
presenta
Nato a
Ravenna
Data di nascita
29 gennaio 1985
Fidanzato/sposato/libero
Sposato con Laura
Prima società
Forlì
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in questo ruolo
Prima terzino sinistro, poi
tutti i ruoli del centrocampo
Se non avessi fatto
il calciatore
Lavorare nel settore agrario
Momento top
della carriera
Spezia 2011/2012
L’avversario/compagno
che ha fatto più carriera
Giaccherini
Il mister più importante
Michele Serena
Passatempo
Pesca
Attrice preferita
Jennifer Aniston
Attore preferito
Denzel Washington
Musica preferita
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5. venerdì 11 ottobre 2013 - 5
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13
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Tredici domande a...
Gabriele Cavalli
Nato a
Lecco
Data di nascita
6 febbraio 1982
Fidanzato/sposato/libero
Sposato con Daria
Prima società
A.C. Victoria
Hai sempre giocato
in questo ruolo
Prima trequartista/punta,
poi centrocampista
Se non avessi fatto
il calciatore
Maestro di Tennis
Momento top
della carriera
Adesso
L’avversario/compagno
che ha fatto più carriera
I miei compagni di oggi
Rantier e Taddei
Il mister più importante
Dell’Orto
Passatempo
Tennis
Attrice preferita
Jodie Foster
Attore preferito
Denzel Washington
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6. 6 - venerdì 11 ottobre 2013
Renate - Alessandria:
i precedenti e gli ex
__Due gare disputate negli ultimi due
campionati contro il Renate.
L’8 Gennaio 2012, nel corso della stagione 2011-2012 del campionato di Seconda Divisione Girone A, i Grigi corsari a
Meda, grazie ai goal di Nassi al 5’ e di
Fanucchi al 34’ del primo tempo.
Lo scorso campionato, il Maggio 2013, 11 tra Alessandria e nerazzurri, in virtù
delle reti di Ferrari al 39’ del primo tempo e del rigore siglato da Ferretti al 90’.
L’ex della gara è Gabriele Cavalli, vice
capitano grigio. Per lui, prima di approdare all’Alessandria, 3 stagioni a Renate
in Seconda Divisione, dove ha collezionato 96 presenze e ha messo a segno 2
goal.
A Meda con i tifosi
__I tifosi Grigi organizzano un pullman
Gran Turismo domenica 20 ottobre in
occasione della partita Renate-Alessandria.
Ritrovo ore 12.45 in piazza Garibaldi,
partenza ore 13 da Alessandria, costo
e15.
Info e prenotazioni entro le ore 20 di venerdì 11 ottobre al 338 9065045.
Grigi e Centrale del Latte
insieme per i giovani
Gigi Poggio
a sempre tra i simboli
della città più riconosciuti ed esportati, per
la qualità dei suoi prodotti e per la costante ricerca orientata a nuove proposte nel
campo alimentare, la Centrale
del Latte di Alessandria e Asti è
una presenza vitale e importante
nella vita di Alessandria. Il profilo della sua produzione, legata
al territorio e alle sue tipicità con
la valorizzazione del settore lattiero-caseario, da sempre eccellenza locale, fanno dell’azienda
una realtà importante, in costante tenuta, nonostante i morsi nella crisi siano ovunque evidenti.
Alfredo Di Meo, Presidente
della Centrale del Latte, ci racconta con entusiasmo di una
realtà che in questi anni ha conquistato nuove fette di mercato,
sempre nel segno della qualità e
della genuinità.
“Il nostro punto di forza è la
filiera corta, un percorso tanto
breve che, nello specifico e, per
quanto riguarda il latte, ci consente di arrivare in 48 ore dalla
mungitura al consumatore ma
non finisce qui…” Infatti il latte
alessandrino è esportatissimo…
“Certo; coi marchi Mulat e Milat,
commercializzati rispettivamen-
D
te a Savona e Viareggio dove si
beve il nostro latte”. Un’azienda
sana con 56 dipendenti e sessanta “padroncini” che, coi loro mezzi, curano la distribuzione ma
anche un’azienda che si guarda
attorno…Vero, Presidente? “Portiamo avanti una strategia certamente innovativa nella filosofia
di lavoro, sempre attenta a nuove quote di mercato con le proposte della linea gastronomica
ma anche sensibile al sociale. La
nostra idea forte è il concetto di
genuinità e freschezza che attraverso il latte può svilupparsi in
maniera compiuta: il latte come
elemento completo, sano, che da
alla dieta e all’alimentazione equilibrio, nel segno di uno stile
di vita corretto e responsabile”.
Un messaggio forte, rivolto
anche e soprattutto alle giovani
generazioni… “Lo sforzo va fatto,
e lo facciamo, anche in questa direzione. Dico una banalità se sostengo che, oggi più che mai,
mangiare bene e alimentarsi in
maniera attenta fa parte di una
La partnership
tra la Centrale del Latte
di Alessandria e Asti
e l’Alessandria.
Un messaggio genuino
linea di comportamento obbligatoria ma è così…” ribadisce Di
Meo. “Il nostro latte e, più in generale, tutta la nostra produzione sono, sotto questo profilo
un’assoluta garanzia. Ci sono 60
anni di attività alle spalle (festeggiati da poco, ndr) e una ricerca
costante a migliorarci e migliorare”.
In questa logica arriva la par-
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tnership con l’Alessandria che è
innanzitutto un bel binomio di
eccellenze, assolutamente riconoscibili per il nostro territorio e
non solo... “Si, vero – conferma
Di Meo – ma non basta. A noi interessa che il nostro marchio e la
nostra filosofia di lavoro e di produzione trovino conferme continue e crescenti. E la collaborazione con l’Alessandria Calcio,
col sostegno al settore giovanile
vanno in questa direzione”. Sposando un’idea della società grigia… “Certo; da questo punto di
vista le nostre strade si sono incontrate – conferma Di Meo – dal
momento che noi conosciamo
l’impegno che l’Alessandria profonde nel valorizzare l’idea di
sport come gioco ma anche corretta applicazione di stili di vita e
modelli di comportamento, tra
cui anche l’alimentazione”. Un
sostegno concreto, con la fornitura dei prodotti per il settore
giovanile ma anche in GIOCalMOCCA, l’iniziativa proposta alle scuole della città.
Ma una parola sui Grigi, Presidente…? “Mi sento alessandrino anche se sono nato a Napoli
per cui i Grigi sono la mia quasi…
squadra del cuore”. Non si nasconda, lei in tribuna partecipa
come fosse al San Paolo… “Sono
affezionato a questi colori e sono
molto contento di questa nuova
dirigenza che lavora con discrezione ma anche con molta professionalità. La partita con la
Spal e la gestione della serata è la
conferma che il presidente Di
Masi ha le idee chiare e ottimi
collaboratori. Più che una partita, è stata una festa…” Ci vorrebbe un brindisi… “Certo ma con il
Latte della nostra Centrale!”
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7. venerdì 11 ottobre 2013 - 7
Chi è Moreno Longo
__Moreno Longo nasce a Torino il 14
Febbraio 1976. Dopo aver chiuso la carriera da calciatore, nel 2007 diventa allenatore e oggi è il mister della Primavera del Torino.
Cresciuto calcisticamente nel Settore
Giovanile del Torino, debutta in Serie A
con la maglia granata nella stagione
1994-95 e lo stesso anno vince il Torneo
di Viareggio. Nei due campionati successivi conquista più spazio in prima squadra: 11 presenze in Serie A e 18 in Serie
B dopo la retrocessione.
Nel 1997 passa alla Lucchese, in Serie
B, e vi rimane per due stagioni. Dopo essere stato capitano della squadra toscana, si trasferisce al Chievo Verona e fa
parte della rosa che ottiene la promozione in Serie A nel 2001. Nel corso di
quella stagione, però, Longo si infortuna
gravemente e le sue presenze sono solo
12.
Nel Gennaio 2003 scende in B, trasferendosi al Cagliari e poi a Teramo in Serie C1. Nell’Agosto 2004 lascia la squadra abruzzese per accasarsi prima alla
Pro Vercelli, dove colleziona 19 presenze
e una rete, poi all’Alessandria. Nel corso
del campionato 2005-2006 scende il
campo con la maglia grigia 17 volte. Al
termine della stagione chiude la sua carriera da calciatore all’età di 30 anni.
Nel 2007 inizia ad allenare e nel 2008
va al Canavese, dove allena i Giovanissimi Nazionali. Dal 2009 torna al Torino,
come allenatore degli Allievi Nazionali,
formazione che guida fino al 2012,
quando ottiene la panchina della Primavera granata.
Insegnare allenando:
parola di Moreno Longo
Gigi Poggio
e c’è un dato che balza subito agli occhi, parlando
della sua carriera, è che
Moreno Longo è sempre
stato un tipo decisamente precoce. Esordio a 18 in serie A col Toro e, dopo una un’esperienza da
calciatore intensa ma concentrata, la prima panchina a trentanni. “Non so se sia un caso, aver
vissuto certe situazioni un po’ in
anticipo, rispetto agli altri – esordisce Longo – ma so di sicuro che
in tutto quello che mi è capitato
mi sono sempre buttato subito
con grinta e impegno. Mi sono
dato delle priorità e ho lavorato
duro solo per realizzarle, con una
voglia di arrivare che è un po’ la
mia filosofia di vita”. Ricordiamo
di Longo l’avventura in una serie
D di qualche anno fa, capitano
della formazione allenata da Fabrizio Viassi; un’avventura, per
sua stessa ammissione, ricca di
stimoli e di ricordi indimenticabili. Oggi il suo presente è la Primavera del Torino, dopo un’esperienza alla Canavese e poi con
gli Allievi granata, con risultati
importanti per la qualità del lavoro e i risultati del campo. Da
dove è partita la molla per diventare mister? “Sono idee che ti
porti dentro; la vita di squadra e
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dello spogliatoio è una parentesi
talmente ricca, tra rapporti coi
compagni e con i mister che non
può non rimanerti qualcosa. Io
sono un tipo orgoglioso che ha
sempre amato le sfide…ed eccomi allenatore”. Longo ha un entusiasmo contagioso, ingrediente fondamentale per uno che lavora coi giovani…”Fare questo
mestiere oggi ha responsabilità
enormi; lavori con una materiale
grezzo, se mi consenti l’espressione, a cui dare una forma e
un’identità. Ma non lavori solo
sul calciatore: lavori su un giovane, con la sua sensibilità di giovane e quindi devi essere bravo e
pronto a trasferire concetti che
non siano astratti ma indicazioni
sul comportamento, suggerimenti. E la comunicazione assume una ruolo decisivo. Quindi attenzione a parlare ma anche ad
ascoltare. Sotto questo profilo, il
mondo è cambiato e il mister deve avere molte più capacità”. Tu
sei cresciuto nel Toro e ora lavori
per il Toro: una fortuna e un pri-
“Io e… i Grigi”,
Moreno Longo racconta
la sua esperienza
di allenatore che vuole
arrivare lontano
vilegio… “Io ho la fortuna di operare in un contesto che valorizza
i giovani da sempre e li gestisce
come vere risorse. Il Torino è il
Torino, non si discute. Qui capisci la storia e comprendi come
certi risultati siano arrivati non a
caso ed esista una tradizione che
anche è una scuola di lavoro. Per
me poi le motivazioni sono infinite, molte di più di un altro che
questa esperienza non l’ha vissuta”. Il mondo del settore giovanile è un crocevia di gente e attività, una realtà che a viverla e vederla fa impressione da quanto è
vitale ma è anche un trampolino
di lancio per giocatori e tecnici.
Tu stai facendo bene il tuo lavoro; lo dicono anche i risultati, ma
non solo quelli. Che obiettivi ti
poni?”Sono onesto: non mi pongo limiti. Faccio un mestiere che
mi appassiona e mi piace e a cui
do tutto me stesso. Lavoro tutti i
giorni per migliorarmi e per dare
qualcosa di più ai miei ragazzi e
alla mia società… ” Con qualche
modello?”Mi dirai che sono uno
sbruffone o che esagero. Il mio
modello è Guardiola. No, non
perché stato un tipo precoce” e
ride. “Guardiola ha vinto tanto
ed è un merito enorme ma il fatto
davvero importante è che ha saputo mettere insieme la qualità e
la professionalità, le ha fuse. Ha
saputo gestire talenti e attitudini e ha creato un collettivo
vero, un gruppo” Non male
come punto di riferimento…”Ma lui ha vinto la
propria sfida buttandosi, senza scegliere la
strada
più
comoda: una filosofia di vita, come si diceva prima, se vuoi…”A
proposito di sfide, il tuo ricordo
di Alessandria…”Un ricordo forte e molto piacevole; sono orgoglioso di essere stato qui e ogni
volta che vengo al Moccagatta respiro un’aria particolare, unica; e
solo chi ha fatto il calciatore qui
può capire di cosa sto parlando,
con quella passione che cova sotto la cenere e la gente, a volte,
maschera con il sarcasmo o il
pessimismo ma è una passione”
Erano gli anni della D, anni complicati, una squadra giovane,
l’ansia di risollevarsi e tu facevi il
capitano…”Non ho dimenticato
niente; tutto serve quando alleni
e anche quelle tensioni e quelle
incertezze che ho vissuto e superato, alla fine, me le porto dentro
e so quanto possano risultare utili. E poi c’è il ricordo delle persone e quel clima che, pur in certe domeniche fredde, con poca
gente sulle gradinate ti dava la
carica giusta, un’adrenalina speciale e poi la concentrazione che
ti imponeva di non sbagliare,
perché qui, anzi lì, se sbagli, non
ti perdonano…”
8. 8 - venerdì 11 ottobre 2013
Berretti 2013-14
__Berretti 2013-14
Portieri: Michele Lassandro e
Simone Pellegrini.
Difensori: Samuele Cascio, Lorenzo Frizza, Vittorio Giordano,
Nicholas Guarnieri, Flavio Manllija Arjenis Paradiso, Matteo
Polla, Lorenzo Sola, Hanza Keeroumi, Luca Allara.
Centrocampisti: Matteo Cominato, Andrea Mugnai, Simone
Marongiu, Andrea Greggio, Davide Lomanno, Federico Sorato
e Matteo Germano.
Attaccanti: Luca Guerci, Luigi
Manco, Simone Ivaldi, Federico
Marchisio, Nicholas Pagano, Lorenzo Simone, Davide De Nardi.
Staff. Allenatore: Sfefano Melchiori, allenatore 2^: Raffaele
Viscomi, dirigente: Stefano Carlet,
dir. arbitro: Francesco Schifino,
massaggiatore: Virginio Bogliolo, medico: Dott. Biagio Polla,
Prep. dei portieri: Andrea Carozzo, prep. atletico: Davide Cassinello
I risultati
__La Berretti pareggia 1-1 a Savona. Il goal di Guerci al 36' del
secondo tempo. Battuta d'arresto invece per gli Allievi Nazionali e i Giovanissimi Nazionali.
I ragazzi di Ferrarese si sono
arresi alla Virtus Entella per 32. I goal grigi sono di Giudice e
Casone. Sconfitta anche per la
formazione di Guaraldo: 2-0
contro i pari età liguri. Vincono
gli Allievi '98 Fascia B nell'amichevole contro la Juniores Regionale dell'Acqui: 1-0 grigio siglato da Crispoltoni. Terzo posto per i Pulcini 2004 a 7 nel
Torneo Filostil per giovani, disputato a Valenza con Torriggia, Juventus e Fulvius Valenza.
Costruire per vincere
glio per loro, per la società e per
tutti noi che facciamo parte dello staff. Ai ragazzi auguro di continuare ad essere convocati e di
arrivare a disputare le varie amichevoli e tornei che farà questa
nazionale.
Michela Amisano
a stagione della formazione Berretti dell’Alessandria Calcio è iniziata
col piede giusto. Dopo le
prime quattro giornate, il bilancio è di due vittorie, la prima
all’esordio in casa con la Pro
Vercelli, la seconda a Cuneo con
la squadra biancorossa, e due
pareggi, con il Varese (2-2) e con
il Savona (1-1).
I grandi cambiamenti a tutto
il Settore Giovanile dalla nuova
proprietà hanno rivoluzionato
la guida e lo staff della Berretti:
in estate la squadra è stata affidata a Mister Stefano Melchiori,
al quale abbiamo chiesto una
prima impressione sull’inizio di
questa nuova esperienza in grigio.
L
D__ La media dell’età dei componenti della rosa di questa stagione mi sembra più bassa rispetto ad altre Berretti del nostro girone. Come mai questa
scelta?
R__ Alcune squadre giocano con
molti ’94 e tanti ’95, mentre noi
abbiamo solo cinque ragazzi del
’95 e il resto sono del ’96. E’ vero,
sono abbastanza giovani validi,
che hanno voglia di fare e possiamo crescere davvero tanto come squadra che poi è l’aspetto
che mi interessa di più. Tra l’altro, siamo parecchi, 24, quando
la Berretti prevede 18 giocatori a
disposizione; quindi c’è anche
qualche ragazzo che sta facendo
dei sacrifici andando in tribuna,
pur non si risparmiandosi mai
ad ogni allenamento.
D__ Quali sono gli obiettivi della
Berretti per questa stagione?
R__ La società, ad inizio anno,
nella persona del Presidente Di
Masi e del coordinatore organizzativo Alberto Sala, ha chiesto una crescita dei giocatori ed è una
scelta che condivido. Questo è il
primo obiettivo. Certo è bello ottenere i risultati, però questo
viene in secondo piano, perché
credo che chiunque mastichi
calcio possa sostenere che il risultato è conseguente al bel gioco e alla crescita.
D__ Come valuta questo inizio di
campionato?
R__ Noi siamo partiti abbastanza bene, con due vittorie e due
pareggi. Ora sono circa due mesi
che lavoriamo insieme, stiamo
crescendo, abbiamo fatto delle
buone prestazioni e, anche in
quelle meno brillanti, l’impegno
e la voglia di sacrificio ci sono
sempre state da parte di tutti i
ragazzi. A mio giudizio si stanno
comportando bene e ci sono
grandi margini di crescita ed è
su questo che stiamo concentrandoci...
D__ Tre ragazzi (Cascio, Sorato e
Lassandro ndr.) sono stati convocati sabato 12 Ottobre in Nazionale Under 18 di Lega Pro.
Immaggino sia una una soddisfazione anche per lei?
R__ Credo che la convocazione
dei ragazzi della propria squadra in una Rappresentativa Nazionale sia una grande soddisfazione per la società, soprattutto
perché è la prima convocazione
della stagione. E’ motivo d’orgo-
D__ Parliamo delle avversarie
del girone dell’Alessandria. Dopo le prime quattro giornate, c’è
una formazione tra quelle che
abbiamo affrontato che l’ha impressionata e che potrà interpretare, secondo lei, un ruolo da
protagonista in questa stagione?
R__ Una squadra che, secondo
me, farà un campionato di vertice è la Pro Vercelli, che noi abbiamo affrontato nel modo giusto, vincendo, con grande dinamismo, caparbietà e sacrificio.
E’ una squadra veramente forte
e lo dimostra il fatto che ha perso contro di noi, ma poi ha vinto
le altre tre partite. E’ stata costruita con giocatori importanti,
per fare un campionato di vertice, per arrivare alle fasi finali e
per provare a vincere lo scudetto. Anche il Varese è un’ottima
squadra. Contro di noi è stata
aiutata da qualche giocatore della Primavera, ma con un po’ di
fortuna siamo riusciti ad ottenere il pareggio, proprio perché
siamo stati molto caparbi. E posso affermare che la caparbietà è
sicuramente una prerogativa di
questa squadra. Cuneo e Savona
stanno facendo un po’ più di fatica, ma hanno prospettive di
crescita. Lo stesso Torino, che è
una Berretti importante, e che
storicamente punta molto sul
Settore Giovanile, sta incontrando qualche difficoltà, ma anche
qui ci sono molti ’96: in ogni caso, bisognerà aspettare almeno
il giro di boa per poter fare una
valutazione più oggettiva.
D__ Cosa l’ha convinta a scegliere Alessandria e l’Alessandria?
R__ Sono stato convinto dalla
proposta di venire ad allenare la
Berretti qui ad Alessandria
dall’organizzazione che avevo
visto mettere in piedi, in primis,
dal Presidente Di Masi; si capiva
benissimo che il progetto era, ed
è, quello costruire una società
importante. Ed è quello che ha
fatto e che sta facendo tuttora. Si
capisce dalla scelta dell’allenatore della Prima squadra, dal suo
staff e dal Direttore Sportivo,
che sono tutte persone che conosco e che godono della mia stima. Per quello che riguarda il
Settore Giovanile, so come lavora il Coordinatore Alberto Sala;
so che è una persona che non lascia niente al caso, che vuole costruire qualcosa di importante
ed è seguito e sostenuto dalla società. Questa è una prerogativa
importante per il calcio dei
“grandi” ma sovente manca proprio a livello di Settore Giovanile. Poter costruire, poter lavorare, poter avere tutto organizzato,
quasi alla perfezione, è fondamentale per poter realizzare un
progetto vincente.
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